mercoledì
06 Agosto 2025

Il Faventia non stecca il match del rilancio superando con autorità il Corinaldo

Calcio a 5 / Protagonista della partita Revert Cortes, che dopo il gol del vantaggio di Cavina nella ripresa chiude i giochi con una doppietta di pregevole fattura

Faventia-Corinaldo 3-1
FAVENTIA: Carpino, Gatti, Piallini, Barbieri, Catalano, Karaja, Tronconi, Hassane, Cavina, Revert Cortes, Matteuzzi, Pozzovivo. All.: Placuzzi.
CORINALDO: Pencarelli, Agostinelli, Belleboni, Casagrande, Campolucci, Micci, Rotatori, Artibani, Brozini, Mancini, Sorcinelli. All.: Gurin.
ARBITRI: Fantin di Padova e Kenan Kreso di Trieste.
RETI: 7’ pt Cavina, 4’ st Revert Cortes, 14’ st Revert Cortes, 17’ st Agostinelli.
NOTE – Ammoniti Carpino, Karaja e Micci.

Faventia
Una esultanza dei calciatori del Faventia

Vince e convince il Faventia, regolando davanti al proprio pubblico il Corinaldo per 3-1. La squadra di Placuzzi gioca una buona partita, non riuscendo però ancora una volta a concretizzare le tante occasioni da rete create, soprattutto nel primo tempo. I tre punti rilanciano i faentini in classifica che ora potranno lavorare con il morale ancora più alto per preparare la gara in casa del Gadtch Perugia sabato 9 febbraio alle 15.30, quando riprenderà il campionato dopo due settimane di sosta.

Il Faventia schiera tra i pali Carpino al posto dell’infortunato Conti, per nulla impegnato nella prima parte di gara, dove il Faventia è padrone del campo. Dopo pochi secondi Karaja sfiora il gol, ma ci pensa Cavina al 7’ a regalare il vantaggio ai suoi. La rete nasce sugli sviluppi di un contropiede dove Hassane è lesto nello sfruttare una deviazione di un avversario servendo un preciso assist al compagno che al volo insacca il pallone in rete. Il Corinaldo prova a reagire e con Campolucci impegna Carpino, bravo a non farsi sorprendere. Il Faventia continua a spingere, ma non sfonda trovando sulla propria strada l’ottimo Pencarelli che salva almeno quattro nitide occasioni e la traversa che nega la gioia a Catalano. Gli ospiti sono bravi a colpire in contropiede e in pochi minuti sfiorano per due volte il pareggio: prima con Casagrande, autore di una conclusione dalla lunga distanza deviata da Carpino, e poi con Mancini, che al 13’ colpisce la parte interna della traversa. Il copione della gara non cambia fino all’intervallo: il Faventia attacca senza fortuna e il Corinaldo si difende con grande lucidità.

A inizio ripresa sale in cattedra Revert Cortes, autore al 4’ di una rete da applausi. Lo spagnolo scarta un avversario portandosi avanti il pallone con il tacco per poi scagliare una violenta conclusione in porta. Il 2-0 chiude il match e il risultato potrebbe essere più largo se il Faventia fosse più preciso sotto porta. Cavina fallisce due volte la doppietta personale, Karaja colpisce il palo e così a calare il tris è Revert Cortes, protagonista di un’azione personale iniziata con una palla recuperata nella propria area e conclusa con una splendida rete. Il Corinaldo accorcia le distanze al 17’ con un calcio di punizione di Agostinelli poi prova con il portiere di movimento a riaprire i giochi, ma il Faventia non si lascia sorprendere.

Traffico merci, prodotti agricoli e metallurgici tengono a galla il 2018

Il periodo gennaio-novembre registra un aumento dello 0,65 percento rispetto all’anno precedente. I container vanno sotto zero: sono diminuiti gli imbarchi

Porto ContainerPiù 0,65 percento: nei primi undici mesi dell’anno questo è l’andamento del traffico portuale di Ravenna.
In attesa dei dati definitivi di dicembre si può dire che, a meno di improbabili sconquassi di fine anno, il traffico commerciale via mare della città abbia confermato l’andamento del 2017.

