Venerdì 24 maggio secondo sciopero globale con iniziative in tutta la provincia
Ravenna
Venerdì 24 maggio gli studenti, ma non solo, tornano in piazza per il clima in tutto il mondo con il movimento di “Fridays for Future”.
A Ravenna il ritrovo è previsto per le 9.30 ai giardini pubblici nello spiazzo verde della fontana con partenza alle 10 del corteo verso piazza del Popolo, dove il gruppo “Fridays for Future – Ravenna” consegnerà all’amministrazione comunale il documento con le proposte raccolte per la città, finalizzate al contrasto dei cambiamenti climatici. Alle 11.30 sempre in piazza partirà poi un confronto con Leonardo Setti, esperto di energia e rappresentante delle Comunità Solari.
A Cervia il ritrovo è invece alle 9 al piazzale dei Salinari dove verranno distribuite piantine di semi ed essenze arboree (a offerta libera) e si terranno discorsi di introduzione con letture a tema. Partirà poi un corteo che arriverà alle 10.30 nella piazzetta antistante le scuole Pascoli dove sono in programma nuovi interventi (e contributi musicali). Il corteo ripartirà in direzione piazza Garibaldi dove, anche qui, verrà consegnato un documento al sindaco, con tanto di firme della petizione “Voglio Cervia a Impatto Zero”.
A Faenza l’appuntamento è dalle 10 alle 12 in piazza della Molinella dove sarà presente un banchetto alimentare con prodotti che altrimenti i supermercati avrebbero buttato (a offerta libera). Si esibiranno musicisti e verrà data voce a varie realtà impegnate sul tema. Nel pomeriggio, dalle 16.30 i ragazzi di “Fridays for Future – Faenza”accompagneranno l’iniziativa di Legambiente che premierà la scuola vincitrice del progetto “Km verdi” e per l’occasione è in programma una passeggiata conclusiva e simbolica dalla piazza al Parco Bucci. Ale 20.45 la giornata faentina si concluderà al circolo Arci Prometeo.
Iniziative per il clima sono comunque in programma un po’ in tutte le principali località, per aggiornamenti consultare le pagine “Fridays for Future” su Facebook.
Migliaia di persone in piazza del Popolo hanno salutato la carovana rosa. I ciclisti dovranno pedalare fino a Modena
Nel primo pomeriggio di martedì 21 maggio è partito il giro d’Italia da Ravenna. Una tappa che porterà i ciclisti fino a Modena, in un percorso pianeggiante e adatto ai velocisti. Il Giro è partito da piazza del Popolo dove in mattinata migliaia di persone si sono date appuntamento per la presentazione dei team. Presente naturalmente anche l’amministrazione comunale, con il sindaco Michele de Pascale che ha dato il via alla gara.
I ciclisti hanno imboccato la direzione di Russi e dopo il passaggio a San Marco e Godo si sono inoltrati verso la Bassa Romagna da dove hanno poi proseguito verso l’Emilia. Tantissime le persone che hanno atteso i corridori lungo le strade. La gara è stata vinta dal corridore francese Arnaud Demare (Groupama – FDJ). Al secondo e terzo posto dei 145 chilometri si sono classificati rispettivamente Elia Viviani (Deceuninck – Quick-Step) e Rüdiger Selig (Bora – Hansgrohe). La Maglia Ciclamino Pascal Ackermann (Bora – Hansgrohe) coinvolto in una caduta al triangolo rosso dell’ultimo chilometro.
Valerio Conti (UAE Team Emirates) ancora in Maglia Rosa di leader della classifica generale.
RISULTATO FINALE
1 – Arnaud Demare (Groupama – FDJ) – 145 km in 3h36’07”, media 40,256 km/h
2 – Elia Viviani (Deceuninck – Quick-Step) s.t.
3 – Rüdiger Selig (Bora – Hansgrohe) s.t.
