sabato
27 Settembre 2025

«Solo 2mila “interi” sui 27mila ingressi del Mar, di cui 8.665 gratuiti: una farsa»

Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna torna sui numeri del Museo d’arte. «E il Comune in tre anni ha speso 1,2 milioni…»

Mar Ravenna Museo ArteIl decano dell’opposizione Alvaro Ancisi torna all’attacco del Comune per la gestione del Mar, il Museo d’Arte della città di Ravenna. In particolare il consigliere comunale di Lista per Ravenna punta il dito contro il bilancio semestrale presentato nelle scorse settimane che parlava di circa 27mila ingressi complessivi al museo, di cui quasi 15mila per le mostre fotografiche tra cui quella del celebre Oliviero Toscani.

«Dalle 27.417 presenze del Mar – sottolinea Ancisi dati alla mano – bisogna detrarre, perché non passano dalla biglietteria del Mar, 4.180 “ingressi mostre dei bambini”, in sostanza scolaresche, e 1.974 (contati peraltro a mano) ad “eventi della Sala Martini”, cioè conferenze, presentazione di libri, incontri di vario genere, non mostre d’arte.

La biglietteria del Mar, secondo i dati in mani ad Ancisi, ha potuto così registrare solo i seguenti due dati certi: «”ingressi interi: 2.007; incasso: 12.634″, pari ad un prezzo di biglietto medio di 6,3 euro; “ingressi omaggio: 8.665”. Sfido chiunque a trovare, tra i 4.158 musei d’Italia, uno solo in cui il rapporto tra visitatori paganti il prezzo intero e visitatori gratis sia così devastante. Si aggiunge la farsa degli “ingressi ridotti (compreso ingresso con visita guidata e aperitivo): 10.491; incasso: € 56.782”, dove non si capisce quanti di questi soldi “incassati” corrispondano alle spese pagate dal Mar per le visite guidate ( 37,25 euro ciascuna) e per gli aperitivi (5,50 euro a persona)».

Ancisi conclude ricordando come il Comune negli ultimi anni della passata gestione (quella con curatore scientifico Claudio Spadoni) avesse azzerato i contributi per il Mar mentre “i soldi pagati al nuovo corso dal Comune stesso tra il 2017 e il 2018 o da pagare nel 2019 assommano ad oltre 1,2 milioni. Né c’è speranza che vada meglio nel secondo semestre di quest’anno, giacché l’Istituzione, prevedendo nel bilancio del 2019 una diminuzione delle entrate rispetto a quelle pur magrissime del 2018, si giustifica col fatto che in questo periodo ricade la Biennale sul Mosaico, strepitosa macchina mangiasoldi, che non richiama utenti disposti a versarne qualcuno”.

L’Endas vuole riaprire il cinema Astoria: nel progetto previste anche palestre

L’associazione manterrebbe una sala per film d’essai, puntando poi su teatro, ginnastica e danza

C’è un progetto dell’Endas per riaprire la multisala Astoria di Ravenna. La notizia è riportata sulle pagine del Carlino Ravenna in edicola oggi, mercoledì 24 luglio, dove si legge che la nota associazione impegnata nell’ambito del tempo libero e dello sport avrebbe già sottoposto il proprio progetto all’Amministrazione comunale.

L’Endas avrebbe in mente di mantenere una sala per il cinema d’essai e poi sfruttare il resto del locale di via Trieste per spettacoli teatrali, saggi di danza e ginnastica, realizzando anche alcune piccole palestre peri tanti iscritti ai corsi di danza e ginnastica dell’Endas.

La proprietà dell’immobile è come noto della cooperativa di costruzioni Acmar, attualmente in concordato in continuità, con l’Astoria finita nella lista dei beni alienabili dal curatore fallimentare.

Una serata per sostenere le terapie di Martina, 15enne con una paralisi cerebrale

Beneficenza a Lido Adriano con balli folk e cover band

Martina
Martina

Va in scena mercoledì 24 luglio a Lido Adriano l’ormai tradizionale evento estivo di solidarietà a favore del progetto Il Volo di Martina. Si tratta di un comitato di beneficenza costituito per seguire e accompagnare Martina Fumolo, oggi 15enne, nel suo costoso percorso di terapia e cure. La giovane ravennate è infatti nata con una paralisi cerebrale, per affrontare la quale, e cercare di migliorare la qualità della sua vita, sono necessarie terapie a carico della famiglia.

