lunedì
15 Settembre 2025

La confessione del marito: «Ho rovinato tutto». La coppia era in terapia da mesi

La vittima è la 31enne Elisa Bravi. Con le amiche ironizzava: «Ora ha iniziato a spiarmi il cellulare…»

Elisa Bravi
Elisa Bravi, in una foto pubblicata da Corriere Romagna e Carlino Ravenna

«Nei nostri cellulari troverete dei messaggi in cui si capisce che ci amavamo, che ci volevamo bene, che volevamo lottare per il nostro rapporto, ma ora non sarà più possibile, ho rovinato tutto».

Sono le parole (secondo un estratto ripreso dal Carlino Ravenna in edicola oggi) di Riccardo Pondi, il 39enne ravennate che nella notte tra mercoledì e giovedì ha ucciso, presumibilmente strangolandola, la moglie 31enne, Elisa Bravi, nella casa in campagna, a Glorie di Bagnacavallo, in cui vivevano da pochi mesi.

I due – scrivono i quotidiani oggi – erano in crisi e avevano intrapreso da qualche mese un percorso di terapia di coppia da uno psicoterapeuta, che avevano già visto sette volte (scrive il Corriere Romagna). La causa, secondo il marito, sarebbe legata a stress lavorativi che avrebbe generato difficoltà di comunicazione, ma anche a manifestazioni di gelosia da parte sua, con alcuni tratti ossessivi. Su cui la moglie ci avrebbe anche da poco ironizzato con amici: «Ha iniziato a spiarmi il cellulare» (scrive il Corriere Romagna).

Per quanto riguarda la ricostruzione dell’accaduto, l’uomo ha ricordato agli inquirenti come non riuscisse a dormire e si sia alzato più volte dal letto, per controllare di aver chiuso il portone e per rimboccare le coperte alle figlie (due bambine di 4 e 6 anni, che non si sono accorte di nulla e sono state affidate ai nonni materni e alle cure dei servizi sociali). Attorno a mezzanotte Elisa lo avrebbe rimproverato per il continuo viavai e lui ne avrebbe approfittato per scaricare la sua rabbia, stringendole il collo. Durante la colluttazione l’uomo si è anche ferito la fronte, colpito da uno sgabello. Il 39enne si è poi accorto che la moglie non respirava più e ha tentato di rianimarla, dopo aver chiamato genitori, suoceri, 118 e carabinieri. E prima di ammettere il delitto nel corso di un lungo interrogatorio la mattina dopo e venire quindi arrestato per omicidio volontario aggravato.

Ciclabile, percorso pedonale per ciechi e una piazzetta: ecco il nuovo viale Milazzo

Presentato il progetto da mezzo milione di euro: a breve il via al cantiere dal lungomare, interruzione dei lavori durante la stagione turistica

Viale Milazzo Incrocio Via Pinarella RenderingUna pista ciclabile sul lato sud e un percorso pedonale sul lato nord entrambi larghi due metri e mezzo, tutti gli incroci in sicurezza grazie a una nuova illuminazione, attraversamenti con pavimentazione dedicata ai non vedenti. Sono i dettagli essenziali del progetto da mezzo milione di euro per riqualificare viale Milazzo a Cervia. La presentazione pubblica si è tenuta ieri sera, 18 dicembre, Medri durante l’assemblea organizzata con il consiglio di zona Cervia centro-Malva Sud-Bova. Insieme al sindaco Massimo Medri erano presenti l’assessore ai Lavori Pubblici Enrico Mazzolani e il vicesindaco Gabriele Armuzzi. L’incontro è stata l’occasione per raccogliere opinioni e suggerimenti da parte dei tanti cittadini presenti per migliorare il piano progettato dagli uffici tecnici comunali.

Per realizzare la sarà necessario spostare i pali della luce più vicini alle case e abbattere i platani presenti sul lato sud. È già previsto che, per sostituire gli alberi sacrificati, ne verranno piantati di nuovi nel parcheggio pertinenziale. All’incrocio con il viale Volturno verrà realizzata una piazzetta, nell’area dove insistono molte attività economiche. Non ultimo, sono previsti interventi sulle fognature, per risolvere il problema degli allagamenti, sempre più frequenti negli ultimi anni.

