venerdì
18 Luglio 2025

Nelle giunte più spazio a liste civiche. E meglio la Sicurezza che l’Immigrazione…

Uno sguardo sulla formazione degli esecutivi dopo la tornata elettorale di poche settimane fa

La giunta comunale di Lugo
La giunta comunale di Lugo

La formazione delle giunte è sempre un passaggio politicamente interessante, soprattutto nei comuni più grandi, quelli sopra i 15mila abitanti, dove a presentarsi sono vere e propriE squadre e alleanze di simboli. Alleanze che, come noto, qui hanno permesso a tutti e tre i candidati sindaci del centrosinistra in queste condizioni di vincere al primo turno.

A Ravenna, invece, tre anni fa, fu necessario il ballottaggio, ma già il Pd appariva circondato non tanto da altri simboli di partito, quanto più da tante liste civiche. Una tendenza non nuova che andava rafforzandosi e che ha trovato il proprio culmine in questa tornata elettorale.

Eleonora Proni a Bagnacavallo poteva contare su due simboli in appoggio ai dem. A Cervia Massimo Medri aveva una coalizione con quattro simboli: oltre al Pd, una lista nata ad hoc e che ha eletto Massimo Mazzolani (lo stesso che inizialmente era stato individuato come candidato sindaco e ora finito direttamente in giunta), Cervia Domani con il Pri a cui è toccato il vicesindaco (in continuità con la giunta precedente e con un’analogia con Ravenna) ma soprattutto Progetto Cervia. Quest’ultima lista civica ha visto calare i propri voti rispetto a cinque anni fa quando era all’opposizione, non è riuscita a eleggere nemmeno un consigliere ma, e questa sì che è una novità da queste parti, ha comunque un assessore (Michele Fiumi). Del resto, il margine di vittoria di Medri può permettere a tutti di dire: “merito della nostra lista se ha vinto”. Dunque, calcolando che la giunta non può essere superiore ai cinque membri (essendo Cervia sotto i 30mila abitanti) per il Pd restano solo due assessori. E questo nonostante il Pd abbia preso ben 8 consiglieri.

Ancora più evidente è il meccanismo a Lugo, dove hanno avuto un assessorato ben due liste che non hanno eletto nemmeno un consigliere: i Verdi (nello scorso mandato all’opposizione) con un 2,9 percento dei voti e la lista civica di sinistra con quel misero 1,7 percento. Se si considera che Insieme per Lugo conta vicesindaco e due assessori (con il 6,7 percento), al Pd in giunta ne restano due a fronte di ben 13 consiglieri con quasi il 39 percento dei voti. Insomma, qui è saltata la regola fino ad ora quasi aurea a Ravenna città che senza consigliere, non c’è assessore.

Un modo molto concreto per far capire che d’ora in poi il Pd darà ancora più spazio alle liste d’appoggio, che correre con il Pd conviene davvero (guarda Progetto Cervia e i Verdi a Lugo) e che anzi, mettere in piedi una “lista per il sindaco” o qualcosa del genere è quasi più conveniente che correre nel Pd stesso, si direbbe. Un messaggio in bottiglia in vista delle prossime scadenze elettorali? Faenza è davvero molto vicina.

Altro esercizio con qualche interesse può essere quello di guardare le deleghe, lo specchio delle priorità che si dà un governo di territorio. Ecco allora, per esempio, che accanto alle classiche, spuntano un po’ dappertutto le deleghe alla “Comunicazione” accanto a quelle già più datate della “Partecipazione”. In un mondo disintermediato, è saggio occuparsi anche di questo aspetto. La parola “Immigrazione” è quasi scomparsa, spesso sostituita dalla meno disturbante “Politiche per l’integrazione”; ma ci sono anche giunte dove non esiste nessuna delega in questo senso, come Cervia e Bagnacavallo. Il che ovviamente non significa che nessuno si occuperà dell’accoglienza, dei progetti nelle scuole, per esempio, della mediazione culturale. Ma forse è meglio non dare troppo nell’occhio, visti i tempi che corrono?

Non si contano invece (e per fortuna) le deleghe all’Innovazione, più o meno specificatamente tecnologica. Vedremo a cosa porteranno.

Curioso infine, ma anche questo segno dei tempi, che quasi tutti i primi cittadini abbiano tenuto per sé le deleghe alla Sicurezza. Sì, tutto sommato, devono aver pensato, meglio parlare più di Sicurezza e meno di Immigrazione o Integrazione.

