lunedì
22 Dicembre 2025

È morto il cardinale Silvestrini, per anni ai vertici della diplomazia vaticana

Di origini brisighellesi, aveva 95 anni. Il ricordo del sindaco di Faenza Malpezzi

Cardinale SilvestriniÈ morto oggi (giovedì 29 agosto) a Roma il cardinale faentino Achille Silvestrini, 95 anni, prelato che per anni è stato ai vertici della diplomazia vaticana. Prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali – scrive Ansa.it –, l’ultimo dei tanti incarichi ricoperti in Vaticano, Silvestrini è “sempre stato attento alle persone, con un occhio di riguardo ai giovani, prima che ai documenti, ha svolto per decenni con scrupolo e rigore incarichi diplomatici per la Santa Sede”, ricorda il portale della Santa Sede.

Collaboratore dei segretari di Stato Domenico Tardini e Amleto Giovanni Cicognani, viaggia, tra le altre cose, con l’allora arcivescovo Agostino Casaroli nel periodo dell’Ostpolitik e guida le trattative con le autorità italiane per la revisione del Concordato lateranense.

Nel ministero sacerdotale svolge azione tra i giovani a Villa Nazareth, istituzione ideata nel 1945 dal cardinale Tardini. Dal 1969, anima una “Comunità” sorta da un gruppo di ex-alunni laureati, professionisti e amici di Villa Nazareth.

Di origine brisighellese, a Faenza il cardinale Silvestrini svolse gli studi liceali e ricevette nel 1946 l’ordinazione sacerdotale dal vescovo Giuseppe Battaglia. Per il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi: «con la scomparsa del cardinale Silvestrini la Chiesa perde una delle figure di maggior rilievo della diplomazia vaticana durante gli anni caratterizzati dai fragili equilibri internazionali della guerra fredda che lo hanno visto impegnato in innumerevoli missioni dove spiccavano le sue doti di pacatezza e capacità di intessere relazioni. Nonostante ciò – prosegue il sindaco – il cardinale Silvestrini è rimasto sempre legatissimo alla sua terra e alla sua diocesi d’origine: sempre aperto e disponibile, fino a quando la salute glielo ha permesso non mancava mai di tenersi informato nei dettagli rispetto a ciò che accadeva, continuando ad essere autorevole punto di riferimento per tante persone, anche solo per un consiglio. Alla famiglia e alla diocesi di Faenza-Modigliana il cordoglio dell’Amministrazione comunale».

 

Guardia di finanza, cambio al vertice: la 26enne Sara Diamante è la nuova comandante

Passaggio di testimone al comando della tenenza. La capitana Valentina Arrigo andrà a Roma: «Mi dispiace lasciare il paese dove ho passato due anni in cui vita lavorativa e vita sociale si sono felicemente sovrapposte». La nuova arrivata: «Ho subito percepito il calore dei cittadini»

Saluto Alla Giunta Dell'Ucbr, 28 Agosto 2019
L’incontro tra la giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa e le due comandanti della tenenza della guardia di finanza

Cambio al comando della tenenza di Lugo della guardia di finanza: la capitana Valentina Arrigo, destinata come ufficiale a disposizione del nucleo di polizia valutaria a Roma, passa il testimone alla tenente Sara Diamante. La nuova comandante delle Fiamme Gialle lughesi ha 26 anni, originaria di Lecce, negli ultimi due anni ha ricoperto l’incarico di comandante della sezione operativa del di Udine.

«Sono arrivata a Lugo nella serata di martedì 27 agosto – ha spiegato la tenente Diamante –. e pur non avendo ancora avuto la possibilità di vivere appieno questo territorio, ho fin da subito percepito il calore dei suoi cittadini e l’accoglienza delle autorità, quindi l’impatto è stato decisamente positivo».

La capitana Arrigo lascia Lugo dopo due anni: «Mi dispiace molto lasciare Lugo, in questo periodo la vita lavorativa e quella sociale si sono felicemente sovrapposte. Ho avuto modo di vivere le bellezze del territorio e di creare una ottima rete di rapporti con le autorità e con la città intera che lascio con grande commozione».