In particolare novembre vede le rinfuse solide (merci secche) in crescita dell’1,53 percento. Alla voce “buone notizia” vanno iscritti i prodotti agricoli (+16,96 percento) e quelle metallurgici (+6,45 percento). In aumento pure i concimi che hanno fatto registrare rispetto al 2017 una performance migliore del 2,1 percento.

In calo invece tre categorie: i materiali da costruzione (-5,32 percento), dato che conferma la poca dinamicità del settore, i combustibili e i minerali solidi (-2,64 percento) e soprattutto le derrate alimentare che sono rimaste a novembre ancora sotto i due milioni di tonnellate, con un calo del 9,14 percento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Migliorato pure il traffico di rinfuse liquide (più 1,10 percento) con un’ottima performance in questo caso delle derrate alimentari (+7,4 percento) mentre appare stagnante il traffico dei prodotti chimici, con un -3,73 percento registrato durante l’anno.
In totale al porto di Ravenna sono state movimentate a novembre 24,279 milioni di tonnellate (158.883 in più rispetto allo scorso anno).

I container continuano a stazionare in terreno negativo. La movimentazione totale vede una differenza rispetto al novembre del 2017 di 2.155 teu, pari ad una flessione dell’1,06 percento.
Bisogna però differenziare import ed export. Nel primo caso il dato dei container “pieni” (escludendo quindi i contenitori movimentati a scopo tecnico-logistico) è in crescita del 6,79 percento.
Va male invece l’export, ossia l’imbarco: la merce in container che ha lasciato il porto di Ravenna è diminuita del 6,68 percento. Il miglioramento dell’import non basta a compensare il dato negativo dell’export (che rappresenta il 42,33 per cento del traffico di container) e l’anno rimane in “rosso”.

Un altro settore che continua a perdere colpi è l’automotive: i “pezzi” sbarcati nei primi undici mesi del 2018 sono stati 11.369, in netto calo rispetto ai 19.367 dello scorso anno. Una differenza che in termini percentuali significa -41,3 punti.
Il 2018 pare non sia nemmeno destinato ad essere ricordato come l’anno d’oro delle autostrade del mare dal momento che il movimento di merce in trailer/rotabili è in calo dell’1,1 percento. In questo caso si potrebbe però tornare in positivo con i dati di dicembre dal momento che il penultimo mese dell’anno ha registrato un discreto miglioramento (più 2,91 percento) rispetto allo stesso periodo del 2017.

Se i dati di dicembre dovessero confermare la tendenza, il dato potrebbe allinearsi a quello dello scorso anno.

Il preside non fa cancellare frase “ingiuriosa” nei suoi confronti apparsa al liceo

Gianluca Dradi, dirigente dello Scientifico ha preferito che resti a monito di certa scarsa intelligenza umana

Graffiti Liceo Scientifico

Il dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Oriani” di Ravenna, Gianluca Dradi, ha utilizzato la sua bacheca Facebook per raccontare il singolare episodio di una scritta apparsa recentemente sui muri dell’istituto: letteralmente «il preside è gay».

Il bello è che il preside ha deciso senza dubbio di non far rimuovere il graffito. Come per lasciare il segno a monito futuro di un gesto che appare più un’idiozia che un atto teppistico ed offensivo.
Scrive infatti Dradi per motivare la sua decisione: «Ciò che offende non è la falsa attribuzione di una condizione, ma il fatto che uno studente del mio Liceo l’abbia pensata come a un’offesa. Non la farò cancellare: resti lì come una “pietra di inciampo” per l’intelligenza umana».

Il post di Dradi ha suscitato decine di commenti di apprezzamento sul social network, di studentie e insegnati della sua scuola e semplici cittadini. Fra i tanti anche un commento del sindaco De Pascale: «Bravo Gianluca, bellissime parole e una grande lezione per tutti i tuoi studenti (e non solo)».

