lunedì
22 Settembre 2025

Trapianto fecale: la nuova tecnica studiata dall’Ausl al centro di un convegno

Il direttore di Gastroenterologia: «Da tempo stiamo lavorando all’attivazione di questa pratica per renderla disponibile il prima possibile»

Ospedale Corsia 680x365 CVenerdì è in programma un convegno per fare il punto sulle nuove tecniche di trapianto fecale nel quale sarà illustrato il progetto dell’Ausl Romagna. Il convegno è intitolato “Microbiota intestinale, infezione da clostridium difficile, trapianto fecale”. Parteciperanno tra gli altri, medici del policlinico “Gemelli di Roma” e dell’Università “La Cattolica” di Roma.   Il convegno è in programma al Grand Hotel Mattei dalle 8 alle 17.

La cosiddetta “flora batterica intestinale”, che in termini scientifici si definisce microbiota intestinale, serve a proteggere l’intestino da varie patologie; di conseguenza, quando si altera, l’intestino è più vulnerabile. Una di queste patologie è l’infezione intestinale dal battere Clostridium difficile, che può avere complicanze anche molto gravi, soprattutto nei pazienti anziani e in determinate categorie a rischio: si tratta di una infezione spesso causata da prolungate terapie antibiotiche. Questa patologia viene trattata con antibiotici specifici, ma vi sono situazioni, peraltro sempre più frequenti, in cui i pazienti sviluppano resistenze a questi antibiotici. Perciò, su impulso del Ministero della Salute, le Gastroenterologie dell’Ausl Romagna stanno sviluppando una tecnica innovativa per contrastare questa patologia. Si tratta del trapianto di microbiota intestinale, o trapianto fecale. Una tecnica al momento utilizzata solo in pochissimi centri italiani e che anche l’Ausl Romagna è al lavoro per attivare.

Spiega il direttore di Gastroenterologia di Ravenna-Faenza-Lugo, Omero Triossi: «E’ da tempo che stiamo lavorando all’attivazione di questa pratica per renderla disponibile ai malati appena possibile. Si tratta di un progetto molto complesso che coinvolge tutte e tre le gastroenterologie aziendali (oltre a Ravenna Forlì-Cesena diretta dal dottor Carlo Fabbri e Rimini diretta dal dottor Mauro Giovanardi), i reparti di malattie infettive aziendali (Ravenna diretta dal dottor Paolo Bassi e Rimini-Forlì-Cesena diretta dal professor Francesco Cristini), la Microbiologia Aziendale (diretta dal dottor Vittorio Sambri) tutti col fondamentale supporto del Servizio ‘Ricerca clinica e organizzativa’ dell’Azienda».

Questa nuova terapia «è di grande importanza e la stiamo preparando con la massima cura in stretta collaborazione col Centro Nazionale e Regionale Trapianti nonché con il Servizio Ospedaliero della Regione Emilia Romagna. I pazienti nei quali la terapia antibiotica non ha determinato la guarigione dell’infezione da Clostridium saranno avviati al trapianto fecale. Chiederemo ad un parente sano del paziente di fornirci del materiale fecale che, dopo appositi trattamenti ed entro sei ore, viene inserito nell’intestino del paziente attraverso una colonscopia; questo porta al ripristino del normale microbiota intestinale ed è la modalità più naturale ed efficace per contrastare il Clostridium difficile. Attualmente questa è l’unica indicazione autorizzata dal Ministero della Salute per il trapianto di microbiota fecale, ma la ricerca ha mostrato la sua efficacia anche nella colite ulcerosa lieve-moderata e numerose altre indicazioni sono in fase di studio».

 

Accademia del Musical: ripartono i corsi di canto, danza e recitazione

Tra le novità il corso dedicato ai bambini tra i quattro e i sei anni e per gli over 20. Continuerà anche la collaborazione con la British School

Attachment 2019 10 02T104821.989Mercoledì 2 ottobre ripartono i corsi di canto, danza e recitazione de “L’Accademia del Musical di Ravenna”. Al numero 53 di via Girolamo Rossi sarà possibile provare gratuitamente tutte le discipline proposte, la programmazione didattica è rivolta ad ogni fascia d’età e prevede lo studio di tutte le discipline artistiche, finalizzate alla comprensione del teatro musicale con speciali approfondimenti rivolti al Musical Americano di repertorio e alla Commedia Musicale Italiana.