I sindaci dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna hanno dato il benvenuto alla nuova comandante «augurandole buon lavoro e confermando la piena disponibilità, dei sindaci e della polizia municipale, a collaborare per un massimo impegno di tutti sui temi della sicurezza».

Al via il cantiere del mosaico pavimentale “partecipato” nel giardino del carcere

Si tratta di un labirinto con 169 moduli realizzati anche dai detenuti di Port’Aurea

Apertura Cantiere Carcere Il Gruppo Di LavoroOggi, giovedì 29 agosto, dopo una prima serie di lavori preparatori relativi alla disposizione dei mosaici, si apre ufficialmente il cantiere per la posa in opera del labirinto pavimentale in mosaico nel giardino di fronte al carcere di Ravenna.

Si tratta del progetto dell’associazione Dis-Ordine che prevede l’installazione di un mosaico pavimentale a forma di labirinto ispirato a quello della Basilica di San Vitale. Il tema del progetto, avviato grazie all’idea del fotoreporter Giampiero Corelli per approfondire il tema “Dante Eco Green”, si riferisce agli elementi della natura presenti nell’opera di Dante. Il percorso sarà sviluppato attraverso moduli triangolari, sia in richiamo alla tarsia triangolare presente nel labirinto di San Vitale, sia come traccia verso la direzione concettuale “E quindi uscimmo a riveder le stelle.” (Inferno XXXIV, 139).

Uno degli obiettivi più rilevanti di tutta l’operazione riguarda l’aspetto aggregativo e sociale con il coinvolgimento delle scuole, di tutti gli artisti, mosaicisti e professionisti che si sono formati nelle Scuole d’Arte di Ravenna e provincia e degli ospiti della Casa Circondariale. L’intervento pavimentale, composto di 169 moduli triangolari in mosaico, sarà la prima e unica opera permanente della città di Ravenna partecipata.

Il comitato tecnico-scientifico nominato per seguire gli sviluppi del progetto, per aiutare le giovani maestranze a svolgere le complesse operazioni di messa a dimora della collezione, ha incaricato l’impresa ravennate Dollia Costruzioni e Ristrutturazioni di Dollia Gojart.

Spitfire Contest: hip-hop e break dance al Pala Costa per ricordare Alessio

Il 31 agosto la sesta edizione della gara/festa in memoria del dodicenne morto nel 2014 in un incidente stradale mentre andava a scuola

BreakdanceIl ricordo di Alessio “Spitfire” Lunardini, il dodicenne campioncino di break dance morto nel 2014 dopo essere stato investito in via Bellucci a Ravenna mentre andava a scuola in bicicletta, resta vivo con lo Spitfire Contest, festa/competizione sportiva a sfondo hip-hop arrivata alla sesta edizione in programma il 31 agosto al Pala Costa di Ravenna. Nelle precedenti edizioni ha portato migliaia di persone ad apprezzare la cultura Hip Hop, specialmente la break dance e la street dance. L’evento, con il patrocinio e il contributo del Comune, rappresenterà non solo un’occasione per tenere vivo il ricordo di Alessio, ma anche per aiutare i giovani attraverso la diffusione dei valori della cultura hip-hop.

Dalle 10 alle 23 al Pala Costa in piazza Caduti sul Lavoro 13 (ingresso gratuito) moltissimi ballerini di livello internazionale arriveranno da tutta Italia, per portare a Ravenna uno spettacolo mozzafiato. Ai ballerini primi classificati verranno assegnati premi importanti; ad esempio nella competizione dei più piccoli il vincitore verrà mandato in Francia, a spese dell’associazione, alla più importante baby battle mondiale di break dance – Battle Pro France. Il vincitore nella categoria degli adulti andrà direttamente negli ottavi di finale della Battle of the Year (BOTY), una competizione d’elevata importanza che a livello internazionale è tra le più seguite. Inoltre si sfideranno crew di ballerini adulti con all’interno un ragazzino per ogni gruppo e ci saranno anche le mitiche sfide di 3 contro 3 di Mixed Style dove ogni ballerino potrà esprimersi nel ballo che più gli piace. Visto che lo scopo dell’associazione è aiutare i giovani artisti, è stata richiesta la presenza della giovanissima Radio Immaginaria (età tra 11 e 17 anni), che trasmetterà in diretta. Tutti i dettagli dell’evento si possono consultare su Facebook alla pagina Spitfire Contest.