A Vibo Valentia la Consar comincia un filotto di scontri diretti per la salvezza

Volley Superlega / Domani, domenica 20 gennaio, Goi e compagni sfidano in terra calabrese la pericolosa Tonno Callipo. Graziosi: «Mostriamo anche in trasferta di saper ingranare quella marcia in più che abbiamo avuto nelle gare casalinghe»

VOLLEY PALLAVOLO. Consar Ravenna Tonno Callipo Vibo Valentia
Il centrale della Consar Roberto Russo

Esaurito il ciclo delle partite con le grandi del campionato, comincia con la sfida di Vibo Valentia di domani, domenica 20 gennaio (inizio ore 18, arbitri Lot di Santa Lucia di Piave e Gnani di Ferrara), il lungo filotto di scontri diretti che accompagnerà la Consar alla fine della regular season: delle nove restanti partite, tolte Perugia, Trento e Verona, la formazione ravennate affronterà le altre sei dirette rivali per la permanenza in Superlega. «Adesso si entra nella parte calda del campionato, dove ogni partita conta doppio – rimarca il coach Gianluca Graziosi – e speriamo di ripetere il cammino del girone d’andata, anche se la maggior parte di queste sfide le dobbiamo giocare in trasferta. Siamo pronti, ci siamo preparati bene per questa partita e per questo periodo: dobbiamo e vogliamo dimostrare che quella marcia in più che abbiamo avuto nelle partite casalinghe riusciamo a ingranarla anche nelle partite esterne».

La Consar arriva a questa sfida sulle ali dell’entusiasmo per il successo al tiebreak sul Monza che le ha permesso di muovere in maniera significativa la classifica, mentre la Tonno Callipo, che deve recuperare la partita con i brianzoli, ha interrotto con la sconfitta interna contro Trento la serie positiva di due vittorie. «Contro Vibo sarà una gara tosta, perché è una squadra che meriterebbe più punti di quella che la classifica le attribuisce, però noi andiamo in Calabria con grande autostima, forti dei nostri 20 punti e consapevoli della nostra forza. Ce la giocheremo con serenità e credo che, come si dice questi casi, la pressione è tutta sulle spalle degli avversari: giocano in casa, devono recuperare, devono vincere per forza. Noi possiamo giocarla con la mente abbastanza libera ma anche col braccio caldo. Iniziare bene questo ciclo di partite sarebbe fondamentale per aggiungere un altro tassello al raggiungimento del nostro obiettivo della permanenza in Superlega».

Sarà una partita significativa per i riflessi che avrà sulla classifica di entrambe ma sarà anche una sfida particolare, non solo perché i confronti diretti fra le due squadre ci consegnano un livellamento generale (15 i precedenti, compreso il match d’andata, con 9 vittorie del Porto Robur Costa che in Calabria ha vinto le ultime 4 gare giocate, e 6 dei calabresi), ma anche perché sull’asse Ravenna-Vibo in tempi recenti e meno recenti ci sono stati molti passaggi di atleti: da quelli attuali – oltre a Verhees, l’alzatore Zhukouski, a Ravenna nel 2012/13, il centrale Vitelli, con il Porto Robur Costa nella scorsa annata, e il centrale Mengozzi, che nel Porto Volley Ravenna è cresciuto e che con la società bizantina ha giocato otto stagioni di fila, contribuendo al salto dalla B1 alla A1 – fino a Enrico Diamantini, e, andando un po’ più indietro nel tempo, a Giacomo Sintini, Niels Klapwijk, Antonio Corvetta, Rodrigo Daniel Quiroga, Luca Sirri e Simone Rosalba. Sul fronte dei coach, hanno vissuto entrambi gli ambienti Waldo Kantor, Youri Panchenko e Daniele Ricci.

«Vibo è una bella piazza per giocare a pallavolo – è il commento di Pieter Verhees – e il presidente Callipo un grandissimo appassionato di pallavolo e un uomo di parola. Se Vibo è diventata la città di punta del movimento pallavolistico in Calabria è essenzialmente per la passione del presidente e per gli investimenti che fa. Adesso arrivano due partite in trasferta che sono molto dure, dobbiamo essere molto concentrati e giocare la nostra miglior pallavolo, anche fuori casa, dove finora abbiamo sofferto un po’ di più. Nel girone d’andata, però, vincendo tanti scontri diretti abbiamo dimostrato di essere molto competitivi in questo tipo di partite. Dobbiamo confermarci».