Tra le novità il corso di Musical Mini dedicato ai bambini dai 4 ai 6 anni e di Musical Maxi per chi ha più di 20 anni. Continuerà anche la collaborazione con la British School con il corso di Acting in English che sfocerà in una piccola messa in scena in lingua inglese.

Lo staff dell’Accademia è formato da un team di docenti specializzati ognuno nella propria materia di competenza. Accanto alla direttrice artistica Laura Ruocco, la squadra delle insegnanti: Sara Buratti per Modern, Elena Casadei per Musical Contact, Chiara Nicastro per il Canto, Giorgia Massaro per i corsi di Musical Modern, Musical Mini, Musical Maxi, Paola Baldini per la Recitazione e Alessandra Rizzo per la Danza Classica in collaborazione con l’Accademia Cecchetti.

Degne di nota la “Borsa di Studio Antonio Tognini”, un finanziamento agli studi di minimo mille  euro che viene concesso e diviso tra studenti meritevoli, come premio per particolari risultati raggiunti nelle materie studiate e nella disciplina di condotta tenuta durante l’anno e la “Borsa di Studio Lucia Bagnoli” sostenuta dalla Fondazione Lucè, grazie alla quale sarà possibile organizzare una Masterclass gratuita per tutti i soci iscritti. Chiunque può finanziare e sostenere le borse di studio, Privati, Fondazioni, Enti ed Aziende.

Le attività dei giovani artisti dell’Accademia del Musical hanno sempre anche uno sguardo rivolto al sociale grazie alla collaborazione con Linea Rosa (https://www.linearosa.it) e al sostegno della Fondazione Lucè Onlus (http://www.lucefondazione.org). Per informazioni sui corsi ci si può rivolgere alla segreteria organizzativa 331 7983986.

 

La presenza di zanzara tigre cresciuta del 37 per cento nell’agosto 2019

Rispetto allo stesso mese dello scorso anno i dati della Regione mostrano un aumento importante in provincia di Ravenna del fastidioso insetto

ZanzaraUna presenza continua e fastidiosa, figlia degli acquazzoni di maggio. La zanzara tigre non si è fatta desiderare alle latitudini ravennati e i dati mostrano una crescita, rispetto al 2018, del 37 per cento di questa specie, la più infestante e resistente. A monitorare il numero di zanzare tigre è la Regione insieme all’Ausl mediante il posizionamento di ovitrappole da cui si deduce l’incidenza dell’insetto. La crescita delle zanzare nel territorio ravennate è la più rilevante dell’intera regione. Nelle altre due province romagnole si è infatti assistito ad un consistente calo (pari al 23 per cento a Forlì-Cesena e al 22 per cento a Rimini) e anche in Emilia la tendenza generale è quella della flessione.

In regione – legge nel rapporto – si “stima un calo di -10 % di popolazione di zanzara tigre nel mese di agosto rispetto ad agosto 2018, e si stima un aumento del 31% rispetto alla media calcolata negli ultimi 5 anni. La densità elevata di popolazione registrata nel mese di agosto 2019, anche se minore rispetto al 2018, è dovuta in buona parte a fattori climatici come la persistenza di alte temperature anche nella seconda metà di agosto a differenza degli ultimi anni in cui si erano registrate piogge e cali di temperature”.

A Ravenna il calo rispetto allo scorso anno non c’è stato. A partire da luglio  il numero di zanzare tigre ha scavallato il livello di guardia (404,12 uova per ovitrappola) per poi salire costantemente durante tutta l’estate. Ad agosto, tradizionalmente il mese più difficile, il numero medio di uova è stato di 728 per ovitrappola. A livello di dati assoluti non è la cifra peggiore della regione (fanno peggio Rimini, dove la media è stata di 807, e Ferrara con 775) ma come detto si tratta dell’aumento percentuale più alto rispetto allo stesso periodo del 2018. Il periodo peggiore è stato quello delle prime due settimane di agosto (in media 802 uova per trappola).

Le zanzare vengono monitorate perché, oltre al fastidio, sono i vettori privilegiati per la trasmissione all’uomo di  arbovirosi, le malattie causate da virus trasmessi  tramite morso/puntura di un insetto. Interessano sia l’uomo che gli animali. A Ravenna la zanzara tigre è stata la causa della diffusione del virus Chyikungunya nel 2007.