Organizzando vari eventi o iniziative il comitato dà così una mano alla famiglia di Martina, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia.

All’ultimo evento invernale al teatro Rasi sono stati raccolti oltre 4mila euro a questo scopo.

A Lido Adriano in piazza Vivaldi l’appuntamento è dalle 21 con un’esibizione di ballo tradizionale e moderno del Gruppo Malpassi e il concerto dei Twisted Fate con il loro hard rock, con un repertorio ricco anche di cover (da Bon Jovi ai Deep Purple).

 

Rubavano i bancomat e prosciugavano il conto agli anziani: arrestati padre e figlio

I complimenti del sindaco De Pascale ai carabinieri della stazione di Ravenna per l’operazione. Ai domiciliari ex venditore porta a porta

ImagesSono arrivati lunedì i complimenti del sindaco di Ravenna Michele de Pascale «al maresciallo comandante Giovanni Majorana, a tutti i carabinieri della stazione di Ravenna Principale e alla magistratura» per l’operazione che ha portato all’arresto di due persone accusate di truffa a danno di tre anziani.

Si tratta di padre e figlio, di origini siciliane, disoccupati, che con la scusa di vendere a domicilio prodotti per una nota azienda alimentare (in particolare il figlio, che ci aveva lavorato in passato e aveva così instaurato un rapporto di confidenza con le vittime), sono riusciti a impossessarsi del bancomat di tre anziani (quelli al momento accertati), scambiandolo di nascosto con uno non più valido, e anche ad ottenere il codice segreto.

Una volta ottenute le carte, poi i due erano riusciti a prelevare o acquistare merce in pochi giorni per un valore complessivo di quasi 3mila euro per ogni conto corrente.

Padre e figlio – residenti rispettivamente a Pinarella e San Pietro in Vincoli – ora sono agli arresti domiciliari.

«Ringrazio le forze dell’ordine per aver condotto l’azione tempestivamente – ha scritto ancora il sindaco De Pascale – e con grande professionalità, a protezione delle persone più fragili».

L’OraSì nel segno dei giovani con la conferma di Jurkatamm e l’arrivo di Bravi

Basket A2 / L’ala estone classe 2000 torna a Ravenna in prestito dalla Virtus Bologna, la guardia-ala del ’98 ha giocato in B a Porto Sant’Elpidio. Reso noto il calendario della Supercoppa

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L’ala estone Mikk Jurkatamm resta a Ravenna

L’OraSì si concentra sui giovani ripartendo da Mikk Jurkatamm e assicurandosi l’under Elia Bravi. Il general manager Julio Trovato, che lo ha voluto con forza la scorsa estate, ha perfezionato l’operazione di prestito per un altro anno dell’ala estone, di proprietà della Virtus Segafredo Bologna. Nella prima stagione in giallorosso il giovane talento classe 2000, all’esordio in A2, ha mostrato le sue grandi potenzialità, mettendo presenza costante in difesa, coraggio su ogni palla e infiammando il palazzetto con le sue triple. Per lui una media di 4 punti e 1,5 rimbalzi in circa 14 minuti di utilizzo sul parquet. “Iceman”, così soprannominato nell’ambiente per le sue origini baltiche e per la sua freddezza in campo, è già entrato nel cuore dei tifosi, che ne hanno sempre sostenuto la sfrontatezza e genuinità.

Jurkatamm completa così un’inedita e giovanissima coppia estone, insieme al connazionale Kaspar Treier: entrambi sono di formazione italiana e per questo spendibili come under in campionato. «La riconferma di Mikk nasce dalla volontà di far crescere ulteriormente il giocatore – sottolinea Trovato – in un ambiente dove ha lavorato bene e dove potrà dire ancora la sua, per trovare maggior confidenza in un campionato di livello. Ringrazio la Virtus Bologna e l’agenzia Sigma per la fiducia che ci hanno riconosciuto di nuovo nella gestione del percorso di sviluppo del ragazzo».