Tra la terza vittoria di fila e l’OraSì c’è un ostico Montegranaro da scalare

Basket A2 / Domani, domenica 20 gennaio, i ravennati sfidano a Porto San Giorgio (ore 18) la seconda forza del girone. Mazzon: «Le palle perse e il tro da tre la chiave del match»

Orasi Gruppo
Il gruppo dell’OraSì

Dopo le due vittorie casalinghe consecutive l’OraSì torna a viaggiare e lo fa su un campo e contro un avversario molto impegnativo, dal momento che l’Extralight Montegranaro è stata protagonista nel girone Est fin dall’inizio del campionato e al momento occupa la seconda posizione in classifica a pari merito con la De’ Longhi Treviso. Si gioca domani, domenica 20 gennaio, alle 18 a Porto San Giorgio e alla vigilia il pronostico è sbilanciato dalla parte di Amoroso e compagni, lanciatissimi verso uno dei primi tre posti al termine della regular season. L’OraSì, comunque, arriva a questo appuntamento forte di due successi che hanno evidenziato la solidità del gruppo e la volontà di lottare dal primo all’ultimo secondo, qualità che saranno senza dubbio preziose anche nel match sul parquet marchigiano.

«Troveremo dall’altra parte una delle squadre più solide e concrete del campionato – spiega il tecnico Andrea Mazzon -. Dobbiamo far loro i complimenti per il cammino che li ha portati al vertice e riconoscere che solo con una gara perfetta da parte nostra ci potrebbe dare una chance di vittoria. L’umiltà con cui si devono affrontare e la capacità di rispondere alle loro scelte tecniche sarà determinate. E’ evidente che le palle perse e le percentuali nel tiro da tre punti sono la chiave in trasferta, quindi concentriamoci su possesso dopo possesso solo così si potrà competere con una squadra che se arrivasse in salute come in questo momento ai playoff, ad aprile, diventerà una seria contendente per la promozione».

Contro Cagliari a Faenza L’OraSì sarà come sempre seguita in trasferta da una rappresentanza dei Leoni Bizantini e ricorda che sabato prossimo 26 gennaio il match casalingo contro Cagliari sarà giocato alle 20.30 a Faenza per l’indisponibilità del Pala De Andrè. Sono previste diverse iniziative per facilitare l’afflusso dei tifosi ravennati, che saranno comunicate già da lunedì 21 gennaio.

Incidente sulla A14 bis all’altezza di Fornace Zarattini, un morto e 6 feriti

Il sinistro, in tarda mattinata, ha coinvolto più auto. Una giovane donna ha perso la vita sul colpo. Feriti trasportati agli ospedali di Ravenna e Lugo

Elicottero 118Non erano ancora le undici di questa mattina, quando è accaduto un grave scontro, un tamponamento a catena, fra più auto, almeno tre, sull’arteria autostradale A14 bis all’altezza dello svincolo per Fornace Zarattini.

Ha perso la vita sul colpo una giovane donna di 21 anni, Carlotta Monti di Medicina, mentre altre 6 persone sono rimaste ferite. Quattro trasportate dai mezzi di soccorso a Ravenna, due a Lugo. Anche se nessuno sembra in condizioni particolarmente gravi.

Sul luogo del sinistro anche l’elicottero, 5 ambulanze, i Vigili del Fuoco e la Polizia per i primi rilievi del caso, che ha chiuso al traffico il tratto autostradale per alcune ore.

Nella tana dell’Antenore la Rekico prova a tenere a distanza la rivale diretta

Basket B / Domani, domenica 20 gennaio, i faentini sfidano a Padova (ore 18) un pericoloso avversario che insegue con solo quattro di ritardo. Tanti tifosi manfredi in terra veneta

Rekico
Il gruppo della Rekico durante un timeout

Seconda sfida consecutiva ad alta quota per la Rekico, di scena domani, domenica 20 gennaio, alle 18 alla Kioene Arena di Padova, tana dell’Antenore Energia, terza forza del campionato insieme a Orzinuovi, con un ritardo di quattro punti dai faentini. Sarà dunque un vero e proprio scontro diretto che metterà in palio punti preziosi per la classifica e a caricare i Raggisolaris ci saranno come al solito moltissimi tifosi sugli spalti, favoriti dai soli 170 chilometri di distanza che separano Faenza da Padova, una delle trasferte più brevi del campionato. La radiocronaca della partita sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook dei Raggisolaris. All’andata i Raggisolaris vinsero 75-71.