Piazza del Popolo a Ravenna ospitò una partenza di tappa nel 2019
Una signora ha indagato il presunto ladro, il portafoglio ritrovato sotto il sedile a poca distanza dallo stesso
La polizia ha indagato un 65enne cittadino rumeno per il reato di tentato furto a bordo di un autobus. Alla polizia è pervenuta una richiesta di aiuto da parte di una cittadina straniera, in regola con le norme sul soggiorno, la quale ha segnalato di aver subito il furto del proprio portafogli, mentre si trovava a bordo di un autobus.
Pochi istanti dopo una volante ha intercettato il bus in via Saragat, che alla vista della polizia si è fermato a lato della strada. Gli agenti una volta saliti sul mezzo hanno ascoltato le dichiarazioni della vittima, la quale ha dichiarato loro di essere stata derubata del portafoglio ad opera di un uomo che si trovava ancora seduto all’interno del bus.
Infatti, sotto al sedile poco distante dal presunto ladro, gli agenti hanno rinvenuto il portafogli, che è stato restituito alla proprietaria. L’uomo, un cittadino romeno di 65 anni gravato da precedenti per furto e da un procedimento di avvio per il divieto di ritorno nel comune di Ravenna, è stato denunciato.
Un 32enne è stato sorpreso mentre vendeva una dose di cocaina. Il giudice ha applicato all’uomo la misura dell’obbligo di presentazione quotidiana in un ufficio di polizia
I carabinieri hanno arrestato un 32enne che aveva appena venduto una dose di cocaina in zona ippodromo. L’arresto risale al tardo pomeriggio del 20 maggio, lunedì. I carabinieri hanno seguito il giovane, notato durante un pattugliamento, e lo hanno sorpreso a vendere la droga ad un uomo a bordo di una berlina. L’acquirente è stato segnalato alla prefettura mentre il venditore, di origine tunisine e ufficialmente disoccupato, è stato accompagnato a casa per la perquisizione. Sono stati trovati seimila euro in contanti che i carabinieri ritengono frutto dell’attività illecita e sequestrati. Il giudice ha convalidato l’arresto applicando all’uomo la misura dell’obbligo di presentazione quotidiana in un ufficio di polizia e l’obbligo di dimora con permanenza notturna.
La Lega, nel comunicato inviato alla stampa sull’incontro con Molteni e Morroni, non cita nemmeno Salvini, non fornendo quindi ulteriori particolari sull’assenza.
Infastidiva i passanti che hanno chiamato i carabinieri. Il ragazzo ha poi aggredito i militari ed è comparso davanti al giudice stamattina
Un uomo è stato arrestato dai carabinieri per aver insultato i carabinieri che erano intervenuti su richiesta di alcuni passanti. Il tutto è avvenuto ad Alfonsine. Diverse le chiamate al 112 per segnalare un ragazzo che disturbava i passanti che transitavano accanto ad un locale. La pattuglia ha raggiunto il luogo indicato e ha rintracciato un 24enne che stava trattenendo contro la sua volontà la fidanzata, bloccandola per un braccio. I militari cercavano di portarlo alla ragione ma questo, che appariva in evidente stato di agitazione, ha aggredito i militari, indirizzando nei loro confronti epiteti e frasi ingiuriose, motivo per il quale è stato bloccato e tratto in arresto.
Il giovane, di origine marocchina ma residente a Faenza, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza del comando dei carabinieri in attesa del giudizio direttissimo. Nella mattinata odierna è comparso davanti al giudice del Tribunale di Ravenna che con la convalida dell’arresto e la richiesta dei termini a difesa ha fissato una nuova udienza per emettere la sentenza.
