martedì
23 Settembre 2025

Camion in strade vietate ai mezzi pesanti: sanzionati 12 conducenti su 16

La Polizia Municipale nella mattinata del 17 settembre ha effettuato un servizio straordinario di controllo in via Mattei e in viale Europa. Solo tre sono passati indenni alle multe

Foto N 3 Mattei

Dalle prime ore del mattino di oggi il personale della polizia locale di Ravenna ha effettuato un servizio straordinario di controllo relativo al transito di mezzi pesanti nelle vie cittadine ove vige il divieto di transito per tali categorie di veicoli. Nello svolgimento di questo servizio, articolato in due sessioni di controllo, una in via Mattei e l’altra in viale Europa, sono state impegnate tre pattuglie.

I controlli sono stati fatti con l’ausilio del software Police Controller, attraverso il quale vengono effettuati lo scarico dati dai cronotachigrafi digitali e il controllo sui tempi di guida e di riposo dei conducenti dei mezzi controllati. Su sedici conducenti di altrettanti mezzi pesanti, sono stati elevati dodici verbali di infrazione relativi al divieto di transito ed un verbale d’infrazione per riposo giornaliero insufficiente, per un totale di oltre 1.500 euro. Solo tre conducenti sono risultati in possesso di autorizzazione al transito.

Temporali, vento e mare molto mosso: allerta meteo gialla in tutta la provincia

Il provvedimento dell’Agenzia regionale di protezione civile valido per mercoledì 18 settembre

TemporaliDalla mezzanotte di oggi, martedì 17, alla mezzanotte di domani, mercoledì 18 settembre, sarà attiva in tutto il territorio provinciale di Ravenna l’ allerta meteo numero 82, per temporali e vento, emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia-Romagna. L’ allerta è gialla.

In particolare “sono previste precipitazioni diffuse anche di tipo temporalesco che potranno assumere carattere organizzato con maggiore probabilità sul settore centro-orientale della regione – citiamo il testo dell’allerta –. Nel corso della mattinata intensificazione dei venti da nord-est in particolare sul mare e lungo la fascia costiera (intorno a 62-74 Km/h). Il mare sarà molto mosso ma con altezza dell’onda prevista su valori inferiori alla soglia di allertamento. Generale attenuazione dei fenomeni in serata».

Il Comune di Ravenna raccomanda “di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso fissare gli oggetti sensibili agli effetti del vento, della pioggia e della grandine o suscettibili di essere danneggiati; prestare attenzione alle strade eventualmente allagate e non accedere ai sottopassi nel caso li si trovi allagati”.

Un emporio con cibo a disposizione gratuitamente per le famiglie povere

L’inaugurazione a Lugo, nel parcheggio dietro la Collegiata

Il Sindaco Davide Ranalli All'inaugurazione Di Velocibo
Il sindaco Ranalli all’inaugurazione dell’emporio

«Andiamo a prendere quello che gli altri non usano per farne l’inchiostro con cui scrivere, silenziosamente, storie di vita». Ha esordito così il presidente del Centro di Solidarietà Mauro Bazzocchi sabato 14 settembre all’inaugurazione di Velocibo, l’emporio solidale di Lugo. Si tratta di un nuovo spazio in cui le famiglie in difficoltà della Bassa Romagna potranno ritirare il cibo a loro necessario.

L’Emporio è allestito nei locali situati nell’area del parcheggio dietro la Collegiata, concessi in comodato d’uso gratuito dal Comune di Lugo. Velocibo, primo nella Bassa Romagna, rappresenta l’ottimizzazione del lavoro che da tempo il Centro di solidarietà, insieme alle altre associazioni, stava attuando sul territorio per far fronte alle primarie necessità di quasi 250 famiglie in difficoltà. Pasti caldi e prodotti in eccedenza vengono prelevati da Camst e dai supermercati disponibili a collaborare, per poi essere distribuiti casa per casa agli assistiti. Con l’apertura dell’Emporio Velocibo saranno le famiglie a ritirare quanto necessario presso l’emporio. Per alcuni casi potrà invece continuare la consegna domiciliare come in passato.