Oltre le competizioni in varie categorie, quest’anno ci sono importanti novità, come, ad esempio, il workshop con Crazy, uno dei esponenti italiani più in vista del break dance e una lezione introduttiva gratuita per  principianti, offerta da Nasty Den, performer e insegnante di break dance di successo. Il momento più attraente per il pubblico arriva dopo le 20:30, quando cominceranno le battaglie finali di tutte le categorie. I vincitori si porteranno a casa un pezzo di Ravenna: le targhe in mosaico, l’antica arte ravennate, realizzate dalla mosaicista Marica Pelliconi. Seguirà lo spettacolo di tessuti aerei di Paola Li Vecchi. Anche i giudici delle battaglie si esibiranno. Le rime di Moder, il più famoso rapper romagnolo, accompagneranno il corso dell’evento.

«Siamo orgogliosi di sostenere – ha detto l’assessore allo Sport Roberto Fagnani – una manifestazione sportiva per giovanissimi nel ricordo di un ragazzo che ha perso tragicamente la sua vita e che amava questa disciplina. Come sempre siamo vicini a chi promuove e diffonde lo sport, qualsiasi tipo di sport, e i suoi valori certi dei positivi riflessi e determinanti ricadute nella crescita e nella formazione delle nuove generazioni».

Artisti ospiti: Nasty Den (Denis Guerrini), Sesé (Serena Ballarin) con il suo gruppo teatrale di danza, Walter Petrongolo (Crazy), Byron Clairicia, DJ Collo (Davide Del Gaia), Moder (Lanfranco Vicari), Duna (Andrea Scardovi), Smile (Maicol Ortega), Denis Di Pasqua, Paola Li Vecchi.

«Manutenzione al Rossini indispensabile, studieremo alternative per gli eventi»

La giunta comunale replica al presidente della fondazione del teatro che si scusa con la cittadinanza per la mancanza della prossima stagione dovuta alla chiusura dell’edificio per adeguamento sismico

Il Teatro Rossini (1)«Ci uniamo al dispiacere del vicepresidente della fondazione Teatro Rossini, Domenico Randi, per questo anno di pausa forzata ma la manutenzione straordinaria e il consolidamento sismico sono interventi indispensabili per la sicurezza dell’edificio. È impensabile poter disporre di un altro luogo all’altezza del nostro teatro, studieremo alternative adatte al contesto». Le assessore comunali di Lugo Veronica Valmori (Patrimonio) e Anna Giulia Gallegati (Cultura) intervengono in merito alla chiusura forzata del teatro lughese dopo la lettera aperta di Randi che si scusa con la cittadinanza per la mancanza di una stagione teatrale.

I lavori relativi alla sismica sono eseguiti dalla Iton di Reggio Emilia, mentre le opere di restauro sono affidate al Laboratorio del restauro di Ravenna. Gli interventi prevedono un investimento complessivo di quasi 570mila euro. «Si tratta di interventi, sempre condivisi con la direzione della fondazione, che non potevamo rimandare, necessario e indispensabile per la nostra città, nonché un atto di responsabilità verso il nostro patrimonio». Gallegati assicura che «questo non significa che la nostra città non vedrà eventi culturali di rilievo per un anno, significa piuttosto che studieremo alternative adatte al contesto».

Il termine dei lavori è previsto per ottobre 2020. In particolare, le opere antisismiche saranno effettuate nella parte superiore delle murature longitudinali esterne (interessando le zone comprese tra il boccascena e la parte retrostante del palcoscenico), nelle murature del foyer del teatro, consolidando le pareti portanti perpendicolari alla facciata principale, e nella struttura del boccascena medesimo. Le opere edili e di restauro riguarderanno il ripristino degli intonaci delle facciate esterne, nelle parti interessate dalle opere antisismiche e, all’interno, il ripristino degli intonaci del foyer e del boccascena con le tecniche del restauro architettonico-artistico. Il progetto prevede inoltre opere meccaniche, elettriche, speciali e antincendio nonché relative al miglioramento degli apparati scenotecnici, per garantire l’efficienza degli impianti tecnologici e soddisfare il comfort interno dello storico, settecentesco, teatro comunale in stile “barocco all’italiana”.

