mercoledì
24 Dicembre 2025

Laurea in Medicina a Ravenna: entro fine anno la decisione

Ospedale Di Ravenna
Veduta aerea dell’ ospedale Di Ravenna

A Bologna non c’è più spazio per gli studenti ma il mercato chiede altri professionisti: si fa largo l’ipotesi di un corso distaccato con cento posti in una palazzina da costruire

Per il via libera ufficiale, con il sì dell’Ateneo, bisognerà attendere almeno novembre ma per i corsi di Medicina a Ravenna e Forlì sembra ormai fatta: pochi i dubbi su una rotta già tracciata.
Nella città dei mosaici è previsto l’avvio di una laurea a ciclo unico che allargherà l’offerta dell’Alma Mater Studiorium. L’11 settembre scorso il rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini, ha fatto il punto con il sindaco Michele de Pascale. Con loro, la Fondazione Flaminia e la Cassa di Risparmio di Ravenna.

Secondo quanto emerso il numero di posti previsti è di un centinaio di studenti e – questa la novità più rilevante per la città – l’arrivo in ospedale di una trentina di docenti che lavoreranno e opereranno nel Santa Maria delle Croci, destinato a diventare quindi un policlinico e a dare una risposta concreta alle difficoltà di reperimento dei medici.
L’inizio dei corsi sarà attivato a partire dal prossimo anno accademico. In attesa della realizzazione della nuova sede – un edificio di tre piani vicino all’ospedale (attiguo al Cmp) con laboratori didattici, di ricerca e naturalmente aule – la città metterà a disposizione le sale in centro storico.
Così le aule dove si terranno le lezioni sarebbero la sala Nullo Baldini (nel palazzo della Provincia), la sala Bandini (di proprietà della Cassa di Risparmio, in via Boccaccio), la sala Severino Ragazzini del Centro dantesco. Per quanto riguarda i laboratori verranno utilizzati quelli di Scienze Ambientali in via Sant’Alberto e di Palazzo Corradini in via Mariani, attuale sede di Beni Culturali.

Il reparto di Medicina Interna, secondo quanto prospettato dall’Ausl, verrà sdoppiato in due: una parte sarà a direzione ospedaliera, l’altra a direzione universitaria. A inizio anno, probabilmente non a caso, è stato nominato primario dello stesso reparto il dottor Marco Domenicali, da più di una decina d’anni professore associato in Ateneo.

A spingere l’Università di Bologna a portare in Romagna le facoltà di Medicina è una necessità, prima che didattica, fisica: nel capoluogo non c’è più posto per altri studenti ma, di fronte ad una richiesta in crescita del mercato del lavoro, è necessario aumentare il numero di aspiranti medici. Ai test per entrare nella facoltà – che si sono svolti il 3 settembre scorso in fiera – si sono iscritti in 3.600 per 413 posti. Il prorettore Mirko Degli Esposti in quell’occasione ha spiegato che da parte dell’Università non ci sono in sostanza dubbi sullo sbarco a Ravenna e a Forlì ma anche gli enti locali dovranno fare la loro parte.
Non solo l’Ausl Romagna ma anche Comuni e Regione. «Noi siamo pronti, ma non è una strada che possiamo percorrere da soli», ha spiegato il prorettore. Di fronte all’impossibilità strutturale di «raddoppiare gli studenti a Bologna», la struttura multicampus dell’Ateneo «apre una prospettiva», quella appunto dei corsi a Ravenna e a Forlì, anche se ci sarà bisogno «di muoversi in fretta» con «tante risorse e tanta programmazione».

Il sindaco De Pascale da più di un anno sostiene con convinzione il progetto che ha creato peraltro una frattura piuttosto inedita tra i sindaci della Romagna, con Rimini sugli scudi e in polemica con Ravenna e Forlì. Ciò non impedirà al progetto di andare avanti perché – ha ricordato il primo cittadino – «il tema della formazione dei medici è all’ordine del giorno del dibattito nazionale, con una necessità impellente per il nostro Paese di mantenere il livello di qualità della formazione, aumentando nel contempo i numeri dei medici formati. In questa direzione Ausl Romagna deve affrontare tale riflessione in maniera coesa e in questo contesto, in un’ottica di collaborazione e sinergia tra tutti i territori e gli ospedali della Romagna, Ravenna ha l’ambizione di giocare un ruolo di primo piano».

