martedì
23 Settembre 2025

«Portiamo il Post tra la gente perché per noi la comunità dei lettori è importante»

Luca Sofri è il direttore del sito di informazione nato nel 2010: alla vigilia di una giornata di dibattiti con la redazione a Faenza il 21 settembre, ci ha parlato della testata che dirige, del suo approccio al giornalismo, dei difetti della stampa italiana e di nuovi modelli di business

Lucasofri
Luca Sofri, direttore de Il Post, sarà a Faenza il 21 settembre

Loro sono quelli con l’ambizione di spiegare bene le cose. Lo scrivono proprio in fondo ai titoli degli articoli che sono diventati quasi un genere: virgola e poi “spiegato bene”. La redazione de Il Post ha creato di fatto “lo spiegone” – dove nulla è dato per scontato e la notizia è contestualizzata – e porterà questo approccio al giornalismo dal mondo online a quello offline con una giornata di dibattiti e confronti a Faenza il 21 settembre (tutti a ingresso gratuito, qui il programma dettagliato). Alla vigilia abbiamo fatto una telefonata al direttore Luca Sofri.

Direttore, come nasce l’iniziativa?
«Come molte altre cose del Post nasce da lontano. Da tempo avevamo voglia di proporre un evento in cui portare i nostri contenuti anche offline».

Perché un sito con redazione a Milano sceglie Faenza?
«Per relazioni e conoscenze è capitato di parlarne con il vicesindaco Massimo Isola che si è incuriosito e a noi è sembrato che Faenza abbia la misura ottima per godere dell’evento e delle meraviglie di una città di provincia».

Uscire dalla redazione e incontrare il pubblico ha una ragione più divulgativa o più commerciale?
«La prospettiva commerciale c’è sicuramente, c’è chi la sa sfruttare meglio e chi peggio. Faccio un esempio dei primi: Wired ha spostato la gran parte dei suoi impegni sugli eventi, con il festival e gli spinoff, e meno sulla produzione del giornale perché dietro c’è un editore come Condè Nast che può costruire qualcosa con ricavi economici che aiutano a tenere in piedi il giornale. Per esperienza, perché mi occupo anche di altri eventi, tra la gente c’è la voglia di vedersi e incontrarsi con chi leggi sulle pagine di un giornale o di un sito per ascoltare cose interessanti e di contenuto. Noi lo facciamo con la nostra impostazione: pensiamo che le cose di qualità siano tali a prescindere dai temi e infatti ci occupiamo di molte cose».

Iniziative di questo genere si portano dietro anche il tema della comunità che si riconosce attorno a un medium. È una questione che vale la pena tenere in considerazione?
«Posso dire che per noi del Post è molto importante e lo è anche per molti altri. Ci sono certi progetti che raggiungono numeri talmente grandi per cui vale la pena anche se il rapporto è superficiale. Per progetti più piccoli come i nostri invece la comunità è una necessità e una scelta. C’è un capitale di complicità con i lettori costruito e ci siamo resi conto che poteva essere una forza economica».

Le comunità che si formano attorno alle testate possono diventare nuovi spazi di partecipazione civile che colmano la crisi di coinvolgimento dei partiti?
«Succede, senza dubbio. Non parlo di noi perché non è nelle nostre dimensioni. Ma quello che hanno costruito Zoro e Makkox con il loro programma “Propaganda Live” è molto illuminante e impressionante: ho visto il rapporto del pubblico con loro ed è lo stesso rapporto che è venuto a mancare con qualche riferimento politico. Molte persone, e mi ci metto dentro anche io, cercano e trovano un’alternativa a un’adesione a un’idea comune in cose che non hanno più a che fare con la politica esplicitamente ma implicitamente».

È un bene o un male?
«Come tutte le situazioni in cui costruisci aspettative poi le aspettative possono legarti le mani. La frase tanto abusata “I nostri padroni sono i lettori” non è in assoluto un indice di libertà perché si diventa succubi e molto meno indipendenti quando devi dare ai lettori quello che si aspettano».

