mercoledì
01 Ottobre 2025

Contrastare le zanzare e salvare le api: i consigli per la gestione del giardino

Incontro a Lugo il 17 giugno: un entomologo, esperti dell’Ausl e responsabili dell’Unione dei Comuni forniranno indicazioni utili

Ape Fiore Di Melo 1200pxCome gestire un giardino in modo da contrastare le zanzare ma evitando di avvelenare le api? È la domanda a cui proverà a dare una risposta l’incontro pubblico in programma lunedì 17 giugno alle 18 nel salone Estense della Rocca di Lugo. L’incontro ha lo scopo di informare e fornire indicazioni utili per gestire i giardini, gli orti e le altre aree verdi senza l’utilizzo di prodotti nocivi per la nostra salute e per gli insetti utili, in particolare per le api.

Le api, come è noto, non forniscono solo il miele, la propoli, il polline, la cera e la pappa reale, ma hanno un ruolo fondamentale, attraverso l’impollinazione, per la produzione del 70 percento delle colture commestibili del pianeta. Sarà affrontato anche il tema dei possibili impatti sulla salute umana derivanti dall’utilizzo degli insetticidi contro le zanzare ed ancora quali “buone pratiche” possono aiutarci a limitare la presenza di questi fastidiosi insetti.

L’incontro, aperto a tutti i cittadini, è organizzato in collaborazione con il Conapi, il Centro Agricoltura Ambiente, l’Ausl della Romagna, e l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e vedrà la partecipazione dell’esperto entomologo Roberto Ferrari, del Dirigente Medico Chiara Fabbri dell’AUSL della Romagna e della Responsabile del Servizio Igiene, Sanità ed Educazione Ambientale dell’Unione Sonia Guerrini.

Calcio, il presidente del Ravenna chiede il supporto della città: «Ce lo meritiamo»

Brunelli tra passato, presente e futuro. «Abbiamo rimesso in piedi anche il settore giovanile, ma servono strutture adeguate»

Lelj Brunelli Selleri Sabbadini
Il presidente Brunelli (al centro) e il diesse Sabbadini con i giocatori Lelj e Selleri, con cui sono in corso trattative per il rinnovo

È andata in archivio nelle scorse settimane una stagione del tutto positiva per il Ravenna Fc, capace di ritagliarsi uno spazio di rilievo in una Lega Pro sempre più difficile e competitiva. Con una delle formazioni più giovani del girone i ragazzi di Foschi si sono classificati al sesto posto finale con la ragguardevole quota di 55 punti, alla pari del Sudtirol. A dieci anni di distanza dalla loro ultima partecipazione, i giallorossi sono così riusciti a qualificarsi ai playoff, da cui sono stati estromessi al secondo turno per mano del FeralpiSalò (ma senza perdere).

In casa ravennate non si sta però con le mani in mano e, in vista della prossima stagione che dovrebbe riportare la partecipazione alla Coppa Italia maggiore (il raduno è previsto attorno al 15 luglio), il presidente Alessandro Brunelli parla del passato, del presente e soprattutto del futuro della società bizantina.