Sono stati trovati valori fuori norma alla foce dei Fiumi Uniti e di Destra Reno. Niente bagno a Lido Adriano, Lido di Dante, Casal Borsetti
Anche se il clima non è dei migliori e forse la voglia di fare il bagno non verrà a molti, il Comune ha appena emanato un’ordinanza che vieta la balneazione in tre diverse zone della costa. Il provvedimento è relativo ai punti “Lido Adriano – 500 metri nord foce Fiumi Uniti”, “Lido di Dante – 300 metri sud foce Fiumi Uniti”, “Casalb Borsetti – 100 metri nord canale Destra Reno”.
Il provvedimento si è reso necessario in quanto i campionamenti programmati a norma di legge effettuati da Arpae e i cui risultati sono stati trasmessi dall’Ausl hanno evidenziato una concentrazione dei parametri enterococchi intestinali ed escherichia coli superiore ai valori limite. Il divieto è da ritenersi valido fino all’emissione di un nuovo rapporto di prova da parte di Arpae che attesti il rientro dei valori dei parametri nei limiti previsti dalla legge.
Tennis / Altra soddisfazione per i tennisti ravennati guidati da Remondegui nel campionato di Serie D1. Prossimo appuntamento il 26 maggio contro il Tozzona Park Imola
La squadra del Circolo Tennis Zavaglia che partecipa al campionato di Serie D1
Seconda vittoria in altrettante giornate per il Circolo Tennis Dario Zavaglia nel campionato di Serie D1 maschile. Dopo l’esordio positivo con il Forum Tennis Forlì (3-2), domenica la squadra ravennate si è imposta per 4-1 in trasferta sui campi del Ct Castenaso. Nei singolari Matteo Bezzi si è sbarazzato con un doppio 6-1 di Marco Fabbri, Edoardo Lanza Cariccio ha superato 6-2 6-4 Fabio Bernardi, Alessandro Colella si è imposto su Marco Avati per 6-4 6-1 ed Elio Lago ha battuto 6-2 6-1 Fabio Bolelli, mentre il punto della bandiera per i bolognesi è arrivato in doppio grazie al successo per 6-3 6-1 della coppia Avati/Bolelli su Michele Tani ed Edoardo Lanza Cariccio. La formazione capitanata da Pietro Licciardi e da coach Patricio Remondegui, a punteggio pieno nel girone 1, domenica 26 maggio nella terza e ultima giornata della prima fase ospiterà il Tozzona Tennis Park Imola. Intanto sui campi ravennati di via Marani è partito il torneo di quarta categoria maschile e femminile, il trofeo “SportShop”.
Roberto Fagnani ha dato risposta positiva al question time presentato da Lorenzo Margotti (Pd): «Auto davanti alla basilica brutto biglietto da visita»
Via Argentario, la strada che dà accesso alla basilica di San Vitale da via Cavour, sarà pedonalizzata. Ciò significa che le auto non vi potranno più accedere né parcheggiare. Lo assicura l’assessore ai Lavori Pubblici Roberto Fagnani al consigliere comunale del Pd, Lorenzo Margotti. «Dato che sull’area in cui si trova la strada – spiega il consigliere – si affaccia l’ingresso di San Vitale, da preservare e valorizzare, nonché la biglietteria e il bookshop della basilica e numerosi esercenti, ho chiesto al sindaco e alla giunta di istituire il divieto di accesso e di parcheggio in via Argentario. Ritengo che il passaggio di auto di fronte alle file dei numerosissimi turisti che hanno visitato i monumenti durante ponte pasquale sia stato un brutto biglietto da visita per la nostra città». Margotti si dice «molto soddisfatto» della risposta positiva avuta dall’assessore.