Viale Milazzo Incrocio Rotonda RenderingI lavori inizieranno a breve, partendo dal Lungomare, per poi essere interrotti a inizio della stagione turistica e riprendere alla fine dell’estate, così da non intralciare l’attività degli operatori economici. Il sindaco ha inoltre annunciato che a seguire verrà ultimata la ciclabile del viale Volturno.

«Su sollecitazione del consiglio di zona – ha detto il sindaco – e di tanti residenti e turisti che si sono rivolti a noi, abbiamo inserito il Milazzo tra le nostre priorità di interventi. È il viale che a Cervia ha maggior peso: il traffico in entrata e in uscita verso il mare passa di lì, inoltre registra una pedonalizzazione molto spiccata. Abbiamo quindi pensato un intervento complesso e il più possibile risolutivo delle criticità, per dare un’anima diversa all’arteria principale di Cervia».

La sindaca di Bagnacavallo è la nuova presidente dell’Unione dei Comuni

Eleonora Proni eletta il 18 dicembre dopo le dimissioni di Davide Ranalli, primo cittadino di Lugo. Il vice sarà Daniele Bassi (Massa Lombarda)

Eleonora Proni IIl consiglio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna nella riunione del 18 dicembre ha eletto Eleonora Proni, sindaca di Bagnacavallo, come presidente dell’ente dopo le dimissioni di Davide Ranalli, primo cittadino di Lugo, a pochi mesi dalla sua elezione. È stato inoltre anticipato che Daniele Bassi, sindaco di Massa Lombarda, sarà il vice di Proni.

Il Pd della Bassa Romagna, nell’augurare buon lavoro ai nuovi eletti ed alla giunta intera, «esprime apprezzamento per questa decisione che mette la qualità del governo ed i servizi offerti al territorio al centro delle priorità politiche, andando oltre le relazioni personali ed i diversi punti di vista, che pure vanno rispettati, per convergere sui temi che impegnano l’Unione nell’azione unitaria volta al progresso ed al benessere delle diverse comunità».

Il Pd della Bassa sollecita l’Unione a definire l’agenda per l’attuazione del Patto per lo sviluppo economico e sociale, di grande importanza per il largo coinvolgimento dei soggetti sociali ed imprenditoriali che possono concorrere alla scelta delle politiche pubbliche e delle riforme, in un’ottica di sussidiarietà e concertazione, quali tratti distintivi di questo territorio. «L’agenda politica, come indicata dalla nuova presidente, dovrà occuparsi fra l’altro di qualità della programmazione urbanistica, semplificazione amministrativa, promozione commerciale dei centri, sicurezza, recupero aree industriali, rilancio del settore agroindustriale ed agricolo locale, welfare diffuso nei diritti sociali e sanitari, turismo, formazione e lavoro, sia come priorità economica e per i giovani».

Podistica natalizia: 6 km di corsa con i costumi da Babbo Natale, elfi e renne

Iniziativa non competitiva aperta a tutte le età, organizzata da Calcio Stuoie 1982 per il 21 dicembre

Babbo Natale CityBabbi Natale, elfi e renne di corsa per le strade di Lugo. È la fotografia che si potrà avere il 21 dicembre dalle 15 con la manifestazione podistica natalizia “Xmas Run” che prevede corridori vestiti a tema. L’iniziativa, non competitiva e aperta a tutte le età, ha un percorso di 6 km. Il ritrovo è alle 14.30 al Maracanà (via Madonna delle Stuoie 1), mentre la partenza è prevista alle 15.

Le iscrizioni sono aperte a singoli e gruppi. Il costo è di 5 euro; bambini e ragazzi fino a 12 anni partecipano gratis. Chi vuole può acquistare al momento dell’iscrizione il vestito da Babbo Natale al costo di 5 euro (solo 100 vestiti a disposizione). È possibile iscriversi il giorno dell’evento o nelle giornate precedenti nell’ufficio di Stuoie Calcio (via Madonna delle Stuoie 1) nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 17 alle 19. Per ulteriori informazioni contattare il numero 393 3676401 (Gianni).

L’iniziativa è organizzata da Calcio Stuoie 1982, in collaborazione con Maracanà Lugo, Orgoglio Pieghevole, Ciclistica Baracca Lugo, Stuoie Sport e Società, Rione Madonna delle Stuoie e Gruppo Spartani camminatori, con il patrocinio del Comune di Lugo.