Il mondo dei media da un po’ sta cercando il nuovo modello di business per reggersi, soprattutto online. L’abbiamo trovato?
«Mi pare sia ormai chiaro che non c’è il modello di sostenibilità economica che salverà il giornalismo, ci possono essere singole soluzioni o complessi di soluzioni che funzionano in determinati contesti con determinati lettori. Non credo ci sarà una soluzione che salverà tutti. La qualità è una priorità: un’informazione generalista costosa di una grande testata che non sa distinguersi sulla base di qualcosa si trova inevitabilmente ad affrontare il tema del lettore che si chiede perché pagare e contribuire se può trovare gli stessi contenuti gratuiti».

Su questo fronte Il Post da qualche mese ha lanciato una campagna di abbonamenti ispirata al modello del Guardian: si chiede al lettore di contribuire (80 euro all’anno) per avere contenuti di qualità che sono consultabili anche senza pagare. Sta funzionando?
«Sta andando bene e siamo soddisfatti anche perché siamo nella condizione privilegiata di un progetto di piccole dimensioni e costi tutto sommato contenuti quindi quello che fanno i numeri di questa campagna di abbonamenti riesce a essere molto rilevante e ci permette di fare investimenti come l’iniziativa di Faenza che speriamo diventi un modello di ricavo ma ha bisogno di risorse».

Cosa spinge il lettore a pagare per qualcosa che potrebbe avere senza pagare?
«Due eventi enormi come Brexit e Trump hanno fatto sì che tra chi sta online ci sia una nicchia di persone per cui l’informazione non è tutta uguale quindi può valere la pena un investimento su affidabilità e qualità anche se bisogna pagare. Negli Stati Uniti le testate hanno puntato molto su questo».

Il Post esiste da nove anni. Come sono cambiati i vostri lettori?
«Oltre alla maggiore capacità di distinguera la qualità, stanno tutti sempre di più sullo smartphone. Lo vediamo dagli orari di accesso: i weekend sono uguali agli altri giorni e agosto è uguale agli altri mesi».

Di sicuro quando avete iniziato i social erano meno presenti. I giornali si stanno facendo divorare?
«Il rapporto è molto in evoluzione. Facebook sta intervenndo per limitare il potere e la diffusione dei siti di informazione e questa che potrebbe sembrare una cattiva notizia invece ha fatto sì che i siti fossero meno dipendenti e cercassero più autonomia».

Lo stile del Post è quello di fare anche autocritica quando necessario. Perché i media fanno così fatica ad ammettere gli errori?
«Fanno fatica perché hanno la coda di paglia e la coscienza sporca. Nel giornalismo tradizionale c’è la consapevolezza dell’approsimazione con cui si fanno molte cose. È più facile confrontarsi con gli errori quando si pensa di aver fatto tutto il meglio possibile e non il contrario. Per ammettere un errore bisogna anche dire che si starà più attenti…»

Non risparmiate critiche a altre testate. I colleghi come reagiscono?
«Alcuni si offendono, altri sono d’accordo, alcuni si offendono ma sono amici e tollerano. Molti hanno consapevolezza dei limiti che sono dovuti in molti casi alla mancanza di risorse, non lo metto in dubbio, ma riguarda anche la cultura dentro le redazioni che non è mai stata di straordinaria accuratezza in Italia».

Scatta l’Ironman a Cervia, chiusa l’E45 per due giorni

Oltre 6mila atleti e 52mila presenze turistiche stimate per l’evento mondiale di triathlon estremo

Parata Ironman
Uno scatto della parata di inaugurazione

È partito con una sorta di parata olimpionica delle 98 nazioni rappresentate, il grande evento mondiale che ospita Cervia fino a domenica sera.

Si tratta dell’Ironman, triathlon estremo che vede la partecipazione di 6.200 atleti, di cui il 60 percento stranieri, con 52.000 presenze turistiche e 9 milioni di indotto economico per il territorio stimati (secondo un post dell’assessore al Turismo della Regione, Andrea Corsini).

I dettagli a questo link.

Previste anche numerose modifiche alla viabilità nei territori coinvolti. La più impattante, probabilmente, la chiusura dell’E45, sabato 21 dalle 5 alle 19.30 e domenica 22 dalle 9.30 alle 18.30.

