mercoledì
17 Settembre 2025

Sport e solidarietà si incontrano: anche l’Atlas scende in campo contro la Sla

La realtà di Santo Stefano – seconda in serie C – affianca l’attività della FabiOnlus

Fantini Bazzocchi E Milena Ok
Andrea Fantini con Fabio Bazzocchi e la moglie Milena

Sport e solidarietà sono un binomio che sta diventando sempre più stretto e in un simile contesto si inserisce anche l’attività della Polisportiva Atlas di Santo Stefano, che sta consolidando sempre di più il rapporto con la FabiOnlus, una organizzazione non a scopo di lucro di utilità sociale nata per provvedere alle cure necessarie per Fabio Bazzocchi (presidente onorario della squadra di calcio del Low Ponte), affetto da Sla (sclerosi laterale amiotrofica), e per sostenere l’assistenza ai malati e incoraggiare la ricerca.

Nel suo piccolo la realtà – che rappresenta un punto di riferimento per una vasta zona di territorio che corrisponde alla circoscrizione di San Pietro in Vincoli, ma non solo – offre un suo contributo nella raccolta di fondi, come spiegato dal dirigente-giocatore Andrea Fantini. «Questo è il terzo anno di fila – inizia – che appoggiamo FabiOnlus, per una collaborazione sempre più in crescita. Conosciamo di persona Fabio e abbiamo avuto la fortuna di conoscere alcune delle splendide persone che stanno al suo fianco, tra cui Milena, Maurizio, Claudio e Cristina. Per quello che possiamo, diamo una mano a una realtà che sta facendo cose importanti per lui e per altri malati, con un’attività che permette loro di vivere una vita il più possibile normale».
Da qui è nata l’idea di affiancare l’opera benefica di FabiOnlus all’attività sportiva dell’Atlas Santo Stefano, team di volley che partecipa al campionato regionale di Serie C. «Grazie all’aiuto del nostro sponsor principale, il Conad City di San Zaccaria, che ci offre un buffet con salato e bevande, organizziamo un aperitivo prima dell’inizio di tutte le nostre partite casalinghe (in programma il sabato alle 20.30 alla palestra delle Scuole Medie di San Pietro in Vincoli, ndr). Si tratta di un evento al quale partecipano attivamente nell’organizzazione sia soci della FabiOnlus, sia persone a noi vicine, ed è rivolto a tutta la gente presente alla partita, che può trascorrere un momento conviviale e allo stesso tempo contribuire con una piccola offerta. L’intero ricavato viene poi raccolto da alcuni membri dell’associazione».
Il coinvolgimento per la raccolta dei fondi non finisce però qui. «In alcune occasioni, di solito a ridosso del Natale o della Pasqua, promuoviamo l’acquisto di cesti o prodotti, organizzati dall’associazione in collaborazione con ditte e piccole attività locali. Inoltre le maglie dei due liberi sono del tutto dedicate alla FabiOnlus, con il logo dell’organizzazione e prive di ogni sponsor».

L’Atlas, infine, ha deciso di dedicare alla memoria di Pietro Pezzi il Torneo dell’Uva, competizione amichevole che si svolge prima dell’inizio del campionato. «Ci fa molto piacere dare una mano nell’attività sociale e in passato abbiamo anche appoggiato l’associazione di Giacomo Sintini che sostiene la ricerca medica contro la leucemia. È fondamentale che il mondo dello sport riesca a dare un suo contributo».

Organico Atlas Volley
L’organico della Polisportiva Atlas di Santo Stefano

Anche sul campo di pallavolo, però, la Conad San Zaccaria Atlas si sta togliendo molte soddisfazioni. Dopo sei giornate, infatti, la formazione gialloverde occupa la seconda posizione in classifica a solo un punto dalla capolista Poggi Bologna (battuta sabato scorso), che però ha disputato una gara in più (con l’occasione di superarla già nel prossimo weekend quando i bolognesi riposeranno).