La trasferta a Padova non ha mai portato fortuna alla Rekico, come dimostrano le due sconfitte ottenute in altrettante gare, una arrivata al palasport di Rubano nella stagione 2017/18 (sulla panchina dei veneti c’era Friso) e l’altra alla Kioene Arena nello scorso campionato. La Rekico si è però riscattata con un 2/2 casalingo e in questa occasione cercherà di sfatare il tabù padovano. Questa volta la sfida è di difficile lettura, perché le formazioni hanno statistiche simili, a testimonianza dell’equilibrio che regnerà per tutti i quaranta minuti. Faenza e Padova hanno infatti gli stessi punti subiti di media (70.6), mentre per quanto riguarda quelli fatti, i faentini ne hanno messi a referto 76.4 contro i 75.5 dei veneti. I Raggisolaris conducono anche nei rimbalzi, 39.8 a 35.5.

L’ex di turno è il coach Massimo Friso, a Padova dal 2012 al 2017, artefice della promozione della squadra dalla C Gold alla B. «Padova è una delle squadre più in forma del campionato – sottolinea il tecnico – come dimostrano la classifica e i recenti risultati. Nell’ultima gara vinta a Olginate, ben sei giocatori sono andati in doppia cifra segnando dai 12 ai 17 punti, nonostante l’assenza di un terminale offensivo come Motta. È la dimostrazione del grande equilibrio che c’è nell’organico, dove ognuno riesce a essere protagonista. In cabina di regia ci sono Piazza e De Nicolao che si intendono a meraviglia, tanto che hanno rispettato sul campo i pronostici di chi li vedeva come una della coppie di playmaker migliori di tutta la B, sotto canestro ci sono lunghi come Filippini e Bovo che oltre ad avere presenza fisica sanno anche tirare da tre, e poi c’è Ferrari, che fa la differenza in attacco e in difesa. Senza dimenticare Schiavon, ritornato ai suoi soliti livelli».

In questi mesi la squadra di Daniele Rubini non ha cambiato gli uomini del roster, trovando settimana dopo settimana una maggiore coesione del gruppo che le sta permettendo di avere un rendimento di 6 vittorie in 7 gare in casa e di 4 successi in 9 match in traferta. Friso termina dicendo che «servirà quindi una gara di grande attenzione in cui dovremo ripetere la buona prestazione offensiva contro Orzinuovi, ma migliorare nel tiro dall’arco, perché siamo una squadra che dipende dal tiro da tre. A livello personale, non nascondo che sarà una partita speciale, perché ritornerò nella mia città ad affrontare una squadra che ho guidato a lungo e nel palazzetto dove nel 1988 a 28 anni iniziò la mia carriera da capo allenatore. Guidavo il Petrarca Padova in B2 e giocai un derby proprio contro la Virtus».

In un libro, tutto l’immaginario di Silvia Camporesi

Al club Moog di Ravenna, sabato 19 alle 18, presentazione dell’antologia del lavoro ventennale della fotografa, assieme all’editore Danilo Montanari

Silvia CamporesiNuovo appuntamento con “I Sabati del Moog”, la rassegna curata da Ivano Mazzani nel locale di vicolo Padenna 5 a Ravenna. Sabato 19 gennaio, alle 18 (ingresso libero) la fotografa Silvia Camporesi incontra l’editore Danilo Montanari per presentare l’antologia completa della sua produzione fotografica. Danilo Montanari Editore dà spazio all’interno della sua collana fotografica alla monografia Silvia Camporesi – opere 2000/2018 che raccoglie la produzione dell’artista in quasi vent’anni.
Il libro comprende tutto il percorso artistico della Camporesi diviso per sezioni tematiche, introdotte da una scheda, curata dalla stessa autrice, che ne contestualizza il lavoro.
Il volume contiene anche un testo di Claudia Casali, direttrice del Mic di Faenza, che riporta una conversazione tra l’artista e il critico e curatore Carlo Sala.