Caso moto d’acqua, Salvini sfida il procuratore: «Interroghi me e non i poliziotti»

Da Facebook l’ex ministro si rivolge al capo degli uffici di Ravenna dove è aperto il fascicolo d’indagine per peculato e violenza privata per i fatti del 30 luglio: «Ma che Paese è? Un po’ mi vergogno»

1553269021741.jpg Matteo Salvini Clamoroso Faccia A Faccia Chi Si Trovera Davanti Da Maurizio CostanzoL’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sfida il procuratore capo di Ravenna, Alessandro Mancini: «Se la prenda con me, convochi me e interroghi me: se errore c’è stato, è errore mio. Se la prenda con Salvini e lasci perdere i poliziotti». Il riferimento del segretario della Lega è agli interrogatori di tre agenti indagati a Ravenna nel fascicolo aperto per violenza privata e peculato a proposito del giro fatto dal figlio minorenne di Salvini su una moto d’acqua condotta da un agente nelle acque antistanti la spiaggia di Milano Marittima il 30 luglio scorso e dei momenti immediatamente successivi in cui membri della scorta hanno tentato di impedire a un videoreporter di Repubblica di filmare l’episodio.

Il commento del leghista è arrivato in chiusura di una videodiretta su Facebook nel tardo pomeriggio di oggi, 19 settembre: «Tre poliziotti indagati per il giro di 5 minuti sulla moto d’acqua di mio figlio, interrogati dal procuratore manco fossero spacciatori, rapinatori o stupratori. Un po’ mi vergogno: prendetevela con me, non prendetevela con altri che non c’entrano niente e non si meritano di dover pagare avvocati e essere convocati in procura come i peggiori criminali. Ma che Paese è? Un Paese ridicolo che ha bisogno di essere sistemato. Procuratore, posso chiederle di lasciare lavorare questi poliziotti che fanno già un lavoro difficile e non hanno bisogno di passare notti insonni?».

Interrogati tre poliziotti della scorta di Salvini per l’episodio della moto d’acqua

Gli agenti sono stati ascoltati per quanto accaduto dopo che il figlio dell’ex ministro fece un giro sul mezzo della polizia e un giornalista di Repubblica venne ostacolato nel tentativo di filmare la scena

Tre poliziotti della scorta dell’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sono stati interrogati ieri 18 settembre in veste di indagati in procura a Ravenna, alle presenza dei loro avvocati, sui fatti del 30 luglio a Milano Marittima: quel giorno il figlio minorenne del segretario della Lega fece un giro in mare su una moto d’acqua della polizia pilotata da un agente. I tre sono stati identificati, dopo richiesta al Viminale, per ciò che segui l’episodio, quando un giornalista di Repubblica cercò di riprendere la scena. I reati ipotizzati sono violenza privata, tentata o consumata, e peculato.

La questura di Ravenna nelle settimane scorse aveva concluso l’accertamento interno inviando per competenza gli atti alle questure di Roma e di Livorno alle quali appartengono rispettivamente i tre agenti della scorta e i due poliziotti incaricati della moto d’acqua.

Partecipazioni rivalutate e consulenze facili: Lugo Immobiliare sotto indagine

I dettagli delle operazioni ritenute irregolari dagli investigatori che hanno eseguito un sequestro preventivo su fabbricati e terreni del valore di 20 milioni di euro per evitare che la liquidazione della società danneggiasse i creditori

Foto 1La modifica al rialzo del valore con cui la partecipazione in una società controllata era iscritta a bilancio e una serie di consulenze affidate a società esterne riconducibili a uno dei membri del consiglio di amministrazione sono le circostanze che portano la procura di Ravenna a muovere le accuse di falso in bilancio e infedeltà patrimoniale per tre ex amministratori della Lugo Immobiliare in liquidazione volontaria dal 2017. La società conta numerosi soci, ma la maggioranza delle quote è in mano a due importanti realtà del territorio come una banca e una fondazione, e si occupa di operazioni immobiliari di ampio respiro con giri d’affari da milioni di euro.