Bilancio stagione
«Chiudiamo un’annata che ci ha riempito di soddisfazioni e che ha creato i presupposti per continuare a muoversi su determinati percorsi. E dire che la stagione era iniziata un po’ in sordina, con un po’ di scetticismo e anche con qualche timore perché avevamo cambiato tante cose, dallo staff tecnico fino a gran parte dei giocatori. Il bilancio è stato però già chiaro fin dai mesi di febbraio e marzo, quando abbiamo deciso di confermare l’allenatore Foschi, che fa parte di questo progetto. Noi vogliamo andare avanti con queste persone che ci hanno consentito di vivere una stagione oltre alle più rosee aspettative».
“Romagnolità” Lega Pro
«Ci tengo a fare i complimenti all’amico Grassi per la salvezza del Rimini, all’Imolese per la partecipazione ai playoff e al Cesena per il ritorno in C. Mi piace sottolineare che la Romagna è il cuore pulsante della Lega Pro. Sarà una situazione molto bella e affascinante, quella che andremo ad affrontare».
Scommessa futura
«Siamo consapevoli che dovremo confrontarci sia con l’ambiente esterno sia con quello interno. La piazza di Ravenna è sempre esigente in termini di richieste, ma non è altrettanto prodiga di partecipazione. Questo è l’unico neo che mi sento di evidenziare. In un’annata come questa in cui, a detta di tutti, la squadra ha giocato a calcio e ha dato anche spettacolo, si meritava di sicuro un seguito più importante. Questa è l’altra sfida che dobbiamo affrontare e che speriamo di vincere. Far conoscere alla gente della città che anche qui c’è una squadra di calcio bella da vedere, che fa divertire e può far nascere una passione».
Consolidamento società
«Il nostro è un metodo di lavoro che ci consente di pianificare con un certo anticipo. La cosa bella di questo meccanismo è il non dipendere da un unico soggetto economico. Tante realtà fanno sì che il Ravenna possa gestire la situazione di bilancio come stiamo facendo da tempo. Siamo alla ricerca di nuove entrate, nuove figure, che abbiano delle caratteristiche precise: oltre a ricoprire il ruolo di sponsor, noi auspichiamo che abbiano anche delle competenze e la voglia di partecipare al progetto con passione».
Costruzione della nuova squadra
«Vogliamo gente che venga da noi non perché non ha trovato altre collocazioni, ma perché ha il “fuoco” dentro, perché deve diventare un calciatore. È chiaro che ci vuole qualche “vecchio”, qualche chioccia, ma è altrettanto chiaro che chi viene deve avere grandi motivazioni di indossare questa maglia».
Nascita del “modello” Ravenna
«Il nostro esempio è apprezzato tantissimo fuori dai confini del comune, soprattutto dalle realtà più grandi. Questo ci dà la forza di andare avanti sempre più propensi a continuare così. Ci piacerebbe che i nostri sforzi fossero riconosciuti anche all’interno della città, però noi non vogliamo premi, ma partecipazione. Se la gente si rendesse conto di quello che dei ravennati stanno facendo per la propria città, avrebbe un approccio diverso alla squadra».
Settore giovanile
«Il discorso sulla struttura della Darsena (l’ex ippodromo, dove si allenano i ragazzi giallorossi, ndr) va di pari passo con quello del settore giovanile da far crescere. Il nostro sogno è quello di portare nell’impianto anche la prima squadra, ma tutto ciò dipende anche dalla qualità dei campi che ci saranno. In due anni abbiamo rimesso in piedi da zero il settore giovanile e c’è sempre più necessità di strutture adeguate, in quanto tra quella di Glorie e quella della Darsena esiste ancora tanta differenza».

Ravenna Stuoie
I Pulcini 2008 del Ravenna, vittoriosi al torneo internazionale di Lugo, Stuoie Kids Foot

Anche Martina Attili e Mr. Rain allo SlimeFest con Federica Carta, a Mirabilandia

Il programma e il cast dell’evento organizzato da Nickelodeon che si terrà di nuovo al parco ravennate

Slime 1A pochi giorni da SlimeFest, l’evento di musica e divertimento che si terrà sabato 15 giugno a Mirabilandia, dove i protagonisti sono i ragazzi e i loro talent preferiti – organizzato da Nickelodeon, il brand per ragazzi e famiglie presente in esclusiva su Sky (canale 605) di Viacom International Media Networks Italia – altri due artisti si sono aggiunti al cast già annunciato: Mr. Rain con Martina Attili. I due cantanti saliranno sul palco presentati dalla padrona di casa Federica Carta e si esibiranno insieme al resto del cast: Alessandro Casillo, Briga, Einar, Emma Muscat feat. Biondo, Matteo Markus Bok, Mose, Shade (presentatore della scorsa edizione) e Thomas.

A portare una grande carica di divertimento con litri e litri di slime, la sostanza verde “appiccicosa” che inonderà tutti, ci saranno anche alcuni youtuber e influencer tra i più amati e popolari per il pubblico dei ragazzi: Marco Cellucci, Ambra Cotti, Marta Losito, Elisa Maino, Valerio Mazzei e Sespo: i Valespo, Valeria Vedovatti.

La quarta edizione italiana di SlimeFest si terrà di nuovo a  Mirabilandia, alle porte di Ravenna.

Matteo Markus Bok e Vale Vedovatti saranno i social host dell’evento e racconteranno il backstage di SlimeFest sulle storie Instagram di @NickelodeonIT (https://www.instagram.com/nickelodeonit/).

SlimeFest inizierà alle 16 con un pre-show ricco di giochi e attività con alcuni dei creator ogni giorno on air e online su RDS Next: Jody Cecchetto, Anthony Ipant’s, Jason Gagliani.

È possibile acquistare il biglietto di ingresso al parco su https://www.mirabilandia.it/.