Ordigno bellico ritrovato nei campi, chiusa via Basilica per il disinnesco

Nei pressi di Conventello. Sul posto gli artificieri per la rimozione

Ordigno Bellico ConventelloDalla serata di ieri (1 ottobre) sono in vigore limiti al traffico per motivi prudenziali la via Basilica, a Savarna, nei pressi di Conventello, a causa del ritrovamento di un ordigno bellico in un terreno agricolo.

La via Basilica in particolare è chiusa ai mezzi pesanti all’intersezione con via Fenaria Vecchia per chi proviene da Sant’Alberto e all’intersezione con la SS 16 per chi proviene da Glorie nonché all’intersezione con via Scolo Pignatta.

Sul posto è presente anche una squadra di artificieri.

Non è consentito avvicinarsi ma il Comune assicura che “non ci sono pericoli per la popolazione”.

La strada verrà completamente interdetta durante le attività di disinnesco e rimozione dell’ordigno previste per questa mattina (2 ottobre) e riaprirà al traffico a operazioni concluse.

Giovane arrestato a Sant’Agata sul Santerno: aveva 2,5 etti di marijuana

Il ragazzo è un ventenne lughese sorpreso durante un controllo notturno. Gli è stato notificato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria

Attachment 2019 10 01T192042.715Un ventenne di Lugo è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Sant’Agata sul Santerno. Il giovane, controllato dai militari, è stato trovato in possesso di 250 grammi di sostanze stupefacenti. I carabinieri hanno controllato zone frequentate da consumatori di sostanze e hanno controllato il ragazzo che stava cecando di defilarsi. Aveva in tasca una modica quantità di droga e il controllo, esteso alla vettura e all’abitazione, ha permesso di trovare i due etti e mezzo di marijuana ben nascosti nonché 600 euro in contanti. Arrestato, gli è stato notificato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

 

Massaggi a luci rosse: sgominata un’organizzazione, uno dei centri era a Faenza

Una coppia reclutava sul web giovani donne italiane promettendo facili guadagni. Clientela agiata e fatturato di trentamila euro al mese dietro il paravento del trattamento tantrico

Massaggio TantricoC’è anche un centro massaggi faentino tra i nove chiusi nell’ambito di un’operazione di polizia partita da Ancona. Al suo interno le ragazze lavoravano e si prostituivano – secondo gli investigatori – dietro la maschera del “massaggio tantrico”. Le giovani coinvolte non erano costrette a prostituirsi ed erano una cinquantina, dislocate in nove centri massaggi, tutti sequestrati, in cinque regioni italiane (oltre all’Emilia-Romagna anche Marche, Abruzzo, Puglia e Lombardia).

L’indagine è durata due anni e ha portato all’arresto di cinque persone e alla denuncia di una sesta. L’attività era secondo l’accusa guidata da un foggiano 40enne e dalla moglie di 33. Ci sono poi quattro donne iscritte nel registro degli indagati. I centro massaggi in Emilia-Romagna, oltre che a Faenza (gestito da una 39enne) si trovavano a Rimini e Bologna. L’accusa è di concorso in favoreggiamento della prostituzione per tutti e sei gli indagati mentre la coppia considerata ai vertici dovrà rispondere di induzione alla prostituzione perché promettevano sui siti specializzati guadagni fino a 2.500 euro al mese, reperendo giovani ragazze italiane. L’organizzazione fatturava centinaia di migliaia di euro l’anno e, pur promettendo la sola pratica olistica, esercitava attività sessuali dopo aver addestrato le ragazze.

I massaggi tantrici che venivano insegnati prevedevano il contatto corpo a corpo, con cliente e massaggiatrice entrambi nudi. Secondo gli investigatori però tale tecnica sfociava poi – come emerso da alcune intercettazioni e filmati- in rapporti sessuali. Il sesso non veniva mai menzionato esplicitamente ma tutti i clienti si rivolgevano, per la procura, a quei centri massaggi ben consci del servizio che avrebbero ricevuto. La clientela era in gran parte di fascia economica agiata. Le ragazze lavoravano con partita Iva e di solito non erano impiegate nella loro città, convinti dai due che quei massaggi a luci rosse fossero perfettamente legali.

