lunedì
06 Ottobre 2025

Sagra paesana: rassegna di cavalli arabi e carosello di bovini di razza Romagnola

Dal 3 maggio per 10 giorni la nona edizione dell’evento dedicato al mondo contadino: mostra regionale del cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido. Ma anche pecore, capre, bovini, asini romagnoli, suini di razza mora Romagnola, pony, zebù, alpaca e animali da cortile

Mora RomagnolaLa Sagra paesana di Bastia, che celebra quest’anno la nona edizione, si svolgerà dal 3 al 13 maggio nell’area rurale di via Petrosa 246, angolo via Chiesa (ingresso a offerta libera, informazioni sulla pagina Sagra paesana Bastia su Facebook). La manifestazione è organizzata dal Comitato Feste di Bastia con la compartecipazione del Comune di Ravenna e il contributo di molte attività commerciali della zona e oltre cento volontari.

L’evento principale sarà, per la prima volta, la rassegna del cavallo arabo e il carosello dei campioni del bovino di razza Romagnola. Ritornerà anche la mostra regionale del cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido (Caitpr), così come il meeting nazionale del cavallo bardigiano e la mostra interregionale ovina di razza Suffolk. Si potranno inoltre ammirare, tutte le sere, altri esemplari di animali come pecore, capre, bovini, asini romagnoli, suini di razza mora Romagnola, pony, zebù, alpaca e animali da cortile. Non mancheranno manifestazioni sportive equestri a cui parteciperanno oltre 10 team: come “Dalla Maremma alla Romagna”, show e dimostrazioni di conduzione con il cavallo Caitpr e Bardigiano, carosello dei cavalli Americani Quarter-Appaloosa Paint. Si svolgeranno anche uno spettacolo di falconeria e altri momenti ludici come “giri in carrozza” e “il battesimo della sella”.

Come da tradizione ci saranno le carrozze con cavalli da tiro, ma l’aspetto più interessante dal punto di vista storico e culturale saranno i tiri da lavoro con attacchi di antichi attrezzi. Ci sarà inoltre una ricca esposizione di cavalli arabi, tolfetani, maremmani che effettueranno uno spettacolo richiamante l’antico lavoro dei butteri. In totale i cavalli coinvolti nella fiera saranno circa 150.

Grande attenzione sarà rivolta ai giovani delle scuole con diversi momenti didattici. Ben 150 studenti dell’Istituto Perdisa di Ravenna saranno coinvolti e presenteranno una ricerca sulle aziende Bio, mentre gli alunni della scuola dell’infanzia Piccolo principe di San Pietro in Vincoli e la scuola primaria di San Pietro in Campiano impareranno i segreti della mungitura e della lavorazione del latte.

Saranno inoltre presenti circa 30 espositori del settore e una azienda della zona terremotata di Norcia in qualità di ospite.

Marina scalda i motori con il Summer Festival: musica live, street food, coreografie

Dal 25 aprile tre giorni di eventi: viale delle Nazioni diventa un palcoscenico a cielo aperto con l’associazione Marina Flower. Concerti di Moka Club e Banana Boat. Ma anche il “Ballo Scalza” del Lucciola

57467901 1616988391779417 2298136729783107584 OAl via giovedì 25 aprile in viale delle Nazioni a Marina di Ravenna la prima edizione di Marina Summer Festival, una iniziativa promossa dagli imprenditori che aderiscono all’associazione Marina Flower che hanno scelto di aprire la nuova stagione estiva con una carrellata di eventi per tre giorni.

La giornata di apertura sarà incentrata sulle performance artistiche dei Singita Nouveau Cirque, la compagnia circense che da anni anima le serate a tema del Bagno Singita. Per l’occasione il viale principale della località verrà chiuso al traffico e adornato da una coreografia, suoni, colori e animazione in una cornice a tema marinaro. Dieci caratteristici ciringuito, allestiti dalle principali attività commerciali di Marina, proporranno street food e drink a partire dalle 18, per l’aperitivo e la cena. Una serie di dj si alterneranno ed animeranno la serata.

Venerdì 26 sarà caratterizzato dal concerto dei Moka Club: nuove cover, mash-up live del dj Maruzzella (al secolo Jury Mani di Radio Studio Delta) e le coreografie di Jackie Brown, Stiv Ostin e Tony Mannaia. Uno show di due ore spaziando in un repertorio che va dagli anni 70 ad oggi. In seguito il Bagno Lucciola proporrà un’anteprima della serata inaugurale dell’appuntamento del venerdì “Ballo Scalza”.

