Lezioni a libero accesso dal 15 febbraio al 6 giugno al Monastero delle Carmelitane. Prevista anche la creazione di icone
Sono aperte le iscrizioni alla settima edizione del Laboratorio di Iconografia che inizierà sabato 15 febbraio, fino al 6 giugno, al Monastero delle Monache Carmelitane di Ravenna. Il corso, che si svolgerà nella giornata di sabato, si rivolge a tutti quelli che desiderano conoscere le icone dipinte da secoli nella tradizione dell’oriente cristiano. Il laboratorio d’iconografia è costituito da due momenti: a una parte teorica seguirà una pratica che terminerà con la realizzazione di un’icona. L’accesso al laboratorio d’iconografia è libero, non è richiesto alcun titolo di studio. È prevista la possibilità di aderire anche soltanto alla parte teorica, mentre per partecipare a quella pratica, è richiesta la partecipazione a tutto il corso.
La parte teorica toccherà vari temi d’iconografia che saranno letti attraverso uno sguardo artistico, biblico e letterario. La parte pratica di laboratorio, nella quale ogni allievo realizzerà la propria icona, sarà tenuta dal maestro Giancarlo Pellegrini e da Suor Elisabetta, monaca carmelitana. Nel corso di primo livello, tenuto da Suor Elisabetta, saranno dati gli insegnamenti base del disegno iconografico, dell’uso dei colori, della stesura dell’oro, per realizzare un’icona di Santa Maria Maddalena.
Il corso di secondo livello prevede la realizzazione di un’icona di San Charbel e intende offrire l’opportunità, a chi ha già frequentato almeno un corso, di avanzare, sotto la guida del maestro Pellegrini, nelle conoscenze tecniche esercitandosi nell’esecuzione dell’incarnato.
Le iscrizioni sono aperte fino a venerdì 7 febbraio. Info e prenotazioni: Giovanni Gardini, cell. 340 3365131; infogiovannigardini@gmail.com
L’artista-studente dell’Accademia di Ravenna è stata selezionata per la sua opera a mosaico “The Bell Jar”
La Biennale delle Accademie conclusa recentemente a Monza, a cui hanno partecipato, con opere in mosaico, tre giovani artiste dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, ha visto tra i vincitori Sara Vasini con la sua opera The Bell Jar. Il suo lavoro è stato selezionato tra gli studenti di dieci Accademie d’Italia. All’interno di luminose campane di vetro – un omaggio riconoscente alla poetessa Sylvia Plath – Sara Vasini, “l’artista-studente”, ripone piccoli oggetti, semplici giochi della sua infanzia che negli anni ha gelosamente custodito e che ora ha giocosamente, con la serietà che solo i bambini attribuiscono al gioco, trasformato attraverso l’opera del mosaico. All’interno di queste fragili campane rivive, dunque, un universo personale di emozioni. In questi microcosmi della memoria Sara Vasini, che dell’infanzia ha mantenuto immutato lo stupore e la sincerità, racconta molto di sé, della sua poetica, della sua passione smisurata per il mosaico: le superfici non vanno rivestite, bensì è necessario attraverso il mosaico, inteso come espressione di sè, colmare i vuoti – «serrare il vuoto», dice l’artista – sanare le solitudini, riempire i crateri, siano essi le cavità di piccole tazze, di un minuscolo coperchio, di una cucina da bambina o quelli dell’anima. «Il gioco delle bambole, è un gioco solitario», racconta Sara Vasini, come solitario è il gioco del mosaico.
Nei locali che oggi ospitano il museo civico è in mostra il dipinto del maestro di Norimberga che venne custodito per oltre un secolo dalle monache di clausura e poi venduto nel 1969. La commozione di due delle nove clarisse che vissero quel periodo
Il museo civico di Bagnacavallo ha sede nelle stanze del vecchio monastero e ieri, 14 gennaio, a distanza di quasi mezzo secolo dalla loro definitiva partenza sono giunte in visita al museo le suore di clausura Clarisse Cappuccine dell’Immacolata, stabilitesi a Brescia dal 1971. Motivo della visita la Madonna del Patrocinio di Albrecht Dürer che per molti anni è stata custodita e venerata nel monastero per poi essere trasferita a Parma e tornare in questo periodo in esposizione.