. Il massaggio durava circa un’ora e il cliente pagava in anticipo 100 euro di cui 40 andavano alla ragazza e 60 ai presunti gestori. L’attività avrebbe fruttato ai coniugi circa 30mila euro al mese. Tra i clienti c’erano anche donne per il cui massaggio con happy end avrebbe provveduto il gestore.

Inceneritore, il Comune sui dipendenti: «Confronto in corso, siamo fiduciosi»

A Palazzo Merlato si è discusso del futuro dei 23 addetti al termovalorizzatore per i quali è stata aperta la procedura di mobilità

RAVENNA 08/05/2004. HERA DISCARICA INCENERITORENei prossimi giorni ci sarà l’incontro tra le parti sociali in cui si discuterà del futuro dei lavoratori dell’inceneritore di Ravenna che sarà chiuso a fine anno. A dirlo in consiglio comunale è stato l’assessore alle attività produttive Massimo Cameliani rispondendo a due question time, uno presentato da La Pigna e l’altro da LpRa sul tema. Cameliani ha anche precisato che sono 23 – e non 29 come scritto dai sindacati – i lavoratori per i quali è stata aperta la procedura di mobilità.

«Siamo fiduciosi – ha detto l’assessore alle Attività produttive – del fatto che Hera sia in grado di ricollocare i lavoratori coinvolti in uno dei suoi siti produttivi, adottando le misure idonee per salvaguardare l’occupazione. Come giunta monitoreremo e siamo in costante collegamento con la multiutility affinché tutto avvenga nel più breve tempo possibile». Poi una precisazione: «È stata aperta una procedura di mobilità che non sempre, per fortuna, finisce con dei licenziamenti. Più spesso, anzi sfocia in una ricollocazione». Frase, quest’ultima, che lascia perplessa Veronica Verlicchi (La Pigna): «Purtroppo non è sempre così e ad oggi la certezza è che, per i 23 dipendenti, non ci siano garanzie». Anche Alvaro Ancisi (LpRa) ha replicato ricordando i trenta lavoratori dell’indotto, anche loro a rischio. Maestranze con esperienza impiegate nei servizi connessi allo smaltimento dei rifiuti che meritano «di essere salvaguardate».

 

«Il Comune è un’associazione a delinquere»: pensionato finisce a processo

In una lettera inviata a tutti i sindaci dell’Unione Faentina aveva accusato Giovanni Malpezzi e un dirigente di truffa e di averlo derubato, con gravi parole verso l’amministrazione. Tutto era nato dalla contestazione di un abuso edilizio

Giovanni Malpezzi
Il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi

Una vicenda partita da un piccolo abuso edilizio contestato dal Comune di Faenza nel 2013 che finisce davanti al giudice del Tribunale di Ravenna, dove un pensionato faentino è accusato di diffamazione ai danni del Comune, costituitosi parte civile nel procedimento penale che inizierà a dicembre.  Tutto era iniziato nel 2013, quando all’uomo era arrivata la notifica del Comune: sgombrare immediatamente di wc e sanitari un deposito che aveva trasformato in bagno. Il pensionato ha fatto ricorso al Tar il cui pronunciamento è arrivato soltanto anni dopo e ha confermato l’operato dell’amministrazione.

La giustizia amministrativa però non era bastata all’uomo che nel frattempo, ad inizio 2018, aveva mandato una lettera ai sindaci dell’Unione Faentina con oggetto: «Irregolarità edilizie, associazione a delinquere». Nella lettera si parlava di un’associazione camorristica all’interno del Comune e una presunta truffa che lo stesso avrebbe subito con il concorso del Comune e in particolare del sindaco Giovanni Malpezzi e di un dirigente comunale. Truffa che si riferiva alla vicenda del deposito trasformato in toilette. Non è tutto: oltre alla lettera l’uomo ha poi presentato una denuncia alla procura, poi archiviata, nei confronti di tutti i sindaci destinatari della sua missiva originaria, da lui accusati di corruzione.

Arrivata nel 2019 la pronuncia del Tar e, poco dopo, l’archiviazione della Procura dell’esposto presentato dall’uomo, ora a muoversi per le vie legali è il Comune di Faenza. Gia a marzo del 2018 il pensionato faentino era stato denunciato per diffamazione dal sindaco. A dicembre era arrivato il decreto penale di condanna a cui, però, l’uomo ha presentato opposizione. Si andrà quindi a dibattimento davanti al giudice monocratico.