La serata conclusiva del festival, 27 aprile, i Banana Boat in concerto, ovvero Bruno Orioli e Francesco Plazzi, che evocheranno vibranti note sonore dal Sud America, Caraibi e Stati Uniti e spazieranno tra musica soul, reggae, calypso blues primitivo e spirituals religiosi. Una anticipazione del prossimo Spiagge Soul.

Tutte le serate prenderanno il via alle 18 per concludersi all’1 di notte. Il festival si svolge con il patrocinio del Comune e la collaborazione di Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato.

Incidente mortale mentre era alla guida ubriaco: il 22enne ai domicilari

Il ragazzo ha ammesso le sue responsabilità davanti al gip. Dopo due giorni di carcere disposta la nuova misura cautelare

RAVENNA 20/04/2019. INCIDENTE MORTALE A PINARELLAIl giudice ha disposto la custodia in detenzione domiciliare per il giovane di 22 anni che nella mattinata di sabato ha causato l’incidente in cui è morta la 29enne aretina Giovanna Santorelli, a Pinarella di Cervia. Il ragazzo ha ammesso le sue responsabilità davanti al Gip Corrado Schiaretti durante la convalida dell’arresto in carcere. Il giudice ha disposto la misura cautelare dei domiciliari. Il 22enne aveva un tasso alcolemico circa quattro volte superiore al consentito.  Giovanna era in Romagna insieme al fidanzato e ad un’amica cinquantenne, entrambi rimasti feriti nell’incidente. Erano venuti ad adottare un cane.

Lavori sulla Casolana a maggio: per tre giorni traffico sospeso o deviato

Dal 10, avranno avvio le operazioni di varo delle travi del ponte sul Rio Cà Brete ad oggi in corso di realizzazione da parte della Provincia

Schermata 2019 04 24 Alle 12.45.10Nel pomeriggio di venerdì 10 maggio 2019, salvo imprevisti correlati alla stagionalità, avranno avvio le operazioni di varo delle travi del ponte sul Rio Cà Brete ad oggi in corso di realizzazione da parte della Provincia di Ravenna nell’ambito dell’ intervento di “Razionalizzazione e messa in sicurezza con eliminazione punti critici lungo la Casolana.

Le operazioni sono previste per la giornata di sabato 11 maggio 2019 e quelle di varo delle restanti due travi sono previste per la giornata di domenica 12 maggio 2019. La Provincia istituisce il transito a senso unico dalle 14.00 del 10 maggio 2019 alle16.00 del13 maggio 2019, e la sospensione temporanea della circolazione del traffico lungo la Casolana dalle 6.30 alle19.30 dell’11 e del 12 maggio 2019.

 

I dettagli delle deviazioni sulla Casolana

Dalle ore 06.30 alle ore 19.30 del giorno 11 e del giorno 12 maggio 2019, il transito dei veicoli sarà deviato come segue:

Deviazione del traffico veicolare: 

  • –  tutti i veicoli provenienti dalla S.S. n.9 “Via Emilia” lungo la S.P. n. 306R “Casolana” e diretti a Casola Valsenio e a Palazzuolo sul Senio, giunti a Riolo Terme, dovranno imboccare la S.P. n. 23 “Monticino e Limisano” e all’incrocio con la S.P. n. 78 “Torrente Sintria” devieranno lungo la S.P. n.78 “Torrente Sintria”, quindi giunti all’incrocio con la S.P. n.63 “Valletta Zattaglia” in prossimità dell’abitato di Zattaglia proseguiranno lungo la S.P. n.63 “Valletta Zattaglia” in direzione Casola Valsenio per poi così rientrare sulla S.P. n. 306 R “Casolana” e percorrerla fino ad arrivare a Casola Valsenio e a Palazzuolo sul Senio;
  • –  tutti i veicoli provenienti Palazzuolo sul Senio o da Casola Valsenio e diretti a Riolo Terme o alla S.S. n.9 “Via Emilia”, dovranno seguire il percorso inverso;