Il ritorno delle Cappuccine di Brescia in quella che era la loro vecchia sede conventuale è stato un evento eccezionale «poiché – spiega l’abbadessa del monastero, suor Enrica – è la prima volta che l’intera comunità monastica, oggi composta da nove suore, esce dalla clausura tutta insieme per recarsi all’esterno». Le monache oltre ad ammirare l’opera ed aver rivolto lodi alla Beata Vergine del Patrocinio, hanno avuto modo di visitare le sale museali che un tempo erano le loro celle. Non sono mancati i momenti di commozione, in particolare delle due monache più anziane che facevano parte della vecchia comunità bagnacavallese, suor Immacolata e suor Bernardetta.
La visita delle clarisse si è svolta durante l’orario di chiusura per garantire la riservatezza e l’intimità di questo particolare incontro. «Ci è sembrato doveroso – riferisce Diego Galizzi, direttore del museo – offrire un momento speciale e riservato a quella comunità che grazie alla sua devozione ha contribuito alla custodia e alla conservazione di questo sorprendente capolavoro, un capolavoro che non è solo uno straordinario documento storico-artistico ma anche un frammento di storia devozionale di Bagnacavallo e un oggetto di culto tuttora nel cuore delle suore, che continuano a festeggiarlo ogni seconda domenica di novembre».
Il legame tra le monache Cappuccine e la Madonna col Bambino dipinta da Dürer risale al 1822, quando una suora proveniente dal soppresso convento di Cotignola entrò nel monastero delle Cappuccine di Bagnacavallo portando in dote il prezioso dipinto, che ancora non si sapeva fosse di mano del grande maestro di Norimberga, ma che tuttavia aveva già fama di essere un’immagine miracolosa, tanto è vero che intorno alla metà dell’Ottocento venne anche istituita una festa ad essa dedicata la seconda domenica di novembre. Dopo essere scampata a varie vicissitudini tra cui le requisizioni post-unitarie ottocentesche, in questo caso anche grazie all’ingegnosità delle suore che riuscirono a nascondere la tavola nella legnaia, la Madonna del Patrocinio fu “scoperta” nel 1961 come un capolavoro di Dürer ed infine venduta nel 1969 al grande collezionista e mecenate Luigi Magnani.
La Madonna del Patrocinio, tavola che Dürer dipinse attorno al 1495, è esposta nella sala dedicata al piano terra del museo fino a domenica 2 febbraio. Al piano superiore del museo si può inoltre visitare la mostra Albrecht Dürer. Il privilegio dell’inquietudine, organizzata dal Comune e curata da Diego Galizzi e Patrizia Foglia, che propone più di 120 opere grafiche provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private italiane. L’ingresso al museo è libero. Questi gli orari ordinari di apertura: martedì e mercoledì 15-18; giovedì 10-12 e 15-18; da venerdì a domenica 10-12 e 15-19.
Torna il progetto della Compagnia dei Racconti contro le solitudini
Dopo l’esperienza della Compagnia dei Racconti, a Ravenna si cercano nuovi volontari che vogliano mettersi in gioco per raccontare le vite dei ravennati più anziani prendendo parte a “Io ci sono”, progetto di partecipazione e di contrasto alle solitudini promosso dal Comune di Ravenna, finanziato dalla legge regionale numero 15 del 2018 sulla partecipazione e coordinato dalla cooperativa sociale Villaggio Globale.
In questa nuova tappa la Compagnia di volontari continuerà la sua azione nel quartiere Darsena e nelle Ville Unite e – novità di quest’anno – approderà anche nel quartiere San Giuseppe e nei lidi nord.
Verrà formato un gruppo di persone volontarie che andrà a visitare ogni anziano al fine di ascoltare le sue storie di vita per poterne scrivere una biografia. Le interviste saranno poi trascritte per divenire brevi racconti che saranno raccolti in alcune pubblicazioni presentate e distribuite sui territori coinvolti.
