domenica
17 Agosto 2025

Cantieri in ritardo e danni causati dalle tane: il comitato chiede risposte

Il gruppo “Amici del Santerno” interroga la protezione civile e chiede un pronto intervento nelle aree a rischio esondazione

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«A che punto sono i cantieri in destra e sinistra idraulica nel fiume Santerno, tra le località di Santa maria in Fabriago, San Bernardino e Voltana di Lugo?» a chiederlo sono i membri del comitato Amici del Santerno, che in questi mesi hanno riacceso i riflettori sul tratto del corso d’acqua provato dalle ultime piene, con una particolare attenzione per l’area a ridosso della golena sotto al ponte ferroviario: «La golena ha subito negli anni un innalzamento impressionante e ormai, dall’infrastruttura ferroviaria al terreno dove l’acqua meriterebbe lo spazio adeguato, manca poco più di un metro» scrivono in una nota.
Il Comitato ha inoltre contattato l’agenzia regionale per la Protezione Civile. «L’ente ci ha spiegato che i lavori sul Santerno nel tratto dal ponte della SP77 “Via Fiumazzo” fino al ponte della SS16 “Adriatica o “Via Reale Lavezzola” resta oggetto di progettazione ed interventi per opera di Sogesid spa, società di ingegneria in house providing delle Amministrazioni centrali dello Stato, incaricata alla collaborazione per la ricostruzione post alluvione 2023. Al momento però – denunciano i residenti – in quel tratto non sono cominciati lavori e noi siamo preoccupati».

Le criticità riguardano infine anche le aree «Chiediamo che vengano ripristinati gli argini per precipitazioni con tempo di ritorno di 200 anni – concludono Gli Amici del Santerno, che, in questi si sono impegnati anche nel monitoraggio delle tane in prossimità degli argini – Abbiamo segnalato più volte le numerose tane presenti in località San Bernardino di Lugo e ne chiediamo il ripristino immediato».

A Palazzo Rasponi una mostra-omaggio a Nedo Del Bene

L’esposizione, a ingresso gratuito, sarà visitabile dalle 18 di venerdì 21. In programma anche due momenti collaterali di approfondimento

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A cento anni dalla sua nascita, il Mar dedica un omaggio a Nedo del Bene (Sansepolcro, 1925 – Ravenna, 2018). Artista vivace e poliedrico, si dedica alla pratica artistica sin dagli anni ’50, dopo la formazione all’Accademia di Belle Arti di Firenze e i corsi di pittura e mosaico all’Accademia di Ravenna, sua città adottiva. Durante un fondamentale soggiorno in Francia, si accosta alla celeberrima “École de Paris”, elaborando così una poetica pittorica che resta ancorata all’ indagine figurativa, attingendo al tempo stesso al sentimento e alle suggestioni emotive. Nella sua attività musiva e pittorica si segnalano importanti riconoscimenti e la partecipazione a circa settanta esposizioni in Italia, Europa e in Giappone.

La mostra (curata da Paolo Trioschi e Marco del Bene e promossa dal Comune di Ravenna) sarà visitabile dal 22 febbraio al 23 marzo, a ingresso libero, nella sede di Palazzo Rasponi dalle Teste (Piazza J.F. Kennedy 12). Il vernissage è previsto per venerdì 21 febbraio alle 18.

Collateralmente alla mostra, sono in programma due momenti per conoscere più da vicino l’arte e la figura di Del Bene: giovedì 6 marzo (16.45) gli studiosi Giuseppe Bellosi e Franco Gabici condurranno un incontro per ricordare la poesia di Olindo Guerrini nelle illustrazioni di Del Bene. Giovedì 20 marzo (alle 16.45), l’appuntamento invece sarà  con i mosaicisti Giuliano Babini, Anna Caterino, Felice Nittolo e Paolo Racagni, per scoprire più da vicino il contributo di Del Bene al mosaico ravennate contemporaneo.