Sivia Camporesi è nata a Forlì nel 1973. La sua attività di ricerca ed espositiva è ormai ventennale. Ha pubblicato cataloghi e monografie, e ha esposto i suoi lavori in diverse gallerie sia in Italia che all’estero e nelle principali fiere del settore. Un’artista in costante ascesa che usa la fotografia e il video per realizzare progetti importanti, sempre con una ben definita ricerca concettuale.
Nel 2014 il suo lavoro Planasia, sul carcere di massima sicurezza abbandonato sull’isola di Pianosa, è stato esposto al IX Festival di Fotografia Europea. L’anno successivo una delle sue foto è stata scelta come manifesto dell’importante mostra “Italia inside out” al Palazzo della Ragione di Milano. Nel 2016 ha esposto al Macro di Roma nella collettiva “Dall’oggi al domani, 24 ore nell’arte contemporanea” e nella collettiva “Extraordinary Visions. Italia” al Maxxi di Roma.
La casa editrice di Danilo Montanari è attiva dal 1980 e ha pubblicato circa 800 titoli nel campo dell’arte contemporanea, della fotografia e dell’architettura. L’editore è particolarmente attento ai libri d’artista a tiratura limitata e partecipa ad alcune tra le più importanti fiere (come Artissima Torino, , Miart Milano, Offprint Parigi, NewYork Art Book Fair e Los Angeles Art Book Fair).
Danilo Montanari, inoltre, ha curato alcune mostre di libri d’artista, in particolare: Ritratto del’editore come artista (Bologna, 2004), Exit (Lugo, 2005), Una biblioteca d’artista (Ravenna, 2013), Uno sguardo lento, il fotolibro d’artista in Italia (Milano, 2015) e Autoritratto in forma di libro (Sifest, Savignano, 2015). Nel 2018 ha dato alle stampe Art and the city, Ravenna contemporanea, una guida alle opere d’arte degli ultimi decenni negli spazi pubblici della città.

Auto, il mercato locale trainato da Suv e motori a metano

Le previsioni 2019 di due addetti ai lavori ravennati: «Troppo stretti i vincoli
per l’ecobonus e l’elettrico ha autonomie ridotte con una rete di ricarica poco attrezzata»

Auto SilosSuv e metano saranno le voci trainanti del mercato dell’auto ravennate anche nel 2019, la prima si inserisce in un solco ormai consolidato a livello nazionale mentre la seconda è più specifica del territorio e si lega alla diffusione capillare della rete di distribuzione del carburante alternativo. Questa è la previsione che vede concordi due addetti ai lavori da tempo sul mercato: Enrico Benelli, titolare del gruppo Lineablù (Volvo, Mazda, Peugeot, Opel, Seat, Skoda), e Andrea Mazzini, titolare di Emiliana Motor (Ford).

Il 2019 sarà l’anno dell’entrata in vigore di ecotassa e ecobonus, introdotti dall’ultima legge finanziaria. Peseranno sul mercato? Anche su questo tema i due imprenditori sono sostanzialmente allineati. Prendiamo ad esempio il bonus: ne possono beneficiare solo auto con caratteristiche molto specifiche e così la scelta si restringe. «Parliamo di una decina di vetture in tutto – dice Mazzini –, con prezzi piuttosto elevati. Così non si svecchia il parco circolante e invece bisognerebbe tenere a mente che se oggi metto in moto un veicolo con motore Euro 1 inquino come 27-28 auto Euro 6».

Difficile poi che l’elettrico conquisti il grande pubblico. Non solo per i costi ancora elevati ma anche per questioni pratiche: autonomia e rete di ricarica. «C’è fermento tra le case produttrici – spiega Benelli –, Volvo quest’anno uscirà con diversi modelli elettrici ma oggi comprare un’auto elettrica è più un segno distintivo che una reale praticità. Conosco l’area scandinava dove ho lavorato e siamo lontani parecchio da quegli standard. Gli esperti però sono ormai concordi nel dire che l’ibrido andrà scomprarendo un po’ alla volta per dare più spazio all’elettrico, magari migliorando le autonomie che oggi arrivano a 3-400 km».