Parallelamente si svolgeranno incontri partecipativi che avranno l’obiettivo di elaborare proposte migliorative delle politiche sociali già in atto o di ideare nuovi progetti di assistenza agli anziani, che il Comune di Ravenna esaminerà prima di approvare il Piano annuale della gestione sociale associata.
Chi desidera diventare volontario della Compagnia dei Racconti può scrivere a comunicazione@villaggioglobale.ra.it o chiamare il 3407655229.
Assuero Zampini è il nuovo direttore provinciale dell’associazione: prevede un anno positivo per viticoltura e sementiero. La proposta: «Creare un distretto della frutta romagnola che dia identificazione al prodotto e lo sottragga alle logiche del solo costo»
Assuero Zampini, Coldiretti
Che 2020 si aspettano le aziende ravennati? Per fare le carte all’anno appena iniziato abbiamo rivolto quattro domande ad alcuni rappresentanti di associazioni di categoria del territorio. Abbiamo scelto tre realtà che hanno appena vissuto o stanno per vivere importanti novità. Cominciamo con Coldiretti che da cinque mesi ha un nuovo direttore, Assuero Zampini.
Il 59enne ha mosso i primi passi in Coldiretti nella sua Bologna nel 1980 per poi fare la prima esperienza da direttore nel 1996 alla guida di Novara, Verbano Cusio e Ossola. Ha poi diretto le Federazioni di Modena, Cremona, Macerata e, da ultimo, per quattro anni, quella di Reggio Emilia.
I governi locali del territorio ravennate su cosa dovrebbero concentrare risorse e impegni nel 2020 se volessero davvero dare impulso all’economia?
«Il 2020 deve essere l’anno della svolta per il settore della frutticoltura, centrale nell’economia provinciale. Da tempo le produzioni frutticole non ottengono sul mercato il giusto prezzo che possa remunerare la professionalità e gli investimenti delle imprese. La situazione è stata aggravata dalla cimice, ma il tema prezzi-valorizzazione è strategico. Va creato un distretto della frutta romagnola che dia identificazione al prodotto e che distinguendolo lo sottragga alle logiche del solo costo. Dopo anni di confronto con la Regione finalmente sono realizzabili i “distretti del cibo” e proprio su questo puntiamo – insieme ad imprese, strutture cooperative, Comuni e tutte le varie categorie imprenditoriali – al fine di attivare un piano strategico sulla frutticoltura».
Il 26 gennaio si terranno le elezioni regionali. Quale vorrebbe che fosse il primo provvedimento della nuova giunta?
«Chi governerà la Regione dovrà puntare ad azioni incisive, attivando ogni possibile semplificazione burocratica per le imprese. Applicando il principio della sussidiarietà tramite i centri di assistenza agricola, la Regione può di fatto tagliare quel carico burocratico che pesa sulle imprese, sia in termini di tempo, quello impiegato nelle troppe scartoffie inutili, sia in termini di costo e quindi di freno allo sviluppo».
Nel settore di vostro riferimento nell’area ravennate, quale segmento dell’economia può guardare con più ottimismo all’anno alle porte? E quale invece dovrà fronteggiare tempi duri?
«Il settore che riteniamo abbia più stabilità nel 2020 è il vitivinicolo, il calo produttivo del 2019 ha di fatto evitato l’insorgere di possibili eccedenze e il comparto è in miglioramento nelle sue esportazioni e nel percorso di qualità, altro settore che non dovrebbe subire contrazioni è il sementiero. Tempi duri, invece, per la frutticoltura sia per l’incognita cimice asiatica, insetto alieno che provoca danni pesantissimi, sia per i prezzi riconosciuti alla produzione. Purtroppo, per quanto riguarda la cimice, a livello europeo ormai non esistono più agrofarmaci che possono contrastarla e i lanci della vespa samurai, suo antagonista naturale, previsti per la primavera ancora non danno garanzia di risultati in tempi rapidi».
Viaggiamo nel futuro e spostiamoci alla fine del 2020: cosa si augura di vedere di concreto a Ravenna che oggi non c’è o cosa vorrebbe non vedere più che oggi invece c’è?