Donna 31enne strangolata, il marito confessa. Lite a letto mentre figlie dormivano

L’omicidio in piena notte dopo un litigio nella loro abitazione a Glorie dove vivevano da pochi mesi. Lui stava per entrare nei vigili del fuoco, lei impiegata. Le bimbe di 4 e 6 anni seguite anche dai servizi sociali

IMG 4096Nelle quattro ore di interrogatorio davanti al pubblico ministero nella caserma dei carabinieri di Lugo è arrivata la confessione e stamani, 19 dicembre, il 39enne Riccardo Pondi è stato dichiarato in arresto per la morte della moglie, la 31enne Elisa Bravi. A carico dell’uomo un’accusa di omicidio volontario aggravato. Così si apprende dal sito dell’agenzia di stampa Ansa. La morte è avvenuta per strangolamento a mani nude, epilogo di un litigio fra i coniugi nella camera da letto della loro abitazione in via Aguta a Glorie di Bagnacavallo nella notte tra il 18 e il 19 dicembre. Poco dopo la mezzanotte è stato l’uomo a telefonare a familiari e 112. Agli investigatori dirà poi di aver tentato di rianimare la consorte ma era troppo tardi.

Pondi aveva da poco superato il concorso nazionale per entrare nei vigili del fuoco e stava frequentando il corso di addestramento a Bologna. Non era ancora un pompiere operativo ma presto lo sarebbe diventato. In passato aveva lavorato come istruttore di scuola guida. Bravi faceva l’impiegata negli uffici del Consar a Ravenna. Dal matrimonio erano nate due figlie di 4 e 6 anni: mentre il delitto si consumava, le due sorelline dormivano nella stanza accanto e ora sono seguite dai nonni materni e dai servizi sociali.

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Le indagini sono coordinate dal pm di turno Lucrezia Ciriello e condotte dal nucleo investigativo dei carabinieri. Nella tarda mattinata di oggi anche il procuratore capo Alessandro Mancini ha fatto un sopralluogo sulla scena del delitto. All’agenzia AdnKronos il magistrato ha fornito alcune informazioni che ricostruiscono la dinamica: «Poco dopo la mezzanotte, quando il marito, che si era già alzato dal letto diverse volte, in preda a una forte inquietudine, ha aggredito la moglie che era a letto con lui e, con ogni probabilità, gli aveva chiesto spiegazioni. L’uomo a quel punto l’ha aggredita stringendole il collo. È nata una collutazione tra i due, nel corso della quale il marito ha sbattuto contro uno sgabello, riportando delle ferite alla testa: abbiamo trovato il sangue sul pavimento della camera da letto. La donna, però, nel frattempo era morta».

La famiglia viveva in una villetta isolata – qualche centinaio di metri la separano dalle case più vicine – nelle campagne dove il comune di Bagnacavallo tocca quello di Ravenna. I coniugi avevano comprato quell’edificio circa un anno fa all’asta, una vecchia casa disabitata e malandata da ormai un decennio: l’avevano ristruttura in fretta – una parte dell’immobile è ancora da completare – e si erano trasferiti 7-8 mesi fa.

Nella vicina borgata di una decina di case li conoscevano a malapena. Da poco tempo si era trasferiti e la loro casa non confina con le altre. Una residente racconta di essere stata a pranzo da loro perché la figlia più piccola era coetanea di sua nipote: «Persone gentili». La coppia però partecipava spesso alle iniziative organizzate dal consiglio di frazione di Glorie. Una dei consiglieri li ricorda bene: «Li ho visti tutti un paio di settimane fa per la festa di Natale. Come sempre sereni. Partecipavano spesso alle iniziative che facciamo per la comunità, soprattutto quelle dedicate ai bambini. Quando poi c’era qualche riunione per i temi della frazione si vedeva più spesso lui da solo. Erano persone alla mano, lui si è fermato spesso ad aiutarmi volontariamente per riordinare la sala a fine delle riunioni».