Treni, nuova beffa sui rimborsi degli abbonamenti per i pendolari di Godo

In molti avevano sottoscritto l’abbonamento da Russi perché il costo era lo stesso. Ora rischiano di non aver diritto all’indennizzo promesso

Protesta Stazione Godo

Di fronte a sei mesi di disagi, erano riusciti ad ottenere un mese di abbonamento gratuito per l’anno scolastico.  Non un grande affare, si dirà, ma sempre meglio di niente. Così le famiglie degli studenti di Godo e Classe che nel dicembre scorso – ad anno scolastico abbondantemente iniziato – si sono visti decapitare le fermate nella loro stazione si aspettavano di cominciare a pagare l’abbonamento da novembre, con ottobre rimborsato da Trenitalia in seguito ad un accordo fatto in Regione.

La prima sorpresa è arrivata quando le famiglie hanno scoperto che, per un problema tecnico, il rimborso sarebbe slittato di un mese. Hanno quindi messo mano al portafoglio e atteso fiduciose novembre. Salvo sorprese, però, molti di loro potrebbero restare beffati anche il prossimo mese. Il problema riguarda una buona parte delle 41 persone  di Godo che avevano sottoscritto l’abbonamento e chiesto l’indennizzo. A settembre del 2018, al momento di abbonarsi in molti hanno scelto come stazione di partenza Russi e non la piccola frazione in cui risiedono. Il motivo è molto pratico: il prezzo era lo stesso e i figli, oltre a frequentare le scuole a Ravenna, avevano la possibilità così di muoversi verso Russi per andare da parenti e amici.

La convenienza era stata caldeggiata anche dal personale Trenitalia allo sportello che, giustamente, l’aveva sottolineata al momento della sottoscrizione. Il tutto si è però trasformato in una beffa al momento del rimborso: per avere il mese gratuito è necessario che sull’abbonamento ci sia scritto “Godo” come stazione di partenza e non “Russi”. Ora Gabriella Mangani, che fa parte del Comitato pendolari e ha seguito la questione tenendo il filo tra istituzioni e genitori, spera che qualcosa si sblocchi con l’incontro previsto a inizio ottobre con la sindaca Valentina Palli: «Non possiamo fare una colpa al personale Trenitalia che aveva suggerito questa soluzione di praticità e non poteva certo sapere cosa sarebbe accaduto a dicembre. Però ora ci auguriamo che il buonsenso prevalga e che anche queste famiglie abbiano diritto al rimborso che gli spetta».

Nel frattempo è stata messa qualche pezza al servizio zoppicante: autobus sostitutivi permettono agli studenti di andare negli istituti di Ravenna e in quelli di Lugo, anche se si potrebbe fare meglio. «A Lugo ad esempio i treni partono due minuti prima dell’uscita degli studenti. Penso che con un minimo di programmazione si potesse evitare questa situazione. Certo, a Bologna dicono che non è facile incastrare tutte le necessità però così sono costretti ad utilizzare i pullman. A dicembre entrerà in vigore il nuovo orario e lì vedremo se saranno messi in atto i correttivi necessari».

Milano Marittima: fanno esplodere un bancomat e rubano migliaia di euro

Malviventi in azione nella notte ai danni di uno sportello della Cassa di Risparmio di Ravenna

Rapina MiMa

Rapinatori in azione la notte scorsa a Milano Marittima dove hanno preso di mira lo sportello bancomat della filiale della Cassa di Risparmio di Ravenna, in via Matteotti. Dopo avere fatto esplodere la macchina hanno sfondato una vetrata e sono entrati nella banca trafugando, a quanto pare, diverse migliaia di euro in contanti. I malviventi, prima di agire, hanno oscurato le telecamere di sorveglianza e hanno operato in pochissimi minuti, al punto che nostante i Carabinieri siano intervenuti immeditamente dopo l’allarme scattato nella banca e le chiamate dei residenti svegliati dall’esplosione del bancomat, si sono dileguati senza lasciare traccia. Sulla rapina indagano i Carabinieri di Cervia.

