mercoledì
20 Agosto 2025

Per 9 mesi strada provinciale 10 chiusa dalle 7 alle 17 dal lunedì al venerdì

Dal 3 febbraio è prevista la partenza dei lavori finanziati dalla struttura commissariale post alluvione per rinforzare e impermeabilizzare il Canale dei Mulini

Tracciato Chiusura SP10Per almeno nove mesi a partire dal 3 febbraio la strada provinciale 10 a Solarolo non sarà percorribile dalle 7 alle 17 dal lunedì al venerdì nel tratto tra via Fossa di Sopra e l’incrocio con via Carraie e via Praticelli. L’interruzione al transito è necessaria per consentire i lavori di rinforzo e impermeabilizzazione del Canale dei Mulini di Castel Bolognese, Lugo e Fusignano.

La chiusura totale della Sp10 riguarderà tratti di circa 200 metri per volta, partendo dall’intersezione con via Fossa di Sopra e spostandosi per tratti successivi verso l’intersezione con via Carraie e via Praticelli. Dalle 17 circa di ogni giorno la strada verrà resa transitabile e aperta al traffico locale fino alle 7 del giorno successivo.

I lavori inizieranno solo quando le condizioni permetteranno di eseguire le opere a perfetta regola d’arte, dal momento che gli interventi previsti potranno essere ostacolati da un terreno eccessivamente bagnato. L’intervento, in capo al Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, è finanziato dall’ordinanza 6/2023 della struttura commissariale.

L’intervento è fondamentale per la sicurezza del territorio, e comprenderà l’impermeabilizzazione dell’intero alveo del canale, la sistemazione di manufatti e terre rinforzate e il ripristino di danni dovuti ad infiltrazioni, fontanazzi e tracimazioni causati degli eventi alluvionali. Ad oggi sono già stati effettuati alcuni interventi: pulizia della vegetazione infestante nel tratto a monte del ponte canale tratturo (Lugo), parte della picchettazione e accantieramento in più punti.

I lavori sono affidati all’impresa Biguzzi Srl, che ha subappaltato l’esecuzione delle opere ad altre imprese (Cogese e Ecocave e Coop Montana Valle del Lamone, tutte con esperienza pluriennale in zona e in lavori simili). L’esecuzione con più imprese permette la contemporaneità su più tratti del lavoro per cercare di accelerare i tempi di effettiva esecuzione.

La linea Faentina diventa tema della cabina di regia Toscana-Emilia-Romagna

Le Regioni chiederanno a Trenitalia un’indispensabile regolarità del servizio e un potenziamento del servizio di sostituzione con mezzi su gomma durante le allerte meteo quando è prevista l’interruzione della linea su ferro

Priolo BaccelliLa cabina di regia tra le Regioni Emilia-Romagna e Toscana costituita nel 2021 per monitorare l’andamento dei lavori sulla linea ferroviaria Direttissima (Bologna-Prato) si amplia anche alle linee Faentina (Faenza-Firenze) e Pontremolese (Parma-Spezia) e, sul versante stradale, alla programmazione dei principali itinerari di valico appenninico. La prima riunione dell’organismo in versione ampliata è in calendario per il 20 febbraio.

La decisione è stata presa stamani, 30 gennaio, nel confronto tra gli assessori alla Mobilità e Infrastrutture di Emilia-Romagna e Toscana, Irene Priolo e Stefano Baccelli. Un incontro che fa seguito alla lettera di intenti e di collaborazione siglata dai presidenti delle due regioni, Michele de Pascale ed Eugenio Giani, lo scorso 18 gennaio.

«Lavoreremo insieme per lo sviluppo sinergico dei due sistemi regionali – affermano Priolo e Baccelli –, che passa naturalmente attraverso una sempre più forte integrazione e connessione infrastrutturale tra i nostri due territori. Per questo abbiamo deciso di istituire subito una cabina di regia estesa, che convocheremo già il prossimo 20 febbraio, in modo da tenere insieme tutti gli attori interessati anche alle due linee ferroviarie al momento più in sofferenza, la Pontremolese, importante dorsale di collegamento per passeggeri tra Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna, e la faentina che collega Ravenna, Faenza e Firenze».