ELIA BRAVI
La guardia-ala classe ’98 Elia Bravi

Un altro tassello per la nuova stagione sportiva giallorossa è inoltre rappresentato da Bravi, guardia-ala classe 1998, 190 cm per 92 kg. Cresciuto nelle giovanili della Polisportiva Cesenatico, ha giocato in Serie C gold al Gaetano Scirea Bertinoro e in B, prima a Cento poi a Porto Sant’Elpidio. Bravi risponde a quelle caratteristiche di versatilità volute dal coach Cancellieri per i suoi giocatori: una grande fisicità che gli permette di essere un ottimo difensore e una buona mano che lo rende pericoloso in attacco. «Elia è un atleta molto interessante, che ha voglia di mettersi in gioco – commenta Trovato -. Crediamo possa essere l’elemento giusto per completare il giro degli under e che Ravenna rappresenti per lui un’ottima opportunità per crescere e maturare».

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Il pubblico giallorosso dell’OraSì

Supercoppa La Lega Nazionale Pallacanestro, ricevute le disponibilità di impianti, giorni e orari di gara indicati dalle società di A2 partecipanti alla Supercoppa LNP 2019 Old Wild West, ha reso noto il calendario della fase di qualificazione. Questo il programma del Girone Bianco, dove è inserita l’OraSì. Domenica 8 settembre: Andrea Costa Imola-Assigeco Piacenza (ore 18) e OraSì Ravenna-Unieuro Forlì (ore 20, PalaCosta, l’indicazione della struttura è indicativa, visto il richiamo della partita e il presumibile afflusso delle tifoserie). Mercoledì 11 settembre: Unieuro Forlì-Andrea Costa Imola (ore 20.30) e Assigeco Piacenza-OraSì Ravenna (ore 20.30). Domenica 15 settembre: Andrea Costa Imola-OraSì Ravenna (ore 18) e Unieuro Forlì-Assigeco Piacenza (ore 18).

Il Ravenna pesca la Sanremese nel primo turno della Coppa Italia maggiore

Calcio C / Il match è in programma il 4 agosto al “Benelli”. In caso di passaggio del turno, il prossimo avversario sarà il Chievo, da affrontare a Verona l’11 agosto

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Il Ravenna ha iniziato la stagione con una vittoria nel test con l’Udinese (foto Petrussi)

Sarà la Sanremese l’avversaria del Ravenna nel primo turno della TIM Cup, la Coppa Italia maggiore. La squadra ligure, ex Unione Sanremo, nella passata stagione si è posizionata al secondo posto del Girone A della Serie D, per poi disputare i playoff e infine venire ripescata. La partita si giocherà il 4 agosto in orario da definire allo stadio “Benelli”. La vincente del primo turno affronterà il Chievo Verona l’11 agosto, in terra veneta. A sua volta la vincente di questa sfida se la vedrà nel terzo turno, in programma il 18 agosto, con il Cagliari, in trasferta in Sardegna. Andando ancora più avanti, l’avversario del quarto turno potrebbe essere la Sampdoria, mentre quello degli ottavi di finale l’Inter.

Nei lidi ravennati una gran bella stagione balneare …da cani

Sei spiagge libere dog friendly, una trentina di stabilimenti balneari con spazi
riservati e altri servizi. Ce ne parla l’assessore comunale Giacomo Costantini

Cane BimboNell’ultimo decennio è creciuta notevolmente la domanda di servizi turistici legati al possesso di animali domestici, in particolare ai cani, che riguardano principalmente la possibilità per chi è in vacanza (ma anche per i residenti) di portare in spiaggia o alloggiare nelle strutture ricettive il proprio amico a 4 zampe. A Ravenna si è cercato di rispondere a queste esigenza con varie iniziative pubbliche e stimolando gli operatori privati ad attrezzarsi in questo campo. A stagione estiva ormai avviata ne parliamo con l’assessore comunale al turismo Giacomo Costantini.