Alla rinnovata Rocca Brancaleone in arrivo «la festa medievale più bella di sempre»

Accampamenti, rievocazioni, cena e giochi di strada a tema, il 14 e 15 settembre

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Una festa medievale alla Rocca Brancaleone

Sarà «la festa medievale più bella di sempre», assicurano gli organizzatori de L’Amata Brancaleone. E in effetti non è mai stato ricco come quest’anno il programma della festa alla rinnovata (come gestione, e non solo) Rocca Brancaleone di Ravenna.

L’appuntamento è per il weekend del 14 e 15 settembre.

Saranno allestiti un accampamento con esposizioni di armi e armature e dimostrazioni di scherma medievale e un mercato dei mestieri medievali mentre nella due giorni sono in programma anche dimostrazioni e lezioni di tiro con l’arco e di arte equestre medievale, oltre ai tradizionali spettacoli di musici e giullari. Tra gli appuntamenti anche rievocazioni di battaglie, “giochi d’arme” a cavallo, un torneo di arti marziali, caccia al tesoro, laboratori e letture animate per bambini. E ancora, letture di poesie e brani medievali, vestizioni degli uomini d’arme, giochi di strada medievali e rievocazione di una giostra a cavallo.

Il sabato sera, inoltre, è in programma una cena medievale con buffet di antipasti e tre portate al tavolo (prenotazione obbligatoria entro il 13 settembre al 388 8386695), a cui seguirà uno spettacolo teatrale di strada della compagnia GuittiSenzArteNeParte.

Dall’auto spara ai vigili mimando una pistola con le dita: “Bang-bang”. Denunciato

Accusa di minaccia aggravata per un 26enne al volante a torso nudo e senza cintura che ha abbassato il finestrino passando davanti a una pattuglia della polizia municipale a bordo strada

PistolaEra al volante a torso nudo e senza cintura e quando è capitato davanti a una pattuglia della polizia municipale impegnata in controlli stradali ha rallentato, abbassato il finestrino e ha mimato il gesto di una pistola con le dita della mano pronunciando “bang-bang” come a sparare un colpo per ognuno degli agenti. La scena da gangster movie è successo a Faenza nei giorni scorsi ed è costata una denuncia per minacce aggravate per un 26enne romeno residente a Solarolo da tempo. Dopo aver sparato per finta ai vigili urbani, l’automobilista è ripartito a velocità e gli agenti lo hanno inseguito.

La polizia locale di Faenza sottolinea che «la Corte di Cassazione ha sancito con la sentenza 25165/2015 che “integra il reato di minaccia anche il gesto della mano con il quale si mima una finta pistola rivolta contro pubblici ufficiali”». Inoltre sottolinea che «i numeri delle aggressioni verso gli operatori delle forze dell’ordine sono in continuo aumento con numeri inquietanti che vedono nel 2018 l’Arma dei carabinieri quella più colpita dagli attacchi. I militari feriti in Italia, nel corso del 2018, risultano infatti essere stati 1.210, seguiti dai 1.137 operatori della Polizia di Stato e dai 405 agenti della Polizia Locale. Numeri impressionanti. Per tali motivi, la polizia locale manfreda continuerà a procedere sempre e comunque con la massima fermezza nei confronti di chiunque si permetterà di mettere in essere, anche solo verbalmente, come in questo caso, comportamenti ostili verso gli agenti in servizio».

Nuovo look per il Benelli: ora è giallorossa anche la tribuna. Domenica primo derby

Terminati i lavori al parterre dello stadio in vista dell’esordio casalingo in campionato del Ravenna, contro il Reggio Audace

Parterre BenelliSono terminati in tempo per il debutto stagionale casalingo del Ravenna Fc nel campionato di serie C (inziato domenica scorsa a Fermo con una sconfitta) i lavori di riqualificazione del parterre dello stadio Benelli di Ravenna.