L’Emporio Velocibo è frutto di un lavoro di squadra tra Comune di Lugo, Servizi Sociali dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, associazioni di volontariato e soggetti privati, tra cui l’Utensileria Lughese. A fare da capofila al progetto è il Centro di solidarietà di Lugo, in collaborazione con il Tavolo Vito Montanari, che riunisce associazioni di volontariato di matrice cattolica del territorio, e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo, in collaborazione con il Fondo di Beneficenza di Crédit Agricole Italia. Il Progetto è cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso la r.E,R. e il Centro Servizi per il Volontariato provinciale.

Ravenna, il menestrello di via Diaz inizia lo sciopero della fame: «Fatemi suonare»

Bartoletti senza licenza da quasi quattro mesi dopo la lite con una famiglia. «Il dazio l’ho pagato»

Menestrello VertherWerther Bartoletti, il cosiddetto “menestrello” che si esibiva tradizionalmente in via Diaz, in centro a Ravenna, da oggi, 17 settembre, intraprende uno sciopero della fame per protestare contro la sospensione della licenza. Una protesta pacifica, scrive su Facebook, per poter tornare a suonare nella sua città (in queste ultime settimane lo ha fatto sporadicamente a Rimini), dove si esibisce da 17 anni.

Il Comune ha “sospeso” Bartoletti dopo i fatti di fine maggio, quando Bartoletti era stato protagonista (anche in un video poi circolato sui social) di una lite, aggredendo verbalmente una famiglia, tanto da finire denunciato dalla polizia municipale.

«La sospensione non ha un termine, dopo quattro mesi credo di aver pagato dazio», dice Bartoletti – che ha pure fatto ricorso al Tar – ricordando di essere disoccupato. «O mi fanno suonare o che per favore mi aiutino a trovare un lavoro – scrive su Facebook –: tutti i mesi ho un affitto da pagare, non mi sembra democratico lasciarmi morire».

Arriva la nomina ufficiale: Ferrecchi è il commissario dell’Autorità portuale

Provvedimento firmato da Paola De Micheli, ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti: l’ingegnere viene dalla Regione dove guida la Direzione Cura del territorio e dell’ambiente

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L’incontro a Hong Kong a dicembre 2018 tra la delegazione ravennate del porto e il colosso China Merchants Group. Paolo Ferrecchi è il primo da sinistra

La ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, ha nominato il commissario dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centro-settentrionale, ossia Ravenna: la scelta, come era già parso ormai chiaro negli ultimi giorni, è caduta sull’ingegnere Paolo Ferrecchi, capo della Direzione Cura del territorio e dell’ambiente per la Regione Emilia-Romagna. La nomina di Ferrecchi arriva per consentire alla governance pubblica del porto di portare avanti le principali partite in cui è impegnata – prima fra tutte l’iter per arrivare alla pubblicazione del bando da 250 milioni di euro per i dragaggi – a seguito dell’azzeramento dei vertici (presidente, segretario e direttore tecnico) per effetto di una interdittiva cautelare emessa dal gip nell’ambito dell’inchiesta per l’affondamento del Berkan B.

Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, ha commentato così: «Ringrazio la ministra per la tempestività e la celerità con la quale ha provveduto alla nomina del commissario. Al netto delle vicende giudiziarie e della loro evoluzione nelle prossime settimane, era assolutamente necessario dare immediatamente una guida all’Autorità portuale con piena possibilità di poteri, sia per dare continuità al progetto dell’Hub portuale, per affrontare vicende cogenti come quella della Berkan B, ma anche per garantire la gestione e la manutenzione ordinaria dei fondali, gli adempimenti che riguardano il lavoro portuale e tutte le altre scadenze quotidiane».

La scelta caduta su Ferrecchi piace al primo cittadino: «Come comunità non possiamo che accoglierla con grande favore, conoscendone la serietà, la professionalità e la competenza dimostrate in questi anni alla direzione dell’area Infrastrutture della Regione Emilia Romagna. L’ingegner Ferrecchi ci ha accompagnato in tutte le fasi del progetto di Hub portuale, ne conosce le opportunità per tutta l’economia regionale, dunque lo ringraziamo di cuore per aver dato disponibilità a gestire questa fase difficile e lo accogliamo a Ravenna con un grandissimo benvenuto».