Ma cosa caratterizza il mercato ravennate? «Il metano è sicuramente un argomento trainante», dice Benelli. Che si gode l’approccio di Seat e Skoda particolarmente attento su questa alimentazione: «Rispetto alle grandi città il diesel ha ancora una clientela. Se parliamo con le concessionarie di Roma e Milano ormai non sanno più cosa sia il diesel».
Caratteristica comune a tutte le latitudini è invece quella di dirottare la spesa verso la sicurezza: «Se il cliente deve pagare per un optional – dice Mazzini – ormai lo fa per gli ausili alla guida. Faccio un esempio: il tetto apribile ormai non lo chiede nessuno ma la frenata di emergenza e il mantenimento di corsia invece sono sempre più richiesti».

E tra le novità in via di affermazione ci sono le modalità alternative di acquisto: «In media si tiene l’auto per otto anni – dice Benelli – ma è difficile dire cosa succederà fra otto anni e allora piuttosto che l’acquisto qualcuno preferisce il noleggio a lungo termine o altre formule che permettono di restare al passo con le richieste».

Il saldo delle imprese ravennati è ancora negativo

Dati provinciali al terzo trimestre 2018: in crescita le aziende con titolare o maggioranza dei soci stranieri

Camera Di CommercioAl terzo trimestre del 2018 è ancora negativo il saldo delle imprese ravennati rispetto al 2017: le cessazioni raggiungono il livello minimo storico ma lo stesso vale per il numero delle iscrizioni. Sono dati diffusi dalla Camera di Commercio di Ravenna.

Al 30 settembre 2018 le imprese iscritte nel Registro delle Imprese di Ravenna sono risultate 39.226, dunque 282 in meno rispetto alla stessa data dell’anno passato. Nei 12 mesi precedenti (settembre 2017 – settembre 2018) sono state registrate 1.985 nuove iscrizioni a fronte di 2.114 cancellazioni volontarie, a cui si aggiungono 164 cancellazioni d’ufficio, determinando così un saldo negativo di 129 unità.

Rispetto al 2017 e agli anni precedenti, nel corso degli ultimi dodici mesi sono ulteriormente diminuite sia le cessazioni che le iscrizioni. Per questo motivo, nonostante la flessione delle cessazioni, il tasso di variazione rimane negativo, pari al -0,33 percento. Anche il tasso di crescita regionale rimane negativo, seppur più contenuto, attestandosi negli ultimi dodici mesi al -0,15 percento. A livello nazionale trova invece conferma la crescita del numero delle imprese, in atto dal 2013, con un tasso di variazione nell’anno pari al +0,59 percento.

Rispetto al 30 settembre 2017, i settori che vedono un incremento delle imprese registrate sono quelli dei servizi, ad esclusione del commercio e del trasporto e magazzinaggio. In termini assoluti il settore più sofferente è quello dell’agricoltura che perde 147 imprese (pari al -2 percento), seguito dal commercio (-113 unità, -1,4 percento in termini relativi). Le imprese artigiane registrate sono 10.537 e risultano 76 in meno nel confronto con lo stesso periodo del 2017. Le imprese femminili della nostra provincia sono risultate 8.110, in diminuzione rispetto alla stessa data dello scorso anno di 57 unità.

Anche in questa fase si conferma il saldo positivo delle imprese con il titolare o con la maggioranza dei soci di nazionalità straniera. Al 30 settembre 2018 sono state registrate 4.519 imprese straniere nel Registro imprese di Ravenna: 100 in più rispetto alla stessa data dello scorso anno (+2,3 percento).
Sono 2.607 le imprese giovanili registrate a Ravenna. Negli ultimi 12 mesi il loro numero ha subito una pesante flessione di 96 unità, pari al -3,6 percento: ciò si giustifica principalmente con la perdita dei requisiti per la definizione di “giovanile”, ossia la soglia dei 35 anni da parte di soci e titolari: infatti il saldo tra iscrizioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi è comunque positivo, pari a +275 unità.
Al 30 settembre, rispetto all’anno precedente, risultano in crescita solo nel settore agricolo (+8 unità, con +3,8% in termini relativi) ed in quello dei servizi alle imprese (+5 unità, +1,9%). All’opposto, le imprese giovanili sono in flessione in tutti gli altri settori, in particolare in quello delle costruzioni (-59, pari al -11,5%) e del commercio (-32, con un -4,3%).