Deviiazione del traffico pesante

  • –  tutti i veicoli provenienti dalla S.S. n.9 “Via Emilia” lungo la S.P. n. 306R “Casolana” e diretti a Casola Valsenio e a Palazzuolo sul Senio, giunti a Riolo Terme, dovranno imboccare la S.P. n. 23 “Monticino e Limisano” e percorrerla per intero fino all’immissione sulla S.P. n. 302R “Brisighellese Ravennate”, quindi svoltare a destra e proseguire sulla SP302 fino a Marradi, quindi imboccare la S.P. n.306 ”Casolana” in direzione e percorrerla fino raggiungere Palazzuolo sul Senio e Casola Valsenio;
  • –  tutti i veicoli provenienti da Casola Valsenio o da Palazzuolo sul Senio e diretti a Riolo Terme o alla S.S. n.9 “Via Emilia”, dovranno seguire il percorso inverso.

    Il transito dei veicoli aventi massa complessiva maggiore a 3,5 t e lunghezza maggiore a 12,00 m, sarà deviato come segue:

– tutti i veicoli provenienti dalla S.S. n.9 “Via Emilia” e diretti a Casola Valsenio e a Palazzuolo sul Senio, dovranno percorrere la S.S. n.9 “Via Emilia” fino a Faenza e imboccare poi la S.P. n.302R “Brisighellese Ravennate” quindi percorrerla fino a Marradi per poi immettersi sulla S.P. n. 306 “Casolana” e percorrerla fino a raggiungere Palazzuolo sul Senio e Casola Valsenio;

– tutti i veicoli provenienti da Casola Valsenio o da Palazzuolo sul Senio e diretti a Riolo Terme o alla S.S. n.9 “Via Emilia”, dovranno seguire il percorso inverso.

Rubati 50 kg di asparagi dal campo dove lavorano i disabili della coop San Vitale

Furto nel giorno di Pasquetta nei terreni dell’azienza agricola Mater Naturae, danneggiati anche gli ortaggi non ancora pronti per il raccolto

58616609 2108739709243627 4666412972749357056 N«Siamo indignati perché ci hanno colpiti al cuore, è un gesto orribile che va a devastare un progetto in cui crediamo molto, un progetto che mette insieme la sostenibilità e l’inserimento lavorativo, il biologico e l’inclusione sociale, la filiera cortissima e la distribuzione a chilometri zero e i legami tra le persone». Così Romina Maresi, presidente della cooperativa sociale San Vitale di Ravenna, commenta il furto avvenuto il giorno di Pasquetta nell’azienda Mater Naturae di via Benaco a Borgo Montone, dove sono stati sottratti almeno 50 chili di asparagi e ortaggi e dove sono stati anche calpestati gli asparagi non ancora pronti per essere raccolti. Mater Naturae impiega quotidianamente ragazzi con disabilità in quello che è un progetto di agricoltura sociale e biologico.

«Davanti alla bassezza del gesto – continua Maresi – ci colpiscono i molti attestati di solidarietà ricevuti in questi giorni, che ci fanno credere ancora di più nel valore del nostro percorso. Procederemo domani con una denuncia contro ignoti. In tanti ci hanno chiesto se abbiamo sospetti. Rispondiamo che non ne abbiamo, anche perché il nostro compito è credere nelle persone e scommettere sulle relazioni. Al momento stiamo valutando l’ipotesi di alzare delle recinzioni a protezione dei nostri campi. Una soluzione che in realtà non ci appartiene e non ci assomiglia, perché siamo quotidianamente impegnati a costruire ponti di umanità e fiducia, non certo a erigere barriere. In questo senso lanciamo un appello: aiutateci a credere ancora nella bontà di tutto questo, non lasciate che sia necessario ricorrere a misure di protezione contrarie alla nostra etica».

Domenica ponte mobile aperto per il passaggio della Madonna Greca

Dalle 16 alle 16.30 e dalle 17 alle 17.30 il divieto di transito per tutti i veicoli e pedoni in via Attilio Monti

PontemobileSu richiesta della parrocchia di Santa Maria in Porto e in accordo con l’Autorità di sistema portuale e la Capitaneria di porto, il servizio mobilità e viabilità del Comune ha istituito per domenica 28 aprile dalle 16 alle 16.30 e dalle 17 alle 17.30 il divieto di transito per tutti i veicoli e pedoni in via Attilio Monti, limitatamente al tratto in corrispondenza del ponte mobile, per consentire il passaggio della processione della Madonna Greca patrona di Ravenna effettuata con imbarcazioni.