Tragedia a Mirabilandia, il corpo di Edoardo galleggia a pancia in giù per 3 minuti

Tra gli indagati il bagnino 18enne che si trovava più vicino ma anche il direttore del Parco

34411902 2053680581511314 4437841942901948416 OSono dieci gli indagati per la morte di Edoardo Bassani, 4 anni compiuti da pochi mesi, con tutta probabilità (l’autopsia che dovrà sciogliere ogni dubbio è prevista oggi, sabato 22 giugno) annegato in una piscina di Mirabeach, l’area tematica vicino alla Standiana del parco Mirabilandia.

Tra di loro, come riporta il Carlino Ravenna, oltre alla madre, anche il direttore generale di Mirabilandia Riccardo Marcante e quello operativo Lara Teodora Hermoso. E poi diversi responsabili della sicurezza e naturalmente il giovane bagnino di salvataggio, neo 18enne, che si trovava più vicino al punto della piscina in cui è avvenuto il presunto annegamento.

Come rivela invece il Corriere Romagna, per tre minuti il corpicino di Edoardo è stato ripreso dai video di sicurezza mentre galleggiava a pancia in giù. Video che mostra come il bambino stesse giocando in acqua, vicino a uno scivolo con 30 centimetri di acqua appena, dove lo aveva lasciato la madre, dicendogli di non allontanarsi. Poi invece le drammatiche immagini mostrano Edoardo muoversi verso altri bambini e poi annaspare, dove l’acqua – nella piscina “Laguna del Sol” – aveva ormai superato il metro di altezza. Secondo quanto mostra il video sono trascorsi otto minuti dal momento in cui la mamma lo ha lasciato solo a quello in cui il piccolo è stato recuperato a faccia in giù.

I ragazzi della Roma consolano gli sconfitti: il video dal Benelli diventa virale

Assegnati gli scudetti giovanili a Ravenna, i giallorossi campioni insieme a Empoli e Inter

È diventato virale in questi giorni il video dei ragazzi della Roma che dopo aver vinto lo scudetto Under 15 consolano gli sconfitti, i pari età del Milan. Immagini che arrivano dallo stadio Benelli di Ravenna, che ha ospitato le finali dei campionati nazionali giovanili per il secondo anno consecutivo.

La Roma aveva battuto 2-0 il Milan dando il via alle finali scudetto del Benelli, poi proseguite con la vittoria dell’Empoli 4-3 ai danni dell’Inter tra gli Under 16 e lo scudetto Under 17 conquistato invece dalla stessa Inter battendo in finale 3-1 la Roma.

Il Benelli ha fatto da cornice anche alla vittoria ai rigori del Pordenone per quanto riguarda la finale nazionale Under 17 di serie C. Per quanto riguarda invece gli Under 15 serie C a Santarcangelo è andato in scena il trionfo del Piacenza mentre la finale Under 16 è in programma domani, domenica 23 giugno, a Russi alle 17.30 tra Vicenza e Novara.

Non solo birra al Darsenale: in arrivo anche due campi da padel e una palestra

Nella parte restante del magazzino “Area T”, dove è nato due mesi fa il nuovo birrificio di Ravenna

Darsenale Pedana
La nuova terrazza sul canale del Darsenale

Solo una parte del magazzino “Area T” (circa 1.200 metri quadrati in darsena a Ravenna) è stato trasformato in Darsenale, fra pub, birrificio e locali di servizio. Nei restanti 800 metri quadrati – rivela il proprietario dell’immobile, l’imprenditore Daniele Baldini – sono in corso ulteriori lavori di ristrutturazione che hanno come obbiettivo una funzione sportiva. «Entro l’estate – rivela il proprietario Daniele Baldini – consegneremo gli spazi grezzi con impianti base alla società Merli Sport per la realizzazione di due campi da padel (la sempre più diffusa disciplina che è un ibrido di tennis, beach tennis e squash, ndr), con tanto di piccola palestra e servizi».

Nuovi progetti quindi ad appena due mesi dall’affollatissima festa di inaugurazione per un locale diventato subito un punto di riferimento per la movida ravennate, fra l’ora dell’aperitivo e notte tarda (il locale è aperto dalle 18.30 alle 2).