Quante sono a oggi le spiagge sui lidi ravennati dedicate ai cani?
«Con la recente apertura di un’area fra Marina di Ravenna e Punta Marina in un tratto di spiaggia di 50 metri fra i bagni Ruvido e Dolce Vita, e l’allargamento di quella di Lido Classe verso gli stabilimenti balneari, ora sono in tutto sei le zone pubbliche riservate ai cani. Oltre alle due già citate si affiancano quelle di Casal Borsetti, a lato del bagno Overbeach, Marina Romea, fra i campeggi, Lido Adriano, a fianco del bagno Oasi, Lido di Classe per l’appunto e Lido di Savio, intorno alla foce del fiume Savio. Così abbiamo una buona copertura di spiagge libere lungo tutti i 35 chilometri di arenile della costa ravennate».

E oltre a stare sulla sabbia i cani possono anche tuffarsi?
«Certo, solo però in quel delimitato tratto mare e naturalmente sotto lo stretto controllo dei loro padroni»

Ma non sono gli unici luoghi della costa ravennate in cui si può stare con il proprio cane…
«Oltre alle spiagge libere ci sono in riviera una trentina di stabilimenti balneari dog friendly con spazi riservati agli animali, a cui sul piano dell’accoglienza si aggiungono alcuni hotel e campeggi…».

E come sono organizzati questi spazi, anche rispetto a tutti quei bagnanti che magari non sono proprio amici degli animali…
«Sono zone ben delimitate e riconoscibili con percorsi riservati e regole da rispettare. Ed è necessaria la presenza di una fontanella per consentire ai cani di rinfrescarsi e abbeverarsi. Peraltro, devono essere tenuti con un guinzaglio limitato, e i proprietari devono raccoglierne le deiezioni. Gli animali oltre ad essere iscritti all’anagrafe canina devono essere in buona salute. Insomma si devono seguire diverse regole, che valgono anche per le spiagge libere, prescritte nell’ordinanza comunale in proposito. Sia l’ordinanza che l’elenco aggiornato delle aree pubbliche e private riservate ai cani sono pubblicate sul sito www. turismo.ra.it».

Quanto è valida questa ordinanza di cui parla?
«È stagionale. Fa parte di quella di balneazione che va solitamente da maggio a ottobre».

Chi controlla se qualcuno trasgredisce?
«La polizia municipale nell’ambito dei servizi di pattuglia sulle spiagge o su chiamata. Meglio attenersi alle regole perché le sanzioni sono molto salate. E non di rado fioccano le denunce dei bagnanti e le multe degli agenti…».

Queste iniziative per favorire il turismo con animali appresso comportano una spesa comunale?
«Certo. Riguarda i costi di bonifica e ripulitura periodica di tutte le zone pubbliche dedicate ai cani durante la stagione balneare. Sono cira 24mila euro all’anno per ora…»

Prospettive future di ampliamento delle zone o dei servizi dog friedly? C’è un piano?
«Con l’assessore all’ambiente Gianandrea Baroncini lavoreremo nei prossimi anni per realizzare almeno un’area verde per lo sgambamento dei cani in ognuno dei nove lidi ravennati. Qualcuna esiste già, e in tutto il territorio comune, per ora, sono una quarantina. Si tratta di servizi in più per chi ha un’animale, a cui si affiancano, peraltro, il numero verde di reperibilità veterinario 24 ore su 24, mentre vanno sottolineate molte iniziative e ausili di vario genere per cui sono organizzate diverse strutture ricettive che accolgono animali domestici, dagli hotel ai campeggi, come ad esempio il dog sitting».

Insomma non manca nulla per gli amici a quattro zampe in vacanza dalle nostre parti?
«Purtroppo on è ancora disponibile una spiaggia libera pubblica dedicata ai cani a Lido di Dante. L’area in questione, a ridosso della foce dei Fiumi Uniti, è privata e come amministrazione comunale non possiamo intervenire. Confidiamo in un accordo fra questo proprietario, gli stabimenti balneari e altri operatori della località che, magari, qualche interesse potrebbero avercelo a fornire questa opportunità ai loro vacanzieri o a chi frequenta il lifo».