Su quest’ultima tratta, Priolo e Baccelli intendono chiedere a Trenitalia, in generale, un’indispensabile regolarità del servizio scongiurando assolutamente eventuali soppressioni e una non prorogabile maggiore puntualità, nonché un potenziamento del servizio di sostituzione con mezzi su gomma durante le allerte meteo, quando è prevista l’interruzione della linea su ferro, oltre al potenziamento del sistema di comunicazione ai cittadini dell’attivazione e disattivazione dei servizi sostitutivi.

Sul versante stradale si lavorerà con il coinvolgimento anche di Anas e Autostrade per una programmazione condivisa degli interventi di riqualificazione e messa in sicurezza dei principali itinerari di valico appenninico.

Tecnopolo, si amplia il Centro di ricerca: 4 laboratori, 3 uffici e un punto ristoro

Un contributo di 1,7 milioni di euro dalla Regione, con fondi europei, consente l’intervento sul complesso immobiliare intitolato a Raul Gardini. Fine lavori prevista per la fine del 2026

Centro Marina Di Ravenna2Il Centro di ricerca ambiente, energia e mare a Marina di Ravenna, una delle sedi del Tecnopolo di Ravenna ospitata nel complesso immobiliare in via Menotti intitolato a Raul Gardini, sarà ampliato e reso più efficiente per il fabbisogno energetico. Il tutto grazie a fondi europei della Regione Emilia-Romagna per quasi 1,7 milioni di euro, ottenuti dal progetto candidato dal Comune al bando per l’ampliamento infrastrutturale dei Tecnopoli regionali, del valore complessivo di 2,215 milioni. La Regione ha approvato il totale del contributo richiesto. Gli uffici tecnici comunali hanno avviato la fase progettuale e il Comune prevede il termine dei lavori entro la fine del 2026.

Centro Marina Di Ravenna1Il complesso immobiliare, già in parte rifunzionalizzato attraverso due precedenti bandi della Regione, oggi ospita tre laboratori e uno spazio d’incubazione e co-working. I nuovi lavori riguarderanno la realizzazione di altri quattro laboratori di ricerca e tre uffici, ulteriori servizi igienici e un punto ristoro nell’edificio principale, oltre al ripristino della portineria. Il progetto consentirà di conseguire un significativo risparmio energetico grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico unico per entrambi gli edifici, connesso alla rete elettrica di distribuzione.

Centro Marina Di Ravenna4Nei nuovi spazi prenderanno il via diverse attività. Verranno realizzati due nuovi laboratori dove si svolgerà attività di ricerca sulla sensoristica applicata alla salute e alla sicurezza sul lavoro nonché sulla robotica marina e sul monitoraggio ambientale marino. Verranno altresì messi a disposizione dei due laboratori “Fraunhofer innovation platform on waste valorisation and future energy supply (FIP-WE@UNIBO)” e “Hydrogen and carbon use through energy from renewables (HC-Hub-ER)” spazi aggiuntivi in cui verranno svolte attività che riguardano, rispettivamente, la produzione di composti carboniosi per la purificazione delle acque reflue e lo sviluppo di tecnologie per la produzione di idrogeno e per la cattura e l’utilizzo di CO2.

Il progetto è stato candidato in sinergia con il Comune di Faenza, proprietario del Parco scientifico e tecnologico Torricelli, sede faentina del Tecnopolo della provincia di Ravenna, Università di Bologna, titolare delle attività di ricerca e Fondazione Flaminia, gestore del Tecnopolo, a fronte della sottoscrizione dell’Accordo finalizzato alla candidatura dei progetti del Tecnopolo di Ravenna – sedi di Marina di Ravenna e di Faenza per la partecipazione al bando per l’ampliamento delle infrastrutture dei tecnopoli della Regione Emilia-Romagna.

Centro Marina Di Ravenna 3«L’obiettivo – dichiarano il sindaco facente funzioni Fabio Sbaraglia, con delega tra le altre all’Università, e l’assessora allo Sviluppo economico Annagiulia Randi – è supportare sempre di più le attività di ricerca e innovazione che l’Università di Bologna svolge nell’ambito del Tecnopolo di Ravenna, in stretta collaborazione con la Fondazione Flaminia quale ente gestore. Il Centro di ricerca di Marina di Ravenna è una realtà che opera nei settori della gestione sostenibile dell’energia e dei rifiuti, delle scienze e delle tecnologie del mare, con particolare riferimento alla crescita blu sostenibile, in grado di sviluppare soluzioni innovative da mettere a disposizione del mondo dell’impresa per affrontare la grande sfida della transizione energetica. Si tratta di un unicum, in quanto è un centro di ricerca industriale pubblico a servizio dell’economia e delle imprese locali ma anche nazionali».