«Dati archeologici di RavennAntica, il Comune ha gonfiato i dati dei visitatori»

Ancisi: «Altro che aumento, i visitatori sono diminuiti». Il presidente della Fondazione replica sui quotidiani: «Non abbiamo nascosto nulla»

Foto1.Panoramica Museo TamoSecondo Alvaro Ancisi (capogruppo di Lista per Ravenna) RavennAntica avrebbe gonfiato i dati delle visite ai siti nella sua ultima comunicazione. Il 29 gennaio scorso infatti il Comune comunicò quello che era sembrato un successo: «In effetti, il 2018 è stato soddisfacente per i beni posseduti e gestiti dallo Stato, che sono Sant’Apollinare in Classe, il Museo Nazionale, il Mausoleo di Teodorico, il Battistero degli Ariani e il Palazzo di Teodorico. I loro dati hanno infatti mostrato un aumento dei visitatori pari al 2,6%, 431.795 persone in totale. Sottraendo quelli gratuiti, l’incremento di quelli paganti è stato del 15,4%, per totale di 240.457. Detto peraltro che nel 2018 il turismo d’arte ha avuto ovunque in Italia un andamento decisamente positivo, Ravenna, nel settore statale, è dunque andata bene».

Tuttavia il sindaco e l’assessora alla Cultura Elsa Signorini «ne hanno però profittato per affermare che c’è stato “segno più anche per i siti di RavennAntica”, che sono la Domus dei Tappeti di Pietra di via Barbiani, il Museo Tamo di via Rondinelli, l’Antico Porto di Classe (siti di proprietà del Comune di Ravenna) e la Cripta Rasponi (di proprietà della Provincia), escluso il nuovo museo Classis perché aperto solo il 1° dicembre 2018. De Pascale e Signorino hanno riferito alla stampa di 167.148 visitatori totali rispetto ai 163.224 del 2017, pari ad un aumento di 3.924. Sono stati creduti sulla parola, perché i dati di questi siti non sono stati mostrati». Ancisi ha però fatto una richiesta direttamente a RavennAntica per avere quei dati. Dati da cui emerge invece un calo di 4.580 visitatori: «I dati veri dimostrano invece che i visitatori totali dei quattro siti storici gestiti da RavennAntica confrontabili col 2017 sono scesi nel 2018 da 163.224 a 158.664».

Sui quotidiani locali di oggi il direttore di RavennAntica Sergio Fioravanti nega che siano stati comunicati dati falsi. «Non abbiamo nascosto né falsificato niente – ha detto al Corriere di Romagna – al massimo può essere sfuggito qualche numero. In ogni caso, dopo un anno e mezzo di polemiche, non mi interessa rispondere».

Cresce il Bosco, acquisizione gratuita di 4 ettari da parte del Comune: ora è 11

Nacque come parco nobiliare alle spalle del palazzo dei marchesi Calcagnini. A metà del XIX secolo era il triplo di estensione. La nuova area servirà anche per un sistema di laminazione delle acque a supporto della rete scolante del centro urbano

Parte Dell'area Acquisita Che Sarà Destinata A BoscoCresce il bosco di Fusignano: martedì 9 aprile, grazie a un accordo urbanistico sottoscritto qualche mese fa, il Comune di Fusignano ha acquisito gratuitamente quattro ettari di terreno che saranno utilizzati quasi integralmente per ampliare il bosco urbano. Con l’annessione di queste nuove aree, il bosco raggiunge così la dimensione di circa undici ettari; l’ampliamento del bosco assolverà anche un’importante funzione idraulica attraverso un sistema di laminazione delle acque a supporto della rete scolante del centro urbano. Dei quattro ettari acquisiti, 3,82 saranno destinati al bosco e alle opere di protezione idraulica, mentre 0,18 ettari a due piccoli lotti pubblici destinati all’Edilizia residenziale sociale.

Il bosco di Fusignano si estende a ovest dell’abitato ed è frutto di un rimboschimento effettuato con lo scopo di ricreare un lembo della selva di querce e carpini che un tempo ricopriva la pianura Padana. Quest’antica selva si era preservata a Fusignano nel grande bosco della Famiglia Calcagnini, distrutto nel corso della Seconda guerra mondiale.