Casa della salute di Lido Adriano: ecco come sarà e dove avrà sede

Sette ambulatori e due sale d’attesa. L’Ausl ha approvato il canone di locazione con la società proprietaria dell’immobile

Casa Salute Lido Adrian
La planimetria della nuova Casa della Salute

Avrà sette ambulatori e due sale d’attesa, distribuita su una superficie totale di 257 metri quadri. La nuova Casa della salute di Lido Adriano sorgerà in via Zancanaro Tono, la stessa strada in cui da poco è stata realizzata la scuola. L’Ausl Romagna ha appena approvato il contratto di locazione con la società proprietaria dell’immobile.

La  casa della salute avrà sede negli uffici in zona Lidl e il contratto – della durata di sei anni – partirà a partire dal 2020. Secondo il contratto entro il 31 dicembre di quest’anno il locatore deve adeguare gli spazi alle esigenze ambulatoriali (al momento l’immobile ha un’altra destinazione d’uso).

Secondo le norme, gli ambulatori devono avere una superficie non inferiore ai 12 metri quadri, la sala d’attesa deve essere distribuita su una superficie minima di nove. Ci sono poi una serie di altri dettami elencati nel capitolato prestazionale appena approvato dall’Ausl Romagna.

Secondo il progetto i sette ambulatori avranno una superficie compresa tra i 14 e i 16 metri quadri, con due spaziose sale d’attesa (una trentina di metri quadri l’una). Sarà inoltre dotata di spogliatoio per il personale e di due depositi. I numeri civici indicati nel contratto – quelli cioè nei quali si struttura l’immobile – sono il 155-156, 181-183. Il canone di locazione è fissato a 14.442 euro all’anno.

Spiagge, concessioni prorogate: i Comuni distribuiscono il regalo gialloverde

Cervia ha già concluso le procedure, Ravenna lo sta facendo: i bagnini avranno i documenti con l’estesione fino al 2033 dagli uffici del Demanio

Spiaggia Lido di DanteLa legge di Bilancio 2019, approvata dal governo gialloverde alla fine dell’anno scorso, contiene la proroga di quindici anni (nuova scadenza a fine 2033) per le concessioni demaniali agli stabilimenti balneari. La Regione Emilia-Romagna ha emanato una circolare indirizzata ai comuni costieri invitandoli a estendere le concessioni senza eccessive procedure burocratiche. L’intervento delle amministrazioni locali di fatto è solo una formalità: in estrema sintesi si tratta di un timbro che gli uffici comunali del Demanio appongono sul titolo concessorio già in possesso dei bagnini. A Cervia è già stato fatto tutto: l’ufficio comunale ha concluso a fine agosto le procedure e consegnato alla cooperativa dei bagnin i titoli concessori per i duecento stabilimenti balneari di Milano Marittima, Cervia, Pinarella e Tagliata. A Ravenna, fa sapere il Comune oggi 16 settembre, ha preso avvio l’ultima fase: l’ufficio competente ha cominciato in questi giorni a inviare a tutti i concessionari, che precedentemente avevano già depositato l’originale della concessione, la comunicazione relativa al ricalcolo dell’imposta di registrazione a fronte dell’estensione della durata del titolo. Nella nota inviata viene indicato l’importo esatto da versare ed è allegato il modello da utilizzare per la presentazione all’Agenzia delle Entrate. Una volta verificata la regolarità dei versamenti dei canoni demaniali marittimi, dell’addizionale regionale e dell’imposta di registro, il Demanio del Comune procederà con l’apposizione di annotazione sull’originale della concessione e la restituzione al concessionario. Ad oggi su un totale di 247 concessioni demaniali turistico-ricreative, circa il 70 percento ha consegnato l’originale del titolo demaniale. Entro la fine di settembre coloro i quali hanno consegnato l’originale del titolo riceveranno la comunicazione sopra indicata.