Darsenale Aiuola
L’aiuola ricostruita dai proprietari del Darsenale

Con la bella stagione il Darsenale ha allestito nuovi spazi all’aperto come il “beer garden”, cortile-giardino sul lato est dell’edificio che offre 150 posti a sedere e da pochi giorni anche un terrazzo sopraelevato (con oltre 60 posti a sedere) affacciato sul Candiano, che entro metà luglio sarà attrezzato con un vela per l’obreggiamento e con un chiringuito.

Infine, sempre su via D’Allaggio, a qualche decina di metri dal locale e dalla terrazza, è stata realizzata un’isola verde con sedute in legno, aiuola fiorita (fra piante e arbusti di lavanda e oleandri), illuminata di notte, che impreziosice l’ambiente circostante. «L’abbiamo ricostruita a nostre spese – ci tiene a precisare Daniele Baldini – dopo che l’originale installato in occasione dell’evento di Ravenna Capitale Italiana della Cultura nel 2015 era andato completamente distrutto. Non solo è un oasi di verde all’esterno del Darsenale ma vogliamo che rappresenti un piccolo e raccolto spazio di sosta per tutti quelli che passeggiano lungo le banchine della vecchia Darsena».

Peraltro, Baldini, appassionato di vela e di mare, ha voluto collocare ai lati di ingresso del “suo”
Darsenale anche due grandi ancore (pesano 50 quintali l’una e provengono dall’Isola d’Acciaio) non solo come elementi monumentali decorativi ma come simboli dell’approdo e delle radici portuali del luogo.

Il programma delle esibizioni nel cielo di Punta Marina: Frecce Tricolori alle 18

I dettagli di “Valore Tricolore”, in programma sabato con le prove e domenica pomeriggio

[AGGIORNAMENTO: le prove interrotte sabato 22 giugno a causa delle condizioni meteo si terranno domenica mattina dalle 11 alle 12.30]

Sono stati divulgati i dettagli dei mezzi terrestri, navali e aerei che sabato 22 e domenica 23 giugno saranno di scena a Punta Marina, nell’ambito della quarta edizione di “Valore Tricolore”; la manifestazione dedicata alle Forze Armate e di Polizia.

Tabella Ok

Questi i velivoli e le aliquote di personale impegnati nella fase dinamica della manifestazione:

– riproduzioni di velivoli storici

– velivoli storici

– elicotteri AW 139

– elicottero NEXUS

– elicotteri HH 101

– elicottero NH 90,

– elicottero A 129 (Mangusta)

– elicottero CH 47

– team Brigata S. Marco

– paracadutisti Brigata Folgore

– aereo C130J

– aereo KC-767

– aerei F 2000 Typhoon

– aerei F-35

– aerei AMX

– aereo T-346

– aereo C-27J

– PAN Pattuglia Acrobatica Nazionale (Frecce Tricolori).

L’evento, organizzato dall’Aero Club “Francesco Baracca” di Lugo in collaborazione con il Comune di Ravenna, avrà inizio alle 15.30 di sabato, giornata dedicata alle prove, e alla stessa ora la domenica, giornata di manifestazione.

«Valore tricolore – spiegano gli organizzatori dell’Aero Club – presenta difficoltà organizzative di assoluto rilievo. Basti pensare che al di là delle impegnative manovre in volo a cui sarà possibile assistere nel corso delle due giornate, l’evento offre la possibilità di un contatto diretto con tutte le Forze Armate e le Forze di Polizia; queste allestiranno lungo viale dei Navigatori i loro stand espositivi, pronte a fornire tutte le informazioni inerenti le attività svolte, gli equipaggiamenti e tutto ciò che si ritiene utile al fine di una loro maggiore conoscenza».

Impegni organizzativi ai quali concorrono numerosi enti, quali la Prefettura e la Questura, il Comune, la Capitaneria di Porto, la Polizia Locale e i Vigili del Fuoco, le associazioni di volontariato, il 118, la Croce Rossa, le associazioni d’Arma (Marinai d’Italia e Arma Aeronautica in particolare) e, non ultimo, la Pro Loco di Punta Marina che, tra l’altro, in collaborazione con l’Aero Club di Lugo, assicurerà i pasti a tutto il personale impegnato in manifestazione.