Dopo 5 anni chiude il corso di laurea “Storia, società e culture del Mediterraneo”

La triennale del dipartimento di Beni culturali non sarà più attiva dall’anno accademico 2025-2026 per carenza di studenti. Il disappunto di uno degli ultimi iscritti: «Ci è stato comunicato solo dopo aver pagato le tasse»

Pexels Element5 1370296Si chiude l’esperienza del corso di laurea “Storia, società e culture del Mediterraneo” al campus universitario di Ravenna. La triennale dell’Università di Bologna, nata nel 2020 nel dipartimento di Beni culturali, non esisterà più nell’anno accademico 2025-2026. La causa della chiusura è la carenza di iscritti. Lo spiega la professoressa Anna Chiara Fariselli, direttrice del dipartimento: «Allocare le risorse finanziarie pubbliche su progetti sostenibili è un atto di responsabilità da cui un’amministrazione dipartimentale non può esimersi», ha detto al quotidiano Il Resto del Carlino. Fariseli ha inoltre spiegato che la decisione è stata presa nell’ambito dei consigli di dipartimento con voto concorde di tutti i professori e ricercatori che ne fanno parte.

Il corso, coordinato dal professore Michele Marchi, era nato grazie a un ristretto gruppo di docenti del dipartimento di Beni culturali, con la convinzione che – dopo l’11 settembre 2001, l’Afghanistan, la guerra in Iraq e le primavere arabe – il Mediterraneo allargato sia al centro di ogni dibattito geopolitico e geostrategico.

Nei giorni scorsi uno degli ultimi iscritti al corso ha inviato alla redazione una email per manifestare tutto il suo disappunto: «Io e altri studenti solo a gennaio abbiamo saputo dal coordinamento del corso che non ci saranno nuovi iscritti il prossimo anno. Secondo le informazioni avute dall’università, addirittura il nostro futuro terzo anno di studi sarà ridotto con meno possibilità di scelta e riduzione di alcuni corsi che non partiranno più. E l’abbiamo saputo solo dopo aver pagato le tasse universitarie. Credo si tratti di un diploma interessante che si rifà nello specifico a problemi attuali come immigrazione, politica, guerra e storia legati alla situazione dei Paesi intorno a noi e alla grave situazione politico internazionale. Invece di aiutare un corso attivo da solo tre anni e molto importante per l’attualità, il tutto viene chiuso velocemente. Questo ha causato l’abbassamento del morale di tutti gli iscritti, e di molti che abbandoneranno il corso per rivolgersi a corsi più “sicuri”».

Il grande compositore Max Richter al Ravenna Festival

Il 6 luglio al Pala De André con il nuovo album solista “In a Landscape”

Max Richter

“È come se mi guardassi intorno, cercando di esaminare il punto in cui mi trovo”, suggerisce Max Richter, oggi fra i più influenti e celebrati compositori viventi, a proposito del suo nono e più recente album solista, In a Landscape. Un album che arriverà anche a Ravenna Festival, domenica 6 luglio al Pala De André – è questa la nuova anticipazione in attesa che il programma completo della XXXVI edizione della manifestazione sia svelato sabato 8 marzo al Teatro Alighieri nel corso della presentazione aperta al pubblico.

Con In a Landscape, Richter delinea uno spazio psichico – lo definisce quasi “un libro di memorie” – in cui poter meditare sul presente, lasciando ampio spazio a influenze artistiche che spaziano da Bach a Purcell, passando per la poesia di Keats, Wordsworth e Shakespeare.

Il concerto è in prevendita alla Biglietteria del Teatro Alighieri (anche telefonicamente 0544 249244), online ravennafestival.org, circuito Vivaticket, filiali La Cassa di Ravenna Spa, IAT di Ravenna e Cervia e Ticketone (biglietti I settore 52 Euro, II settore 42 Euro, III settore 32 Euro).

Max Richter si è distinto per l’innovativa tecnica che fonde elementi di musica classica con sfaccettature elettroniche. Una tecnica che trova ampio spazio all’interno di suoi numerosi album e in differenti colonne sonore composte per il cinema, il mondo della danza, dell’arte e della moda, rendendolo il precursore di un genere in grado di forgiare una nuova generazione di musicisti.