Rinforzata dagli innesti di Bertacca, Piccinini e Sangiorgi – affiancati ai confermati Martini, Taglioli, Scarpellini, D’Andria, Fantini, Dellacasa, Fabbri, Piadelli, Garavini, Casadei, Monti, Gatti e Bezzi – la squadra allenata da De Marco (coadiuvato dagli assistenti Gentilini e Venturelli e dal fisioterapista Casotto) vuole continuare a percorrere la strada tracciata nel recente passato. «Il nostro obiettivo è quello di confermarci sui livelli della scorsa stagione, quando siamo riusciti a partecipare ai playoff. Sappiamo di comporre un team competitivo e stiamo con i piedi ben saldi a terra, con la massima umiltà, ma allo stesso tempo non ci neghiamo la possibilità di sognare».

La stagione in corso, oltretutto, porta con sé un’importante ricorrenza. «L’annata 2019-20 coincide con il cinquantesimo anniversario della nostra polisportiva. È nostra intenzione organizzare in primavera inoltrata una festa a cui possano partecipare tutti i tesserati che hanno fatto parte della storia dell’Atlas, magari con il coinvolgimento anche delle istituzioni cittadine».

A completare il quadro dell’attività della società gialloverde c’è anche un rilevante coinvolgimento nella pratica sportiva dei giovani del territorio. «Se i ragazzi sono maggiormente attirati dal calcio e dal basket, il nostro vivaio è indirizzato soprattutto alle ragazze che vogliono dedicarsi alla pallavolo, con le formazioni Under 12 e Under 14, più una squadra di minivolley mista sotto la guida di Carnaccini, Magnani e Moschini. In questo quadro abbiamo avviato anche le collaborazioni con la Teodora e la Libertas Forlì, dando la possibilità ad alcune atlete cresciute nel nostro vivaio di poter vestire le loro maglie. Il nostro codice etico non ci fa lucrare sui tesserati, che se hanno l’occasione di poter fare un salto di qualità vengono lasciati liberi di trasferirsi dove vogliono. Con Porto Robur Costa – termina Fantini – invece collaboriamo per quanto riguarda i progetti di avviamento allo sport, nelle scuole».

Elly Schlein a Ravenna per presentare Emilia-Romagna Coraggiosa

Al bar Belli l’europarlamentare parlerà degli obiettivi della lista che sostiene Bonaccini in vista delle elezioni regionali

Domani, mercoledì 27 novembre, dalle 18.30 presso il First Floor del bar Belli in via Guerrini 8 avrà luogo la presentazione di “Emilia-Romagna Coraggiosa – ecologista e progressista”, a cura dell’europarlamentare Elly Schlein. La lista si pone l’obiettivo di correre per le elezioni regionali del 26 gennaio prossimo all’interno della coalizione che sostiene Stefano Bonaccini. L’evento  sarà introdotto da Gianluca Dradi, preside del Liceo Scientifico di Ravenna.

«Quello di Emilia-Rom

Elly Shlein
Elly Shlein

agna Coraggiosa è un progetto che fa la differenza» dice Schlein «un progetto civico e politico, ecologista e progressista che si pone l’obiettivo di scrivere una pagina nuova per affrontare le grandi sfide del futuro: la transizione energetica ed ecologica e la sfida alle disuguaglianze. E tutto questo lo facciamo dall’Emilia Romagna, una regione che in altri periodi storici ha già dimostrato di avere il coraggio necessario. Lo stesso coraggio che adesso ci serve per affrontare l’emergenza climatica e l’emergenza sociale.»

«Dobbiamo ripensare assieme il futuro di questa regione e dare alle persone risposte ai loro bisogni: una casa, un lavoro, l’aria pulita» perché «se ci sono i salari che si abbassano, i precari e i riders sottopagati, ragazzi con due lauree che no

Logo Emilia Romagna Coraggiosa 2
Il simbolo della nuova lista a sinistra in appoggio a Bonaccini

n trovano lavoro, allora è per questo che la destra guadagna consensi. Dobbiamo dare risposte ai bisogni delle persone».

«C’è bisogno di una vera svolta ecologica, più treni, un piano straordinario per le aree montane e periferiche della regione. E soprattutto una prospettiva politica».