Un investimento da circa 400mila euro da parte del Comune il cui risultato più evidente è rappresentato dai nuovi seggiolini colorati di giallo e rosso. L’intervento segue quello, simile, effettuato la scorsa stagione in curva nord, quella del tifo giallorosso, e proseguirà con nuovi seggiolini anche nella tribuna d’onore, sopra al parterre.

A fine stagione poi sarà il momento di concentrarsi sulla riqualificazione di curva sud (quella tradizionalmente riservata ai tifosi ospiti) e distinti, al momento chiusi al pubblico.

Domenica, 1 settembre, alle 17.30 al Benelli è atteso il Reggio Audace, ex Reggiana, per il primo dei tanti derby emiliano-romagnoli in programma in questa stagione.

A Russi si balla sotto le stelle, in stile vintage. Con colazione all’alba

Torna “Lallabay” a Palazzo San Giacomo, con la performance musicale di Matteo Scaioli, cibo di strada e look “old-style”

Ballerini 2Torna nella grande area esterna di Palazzo San Giacomo, a Russi, “Lallabay”, l’evento ispirato dal fascino dei primi del Novecento nel corso del quale si potrà ballare (swing, charleston, lindy hop), mangiare e bere sull’erba, novità di quest’anno, fino al mattino. All’alba infatti arriveranno i bomboloni caldi appena sfornati, accompagnati da musica classica.

L’appuntamento è per sabato 31 agosto. Grande protagonista sarà la Màquina Parlante dell’artista Matteo Scaioli, Si tratta di una performance musicale che unisce la tecnologia più avanzata (mixer, delay) e quella più antica. Scaioli si esibirà in particolare in un percorso musicale live dagli anni ’20 agli anni ’50, utilizzando dischi originali in bachelite da 78 giri, amplificati da veri grammofoni a mano dei primi del ‘900.

Saranno presenti dieci postazioni di food truck ed espositori vintage provenienti da tutta Italia.

A fare da contorno alla serata una mostra esposizioni di stampe cinematografiche, bici storiche e auto d’epoca.

Tra le attività collaterali, dalle 18 alle 22 sono in programma visite guidate all’interno di palazzo San Giacomo, dalle 18 alle 20 un laboratorio gratuito di pasta fresca per bambini fino ai 12 anni (a cura di Cucina del Condominio, prenotazioni al 328 0126247) e anche la premiazione del personaggio “più Lallabay”. Il pubblico, infatti, è invitato a partecipare con look “old-style” e il consiglio è quello di portare una vecchia coperta per stendersi e mangiare sull’erba.

Info alla pagina Facebook Lallabay – Volume 2. Ingresso gratuito, a partire dalle 18.

L’ex candidato sindaco 5 Stelle: «Il Movimento peggior mostro politico della storia»

Vandini: «Questi hanno sputato veleno su tutto e tutti e hanno fatto tutto quello di cui accusavano i loro nemici di turno»

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Pietro Vandini con Beppe Grillo in piazza del Popolo a Ravenna durante la campagna elettorale del 2011 per le elezioni comunali

«Siamo davanti al peggior mostro politico della storia della repubblica italiana, il Movimento 5 Stelle». A dichiararlo è Pietro Vandini, primo (e al momento unico) candidato sindaco del Movimento 5 Stelle a Ravenna, nel 2011, oggi coordinatore provinciale di Italia in Comune e da tempo ormai lontano dalle posizioni grilline.

«Questi hanno sputato veleno su tutto e tutti – scrive in una nota inviata alla stampa Vandini –, sia sugli avversari politici sia al nemico interno di turno. Mai un mea culpa, mai un “chiedo scusa” nonostante abbiano fatto e detto tutto e il contrario di tutto. Hanno fatto tutto quello di cui accusavano i loro nemici di turno, guidati dall’invidia sociale tipica di chi non ha l’umiltà di ammettere i propri limiti ma anzi, usa i peggiori escamotage utili per la scalata sociale».

