sabato
13 Settembre 2025

Così è sbocciato il Giglio, la società dei 5 ristoranti controllati dalla Finanza

Costituita solo un anno fa da Lokrez Mehmeti, capitale sociale 10mila euro. L’altra socia voleva cedere le quote ma dice che per mesi le è stato impedito

IMG 7372La società che gestisce i cinque ristoranti interessati dai controlli della guardia di finanza nella giornata odierna, 13 febbraio, è Il Giglio. Si tratta di una Srl con capitale sociale di diecimila euro (2.500 versati): costituita a marzo 2018, ha avviato l’attività a settembre. Lokrez Mehmeti è la figura chiave: fondatore, amministratore unico e socio al 50 percento. Origini albanesi, nato a Ravenna 26 anni fa, diploma all’istituto alberghiero di Cervia nel 2012. Una visura camerale ci dice che l’altra metà della proprietà del Giglio è di Darica Simoncelli, entrata nella compagine societaria di recente rilevando le quote da una 40enne che chiede di non essere citata perché partecipò alla fondazione ma di fatto non ha mai avuto ruoli o mansioni nell’attività (il suo nome in effetti suona sconosciuto alla maggior parte di chi ha incrociato le attività dell’impresa).

Mehmeti e l’ex socia si conobbero un paio di anni fa a Ravenna in circostanze fortuite. In quella occasione la donna gli parlò di un suo futuro progetto nel terzo settore e, secondo quanto ci racconta lei stessa nel salotto di casa, Mehmeti le disse di essere uno del campo in cui lei voleva investire. Da lì a qualche mese i due arrivarono a un accordo verbale: il giovane sarebbe entrato nella società appena avviata dalla 40enne per operare nel welfare e in parallelo avrebbero aperto la Srl per muoversi nella ristorazione. Ma tra i due cominciarono presto insanabili incromprensioni. Risultato: Mehmeti non è mai entrato nella società della donna che avrebbe anche voluto tirarsi fuori subito dalla nuova azienda ma solo dopo lunghe insistenze è riuscita ad avere la necessaria firma del socio per la cessione delle quote.

La ricostruzione dell’ultimo anno delle vicende del Giglio e dei cinque ristoranti rilevati nelle pagine del primo piano del numero di Ravenna&Dintorni in distribuzione da domani, 14 febbraio.

Il viadotto sull’E45 riaperto al traffico leggero. In arrivo gli ammortizzatori?

Il Governo si è impegnato a farsi carico della richiesta del presidente della Regione Bonaccini per tutelare chi ha subìto danni, anche in Romagna

Viadotto Puleto E45 Lavori Per Consentire Riapertura Parziale Dopo SequestroAnas ha riaperto al traffico leggero il viadotto “Puleto”, sulla E45, tra Canili e Valsavignone, in provincia di Arezzo, dopo che questa mattina (13 febbraio) la Procura ha notificato il provvedimento con il quale autorizza la riapertura parziale.

Il transito è consentito a tutte le autovetture e ai vicoli con massa a pieno carico non superiore a 3,5 tonnellate, secondo quanto già disposto dalla Procura stessa. Per i mezzi pesanti restano invece valide le deviazioni sui percorsi alternativi già utilizzati. Sono attivi filtri e controlli da parte del personale Anas e Forze dell’Ordine.

Al contempo proseguono i lavori di manutenzione programmata già previsti nel piano Anas di riqualificazione della E45, appaltati nei mesi scorsi e consegnati a dicembre all’impresa esecutrice, per un investimento di 2,5 milioni di euro.

Nel frattempo il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza della Regioni, Stefano Bonaccini, ha richiesto  (in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni-Enti locali, a Roma, anche a nome delle Regioni Toscana e Umbria) di attivare subito gli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori delle aziende danneggiate dalla chiusura del viadotto. Richiesta che ha ricevuto già una prima risposta positiva dall’esecutivo. Il viceministro all’Economia, Massimo Garavaglia, si è infatti impegnato a farsi carico della richiesta interessando rapidamente anche gli altri ministeri coinvolti.