Al Rasi arriva Fratellina, premiato come “migliore novità italiana” nel 2023

Lo spettacolo di Spiro Scimone andrà in scena giovedì 20 febbraio, con speciali convenzioni per abbonati e universitari

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In una scena scarna, sormontata s0lo da un armadio, due letti a castello e una luna di cartone, quattro protagonisti (Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Gianluca Cesale, Giulia Weber), raccontano una realtà che sta capitolando davanti ai nostri occhi,  tra il dramma di questi tempi e la perdita dei valori dell’umanità. Fratellina è lo spettacolo di Spiro Scimone (regia di Francesco Sframeli) riconosciuto nel 2023 come “migliore novità italiana” con l’assegnazione del premio “Le Maschere del Teatro Italiano”. Lo spettacolo fa parte del cartellone de La Stagione dei Teatri e andrà in scena giovedì 20 febbraio (ore 21) al Teatro Rasi.

L’opera è stata prodotta dall’associazione culturale Scimone Sframeli/Teatro Metastasio di Prato in collaborazione con Istituzione Teatro Comunale Cagli. La serata si svolgerà inoltre con il contributo del Gruppo Consar.

I biglietti sono in vendita al Teatro Rasi (giovedì dalle 16 alle 18) al Teatro Alighieri, sul sito di Ravenna Teatro o nelle agenzie La Cassa Spa e Iat Ravenna. Il servizio di prevendita comporta la maggiorazione del 10% sul prezzo del biglietto. Il settore unico intero ha un costo 18 euro, 16 per il ridotto e 10 per gli under26. Gli abbonati che non hanno scelto questo spettacolo potranno acquistare il biglietto a soli 10 euro mentre gli universitari del campus di Ravenna (grazie alla collaborazione con Fondazione Flaminia) potranno accedere gratuitamente.

Report: «Una nave legata a un oligarca vicino a Putin lavora al rigassificatore»

La ricostruzione della trasmissione di Rai3 e i chiarimenti di Saipem (gruppo Eni) che sta realizzando l’impianto per conto di Snam. L’impianto da un miliardo di euro è stato voluto dal governo Draghi per ridurre la dipendenza dal gas russo

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Una ripresa dell’inchiesta di Report sulla spiaggia di Punta Marina, con i lavori per il rigassificatore sullo sfondo

Per costruire il rigassificatore di Ravenna, progetto approvato d’urgenza in tempi record per trovare di fatto un’alternativa al gas russo di Putin, sta lavorando anche una nave di una società legata proprio alla stessa Russia di Putin. Uno scenario paradossale e inaspettato, non privo di rischi, ricostruito in una delle inchieste di Report andate in onda domenica sera, 16 febbraio, e disponibile su Rai Play a questo link.

I riflettori dei giornalisti della trasmissione sono puntati sulla nave Blue Sky, un cargo lungo 92 metri e largo 24 che sta lavorando al largo di Ravenna da mesi, in particolare per posare in fondo al mare i tubi che dovranno collegare il rigassificatore di Punta Marina a terra, per un percorso di oltre otto chilometri. Battente bandiera di Palau, piccolo arcipelago dell’Oceano Pacifico, la nave è di proprietà di una società turca dietro la quale ci sarebbero però – viene spiegato nel corso della puntata della trasmissione televisiva – due imprenditori russi, soci in affari del magnate dell’Oil & Gas Valery Kolikov, oligarca considerato molto vicino a Putin, da lui omaggiato in passato anche con una medaglia d’oro per motivi patriottici.

Tra i numerosi appalti ottenuti per le sue società da parte di Putin, anche quello relativo al cosiddetto Nord Stream 2, gasdotto che avrebbe dovuto trasportare il gas proveniente dalla Russia in Germania, attraverso il Mar Baltico. In quel cantiere – rivela Report – era impegnata la stessa nave ora al largo di Ravenna, chiamata allora Blue Ship. Secondo quanto ricostruito dai giornalisti, finì fuori dall’elenco delle navi russe sanzionabili dagli Stati Uniti solo grazie a un passaggio di proprietà, risultando a un certo punto di una fondazione tedesca classificata come ente governativo, ma finanziata – viene rivelato dai giornalisti – per circa 20 milioni di euro dalla nota multinazionale russa Gazprom.

Ora la nave, con un altro nome, opera a Ravenna, grazie a un appalto affidatole da Saipem, la società controllata da Eni e Cassa Depositi Prestiti che sta realizzando il rigassificatore per conto di Snam, il colosso semi pubblico italiano, primo operatore europeo nel trasporto del gas naturale, a cui ha commissionato il progetto il Governo Draghi.