La manifestazione, come da tradizione, sarà conclusa dalla tanto attesa esibizione delle Frecce Tricolori che si ripresentano a Punta Marina con un nuovo Comandante: il Maggiore Gaetano Farina, fino allo scorso anno Capo Formazione.

Per consentire i migliori svolgimento e fruizione dell’evento, considerata la previsione di una notevole affluenza di pubblico, la Polizia Locale e tutti gli uffici comunali competenti hanno predisposto specifiche attività, tra le quali un apposito piano della viabilità.

Sul sito www.comune.ra.it tutte le informazioni sulle modifiche alla viabilità, su dove parcheggiare gratuitamente e altre notizie utili.

Il Poeta e le future “genti”, ecco la nona edizione del festival Dante 2021

Dall’11 al 15 settembre l’ultimo appuntamento prima delle celebrazioni del settimo centenario della morte

Antichi Chiostri FrancecaniÈ ai nastri di partenza l’edizione 2019 di Dante 2021 “…a la futura gente” (Paradiso XXXIII – vv. 67-72). Scrive Dante pensando al futuro: “….e fa la lingua mia tanto possente / ch’una favilla sol de la tua gloria / possa lasciare a la futura gente”.  Da ciò il motto di questa IX edizione, l’ultima propedeutica alle celebrazioni del 2021. Poiché le “genti” posteriori a Dante lo hanno mantenuto vivo, tale è giunto a noi, fonte costante di studi che includono lettere, arti, cultura, nonché politica ed etica. Dante è un contemporaneo proiettato verso le future “genti”, oltre il 2021.  Ravenna, che ne ha accolto l’esilio e ne custodisce le spoglie, è orgogliosa di avere contribuito a divulgarlo, come hanno espresso i presenti alla conferenza stampa del festival che si è svolta il 21 giugno nella Sala dei Soci Fondatori della Fondazione Cassa di Risparmio.

Enzo Moavero Milanesi
Il ministro Enzo Moavero Milanesi

L’assessora alla Cultura del Comune, Elsa Signorino, il presidente  Fondazione della Cassa Giuseppe Alfieri, Il presidente del Gruppo Cassa e dell’Abi Antonio Patuelli e il direttore artistico Domenico De Martino hanno manifestato soddisfazione per il percorso svolto, orientato alla meta del 2021.

L’edizione 2019 che si svolgerà dall’11 al 15 settembre, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca e quella artistica di  Domenico De Martino, sotto l’Alto Patrocino del Presidente della Repubblica, con il sostegno della Regione Emilia Romagna, del Comune di Ravenna e di 700° Viva Dante, prevede incontri, spettacoli e concerti a ingresso libero.

Con i saluti degli stessi Alfieri e Di Martino e di Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca, si parte mercoledì 11 settembre alle 17 nei Chiostri Francescani.  Claudio Ciociola e Claudia Villa della Normale di Pisa disquisiranno sui termini  “comedia” e “poema sacro”.
Alle 21 Questi fu quel Dante. La vita del Poeta raccontata da Giovanni Boccaccio, di e con Virginio Gazzolo.

Giovedì 12 settembre ai Chiostri alle 17  Alessandro Pancheri dell’Università di Chieti-Pescara arbitrerà un match fra Dante e Petrarca.  Seguirà il trittico video Maladetto fiore in coproduzione con il Festival Camino Contro Corrente di Camino al Tagliamento con i musicisti Riccardo Dapelo, Andrea Nicoli, Riccardo Vaglini e con Valentina Merzi.

Alle 21 nella Basilica di San Francesco ci sarà il concerto promosso e offerto dall’Associazione Musicale Angelo Mariani di Ravenna.

Cruciale venerdì 13 settembre alle 17  nella Sala Dantesca della Classense l’incontro tra Enzo Moavero Milanesi, Ministro degli Affari Esteri, e Antonio Patuelli su Dante nella cultura italiana,  europea e nel mondo, nonché la riflessione allargata sull’istituzione di Dantedì, giornata dedicata a Dante battezzata dal “Corriere della Sera”.

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Claudio Magris

Sabato 14 settembre alle 11 ai Chiostri Piero Boitani tratterà Ulisse, da Dante a Eliot. A seguire i giovani premiati alle Olimpiadi di Italiano insieme a Ugo Cardinale, referente scientifico  MIUR. Alle 17  Ida De Michele presenterà la scoperta recente della riscrittura della Commedia  fatta da due soldati austroungarici di lingua italiana prigionieri in Russia nel 1915-16.