La guardia di finanza, che ha condotto le indagini partendo da una segnalazione dall’interno della società, ha di recente eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso in via d’urgenza dalla procura, poi convalidato dal gip: assett patrimoniali (67 fabbricati e 29 terreni) per un valore complessivo stimato in circa 20 milioni di euro. Gli immobili si trovano per la maggior parte a Lugo, il resto sono nella Bassa Romagna e qualcuno in provincia di Ferrara. Il sequestro preventivo è stato richiesto nel timore che il patrimonio della Lugo Immobiliare venisse ulteriormente impoverito a discapito dei creditori.

La prima operazione sotto la lente degli investigatori della polizia economico-finanziaria delle Fiamme Gialle è riferita al bilancio dell’esercizio 2014. La partecipazione in una società viene iscritta per un valore di 5 milioni di euro mentre l’anno prima era decisamente inferiore ma, secondo l’ipotesi accusatoria, nel frattempo nulla è accaduto per giustificare quell’incremento. La seconda prassi sotto indagine è invece riferita al periodo 2015-16 durante il quale diverse società ottengono incarico di consulenza o prestazioni di servizi da Lugo Immobiliare già in difficoltà economiche. Le verifiche dei Finanzieri avrebbero accertato che le diverse società erano in realtà riconducibili a uno dei consiglieri del cda e quindi il sospetto è che si sia trattato di una via per svuotare le risorse dell’azienda. Nel 2017 infine la decisione di liquidare e andare verso chiusura.

Il Pri vuole celebrare il matrimonio fra Renzi e Calenda

Il vicesegretario nazionale Eugenio Fusignani, vicesindaco di Ravenna, vede una possibile alleanza dei due usciti dal Pd con Più Europa della Bonino

19 02 01 Fusignani Campeggio Lido Di Classe«La nostra esperienza con Più Europa ci impone ora di lavorare per riunire le ipotesi in campo, cercando di favorire un confronto Renzi, Calenda e Bonino per proseguire nella costruzione di un’area di agibilità politica laica, liberaldemocratica, civica e riformatrice». Eugenio Fusignani, vicesindaco di Ravenna e vicesegretario nazionale vicario del Pri, sogna la nascita di un’alleanza con i due fuoriusciti dal Pd: «Sarebbe l’unica strada possibile per garantire equilibrio al sistema politico nazionale oltre garantire la presenza dei valori dell’Edera nel panorama politico, ricostruendo una presenza repubblicana nel Paese».

Il repubblicano afferma che la nascita di una nuova formazione renziana «lascia il Pd libero di ridefinirsi come formazione più di sinistra di matrice socialista: senza dimenticare l’importante visione rappresentata da Calenda, aggiunge un’altra prospettiva al centro che non può non essere oggetto di opportune valutazioni da parte del Pri. Il percorso che abbiamo intrapreso col congresso di Bari è quello di contribuire alla creazione di una proposta politica che serva anche da base per ricostruire un nuovo centro-sinistra».

Allaccio abusivo nel condominio per rubare energia elettrica: 40enne arrestato

È uno dei quattro uomini finiti in manette nel weekend, in quattro distinte circostanze

NotturnaI carabinieri della compagnia di Cervia-Milano Marittima, durante i servizi svolti per il controllo del territorio lo scorso fine settimana, hanno arrestato quattro persone in quattro circostanze distinte.

Un quarantenne per furto di energia elettrica: attraverso un allaccio abusivo nel condominio garantiva l’energia alla propria abitazione. L’uomo ha trascorso una notte in camera di sicurezza e il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto in attesa del processo.

I militari hanno eseguito un ordine di carcerazione a carico di cinquantenne responsabile di ripetute molestie e minacce contro l’ex moglie. Il provvedimento ha origine dalle indagini svolte dall’Arma.

Un venticinquenne, in evidente stato di ebrezza alcolica, è stato sorpreso in un condominio mentre danneggiava delle autovetture. Nella circostanza, si è scagliato contro i militari, tentando di colpirli. Dopo l’udienza di convalida, l’arrestato è stato condannato alla pena di sei mesi di reclusione.

Infine è stato eseguito un ordine di espiazione pena emesso dal tribunale di Ravenna nei confronti di sessantenne per possesso di armi clandestine. L’interessato sconterà la pena di un anno in regime di detenzione domiciliare.