Autorità portuale senza vertici e il Circolo velico annulla la regata del Candiano

Dubbi su chi debba firmare i permessi per le attività in acqua. Così Sport in Darsena finisce in anticipo rispetto a quanto previsto

IMG 0991La sospensione dei vertici di Autorità portuale fa sentire i suoi primi effetti pratici: gli eventi in acqua che avrebbero dovuto fare parte di Sport in Darsena, concludendo l’annuale manifestazione dedicata alle attività sportive del territorio, sono state annullate. Così restano fermi i Tom 28 – ormeggiati in testata di Darsena e che si sarebbero dovuti sfidare nel Trofeo dei sodalizi – e non ci sarà nemmeno la regata che si sarebbe dovuta tenere domani, partendo da Marina di Ravenna con risalita del Candiano fino alle porte della città.

Il motivo è, sostanzialmente, uno: di fronte alla nuova sospensione dei vertici di Autorità portuale (presidente, direttore e segretario generale) l’ente si è trovato in difficoltà rispetto alle autorizzazioni della manifestazione. Il commissario che era stato nominato dopo la prima sospensione, poi decaduta in seguito ad un vizio di forma ma riconfermata in esito all’udienza dal gip, è decaduto automaticamente. Serve quindi un nuovo decreto di nomina ministeriale (dovrebbe arrivare all’inizio della prossima settimana) ma nel frattempo non è chiaro chi debba mettere materialmente la firma sui permessi.

Di fronte ad una situazione così intricata il Circolo Velico Ravennate che organizza la manifestazione a cui partecipano gli altri club della città ha deciso di annullare la regata, anche per non mettere in difficoltà ulteriore l’ente. Se ne riparlerà quindi il prossimo anno, per Sport in Darsena 2020.

 

Tre runner ravennati alla maratona major di Berlino

Pronti per la partenza Rudy Gatta, Giuseppe Gigliotti e Cesare Trioschi

Maratona BerlinoTre runner ravennati parteciperanno domani, domenica 29 settembre, alla Maratona di Berlino, con partenza e arrivo dalla Porta di Brandeburgo, una delle sei gare che fanno parte del prestigioso campionato World marathons majors: Rudy Gatta e Giuseppe Gigliotti del Ravenna Runners club e Cesare Trioschi del Triathlon Team Ravenna.

Nato nel 2006, il World marathons major è una competizione che riunisce le corse di lunga distanza più importanti del mondo: Tokyo, Boston, Chicago, New York, Londra e Berlino appunto.
Rudy Gatta e Giuseppe Gigliotti a novembre 2018 hanno già corso una maratona ‘major’, forse la più famosa, quella di New York: il loro obiettivo è di completare il ‘giro del mondo’ delle sei grandi maratone.
Nella foto da sinistra Giuseppe Gigliotti, Cesare Trioschi, Rudy Gatta mentre ritirano il pettorale che indosseranno alla competizione.

Dalla Regione 600mila euro per abbassare le rette dei nidi a circa 800 famiglie

Lo sconto maggiore alla fascia Isee intermedia dopo gli interventi dello scorso anno per le famiglie più in difficoltà

Asilo NidoAmmontano a 620.254 euro le risorse stanziate dalla Regione Emilia Romagna a favore del Comune di Ravenna nell’ambito dell’operazione “Al nido con la Regione”, misura sperimentale di sostegno economico alle famiglie finalizzata all’abbattimento delle rette di frequenza dei servizi educativi per la prima infanzia nell’anno scolastico 2019/2020.

Il consiglio comunale si appresta a discutere e votare le linee di indirizzo proposte dalla giunta per l’impiego di queste risorse. La platea dei destinatari è costituita dalle famiglie con Isee inferiore o uguale a 26mila euro i cui figli frequentino i nidi comunali, privati nei posti convenzionati con il Comune e privati.