I metodi della maestra spaventano i bambini e i genitori non li mandano a scuola

Le famiglie protestano contro il clima instaurato in classe dall’insegnante. Ora il caso è all’attenzione della dirigente scolastica

AulaUn  disegno strappato perché mancava il nome dell’alunno che lo aveva realizzato. Un fischietto in classe per mantenere l’ordine, come gli arbitri in campo. Peccato che davanti non ci siano calciatori ma bambini di sei anni, appena arrivati nella scuola elementare che ha visto questa mattina – primo ottobre – alcuni genitori fare un vero e proprio “sciopero” contro una maestra di prima elementare. Gli episodi – quelli citati sono solo un paio dei tanti raccontati dai genitori – se confermati potrebbero aprire ad un trasferimento dell’insegnante o ad una sua sospensione. Alcuni genitori non hanno dubbi: «Finché rimane lei non manderò a scuola mio figlio». Altri manifestano alcune perplessità sulla possibilità di uno sciopero ad oltranza legate soprattutto all’interruzione dell’obbligo scolastico.  Per i genitori i bambini sono rimasti traumatizzati da questi metodi educativi.

La vicenda – raccontata oggi sulle pagine ravennati del Resto del Carlino – vede al centro della protesta i genitori di una classe di 24 alunni, di cui non possiamo fare il nome per tutelare i minori coinvolti. Oggi – primo ottobre – le famiglie hanno lasciato i ragazzini a casa da scuola per dare un segnale alla dirigente scolastica.  Anche le colleghe avrebbero manifestato più di una perplessità sui metodi della maestra, le cui urla si sentivano dalle aule vicine. Le famiglie specificano che non c’è stata nessuna violenza fisica ma il clima instaurato in classe dall’insegnante non piace e ora il caso sarà valutato dall’ufficio scolastico territoriale a cui è arrivata una raccolta firme siglata da tutte le famiglie.

Tutto pronto per la Notte d’Oro 2019: il programma completo del 4 e 5 ottobre

Si parte con la serata Off in Darsena. Il clou del sabato è in piazza del Popolo con Noemi e Rocco Hunt

Torna la Notte d’Oro, la notte bianca di Ravenna.

Si inizia venerdì 4 ottobre, nella Darsena di città, con la Notte d’Oro OFF, evento giunto alla terza edizione, dedicato ai giovani artisti e alla sperimentazione. Dalle 18.30 si alterneranno musica, danza, teatro, incontri esposizioni e gastronomia in quello che è oramai diventato un importante polo culturale e artistico cittadino. Dalle 20 alle Artificerie Almagià prenderà vita la video-installazione La Notte dei Cyborg, evento curato da Antropotopia e Ottobre Giapponese, con musica dal vivo del collettivo Outer Sound Project. A seguire Everyone Gets Ligher / All!, performance di danza di Kinkaleri, con Marco Mazzoni. Al termine della serata, concerto di Cacao e dj set a cura di Marina Meccanica e Dj Nersone.

Al Mar – Museo d’Arte di Ravenna, alle 21.30 anteprima di Ravenna Mosaico 2019 con l’inaugurazione della mostra Chuck Close Mosaics.

Sabato 5 ottobre i festeggiamenti si spostano nel centro storico con Noemi e Rocco Hunt, che dalle 22.30 si alterneranno sul grande palco di piazza del Popolo.

Ma già dal primo pomeriggio alcuni eventi speciali inizieranno a raccontare Ravenna e le sue bellezze. A Palazzo Rasponi dalle Teste dalle 14.30 ritorna #arRangiati, maratona fotografica alla ricerca di angoli nascosti e obiettivi segreti della città. Alle 19, 20 e 21, in scena “Go(l)d”, spettacolo in bilico tra performance live e realtà virtuale, ideato da Linda Ricci e Stefano Pelloni, in collaborazione con Vierre Hub.

Alle 21.30 nel Salone Nobile, presentazione del trailer del film Il Drago di Romagna, il primo film italiano sul Mah Jong: racconti dal set. Interverranno il regista Gerardo Lamattina, i produttori Giusi Santoro (POPCult) e Chi Hai (Micromedia Communication Italy), e tre protagonisti del cast.

Fino alle 22.30 alla Biblioteca Classense, giornata dedicata alla Luna, tra collezione storica e osservazioni guidate al telescopio.