Il presidente Bonaccini ha portato sul tavolo di confronto col Governo una richiesta che è stata immediata e che tuttora viene sollecitata dalle istituzioni locali, dai sindacati e dalle organizzazioni d’impresa, sia artigiane che industriali. L’attivazione da parte dell’esecutivo fa seguito a un primo intervento della Regione che il 28 gennaio scorso ha stanziato una prima tranche da 250 mila euro per garantire un primo aiuto alle imprese, ai lavoratori e alle famiglie delle Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini colpite dalla chiusura della viabilità, fondi in corso di erogazione d’intesa con i gli enti locali. In precedenza, il 16 gennaio, il presidente della Giunta aveva dichiarato lo stato di crisi regionale, atto a cui aveva ha fatto seguito, il 25, la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza nazionale.

In merito all’attivazione degli ammortizzatori sociali, per i soli territori dell’Emilia-Romagna la Regione chiede al Governo l’assegnazione di risorse per 8 milioni di euro, necessari all’integrazione del reddito dei lavoratori di tutte le imprese direttamente colpite, per un periodo di 180 giorni, da rivalutare poi sulla base dell’evolversi della situazione.

 

Museo Natura e Punte Alberete, ecco i criteri per affidare la gestione fino al 2024

In arrivo il bando per un corrispettivo stimato di 650mila euro. Il Comune vuole incrementare l’offerta di turismo naturalistico

Oasi Punte Alberete
Punte Alberete

Dopo la sottoscrizione della convenzione tra il Comune di Ravenna e l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità-Delta del Po, avvenuta qualche mese fa, la giunta comunale ha deliberato un nuovo importante documento per la valorizzazione culturale e ambientale del distretto delle zone naturali Nord di Ravenna: Natura – Museo Ravennate di Scienze Naturali “Alfredo Brandolini”, Centro Visite del Parco del Delta e comprensorio di Punte Alberete – Valle Mandriole e aula didattica di Ca’ Vecchia in Pineta San Vitale.

Si tratta dei criteri da porre alla base del bando per affidare a terzi per il periodo 2019–2024 la gestione integrata delle zone naturali Nord di Ravenna, redatti coinvolgendo i tre assessorati competenti: alla Cultura, all’Ambiente e al Turismo

«Con questa delibera – afferma il sindaco Michele de Pascale –  facciamo un ulteriore passo avanti. Vogliamo valorizzare e rilanciare l’area nord del nostro comune come un distretto turistico culturale e ambientale, che valorizzi le peculiarità di una zona nella quale si trovano alcune delle aree più belle del Parco del Delta del Po, fra zone umide e pinete. Grazie alla convenzione sottoscritta qualche mese fa, collaboriamo con il Parco del Delta; da una parte, con questo bando, investendo molte risorse per creare cultura, didattica e fruizione del museo e delle aree naturali; dall’altra per sviluppare progetti di salvaguardia e miglioramento della biodiversità cercando canali di finanziamento dedicati».

Il bando si svilupperà per il quinquennio 2019-2024 per un  corrispettivo stimato fissato in 650.000 euro (al netto dell’Iva) da assoggettare a ribasso, con il ricorso ad una procedura di scelta del contraente secondo lo schema dell’appalto di servizi, in base alla vigente normativa, con valutazione delle offerte mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.

In particolare, per il museo NatuRa di Sant’Alberto viene richiesto di “assicurare apertura, custodia, biglietteria, didattica, conservazione e ricerca, promozione, comunicazione web e sviluppo di editoria dedicata, per promuovere, incrementare e riqualificare lo sviluppo della cultura scientifica e il turismo culturale e scolastico nel territorio di Ravenna e del Parco”. Il tutto quindi per valorizzare al massimo  il museo  di scienze naturali del Palazzone di Sant’Alberto, antica hostaria estense, sede oggi un polo innovativo di didattica ambientale e di promozione e conoscenza della storia del territorio.