I 47 km del tratto di costa della provincia, suddivisa fra i comuni di Ravenna e Cervia, contano circa 400 concessionari per quasi altrettanti stabilimenti balneari. Le tariffe sono fissate dallo Stato per tutta Italia: 1,32 euro al mq all’anno per le aree scoperte, 2,20 per le aree con manufatti. Calato nella realtà attuale si tratta di un peso annuo che varia, a seconda della superficie, da circa 8mila euro fino oltre 30mila a cui si sommano i 5-6mila euro necessari per garantire il servizio salvataggio.

Ma la proroga al 2033 potrebbe sgretolarsi in tribunale di fronte a eventuali ricorsi (alcuni già partiti in altre parti d’Italia). Tutto gira intorno alla direttiva dell’Ue formalmente identificata dalla sigla 2006/123/CE ma molto più nota come direttiva Bolkestein dal nome del politico olandese Frederik “Frits” Bolkestein, il commissario europeo per il mercato interno della Commissione Prodi che ha sostenuto la sua approvazione. La Bolkestein è stata presentata dalla Commissione europea nel febbraio del 2004 e emanata nel 2006, la legislazione italiana l’ha recepita tramite l’approvazione del decreto legislativo numero 59 del 26 marzo 2010. La direttiva si concentra sui servizi del mercato unico europeo e si occupa di concorrenza: per quanto riguarda in particolare le attività dei bagni prevede la possibilità a tutti, anche ad operatori di altri Paesi dell’Ue, di partecipare ai bandi pubblici per l’assegnazione delle concessioni. Le cosiddette aste per le spiagge. Invece il Governo approvò una legge per slittare al 31 dicembre 2020 la scadenza delle concessioni delle spiagge su tutta la costa italiana fissata al 31 dicembre 2015, confermando gli stessi concessionari senza gara a evidenza pubblica. Una proroga automatica. Una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, depositata il 14 luglio 2016, stabilì che le concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari non possono essere rinnovate automaticamente alla scadenza ma vanno messe a gara. Bocciata quindi la proroga automatica dal 2015 al 2020. Contro la proroga al 2020 – la seconda dopo una prima che aveva già spostato la scadenza dal 2013 al 2015, in entrambi i casi per prendere tempo per arrivare a legiferare in materia senza che ancora sia accaduto – hanno fatto ricorso al Tar due imprese interessate a subentrare in due concessioni demaniali esistenti in Sardegna e in Lombardia, rinnovate senza apertura al mercato. I due tribunali amministrativi regionali hanno così rivolto una questione pregiudiziale alla Corte europea chiedendo di verificarne la compatibilità del comportamento italiano con il diritto comunitario. In particolare i giudici del Tar dubitavano della legittimità dell’automatismo per la proroga.

Chi non è d’accordo con la proroga attuale è Ravenna in Comune, lista di opposizione in consiglio comunale: «Non siamo ideologicamente schiavi del concetto di libero mercato e della sua invisibile manina – dice il consigliere comunale Massimo Manzoli –, riteniamo ci possano essere valide ragioni perché una risorsa pubblica sia allocata senza gara e mantenuta in assegnazione per periodi anche lunghi. Può trattarsi di progetti aventi caratteristiche del tutto peculiari, di attività con ricadute benefiche sulla collettività. Nel caso delle spiagge, però, ci troviamo di fronte a proroghe a pioggia, in assenza di qualunque vantaggio per il pubblico. La proroga non fa distinzioni tra chi gestisce direttamente lo stabilimento balneare e chi, invece, lo affitta lucrando la rendita di posizione al momento dell’incasso di un lauto canone di affitto avendo pagato un irrisorio canone».

La Pigna commenta così: «Dopo alcune dichiarazioni, la discussione di un’interrogazione e la presentazione di una mozione in consiglio comunale, la giunta De Pascale è stata costretta a procedere, nonostante la riluttanza manifestata, all’estensione delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari. Non si tratta di una vittoria della lista civica bensì del riconoscimento, grazie alle nostre iniziative, di un diritto previsto dalla dalla Legge di Bilancio. Ora gli imprenditori del settore balneare possono stare tranquilli: il pressing da noi esercitato in questi mesi sul Pd sta, finalmente, dando gli effetti sperati».