Il bosco di Fusignano, quello storico, era un parco nobiliare che sorgeva alle spalle del palazzo dei Marchesi Calcagnini, in un’area di circa 20 ettari compresa tra via Santa Barbara e il fiume Senio, comprendente anche alcuni alberi risalenti a un bosco originario del luogo. Il parco, probabilmente risalente al XVI secolo, è rimasto nella memoria popolare come “e bosc”. Il bosco di Fusignano sorse accanto alle proprietà Calcagnini, il cui palazzo nobiliare era denominato palazzo Rosso. Presso questo palazzo Francesco V marchese Calcagnini fece costruire un giardino all’uso francese. Nel primordio del 1819 il marchese Francesco VI lo distrusse e fece sorgere, sul disegno dell’ingegnere e architetto Filippo Antolini, una villa con giardino all’inglese, al quale era abbinata una zona più selvatica utilizzata per scopi venatori. Dal materiale disponibile e dalle testimonianze orali, si può dedurre che il parco ospitasse enormi esemplari arborei come platani e olmi talmente grossi che si faceva fatica ad abbracciarli in tre o anche in quattro persone e di zone in cui gli alberi formavano addirittura delle sorte di cupole impenetrabili persino alla luce diurna.

Il periodo di maggior splendore del bosco si ebbe nella metà del XIX secolo, quando pare occupasse addirittura una superficie di circa 30 ettari, cioè ben più delle dimensioni dell’abitato, mentre invece dal decennio antecedente alla Seconda guerra mondiale l’erede dei Marchesi Calcagnini cominciò a vendere a blocchi centinaia e centinaia di piante.

L’inverno del 1944, con l’esercito tedesco appostato sulle rive del Senio e gli alleati in rapido avvicinamento, segnò un periodo molto difficile per Fusignano e il suo bosco: rifugio per le truppe dell’asse e quindi obiettivo militare, nonché fonte di materie prime e legna da ardere per la popolazione nell’inverno 1944-45, il bosco ne uscì devastato.

Le necessità del dopoguerra, la richiesta di terreni da coltivare ed edificare (e non ultimo la possibilità di ricavi derivanti dal legname in una situazione di grave crisi economica), decretarono l’abbattimento di ciò che rimaneva del bosco, che è tuttavia rimasto ben presente nella memoria dei cittadini fusignanesi.

È così che a metà degli anni ’90 è nata l’idea di far rivivere il bosco di Fusignano, naturalmente non più nella sua posizione originaria ormai occupata da case e strade, ma in un’area inizialmente di circa un ettaro a ridosso del Canale dei mulini. Il progetto, elaborato da Legambiente e Wwf, ha consentito la creazione di un’area di riequilibrio ecologico con la piantumazione di alberi e arbusti, un vero polmone verde tra la zona industriale e l’abitato, che si caratterizza come un querceto misto con prevalenza di farnia e caratterizzato anche da zone cespugliose e arbustive, da radure e spazi aperti che, pur essendo opera dell’uomo, ha in effetti tutte le caratteristiche di un antico bosco planiziale, un tempo molto diffusi nella pianura padana.

Una Notte d’oro primaverile nel segno del drago e dalle 21 grande torneo di Mah Jong

Oltre al gioco ci sarà la presentazione ufficiale del cast del film dedicato al popolare gioco cinese che ha dilagato a Ravenna

46485766 2166347120244677 1330555034072514560 OUn’occasione per giocare a Mah Jong tutta la notte in compagnia dei protagonisti del film “Il Drago di Romagna”, il primo documentario italiano sul gioco del Mah Jong a Ravenna che racconta la storia della Luisa, una simpatica signora romagnola, appassionata, testarda e determinata con un grande sogno da realizzare: andare in Cina… per fare una partita a Mah Jong con i cinesi.

La Notte d’Oro Primavera, in programma sabato 27 aprile, offre l’opportunità di partecipare, nel salone nobile di Palazzo Rasponi dalle Teste, al Gran Galà del Drago di Romagna, una serata adatta per chi vuole perfezionarsi, per chi sta imparando, per chi non gioca da un po’ e vuole fare qualche partita in compagnia, tra amici e con i protagonisti del film.

Alle 20 ci sarà la presentazione ufficiale del cast del film “Il Drago di Romagna” da parte del regista Gerardo Lamattina e dei produttori Giusi Santoro per PpoCult (Italia) e Jack Jiang per Micromedia Communication Italy (Cina). I casting si sono svolti a Ravenna e la selezione è stata fatta tra più di 400 candidati, molti dei quali giocatori di Mah Jong. Ospite speciale della serata Lodovico Valvassori, noto produttore ravennate di Mah Jong degli anni 80.