Per il comprensorio naturalistico di Punte Alberete, Valle Mandriole e della Pineta di San Vitale, “si vuole portare avanti una gestione ambientalmente sostenibile di tali zone e nel contempo promuovere ed incrementare l’offerta di turismo naturalistico a servizio di residenti e visitatori”.

Le proposte progettuali dovranno dunque sviluppare un sistema di fruizione turistica delle aree naturali, così da creare e/o migliorare circuiti di visita integrati, chiaramente riconoscibili come prodotto unitario (Pineta San Vitale, Punte Alberete e Valle Mandriole) e spendibile sui mercati turistici regionali e nazionali, e al contempo garantire la manutenzione ordinaria e il presidio della sentieristica presente.

Non rientrano nell’affidamento e rimangono invece sotto la responsabilità del Comune di Ravenna e dell’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Delta del Po, la regolazione dei livelli idrici di Punte Alberete e Valle della Canna, la manutenzione straordinaria degli edifici o manufatti in gestione.

Un appello per Mediterranea, la nave italiana che salva i migranti in mare

L’invito arriva dal comitato nato a Ravenna. Tra i sottoscrittori anche il sindaco e varie personalità della cultura, della politica e dell’associazionismo locali. Il 10 un evento di raccolti fondi all’Almagià

SavingUn appello alla città nel segno dell’accoglienza, della tolleranza e dell’integrazione per sostenere Mediterranea, la nave battente bandiera italiana impegnata nel monitoraggio dei migranti nel Mediterraneo, nel rispetto delle leggi internazionali del mare, comprese quelle che impongono il salvataggio delle vite umane.

È l’invito del Comitato Mediterranea per Ravenna e dell’Amministrazione comunale che propongono a tutta la cittadinanza di impegnarsi nell’evento per la raccolta di fondi a favore dell’attività della nave, che sarà realizzato il 10 marzo, a partire dalle 20, alle Arteficerie Almagià.

Con questa iniziativa si vuole riaffermare il ruolo di Ravenna città solidale e antirazzista, antico porto che ha accolto popoli e culture facendone una ricchezza e un motivo di orgoglio.

«L’aspetto più forte e rilevante – ha detto il sindaco Michele de Pascale – è che una parte significativa di questo appello provenga dal mondo della cultura ravennate. Non lo dico per una questione retorica. Oggi, uno dei principali problemi italiani è che su questo tema nessuno ascolta nessuno. Tutti ricerchiamo la conferma delle nostre posizioni, seguiamo solo chi conferma la nostra tesi. L’unica eccezione a questa chiusura rispetto alla capacità di ascoltare punti di vista diversi dal proprio e interrogarsi sulle proprie posizioni è la cultura. Perché uno spettacolo teatrale, un film, una canzone, un libro hanno il potere di parlare anche a chi non vuole sentire. Sono ottimista sulla natura dei ravennati sull’adesione a questo progetto che unisce due finalità: quella sociale di sensibilizzazione e appello alle coscienze in un momento così difficile e quella materiale di sostegno concreto a Mediterranea che rischia di operare in un contesto di solitudine».

La nave Mediterranea è impegnata in un’attività di monitoraggio, testimonianza e denuncia della situazione drammatica che devono affrontare i migranti che lasciano le coste africane per raggiungere l’Europa. Obbedisce alle norme costituzionali e internazionali sull’obbligatorietà del salvataggio di chi si trova in condizioni di pericolo. Sta costruendo una rete sociale che coinvolga le città aperte all’accoglienza per far parte di una “piattaforma” sociale. Si tratta di un rimorchiatore che ha effettuato i primi viaggi in autunno e che tornerà a breve in mare.