Alle 21 saranno consegnati i premi “Musica e Parole” (ancora da annunciare) e Dante-Ravenna, attribuito, con la presentazione della presidente onoraria dell’Accademia della Crusca Nicoletta Maraschio e del grande germanista e scrittore Claudio Magris, a Gian Luigi Beccaria.

Domenica 15 settembre, alle 11 alla Casa Matha, Marcello Ciccuto, presidente della Società Dantesca Italiana, commenterà disegni e dipinti di Botticelli ispirati dalla Commedia.

Questo programma sarà preceduto da Dante Hors d’Oeuvre, piccole letture dantesche dal 4 al 7 settembre alle 17 in varie sedi.

Il video dei delfini che nuotano e saltano vicino alla barca dei pescatori di cozze

Le immagini postate su Facebook dall’ex sindaco di Cervia Luca Coffari

Sta diventando rapidamente virale sui social il video postato dall’ex sindaco di Cervia, Luca Coffari, che riprende un branco di delfini nuotare insieme, e saltare anche fuori dall’acqua, vicino a una barca di pescatori di cozze, al largo di Cervia.

Le immagini risalgono all’alba di giovedì mattina, 20 giugno.

Marcegaglia, nel piano investimenti intelligenza artificiale e linee che si parlano

Il gruppo dell’acciaio arrivò a Ravenna nel 1985 e ora per via Baiona è pronto a stanziare 250 milioni di euro in cinque anni per aumentare la produzione e la qualità, migliorare la sicurezza dei lavoratori e ridurre la bolletta della luce da 50 milioni di euro annui con una centrale a gas. Previste cento assunzioni

Marcegaglia Ravenna Centro ServiziIl piano degli investimenti di Marcegaglia, gruppo italiano tra i leader mondiali nella lavorazione dell’acciaio con 5,3 miliardi di euro di fatturato annuo, prevede 250 milioni destinati allo stabilimento di Ravenna nei prossimi cinque anni, il 40 percento del totale degli stanziamenti del colosso nato sessant’anni fa producendo ferri per tapparelle e oggi, tra le altre cose, contribuisce al conio delle monete Euro con i suoi acciai. Le cifre e i dettagli tecnici sono stati illustrati dai fratelli Emma e Antonio Marcegaglia, figli del fondatore Steno e amministratori delegati, nella sala del consiglio comunale stamani, 21 giugno, in compagnia del sindaco Michele de Pascale e davanti ai rappresentanti del tessuto economico locale.

I primi 150 milioni riguardano progetti già avviati che si completeranno nell’arco di un biennio: un nuovo impianto di laminazione, 16mila mq di nuovi capannoni, digitalizzazione delle linee, intelligenza artificiale al servizio della sicurezza sul lavoro e una centrale di produzione di energia elettrica. La previsione è di un centinaio di nuove assunzioni (870 oggi i dipendenti diretti e altri mille esterni, in totale il gruppo ne conta 4.300 di cui il 20 percento all’estero), concentrate soprattutto nella fase iniziale del piano denominato Ravenna 2020.

Impianto di laminazione: il quarto a Ravenna, progettato con un’azienda tedesca, ha una capacità produttiva annua di 550mila tonnellate, definito come «il più moderno al mondo» dal direttore dello stabilimento Aldo Fiorini, sarà capace di ridurre lo spessore dell’acciaio fino a 0,23 millimetri.
Capannoni: saranno usati per magazzinaggio dei prodotti finiti e imballaggio per spedizioni navali per un totale di 16mila mq (quasi due campi da calcio) che amplieranno la superficie coperta ora di 225mila mq (540mila mq l’area complessiva in via Baiona).
Linee interconnesse (progetto Master Model): la produzione diventa intelligente e ogni linea conoscerà in anticipo le caratteristiche del prodotto in uscita dalla linea precedente per adattarsi in automatico e ottenere migliore qualità a maggiore velocità, sarà come se le diverse linee del ciclo produttivo potessero parlare fra loro.
Lavoro in rete (progetto Supply Chain): un software collegherà gli stabilimenti per gestire le richieste del cliente e individuare la materia prima ideale nel tempo richiesto.
Sicurezza sul lavoro (progetto Icoy): con la consulenza di Itway, società ravennate attiva nell’informatica di alto livello e cyber sicurezza, verrà realizzato un sistema di intelligenza artificiale capace di riconoscere se un lavoratore sta entrando in una zona di pericola e avvisarlo per evitare incidenti.
Impianto di cogenerazione: in collaborazione con Engie, avrà tre motori alimentati a gas naturale per una potenza elettrica di 30 MW e termica di 24 MW, da cui verranno rispettivamente il 67 percento e la totalità del fabbisogno dello stabilimento per abbattere così i costi delle utenze che oggi ammontano a circa 50 milioni di euro all’anno.