«Quello che mi auguro è che sempre di più ci si renda conto del ruolo centrale che ha l’agricoltura per quanto riguarda la produzione del cibo, la tutela dell’ambiente e la produzione di reddito per l’intera provincia. Confido che le amministrazioni pubbliche, prendendo coscienza di ciò, facciano il possibile per tutelare il suolo agricolo, evitando di destinarlo ad usi edilizi. Una cosa che non vorremmo più vedere è la disinformazione che troppe volte coinvolge non solo i cittadini, ma anche le amministrazioni, troppo spesso infatti si creano allarmi per i trattamenti fitosanitari che gli agricoltori fanno con criterio e professionalità. La disinformazione insieme alla burocrazia sono i veri nemici dell’agricoltura».
Infortunio sul lavoro nella sede della Sar Trasporti a Ravenna in via Vicoli. Nel primo pomeriggio di oggi, 15 gennaio, un operaio è caduto dentro a una cisterna: il personale del 118 lo ha soccorso e trasportato in ospedale. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e la polizia. I tecnici della medicina del lavoro dell’Ausl si occuperanno di accertare eventuali mancanze nelle disposizioni di sicurezza.
Firmata una collaborazione tra il club giallorosso e quello nerazzurro. Primo incontro il 20 gennaio
Una collaborazione per favorire la crescita del movimento calcistico giovanile giallorosso e non solo. È l’obiettivo dell’accordo tra i settori giovanili di Ravenna Fc e Fc Internazionale Milano.
Si tratta di una partnership che permetterà ai tecnici di Rfc Academy di attingere dall’esperienza, dalle metodologie e dal know how dei colleghi nerazzurri. L’investimento – si legge in una nota del club bizantino – «è un chiaro segnale della volontà di valorizzare sempre di più quello che è il cuore pulsante del progetto: la RFC Academy. Nello specifico investire sulla formazione dei propri tecnici è un punto chiave per potere garantire ai tesserati una crescita costante e all’avanguardia».
Il partner è di assoluto primo piano a livello mondiale, l’operato dell’Inter sul proprio settore giovanile è sotto gli occhi di tutti, da anni le squadre giovanili nerazzurre competono ai più alti livelli con numerosi giocatori professionisti formatisi proprio in questo prestigioso contesto.
Il primo appuntamento di questa collaborazione sarà il 20 gennaio in un incontro formativo relativo alla programmazione e metodologia dell’area Pre Agonistica Settore Giovanile Inter, quindi indirizzato ai tecnici che lavorano sui ragazzi sotto i 14 anni, un incontro sia teorico che sul campo per far si che quanto appreso possa essere immediatamente applicato dagli allenatori.
«Ravenna Fc – termina la nota del club – al riguardo vuole essere il motore di una crescita generale del movimento calcistico del territorio ed ha esteso la possibilità di partecipare a detto incontro ai tecnici delle società dilettantistiche della zona che collaborano con il club giallorosso».
Il cordoglio dell’Amministrazione per il 17enne finito nel canale con la minicar
Lorenzo Forte
«Sono e siamo tutti profondamente colpiti e addolorati per la perdita di Lorenzo avvenuta in un drammatico incidente stradale. Un bravo ragazzo di diciassette anni, dedito alla scuola e al lavoro che lascia un grande vuoto e la cui prematura scomparsa ci angoscia e ci costerna». Lo scrive il sindaco di Cervia, Massimo Medri.
«Mi unisco al dolore dei familiari – termina la nota del sindaco Medri –, portando a loro tutta la nostra e la mia personale vicinanza in questo tragico momento».
In segno di lutto, la redazione on line oggi non aggiornerà la pagina Facebook del Comune di Cervia.
Il 5 dicembre scorso è uscita la prima edizione di “Emilia-Romagna” Lonely Planet. Cinque autori hanno percorso in lungo e in largo il territorio da Piacenza a Rimini per raccontare, in 448 pagine, le tante opportunità di vacanza che l’Emilia-Romagna offre al turista contemporaneo.