«L’approvazione del progetto da parte della Regione – spiega Antonio Penso, direttore di Fondazione Flaminia e manager del Tecnopolo di Ravenna – è un significativo passo verso la realizzazione del “Piano di sviluppo del Tecnopolo di Ravenna per gli anni 2023-2027” che abbiamo elaborato nel 2022 di concerto con gli enti territoriali e Università di Bologna nell’ambito delle priorità strategiche individuate dalla Regione. La nuova infrastruttura permetterà di incrementare la capacità di ricerca del tecnopolo e soprattutto potrà aumentare il coinvolgimento diretto delle imprese nei progetti».

Un libro per raccontare il Niballo Palio di Faenza e le sue figure storiche

L’opera promossa da Aldo Ghetti e Benedetta Diamanti è stata presentata a Palazzo Laderchi davanti a una platea di oltre 120 persone

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Un libro per presentare il Niballo Palio di Faenza e le sue figure tradizionali: l’opera promossa da Aldo Ghetti (esperto di rievocazioni storiche) e Benedetta Diamanti (dirigente dell’area cultura dell’Unione Faentina e Presidente della deputazione per il Niballo) è stata presentata mercoledì 29 dicembre negli spazi del Museo di Palazzo Laderchi.

“Il Niballo Palio di Faenza attraverso le figure del Corteo storico”, edito grazie al contributo della Regione, è articolato in due sezioni principali: la prima è dedicata alla realizzazione dei costumi e degli accessori, frutto di approfondite ricerche iconografiche, mentre la seconda focalizzata sulle figure che compongono il Corteo storico del Niballo Palio di Faenza. Alla stesura del volume (il cui progetto editoriale è stato coordinato dall’Ufficio Palio), hanno contribuito i membri della Deputazione per il Niballo e l’ex Maestro di Campo Antonio Lolli.

All’evento di presentazione hanno partecipato oltre e 120 persone, tra gli ospiti istituzionali presenti, il sindaco di Faenza Massimo Isola (anche in qualità di Magistrato dei Rioni), e una serie di illustri esperti di costumistica, tra cui Paola Fabbri, storica del costume e figura di riferimento nel panorama della rievocazione storica italiana.

Mercato Coperto è il nuovo sponsor del Ravenna: «Partnership di valore per la città»

Oltre a occuparsi dell’hospitality del Benelli, il locale di via Costa organizzerà una serie di eventi a tema come aperitivi per tifosi, visione delle trasferte sul maxischermo e incontri speciali

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In prima fila il presidente del Ravenna Ignazio Cipriani (a destra) e il vice Ariedo Braida con Beatrice Bassi, Ceo di Mercato Coperto. Il direttore generale del Ravenna Paolo Scocco è a sinistra nella seconda fila a partire dall’alto
Il Mercato Coperto è nuovo sponsor del Ravenna Fc: «Una partnership prestigiosa – commentano i giallorossi -. che permette al club di legarsi a una delle realtà più dinamiche e apprezzate della città, in un connubio tra eccellenza gastronomica e passione sportiva»
La realtà gestita da Molino Spadoni, azienda leader nel settore agroalimentare, curerà l’offerta culinaria nell’area hospitality dello Stadio Benelli, dove gli ospiti potranno gustare una selezione di prodotti di qualità in un contesto esclusivo. La struttura del Mercato Coperto sarà poi protagonista di una serie di eventi speciali legati al mondo Ravenna FC.
Il locale di via Costa ha già ospitato in questa stagione un pop up store di merchandising giallorosso e nel prossimo mese verrà organizzata una giornata di incontri tra gli sponsor del Ravenna. «Stiamo programmando numerose iniziative insieme alla squadra – commenta Beatrice Bassi, Ceo di Mercato coperto -. Dall’aperitivo dedicato ai tifosi del Ravenna alle domeniche con lasagna e partita, con la possibilità di seguire le trasferte in diretta al piano superiore del nostro locale. Non mancheranno eventi temporanei e momenti di aggregazione per sostenere il club e rafforzare il legame con la nostra comunità nei prossimi mesi».
«Siamo molto orgogliosi di questa collaborazione con un partner di così alto livello – dichiara Paolo Scocco, Direttore Generale del Ravenna FC -. Siamo certi che questa partnership porterà valore non solo ai nostri tifosi, ma all’intera comunità ravennate. Il Mercato Coperto è una realtà di riferimento per il nostro territorio, un simbolo che incarna tradizione e innovazione nel cuore della città. Siamo impazienti di dare il via a nuove iniziative che avvicineranno ancora di più i nostri sostenitori e arricchiranno il nostro progetto sportivo».