 

A Ravenna i cittadini diventano curatori teatrali con il festival Polis

Giovedì 28 novembre alla Classense la presentazione del progetto “Politai Visionari” che consentirà ai partecipanti di scegliere uno degli spettacoli in programma a maggio

ErosAntEros POLIS Foto Di Dario Bonazza 1Polis, il festival primaverile del teatro e della partecipazione organizzato a Ravenna dalla compagnia ErosAntEros, giunge alla sua terza edizione e già a partire dall’inverno 2019 si appresta a coinvolgere i cittadini con una serie di incontri e novità: da quest’anno, infatti, Polis entra nella rete nazionale L’Italia dei Visionari, promossa da Kilowatt Festival di Sansepolcro, e lancia un nuovo progetto partecipativo con il quale i cittadini potranno scegliere uno degli spettacoli in programma al festival, che si svolgerà dal 14 al 24 maggio, e diventarne così curatori. “Politai Visionari” sarà presentato giovedì 28 novembre alle 18 alla Sala Muratori della Biblioteca Classense alla presenza dei direttori artistici Davide Sacco e Agata Tomsic di ErosAntEros e di altri ospiti d’eccezione: Lorenzo Donati, critico teatrale e dottorando al Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna; Luca Ricci e Lucia Franchi, direttori artistici di Kilowatt Festival; Irma Ridolfini e Paolo Zaccaria, direttori artistici di TiPì – Stagione di Teatro Partecipato; Andrea Caccìa, coordinatore della cooperativa sociale Villaggio Globale, nonché già collaboratore di Polis per il progetto di “Biglietti sospesi” e Michele Montanari, critico indipendente, già visionario e polites.
Nell’occasione si parlerà di partecipazione, audience development e formazione degli spettatori, ma anche di chi sono “I visionari”, di come funziona il bando della rete L’Italia dei Visionari, e di come si fa a diventare Politai Visionari.
L’iscrizione è gratuita e subordinata all’invio di una mail a organizzazione@erosanteros.org entro il 17 dicembre.

Un successivo incontro si terrà invece mercoledì 18 dicembre alle 18 alla sede di CittAttiva in via Carducci e darà il via al lavori dei Politai Visionari, che tra dicembre e aprile visioneranno i video degli spettacoli arrivati tramite bando alla rete nazionale L’Italia dei Visionari e ne sceglieranno uno da inserire nel programma dell’edizione 2020 di Polis.

Quest’anno il festival sarà interamente dedicato al tema dei diritti umani, affrontato da ErosAntEros nelle sue due nuove produzioni ospitate in collaborazione con Ravenna Teatro (Sconcerto per i diritti, al Teatro Rasi) e con Ravenna Festival (Confini, al Teatro Alighieri). Altro elemento fondante sarà l’attenzione alle eccellenze femminili, che porterà a Ravenna grandi artiste e ospiti speciali.

Anche nel 2020, infine, è obiettivo del festival portare a teatro un pubblico quanto più vario di studenti, lavoratori, pensionati, soggetti economicamente o socialmente svantaggiati e pubblico più giovane: di qui la riconferma del progetto “Biglietti sospesi” e dei biglietti gratuiti per gli under 30.

 

 

 

La nobiltà del mestiere dell’attore nella “lezione” di Toni Servillo

In scena al Rasi di Ravenna Elvira (Elvire Jouvet 40) 

Servillo
Toni Servillo e Petra Valentina in una scena di “Elvira”

Dal 26 novembre al 2 dicembre al teatro Rasi di Ravenna va in scena Elvira (Elvire Jouvet 40) di Brigitte Jaques con Toni Servillo nel ruolo del grande attore, regista e teorico del teatro Louis Jouvet durante le lezioni sul monologo di Donna Elvira nel quarto atto del Don Giovanni di Molière realmente svoltesi al Conservatoire National d’Art Dramatique di Parigi nei mesi dell’occupazione nazista.

La pièce conduce lo spettatore alla ricerca del sentimento alla base dell’interpretazione e lo porta a toccare quella passione che fa del teatro il luogo in cui ci si perde per ritrovarsi.