In una nota inviata a Report (qui la versione integrale), Saipem assicura di aver operato nella massima trasparenza e che tutti i controlli previsti dalle procedure di affidamento avrebbero dato esito negativo, informando di aver avviato anche un rapporto di collaborazione con le procure di Milano e Ravenna, ma «non consta che le indagini espletate abbiano evidenziato profili di irregolarità».

In centinaia a Lido Adriano per l’inaugurazione della Corte dei Golosi (ex Pritona)

I titolari: «Affluenza straordinaria, fuori dai nostri pronostici. Questo ha causato qualche rallentamento, ma vogliamo rodarci per la stagione»

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In centinaia a Lido Adriano per l’inaugurazione della Corte dei Golosi (ex Pritona): le porte del ristorante di cucina veneto-romagnola si sono ufficialmente aperte sabato 15 febbraio, con un buffet di benvenuto e una cena alla carta accompagnata dalla musica di Stefania Francesconi. Alle 150 prenotazioni ricevute, si sono aggiunti nel corso della serata ulteriori 200 clienti. La serata di domenica invece ha contato oltre 60 coperti.

«Un’affluenza straordinaria, fuori dalle nostre previsioni – commentano i titolari Danilo Cattapan e Orchidea Zanelli – durante l’intero fine settimana però siamo stati costretti a lavorare sotto organico, anche a causa di un’emergenza dello chef, accusando qualche ritardo nel servizio, per cui ci scusiamo sentitamente. L’obiettivo ora è quello di rodarci alla perfezione in vista della stagione estiva, apportando anche qualche modifica mirata al menù». La cura dei fornelli infatti passerà a Cattapan, felice di dare forma con le proprie mani alla sua idea di cucina “fusion” tra le due regioni: «Il focus sarà completamente incentrato sul binomio veneto-romagnolo: la proposta di pesce sarà invece disponibile solo su prenotazione, sempre prestando la massima attenzione alla qualità del prodotto e alla freschezza del pescato».

Durante la serata di inaugurazione, un pensiero speciale è andato a a Luciano Cattapan, fratello di Danilo, che «con passione e dedizione ha contribuito alla realizzazione di questo progetto, condividendo il nostro sogno – sono le parole dei titolari -. Scomparso lo scorso dicembre, il suo impegno e il suo entusiasmo resteranno per sempre parte di questa avventura. A lui va il nostro ricordo e il nostro affetto».

Il ristorante è aperto dal martedì alla domenica a pranzo (con un menù dedicato ai lavoratori) e cena, con un menù di terra e una proposta di pizza tradizionale e gourmet.

La Consar torna alla vittoria ed è matematicamente ai play-off

Battuto 3-2 Pineto e vetta a -2. Ora due trasferte consecutive per Ravenna

Esultanza Finale

La Consar Ravenna batte al Pala De André l’Abba Pineto 3-2, torna a vincere dopo due sconfitte di fila e con quattro giornate d’anticipo centra il traguardo dei playoff.

«Abbiamo disputato un primo set ottimo e un secondo set buono – dichiara il coach Valentini -, spingendo in tutti i fondamentali a partire dalla battuta, poi dal terzo set Pineto, con un assetto particolare senza l’opposto titolare, e aumentando il livello del suo servizio ci ha messo in difficoltà e non siamo più riusciti a gestire il cambio palla. Sono contento per la vittoria ma c’è da riflettere su alcune situazioni, che abbiamo chiare e che dobbiamo sistemare in vista dei playoff, e siamo consapevoli di non essere in un momento brillante».

In testa la capolista Brescia è stata sconfitta ad Aversa e superata da Prata, che ora ha 2 punti in più della Consar, che è la squadra con più vittorie del campionato. Ravenna ora è attesa da due trasferte consecutive, a Cuneo e in Brianza.

Ai play-off accedono le prime 7 del campionato, con la capolista che entrerà in scena solo dalle semifinali.

Classifica 22

Il Ravenna fermato sul pari a Piacenza e il Forlì scappa in testa alla classifica

Serie D: piccola svolta nel gruppo D. I giallorossi reclamano per un rigore

Piacenza Ravenna

Il Ravenna pareggia 0-0 a Piacenza (reclamando un rigore nel finale) e vede scappare il Forlì, che vincendo 1-0 in casa contro il Cittadella Vis Modena si porta in testa alla classifica (girone D del campionato di calcio di serie D) a +2 sui giallorossi.