Si stima che i benefici possano riguardare circa 800 famiglie. Esaminando infatti i dati relativi ai 926 bambini iscritti nei nidi comunali (a gestione diretta ed esternalizzata) e nei posti dei nidi privati convenzionati con il Comune per l’anno scolastico 2018/2019 si rileva che l’80 per cento delle loro famiglie ha un’attestazione Isee inferiore o uguale a 26.000 euro.

Gli sconti potranno quindi riguardare, per quanto concerne queste due tipologie, circa 620 famiglie (escludendo quanti sono già esonerati).
Il sistema ipotizzato propone di applicare sconti alle rette secondo lo schema seguente: il 30 percento per gli Isee fino ai 10mila euro e quelli tra i 21 e 26mila e il 40 percento di sconto per chi ha un Isee tra i 10mila e i 21mila, il tutto nella logica di sostenere maggiormente le fasce di reddito intermedie essendo già l’amministrazione comunale intervenuta sulle più basse lo scorso anno con il progetto “Andiamo al nido” finanziato dal fondo del decreto legislativo 65/2017 con il quale si è elevata la fascia di esonero e si è abbassata la retta delle prime famiglie paganti.

Il nuovo sconto medio sarà di circa 60 euro al mese (ma variabile da 15 a 120 perché le rette del nido sono da tempo individualizzate). Le risorse regionali saranno destinate anche al sostegno della riduzione delle rette di frequenza pagate dalle famiglie i cui bimbi frequentano nidi privati. Si proporrà ai gestori privati di aderire al progetto abbassando le rette per l’intero anno scolastico alle famiglie con Isee inferiore o uguale a 26mila euro di un importo interamente integrato dal Comune.

Il contributo ai gestori privati sarà differenziato riconoscendo un contributo maggiore per i servizi privati le cui rette sono mediamente molto più alte rispetto a quelle praticate nei servizi educativi/sezioni primavera Fism che beneficiano già di contributi comunali anche per il contenimento delle rette.
Tale riduzione viene ipotizzata da un minimo di 70 euro ad un massimo di 100 euro mensili e si stima che possa coinvolgere circa 170 famiglie.

Il superyacht di Rosetti con la cantina dei vini e le nicchie per le opere d’arte

Il gioiello di 38 metri con scafo in acciaio verrà consegnato a primavera 2021. Sul ponte spazio per una vasca Jacuzzi con cascata

Una cantina per i vini, una Jacuzzi con cascata sul ponte, quattro cabine per gli ospiti, alcove e nicchie per ospitare opere d’arte: sono alcune delle caratteristiche dello yacht da 38 metri che uscirà dai cantieri della ravennate Rosetti Superyacht. Dopo la cerimonia di posa della moneta sotto la chiglia, avvenuta a maggio, prosegue nei tempi previsti la costruzione del nuovo explorer la cui consegna è prevista nella primavera 2021: lo scafo in acciaio è quasi completato e presto sarà accoppiato alla sovrastruttura.

Le linee esterne, il layout interno e l’architettura navale sono di Hydro Tec, mentre il design interno è firmato da BurdissoCapponi Yachts & Design, studio di design che si trova nelle vicinanze di Rosetti Superyachts a Ravenna.

Su richiesta degli armatori, sono state realizzate finestrature e porte molto ampie, in particolare in salone. Due porte scorrevoli garantiscono l’accesso ai camminamenti laterali dalle murate ribassate. Lo spazio è diviso in due aree principali: una zona salotto verso poppa e la zona pranzo verso prua. A dritta, una cantina per i vini disegnata appositamente, funge da divisore tra le aree living e la cabina armatoriale, dotata di una terrazza laterale fissa accessibile attraverso una porta vetrata scorrevole.

Rosetti Superyachts è una divisione di Rosetti Marino Group, player italiano di primo piano nella costruzione di nuovi vessel high-tech per l’industria oil e gas offshore/inshore. La grande tradizione nella costruzione navale viene ora sfruttata anche nella costruzione di explorer yachts di lusso, superyachts, long-range supply vessels fino a 140 metri.