Addio a Carlo Signorini, la città piange un altro grande del mosaico contemporaneo

L’assessora alla Cultura: «Lo ricordiamo con particolare riconoscenza e affetto come assistente ai corsi di mosaico della nostra Accademia»

Carlo Signorini
Un lavoro di Carlo Signorini su pannello di Mimmo Paladino (foto da Wikipedia)

Scompare un altro protagonista dell’arte musiva a Ravenna. Dopo la morte di Sergio Cicognani, avvenuta a fine luglio, la città piange anche Carlo Signorini. Il mosaicista è morto a Lussembergo. Era figlio del maestro Renato Signorini e di Ines David, mosaicista anch’essa, che affiancava il marito in tante commesse.

«Carlo – ricorda l’assessora alla cultura Elsa Signorino –  ha saputo raccogliere il testimone della gloriosa tradizione familiare, ma anche costruire un suo percorso peculiare, misurandosi con l’insegnamento, i cantieri di restauro, ma privilegiando soprattutto il rapporto con gli artisti contemporanei. Il suo temperamento, i suoi interessi, i suoi sguardi curiosi, mobili e inquieti, non avrebbero potuto ritrovarsi in una dimensione solo locale. Carlo Signorini nei lavori realizzati con il suo studio Il Mosaico, fondato nel 1972 circa a Ravenna (poi studio Carlo Signorini dal 1976) ha collaborato con tanti artisti per progetti architettonici, di design e per opere da cavalletto. Fra i tantissimi lavori in Italia e all’estero ne ricordiamo uno in particolare, inserito nella collezione permanente dei mosaici contemporanei del Museo d’arte della città: la misteriosa Vanità, mosaico su cartone a firma di Mimmo Paladino».

Da molti anni ormai l’artista viveva in Lussemburgo. «Naturalmente – conclude Signorino – lo ricordiamo con particolare riconoscenza e affetto come assistente ai corsi di mosaico della nostra Accademia e quindi nel suo ruolo di maestro, portatore delle sue conoscenze e della sua creatività presso le giovani generazioni di futuri mosaicisti».

Baldassarri, iniziata l’avventura Mondiale. In palio anche il pass per l’Olimpiade

Ginnastica ritmica / Nella rassegna iridata di Baku, in Azerbaijan, il 16 e il 17 settembre si gareggia al cerchio e alla palla, il 18 e il 19 alle clavette e al nastro, il 20 è previsto il concorso generale. Milena scaramantica: «Spero vada tutto per il meglio»

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La ginnasta ravennate Milena Baldassarri alla palla (foto FGI)

E’ iniziata oggi, lunedì 16 settembre, l’avventura iridata di Milena Baldassarri. La 17enne ravennate partecipa ai campionati mondiali di ginnastica ritmica che si terranno fino al 22 settembre a Baku, in Azerbaijan, valevoli anche per la qualificazione all’Olimpiade di Tokio in programma il prossimo anno. Le prime sedici classificate del concorso generale staccheranno infatti il pass per i Giochi.

Assieme alla compagna azzurra Alexandra Agiurgiuculese la ginnasta cresciuta nell’Edera Ravenna si cimenterà in tutti e quattro gli attrezzi, con il programma di gare iniziato questa mattina alle 10 con le qualificazioni individuali a cerchio e palla che proseguiranno anche martedì 17 settembre, dalle 8 alle 15. Al termine della fase preliminare in questi due attrezzi andranno in scena le rispettive finali di specialità (dalle 17.30 alle 18.35, in diretta tv su Rai Sport). Stesso discorso per mercoledì 18 e giovedì 19 settembre, cambieranno solo gli attrezzi: si passerà alle clavette e al nastro.

L’intera qualificazione varrà anche per un posto (con un massimo di due per nazione) nelle migliori 24 ginnaste che venerdì 20 settembre si sfideranno nel concorso generale, la competizione che assegnerà 16 pass diretti per l’Olimpiade di Tokyo 2020. Alla vigilia del Mondiale, Milena preferisce non sbilanciarsi: «Sono scaramantica, per cui preferisco parlare il meno possibile. Incrocio le dita e spero che vada tutto bene, in quanto in pedana non temo niente. Gareggerò con grinta, cercando di compiere degli esercizi perfetti dall’inizio alla fine. Se poi commetterò degli errori, dovrò restare concentrata e provare a proseguire al meglio. E’ ovvio che temo alcune avversarie, ma questo non dovrà rappresentare un peso per me».