Dalle 21 alle 24 alla Biblioteca Oriani prosegue Dante Plus, esposizione di opere contemporanee dedicate al Sommo Poeta.

Sempre alle 21 nella Sala Corelli del Teatro Alighieri estrazione della Lotteria per la raccolta fondi per Fabionlus SLA, promossa dal Rotary Club Ravenna e il Rotary Club Galla Placidia.

Al Palazzo dei Congressi, grande cinema in anteprima nazionale con Nightmare Film Fest e Visioni Fantastiche, a cura di Start Cinema.

Il 2019 è anche l’anno della Biennale del Mosaico Contemporaneo, che, dal 6 ottobre al 24 novembre, invaderà Ravenna di mosaici di artisti moderni. La Notte d’Oro sarà il portale d’ingresso a questa prestigiosa manifestazione, giunta alla sesta edizione, che dalle 10 proporrà al Mar – Museo d’Arte di Ravenna, una lunga serie di laboratori, incontri e inaugurazioni.

Tante sono le visite guidate speciali allestite per l’occasione. Dalle 16 alle  20, ogni 20 minuti, visita guidata senza prenotazione alla scoperta delle prestigiose sale de Palazzo della Prefettura. Dalle 16 alle 19 visita gratuita, con prenotazione obbligatoria, nei laboratori e negli spazi dedicati alla Biennale del Mosaico, partenza dalla Tomba di Dante. Alle 17 Ravenna Bella Fuori, visita ai mosaici lungo le vie cittadine, con partenza dallo IAT di piazza San Francesco. Dalle 18 Oro non più oro, alla scoperta delle tessere antiche, per svelare una storia sconosciuta. Dalle 18 alle 22 sarà possibile visitare anche la Residenza Municipale in piazza del Popolo, visita gratuita e senza prenotazione, in partenza ogni 20 minuti. Dalle 19 alle 21 visita guidata al sito archeologico  Domus dei Tappeti di Pietra, a cura della Fondazione Ravenna Antica. Info e prenotazioni IAT Piazza San Francesco 0544-35404 / 35755.

La Notte d’Oro di RavennAntica vede l’apertura straordinaria dei propri siti fino alle 23: Cripta Rasponi, Giardini Pensili e la Domus dei Tappeti di Pietra, con visite guidate in programma (a pagamento e su prenotazione).

Confermate anche le aperture serali dei monumenti del Polo Museale dell’Emilia – Romagna: dalle 20 alle 22.30 il  Mausoleo di Teodorico e il Museo Nazionale.

Bus navetto gratuito. Dalle 20.10 di sabato 5 alle 4 di domenica 6 ottobre (ogni 10 minuti) corse andata e ritorno da:
– Parcheggi dello Stadio: piazza Sighinolfi e piazzale del Commercio a piazza Caduti per la Libertà
– Pala De Andrè (viale Europa) a viale Farini

In occasione della Notte d’Oro, nei giorni 5 e 6 ottobre, si provvederà a spostare alle 2 l’orario di chiusura dei  bagni di piazza Port’Aurea, di via Pasolini e di piazza Baracca.

 

Ladri nel laboratorio odontotecnico: rubati macchinari per un valore di 100mila euro

Colpo notturno al quarto piano di un condominio di fronte al comando provinciale dei carabinieri. Non ci sono telecamere o allarmi. Gli autori potrebbero essere entrati e usciti dal garage

Eurodental21Ladri in azione a Ravenna in un laboratorio odontotecnico che realizza protesi per studi dentistici: nella notte tra il 29 e il 30 settembre rubati diversi macchinari dalle stanze della Eurodental di viale della Lirica per un valore che secondo i titolari raggiunge almeno i centomila euro (uno degli apparecchi da solo ha un valore di circa 40mila euro). Le indagini sono affidate ai carabinieri.

Ad accorgersi della sgradita visita notturna è stato il personale della ditta di pulizie degli spazi comuni che alle prime ore del mattino di ieri ha trovato aperta la porta degli uffici al quarto piano di un condominio composto solo da uffici e studi di fronte al comando provinciale dell’Arma. I ladri, probabilmente entrati dalla porta al piano terra o dai garage interrati, hanno forzato la porta blindata e hanno potuto agire indisturbati: non ci sono telecamere o antifurti nell’appartamento o nello stabile. La mole del materiale rubato richiedeva almeno l’utilizzo di un furgone. È probabile che il carico sia stato fatto nei garage raggiungibili in ascensore direttamente dal quarto piano: dallo scooter di uno dei dipendenti del laboratorio è stata rubata una copertura.