IMG 4072La notizia dell’omicidio è arrivata presto in paese e a molte persone è venuto da dire che «quella è una casa maledetta». Il vecchio proprietario era morto per un tumore in pochissimo dopo la diagnosi e l’immobile era passato al figlio che poi travolto dai debiti l’aveva persa e a sua volta è morto per malattia. Ai coniugi Pondi-Bravi era arrivata dopo un acquisto all’asta.

I tre centri antiviolenza contro le donne della provincia di Ravenna hanno divulgato un comunicato congiunto alla stampa: «Non risulta che Elisa si fosse rivolta a nessun centro. Un altro femminicidio nel territorio della Bassa Romagna, confermando il dato nazionale di una donna uccisa ogni 72 ore. I quotidiani già titolano che Elisa sia stata assassinata “durante una lite” con una narrazione che non approfondisce e non chiarisce il contesto in cui avviene il femminicidio. Un crimine che viene alimentato da una sottocultura misogina e violenta che resiste duramente e che pone le donne in una posizione di subalternità rispetto agli uomini, oggetti da controllare e di cui poter disporre e da distruggere se si sottraggono al dominio maschile. I centri antiviolenza sono sempre a fianco delle donne per sostenerle, accoglierle, ospitarle e accompagnarle nei difficili percorsi di uscita dalla violenza».

Anche il Comune di Ravenna ha commentato l’accaduto: «L’amministrazione comunale esprime profondo cordoglio per la morte della ravennate Elisa Bravi e la propria vicinanza alle due figlie della vittima dell’ennesimo femminicidio. Un momento così drammatico deve una volta di più far capire quanto sia importante mantenere alta l’attenzione sul tema della violenza contro le donne, rilanciando l’appello a tutte coloro che ne sono vittime a rivolgersi ai centri antiviolenza: 1522 il numero unico nazionale che si può contattare H24. Proprio per dare parità di servizi a tutte le donne vittime di violenza della provincia di Ravenna, a discapito del comune di residenza, è in essere un protocollo d’intesa, grazie al quale ogni donna possa sentirsi accolta e protetta in ogni centro antiviolenza, tra il Comune di Ravenna, l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, l’Unione dei Comuni della Romagna Faentina, i Comuni di Cervia e Russi, l’Ausl della Romagna e le associazioni Linea Rosa (per Ravenna, Cervia e Russi), Demetra (per la Bassa Romagna) e Sos donna (per l’Unione Faentina) insieme all’associazione Donne in aiuto». Vale la pena ricordare che il Comune si è costituito tra le parti civili del processo per l’omicidio di Giulia Ballestri.

Spinelli in una Comunità per minori, indagata un’educatrice: «Vendeva la marijuana»

Avrebbe fatto entrare un’amica di notte e portato la droga ai ragazzi

Spinello1Una educatrice di 30 anni è indagata per aver spacciato marijuana a minorenni della Comunità in cui lavorava.

La donna ha ricevuto l’avviso di conclusione indagine per spaccio pluriaggravato in concorso con un’amica, mai identificata.

La notizia è riportata sul Carlino Ravenna in edicola oggi, 19 dicembre.

L’indagine è partita lo scorso marzo sulla base di un esposto della cooperativa sociale che gestisce la Comunità ravennate per minori coinvolta. Un esposto basato sulla testimonianza di un minorenne che ha raccontato come la donna, insieme a un’amica fatta entrare di nascosto in orari notturni, avrebbe venduto marijuana ad alcuni giovanissimi, che l’avrebbero anche fumata in comunità. Come prova ci sarebbero anche alcuni video registrato con lo smartphone e poi fatti girare anche su Whatsapp.

La donna era stata assunta nel 2018 a tempo determinato e in marzo, all’avvio dell’indagine, non lavorava già più nella comunità.

Glorie di Bagnacavallo, donna strangolata nella notte. Interrogato il marito

Le due figlie della coppia affidate ai nonni. La vittima aveva 31 anni e si chiamava Elisa Bravi

80692569 2563399463708255 7771560141756825600 NUna donna è stata uccisa a Glorie di Bagnacavallo: sarebbe stata strangolata al culmine di una lite familiare nel corso della notte tra mercoledì e giovedì.

La vittima si chiamava Elisa Bravi e aveva 31 anni.