Volley A2 femminile / La società ravennate ufficializza le conferme della schiacciatrice e del libero. Il presidente Delorenzi: «Due rinnovi nel segno della continuità rispetto a ciò che di buono si è visto nello scorso campionato»
Giulia Rocchi con il capitano Lucia Bacchi
Dopo l’annuncio del nuovo allenatore, il ravennate Simone Bendandi, che verrà presentato sabato mattina alle ore 10.15 nella sede di via Trieste, l’Olimpia Teodora riparte dalle conferme della schiacciatrice Lucia Bacchi e del libero Giulia Rocchi, che vestiranno la maglia biancorossa anche nella stagione 2019/2020. Per la veterana Bacchi si tratterà della 18esima stagione consecutiva in Serie A, la terza come capitana a Ravenna. La carriera della 38enne di Casalmaggiore, ma romagnola d’adozione, che può vantare, tra le altre vittorie, due Champions League, non ha bisogno di introduzioni. «Sono molto felice di questa riconferma – spiega la banda –, inutile dire che a Ravenna mi sento a casa. Sarà mio dovere e un onore mettermi a disposizione dell’allenatore e della squadra per far sì che l’entusiasmo e la voglia di migliorarsi crescano continuamente. Non mancherà naturalmente la solita dose di grinta che è un po’ il mio cavallo di battaglia».
Reduce da una stagione molto positiva che l’ha consacrata tra le beniamine del pubblico ravennate, tornerà a difendere i colori dell’Olimpia Teodora anche Rocchi, alla quarta stagione in Serie A2, terza consecutiva dopo la promozione dalla Serie B ottenuta a Orvieto. «Mi sono trovata molto bene a Ravenna – commenta Giulia – e sono felice di tornare a giocare una nuova stagione qua. Purtroppo nella scorsa stagione non siamo riusciti a raggiungere i risultati che speravamo e siamo rimaste un po’ scottate, quindi c’è tanta voglia di riscatto e di fare meglio. Credo che la cosa fondamentale sarà fare gruppo sin da subito e giocare con entusiasmo, ma mantenendo i piedi per terra».
A proposito delle due conferme interviene anche il presidente della Olimpia Teodora, Paolo Delorenzi, che afferma: «Due rinnovi nel segno della continuità rispetto a ciò che di buono si è visto nella scorsa stagione, con due ragazze che hanno le motivazioni giuste per indossare la prestigiosa maglia dell’Olimpia Teodora. Lucia Bacchi, che ormai considero una ravennate d’adozione, è un punto fermo sul quale abbiamo sempre puntato, anche perché si tratta di una persona di grande spessore morale dentro e fuori dal campo».
Il patron continua dicendo che «la sua determinazione, grinta ed esperienza devono essere un riferimento per tutte le altre ragazze e non potevano non ripartire da lei. La considero una risorsa davvero indispensabile per la nostra società, tanto che, quando in futuro deciderà di smettere di giocare, mi auguro possa restare con noi in altra veste. Giulia Rocchi, dal canto suo, nell’anno passato ci ha già fatto vedere di cosa è capace. Ho firmato con soddisfazione il suo contratto perché personalmente ho sempre creduto in lei e sono contento che sia stata confermata. È una professionista seria e capace di giocate e partite eccezionali, e sono fiducioso che nella nuova squadra sarà capace di offrire prestazioni di livello ancora più alto».
Massimo Manzoli (RiC) presenta il documento con cui Palazzo Merlato ha concesso la sala alla segretaria di Fn Desideria Raggi. Question time a de Pascale
Roberto Fiore
Prima hanno affittato la sala, poi con alcune dichiarazioni pubbliche hanno negato di aver firmato le varie dichiarazioni – che in sintesi possiamo definire di “impegno antifascista” – necessarie all’affitto di uno spazio municipale. Questo è quanto successo con Forza Nuova e la conferenza stampa di Roberto Fiore, uno dei leader del partito, a Ravenna la scorsa settimana. Quanto accaduto non va giù a Massimo Manzoli (Ravenna in Comune), l’autore di quell’ordine del giorno – approvato dal Consiglio – che ha portato alla modifica dello Statuto e all’obbligo della firma di una dichiarazione di rispetto della Costituzione quando si domandano spazi pubblici.