Secondo Vandini anche il Pd «ha fatto un grande errore facendo il governo con chi gli scaricherà addosso tutto l’odio possibile appena ne avrà occasione. Tutto questo solo per paura di perdere la poltrona gli uni, il movimento, e per paura di vedere vincere Salvini gli altri (il Pd)».

«In politica – termina Vandini – si possono fare tutti i ragionamenti possibili , si può cambiare idea e tornare sui propri passi, si possono fare compromessi per ottenere risultati positivi per tutti i cittadini, tutto dipende da come si fanno le cose. Il problema non è aver fatto il governo con Pd o Lega, il problema è essere stati finti e approfittatori. O si rimane veri e si guadagna la stima di tanti, compresi quelli che non condividono le tue scelte, o ci si mette la maschera come dei pessimi attori che ormai non conoscono nemmeno più la vergogna».

Emergenza cimice asiatica, dalla Regione 250mila euro per mutui a tassi agevolati

Sotto attacco i frutteti del nord Italia e dell’Austria. Verrà messa in campo la delimitazione delle aree colpite per sgravi fiscali e contributivi

Cimice AsiaticaEmergenza cimice asiatica per i frutteti in Emilia-Romagna e la Regione risponde mettendo a disposizione 250mila euro per l’attivazione di mutui a tassi agevolati e la delimitazione delle aree colpite necessaria per usufruire di sgravi fiscali e contributivi. Sono sotto attacco in particolare le produzioni di punta come pero, melo e pesco, a cui si affiancano ciliegio, albicocco, kiwi e susino, per danni che, in alcuni casi, arrivano alla totalità della .

L’emergenza, in Europa, riguarda le regioni del nord d’Italia e l’Austria e che, al momento, non esistono soluzioni chimiche e immediate, come noto Oltreoceano dove l’insetto ha colpito prima. Anzi, proprio il Canada ha stretto di recente un accordo con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che rappresenta la punta più avanzata della ricerca nel settore.

L’assessora regionale all’agricoltura, Simona Caselli, ha convocato un apposito tavolo tecnico con le associazioni agricole e le organizzazioni dei produttori ortofrutticoli: «Mettiamo subito a disposizione 250mila euro per un nuovo bando per consentire alle imprese di accedere a mutui e prestiti ed evitare crisi di liquidità, sul 2020 chiederemo un rafforzamento di ulteriori 250mila euro che si aggiungono al milione di euro già previsto. E poi interveniamo con la delimitazione territoriale dei comuni colpiti per attivare le procedure previste per autorizzare gli sgravi contributivi e avviamo un confronto con il sistema bancario per una dilazione sui pagamenti delle rate dei mutui in scadenza. Sul fronte pratico ci impegnamo a fare pressione a Roma per ridurre al massimo i tempi per l’autorizzazione al lancio straordinario di parassitoidi».

I danni provocati non riguardano solo la perdita di reddito delle singole aziende, ma mettono a rischio anche la competitività del sistema produttivo, che non riesce a garantire al mercato le quantità e la qualità necessarie, con conseguenze che per le singole filiere si possono stimare in un centinaio di milioni di euro e con forti rischi sociali perché l’indotto occupa decine di migliaia di persone.

Trigone preso a bastonate, condizioni stabili ma ancora non si alimenta da solo

L’animale marino della famiglia degli squali era a riva per partorire ed è stato colpito da un bagnante

trigoneÈ in condizioni stabili ma non si sa ancora se riuscirà ad alimentarsi da sola e quindi a tornare libera in mare la femmina di trigone presa a bastonate lunedì 26 agosto da un bagnante sulla spiaggia di Casal Borsetti. Il trigone viola, battezzato Sole, è stato affidato alle cure del centro di recupero Cestha di Marina di Ravenna ha pubblicato su Facebook un aggiornamento sulle condizioni dell’animale marino. I biologi si esprimono così: «Fondamentale sarà capire se riprenderà ad alimentarsi da sola, anche alla luce di un grosso ascesso che le è spuntato proprio sulla bocca, causato sempre dalle bastonate ricevute».  L’esemplare, della famiglia degli squali ma nell’aspetto simile a una razza, aveva appena partorito in riva ed è stato salvato da altre persone che si trovavano sul posto e hanno allertato anche la polizia locale.

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