Le finali saranno trasmesse su Rai Sport ed ecco nel dettaglio gli orari delle dirette che riguardano Baldassarri: martedì 17 settembre, 2ª giornata qualifiche cerchio e palla, dalle 17.15 alle 19.15; giovedì 19 settembre, 2ª giornata qualifiche clavette e nastro, dalle 17.30 alle 19.15; venerdì 20 settembre, concorso generale individuale, dalle 15.40 alle 19.10.

Striscioni vietati, gli Ultras non entrano in curva. La società: «Serve buon senso»

I tifosi hanno deciso di protestare contro la decisione della questura di non fare entrare le pezze ufficiali. Il Ravenna invoca il ritorno ad un «clima di collaborazione sereno»

Rispetto Per I Ravennati
Una delle immagini di protesta che sta circolando sui Social

La questura ha vietato l’ingresso agli striscioni ufficiali degli Ultras e i tifosi non sono entrati in curva, perdendosi la prima vittoria dei giallorossi con la Vis Pesaro. Nessuna protesta con la squadra ma «stavolta – hanno scritto i tifosi  sulla pagina Fb  – abbiamo dovuto anteporre il nostro essere Ultras alla nostra passione. Non ci fanno entrare le pezze del gruppo e allora non entreremo nemmeno noi. Prima di tutto viene il gruppo, lo striscione poi tutto il resto».

Da parte sua in una nota stampa il Ravenna precisa di non poter «interferire in alcun modo sulle norme vigenti relative alla sicurezza negli stadi e alle direttive su questioni di ordine pubblico. Come risulta lampante anche dalle cronache di queste ore, in un clima nazionale esacerbato che non aiuta a recepire il tifo nella maniera che merita, è lecito attendersi un’attenzione ancora maggiore e in un certo senso invasiva da parte delle forze dell’ordine, relativa ai messaggi e ai comportamenti che vengono portati all’interno dello stadio. Va anche rilevato che ogni inizio di stagione richiede un tempo ragionevole di “aggiustamento”, che auspichiamo sia breve e possa essere affrontato dalle parti in causa con la calma e il buon senso richiesti in queste circostanze». 

Il club scrive che è «imperativo ricordare a tutte le parti in causa che nella stagione 2018/2019 il comportamento dei tifosi del Ravenna Football Club è stato pressoché esemplare. Per la prima volta da quando esiste, il Ravenna Football Club non ha subito sanzione alcuna durante tutta la durata del campionato per intemperanze o comportamenti offensivi, segno di una cultura e di una maturità che vanno riconosciute ai nostri sostenitori, aspetto per il quale siamo grati a tutti, con l’auspicio di riuscire confermarci anche per la stagione in corso. L’augurio dunque è che questa notazione finale serva a ristabilire un clima di collaborazione reciproca e di serenità, al fine di tornare al più presto ad occuparci di ciò che ci sta più a cuore, ovvero il futuro sportivo del Ravenna Football Club che, per essere di esempio e di successo, ha bisogno del supporto di tutta la città».

Forza Nuova in piazza dopo la chiusura delle pagine su Facebook

Manifestazione del partito di estrema destra contro il governo: «Esecutivo anti nazionale, ritroviamoci sotto il vessillo tricolore»

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Desideria Raggi
«Censura social»: secondo Forza Nuova la chiusura delle pagine Fb di vari gruppi e dei profili privati dei militanti politici del partito è da racchiudere in queste due parole. Così annuncia che il 21 settembre alle 17.30 sarà in piazza per protestare contro il governo «di estrema sinistra e antinazionale» come commenta la responsabile di Forza Nuova per la Romagna, Desideria Raggi.
«Ora, più che mai, è giunta l’ora che il popolo si riprenda ciò che è suo, la propria identità nazionalistica quale popolo sovrano, ed è per questo che,  mettendo da parte ogni sigla politica ma radunandoci sotto un’unica bandiera, il tricolore, che alta sventolava orgogliosa in tempi passati  scenderemo in piazza Einaudi a Ravenna con una manifestazione aperta a tutti coloro che vogliono lottare contro ogni forma illegittima di governo, contro ogni forma di censura e repressione prettamente ideologica». L’invito di Forza Nuova è quindi quello di scendere in piazza senza vessilli politici ma soltanto con il tricolore.