Maltrattamenti di animali e evasione: chiesti 13 anni per il veterinario Guerra

La requisitoria del pubblico ministero passa in rassegna gli episodi di presunte eutanasie non giustificate. Nel 2020 in un controllo vennero trovati 615mila euro in contanti in una scatola

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Mauro Guerra nel suo studio veterinario a Sant’Antonio

La procura di Ravenna ha chiesto una pena di 13 anni e 4 mesi di reclusione per il 51enne Mauro Guerra, noto veterinario con ambulatorio nella frazione di Sant’Antonio: sette anni per reati fiscali, sei anni e quattro mesi, oltre a 100mila euro di multa, per maltrattamenti e uccisioni di animali. La notizia è riportata dall’edizione odierna, 30 gennaio, dei quotidiani locali Resto del Carlino e Corriere Romagna che ripercorrono la requisitoria del pubblico ministero Marilù Gattelli.

Una trentina i capi d’accusa fra eutanasie ritenute non necessarie e praticate senza sedare gli animali, interventi senza anestesia, evasione fiscale e altri illeciti riguardanti farmaci e gestione dei rifiuti speciali dell’ambulatorio.

Il processo è iniziato a settembre 2023 dopo la richiesta del giudizio immediato presentata dai legali dell’imputato, gli avvocati Antonio Vincenzi e Claudio Maruzzi. Il periodo del dibattimento (120 testimoni in 16 udienze) è stato caratterizzato dalle frequenti manifestazioni di clienti del veterinario a favore dello stesso professionista, a volte in strada di fronte al tribunale.

A far partire l’inchiesta nell’estate 2020 – condotta da polizia locale, carabinieri forestali e guardia di finanza – fu la morte di Balto, cane labrador di 16 anni di proprietà dell’ex direttrice del carcere di Ravenna, Carmela De Lorenzo (assolta dall’accusa di maltrattamenti perché “il fatto non sussiste”). L’animale era rimasto senza acqua né cibo durante un periodo di assenza dei proprietari, che contattati dal veterinario dopo l’intervento della municipale, ne concordarono l’eutanasia.

Secondo la pm i sopralluoghi effettuati dalle autorità a partire dal 2020 nella clinica proverebbero che Guerra non aveva cura degli animali: un metodo di lavoro che si basava sulla mancanza di ricevute, sul mancato utilizzo di anestetici, sull’impiego di farmaci a uso umano consegnati in nero, meno costosi rispetto ai medicinali per animali, sui quali, secondo l’accusa, lucrava.

C’è poi da tenere in considerazione il giro di affari del medico mai dichiarato al Fisco: furono scovati e sequestrati oltre 615mila euro in contanti occultati in casa.

Nella storica ex sede di Ca’ di Claudio a Camerlona inaugurerà “Osteria Reale”

La proposta spazierà tra cucina romagnola e pizza, a cura degli ultimi titolari dell’ex Ca’ Bruna (Ristorante Betta 1975)

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Nuova apertura a Camerlona: in via Lumiera 2, al posto del ristorante Ca’ di Claudio (trasferitosi in via Faentina alla fine del 2023), arriva l’Osteria Reale, con una proposta di cucina tipica romagnola e pizzeria. Le porte dell’osteria si apriranno domani (venerdì 31 gennaio) con una serata karaoke, ma l’inaugurazione ufficiale è in programma per domenica 2 febbraio: si cenerà alla carta accompagnati dall’intrattenimento musicale di Renato Ricci.

La gestione è affidata agli ultimi titolari dell’ex Ca’ Bruna di via San Vitale, nota negli ultimi tempi come ristorante Betta 1975. Il ristorante proponeva una formula simile, con cucina tradizionale e musica dal vivo.