Il marito – Riccardo Pondi, classe 1980, in procinto di entrare nei vigili del fuoco dopo aver vinto il concorso – è in stato di fermo, sottoposto a interrogatorio dal pm di turno, Lucrezia Ciriello. È stato lui a dare l’allarme dopo l’aggressione, chiamando prima i famigliari e poi il 112.

Per le indagini sull’omicidio procedono i carabinieri. In mattinata ha effettuato un sopralluogo il procuratore capo Alessandro Mancini.

Le due figlie della coppia – di 4 e 6 anni – sono state affidate ai nonni e ai servizi sociali.

I due si erano trasferiti da circa un anno nella casa di Glorie, in via Aguta.

Videomapping, ecco la facciata del Mar. Aperture speciali e visite guidate al museo

Inaugurato il progetto che illuminerà lo stabile di via di Roma, a Ravenna, fino al 12 gennaio

Light A Dream 1
Il videomapping sulla facciata del Mar

Inaugurato ieri sera (19 dicembre), proseguirà fino al 12 gennaio il videomapping sulla facciata del Mar, il Museo d’Arte della città di Ravenna, in via di Roma. Si tratta di “Light a Dream”, un omaggio alla personale di Lego di Riccardo Zangelmi e alle opere del museo, realizzato nell’ambito dell’inaugurazione della nuova sede del Laboratorio Aperto di Ravenna.

Un racconto visionario e fantastico visto attraverso l’immaginario di un bambino, che gioca, sogna e vede materializzarsi le proprie fantasie in realtà. Il progetto e la direzione artistica sono a cura di Samuele Huynh Hong Sun, di Antica Proietteria, con la collaborazione di Michele Canova, Omar Eisa (3D & Motion graphics) e di Gabriel Maccieri (sound designer).

Gli altri spettacoli di videomapping alla basilica di San Vitale e al battistero degli Ariani

Sempre al Mar, durante il periodo natalizio confermati gli appuntamenti di visita guidata del sabato e della domenica ore 16.30 intorno alle mostre Chuck Close. Mosaics, Riccardo Zangelmi. Forever young, Niki de Saint Phalle. Vanitas (su prenotazione; 14 euro a partecipante, info e prenotazioni: 0544 482487).

Sabato 4 gennaio a partire dalle 10 fino alle 17  laboratori dedicati alla famiglia con l’artista Zangelmi  per creare insieme costruendo con i mattoncini Lego ( info e prenotazione obbligatoria allo 0544 482487).

Orari Mar: martedì – sabato 9 -18; venerdì 9-21; domenica 11-19; lunedì chiuso. Aperture speciali: 26 dicembre Santo Stefano e 6 gennaio Epifania dalle 11 alle 19;  chiusure istituzionali: 25 dicembre 2019, 1 gennaio  2020.

Torna il festival delle feste al Bronson con band italiane, incontri e… passatelli

Dal 19 al 22 dicembre concerti e non solo. Il programma

Ronin 2019
I Ronin

Torna il “Festival delle Feste” di Bronson Produzioni, “Passatelli in Bronson”, tre giorni di musica che vuole unire la tradizione culinaria alle nuove tendenze dell’indie italico.

Nell’anteprima di giovedì 19 si potrà assistere (al Bronson Cafè) alla tavola rotonda dell’’Italia Music Export, ossia l’ufficio creato da Siae per supportare e promuovere la diffusione della musica italiana all’estero, accompagnata dall’inaugurazione della mostra “Bolé Wine presenta Giacomo Bagnara” e dallo showcase del cantautore cesenate Ugo Fagioli.

Venerdì 20, dalle 18, si entra nel vivo di Passatelli 9 al Bronson Café, dove verrà presentato il libro de I 400 Calci “Guida da combattimento ai mostri grossi”, con Nanni Cobretti e Wim Diesel, introdotti da Roby Rani, anche qui accompagnati dallo showcase di Alex Ferro.
Alle 20 ci si sposta all’adiacente Bronson Club per quattro live set. Dal rapper ravennate Max Penombra insieme ai Visioni di Cody (per presentare il loro album congiunto Quando esco voglio stare tranquillo), al cantautore veneto Luca Rebellato in arte Lvca (fresco del nuovo album Metto Amore Tolgo l’Illusione), dalla lanciatissima pop-singer HÅN (la cui recente partecipazione al Primavera Sound di Barcellona è stata molto apprezzata) alla ormai affermata post indie band romana WOW, che con il nuovo album Millanta Tamanta ha davvero dato prova di grande talento omaggiando la canzone d’autore italiana degli anni ’60.

