Sindaco con la vanga, l’opposizione: «Poca coerenza, faccia scelte davvero green»

De Pascale con gli studenti a piantare alberi nel villaggio San Giuseppe e poi lancia la proposta di un piano per riqualificare gli edifici scolastici. Lista per Ravenna ricorda il consumo di territorio in provincia, Ravenna in Comune gli chiede di agire senza scuse contro trivelle e idrocarburi

De Pascale FridayIl sindaco in giacca e camicia che imbraccia una vanga per aiutare gli studenti a piantare alberi nel giorno dello sciopero per il clima, con l’intento di restare immortalato in foto per dimostrare con i fatti la vicinanza della sua giunta ai temi ambientalisti, non piace alle forze di opposizione. Che lo accusano di scarsa coerenza tra l’uscita mediatica e gli atti concreti dell’amministrazione locale.

Ravenna in Comune, lista di sinistra fedele al green sin dalla campagna elettorale del 2016, stuzzica Michele de Pascale da Facebook: «A questo punto ci aspettiamo un ribaltamento delle politiche di questa amministrazione. Stop all’impiego di idrocarburi di qualunque tipo. Stop alle nuove trivellazioni per ricercarli. Stop alle cementificazioni che tolgono verde ed alberi. Spinta sulle rinnovabili. Limiti al profitto privato nei servizi essenziali, acqua pubblica, ecc. Per tutto questo, aspettiamo De Pascale a votare in consiglio tutto questo insieme a noi. Nei limiti delle competenze di un ente locale, certo. Ma senza scuse. Tipo: questa cosa qui non si può evitare perché è un impegno assunto dalla passata amministrazione. Oppure: questa cosa qua non si può fare altrimenti si mettono a rischio questo e quello. Senza scuse, lo ripetiamo. Se no, a farsi una foto con una vanga in mano sanno fare tutti».

Il decano dell’opposizione, Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, punta il dito sulla questione del consumo di suolo: «Un rapporto dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) dimostra che nel 2018 la nostra regione ha consumato 381 ettari di terreno naturale. Ravenna è al terzo posto in regione tra i capoluoghi di provincia avendo bruciato 11 ettari di terreno vergine». Il consigliere comunale poi fa riferimento alla notizia recente di 92 ettari edificabili che sono tornati agricoli per una deliberazione approvata dal consiglio comunale: «Tanto improvviso ambientalismo si è dovuto ai proprietari di queste aree agricole, i quali, beneficiati dalle provvidenze urbanistiche edificatorie del Piano strutturale 2007, hanno dovuto forzatamente rinunciarvi causa la crisi devastante dell’edilizia dovuta ad una folle pianificazione cementizia del suolo ravennate. Altrettanti ettari, esattamente 91, dei terreni agricoli tra Ravenna e Porto Fuori che Lista per Ravenna ha salvato, combattendo anche in Procura, dall’essere cementificati su una piattaforma di fanghi portuali già avviata, mantengono però ancora la stessa destinazione edificatoria, contro cui continueremo a lottare allo sfinimento». Infine il caso del parco di via Nizza.

Per dimostrare che non è solo questione di vanga e foto, De Pascale ha diffuso una proposta fatta in veste di presidente della Provincia de dell’Unione province d’Italia (Upi): «Il sostegno alla mobilitazione di oggi è doveroso, ma non basta. Servono atti concreti. Nel nuovo patto green che questo Governo dichiara di volere realizzare nella prossima legge di bilancio partiamo dalle scuole superiori, con un piano di modernizzazione ed efficientamento energetico degli oltre 7.400 edifici scolastici. Avanziamo questa proposta prima di tutto al ministro dell’Istruzione, che ha da subito dimostrato grande attenzione a questi temi, e la presenteremo ufficialmente alla riunione dell’osservatorio sull’edilizia scolastica che si terrà la prossima settimana. È l’impegno che le Province oggi prendono con questi giovani, il nostro messaggio al  Friday for future».

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