Alle 21 si inizia a giocare a Mah Jong. L’evento è aperto ai giocatori di tutti i livelli. Non è una competizione ufficiale, ma si vuole far rivivere lo spirito ludico e di condivisione del Mah Jong. 10 i tavoli da 4 persone. Si giocherà secondo il regolamento e con Mah Jong Valvassori a partire dalle 21. Sono 4 i turni di gioco con inizio allo scadere di ogni ora. Ogni turno di gioco dura 50 minuti, allo scadere dei quali in base ai punteggi di ogni singolo giocatore si decreterà il vincitore del turno. Alla fine del turno i giocatori dovranno lasciare il tavolo ai partecipanti di quello successivo. Su richiesta è possibile partecipare a più di un turno.

In palio i premi esclusivi del film “Il Drago di Romagna” e non solo: magliette, biglietti per l’anteprima del film, corsi di lingua cinese, corsi di cucina romagnola e cinese, pedine originali dell’epoca Valvassori e un Mah Jong Valvassori edizione limitata 2019 dedicata al film. La quota di partecipazione è di 5 euro. Chi porterà con sé il proprio Mah Jong Valvassori entrerà gratuitamente. Prenotazione obbligatoria alla mail ildragodiromagna@gmail.com con oggetto “iscrizione Notte d’Oro”, specificando in quale turno di gioco (21 – 22 – 23 – 24), se si porta con sé il proprio Mah Jong e se si desidera giocare per più di un turno.

Ubriaco alla guida scappa dalla polizia. La folle fuga termina in via Faentina

Arrestata coppia di giovani. L’uomo che era al volante è risultato positivo anche agli stupefacenti

La polizia ha denunciato una donna

Due giovani sono stati arrestati dalla polizia al termine di una fuga nelle vie della città. La coppia – un 26enne e un 21enne, entrambi nigeriani -era a bordo di un’automobile a cui la Volante della polizia aveva intimato l’alt. Anziché fermarsi, però, hanno accelerato e sono fuggiti. L’inseguimento all’auto (un’Alfa Romeo 147) è terminato in via Faentina quando il veicolo inseguito si è visto sbarrare la strada da una pattuglia dei carabinieri, andando così ad impattare contro un cordolo in cemento. Dall’auto sono scesi due giovani che si sono dati alla fuga in due direzioni opposte, inseguiti dai poliziotti delle volanti.

Raggiunti dagli agenti i due giovani hanno reagito ferendo gli agenti. Sono stati arrestati per resistenza e lesioni. Uno dei due ha fornito una patente risultata falsa ed è stato denunciato ma, soprattutto, è risultato positivo ad alcol e stupefacenti ed era l’uomo alla guida. Entrambi sono stati condannati a dieci mesi di reclusione.

Uccide un piccione, sale sul treno con l’animale morto. Poi aggredisce gli agenti

Arrestato un uomo di 52 anni. Stava disturbando gli altri passeggeri, in tasca aveva una pistola giocattolo senza tappo rosso

TrenoEra salito sul treno con un piccione morto in mano, disturbando gli altri passeggeri. Quando è intervenuta la polizia tentando di riportalo alla calma l’uomo ha dato in escandescenze. Questo è quanto accaduto a Faenza in stazione nella serata di sabato. Protagonista della vicenda un 52enne originario del Ghana che è stato arrestato con l’accusa di uccisione di animali, porto abusivo d’armi od oggetti atti a offendere

In stazione gli agenti avevano modo di individuare la persona segnalata a bordo del treno che teneva in mano un piccione a cui poco prima aveva spezzato un’ala; a nulla valevano le richieste dei poliziotti di esibire un documento di identificazione e l’uomo, anziché scendere dal convoglio, ha innescato una violenta aggressione nei confronti dei due agenti, in seguito alla quale procurava ad uno lesioni lievi, mentre all’altra la frattura della caviglia.

L’uomo ricondotto alla calma e ammanettato grazie all’intervento di un equipaggio del Radiomobile dei carabinieri di Faenza è stato condotto in commissariato dove è stato dichiarato in arresto. Tra le altre cose, è stato trovato in possesso di una pistola priva del tappo rosso. Il tribunale  dopo la convalida dell’arresto, ha disposto per l’imputato la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria in attesa dello svolgimento del processo.