Marcegaglia è presente a Ravenna dal 1985, momento dell’acquisizione della Maraldi che contava 300 dipendenti ed era in regime di amministrazione straordinaria secondo la legge Prodi. «Non saremmo chi siamo ora senza questo stabilimento – ha detto Antonio Marcegaglia –. E pensare che l’avevano sconsigliato a mio padre perché gli dicevano che Ravenna era troppo sindacalizzata. In quasi 35 anni il totale investito dal gruppo a Ravenna è quantificabile in un miliardo di euro». Il presidente del gruppo considera Ravenna lo stabilimento principale dell’azienda (all’anno due miliardi di euro di valore di produzione con 2,9 milioni di tonnellate di acciaio), reso tale per tre caratteristiche: «La posizione sul mare che facilità la logistica via nave in entrata e in uscita, l’attenzione genuina della comunità locale verso le iniziatie industriali serie, la dedizione di manager e operai».

Lunga trasferta laziale per il Godo contro la seconda della classe Nettuno City

Baseball A1 / Domani, sabato 22 giugno, sono in programma entrambe le partite: gara1 al via alle ore 16 (lanciatore Galeotti), gara2 alle 20.30 (Hernandez)

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I rossoblù Servidei e Bucchi in una azione di difesa

Il Godo Baseball sta per affrontare una lunga e dura trasferta, presentandosi allo stadio “Steno Borghese” per affrontare il Nettuno City, formazione che si trova in seconda posizione assieme a Parma e San Marino a sole tre vittorie dalla prima in classifica, il Bologna. Entrambe le partite sono in programma domani, sabato 22 giugno: la prima inizia alle ore 16, la seconda alle 20.30.

Nel girone di andata, sul proprio terreno, la squadra rossoblù ha affrontato al meglio gli avversari, tenendo loro testa fino al nono inning e facendo loro sudare la vittoria. Contro i forti laziali i lanciatori ravennati dovranno cercare dentro di loro tutta la concentrazione necessaria per giostrare i lanci al meglio: i battitori del Nettuno sono molto forti, con una media di squadra di 0.320. Il manager Bortolotti non avrà a disposizione Eugenio Monari, che per un infortunio non potrà giocare. La squadra che scenderà in campo sarà così formata: esterno destro Melandri/ Minghelli, esterno centro Meriggi G., esterno sinistro Meriggi D., interbase Servidei L., terza base Servidei M., seconda base Bucchi M., prima base Gelli E., mentre la batteria sarà composta per gara1 da Reda ricevitore e Galeotti a lanciare, mentre la sera ci sarà Evangelista dietro casa base a ricevere i lanci di Hernandez.

Ravenna Fc, arrivata la fumata bianca: il centrocampista Papa rinnova per due anni

Calcio C / Ufficiale il rinnovo del giocatore classe ’90, che si lega ai colori giallorossi con un biennale. «Restare era una mia priorità. Si riparte con lo stesso spirito combattivo della passata stagione»

Papa
Il centrocampista classe ’90 del Ravenna, Salvatore Papa

L’estate giallorossa prosegue con un altro rinnovo importantissimo: quello di Salvatore Papa. Il perno del centrocampo del Ravenna FC ha infatti firmato per altre due stagioni. Il giocatore classe ’90 era stato il primo acquisto della stagione ’17/18 nell’ottica di rinforzare la squadra per il ritorno tra i professionisti ed era diventato subito elemento imprescindibile del centrocampo sia di Antonioli, sia di Foschi, totalizzando in queste due stagioni 70 presenze condite da 7 reti. Curiosamente in entrambe le annate ha battezzato con un gol la prima uscita stagionale di Coppa Italia (contro il Santarcangelo nel ’17/18 e contro il Rimini nel ’18/19).