Torna “Puliamo il mondo”: un weekend di azioni di volontariato per l’ambiente

Il 21 e 22 settembre varie iniziative per ripulire spiagge, parchi, aree pubbliche. Organizzano il Comune e Legambiente

Green economyTorna anche a Ravenna dal 21 al 22 settembre la nuova edizione di “Puliamo il mondo”, versione italiana di “Clean up the world”, il più grande appuntamento di volontariato ambientale. Nel territorio ravennate si svolgeranno diverse iniziative per sensibilizzare alla cura e alla salvaguardia del nostro ambiente, supportate dal Comune e dal circolo Matelda Legambiente, in collaborazione con associazioni, comitati, scuole e cittadini che volontariamente si attivano per contribuire all’importante messaggio lanciato dall’iniziativa.

Sabato 21: camminata di pulizia organizzata dall’Istituto tecnico Morigia in collaborazione con la Pro Loco con partenza dallo stabilimento balneare Pelo di Punta Marina Terme; camminata di pulizia a Lido di Dante con partenza alle 9.30 da piazza Matelda sino alla torretta di avvistamento all’interno della pineta; pulizia della spiaggia di Marina Romea a cura dell’associazione Resiliearth con ritrovo alle 11.30 davanti al Corallo Beach di Marina Romea.

Domenica 22: camminata di pulizia degli stradelli di Marina di Ravenna inserita anche nelle iniziative della più ampia manifestazione Itacà, festival del turismo responsabile, con ritrovo alle 9.30 al Parco pubblico di Marina di Ravenna, vicino all’entrata della pineta. Ristoro senza l’utilizzo di plastica, offerto ai volontari al Finisterre Beach di Marina di Ravenna; pulizia di alcune aree del paese organizzata dai comitati cittadini di Savarna, Grattacoppa e Conventello con ritrovo alle 10 in piazza Italia, Savarna.

Oltre a partecipare agli eventi in calendario si può organizzare una propria azione – gesto per l’ambiente (ad esempio la raccolta rifiuti presso un’area pubblica, il conferimento di rifiuti alle stazioni ecologiche o la pulizia di piccole aree). Si può inoltre contribuire scrivendo a ceasra21@comune.ra.it inviando informazioni, foto, racconti del gesto a sostegno dell’ambiente per la divulgazione a promozione dell’attività. Tutto il materiale inviato verrà pubblicato in vetrina sul sito ceasra21.comune.ra.it, nella sezione Vetrina della sostenibilità.

“Alcol a minorenni”, chiuso per 15 giorni il bagno Marina Bay di Marina di Ravenna

Provvedimento della questura, comunicato dallo stesso stabilimento: «Assurdo, ci opporremo»

Marina Bay
Una festa al Marina Bay

Il questore ha deciso di chiudere per 15 giorni (a partire da oggi, 19 settembre) il Marina Bay, celebre stabilimento balneare di Marina di Ravenna.

Lo rendono noto i gestori dello stesso bagno su Facebook. Le forze dell’ordine contestano al Marina Bay di aver somministrato alcolici a minorenni e di non aver cessato l’attività musicale su richiesta dei carabinieri («richiesta avvenuta due ore dopo il furto di una collanina al fine di tentare di recuperare il potenziale colpevole nella massa», rivelano i titolari dello stabilimento).

«È assurdo ricevere un provvedimento del genere, prima ancora di aver dimostrato realmente che l’illecito sussista», si legge sulla pagina Facebook del Marina Bay. E ancora: «Nonostante il danno sia stato ormai creato ci opporremo a questo, in quanto ritenuto ingiusto».

I gestori comunicano comunque di essere già al lavoro per la stagione 2020.

Assemblea Confcooperative, l’invito: «Per venire scegliete trasporti sostenibili»

Il 20 settembre l’associazione di categoria chiede ai suoi delegati di scegliere mezzi attenti all’ambiente e di farsi una foto o un filmato da condividere

BiciConfcooperative di Ravenna-Rimini convoca l’assemblea annuale a Milano Marittima (il 20 settembre alle 15.45 al centro congressi di viale Gora) e invita delegati e ospiti a raggiungere l’appuntamento « scegliendo una modalità di trasporto sostenibile e attenta all’ambiente». L’associazione di categoria specifica: «Va bene anche la condivisione dell’auto fra più persone, l’importante è non recarsi all’evento con l’auto a uso singolo».