I “mosaici” di Chuck Close al Mar di Ravenna: le foto dell’allestimento della mostra

Dal 5 ottobre fino al 12 gennaio al museo di via di Roma nell’ambito della Biennale del mosaico contemporaneo

Ecco in anteprima le immagini dell’allestimento della mostra “Mosaics” di Chuck Close, a cura di Daniele Torcellini, al Mar di Ravenna dal 5 ottobre al 12 gennaio nell’ambito della biennale del mosaico.

Figura di spicco dell’arte contemporanea dai primi anni ’70, Chuck Close è un artista internazionalmente famoso per i suoi ritratti, dipinti in scala monumentale a partire da fotografie. Close ha esplorato negli anni un’ampia gamma di tecniche, processi e materiali fino ad arrivare all’utilizzo del mosaico a seguito del suo coinvolgimento nel progetto di arte pubblica per la Metropolitana di New York. La serie Subway Portraits è costituita da dodici opere, in mosaico e in ceramica, ed è stata commissionata dal programma Arts & Design dell’Autorità di Trasporto Metropolitano, nel 2017.

La mostra al Museo d’Arte della Città di Ravenna presenta la nuova serie di opere a mosaico, affiancate da opere relative come stampe, arazzi e fotografie, e documenta inoltre il lavoro svolto da Mosaika Art and Design e da Magnolia Editions per la realizzazione delle opere installate nella stazione Second Avenue-86th Street di New York City.

Arrivò dal Belgio con un kg di coca nello stomaco, sentenza definitiva: 3 anni

Un 37enne residente a Ravenna fermato all’aeroporto di Fiumicino nel 2017 con 94 ovuli ingoiati: sconterà la pena in regime di detenzione domiciliare

Arrivò dal Belgio all’aeroporto di Fiumicino con un chilo di cocaina nello stomaco, suddivisa in 94 ovuli che aveva ingoiato, e ora a distanza di due anni dall’episodio per un 37enne nigeriano domiciliato a Ravenna è divenuta esecutiva la sentenza di condanna a tre anni, sei mesi e venti giorni convertiti in detenzione domiciliare da scontare nella propria abitazione di Ravenna.

Nei confronti del cittadino straniero, i poliziotti hanno provveduto anche alla notifica del decreto di rigetto dell’istanza volta ad ottenere il rilascio della carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell’Ue, emesso dal questore di Ravenna il 15 febbraio scorso.

Sindaco con la vanga, l’opposizione: «Poca coerenza, faccia scelte davvero green»

De Pascale con gli studenti a piantare alberi nel villaggio San Giuseppe e poi lancia la proposta di un piano per riqualificare gli edifici scolastici. Lista per Ravenna ricorda il consumo di territorio in provincia, Ravenna in Comune gli chiede di agire senza scuse contro trivelle e idrocarburi

De Pascale FridayIl sindaco in giacca e camicia che imbraccia una vanga per aiutare gli studenti a piantare alberi nel giorno dello sciopero per il clima, con l’intento di restare immortalato in foto per dimostrare con i fatti la vicinanza della sua giunta ai temi ambientalisti, non piace alle forze di opposizione. Che lo accusano di scarsa coerenza tra l’uscita mediatica e gli atti concreti dell’amministrazione locale.

Ravenna in Comune, lista di sinistra fedele al green sin dalla campagna elettorale del 2016, stuzzica Michele de Pascale da Facebook: «A questo punto ci aspettiamo un ribaltamento delle politiche di questa amministrazione. Stop all’impiego di idrocarburi di qualunque tipo. Stop alle nuove trivellazioni per ricercarli. Stop alle cementificazioni che tolgono verde ed alberi. Spinta sulle rinnovabili. Limiti al profitto privato nei servizi essenziali, acqua pubblica, ecc. Per tutto questo, aspettiamo De Pascale a votare in consiglio tutto questo insieme a noi. Nei limiti delle competenze di un ente locale, certo. Ma senza scuse. Tipo: questa cosa qui non si può evitare perché è un impegno assunto dalla passata amministrazione. Oppure: questa cosa qua non si può fare altrimenti si mettono a rischio questo e quello. Senza scuse, lo ripetiamo. Se no, a farsi una foto con una vanga in mano sanno fare tutti».