Per sottoscrivere l’appello scrivere a ravennapermediterranea@gmail.com

Per effettuare una sottoscrizione: https://mediterranearescue.org/aiuta-mediterranea/

L’elenco dei primi firmatari: Michele de Pascale, Gabriele Abrotini, Ivano Artioli, Mirco Bagnari, Paola Baroncelli, Ginandrea Baroncini, Carla Benedetti, Gianni Bessi, Carlo Boattini, Sara Bonaccorso, Mirella Borghi, Pier Luigi Canestrari, Roberta Cappelli, Emanuela Casadio, Rita Casadio, Adelaide Castellucci, Guido Ceroni, Bettina Chiadini, Franco Chiarini, Mauro Conti, Ombretta Cortesi, Gianluca Costantini, Emanuele Cristante, Luidi Dadina, Mauro Dadina, Federica Degli Esposti, Antonio De Rosa, Michele Distaso, Lisa Dradi, Vasco Errani, Domenico Esposito, Valter Fabbri, Laura Gambi, Franco Garofalo, Gloria Gasperini, Mirta Ghinassi, Guido Guerrieri, Marinella Isacco, Sonia Lama, Filippo Luccarelli, Andrea Maestri, Mariella Mantovani, Massimo Manzoli, Maurizio Marangolo, Roberto Mariani, Marco Martinelli, Franco Masotti, Gian Luigi Melandri, Andrea Mengozzi, Vidmer Mercatali, Livia Molducci, Ermanna Montanari, Federica Montani, Enzo Morgagni, Ilaria Morigi, Valentina Morigi, Virginio Mucciarella, Riberto Neri, Antonio Nonni, Pierangelo Orselli, Luca Ortolani, Giovanni Paglia, Paola Patuelli, Daniele Perini, Franca Piombini, Aldo Preda, Mario Pretolani, Lia Randi, Walter Raspa, Alessandro Renda, Costantino Ricci, Roberto Riverso, Riccardo Rosetti, Marcello Santarelli, Fabio Sbaraglia, Simonetta Scotti, Alessandra Serafini, Elettra Stamboulis, Giuseppe Tadolini, Manuela Trancossi, Luigi Tripoli, Marco Turchetti, Ilaria Visani, Carlo Zaccagnini, Livia Zaccagnini.

Sgarbi a Cervia per la prima edizione di una mostra con artisti da lui selezionati

Per partecipare i prescelti dovranno pagare comunque una quota da 500 a 1.000 euro

Millesgarbi

Il critico d’arte più celebre d’Italia, Vittorio Sgarbi, ha scelto Cervia per la prima edizione della manifestazione “I Mille di Sgarbi”. Si tratta di una selezione di artisti scelti personalmente dal discusso critico per far parte di una mostra curata e documentata in catalogo dallo stesso Sgarbi.

Le opere apparterranno a diversi settori artistici: pittura, scultura, grafica e computer grafica e fotografia.

L’appuntamento è al Magazzino Torre del Sale dal 31 maggio al 2 giugno e dal 7 al 9 giugno prossimi.

“I Mille di Sgarbi” vuole essere una fotografia sullo stato dell’arte contemporanea in Italia, con la finalità di far conoscere il lavoro degli artisti che vivono e creano sul territorio italiano. Possono partecipare tutti gli artisti, di qualsiasi età e nazionalità, purché operativi in Italia. È prevista una quota di partecipazione per ogni singolo artista che va da 500 a 1.000 euro.

A questo link le info utili per partecipare e consultare il regolamento

Controlli della guardia di finanza in cinque locali, sono tutti della stessa società

Portico, Piattoforte, Vigna, Club 23, Stella: la gestione dei ristoranti è riconducibile alla ditta Il Giglio di cui Lokrez Mehmeti è amministratore unico

IMG 7385
Lokrez Mehmeti, amministratore unico della società Il Giglio che ha la gestione dei cinque locali perquisiti dalla guardia di finanza