«Elvira porta il pubblico all’interno di un teatro chiuso – spiega Servillo – quasi a spiare tra platea e proscenio, con un maestro e un’allieva davanti a un sipario tagliafuoco che non si alzerà mai, un particolare momento di una vera e propria fenomenologia della creazione del personaggio. Louis Jouvet formula a proposito dell’attore la famosa distinzione comédien/acteur e dice precisamente: “Il comédien è per così dire il mandatario del personaggio, mentre l’acteur delega se stesso personalmente. Il comédien esiste grazie allo sforzo, alla disciplina interiore, a una regola di vita dei suoi pensieri, del suo corpo. Il suo lavoro si basa su una modestia particolare, un annullarsi di cui l’acteur non ha bisogno”. Trovo il complesso delle riflessioni di Jouvet particolarmente valido oggi per significare soprattutto ai giovani la nobiltà del mestiere di recitare, che rischia di essere svilito in questi tempi confusi».

Sardine, raduno a Ravenna il 4 dicembre: «Nel giorno della liberazione dal fascismo»

Il movimento spontaneo nato a Bologna contro la campagna elettorale di Salvini prepara l’appuntamento in darsena «senza bandiere di partiti o associazioni»

Le sardine anti-Salvini lanciano il raduno di Ravenna: appuntamento in darsena, alla testa del Candiano, alle 19 del 4 dicembre, giorno in cui cade il 75esimo anniversario della liberazione della città dal fascismo. Una data scelta non a caso dagli organizzatori ma proprio «per dire a quei signori che sostengono di dover liberare la nostra città – si legge sulla pagina Facebook del gruppo –, che Ravenna è già libera e non ha certo bisogno di loro».

Gli organizzatori ricordano le regole del gioco, le stesse già applicate a partire dal 14 novembre a Bologna quando tutto è iniziato seguendo l’invito di quattro giovani che dai social aveva proposto un raduno spontaneo e pacifico in piazza Maggiore per stringersi come sardine e dimostrare di essere più di quanti potesse contenere il pala Dozza dove si apriva la campagna elettorale leghista per il voto alle Regionali del 26 gennaio. «Questo è un flash mob apartitico, quindi raccomandiamo di non portare bandiere di partiti o associazioni. Portate però un ombrello, perché in caso di pioggia il flash mob si farà ugualmente! Siamo pur sempre sardine…».

E poi alcuni passaggi della linea di pensiero in cui si riconosce il movimento spontaneo: «Scendiamo in piazza e continuiamo a chiedere a gran voce che odio e intolleranza non siano ammessi nel linguaggio politico. Promuoviamo un confronto basato sul dialogo, sull’apertura verso l’altro. Crediamo fermamente nei valori di eguaglianza, libertà, rispetto e solidarietà, basi della democrazia e capisaldi della nostra Costituzione».

Movimento 5Stelle, gli iscritti possono candidarsi on line alle Regionali

C’è tempo fino al 4 dicembre. Poi deciderà il Capo Politico

Dimaio
Luigi Di Maio

Sono aperte le candidature per le “regionarie” Movimento 5 Stelle della Calabria e dell’Emilia-Romagna in vista delle elezioni del 26 gennaio.

Da oggi (25 novembre) e fino al 4 dicembre tutti gli iscritti certificati residenti in Calabria o Emilia-Romagna potranno avanzare la loro candidatura su Rousseau.

Come previsto dallo Statuto, “il Capo Politico, sentito il Garante, ha la facoltà di valutare la compatibilità della candidatura con i valori e le politiche del M5s, esprimendo l’eventuale parere vincolante negativo”. (Ansa.it)

Piega e smalto a 230 donne, raccolti 4mila euro per parrucche a chi fa chemioterapia

Trenta professonisti tra parrucchieri ed estetiste hanno devoluto il proprio tempo in una domenica e il ricavato a offerta libera andrà a favore del progetto Ior che aiuta le persone alle prese con la perdita dei capelli