Il decano dell’opposizione, Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, punta il dito sulla questione del consumo di suolo: «Un rapporto dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) dimostra che nel 2018 la nostra regione ha consumato 381 ettari di terreno naturale. Ravenna è al terzo posto in regione tra i capoluoghi di provincia avendo bruciato 11 ettari di terreno vergine». Il consigliere comunale poi fa riferimento alla notizia recente di 92 ettari edificabili che sono tornati agricoli per una deliberazione approvata dal consiglio comunale: «Tanto improvviso ambientalismo si è dovuto ai proprietari di queste aree agricole, i quali, beneficiati dalle provvidenze urbanistiche edificatorie del Piano strutturale 2007, hanno dovuto forzatamente rinunciarvi causa la crisi devastante dell’edilizia dovuta ad una folle pianificazione cementizia del suolo ravennate. Altrettanti ettari, esattamente 91, dei terreni agricoli tra Ravenna e Porto Fuori che Lista per Ravenna ha salvato, combattendo anche in Procura, dall’essere cementificati su una piattaforma di fanghi portuali già avviata, mantengono però ancora la stessa destinazione edificatoria, contro cui continueremo a lottare allo sfinimento». Infine il caso del parco di via Nizza.

Per dimostrare che non è solo questione di vanga e foto, De Pascale ha diffuso una proposta fatta in veste di presidente della Provincia de dell’Unione province d’Italia (Upi): «Il sostegno alla mobilitazione di oggi è doveroso, ma non basta. Servono atti concreti. Nel nuovo patto green che questo Governo dichiara di volere realizzare nella prossima legge di bilancio partiamo dalle scuole superiori, con un piano di modernizzazione ed efficientamento energetico degli oltre 7.400 edifici scolastici. Avanziamo questa proposta prima di tutto al ministro dell’Istruzione, che ha da subito dimostrato grande attenzione a questi temi, e la presenteremo ufficialmente alla riunione dell’osservatorio sull’edilizia scolastica che si terrà la prossima settimana. È l’impegno che le Province oggi prendono con questi giovani, il nostro messaggio al  Friday for future».

Al via le misure antismog: dal diesel ai caminetti, ecco il vademecum da seguire

Dal 1° ottobre stop alla circolazione dei veicoli più inquinanti nei comuni con più di 30mila abitanti

Smog
Tra i primi fattori dell’inquinamento dell’aria c’è il traffico veicolare

A Ravenna, Faenza e Lugo, come in tutti i comuni sopra i 30mila abitanti dell’Emilia Romagna, stanno per entrare in vigore le misure di regolazione della circolazione veicolare previste dal Piano aria integrato regionale (Pair 2020) contro l’inquinamento atmosferico.

L’ordinanza del comune capoluogo prevede all’interno del centro abitato (area delimitata da apposita segnaletica, mappa allegata) dal lunedì al venerdì (eccetto festività) dalle 8.30 alle 18.30 e in occasione delle “domeniche ecologiche” (6 ottobre, 20 ottobre, 17 novembre, 24 novembre, 12 gennaio, 19 gennaio, 2 febbraio, 16 febbraio, 1 marzo e 15 marzo) il divieto di transito per i veicoli: a benzina precedenti l’Euro 2; diesel precedenti l’Euro 4; ciclomotori e motocicli precedenti l’Euro 1.

Potranno invece circolare liberamente i veicoli: a benzina dall’Euro 2 in poi; diesel dall’Euro 4 in poi; ciclomotori e motocicli dall’Euro 1 in poi; alimentati a gas metano o gpl; con almeno 3 persone a bordo (car pooling) se omologati a 4 o più posti e con 2 persone se omologati a 2 posti; elettrici e ibridi; ciclomotori e motocicli elettrici; per trasporti specifici e per uso speciale, attrezzati per lavorazioni particolari, così come definiti dall’articolo 54 del codice della strada.