La guardia di finanza nella mattinata di oggi, 13 febbraio, ha eseguito una serie di controlli in cinque ristoranti in provincia di Ravenna tutti entrati nell’ultimo anno sotto la gestione della società Il Giglio di cui il 26enne Lokrez Mehmeti è fondatore, socio al 50 percento e amministratore unico. I locali coinvolti dall’operazione dei militari sono l’albergo ristorante Stella di Alfonsine, il Portico, il Piattoforte, La Vigna e il Club 23 a Ravenna. Gli ultimi tre sono in centro storico, in particolare gli ultimi due in via Mentana sono chiusi da fine dicembre. Mehmeti era presente durante l’attività svolta dai militari in particolare al Club 23 ed è poi salito a bordo di una vettura della Finanza. L’avvocata Edlira Mace che tutela il 26enne fa sapere che non è stato acquisita documentazione di alcun tipo: «C’è stata una denuncia per una presunta appropriazione indebita ed è scattato un controllo. Mehmeti ha indicato alla Finanza dove trovare il materiale in questione che è stato spostato, circa una quarantina di beni immobili che componevano la cucina del locale, e tutto è stato chiarito».

Tutta la ricostruzione delle operazioni compiute dalla società Giglio sul primo piano del settimanale in uscita domani, 14 febbraio.

Mirabilandia non riaprirà per le feste natalizie. Rimborsi per gli abbonati

Dopo due anni il parco decide di interrompere il progetto invernale. «Scelta strategica, nell’anno della Ducati»

Mirabilandia Natale SpeedMirabilandia non riaprirà per le feste natalizie. La novità invernale era stata introdotta nel 2017 e riproposta alla fine dell’anno scorso ma evidentemente non si è trattato di una mossa vincente, nonostante il pubblico sia stato spesso numeroso. Dal parco, da noi contattati al telefono, ci dicono che si tratta di una scelta strategica, anche alla luce del più grande investimento mai realizzato, la nuova area tematica Ducati, che inaugurerà in primavera. Insomma, questo sarà l’anno della Ducati, par di capire, e a Natale magari ci si potrà ripensare più avanti. Di certo è che la stagione 2019 si concluderà il prossimo 3 novembre, dopo l’apertura speciale per Halloween, quella invece confermatissima.

Per gli abbonamenti con scadenza 6 gennaio 2020 già venduti verra offerto un credito di 15 euro da spendere all’interno del Parco nella stagione 2019 o, in alternativa, il rimborso totale del tagliando sottoscritto.

Novembre e dicembre trainano la città d’arte verso un nuovo record, flop dei lidi

Cervia tiene e resta il comune più “attraente” della provincia. Boom Faenza, Riolo supera Brisighella. Volano B&B e agriturismi, soffrono gli alberghi

Master Internazionale In Turismo Relazionale Integrato 340x350Come da previsioni, il 2018 (almeno secondo i dati Istat appena pubblicati) si chiude con un segno meno per il comune di Ravenna in quanto a flussi turistici con un calo di circa 9mila turisti (-1,4 in termini percentuali) e 35mila pernottamenti (-1,3 percento) rispetto all’ottimo (va ricordato) 2017, senza però arretrare ai livelli del 2016 e men che meno a quelli disastrosi del 2014 e 2015.

A pesare negativamente nella performance ravennate nel 2018 sono stati come già anticipato nei mesi scorsi i lidi che chiudono l’anno con un calo di quasi il 2 percento dei pernottamenti e del 3,8 percento del numero dei turisti, accentuato tra quelli stranieri (quasi il 5 percento in meno rispetto al 2017).