Sabato 21 si riparte alle 18 al Bronson Café (sempre a ingresso libero) con due live al femminile che vedranno protagoniste il duo alt indie lo-fi ravennate In-versione Clotinsky e la bolognese Cristallo (ex Melampus).
Sul palco principale del Bronson, dalle 20, ecco invece la serata dal titolo “Italian Indie Rock Revenge”, con Sunday Morning, Clever Square, Eugenia Post Meridiem e Black Snake Moan. “Quattro band in fuga dal burnout digitale – si legge nella cartella stapa – decidono di imbracciare le chitarre e partire on the road. Cantano in inglese, guardando lontano verso un mondo senza confini e senza barriere”.

L’ultima giornata di domenica 22 inizia presto, alle 16 dal Bronson Café, dove Stefano Gilardino presenterà La storia del rock in Italia (Hoepli), scritto insieme a Roberto Caselli, e presentato da Francesco Farabegoli.
Dalle 17 il main stage del Bronson vedrà invece protagonisti dalle 17 il polistrumentista ravennate Christian Ravaglioli (collaboratore, tra i tanti, anche dei Calexico) che presenta il suo album Wilson, e un gran finale affidato ai Ronin di Bruno Dorella che chiudono al Bronson il loro tour italiano di presentazione del nuovo Bruto Minore.

Riusi temporanei: una mostra nella presunta cappella in piazza Unità d’Italia

Dal 20 al 29 dicembre sarà visitabile uno spazio normalmente inaccessibile e legato a una storia che arriva dal ‘500: all’interno per l’occasione il lavoro prodotto dal percorso partecipato per il piano di urbanistica generale

l’attuale area urbana di Ravenna vista dal satelliteIn occasione della mostra temporanea sul racconto del percorso partecipativo per la stesura del piano di urbanistica generale (Pug) venerdì 20 dicembre alle 14.30 sarà riaperta in via eccezionale la presunta cappella di san Giovanni in Decollato in piazza Unità d’Italia a Ravenna.

La storia di san Giovanni in Decollato ha origine nel 1576, quando una cappella di preghiera venne fatta costruire all’interno del Palazzo del Legato – l’attuale palazzo della Prefettura – e gestita dalla Compagnia della Buona Morte che aveva il compito di portare conforto ai condannati a morte. Quella in piazza Unità d’Italia è la presunta cappella, poiché studi successivi rivelano altri dettagli della sua storia: dettagli che verranno raccontati proprio durante l’inaugurazione del 20 dicembre con una visita guidata a cura dell’Unità operativa Progettazione urbanistica, che ha raccolto testimonianze e tracce della storia e delle evoluzioni del piccolo spazio. La mostra resterà aperta nella giornata di venerdì 20 dalle 14.30 alle 16.30, nelle giornate di sabato 21, domenica 22, venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 dicembre dalle 11 alle 13. L’iniziativa si realizzerà anche grazie alla collaborazione dell’associazione Ava, che si è offerta di supportare le aperture con cittadini volontari; l’ingresso è gratuito.

Il percorso partecipativo a cui è dedicata la mostra si è concluso recentemente con la consegna del documento di proposta ai tecnici del Comune. L’obiettivo della mostra è quello di rendere pubblici gli esiti del percorso che ha coinvolto i cittadini nell’elaborazione del nuovo piano, quale strumento di governo e pianificazione del territorio. Si tratta di un’occasione unica per tutti i cittadini che potranno scoprire un luogo storico della città in una nuova veste. L’intento, infatti, è quello di sperimentare direttamente uno dei temi centrali di Ravenna Pug, la rigenerazione urbana, perciò il percorso si conclude con la riapertura di un luogo “insolito” della città grazie a un riuso temporaneo, con l’obiettivo che questa pratica venga maggiormente adottata, riconosciuta e sostenuta, soprattutto alla luce della nuova legge in materia urbanistica.