La particolare richiesta arriva perché l’assemblea coincide con la Settimana Europea della Mobilità sostenibile alla quale Confcooperative ha scelto di aderire. Inoltre l’Unione Territoriale ha aderito anche all’iniziativa “È tempo di muoversi” promossa dalla Camera di Commercio di Ravenna e organizzata con il supporto della cooperativa RicercAzione: «Tutti i delegati e gli ospiti sono invitati a scattare una foto o girare un breve video (massimo 8 secondi) per documentare la scelta green e inviare il materiale all’e-mail tempodimuoversi@gmail.com, indicando nome, cognome e l’ente Confcooperative Ravenna-Rimini».

Il programma dell’assemblea prevede alle 15.45 la registrazione dei partecipanti, alle 16 l’inizio dei lavori assembleari con i saluti delle istituzioni presenti e la relazione del presidente di Confcooperative Ravenna-Rimini Luca Bracci; prenderà poi la parola il direttore Andrea Pazzi che presenterà ai delegati la prima edizione del Bilancio di Sostenibilità dell’Unione territoriale, insieme ai numeri registrati nel 2018 dalla compagine; seguirà la tavola rotonda “Radicati nel territorio, proiettati sul mondo” alla quale parteciperanno il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, la direttrice nazionale di Confcooperative Fabiola Di Loreto, il presidente di Caviro Carlo Dalmonte, il presidente di Promozione Alberghiera Antonio Carasso e il presidente di Loccioni Enrico Loccioni, moderati da Ilaria Vesentini, giornalista de Il Sole 24 Ore. Conclusioni a cura del presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini.

Annullata l’interdizione per il presidente dell’Autorità portuale di Ravenna

Daniele Rossi e altri due dirigenti tornano al loro posto dopo il provvedimento cautelare emesso dieci giorni fa. Nel frattempo il ministero ha nominato un commissario

Daniele Rossi

Il tribunale del riesame ha annullato l’interdizione, emessa dieci giorni fa su richiesta della procura, a carico dei vertici di Autorità portuale: il presidente Daniele Rossi, il segretario generale Paolo Ferrandino e il direttore tecnico Fabio Maletti. Il provvedimento cautelare era stato emesso il 9 settembre ed è stato cancellato stamani, 19 settembre.

Si tratta di un annullamento deciso dal gip per un vizio di procedura sollevato dalle difese : nello specifico perché l’interdizione è arrivata prima dell’interrogatorio davanti al giudice.

I tre dirigenti tornano quindi operativi ma ora andrà chiarita l’organizzazione in via Antico Squero dove dal 16 settembre è arrivato un commissario, il dirigente della Regione Paolo Ferrecchi, nominato con urgenza dal ministero per gestire l’ente nella fase cruciale delle ultime approvazioni necessarie alla pubblicazione del bando da 250 milioni di euro per l’escavo dei fondali. Nella giornata di ieri si è tenuta l’ultima conferenza dei servizi a cui ha partecipato il commissario.

Quattro giorni di festa con la festa di Villanova: sport, musica, cucina, teatro

Dal 19 al 22 settembre nella frazione del comune di Ravenna l’appuntamento annuale

69550473 2347306842042782 6659289729512505344 OTorna la festa paesana a Villanova di Ravenna. Dal 19 al 22 settembre stand gastronomico, eventi, gare sportive, musica nel centro del paese. L’organizzazione è a cura di comitato cittadino, parrocchia San Giovanni Apostolo evangelista con il patrocinio del Comune.

Questi gli eventi principali: il 19 alle 17 Intitolazione sala parrocchiale a Don Giuseppe Ronchi, alle 19 passeggiata non agonistica notturna in mountain bike. Il 20 settembre alle 19 gara podistica e alle 21 commedia dialettale con la compagnia “Cvi de magazèn”. Il 21 dalle 15 aprono gli stand ed è in programma lo spettacolo per bambini. Domenica 22 torneo di calcetto alle 16 e alle 20.45 poesie del poeta pastore Renato Marziali, stornelli del duo marchigiano di Casali di Ussita, intermezzi musicali di Gabriele e Milva. Tutto il programma dettagliato a questo link.

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