La città d’arte, invece, aggiorna addirittura il record storico di arrivi registrato un anno fa con 257mila turisti (in crescita del 2,3 percento e di cui oltre un quarto stranieri) che hanno portato complessivamente a 504mila pernottamenti (in crescita dell’1,8 percento), meno di un quarto – per chiarire le proporzioni – rispetto a quelli registrati al mare (circa 2,2 milioni). Molto atteso era in particolare il dato del solo mese di dicembre, anche alla luce del dibattito politico sui costi-benefici che si è scatenato in città per l’animazione delle feste natalizie: rispetto al 2017 i dati sono in netta crescita con quasi il 9 percento di turisti e quasi il 7 percento di pernottamenti in più registrati nella città d’arte nel dicembre 2018 rispetto a quello 2017. Ancora migliore la performance di novembre che grazie probabilmente a una maratona mai così partecipata ha fatto registrare il 13 percento dei turisti e quasi il 9 percento dei pernottamenti in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Passando a Cervia, che si conferma il comune più importante della provincia dal punto di vista turistico, sostanzialmente il 2018 è stato un anno di tenuta con i pernottamenti a quota 3,5 milioni (-0,5 percento, calo più accentuato se si considera solo gli stranieri, circa 553mila, ossia l’1,6 percento in meno del 2017) e il numero dei turisti registrati nelle strutture ricettive vicino a quota 800mila (+1 percento). Dietro Cervia e Ravenna continua a crescere Faenza (seppur con numeri neppure lontanamente paragonabili con quelli degli altri due comuni) che chiude il 2018 con oltre 60mila arrivi (+5,1 percento) e 150mila pernottamenti (+8,7 percento) mentre scorrendo la “classifica” provinciale è in calo Lugo (26mila turisti e 54mila pernottamenti, per una variazione percentuale negativa rispettivamente dell’1,7 e del 3,5) e – fermandoci a considerare solo i comuni della provincia con almeno 10mila turisti registrati – va segnalato il sorpasso di Riolo Terme ai danni di Brisighella, entrambi sopra quota 17mila arrivi, con Riolo che però quasi doppia uno dei “borghi più belli d’Italia” in quanto a pernottamenti, grazie probabilmente al crescente appeal delle terme, con quasi 70mila presenze (in crescita del 10 percento) contro le 36mila di Brisighella (-4,6 percento).

Complessivamente in provincia di Ravenna il 2018 si è chiuso con 6,674.494 pernottamenti (-0,4 percento) e 1.550.971 turisti (+0,2 percento) a fronte di una media regionale invece del +1,4 percento per i pernottamenti e del +3,2 percento per i turisti.

Le strutture ricettive
Continua anche in provincia di Ravenna la “scalata” delle strutture extra-alberghiere (circa 2 milioni i pernottamenti registrati nel 2018, di cui oltre la metà nei campeggi, sui 6,7 totali) ai danni di quelle alberghiere. Quest’ultime perdono complessivamente circa l’1,4 percento dei pernottamenti mentre gli extra-alberghieri crescono di oltre il 2 percento (con agriturismi e bed & breakfast attorno al 9 percento di crescita). E anche la permanenza media è in calo negli alberghi (3,8 giorni contro i 3,9 del 2017) mentre è in aumento nelle strutture extra-alberghiere (6,2 giorni contro i 6,1 del 2017, grazie ai 7,7 dei campeggi che fanno fronte ai 2,3 dei Bed & Breakfast). Complessivamente nel 2018 in provincia resta stabile a 4,3.

Ecco le foto di Raffaella Carrà, a Ravenna per il suo nuovo programma su Rai Tre

Autografi e selfie con i passanti. In programma un’intervista al maestro Riccardo Muti

Raffaella Carrà Tomba Dante
Raffaella Carrà alla Tomba di Dante

Raffaella Carrà a Ravenna. Una delle icone della televisione italiana è stata avvistata ieri (12 febbraio) e questa mattina in città, impegnata con una troupe televisiva nelle riprese per il suo nuovo programma. Una serie di interviste a personaggi celebri che andranno in onda a partire dal 28 marzo in prima serata su Rai Tre.

Secondo quanto riportato dal Corriere Romagna, il protagonista ravennate sarebbe il maestro Riccardo Muti, ma la produzione ufficializzerà il nome degli ospiti solo nei prossimi giorni.

Intanto è bastata la sua presenza per creare una certa euforia in centro a Ravenna, tra richieste di autografi e selfie, tra la zona della Tomba di Dante e quella dell’abitazione privata della famiglia Muti.

Nella troupe anche il regista televisivo Sergio Japino, storico ex compagno della Carrà.