Eurodental1Il bottino consiste in prodotti e strumenti utilizzabili solo da professionisti del settore, ragione per cui i titolari ipotizzano che si tratti di un furto studiato, magari su commissione per rifornire ditte all’estero o per rivendere online gli apparecchi. La reale disponibilità di macchinari è specificata, con tanto di fotografie, anche sul sito della Eurodental proprio per informare i clienti sui servizi e prodotti acquistabili.

Anche Laura Pausini a teatro a Ravenna per il convegno internazionale di foniatria

La dodicesima edizione de “La Voce Artistica”, all’Alighieri dal 10 al 13 ottobre, curata da Franco Fussi

Laura Pausini Sanremo 2018 620x400Da giovedì 10 a domenica 13 ottobre, il Teatro Alighieri di Ravenna ospita la XII edizione del convegno internazionale di foniatria e logopedia “La Voce Artistica”, che ha come curatore scientifico Franco Fussi, come responsabile artistico Albert Hera ed è organizzato da Ravenna Incoming.

Un’iniziativa che proprio nel 2019 compie vent’anni, e che abbina una corposa partecipazione di medici ed esperti scientifici, provenienti da ogni parte del mondo, alla presenza come dimostratori di cantanti, attori e vocal coach di enorme fama: l’ospite d’onore di questa edizione sarà Laura Pausini, che racconterà la sua storia artistica e vocale, e fra gli altri “testimonial” ci sono anche il grande soprano Mariella Devia, il direttore d’orchestra londinese Simon Lee, il cantante e musicista Gegè Telesforo e il griot africano Sourakhata Dioubate.

La prima edizione del convegno fu organizzata nel 1999, allo scopo di iniziare a far dialogare tra loro tutte le figure professionali che si occupano dell’educazione, della cura e della riabilitazione della voce artistica: per colmare un gap formativo, metodologico e terminologico su operatori che, pur occupandosi della stessa utenza, non conoscono il lavoro delle altre figure professionali che si adoperano per la salute e la resa dell’artista.

L’idea era quella di indagare l’espressione artistica canora, affrontando di volta in volta diverse tematiche relative a stili e generi: mettendone in luce le caratteristiche e le criticità di produzione, dal punto di vista della musicologia, della didattica, della clinica foniatrica, della riabilitazione logopedica.

Da allora il convegno è cresciuto fino ad avere circa 600 presenze di addetti ai lavori, e non solo: fra gli ospiti si sono succeduti negli anni grandi scienziati in vari campi, dalla fisica acustica (fra tutti, Johann Sundberg) a premi Nobel per le neuroscienze (Robert Zatorre, Isabel Peretz), a grandi medici foniatri (Titze, Hess, Izdebski, Coulombeau, Perouse…); da famose logopediste (Mara Behlau, Kitty Verdolini Abbott) a grandi star della musica lirica e moderna (Daniela Dessì, Fiorenza Cedolins, Nicola Martinucci, Giuseppe Giacomini, Raina Kabaivanska, Anna Caterina Antonacci, Andrea Bocelli, Gigi D’Alessio, Marco Masini, Marco Mengoni, gli Oblivion, Ornella Vanoni, Anna Oxa…).

Anche quest’anno, dopo le giornate di convegno, alla sera il Teatro ospita eventi collegati alla Voce Artistica. Giovedì 10, il Gala Concerto “Sinestesie – grandi voci della lirica”, con ospite d’onore il soprano Mariella Devia insieme all’élite attuale del canto lirico italiano: si esibiranno Francesco Meli, Fabio Sartori, Maxim Mironov, Giacomo Prestia, Giuseppe Sabbatini, Marianna Pizzolato, Serena Gamberoni, Mario Cassi, Dario Solari. La serata è organizzata direttamente da “La Voce Artistica” e l’ingresso è gratuito: i biglietti si possono ritirare nell’atrio del teatro nella giornata di giovedì 10, dalle 11 alle 18.