Un murale sull’amore sulla facciata del liceo al posto della scritta omofoba – FOTO

L’artista ha vinto un concorso tra 18 partecipanti aggiudicandosi anche un premio di mille euro del Comune di Ravenna

È stato inaugurato questa mattina (16 settembre) il murales dello street artist Davide D’Angelo, 35 anni, di Ascoli Piceno, in arte Urka, all’opera per due giorni sul muro della palestra del liceo scientifico di Ravenna che nella scorsa primavera era stato imbrattato con una scritta (“Il preside è gay”) rivolta al dirigente Gianluca Dradi.

L’opera artistica che ne ha preso il posto è nata da un progetto promosso dal liceo scientifico Oriani, dall’assessorato alla Pubblica istruzione del Comune e dalla Provincia, in collaborazione con l’Università di Bologna, attraverso una chiamata pubblica vinta, appunto, da Davide D’Angelo.

«Chiudiamo in questo modo – ha detto il dirigente scolastico Dradi – una vicenda nata dall’ intenzione di offendere, che invece si è trasformata in un’opportunità di riflessione e di crescita grazie alla reazione della comunità scolastica ma anche dell’intera città a cui mi sento orgoglioso di appartenere».

Il preside ha quindi letto la lettera pervenuta dal Ministro dell’Istruzione, università e ricerca, Lorenzo Fioramonti, che ha voluto esprimere la propria vicinanza e soddisfazione dal momento che la vicenda aveva avuto un rilievo nazionale.

«L’opera d’arte cancella una scritta che voleva essere offensiva – ha affermato il sindaco de Pascale – e nasce da una grande collaborazione con l’intenzione di lanciare un messaggio chiarissimo che è quello di imparare il valore universale dell’amore per non assuefarsi mai alle forme di discriminazione e alla violenza che spesso ci circondano».

1Aprire l’anno scolastico con questa inaugurazione – ha continuato il direttore dell’ufficio scolastico territoriale Melucci – è un bel modo di iniziare riaffermando il valore delle virtù civiche e la forza della scuola come luogo di pensiero e di educazione al rispetto, all’accoglienza, all’avere riguardo di se stessi e degli altri».

«Ho ascoltato con piacere i vostri interventi – ha detto infine l’artista D’Angelo – che testimoniano quanto il tema sia sentito dalla comunità e quanto sia importante il suo valore. Ringrazio tutti per avermi dato modo di esprimermi su un tema delicato che ho cercato di rendere nella maniera più universale possibile».

Il tema del murales, legato al superamento dell’omofobia e di ogni forma di discriminazione, è stato individuato e scelto dagli studenti del liceo: rappresenta un matitone con i colori dell’arcobaleno su cui campeggia la scritta “La cosa più grande che imparerai è amare ed essere riamato”.

La proposta di Urka si è classificata prima tra quelle provenienti da 18 concorrenti, di cui uno russo. La scelta del vincitore è stata frutto dell’opinione della maggioranza degli studenti del liceo – in 470 hanno partecipato a un sondaggio esplorativo a loro riservato – e della valutazione espressa dalla giuria di esperti composta dallo stesso dirigente Dradi, dalla professoressa Maria Luisa Martinez, dall’ingegnere Marco Conti della Provincia, dalla responsabile dell’unità organizzativa Qualificazione e Politiche giovanili del Comune Valeria Mazzesi e dal professor Luca Ciancabilla, docente di storia dell’arte dell’Università di Bologna.

Il vincitore si è aggiudicato un premio di 1.000 euro da parte del Comune oltre a ricevere il sostegno delle spese per la realizzazione del murales e per l’alloggio.

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