Sono poi previste ulteriori deroghe tra le quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, quelle per i mezzi guidati da turnisti e operatori in servizio di reperibilità; per i veicoli a servizio di persone invalide provvisti di contrassegno H; per i veicoli adibiti al trasporto di prodotti deperibili (ad esempio “camion frigo”); per i donatori di sangue; per chi accompagna a scuola o va a prendere alunni dai nidi alle medie inferiori; per chi ha Isee inferiore a 14mila euro; per chi soggiorna in strutture di tipo alberghiero, per arrivare/partire dalla struttura; per i mezzi al servizio di manifestazioni regolarmente autorizzate e guidati da operatori economici che accedono o escono dai posteggi dei mercati o delle fiere autorizzate dal Comune.

L’ordinanza prevede inoltre che dall’1 ottobre al 31 marzo nelle unità immobiliari dotate di riscaldamento multi combustibile sia vietato utilizzare biomasse (legna, pellet, cippato, altro): negli impianti di categoria inferiore alle 3 stelle (come definita dal DM Ambiente n. 186 del 7 novembre 2017); nei focolari aperti o che possono funzionare aperti.
Nei generatori di calore funzionanti a pellet per i quali non vige il divieto di cui sopra (cioè certificati almeno 3 stelle) è fatto comunque obbligo di utilizzare pellet che sia stato certificato, da un organismo di certificazione accreditato, conforme alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17855-2 2014 (pellet di qualità elevata che garantisce maggiori rendimenti di combustione, pertanto minori emissioni inquinanti).

Misure emergenziali. In caso di 3 giorni consecutivi di superamento del limite di 50 microgrammi per metro cubo della concentrazione di PM10 precedenti il giorno di controllo (lunedì o giovedì) dal giorno successivo scattano le misure di primo livello: divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli; potenziamento dei controlli sui veicoli circolanti in base alle limitazioni della circolazione in vigore; divieto di uso (in presenza di impianto alternativo) di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle; abbassamento del riscaldamento fino ad un massimo di 19°C (+ 2 di tolleranza) nelle case, negli uffici, nelle attività ricreative, di culto, commerciali e sportive e 17°C (+ 2 di tolleranza) nei luoghi che ospitano attività produttive e artigianali (sono esclusi ospedali ed edifici assimilabili, scuole e edifici assimilabili); divieto di combustione all’aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi d’artificio ecc…); divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili.

L’attivazione delle misure emergenziali verrà comunicata attraverso comunicati stampa, sito e canali social del Comune.

Per ulteriori informazioni sul Piano aria integrato regionale (Pair 2020) e sulla campagna “Liberiamo l’aria”: www.liberiamolaria.it

Al via lunedì a Cervia le riprese del videoclip de “L’avvelenata” di Guccini

Verrà chiuso al traffico un tratto del borgo marina. L’artista sarà poi all’Alighieri di Ravenna per la presentazione

Guccini
Francesco Guccini

Dopo i casting delle scorse settimane che hanno visto il tutto esaurito e centinaia di provini, da lunedì 30 settembre a mercoledì 2 ottobre tra Cervia, Milano Marittima, saline e pineta la Daimond Film srl effettuerà le riprese per il videoclip che vede in scena “L’Avvelenata” di Francesco Guccini.

Il video farà parte della serie dei “Capolavori Immaginati” che già comprende “Gianna” di Rino Gaetano girato lo scorso anno sempre nello scenario cervese.

Lunedì 30 settembre il set sarà montato al mattino al Centro Visite Saline e nel pomeriggio nell’area del lungomare di Cervia dall’angolo di Via Gessi fino a viale Volturno. Il tratto di borgo dei pescatori interessato dalle scene sarà chiuso al traffico con divieto di sosta dalle 13.30 alle 18.30. Martedì protagonisti saranno il nuovo lungomare e il centro di Milano Marittima nella zona della rotonda 1 maggio, viale Ravenna fino alla pineta.

Mercoledì il set si sposterà invece al Woodpecker l’affascinante ex discoteca degli anni ‘60 abbracciata dalla pineta, oggi in via di recupero e ristrutturazione.

Il videoclip sarà presentato in anteprima mondiale al Festival Imaginacgtion il 12 ottobrealle 20.30 al teatro “Alighieri” di Ravenna alla presenza di Francesco Guccini che rilascerà un’intervista dalla propria postazione sul palco d’onore.

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