Furto al Pala De André, la società calabrese attacca: «Neanche una pattuglia in A2?»

Da Ravenna è partita una lettera di scuse. «Dalla prossima domenica sarà attivo un servizio di sorveglianza e sicurezza»

Omi Fer Palmi
La finestra dello spogliatoio del Pala De André forzata dai ladri

La società OmiFer Palmi, sui social, ha lamentato sui social di aver ricevuto «poco sostegno nelle immediatezze e nei momenti successivi» al furto subìto domenica scorsa negli spogliatoi del Pala De André di Ravenna, durante la partita (valevole per il campionato di A2 di volley) tra gli stessi calabresi e i padroni di casa della Consar.

«Oltre al rammarico per aver subito questo furto – dichiara il presidente Pino Carbone – volevo evidenziare che nel 2025, in una gara di Serie A2, non è possibile che non ci fosse la presenza di almeno una pattuglia delle forze dell’ordine. C’è stato detto che, in concomitanza, erano organizzati altri due grossi eventi in città che riguardavano anche le locali squadre di basket e calcio e la decisione sarebbe stata quella di spostare più forze negli altri due eventi. Questo conferma che oggi c’è poca attenzione nei confronti del nostro sport e quindi l’appello principale che faccio al nostro presidente della Federazione italiana pallavolo, è quello di farsi sentire. Non è concepibile, ripeto, che non ci fosse nessuno, nemmeno la vigilanza privata. In una partita tiratissima davanti ad oltre due mila persone durata 2 ore, i ladri hanno avuto la strada facile per fare quello che hanno fatto. Sarebbe bastato un minimo di controllo».

Il presidente di Palmi ringrazia comunque la pattuglia intervenuta dopo la denuncia «e che c’è stata accanto anche quando un nostro giocatore era riuscito a far geolocalizzare il suo telefonino, andando a recuperarlo fino al luogo indicato (zona via Gulli, ndr). Senza nulla togliere alla bravura e alla disponibilità dei due carabinieri, non penso però sia normale che debbano essere i giocatori a trovare chi li ha derubati, con tutto il rischio che ciò comporta. Per questo sono stati poi richiamati da me per andare via da quella zona poco raccomandabile di Ravenna…».

Carbone conclude poi con una polemica nei confronti della società ravennate. «Nessuno si è premurato di chiedere “avete bisogno di qualcosa” o “cosa possiamo fare per voi”. No, hanno soltanto detto che era la prima volta in 35 anni che succedeva una cosa del genere. Questa freddezza verso una squadra che arriva da 1.300 chilometri di distanza mi è sembrata poca cosa».

La reazione da Ravenna, arriva il giorno dopo, oggi (30 gennaio): in una nota inviata alla stampa, infatti, il Porto Robur Costa 2030 informa di aver inviato una lettera alla società di Palmi, in cui il presidente Matteo Rossi «dopo averlo fatto domenica sera nell’immediatezza dell’episodio», ha voluto ribadire «il proprio dispiacere e disorientamento per il furto messo a segno nello spogliatoio del Pala De Andrè occupato dalla squadra calabrese». Sentimenti che si accompagnano «alla piena vicinanza e solidarietà espresse alla società calabrese da tutto lo staff ravennate, che continua a restare a disposizione per ogni esigenza o necessità che l’OmiFer Palmi dovesse manifestare», si legge nella nota.

E mentre proseguono le indagini delle autorità competenti per cercare di dare un volto agli ignoti che hanno commesso il furto domenica, durante la partita del campionato di A2, il Porto Robur Costa 2030, per evitare il ripetersi di episodi di questo tipo, peraltro mai verificatisi al Pala De Andrè, comunica di essersi dotato di «un servizio di sorveglianza e sicurezza, che sarà già attivo dalla partita di domenica 2 febbraio contro l’Evolution Green Aversa, il cui orario di inizio è fissato alle 18».

Un documentario sull’alluvione in Romagna tra consumo di suolo e crisi climatica

Appuntamento alla Sala Ragazzini con la prima tappa di un ciclo di iniziative dell’associazione culturale Pondus Libra

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“Romagna Tropicale”, il documentario che testimonia l’alluvione da un punto di vista esterno e con uno sguardo critico sui legami fra alluvioni e consumo di suolo in un territorio sempre più fragile per le conseguenze del cambiamento climatico, sarà proiettato giovedì 6 febbraio alla Sala Ragazzini di Largo Firenze, a Ravenna, in un incontro curato dall’associazione Pondus Libra Aps.