Il faentino Busa cala un pokerissimo di medaglie ai campionati regionali a Riccione

Nuoto / Il giovanissimo portacolori del Centro Sub Nuoto Faenza porta a casa ben cinque medaglie d’oro: nei 50 e 100 metri farfalla, nei 50 dorso, nei 50 e 100 stile libero. Il manfredo Resta torna con quattro secondi posti dai Giochi Europei paralimpici

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Il giovanissimo nuotatore faentino Michele Busa, assieme a Nicole Scalini

E’ stato un vero mattatore ai campionati regionali Juniores in vasca lunga il nuotatore faentino Michele Busa, atleta di punta del Centro Sub Nuoto Club 2000. Nei quattro giorni di gare allo Stadio del Nuoto di Riccione ha portato a casa la bellezza di cinque medaglie d’oro: nei 50 e 100 metri farfalla, nei 50 dorso, nei 50 e 100 stile libero, a cui si può aggiungere da contorno l’ottavo posto nei 400 misti.

Il notevole contributo apportato da Busa, che compirà 18 anni il prossimo 21 agosto ed è inserito nella categoria Juniores, ha permesso alla società di Faenza di ottenere la 16ª piazza nella classifica per società su 37 partecipanti. Di valore è anche il secondo posto ottenuto dalla caparbia Sofia Salaroli (Seniores, 2000) nei 200 metri rana, senza dimenticare le quinte piazze raggiunte nei 50 rana, nei 100 rana e nei 200 misti. Forte e in costante crescita, Gaia Gionta (Ragazzi, 2005) ha raggiunto il terzo gradino del podio nei 100 e nei 200 rana.

La spedizione riccionese del Centro Sub Nuoto Faenza ha avuto come protagonisti individuali anche Simone Mazza (Juniores, 2002; 100 dorso), Mattia Gaddoni (Juniores, 2002; 50, 100 e 200 rana), Lorenzo Caggiano (Ragazzi, 2003; 100 rana) assieme alle brave Nicole Scalini (Ragazzi, 2006; 100 e 200 farfalla), Andrea Maltoni (Ragazzi, 2006; 100 e 200 dorso), Angela Panzavolta (Juniores, 2004; 200 dorso) e Martina Venieri (Juniores, 2003; 200 misti). Fuori dalla zona medaglie ma ben piazzate le staffette femminili 4×100 stile libero e 4×100 misti Ragazzi (Rebecca Gondoni, Andrea Maltoni, Nicole Scalini, Gaia Gionta) e la staffetta maschile 4×100 misti Juniores (Simone Mazza, Lorenzo Caggiano, Michele Busa, Mattia Gaddoni). Dopo il prossimo fine settimana di pausa, il Centro Sub Nuoto Faenza andrà “in vetrina” con Michele Busa ai Campionati italiani assoluti, in programma al Foro Italico di Roma dal 1° al 4 agosto.

Resta Massimo (Europei 2019 FIN)
Massimo Resta ha vinto quattro medaglie d’argento ai Giochi giovanili europei paralimpici in Finlandia

Resta si colora d’argento A portare grandi soddisfazioni nei giorni scorsi alla famiglia del Centro Sub Nuoto sono state anche le straordinarie prestazioni del giovane nuotatore faentino Massimo Resta (il quale gareggia per il Dopolavoro Ferroviario di Bologna) ai Giochi giovanili europei Paralimpici che si sono tenuti a Pajulathi, in Finlandia: medaglie d’argento nei 50, 100, 400 stile libero e nei 100 dorso, oltre a 2 quarti posti nei 100 rana e nei 200 misti. Successivamente Resta ha partecipato al campionato italiano assoluto estivo FINP, dove si è messo al collo la medaglia d’oro con accesso alle Finali Open nei 100 rana (1’40”97), ma ha anche ottenuto le medaglie d’argento e i primati nazionali di categoria nei 50 metri stile libero (32”57) e nei 100 stile libero (1’10”15).

Storia della ravennate in Svezia che insegue una stella lontana 7600 anni luce

Daria Dall’Olio, oltre alle ricerche scientifiche, ha inventato anche “Costellazione manga” per divulgare l’astrofisica

Daria Dall'Olio

Iras 18089-1732 è il nome di una stella in formazione nella nostra galassia, da cui potrebbe originarsi un sistema planetario, ed è l’oggetto celeste su cui sta facendo ricerche l’astronoma Daria Dall’Olio di Ravenna: «Non ha un nome molto poetico ma si usa così in astrofisica. Il nome bello ce l’hanno solo gli oggetti più famosi o storici, come la Galassia di Andromeda che agli astronomi è nota anche come M31».