Un mezzo passo falso per quanto riguarda il risultato per un Ravenna che però avrebbe meritato sicuramente la vittoria sul difficile campo di Piacenza, grazie a un finale davvero arrembante.

Ora bisognerà voltare pagina in fretta, cercando di recuperare i 2 punti di distanza dal Forlì già domenica prossima, con i giallorossi che torneranno al Benelli per affrontare l’abbordabile Riccione, con gli occhi anche a Lentigione, dove il Forlì sfiderà la quinta in classifica.

Volano fuori strada con l’auto nella notte: in quattro all’ospedale

Lungo la Bagnolo-Salara, tra Castiglione e Casemurate

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Foto di Massimo Argnani

Se la sono cavata fortunatamente con ferite giudicate “soltanto” di media gravità le quattro persone a bordo di una Fiat Punto finita fuori strada nella notte tra sabato e domenica su via Bagnolo-Salara, tra gli abitati di Castiglione di Ravenna e Casemurate.

L’incidente è avvenuto attorno all’1 di notte, quando per cause in corso di accertamento da parte della polizia locale, il conducente dell’auto (che stava procedendo in direzione Cervia) ha perso il controllo del mezzo nell’affrontare una curva, volando nei campi fuori strada.

Sul posto diverse ambulanze e i vigili del fuoco. Le quattro persone – tutte di origini straniere – sono state portate in ospedale per le cure del caso.

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Foto di Massimo Argnani

Ancora un titolo per Sara Errani: a Doha vince il doppio, dodici anni dopo

In coppia con Jasmine Paolini al Qatar Open, primo torneo Wta 1000 della stagione

Sara Errani Paolini

Infinta Sara Errani. A poche settimane dal suo 38esimo compleanno, la tennista di Massa Lombarda ha vinto il primo titolo del 2025 sul cemento outdoor di Doha, sede del primo torneo WTA 1000 della stagione.

In coppia con l’amica Jasmine Paolini ha infatti vinto il doppio al Qatar Open, battendo in finale (7-5, 7-6) la coppia composta dalla cinese Xinyu Jiang e dalla taiwanese Fang-Hsien Wu.

Per Errani e Paolini si tratta del primo titolo stagionale, il sesto di coppia ed il terzo in un evento “Mille” dopo i due trionfi dello scorso anno conquistati rispettivamente sulla terra rossa degli Internazionali d’Italia a Roma e sul veloce del China Open a Pechino.

«È davvero speciale, credo di avere vinto qui tipo dodici anni fa (era il 2013, ndr) – ha dichiarato Errani – è davvero tanto tempo! Sono molto felice di giocare con Jasmine, ci divertiamo molto e questa è la cosa più importante».

Per Sara Errani è il 33esimo titolo in carriera in doppio nel circuito maggiore: il primo risale ormai a 17 anni fa al Wta di Palermo, in coppia con Nuria Llagostera Vives.

Il premio del Mei di Faenza a Lucio Corsi: «Un vero inno cantautorale giovanile»

L’artista era già stato omaggiato dal Meeting in due precedenti edizioni della rassegna

Lucio Corsi
Lucio Corsi premiato dallo staff del Mei composto da Gabriele Lobascio, Fabio Gallo e Marco Mori

Poche ore prima della finale che lo ha visto chiudere il suo sorprendente Festival al secondo posto (con tanto di Premio della Critica), il cantautore Lucio Corsi è stato premiato a Sanremo dallo staff del Mei, il Meeting delle Etichette Indipendenti che tornerà a Faenza con la nuova edizione il prossimo ottobre.

Corsi ha ricevuto la targa per il «Miglior artista indipendente al Festival di Sanremo 2025», dopo che la rassegna faentina lo aveva già premiato al Mei-Millenials nel 2017 e al Mei 2023 come miglior artista indipendente dell’anno.

Il suo brano Volevo essere un duro è giudicato dal Meeting (che ha ricordato anche «lo straordinario duetto con Topo Gigio») come «un vero inno cantautorale giovanile».

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