 DSC9753La raccolta fondi ideata dall’Istituto oncologico romagnolo (Ior) a favore del progetto Margherita, per fornire gratuitamente parrucche a tutte le donne che affrontano la caduta dei capelli come effetto collaterale più visibile e temuto di tutto il percorso di cura dal cancro, ha messo a segno un bel risultato a Ravenna: domenica 24 novembre all’Accademia dell’estetica e del benessere in via Vulcano trenta tra parrucchieri ed estetiste del territorio hanno devoluto gratuitamente il proprio tempo libero e la propria professionalità e  230 hanno deciso di farsi belle di domenica e di affidarsi alle loro cure con un incasso finale di quattro mila euro. Una cifra che gli organizzatori definiscono sorprendente se si pensa che l’offerta minima fosse di 10 euro per shampoo e piega, e di 5 euro per il servizio smalto: «Questo significa che quasi tutti i partecipanti hanno valutato il servizio offerto, e soprattutto la causa per cui il servizio veniva erogato, meritevole di cifre ben superiori di quella pensata dai volontari organizzatori dell’evento».

 DOM5088L’iniziativa chiamata “Una piega per lo Ior” è un format già proposto su altri territori della Romagna con risultati soddisfacenti «ma sul territorio di Ravenna e provincia si dimostra particolarmente sentito – spiega il direttore generale Ior, Fabrizio Miserocchi – basti pensare alle 252 persone che domenica 20 ottobre hanno preso parte all’iniziativa su Faenza. Grande merito va ai trenta parrucchieri ed estetisti, che oltre ad aver dedicato una giornata del loro prezioso tempo libero per mettersi gratuitamente a disposizione della nostra causa hanno svolto egregiamente il ruolo di cassa di risonanza tra clienti, amici e conoscenti».

 DOM5230I ringraziamenti dei promotori vanno all’Accademia; al negozio “In Fiore” di Mattioli Giovanna di Camerlona per aver offerto le gerbere da regalare alle signore che si sono fatte la piega; ai forni Morelli, Nonna Iride e “Le tre sorelle” per il buffet; all’assessore Roberto Fagnani e al Comune di Ravenna; ai volontari e ai professionisti che si sono spesi in prima persona per il successo dell’evento.

Maltempo: in un weekend scaricati in mare 2,8 miliardi di litri di acqua piovana

I dati della provincia di Ravenna diffusi dal Consorzio di Bonifica: per una settimana al lavoro 15 idrovore per 544 ore in totale

L’impianto idrovoro Lama di San Marco

In provincia di Ravenna, durante la settimana di intenso maltempo che si è conclusa, sono stati impiegati 15 impianti idrovori per 544 ore complessive, portando complessivamente a mare nel solo weekend del 16 e 17 novembre ben 2,8 miliardi di litri di acqua piovana. I dati sono stati diffusi oggi, 25 novembre, dal presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna, Roberto Brolli, che ha sottolineato il funzionamento della macchina dell’emergenza che ha permesso al territorio di non subire danni gravi nonostante l’abbondanza delle precipitazioni.

Le zone più critiche sono state quelle a sud di Ravenna dove solo pochi cm di argine hanno evitato l’esondazione dei canali. I più sofferenti sono stati quelli a deflusso naturale, l’Acquara Alta e la Bevanella dove domenica mattina il personale del Consorzio  ha scongiurato un allagamento rialzando in poche ore 200 metri di argini.

A Longana son state chiuse le paratoie sul fiume Ronco per evitare che la piena del fiume entrasse nel reticolo di bonifica creando così un potenziale pericolo di esondazione.

Il presidente ha sottolineato che l’appello del sindaco De Pascale a mettere in atto tutte le necessarie misure di autoprotezione è quanto mai opportuno ed è sempre valido: «Prestare attenzione allo stato dei corsi d’acqua, evitare di accedere in aree che possono essere oggetto di esondazioni o anche di piccoli smottamenti sono piccole ma utilissime regole di autoprotezione».