Ravenna, la beffa arriva in pieno recupero: la Giana Erminio strappa un pareggio

Calcio C / In vantaggio in avvio con Nocciolini, al “Benelli” i giallorossi incappano in una prestazione non brillante e vengono raggiunti in rimonta dagli avversari lombardi all’ultimo assalto

Ravenna-Giana Erminio 1-1
RAVENNA FC: Venturi, Eleuteri, Pellizzari, Galuppini (25′ st Raffini), Martorelli (1′ st Trovade), Nocciolini (35′ st Siani), Selleri (17′ st Boccaccini), Lelj, Bresciani (1′ st Barzaghi), Jidayi, Papa. A disp.: Spurio, Scatozza, Gudjohnsen, Sabba. All.: Foschi.
GIANA ERMINIO: Leoni, Iovine, Dalla Bona (23′ st Pinto), Perna, Rocco, Gianola, Barba (29′ st Mutton), Montesano, Bonalumi (23′ st Perico), Piccoli (34′ pt Palesi), Giudici. A disp.: Taliento, Seck, Lanini, Pirola, Mandelli, Capano, Sosio. All.: Bertarelli.
ARBITRO: Pirrotta di Barcellona Pozzo di Gotto.
RETI: 15′ pt Nocciolini, 49′ st Perico.
NOTE – Ammoniti Giudici, Venturi e Palesi.

B98A4769
Manuel Nocciolini ha realizzato il gol del provvisorio vantaggio giallorosso

I minuti finali, che in questa stagione hanno regalato qualche gioia in questa stagione (gol di Boccaccini contro la Ternana), non sorridono al Ravenna, raggiunto in pieno recupero dalla Giana Erminio nel turno infrasettimanale disputato al “Benelli”. Alla rete di Nocciolini al quarto d’ora risponde Perico al 49′ della ripresa, quando ormai sembrava che i tre punti fossero nel sacco giallorosso. Soprattutto nella seconda parte del match la formazione di Foschi è sembrata stanca, messa alle corde dagli avversari lombardi che hanno cercato (e trovato) con grande convinzione il pareggio.

La partita del “Benelli” vede il Ravenna iniziare con il piede giusto e già al 4′ si affaccia nell’area ospite quando Galuppini, ben trovato da Jidayi, prova a mettere un cross sul quale non arriva Nocciolini. Il barba bomber è invece il più lesto di tutti al 15′, quando un corner battuto corto da Papa per il cross di Eleuteri pesca il 9 giallorosso, bravo a incornare di testa sul primo palo per il vantaggio. L’occasione per il raddoppio arriva dopo soli due minuti, Martorelli ruba palla a centrocampo, trova Galuppini che scappa in profondità e serve l’accorrente Eleuteri il cui tiro sibila alla destra di Leoni. Al 39′ si affacciano gli ospiti che arrivano al cross con Barba, ma trovano lo stacco imperioso di Jidayi a liberare. Il momento sembra propizio per gli ospiti che appaiono più brillanti e al 42′ hanno un’altra grossa occasione con Rocco che controlla un pallone in area e conclude verso la porta di Venturi che però fa buona guardia.

La ripresa delle ostilità si apre con Barzaghi e Trovade che entrano a sostituire Bresciani e Martorelli non in perfette condizioni. Gli ospiti si riversano in attacco alla ricerca del pari. Al 10′ è Perna a cercare il gol con un destro dal limite ben parato da Venturi. In questa fase sono gli ospiti ad arrivare primi su tutte le palle e a rendersi pericolosi: al 23′ è Rocco che di nuovo si trova a incornare sul primo palo un bel cross di Iovine ma senza trovare la porta. Passano dieci minuti e in una azione fotocopia della precedente è il neo entrato Mutton a colpire di testa e a scheggiare il palo. Il Ravenna difende con i denti e prova a ripartire, al 42′ Eleuteri scappa in contropiede e si incunea in area, ma il suo mancino è respinto in angolo da Leoni. Gli ospiti non demordono e al 48′ con un sinistro di Perico dal limite trovano il gol del meritato pareggio, finale amaro di un match che soprattutto nel secondo tempo ha visto i giallorossi subire una miglior condizione atletica degli avversari.