 

Letture ad alta voce in spiaggia per genitori e bambini: 40 appuntamenti in un mese

Torna per il nono anno la rassegna “Un bagno di libri”: coinvolti otto stabilimenti ravennati dove si potranno anche prendere libri in prestito. Nel 2018 parteciparono quasi settecento persone tra adulti e piccoli

IMG 20160728 WA0014Letture ad alta voce per genitori con bambine e bambini da zero a sei anni nei bagni al mare e poi altre iniziative sulla spiaggia per aiutare i più piccoli a prendere confidenza con i libri: dal 25 giugno al 26 luglio torna la rassegna “Un bagno di libri – Nati per Leggere in spiaggia” voluta dalla Biblioteca Classense del Comune di Ravenna.

L’iniziativa giunge alla nona edizione – saranno proposti quaranta appuntamenti in otto stabilimenti balneari di Lido Adriano, Marina di Ravenna, Punta Marina e Casalborsetti – e rientra tra quelle messe in campo per rispondere agli obiettivi principali indicati dal Centro per il libro e la lettura nel progetto “Città che legge”, qualifica che è stata conferita a Ravenna per il secondo anno consecutivo. Nella scorsa edizione di “Un bagno di libri” sono stati coinvolti 277 genitori e 398 bambini mentre i lettori volontari hanno letto oltre 400 libri, per un totale di 30 appuntamenti.

CARRELLO LIBRIIn tutti i bagni coinvolti sarà anche possibile per bambine e bambini prendere a prestito i libri messi a disposizione dalla biblioteca Ada Ottolenghi e da Casa Vignuzzi e leggerli sotto l’ombrellone o a casa con mamma e papà.

Martedì 25 giugno si parte con le letture al bagno Adria di Casalborsetti e al Nariz di Punta Marina Terme, che si ripeteranno poi nei martedì successivi; i mercoledì le letture saranno al Sottomarino di Marina di Ravenna, al giovedì al Giada di Lido Adriano, al Paradiso di Marina di Ravenna e al Ventaglio di Casalbrsetti, al venerdì al Kamala e al Perla di Punta Marina Terme, sempre alle 17 (in fondo all’articolo il calendario completo dettagliato).

IMG 20160728 WA0016Come nelle precedenti edizioni, anche quest’anno saranno protagonisti i volontari lettori e le volontarie lettrici di Nati per Leggere formati in diversi anni; quest’anno sono stati 25 a partecipare al corso di formazione.

Gli stabilimenti balneari contribuiscono al programma Nati per Leggere Ravenna con una donazione in libri che va ad alimentare lo scaffale dedicato ai lettori volontari disponibile alla biblioteca ragazzi di Casa Vignuzzi. Dal 2011 sono stati donati 751 albi illustrati, di cui 120 solo nel 2018.

Il programma delle letture

Casalborsetti
BAGNO ADRIA, martedì dalle 17 alle 18: 25 giugno, 2, 9, 16, 23 luglio
BAGNO VENTAGLIO, giovedì dalle 17 alle 18: 27 giugno, 4, 11, 18, 25 luglio

Punta Marina
BAGNO NARIZ, martedì dalle 17 alle 18: 25 giugno, 2, 9, 16, 23 luglio
BAGNO KAMALA, venerdì dalle 17 alle 18: 28 giugno, 5, 12, 19, 26 luglio
BAGNO PERLA, venerdì dalle 17 alle 18: 28 giugno, 5, 12, 19, 26 luglio

Marina di Ravenna
BAGNO SOTTOMARINO, mercoledì dalle 17 alle 18: 26 giugno, 3, 10, 17, 24 luglio
BAGNO PARADISO, giovedì dalle 17 alle 18: 27 giugno, 4, 11, 18, 25 luglio

Lido Adriano
BAGNO GIADA, giovedì dalle 17 alle 18: 27 giugno, 4, 11, 18, 25 luglio

Lo straordinario spettacolo (in arrivo a Ravenna) della Martha Graham Dance Company

Firenze, 12 giugno 2019, Teatro della Pergola

Ekstasis
Un momento da Ekstasis

«Sono fiera di presentare il lavoro di una compagnia che ha 93 anni»: a rompere il silenzio, con misurato orgoglio davanti al sipario ancora chiuso del Teatro della Pergola, è un’austera e bellissima Janet Eilber, direttrice artistica della Martha Graham Dance Company, la più longeva formazione della storia della danza.

Un monumento vivente alla rivoluzionaria danzatrice che stravolse i canoni della coreutica del Novecento e – lo diciamo subito – protagonista di uno spettacolo di qualità straordinaria, in programma il 17 giugno anche al Pala De André, nell’ambito del Ravenna Festival.