La 37enne vive e lavora in Svezia da cinque anni, per un dottorato all’Università di Chalmers a Goteborg dopo la laurea in Astronomia a Bologna, e ci parla del suo impegno con un entusiasmo travolgente: «È una protostella massiccia che dista circa 7.600 anni luce da noi (ogni anno luce equivale a 9.461 miliardi di km, ndr). Si trova nell’area di cielo compresa tra la costellazione dello Scorpione e del Sagittario che in questo periodo sono visibili basse all’orizzonte Sud ma ad occhio nudo o con un piccolo telescopio amatoriale non si vede niente».

Dall’Olio studierà la composizione chimica di questa stella «per cercare di capire quali sono i meccanismi fisici che agiscono in questi primi attimi di vita della stella, come individuare il ruolo del campo magnetico nella formazione di nuove stelle. Sono in attesa di ricevere i dati dell’osservazione svolta dal radiotelescopio della rete Alma, poi mi metterò al lavoro».
I dati che l’astronoma dovrà masticare infatti sono stati raccolti in Cile dove nel deserto Atacama a cinquemila metri di altitudine ci sono 66 antenne «con cui si possono vedere cose meravigliose». La rete Alma ha collaborato anche alla recente realizzazione della celebre foto del buco nero.

L’uso di uno strumento così potente è ambito in tutto il mondo, facile quindi capire la gioia della ravennate: «Le richieste che arrivano alla rete Alma sono tantissime e quindi quando la tua viene accettata dalla commissione è già una grande soddisfazione, in pratica significa che per alcune “ore osservative” il telescopio ha raccolto i dati per la mia ricerca».
Insomma quasi tutto lavoro fatto sulla tastiera di un computer: «L’astronomo non è più quello che stava a guardare all’oculare solo di notte. Lo strumento fondamentale è un computer con grande memoria per immagazzinare e ripulire i dati».
Con un obiettivo preciso: «Scrivere articoli per la pubblicazione su riviste scientifiche dopo aver studiato una teoria e letto cosa dice la letteratura sulla sorgente».

Difficile per Dall’Olio collocare nel passato il momento in cui è nata la sua passione per il cielo: «Sicuramente da quando ero molto piccola, penso che il primo telescopio me lo comprarono i miei genitori quando avevo 5-6 anni». E ha resistito a un momento critico nella formazione di un astronomo: «I primi tre anni di università. Entri convinto di parlare di pianeti e stelle e invece ti ritrovi a fare matematica, geometria e fisica. Insomma sogni di usare il telescopio e invece devi risolvere degli integrali da una pagina. Non sarà un caso che al primo anno c’erano 80 iscritti e all’ultimo eravamo rimasti in venti».

In parallelo alla ricerca, la ravennate porta avanti anche l’attività di divulgazione. E su questo fronte Dall’Olio è creatrice di un metodo nato proprio a Ravenna, grazie alla collaborazione degli astrofili locali e dell’associazione italo-giapponese: «Sono da sempre appassionata di cartoni e fumetti. Anime e manga hanno molti riferimenti allo spazio. E così è nata “Costellazione Manga”. L’idea è quella di utilizzare i fumetti e i cartoni per rendere più facile la comprensione dell’astronomia tra chi non è un esperto. I cartoni diventano lo spunto per riflessioni su temi veri. È stata una bella soddisfazione quando abbiamo presentato questo progetto davanti ai massimi esperti di divulgazione, compresi gli uffici comunicazione di Nasa e Esa».