Le serate di venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 sono invece organizzate in collaborazione con IMAGinACTION, festival del videoclip internazionale: e vedranno la presenza, fra gli altri, di Elisa, Nek, Alessandra Amoroso, Antonello Venditti, Piero Pelù, Roby Facchinetti e Francesco Guccini. Alessandra Amoroso ed Elisa hanno accettato di partecipare alle serate di IMAGinACTION in quanto pazienti di Fussi.

«L’edizione d’esordio di La Voce Artistica, vent’anni fa, si svolse nel foyer del Teatro Alighieri, e l’affluenza fu inaspettata – racconta Franco Fussi, foniatra ravennate, ideatore e coordinatore scientifico dell’iniziativa -: potemmo accogliere solo 180 partecipanti, mentre molti altri non furono lasciati entrare per motivi di sicurezza. Allora decidemmo di continuare a organizzare l’evento a cadenza biennale, ma ospitandolo direttamente all’interno del teatro».

Anche grazie al successo crescente dell’iniziativa in ambito medico-scientifico, nel corso di questo ventennio Ravenna è diventata una sorta di “capitale italiana” della foniatria: il polo formativo dell’Università di Bologna ha dato la possibilità allo stesso Fussi di organizzare un Corso di Alta Formazione in Vocologia Artistica che si svolge tutti gli anni dal 2005 (dedicato a medici, logopedisti e maestri di canto) e un Master di I livello in Vocologia Clinica (per otorinolaringoiatri, foniatri e logopedisti).

Il programma
Quest’anno il presidente onorario è il foniatra del festival di Salisburgo (Joseph Schlomicher-Thier), e il programma è davvero ricchissimo.
La sessione iniziale, giovedì 10, sarà dedicata al canto lirico: si parlerà della voce dei castrati, del ruolo del maestro accompagnatore nel canto lirico e delle disfunzioni somatiche di pertinenza osteopatica. Oltre a un incontro-intervista con il grande soprano Mariella Devia, che dallo scorso anno ha cessato la sua attività teatrale e che quest’anno regalerà ancora ai suoi fan qualche concerto tra cui la sua partecipazione al Gala del 10 ottobre, una delle ultime occasioni per ascoltare la sua voce ancora intatta. La giornata del giovedì si concluderà con una indagine etnomusicologica e neuroscientifica sulle origini della voce con una performance di un autentico griot africano, Sourakhata Dioubate.
Venerdi 11, dopo una lezione su etica e responsabilità della azione formativa didattica, si parlerà dei rapporti tra timbro e spiritualità, dal canto armonico al canto bizantino. Nel pomeriggio si parlerà di pop e jazz e la vocal coach statunitense Lisa Popeil terrà un workshop pratico sulla didattica dei vari stili moderni. Il jazz sarà declinato anche nei suoi rapporti col mondo della scuola e nelle connessioni col rap. Si parlerà poi di medicina alternativa per la voce.
Il programma di sabato 12 partirà con una sequenza di relazioni di grandi medici che lavorano nei teatri: verrà festeggiatio il 50° anniversario del Collegium Medicorum Theatri parlando delle problematiche d’urgenza dei cantanti durante le produzioni, di tecniche di fonazione inspiratoria, di caratteristiche vocali legate ad anomalie congenite (come nel blues e nelle qualità graffiate) e di riabilitazione della voce artistica. Ci sarà poi un workshop della logopedista statunitense Kitty Erdolini Abbott sulle tecniche della voce risonante, e si parlerà di groove con Gegè Telesforo. L’ultima sessione del sabato sarà dedicata alla funzione del canto e della musica nelle disabilità: dal Parkinson, all’Alzheimer, alla mancanza di vista e di udito.
L’ultima giornata, domenica 13, vedrà il susseguirsi di relazioni inerenti sia la didattica e i metodi di canto che aspetti specifici della riabilitazione logopedica, con la presentazione anche di un “leggìo acustico”. E nel pomeriggio, dopo una sessione dedicata alle tecniche del doppiaggio con Gabriella Scalise, ci sarà un incontro straordinario con Laura Pausini, che racconterà la sua storia artistica e vocale. Prima della sessione sul “Musical Theatre” – che avrà come punta di diamante l’intervento di Simon Lee, direttore d’orchestra dei musical londinesi e braccio destro di Andrew Lloyd Webber – ci sarà un esperimento di ascolto in cuffia della voce in sei dimensioni: una vera e propria “prima mondiale” in un teatro di tradizione.

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