A partire dalla riproposizione dell’iconico Errand into the maze del 1947, magistralmente interpretato dalla prima ballerina Xin Ying. Minuta, leggera e di una grazia ipnotica, Arianna/Xin sostituisce Teseo sfidando il Minotauro/bestia interiore – ovvero la paura – mostrando un’impeccabile assimilazione della lezione contract and release e allo stesso tempo una cifra estremamente originale nel restituirla. Un’interpretazione indimenticabile per magnetismo e carisma.

Interessante e credibile la ricostruzione di Ekstasis (1933) realizzata per mano di Virginie Mécène sulla base di immagini storiche e documenti relativi all’assolo originale firmato da Graham. Il lavoro, che in origine rappresentò una svolta nella qualità del movimento studiata dall’artista, grazie alla scoperta casuale di una nuova spinta pelvica, oggi appare come la messa in movimento di una sorta di manierismo tribale, con il corpo che sonda tensioni al limite della torsione naturali di busto e bacino, ricreando figure di linee e di curve e un’eleganza minimalista che dal “molto” riconduce sempre all’essenziale.

La Sagra della primavera di Pina Bausch rivendica qualche suggestione nel nuovo Deo (2019), un lavoro firmato da Maxine Doyle e Bobbi Jene Smith sulle musiche di Lesley Flanigan. Sarà per il tema della paura della morte affrontato attraverso una gestualità a tratti spezzata e quasi compulsiva, questa coreografia nell’alludere a Demetra e alla figlia Persefone rapita negli Inferi per sei mesi l’anno, restituisce tanto del registro emozionale vicino al Tanztheater bauschiano, sia nella rievocazione di un sacrificio necessario, sia nella incarnazione di un particolare sentire collettivo che unisce-divide gli individui davanti all’angoscia.

Lamentation variation fa parte dei lavori nuovi: realizzato nel 2007 per commemorare i tragici avvenimenti dell’11 settembre, si apre con il video dello storico Lamentation del 1930 da cui tre coreografi (Pagarlava, Paul e Keigwin) traggono differenti matrici di sviluppo per le rispettive coreografie. Tre lavori che colpiscono nel segno, restituendo un comune e struggente senso dell’assenza, una connessione tra affetti tragicamente spezzata.

Degna chiosa dello spettacolo è Diversion of Angels (1948), un inno all’amore nelle età diverse della vita, quell’amore che ha segnato l’esistenza stessa di Graham attraverso pene e travagli, qui prende forma in colore e movimento partendo da una pennellata che la danzatrice notò in un quadro di Kandinskij. Un dettaglio che Janet Eilber, sorridendo dietro la sua montatura nera, ricorda per congedare lo spettacolo: «E ora, anche voi potrete andare in cerca di quella particolare striscia di rosso…».

Il Circolo Velico Ravennate piange la scomparsa del professor Egidio Dal Fiume

Vela / Lo stimato professionista è stato presidente del sodalizio bizantino e armatore tra le altre del First 40.7 Enribet

Dal Fiume
Il professor Egidio Dal Fiume

E’ con grande cordoglio che il Circolo Velico Ravennate piange la scomparsa di Egidio Dal Fiume, stimato professionista ravennate, già presidente del sodalizio bizantino e armatore tra le altre del First 40.7 Enribet. Oltre che appassionato velista, per i soci del Circolo Velico Ravennate Dal Fiume è sempre stato presente con i suoi consigli e la sua saggezza. Stimolante nel dialogo, volano di numerose iniziative, contagiava tutti con quel trabordante entusiasmo che non lo ha abbandonato fino agli ultimi della sua esperienza terrena. Il Consiglio, i Soci e, più in generale, il Circolo tutto si stringe attorno alla famiglia in questo momento di dolore augurando ad Egidio il favore perpetuo dei venti.

Guida a zig-zag in centro, chiamate ai vigili per un ubriaco e invece è un malore

Un 30enne in auto con il figlio di due anni terrorizzato vedendo il genitore semincosciente: l’intervento della polizia municipale allerta il 118

Hanno visto un’auto procedere a zig-zag per le vie del centro prima di accostare a bordo strada e alcuni cittadini hanno chiamato la polizia municipale per segnalare un ubriaco, invece era un malore: l’intervento dei vigili ha salvato un 30enne in auto con il figlio di due anni.

Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato il conducente, uno straniero residente in Italia, semincosciente con evidente sintomi di tremore, sudorazione, vista offuscata, vertigini e tachicardia e hanno capito di trovarsi di fronte a una grave crisi diabetica: mentre i vigili si prendevano cura del bimbo in lacrime e avvertivano la madre, il 118 ha provveduto a trasportare il conducente al pronto soccorso. Entrambi sono stati poi accompagnati al pronto soccorso dove il bimbo ha potuto riabbracciare il papà ripresosi grazie alle cure dei sanitari.