E a Marina scatta l’operazione “Strade sicure”, anche con l’ausilio del “drogometro”

I controlli della Movida hanno coinvolto uomini e mezzi di Polizia stradale e Guardia di finanza. Pesante bilancio di sanzioni, patenti ritirate e veicoli sequestrati

Polizia Controlli NotturniUn notevole dispiegamento di uomini, mezzi e strumenti di controllo è stato messo in campo dalla Polizia di Stato nella notte fra il 21 e il 22 luglio, a Marina di Ravenna.
«Dopo le notizie degli ennesimi gravi incidenti stradali – si legge in una nota stampa della Questura di Ravenna – arriva una risposta forte da parte delle istituzioni; così, con ordinanza del Questore di Ravenna, Rosario Eugenio Russo, e dispositivo a firma del Dirigente del Compartimento Polizia Stradale per l’Emilia Romagna, Piera Romagnosi, nella serata della movida di Marina di Ravenna è scesa in campo una vera e propria task force per il contrasto della guida sotto l’effetto di bevande alcoliche e di sostanze stupefacenti e psicotrope».

I controlli, coordinati dal Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Ravenna, Cateria Luperto, hanno visto l’impiego di cinque pattuglie della Polizia Stradale, l’Ufficio Mobile con il Medico Principale della Questura di Ravenna, il dottor Gennaro D’Aniello, due equipaggi della Polizia Locale di Ravenna, una pattuglia con unità cinofila antidroga della Guardia di Finanza di Ravenna.
Sono stati sottoposti a verifica più di 100 veicoli e 120 persone. L’attività di monitoraggio è stata, in primis, finalizzata al contrasto della guida sotto l’effetto di alcool e sostanze stupefacenti e psicotrope.

Drogometro
Test del drogometro

I conducenti sono stati controllati prima con accertamenti preliminari mediante alcoolblow e, in caso di positività, con accertamento mediante etilometro.
I controlli sullo stato di alterazione dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti e psicotrope sono stati effettuati mediante il cosiddetto “drogometro”, un dispositivo pretest che, al pari dell’etilometro, è in grado di rilevare in pochi minuti se una determinata persona ha assunto di recente sostanze stupefacenti; il drogometro, infatti, permette di accertare, attraverso l’analisi di un tampone salivare, la presenza di una o più delle seguenti sostanze stupefacenti: cocaina, oppiacei, cannabinoidi, anfetamine e metanfetamine. Il test preliminare mediante “drogometro” è stato effettuato dal Medico Principale della Questura di Ravenna su diversi conducenti di veicoli che, al momento del controllo, hanno evidenziato una sintomatologia compatibile con l’assunzione di sostanze stupefacenti; tra questi, uno in particolare è risultato preliminarmente positivo a cocaina e anfetamina.

I controlli, poi, sono stati mirati non solo al contrasto della guida sotto l’effetto di bevande alcoliche e sostanze stupefacenti, ma, in generale, al contrasto delle altre principali cause di incidentalità stradale e, segnatamente, l’uso dello smartphone durante la guida e l’eccesso di velocità.
I controlli si sono conclusi in tarda serata con un pesante bilancio in termini di sanzioni, patenti ritirate e veicoli sequestrati.

Corruzione per le dighe: ministro arrestato. Bbc: mandato di cattura per vertici Cmc

La cooperativa ravennate afferma di non aver ricevuto comunicazione ufficiali dalle autorità africane. Si indaga su un contratto da 450 milioni di dollari

Cmc
sede cmc ravenna

Un’inchiesta condotta dalle autorità del Kenya per una presunta corruzione nell’ambito della costruzione di due dighe nello stato africano ha portato all’arresto del ministro keniota per le Finanze, Henry Rotich, e secondo quanto riportano alcuni media internazionali tra cui la Bbc e La Verità ci sarebbe un mandato di cattura per una ventina di persone tra cui anche vertici della Cmc di Ravenna che ha ottenuto l’appalto da 450 milioni di dollari, 170 milioni in più rispetto a quanto stabilito nel contratto originale, per i due impianti idroelettrici.

Cmc fa sapere di non essere ad oggi stata informata né di aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dalle autorita keniote sulle decisioni assunte e riportate dalla stampa. Cmc si dice certa della correttezza dell’operato dell’azienda e dei suoi rappresentanti, sia in Italia sia all’estero, in particolare su questa vicenda.