«Per quanto riguarda il Ravennate – ha detto il direttore generale del Consorzio, Lucia Capodagli – gli alvei dei fiumi e dei canali della rete scolante hanno retto alla eccezionalità delle piogge. Durante questa settimana i tecnici del Consorzio di Bonifica saranno operativi per monitorarli ed eventualmente liberarli dai detriti trascinati dalla corrente e ricostruire gli argini lì dove si sono verificati piccoli cedimenti».

«Telecamere e banche dati hanno cambiato il lavoro della polizia locale»

Vasco Talenti è il nuovo comandante dei vigili a Faenza, dove indossò la divisa per la prima volta nel 1990

TalentiA Faenza iniziò come vigile urbano nel 1990 e ora, dopo aver indossato la divisa della Municipale in diversi Comuni della Romagna, torna con i gradi di comandante: il 58enne Vasco Talenti (nella foto) è a capo della polizia locale dell’Unione della Romagna faentina, un corpo che conta circa 70 agenti di cui una 50ina concentrati a Faenza e gli altri negli altri cinque municipi.

Quasi trent’anni di carriera, una parentesi ampia per valutare come sono cambiate le abitudini dei cittadini per quanto riguarda l’attività della Pm: «Adesso chiaramente dobbiamo stare attenti a certi comportamenti che tempo fa non esistevano: l’uso improprio dei telefonini alla guida è l’esempio più calzante». Diverse sono anche le dotazioni tecniche e strumentali a disposizione degli agenti: «La grande differenza la stanno facendo le banche dati collegate ai sistemi di videosorveglianza: i varchi targa system che leggono le targhe dei veicoli e raccolgono le informazioni su assicurazione e revisione sono uno strumento utilissimo. Non a caso oggi sul territorio ne abbiamo poco più di venti e nel prossimo anno l’obiettivo dell’amministrazione pubblica è raddoppiarli». Per quanto riguarda strumenti come pistole taser e telecamere sulle divise invece si attendono tempi migliori: «Non abbiamo la dimensione per rientrare nelle sperimentazioni, vedremo cosa emerge da dove lo stanno facendo».

L’attività su strada resta il core business del Corpo ma insieme alle modifiche del nome – ufficialmente oggi si chiama polizia locale e non più polizia municipale e nemmeno vigili urbani – si sono modificate anche le competenze: «Ormai non si può più prescindere da un’attività che riguarda il contrasto al degrado urbano: i bivacchi in aree verdi, l’abusivismo commerciale, le zone di prostituzione». Sempre più frequenti le richieste di intervento per questi temi: «Un mendicante su un marciapiede o un cosiddetto parcheggiatore abusivo davanti a un supermercato vengono percepiti maggiornamente come fonte di insicurezza e il cittadino si rivolge a noi». E poi il crescente impegno di polizia giudiziaria, in parallelo ad altre forze dell’ordine «con cui la collaborazione è costante»: «Per rendere l’idea si può dire che una volta la formazione degli operatori era tutta fatta su codice della strada e regolamenti di edilizia e commercio. Oggi si è aggiunta la parte di sicurezza, polizia giudiziaria e degrado urbano».

Per la prima parte del 2020 è atteso un bando di concorso per una graduatoria da cui attingere per nuove assunzioni che vadano a tamponare il turnover in uscita per i pensionamenti. «Nel prossimo anno dovremmo inserire 8-10 agenti in più».

In un mese raccolti 69mila euro per la fotocamera che aiuta i collezionisti di Lego

Crowdfunding lanciato dalla startup ravennate Getcoo: l’intelligenza artificiale inquadra il mattoncino e restituisce tutte le informazioni utili sul pezzo. Da febbraio 2020 la consegna

PiqabrickboxServivano 55mila euro per il progetto per la realizzazione di una telecamera con intelligenza artificiale in grado di catalogare i mattoncini Lego ma la startup ravennate Getcoo che ha avuto l’idea è andata oltre gli obiettivi: in 31 giorni di raccolta fondi sulla piattaforma web kickstarter sono arrivati quasi 69mila euro.