La maestra che non dà compiti a casa: «Le vacanze servono per oziare e rigenerarsi»

Un’insegnante delle elementari da cinque anni ha cambiato metodi per i suoi alunni: «Ci sono anche genitori semianalfabeti, in classe si impara e nel tempo libero ognuno fa quello che vuole. So che i bambini usano i videogiochi ma in famiglia io non ci sono»

Pexels Photo 1322611Da cinque anni ai suoi alunni non dà compiti a casa. Simona, che preferisce non esporsi e chiede di utilizzare un nome di fantasia, fa l’insegnante in una scuola primaria di Ravenna e non ha dubbi: «Se si lavora in classe non c’è bisogno di stare sui libri anche dopo». La maestra fa parte dell’associazione Movimento cooperazione educativa (Mce), nata nel 1951, che a Ravenna conta una decina di docenti: «Non siamo una setta, ci ispiriamo solo a pratiche di pedagogia che si diffondono»

Simona, da quanto insegna e quando ha deciso di dire basta ai compiti?
«Insegno dal 2001, quando avevo 24 anni. Anche se inesperta già pensavo che le famiglie non potessero farmi da complemento. Però devi fare i conti con il contesto, io avevo le mie titubanze e attorno le colleghe più anziane mi consigliavano di fare come si è sempre fatto perché è più facile».

Ma ha deciso di non seguire la strada più facile…
«Sono arrivata alla posizione attuale perché mi sono documentata. Il primo spunto è arrivato dalla lettura del libro “La pedagogia della lumaca” di Gianfranco Zavalloni. Da lì ho continuato a informarmi, anche sulle situazioni all’estero: in Francia i compiti sono vietati, ad esempio».

Nature People Girl Forest 12165Per non dare compiti a casa bisogna modificare i metodi in aula?
«In questi anni ho cambiato il modo di lavorare, ho cambiato il setting e lo spazio dove possono e devono lavorare i bambini. La lezione frontale con la maestra in cattedra rivolta ai banchi è molto medioevale. I bambini hanno bisogno di essere ascoltati, di parlare e imparare fra loro».

Nemmeno un minuto di lezione frontale?
«Un quarto d’ora in cui do indicazioni. Poi li faccio lavorare e io li accompagno. Adotto il metodo di lavoro di gruppo o cooperative learning. Ho modificato lo spazio in aula: ci sono le isole di banchi con 4-5 bambini e la cattedra di tutti per appoggiare le cose. Ho costruito delle piccole cassettine in legno per ogni isola di banchi dove teniamo matite, colori, forbici: tutto materiale comune perché tutti vorrebbero la proprietà ma se devi costruire una comunità allora deve essere chiaro che tutto appartiene a tutti».

Scuola Elementare Bambini GenericaE con gli astucci firmati come la mettiamo?
«Non ci sono astucci di Barbie per le bambine o Spiderman per i bambini, nel nostro piccolo combattiamo un po’ anche gli stereotipi di genere. I quaderni sono monocolore e il bambino li sceglie in base al gusto del colore».

Con i colleghi o con i dirigenti c’è il confronto su queste scelte?
«Il mio è un percorso educativo che ho lanciato dopo essermi documentata. Ho lavorato con colleghe meravigliose che mi hanno apprezzato ma so anche che altri non approvano. Io non faccio campagne di convincimento, non è il mio ruolo».

Si chiede se saranno pronti per affrontare la scuola media senza l’abitudine dei compiti a casa?
«È una critica che sento spesso. Io credo che i bambini abbiano una grande agilità mentale e quando incontreranno la novità sapranno come destreggiarsi, sanno adattare le capacità intellettuali».

L’altra critica di solito riguarda la mancanza di autonomia…
«L’autonomia non si crea con i compiti, anzi si creano dei mostri. C’è un rinvio all’ineguaglianza sociale perché gli ambienti familiari non sono tutti uguali: ci sono genitori con formazioni diverse, genitori semianalfabeti. Facciamo tutto a scuola con collaborazione e condivisione, impariamo tutti e a casa facciamo quello che vogliamo. Io consiglio sempre la biblioteca».

Pexels Photo 1629300I genitori come prendono questa linea?
«Sono stata anche contestata ma non ho avuto paura. Ho spiegato le ragioni della scelta».

Se eliminiamo i compiti non è che poi il tempo che si libera finisce ai videogiochi?
«Lo so che i bambini usano i videogiochi ma a casa io non ci sono. Ma anche se dessi i compiti c’è sempre quello più bravo che li fa in dieci minuti e poi va sui videogiochi, oppure quello che non li fa affatto».