Un corso gratuito per imparare ad accudire i gattini rimasti orfani

Organizzato dall’Enpa a Lugo con il patrocinio dell’Unione della Bassa, iscrizioni entro il 26 gennaio: «Saranno affrontati i temi dell’allattamento, svezzamento e cura durante la crescita»

Gattini SopravvissutiAllattare un gattino rimasto orfano è sempre stato il vostro sogno? A Lugo l’Ente nazionale protezione animali propone un corso per diventare balie di gatti con lo scopo di creare una rete di persone disponibili a imparare e a allevare i gatti piccoli abbandonati. Il corso gratuito si terrà lunedì 28 gennaio alle 20.30 all’hotel Ala d’oro in via Matteotti 56 (iscrizione obbligatoria entro sabato 26 gennaio). Durante l’appuntamento interverrà il dottor Simond Valgimigli.

«Il corso – spiega l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna che patrocina l’evento – mira a preparare le persone interessate ad accudire gattini rimasti orfani che hanno bisogno di essere allattati. Saranno affrontati i temi dell’allattamento, svezzamento e cura durante la crescita. Si tratta di un’esperienza gratificante, ma anche molto impegnativa, che richiede tempo e cure».

Sono tante le richieste ricevute da Enpa da parte di persone interessate a diventare balie di gattini che non sanno come comportarsi e cosa è corretto fare: «Molto spesso ci si trova impreparati di fronte a una cucciolata di gattini rimasti senza mamma e non si pensa per esempio al fatto che vanno tenuti  al caldo per permettere loro di acquisire una temperatura corporea adeguata oppure si commette l’errore di dargli latte vaccino quando invece necessitano di un’alimentazione adeguata».

Per iscriversi è necessario inviare una mail a lugo@enpa.org o contattando l’Enpa nella sua pagina Facebook.

«Il nuovo regolamento del Comune per le case-famiglia è un favore alle coop»

I consiglieri comunali di opposizione Ancarani (Forza Italia) e Tardi (Cambierà) firmano una nota congiunta dopo aver esaminato la bozza del testo che verrà presentata alle associazione di categoria «ma di cui l’opposizione non era stata messa al corrente»

Casa Famiglia Per Anziani In Via GermanicoIl Comune di Ravenna sta lavorando a un nuovo regolamento per l’attività delle case-famiglia e secondo i consiglieri comunali Alberto Ancarani e Samantha Tardi, rispettivamente di Forza Italia e Cambierà, l’orientamento dell’amministrazione sarebbe quello di arrivare a una serie di imposizioni insostenibili per i privati che si ritroverebbero costretti a chiudere a vantaggio delle strutture gestite dal mondo cooperativo. I due consiglieri di opposizione si sono fatti questa idea dopo aver esaminato una bozza del regolamento di cui sono venuti in possesso da alcuni gestori preoccupati.

«La sensazione che si scorge – scrivono Ancarani e Tardi in una nota inviata alla stampa – è che il sindaco De Pascale, approfittando del clamore creato dalle tristi vicende capitate a causa di mele marce esistenti nel mondo della case-famiglia (questo caso e questo, ndr), voglia usare le leve di un nuovo strumento normativo per dare respiro al mondo cooperativo, messo in crisi dalla diminuzione delle entrate dovute al drastico taglio governativo al business dell’immigrazione creando insomma un regolamento che costringa i privati a chiudere, a tutto beneficio  dunque proprio della cooperazione».

Nell’ipotesi di regolamento, «che il 21 gennaio verrà proposto alle associazioni senza che l’opposizione non ha mai formalmente visto», il gestore è sottoposto agli oneri anche burocratici addirittura prevedendo organizzazioni di visite guidate a musei: «Il gestore di casa-famiglia non è un agente turistico e tali oneri diventano oneri economici che inevitabilmente verrebbero caricati sulle famiglie».

Alla luce di tutto ciò, Tardi e Ancarani annunciano che convocheranno quanto prima una commissione consiliare «nella quale finalmente il regolamento-fantasma che circola potrà essere reso finalmente pubblico e tutti potranno contestarne la ratio, compresi i rappresentanti veri delle case-famiglia».

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