L’appuntamento è alle 20.30 e la proiezione (gratuita con offerta volontaria) sarà preceduta da un breve momento di presentazione a cui parteciperà da remoto il regista Pascal Bernhardt, l’architetta paesaggista Adele Fiorani e la referente del comitato Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna Francesca Santarella.

La proiezione di “Romagna Tropicale” è la prima tappa di ciclo di iniziative e azioni civiche dell’associazione nata dai soci della cooperativa Stadera di Ravenna, con l’obiettivo di approfondire, sensibilizzare ed agire sulla sostenibilità ambientale, il consumo consapevole e la cittadinanza attiva. All’interno di Pondus Libra Aps è incardinata infatti anche la Brigata Stadera, che durante le alluvioni del 2023 e 2024 ha organizzato squadre di volontarie e volontari per il supporto alla popolazione colpita, e che a breve ha in programma la partecipazione al corso base di Protezione Civile insieme alla VAB (Vigilanza Antincendi Boschivi).

Il Comune stanzia 60mila euro per sostenere gli eventi pubblici proposti da privati

Fino al 28 febbraio si può fare domanda solo online per i contributi della pubblica amministrazione per iniziative da inserire nel calendario tra marzo e novembre 2025

Lugo progetta il calendario di eventi pubblici di intrattenimento e tempo libero tra marzo e novembre 2025. Si apre un avviso pubblico rivolto ad associazioni, enti del terzo settore e consorzi attraverso il quale il Comune intende costruire un calendario di appuntamenti condiviso con le realtà cittadine, tra il centro e le frazioni, che si affianchi a quello degli eventi organizzati dal Comune.

Il bando sostiene iniziative di intrattenimento, animazione, aggregative e culturali: l’Amministrazione comunale ha stanziato 60mila euro complessivi; ogni proposta accolta potrà contare sull’esenzione del pagamento del canone per l’occupazione temporanea di spazi e aree pubbliche per l’intera durata delle iniziative e su un contributo, che può arrivare a un massimo del 50 perncento delle spese sostenute e documentate, da un minimo di 500 euro a un massimo di 7mila euro. I progetti dovranno essere opportunamente rendicontati e il contributo sarà erogato a iniziativa conclusa. Ogni soggetto proponente potrà presentare un solo progetto. L’avviso pubblico, pubblicato sul sito del Comune, resterà aperto fino a venerdì 28 febbraio 2025. Le domande devono essere presentate esclusivamente online, tramite la piattaforma ElixForms, utilizzando le credenziali Spid.

«Questo avviso pubblico conferma l’impegno dell’amministrazione nei confronti delle associazioni e degli enti del terzo settore – commenta l’assessore alla Cultura Gianmarco Rossato -. Sostenere le iniziative culturali e di promozione urbana è il modo concreto attraverso il quale si può realizzare un fitto calendario di iniziative che abbracciano tutto l’anno, stimolando così la progettualità delle associazioni. Mi piace sottolineare anche il fatto che tra i criteri di valutazione del bando venga data particolare importanza alla capillarità delle iniziative su tutto il territorio comunale: il coinvolgimento delle realtà cittadine è tanto più prezioso quanto più è diffuso».

Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Eventi del Comune di Lugo (0545 299378 – 299466, mail lugocittamercato@comune.lugo.ra.it).

Fondazione Cassa: Alfieri conclude il secondo mandato, Falconi è la nuova presidente

La prima donna dopo tre uomini in oltre trent’anni. La professoressa originaria di Bagnacavallo è coordinatrice del corso di laurea in Medicina a Ravenna e anche alla guida della Fondazione Flaminia

29—01 2025 Ravenna Fondazione Cassa Di Risparmio Di Ravenna Nuova Presidente Mirella Falconi E Nuovi Consiglieri , Insieme Al Presidente Uscente Alfieri E Al Vice Presidente Uscente DomenicaliLa professoressa Mirella Falconi Mazzotti è la nuova presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Si tratta della prima donna alla guida della Fondazione dopo la prima presidenza di Sergio Bandini, la lunga guida di Lanfranco Gualtieri (1993-2017) e la recente presidenza Enesto Giuseppe Alfieri.