Nessun ripensamento nemmeno per l’estate?
«No, mai compiti. Se si chiamano vacanze, il loro senso è vacare, oziare, rigenerarsi, ritemprarsi, avere tempo libero. Poi ognuno è libero di fare i suoi compiti. Non assegnargli non corrisponde a vietarli».

Cgil: «Ospedali vicino al collasso» L’Ausl replica respingendo l’accusa

Tre presidi presso i pronto soccorsi previsti per il 14 giugno a Ravenna, Faenza e Lugo. L’azienda sanitaria difende però il proprio operato, ricordando gli accordi proprio con i sindacati

Ospedale Corsia 680x365 CAcque agitate per la sanità ravennate. La Fp Cgil di Ravenna denuncia infatti una situazione «vicina al collasso negli ospedali di Ravenna, Lugo e Faenza. Già da tempo viviamo una situazione di sofferenza gravissima in merito alle dotazioni organiche – spiega Claudio Laghi della Fp Cgil Ravenna –. Mancano infermieri e operatori socio-sanitari (Oss) in tutti i reparti con il risultato che il personale è costretto a saltare i riposi e a rinviare le ferie. E ora viene istituzionalizzato anche il turno spezzato o il doppio turno. Il personale necessario tarda ad arrivare, nonostante la disponibilità di graduatoria per Oss e infermieri. Negli operatori cresce la stanchezza per una situazione che è sempre più insostenibile».

Per denunciare tutto questo, la Fp Cgil organizza dei presidi nei tre principali ospedali del territorio. Venerdì 14 giugno l’appuntamento è all’ospedale di Ravenna, in via Missiroli, dalle 12.30 alle 14, mentre lunedì 17 giugno è in programma un doppio presidio dalle 12,30 alle 14: a Lugo, all’altezza dell’ingresso principale dell’ospedale, e a Faenza, nell’area in prossimità del Pronto Soccorso. «Ci sono graduatorie disponibili – spiega ancora Laghi in una nota – che risalgono alla seconda metà di aprile (infermieri) e ai primi giorni di maggio (Oss). Purtroppo la disponibilità delle graduatorie è arrivata in ritardo, quindi ci si è trovati a ridosso delle ferie estive con l’esigenza di andare a colmare tantissimi posti che erano scoperti. In più c’è la necessità di adottare i potenziamenti estivi. Di fronte a tutto ciò, ci troviamo ancora oggi in forte difficoltà nel numero di arrivi del personale. Le ricadute sui lavoratori in servizio sono pesanti. Sono costretti a fare doppi turni, a saltare dei riposi e qualcuno ha anche optato, su richiesta dell’azienda, a posticipare delle ferie. I presidi sono organizzati per sensibilizzare l’opinione pubblica. Bisogna dare risposte al personale che ogni giorno ci mette professionalità e grandissimo impegno. Ma non è possibile basarsi sempre sulla buona volontà e sul senso di responsabilità dei lavoratori».

Arrivata a stretto giro di posta la replica dell’Ausl che in primo luogo sottolinea «che il forte intendimento, da parte dell’Azienda, di potenziare il personale infermieristico e assistenziale (oss), è testimoniato dallo svolgimento, nei mesi scorsi, con uno sforzo organizzativo molto rilevante, di importanti procedure selettive per le strutture dell’Ausl Romagna, che hanno portato alla creazione di graduatorie per, complessivamente, oltre quattromila persone tra infermieri ed oss. A seguito di tali procedure selettive, in vari incontri intercorsi nelle scorse settimane con le Organizzazioni Sindacali, era già stato illustrato un piano di entrata in servizio di nuovo personale infermieristico e assistenziale. Piano già attivato, che sta sviluppando importanti effetti positivi rispetto al lavoro degli operatori, e ulteriori ne svilupperà entro la fine del mese di giugno, fermo restando che è stato comunque continuo, da parte della Direzione Infermieristica e Tecnica, l’impegno a coprire, caso per caso, situazioni di malattie o di posti vacanti per altre motivazioni. Si respinge dunque pertanto, e con forza, la descrizione, fatta dalla Cgil, di una sanità ravennate al collasso. L’Azienda sta ad ogni modo continuando a scorrere le graduatorie, conscia dell’importanza di questo personale e del suo potenziamento, ma a tale proposito va precisato che la relativa tempistica dipende, oltre che dai tempi burocratico-amministrativi dettati pedissequamente dalla normativa nazionale, anche dalla scelta – condivisa con le organizzazioni sindacali – di dare continuità di lavoro nel proprio ruolo al personale già impiegato in azienda con contratti a tempo determinato e utilmente collocato in graduatoria. Scelta che comporta tempi tecnici ulteriori, ma evita di dar luogo a spostamenti forzati di operatori come fossero “pedine”, da un posto all’altro nei vari ospedali, e al contrario consente di ottimizzare le competenze acquisite durante il lavoro già svolto».