Dopo aver sviluppato sistemi di identificazione per il turismo e l’industria, Getcoo ha messo la sua tecnologia di computer vision al servizio degli appassionati Lego: Piqabrick identifica istantaneamente il codice dei mattoncini e consente di gestire con estrema facilità il proprio inventario. Basta inserire un pezzo nella box, azionare la  fotocamera posta al suo interno e attraverso la piattaforma web il gioco è fatto: l’intelligenza artificiale identifica il mattoncino, fornendo il codice articolo, il codice colore e un link diretto al marketplace di riferimento per la vendita o l’acquisto. Inoltre suggerisce in quale set è presente quell’articolo o quali set costruire con i pezzi a disposizione nell’inventario personale (rebrick). La consegna di Piqabrick è prevista per febbraio 2020.

«Piqabrick è piaciuto molto – spiegano da Getcoo –, trovando centinaia di sostenitori soprattutto oltralpe e oltreoceano, fino in Australia. Il traguardo è stato raggiunto anche grazie al supporto di siti di settore come Brick Journal e Brickset, dove il Ceo di Brickset, Huw Millington, ha recensito positivamente Piqabrick. Importantissimo il contributo delle comunità italiane di appassionati come It.LUG, Bricknauts, Leganerd e degli organizzatori del Bricks in Florence Festival che ci hanno invitato alla manifestazione fiorentina».

I fondatori di Getcoo, Stefano e Claudio Berti, si preparano per partire alla volta di Las vegas. Il progetto Piqabrick è stato infatti selezionato da dakll’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, per partecipare alla più grande fiera di elettronica di consumo al mondo che si terrà dal 7 al 10 gennaio.

Studiosi a confronto sull’influenza di Lucrezia Borgia nella Romagna Estense

Ascom ha promosso l’approfondimento che sarà presentato il 27 novembre. «Heritage come chiave di marketing»

Lucrezia BorgiaLucrezia Borgia, nell’immaginario collettivo tessitrice di intrighi e personaggio noir – ha intrecciato la sua storia anche con la Romagna Estense, ovvero con l’attuale Bassa Romagna, in modo più stretto di quanto si pensi. Se ne parlerà il 27 novembre alle 17 nella sala Confcommercio di via Acquacalda 29 a Lugo. Il convegno si intitola Spettacolo dei convivi estensi e strategie politiche nella Romagna dei Borgia” che si terrà il prossimo mercoledì 27 novembre alle ore 17 nella sala Assemblee di Confcommercio Ascom Lugo, in via Acquacalda 29 a Lugo.

«Attraverso una degli studiosi che abbiamo coinvolto nell’opera di riscoprire le radici e le tradizioni della cucina del territorio a partire dal periodo estense, la dottoressa Patrizia Cremonini, direttrice dell’Archivio di Stato di Modena, siamo venuti a conoscenza dell’importante influsso che Lucrezia Borgia, moglie di Alfonso I d’Este, ha avuto anche sul nostro territorio – spiega il direttore di Confcommercio Ascom Lugo Luca Massaccesi -. La circostanza che quest’anno ricorressero le celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Lucrezia ci ha quindi spinto ad accettare la sfida di ricostruire in modo serio e rigoroso un aspetto importante della nostra cultura, per comprendere non solo ciò che avvenne allora ma quanto di quello che avvenne allora ha esercitato la sua influenza sul territorio e nella tavola di oggi»

«Da tempo – prosegue Massaccesi – come Confcommercio Ascom Lugo pensiamo che il territorio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha le caratteristiche per proporsi come meta turistica e che uno dei temi chiave in questa prospettiva sia quello di coltivare l’Heritage, inteso quale consapevolezza di un popolo che attinge alle radici profonde, selezionando dal passato cose, momenti e persone che hanno caratterizzato l’origine dei luoghi, quale strumento di promozione del turismo culturale. Poiché nel passato abbiamo già svolto numerose attività improntate alla proposizione del patrimonio intangibile in chiave di promozione territoriale e di conseguente opportunità di sviluppo anche per le imprese che associamo, abbiamo ritenuto che entrare con questo convegno nel prestigioso calendario dell’anno di celebrazioni di Lucrezia Borgia d’Este a 500 anni dalla morte promosso dall’Archivio di Stato di Modena, dall’Archivio Ricerche Carteggi Estensi e dal Comune di Modena fosse una occasione da non perdere».