La sala è quella di via Aquileia ed è stata richiesta il 13 maggio. Gli uffici l’hanno concessa il giorno successivo. Secondo il Comune Raggi ha firmato tutte le carte del caso, compresa quella dichiarazione. Lei però ha poi negato: «Forza Nuova non ha mai firmato nulla e mai lo farà – i bollini antifa li lasciamo a voi da attaccare sulle vostre abitazione», ha scritto in un comunicato stampa. Per Manzoli a questo punto il quadro è chiaro: «Risulta evidente come la stessa Desideria Raggi rinneghi totalmente l’atto in cui si chiede il rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana, della Convenzione Internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea».
Il caso sarà discusso in Consiglio comunale: «Dall’evidenza di questi fatti abbiamo depositato interpellanza al Sindaco di Ravenna per sapere come intenda procedere nei confronti del movimento “Forza Nuova” e della sua coordinatrice regionale che ha rinnegato chiaramente alla stampa la volontà di rispettare lo statuto del Comune di Ravenna e come intenda procedere nel caso di richieste future per spazi pubblici, contributi, sussidi, sovvenzioni o patrocini, provenienti da movimenti che rinnegano questi principi»
Il 68enne è stato primo cittadino nei sedici anni prima del 2004, poi presidente del Parco del Delta: ha vinto le primarie Dem per un pugno di voti ma non è iscritto al partito
Massimo Medri
Verso il voto per le elezioni amministrative del 26 maggio, abbiamo intervistato i quattro candidati di Cervia. Cominciamo pubblicando le risposte di Massimo Medri, in corsa per il centrosinistra con l’obiettivo di evitare il ballottaggio.
Nome: Massimo Cognome: Medri Luogo e data di nascita: Cervia, 5 marzo 1951 Titolo di studio: diploma magistrale Professione: pensionato Stato civile: divorziato Reddito 2018: pensione da 1.400 euro al mese Auto: Golf
Slogan elettorale: “Per la gente, con la gente, per Cervia” Coalizione: Pd, Progetto Cervia, Cervia Domani con il Pri, Cervia ti amo. Precedenti esperienze politiche: sindaco di Cervia dal 1988 al 2004, prima vicepresidente e poi presidente del Parco del Delta del Po, ancora prima presidente distretto scolastico. Personaggio politico attuale che più stima: «Oggi sono un libero pensatore, non sono iscritto a nessun partito e ammetto che a questo domanda non sono in grado di rispondere, non vedo nessuno nel panorama italiano da poter indicare». Orientamento religioso: cattolico.
Il primo provvedimento se diventasse sindaco?
«Istituire un ufficio per l’ideazione di progetti speciali che riguardano alcune realtà del territorio che ne hanno particolare bisogno in un momento di crisi come questo». Tra cinque anni cosa vedrebbe un visitatore venendo a Cervia che oggi non può vedere?
«Direi che si potrà vedere almeno l’avvio di questi progetti che riguardano il verde, le pinete, le saline che sono le eccellenze che ci distinguono dal resto dell’Emilia-Romagna e della costa adriatica. Un esempio su tutti: insieme a coloro che stanno gestendo, peraltro molto bene, il Parco delle Saline dovremo recuperare da subito la convenzione che ci porti ad avere un numero di anni sufficienti per investire nelle strutture. Fino a oggi è stato fatto un lavoro straordinario sulla commercializzazione del prodotto, ora bisogna mettere mano ai manufatti in rovina, ai caselli, al museo dell’acqua con l’antica idrovora, alla casa di ricovero delle burchielle che può diventare un luogo produttivo con un’arena all’aperto». Quale è stata la mancanza più grave della passata amministrazione?
«L’unica cosa che posso rilevare e che riguarda tutti gli enti locali per la verità è non aver fatto abbastanza per snellire le procedure e accorciare i tempi troppo lunghi per ottenere i permessi, almeno per quanto è di sua competenza». E qual è l’intervento che ha più apprezzato?