Vicepresidente è stato eletto Franco Gabici, ravennate, scrittore e giornalista, laureato in Fisica, già direttore del Planetario, presidente del comitato ravennate della Società Dante Alighieri, vincitore nel 2007 del Premio Guidarello per il giornalismo d’autore, collaboratore di quotidiani e cultore della storia nazionale e locale.

Presidente del collegio sindacale è stato eletto Roberto Fabbri, ex presidente dell’ordine degli Avvocati di Ravenna. Segretario Generale è stato confermato Giancarlo Bagnariol.

Nata a Bagnacavallo, Falconi Mazzotti è laureata in Medicina all’Università di Bologna: professoressa ordinaria di Anatomia all’Università di Bologna, per l’Ateneo bolognese ha anche ricoperto i ruoli di presidente del corso di laurea in Controllo di Qualità dei Prodotti per la Salute, presidente del corso di laurea in Farmacia, vice presidente vicaria della Scuola di Farmacia, Biotecnologie e Scienze Motorie dell’Alma Mater, e coordinatrice dei corsi di laurea in Logopedia ed in Medicina del Campus di Ravenna. Socia della Fondazione, fino al 2020 è stata componente dell’Organo di Indirizzo. È anche presidente della Fondazione Flaminia che promuove l’insediamento universitario in Romagna.

Si è quindi concluso il secondo quadriennio del presidente Alfieri, del vice Alberto Domenicali e del presidente del collegio sindacale Ermanno Cicognani, incarichi non rinnovabili per legge. «Sotto la presidenza Alfieri – si legge in una nota divulgata dalla Fondazione – è arrivata l’apertura dei Musei Byron e del Risorgimento a Palazzo Guiccioli, l’apertura e il consolidamento del corso di laurea in Medicina, la crescita del Festival Dantesco e dell’attività culturale ai Chiostri Danteschi, oggi anche giacimento librario di grandissimo valore, della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna».

Il sindaco facente funzioni, Fabio Sbaraglia, si congratula con la nuova presidente: «Un riconoscimento che premia la professionalità, la serietà e la passione con cui la professoressa Falconi ha sempre operato in questi anni nella nostra città, a cominciare dal suo straordinario impegno nel mondo universitario. Un sentito e doveroso ringraziamento va al presidente uscente Ernesto Giuseppe Alfieri, per la sensibilità e la grande attenzione dedicate ai bisogni della nostra comunità, e per il grande impulso che negli anni della sua presidenza la Fondazione Cassa ha saputo imprimere alla città in un dinamico rapporto di confronto e condivisione con le sue istituzioni».

Un 48enne arrestato per tentato omicidio aggravato: «Ha speronato la moglie in auto»

La donna lo ha denunciato alcuni giorni dopo quello che sembrava essere un normale incidente

Incidente Auto Foto Repertorio
Foto di repertorio

Un 48enne del Faentino, tecnico specializzato in impianti, è stato arrestato con l’accusa di avere speronato la moglie in auto nel tentativo di farla finire fuori strada per ucciderla. L’uomo – come riferito dai quotidiani locali – martedì sera è stato raggiunto a Brescia, dove si trovava per lavoro, da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Janos Barlotti del Tribunale di Ravenna su richiesta del Pm Angela Scorza per tentato omicidio aggravato.

La coppia, dopo un periodo di crisi e tensioni, a dicembre era tornata assieme. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Faenza, i fatti risalgono al pomeriggio del 19 gennaio quando l’auto della donna era finita fuori strada sulla Provinciale tra Sarna e Brisighella. Era stato l’uomo a chiamare il carroattrezzi e ad accompagnare la consorte in ospedale (per lei prognosi di cinque giorni). La donna in quel momento non si era confidata con nessuno dei sanitari su quanto presumibilmente accadutole: lo aveva fatto qualche giorno dopo davanti ai carabinieri trasformando così un urto accidentale tra coniugi in uno speronamento volontario compiuto forse per motivi di gelosia.

Domani mattina (31 gennaio) per l’indagato, difeso dall’avvocato Lorenzo Valgimigli, sarà la volta dell’interrogatorio di garanzia. (fonte Ansa.it)

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