«Ho sempre detto – sottolinea Papa – che la mia priorità era di rimanere a Ravenna. Questo era l’obiettivo anche della società e abbiamo trovato un accordo che mi terrà in giallorosso per altre due stagioni. Ovviamente non posso che essere felicissimo di questo. Pensando all’anno prossimo, si riparte con lo stesso spirito combattivo della scorsa stagione. L’augurio, sia a livello di collettivo che personale, è quello di ripetere quanto di buono fatto in questo campionato. Sappiamo che non sarà facile ma ci faremo trovare preparati».

In provincia cresce la raccolta differenziata ma è ancora la peggiore della regione

Nel Ravennate la media è 55,9 percento sul totale dei rifiuti solidi urbani, ancora lontano dall’obbiettivo del 73 fissato per il 2020. Massa Lombarda la più green, Brisighella maglia nera

Raccolta DifferenziataCresce la raccolta differenziata dei rifiuti in provincia di Ravenna: alla fine del 2018 è arrivata al 55,9 percento con un aumento dell’1,1 percento rispetto all’anno precedente. Un risultato però ben al di sotto della media regionale del 68 percento e che infatti lascia Ravenna all’ultimo posto per differenziata tra le nove province dell’Emilia-Romagna. E ancora più distante da quel 73 percento fissato come obiettivo per il 2020 dal Piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr) che invece è già stato raggiunto da tre province (Ferrara, Parma, Reggio Emilia). Sono dati divulgati dalla Regione.

Dai numeri emerge che la produzione totale dei rifiuti urbani in regione nel 2018 è stata pari a 3 milioni di tonnellate (con un aumento contenuto rispetto al 2017) e la raccolta differenziata ha avuto incrementi in tutte le province. Ma la variazione ravennate dell’1,1 percento è migliore solo di Forlì-Cesena (dove è appena entrata in funzione la nuova gestione in-house con Alea) e di Parma (che vanta già un 78,3 percento). Questo il dettaglio di tutte le province: a Parma la differenziata si attesta al 78,3% (+0,7% sul 2017), a Reggio Emilia al 77% (+5,7%), Ferrara al 76,2% (+8,2%), Modena al 70,7% (+2,9%), Piacenza al 68,7% (+7,6%), Rimini al 66,6% (+3,1%), Bologna al 63,8% (+4,8%), Forlì-Cesena al 56,6% (+0,2%).

Scendendo nel dettaglio delle amministrazioni locali, 128 Comuni della regione (il 39 percento dei 329 totali) hanno già raggiunto il target del 73 percento fissato dal Prgr. In 93 Comuni (il 30 percento degli enti) la soglia è oltre quota 80 percento di raccolta differenziata, mentre in 14 Comuni (4%)addirittura oltre il 90 percento. Tra i diciotto comuni ravennati la performance migliore è di Massa Lombarda che arriva al 67,9, in fondo c’è Brisighella con solo il 36,1.

Il ponte sul Lamone a Errano è inagibile: vietato il transito anche a bici e pedoni

La struttura è degli anni ’40, accertamenti hanno mostrato un degrado generale. Da luglio 2018 era già chiusa in via precauzionale al passaggio degli autoveicoli. Il Comune progetta una sovrastruttura per il transito ciclopedonale

ErranoIl ponte sul fiume Lamone alla chiusa di Errano, nel territorio faentino, non è più sicuro nemmeno per pedoni e biciclette: già chiuso al transito degli autoveicoli in via precauzionale da luglio 2018, a distanza di un anno viene chiuso completamente. Il provvedimento è in vigore da oggi, 21 giugno, ed è in corso il posizionamento dell’apposita segnaletica e di alcune barriere new jersey in cemento per impedire l’accesso.

La decisione delle autorità è stata presa dopo il completamento degli accertamenti tecnici sulle condizioni del ponte. Costruito come soluzione provvisoria verso la fine degli anni ‘40, le verifiche hanno confermato il generale degrado della struttura, esteso alla pavimentazione, ai parapetti, alle travi portanti che presentano diverse fessurazioni e ai cunei d’appoggio, non più in grado di garantire una capacità portante adeguata.

Il Comune si è da tempo attivata per la progettazione di una nuova sovrastruttura che consentirà la futura riapertura al solo transito ciclo-pedonale, i cui costi di realizzazione sono stati stimati in circa 300mila euro.

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