«Coffari ha portato a termine la programmazione delle precedenti giunte e in particolare credo sia apprezzabile aver concluso i lavori per l’accesso a Cervia con la rotatoria per Forlì e il sottopasso per Pinarella».
Di che tipo di investimenti ha bisogno Cervia in tema di… …sicurezza?
«Innanzitutto non solo di quelli del Comune, credo che serva una richiesta forte al Governo, di qualsiasi parte sia, per un presidio della polizia che non può essere di appena venti giorni in estate. E poi credo che servano più presenze della polizia municipale, anche con forme discrete e a scopo preventivo, nei luoghi della movida per assicurare la legalità e contrastare anche fenomeni di inciviltà». …turismo?
«Innanzitutto mettere in valore anche economico realtà come le pinete di Milano Marittima, Cervia e Pinarella che devono diventare grandi parchi urbani visitabili e fruibili tutto il giorno e tutto l’anno, a livello di Central Park di New York. E poi bisogna puntare su ciclabilità e mobilità leggere, organizzare una città elettrica per intercettare le nuove tendenze del turismo moderno dal Nord Europa, che cerca emozioni e territori che abbiano a cuore la difesa dell’ambiente. E immagino una sorta di Parco Letterario, un percorso che riguarda i tanti luoghi storici della città e del territorio, dalle Pievi ai luoghi di Max David, Tonino Guerra, Grazia Deledda, Guareschi». …welfare?
«Il livello dei servizi è molto esteso e bisogna proseguire su quella strada. Direi che una delle prime esigenze è il settore della terza età, è necessario un ampliamento della casa di riposo di almeno una trentina di posti e va potenziata l’assistenza domiciliare, i trasporti per le realtà più isolate e ai margini per permettere alle persone di restare il più a lungo possibile nel loro ambito».
Cervia vive di turismo ed è la città che continua a registrare i redditi medi più bassi in provincia. Come se lo spiega?
«Di certo influisce proprio il fatto che, nonostante alcune eccellenze artigianali e commerciali, a Cervia ci sia quasi una monocultura del turismo. Questo fa sì che molto lavoro sia stagionale e non garantisca un’occupazione stabile e permanente».
Lei è tornato in campo dopo tanti anni e l’impressione è che sia stato di fatto “costretto” per tentare di rimettere insieme i pezzi del Pd cervese…
«Di certo non ho sgomitato per candidarmi, stavo facendo altro con anche molte soddisfazioni. Ma amo troppo la mia città e quando mi è stato chiesto di candidarmi e ho capito che potevo contribuire in un momento difficile e complicato in cui si rischiava di essere disuniti, non ho potuto dire di no». Oltre ad aver rimesso insieme il Pd dopo aver vinto le primarie ha messo insieme un’ampia coalizione. Come la terrà insieme dopo le elezioni, in caso di vittoria?
«Credo che dalle differenze si possa arricchirsi, ho elaborato i progetti speciali e i programmi con le forze della coalizione. Credo che si possa tentare di fare sintesi e non per forza un compromesso tra istanze diverse che si muovono ovviamente all’interno di paletti condivisi». Ha già fatto il sindaco per sedici anni. Questa volta sta ragionando in un’ottica di cinque o dieci anni?
«Di certo non ho bisogno di far carriera politica, ho accettato perché mi sento in forza e in grado di farlo e credo sarà anche mio compito far crescere la futura classe dirigente di questa città. Quindi adesso mi candido per i prossimi cinque anni. E poi vedremo». Alle Politiche del 4 marzo 2018 a Cervia si è registrata una maggioranza di centrodestra. Questo la preoccupa, ma soprattutto, come se lo spiega?
«Me lo spiego con l’onda nazionale che ha premiato i partiti che rompono con il passato. Io mi auguro che gli elettori guardino alle persone che si candidano e i programmi nel merito». In caso di ballottaggio a chi potrebbe chiedere un sostegno o con chi potrebbe fare accordi?
«Credo che dovremo pensarci dopo il 26».