A sostegno della mobilitazione dei lavoratori arriva la dichiarazione del senatore Vasco Errani di Mdp-Articolo 1: “Vicinanza e sostegno alla mobilitazione di infermieri e OSS negli ospedali ravennati. Il problema fondamentale” prosegue Errani “è un finanziamento non adeguato del sistema sanitario nazionale e il progressivo definanziamento che ha subito negli anni: su questo bisogna invertire la tendenza».

Nuovi treni regionali in servizio, Trenitalia prova a cambiare musica con Pop e Rock

Sulle ferrovie dell’Emilia-Romagna cominciano a circolare 86 nuovi convogli, uno da 1.400 posti e l’altro da 500. Il 14 giugno il viaggio inaugurale

DSC 7324Migliori standard, performance e più comfort per i passeggeri: sui binari dell’Emilia-Romagna entrano in servizio Rock e Pop, i nuovi treni regionali di Trenitalia presentati a marzo senza mezzi termini: «Assicureranno la rivoluzione del trasporto ferroviario regionale e invoglieranno le persone a scegliere il treno lasciando l’auto a casa». Il 14 giugno il viaggio inaugurale.

I treni circoleranno nelle tratte da Piacenza ad Ancona, da Bologna a Ravenna, Rimini, Milano, Prato, Ferrara, Porretta e Verona, ma anche fra Modena e Carpi/Mantova, fra Fidenza e Salsomaggiore e fra Fidenza e Cremona, sulla linea Pontremolese e fra Piacenza e Voghera. I primi collegamenti serviti dai nuovi treni saranno quelli fra Rimini e Bologna, Bologna e Parma/Milano e fra Bologna e Marzabotto cui faranno seguito, già nel mese di luglio, alcuni servizi fra Imola e Rimini e fra Modena e Carpi/Mantova.

Rock e Pop sono parte del più ampio piano di rilancio del gruppo Fs Italiane per il trasporto regionale: «Con un investimento economico complessivo a livello nazionale di circa 6 miliardi di euro e oltre 600 nuovi treni, garantirà, entro cinque anni, il rinnovo dell’80 percento della flotta. Una maxi fornitura che, per numero di treni e valore economico, non ha precedenti in Italia. Il trasporto regionale vive ancora un deficit qualitativo che colmeremo con migliori standard, performance e più comfort anche grazie a nuovi convogli, il servizio di customer care regionale e gli investimenti nella digitalizzazione». Sono complessivamente 86 – 39 Rock e 47 Pop – i nuovi treni destinati all’Emilia-Romagna e la cui consegna proseguirà da parte di Trenitalia fino ai primi mesi del 2020, con oltre il 40 percento dei convogli già sui binari prima della fine dell’estate.

DSC 7332Rock è il nuovo treno regionale a doppio piano e alta capacità di trasporto progettato e costruito da Hitachi Rail Italy: «Un treno per i pendolari a 4, 5 o 6 casse con prestazioni paragonabili a quelle di una metropolitana. Può raggiungere i 160 km/h di velocità massima con un’accelerazione di 1,10 m/sec e ospitare circa 1.400 persone, con oltre 700 sedute nella composizione più lunga».

Pop è il nuovo treno a mono piano e media capacità di trasporto, a 3 o 4 casse, con 4 motori di trazione. Viaggerà a una velocità massima di 160 km/h, avrà un’accelerazione maggiore di 1 m/sec e trasporterà circa 530 persone, con oltre 300 posti a sedere nella versione a 4 casse, e circa 400, con 200 sedute, in quella a 3 casse».

La Consar ufficializza i tesseramenti degli schiacciatori Ter Horst e Cavuto

Volley Superlega / La società giallorossa completa il reparto bande con gli arrivi del nazionale olandese e dell’azzurro. Bonitta: «Hanno fortemente voluto venire a
Ravenna: ci daranno qualità e potenza in attacco»

Oreste Cavuto 1
Lo schiacciatore Oreste Cavuto proviene da Trento

La Consar annuncia l’ingaggio degli schiacciatori Oreste Cavuto, in prestito dalla Trentino Volley, e dell’olandese Thijs Ter Horst, che torna in Italia, dove ha militato per tre stagioni a Verona e due a Piacenza, a distanza di tre campionati dall’ultimo disputato nel nostro Paese. Si tratta di due acquisti di assoluto valore tecnico che vanno a rinforzare un roster molto rinnovato e ringiovanito (al momento l’età media è di 23,5 anni), che il nuovo coach Marco Bonitta dovrà plasmare per reggere l’urto di una SuperLega a 13 squadre, che promette di essere molto competitiva.