Confcommercio Ascom Lugo ha quindi inteso esplorare le tematiche legate a questa opportunità, affidandosi ad alcuni dei maggiori esperti in campo bibliografico, storico, linguistico e culinario, fra cui gli studiosi dell’Archivio di Stato di Modena Riccardo Pallotti e Miles Nerini, il Prof. Bruno Capaci del Centro studi Piero Camporesi dell’Università di Bologna, il Prof. Alberto Capatti, Rettore Emerito dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo, Presidente della Fondazione Gualtiero Marchesi, la prof.ssa Diane Ghirardo, docente di architettura Università Sud California. A questi esperti sono affidate le relazioni al convegno “Spettacolo dei convivi estensi e strategie politiche nella Romagna dei Borgia” che si terrà il prossimo mercoledì 27 novembre alle ore 17 nella sala Assemblee di Confcommercio Ascom Lugo, in via Acquacalda 29 a Lugo.

«E’ un progetto che abbiamo avviato da circa tre anni e che – conclude Massaccesi – è aperto ai contributi degli esperti che riterranno di darci una mano e a quanti si vorranno coinvolgere, in un “work in progress” per arricchire di volta in volta la parte storica o la parte legata alla cucina. E vorremmo che l’arricchimento progressivo fosse l’esca per iniziative a tema e di vario genere, dalle kermesse culinarie, ad ulteriori approfondimenti convegnistici e quant’altro, in un lavoro cui noi abbiamo solo dato inizio ma che è patrimonio dell’intera comunità»

Al termine del convegno, nelle attigue sale “Lino Longhi” del Palazzo del Commercio, è prevista l’inaugurazione della mostra legata ai temi trattati, con preziose riproduzioni di lettere di Lucrezia e mappe dell’epoca custodite all’Archivio di Stato di Modena.

Immigrazione, Ravenna lancia un percorso partecipativo e coinvolge i cittadini

La comunità è invitata venerdì 29 novembre alla Sala Buzzi alla presentazione del percorso che ha come scopo incontro e conoscenza reciproca

Prende avvio il percorso partecipativo Ravenna Partecipa per una comunità interculturale, curato dall’Assessorato alla Partecipazione e Immigrazione del Comune di Ravenna. Tutta la comunità ravennate è invitata venerdì 29 novembre alle ore 20:30 presso la Sala Buzzi (via Berlinguer 11) alla presentazione pubblica del percorso il quale ha come scopo l’incontro, la conoscenza reciproca, lo scambio e il dialogo tra cittadini/e di diversa provenienza.

Nei prossimi mesi, attraverso momenti informali e laboratori partecipativi previsti dal percorso sostenuto dalla legge regionale 15/2018, cittadini, associazioni, enti del terzo settore e tutti i portatori di interesse contribuiranno alla ideazione e creazione della Rete Interculturale sui Temi dell’Immigrazione – R.I.T.I., nuovo strumento con cui i ravennati (di nascita o acquisiti che siano) potranno confrontarsi direttamente con l’amministrazione comunale e agire in prima linea attraverso una modalità condivisa e inclusiva.

Durante la presentazione pubblica i cittadini potranno conoscere nello specifico le modalità di coinvolgimento e attivazione previste dal percorso partecipativo, che sarà suddiviso in due momenti: la prima fase di Ravenna Partecipa vedrà la mappatura delle comunità di tutti i territori comunali attraverso una raccolta di criticità e buone pratiche per la convivenza, l’integrazione e la partecipazione civica di tutti gli abitanti; durante la seconda fase, attraverso alcuni laboratori partecipativi, verrà redatta una proposta di Regolamento e di Statuto della Rete Interculturale sui Temi dell’Immigrazione che verrà presentata all’Amministrazione Comunale per essere successivamente approvata. R.I.T.I. vedrà in questo modo la luce e la città avrà un strumento in più per essere ancora più inclusiva e integrata.

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