Dalla Regione oltre 1 milione e mezzo per lo spettacolo dal vivo

Diciassette i progetti finanziati in provincia di Ravenna, che si colloca al secondo posto per entità delle risorse

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L’ingresso del teatro Alighieri a Ravenna

In tutto sono 141 i progetti di spettacolo dal vivo che, nel 2019, saranno finanziati dalla Regione Emilia-Romagna con 8 milioni e 831 mila euro, oltre 261 mila euro in più rispetto al 2018.

Per quanto riguarda i contributi, la provincia di Ravenna si colloca solo dietro Bologna con 1 milione e 591 mila euro per 17 progetti. Al capoluogo vanno infatti oltre 2 milioni di euro per 41 progetti; 519.900 alla provincia di Ferrara (7 progetti); 566 mila alla provincia di Forlì-Cesena (15 progetti); 561 mila alla provincia di Modena (12 progetti); 1 milione e 430 mila euro alla provincia di Parma (15 progetti); 530 mila alla provincia di Piacenza (7 progetti); 630 mila alla provincia di Reggio Emilia (9 progetti); 969 mila alla provincia di Rimini (12 progetti). Sono 7 i progetti di coordinamento e 1 riguarda i Centri di residenza artistiche.

A queste risorse vanno aggiunti anche i finanziamenti ai 7 progetti di coordinamento a valenza regionale o di area vasta per un totale di 1 milione e 616 mila euro, che riguardano tutti i settori dello spettacolo e attività relative alla promozione e distribuzione dello spettacolo dal vivo.

Grazie all’accordo di cofinanziamento con il ministero per i Beni e le attività culturali, è stato confermato inoltre anche per il 2019 il sostegno regionale con quasi 266 mila euro al Centro di residenza emiliano-romagnolo e alle cinque Residenze per artisti nei territori (http://www.residenzeartistiche.it) che otterranno un contributo aggiuntivo statale di oltre 270 mila euro, tra cui anche il teatro dei Due Mondi di Faenza.

Nel dettaglio sul territorio ravennate sono stati finanziati i seguenti soggetti, in ordine di importanza per i finanziamenti ricevuti: Ravenna Manifestazioni con 270mila euro per il Ravenna Festival e altri 160.200 euro per il coordinamento Teatri di Tradizione (nel triennio). A seguire c’è l’associazione Jazz Network con 225mila euro. Per quanto riguarda i centri di produzione teatrali Accademia Perduta, che organizza le stagioni teatrali di vari teatri anche fuori provincia, riceve 225mila euro, mentre RavennaTeatro a cui si deve, peraltro, la programmazione di Rasi e Alighieri, ne riceve 168mila. Al Teatro del Drago per produzione e distribuzione del teatro di figura vanno 97mila euro, mentre la cooperativa E per la produzione e la programmazione di uno spazio teatrale vanno 69.500 euro. Di 60mila è invece il contributo che va a Cantieri, per coordinare la rete Anticorpi e il festival di danza urbana Ammutinamenti (nel campo della danza la compagnia gruppo nanou ne ottiene 25mila). 53mila euro è il contributo per l’associazione Angelo Mariani che cura una programmazione di classica, 42mila euro sono quelli che vanno ai Due Mondi di Faenza. Per tornare alla musica, Emilia Romagna Concerti riceve 39.500 euro per “Capire la musica”, mentre Accademia Bizantina per festival e rassegne di musica antica arriva a 38mila euro. La compagnia teatrale di Russi Le Belle Bandiere possono contare su un contributo di 30mila euro mentre l’associazione Blues Eye che si occupa del festival Spiagge Soul (con annessi e connessi) 25.500 euro, laddove l’associazione Bronson per il festival musicale Transmissions e Beaches Brew si ferma a 21.500. La musica classica viene poi finanziata anche con 18mila euro al Collegium Musicum Classense e con 13.500 euro all’Ensemble Mariani. Ancora teatro con la compagnia ErosAnteros e il festival Polis che ottiene 11.500 euro, fanalino di coda con 8.500 euro è il progetto “Burattini alla Riscossa” di Massimiliano Venturi.

Questi finanziamenti si sommano, per la maggior parte dei soggetti, a quelli comunali e, in alcuni casi, anche statali.

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