Oreste Cavuto, classe 1996, 199 cm d’altezza, al momento impegnato con la nazionale azzurra nella Nations League, ha vinto il premio “G. Badiali” (miglior U23 italiano della Serie A2 nel 2015/16) e ha conquistato il bronzo ai Mondiali Under 23 2015. Cinque titoli giovanili, un mondiale per Club e una Coppa Cev caratterizzano il suo
curriculum di vittorie con Trento. «Quella con Cavuto è stata una trattativa a singhiozzo, che ha seguito inevitabilmente l’evoluzione delle strategie di Trento sul mercato – spiega Marco Bonitta – ma quando poi la situazione si è sbloccata, mi ha fatto molto piacere l’entusiasmo che il giocatore ha manifestato nel venire a giocare a Ravenna e il fatto che non abbia cambiato idea dopo le ottime prestazioni che sta fornendo con la nazionale. Io con lui sono stato chiaro: c’è una strategia che prevede l’impiego più continuativo di Lavia, ma Oreste si è messo a disposizione con grande umiltà e voglia di fare bene».

Thijs Ter Horst
Il nazionale olandese Thijs Ter Horst

Thijs ter Horst, nazionale olandese dal 2011, classe 1991, 205 cm di altezza, dopo gli esordi nel campionato del suo Paese, sbarca in Italia dove resta cinque annate dividendosi tra Verona e Piacenza. Poi l’esperienza nella V-League, il campionato della Corea del Sud, al Samsung Bluefang con la cui maglia è stato premiato due volte come miglior schiacciatore della V-League, e un interregno in Qatar al Police per disputare la Coppa del Qatar. «Thijs è giocatore di grande fisicità, con spiccate caratteristiche nel colpo d’attacco da seconda linea – è la descrizione di Bonitta – e soprattutto con qualità nell’attacco da posto 6. Dopo tre anni in Corea voleva rientrare in Italia e abbiamo intercettato al volo questa sua voglia di ritornare in un contesto di squadra in cui ha la certezza di poter giocare. Abbiamo chiuso velocemente la trattativa e crediamo di avere preso un giocatore che ci sarà molto utile. Adesso sta disputando la Golden League, il torneo per le nazionali che non sono impegnate nella Nations League».

Con i due schiacciatori va ormai completandosi l’organico affidato a Bonitta per il prossimo campionato di Superlega che inizierà il 20 ottobre: ai confermati Saitta, Lavia e Marchini, a cui potrebbe seguire anche quella di Argenta, si aggiungono gli arrivi dell’alzatore serbo Batak (classe 2000), del libero della nazionale slovena Jani Kovacic (classe 1992), dello schiacciatore Francesco Recine (classe ’99), figlio d’arte, e dell’opposto Sharone Vernon-Evans (classe ’99), attualmente impegnato in Nations League con la nazionale canadese di cui è stato tra gli artefici del terzo posto alla World League del 2017 (prima volta nella storia della nazionale nordamericana).

Il tribunale ammette Cmc al concordato preventivo. Il sindaco è fiducioso

La cooperativa di via Trieste ha presentato un piano di ristrutturazione per riprendersi dopo la crisi di liquidità

204AB024D3A04Il tribunale di Ravenna ha ammesso la Cmc alla procedura di concordato preventivo. Lo ha reso noto la stessa cooperativa esprimendo soddisfazione per l’avvio del percorso di ristrutturazione aziendale. Il piano presentato dalla società prevede la continuità aziendale e la soddisfazione integrale dei creditori in pre-deduzione, di quelli privilegiati e dei fornitori strategici, ma anche la soddisfazione parziale e non monetaria degli altri creditori chirografari, con l’attribuzione di strumenti finanziati partecipativi.

Il sindaco Michele de Pascale commenta così: «Tutta la nostra comunità accoglie con grande fiducia l’approvazione del concordato; si tratta di un primo passaggio, ma fondamentale per il futuro della Cmc, l’azienda cooperativa inscindibilmente legata alla nostra città. Ora è indispensabile andare avanti con coraggio nell’attuazione del piano, consapevoli che le professionalità e le capacità degli uomini e delle donne della Cmc sono una grande risorsa per tutto il sistema Paese, abbiamo dunque fiducia nel fatto che questo possa essere solo il primo di tanti passi da fare nella direzione giusta».

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