Per celebrare questa pubblicazione e svelare aneddoti e approfondimenti, sabato 18 gennaio alle 18.30 al Mercato Coperto di Ravenna due degli autori, Remo Carulli e Cinzia Rando, svelano i segreti della regione, insieme a Angelo Pittro, direttore Lonely Planet Italia.
Saranno presenti anche i rappresentanti delle istituzioni e Alberto Sabatini, responsabile comunicazione Italia di Apt Servizi Emilia Romagna, moderatore dell’evento.
Il politico, capolista alle prossime elezioni: «La vettura era parcheggiata sotto casa, in campagna. Mi sono sentito violato, servono pene certe»
Andrea Liverani mentre firma l’accettazione della candidatura
Il consigliere regionale leghista Andrea Liverani – capolista provinciale alla prossima tornata elettorale – denuncia un furto avvenuto questa notte: «Sono entrati nella mia auto, parcheggiata sotto casa, in piena campagna, portando via il pc che uso in questa campagna elettorale e altri documenti», scrive il consigliere sulla propria pagina Facebook. Liverani cita il caso a sostegno della sua battaglia contro i furti. «Come si fa a non capire quanto la gente sia stanca di tutto ciò? Io mi sono sentito violato, così come tutte le persone che hanno subito e subiranno furti. Per questo pretendo un cambiamento, pretendo sicurezza, pretendo leggi severe e pene certe».
Per la Lega, «il silenzio delle istituzioni è assordante, è stato scritto meno di dieci giorni fa in un nostro intervento a seguito delle razzie anche in pieno centro a Ravenna, e ad oggi nessuna proposta, nessun interesse ad una situazione che degenera».
Le agevolazioni consistono nell’erogazione di contributi per l’anno nel quale avviene la riapertura o l’ampliamento degli esercizi
L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna comunica che è online il modulo di domanda per la concessione di agevolazioni in favore dei soggetti che procedono all’ampliamento di esercizi commerciali già esistenti o alla riapertura di esercizi chiusi da almeno sei mesi, situati nei territori di comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti.
Le agevolazioni consistono nell’erogazione di contributi per l’anno nel quale avviene la riapertura o l’ampliamento degli esercizi elencati e per i tre anni successivi . La misura del contributo erogabile è rapportata alla somma dei tributi comunali (IMU, TARI, TASI, ICP) dovuti dall’esercente e regolarmente versati nell’anno precedente a quello nel quale è presentata la richiesta, fino al 100% dell’importo.
I soggetti che intendono usufruire delle agevolazioni devono presentare la richiesta entro il 28 febbraio di ogni anno, redatta in base a un apposito modello, nonché la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante il possesso dei requisiti prescritti. Per maggiori informazioni è possibile contattare il Servizio SUAP telefonando ai numero 0545 38451 dal lunedì al venerdì dalle 11:00 alle 13:00 o scrivendo una mail a sportellounico@unione.labassaromagna.it oppure a servizioentrate@unione.labassaromagna.it
La Guardia di Finanza ha sequestrato una barca di 11 metri con due motori a benzina da 500 cavalli
La Guardia di Finanza di Marina di Ravenna ha sequestrato una barca di 11 metri e dotato di due motori da oltre 500 cavalli. Le Fiamme Gialle hanno messo i sigilli alla “Baja Marine”, sequestrata per la successiva confisca per evasione dell’Iva all’importazione ed il detentore segnalato per le attività di competenza all’Agenzia delle dogane e monopoli di Ravenna. La barca era a Casal Borsetti.
Durante un’attività di ricognizione del litorale, una pattuglia del Reparto navale ha sottoposto a controllo un autoarticolato che trasportava un’imbarcazione da diporto di nazionalità statunitense, risultata priva di documenti attestanti la proprietà del mezzo nautico. Gli accertamenti hanno consentito di risalire ad un cittadino italiano quale detentore del potente motoscafo, risultato fermo sul territorio italiano da alcuni anni, senza che fosse stata prodotta richiesta di sospensione dei termini di appuramento del regime di ammissione temporanea o di vincolo del bene ad un regime doganale definitivo.