Il Ravenna Women stende il Mozzecane e tiene vivo il discorso seconda posizione

Calcio B femminile / Le reti di Cimatti e Filippi nella prima parte della ripresa decidono il delicato match con le ostiche venete. La rivale diretta Empoli resta però con tre punti di vantaggio

Ravenna-Mozzecane 3-0
RAVENNA WOMEN FC: Copetti, Cameron, Colini, Greppi, Bouby, Burbassi, Barbaresi (20’ st Cinque), Filippi, Carrozzi (33’ st Giovagnoli), Cimatti (42’ st Raggi), Montecucco. A disp.: Cicci, Balladelli, Haanpaa, Matteucci. All.: Piras.
FORTITUDO MOZZECANE: Olivieri, Mele (33’ st Bonfante), Pecchini, Peretti, Groff, Caliari, Benincaso, Carraro, Dallagiacoma, Pinna, Gelmetti. A disp: Perina, Salaorni, Pavana, Caneo, Martani. All.: Bragantini.
RETI: 12’ st Cimatti, 15’ st Filippi, 28’ st (aut.) Pecchini.
NOTE – Ammonita: Filippi.

Prima Squadra
L’organico del Ravenna Women guidato dal tecnico Piras

Bella vittoria del Ravenna Women a San Zaccaria nell’anticipo pasquale giocato al “Soprani” con la Fortitudo Mozzecane. Primo tempo con le venete che detengono il pallino del gioco e sfiorano il gol del vantaggio con una punizione del capitano Peretti, occasione più nitida dei primi 45 minuti. Alla ripresa le giallorosse con uno scatto d’autostima ribaltano la situazione e, complice anche una giornata no del portiere avversario, prima sbloccanp la gara con Cimatti e finiscono per realizzare il definitivo 3-0 che vale tre punti fondamentali per inseguire il sogno promozione. Grazie a questo successo la formazione di Piras sale a 43 punti in classifica e mantiene invariata la distanza di tre lunghezze dall’Empoli, vittorioso sul campo della Roma Femminile. Nel prossimo turno le leonesse sono attese dall’Inter, già vincitrice del campionato di Serie B, per la ventunesima giornata. Obbligatorio non aumentare il divario che le separa dalle toscane, in virtù dello scontro diretto in programma nell’ultimo turno in casa delle bizantine.

Piras schiera il solito undici titolare, con il rientro dal primo minuto di Colini nella retroguardia giallorossa. Partita vivace fin dal fischio d’inizio con entrambe le squadre che partono a ritmi alti, con la volontà di sbloccare il risultato il prima possibile. Sia le romagnole che le venete divertono il pubblico del “Soprani” macinando un buon gioco, anche se le leonesse fanno più fatica a proporsi in avanti, ma sono puntuali nel chiudere tutti i varchi alle avversarie. Al 14’ assist con il contagocce di Filippi per Cimatti che colpisce il lato esterno della rete gialloblù. Al 22’ punizione per le padrone di casa battuta da Barbaresi, con Olivieri che esce dai pali anticipando Montecucco. Al 33’ prima palla gol del match: punizione dai trenta metri per le gialloblù, battuta dal capitano Peretti e uscita di poco a lato del palo di Copetti. Il primo tempo si chiude con il Mozzecane che costringe le ragazze di Piras nella loro metà campo, ma la difesa del Ravenna non si fa scalfire e Copetti è attenta e puntuale nelle uscite.

Proprio il portiere di casa è protagonista di un intervento provvidenziale nei primi minuti della ripresa con un salvataggio sulla linea su una deviazione di tacco di Gelmetti su assist di Pinna. All’8′ arriva l’episodio che volge la gara a favore del Ravenna: pressing vincente di Cimatti che mette in difficoltà Olivieri, il portiere veneto affretta il rinvio che viene rimpallato dal 9 giallorosso, portando in vantaggio le leonesse. Passano tre minuti e Cimatti viene atterrata fallosamente in area: penalty per il Ravenna trasformato da Filippi, che si prende la sua rivincita dall’andata e porta le padrone di casa sul doppio vantaggio. A questo punto il Mozzecane comincia a mollare la presa e su traversone di Montecucco al 73’ Pecchini è sfortunata e devia nella sua porta il pallone che vale il definitivo 3-0. Nel finale di gara le padrone di casa collezionano diverse occasioni da gol che legittimano una brilante prestazione.

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