Fusione con Forlì-Cesena, ora Confindustria Romagna rappresenta le tre province

Dal 1 gennaio 2020 un unico soggetto per oltre mille imprese che danno lavoro a 50mila dipendenti e producono un fatturato aggregato di 25 miliardi

MaggioliFerrariMaremonti
Maggioli, Ferrari e Maremonti

Le assemblee di Confindustria Romagna e Confindustria Forlì-Cesena, riunite in Fiera a Cesena, hanno approvato la fusione tra le due territoriali.

Nasce così dal 1° gennaio 2020 un unico soggetto in rappresentanza di oltre mille imprese romagnole, che danno lavoro a 50 mila dipendenti producendo un fatturato aggregato di 25 miliardi di euro.

Il progetto aveva già avuto il via libera dai rispettivi Consigli direttivi un mese fa, e oggi si conclude il percorso iniziato il 28 ottobre 2014 dalle assemblee delle tre territoriali romagnole di Confindustria, che aveva trovato un’importante tappa intermedia con la nascita di Confindustria Romagna attraverso la fusione tra Rimini e Ravenna il 1° ottobre 2016, per volontà e iniziativa degli allora presidenti Paolo Maggioli e Guido Ottolenghi.

Si apre ora una fase transitoria che si concluderà con l’assemblea del 2021, e sarà guidata da Paolo Maggioli alla presidenza. Andrea Maremonti affianca gli altri vicepresidenti elettivi in carica nelle due associazioni al momento della fusione, mentre il nuovo Consiglio Generale transitorio è composto dalla somma dei due precedenti Consigli in carica. La direzione generale di Confindustria Romagna resta affidata a Marco Chimenti.

«La fine di questo 2019 vede finalmente realizzati progetti a cui abbiamo dedicato tempo, energie e passione – spiegano Maggioli e Maremonti -. Il 2020 vedrà la nostra famiglia allargata muoversi in un contesto in evoluzione, a partire dal rinnovo del governo della regione: noi continueremo a fare il nostro lavoro con lo spirito che ci ha sempre contraddistinto, continueremo a far sentire la nostra voce che da oggi è più forte, ma sarà sempre garbata. Con questo anno si chiude un capitolo importante, e siamo pronti ad aprirne uno nuovo da protagonisti, con entusiasmo e grinta».

«Si conclude oggi il percorso verso la fusione di Confindustria Romagna e Forlì- Cesena, un progetto importante che porterà alla nascita di un soggetto di rappresentanza più forte e strutturato, al servizio di un territorio che ha un vivace e solido tessuto industriale – ha commentato la vicepresidente di Confindustria per l’organizzazione, Antonella Mansi – Mettendo a fattor comune le competenze e le conoscenze le imprese potranno contare su servizi migliori e su una maggiore capacità di far sentire la loro voce.  Più forti insieme conservando le proprie preziose diversità».

«La fusione deliberata oggi – ha dichiarato il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari – è di straordinaria importanza: il sistema della rappresentanza imprenditoriale si unisce, grazie ai valori comuni e alla visione unitaria che esprimono le imprese della Romagna. Oggi abbiamo una grande responsabilità: dare risposte sempre più efficaci alle imprese dei nostri territori.  L’interesse di tutti gli imprenditori è costruire un ambiente più competitivo e più favorevole all’impresa e allo sviluppo del territorio.  La Romagna vanta imprese d’eccellenza, produzioni e servizi di grande qualità, un territorio ricco di potenzialità che con la nuova Confindustria Romagna potranno svilupparsi in modo ancora più deciso ed efficace».

Ha riaperto con una nuova gestione il ristorante all’aeroporto di Lugo

Ristorante Aeroporto Lugo
Uno scorcio degli interni del ristorante

Ha riaperto il ristorante all’aeroporto Francesco Baracca di Villa San Martino, a Lugo.

Si chiama “Le nuvole” e domenica è stato inaugurato alla presenza anche del sindaco Davide Ranalli. «La nuova gestione – ha dichiarato – darà nuovo slancio a questo luogo identitario della nostra città».

Il locale ha riaperto con una nuova veste, “nuova cucina, nuovi arredi”, sottolineano i titolari. Il locale propone pasta fatta in casa, menù di carne o pesce.

Il ristorante sarà aperto per tutto il periodo natalizio con il pranzo di Natale e il cenone di San Silvestro. Per prenotazioni e contatti 329 2213786.

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