Dichiarazioni post-gara
Luciano Foschi (allenatore Ravenna): «C’è rammarico per avere preso gol alla fine, ma la Giana Erminio ha meritato il pari. Siamo stati bravi a trovare il vantaggio, i nostri avversari ci hanno fatto soffrire, mettendoci in grossa difficoltà. Malgrado questo abbiamo avuto le occasioni per chiuderla, questo mi fa arrabbiare perché certe situazioni vanno gestite bene, con meno egoismo e più lucidità».

La pallavolo ravennate e il Porto Robur Costa piangono la scomparsa di De Pol

Volley / Negli anni Settanta giocò in A1 nell’allora Casadio e in seguito è stato il vice di Guerra nella grande Teodora e di Beccari alla “prima” Robur Costa

De Pol Al Centro Accanto A Sergio Guerra
Al centro della foto Valmore De Pol, accanto al tecnico Sergio Guerra

Il comitato territoriale Fipav di Ravenna, in tutte le sue espressioni, esprime grande dolore e cordoglio per la scomparsa di Valmore De Pol, 65 anni, avvenuta questa mattina dopo una lunga e inesorabile malattia. Storica e preziosa figura della pallavolo ravennate, De Pol è stato alzatore mancino nella Casadio Ravenna in A1 nei primi anni ’70  e poi in B, successivamente vice allenatore di Sergio Guerra all’Olimpia Teodora negli anni ’80 e 90, scrivendo insieme a lui la maggior parte dei trionfi di quella squadra, e infine di nuovo in panchina con la squadra maschile nella ripartenza del volley cittadino con l’allora Angelo Costa, prima con Corrado Scozzoli e poi con Nino Beccari, con cui firmò nel 2008/09 la promozione in A2; l’ultimo incarico nella pallavolo lo aveva visto team manager dell’Olimpia CMC Ravenna in serie B1 nella stagione 2016/17.

«La pallavolo ravennate è ancora in lutto a pochi giorni dalla scomparsa di Ico Tabanelli – commenta amaramente Mauro Masotti, presidente del comitato territoriale Fipav -. Valmore De Pol è stato un buonissimo giocatore, ma sicuramente è stato anche un ottimo vice allenatore per l’Olimpia di Sergio Guerra: preparato, paziente, equilibrato, organizzato, ma soprattutto una persona vera, di valori profondi, una gran brava persona, di quelle nate da “zocco” friulano trapiantato nella Ravenna degli anni ’60 e cresciuto in quella vera e propria scuola di vita che è stato l’ambiente dei Vigili del Fuoco “Casadio” di Ravenna creato da Angelo Costa e dall’ingegner Sangiorgi. Chiunque lo abbia conosciuto ne ha potuto apprezzare le doti umane e l’affidabilità. Tra pochi giorni, il 14 febbraio, sarà il 31° anniversario della più bella e più genuina vittoria dell’Olimpia Teodora, che a Salonicco conquistò la Coppa Campioni tanto desiderata: fa una certa impressione ricordare quella meravigliosa squadra e pensare che il terzetto Guerra-De Pol-Malatesta che ne costituiva l’ossatura fuori dal campo (senza scordare il medico Oddone De Lorenzi, scomparso da tempo, ndr) non sia più tra di noi».

«Era una persona estremamente educata, gentile e sensibile – aggiunge Manuela Benelli, alzatrice di quella squadra leggendaria e oggi responsabile dell’attività tecnica della Fipav Ravenna – e queste doti le portava quotidianamente in palestra. Per noi giocatrici è sempre stato un punto di riferimento prezioso, una persona determinante all’interno del gruppo, aveva la stessa importanza di Sergio Guerra. Quella squadra e quell’epoca non sarebbero state così senza di lui».

Il comitato territoriale Fipav di Ravenna si unisce al cordoglio e al dolore del mondo pallavolistico cittadino ed esprime alla famiglia di Valmore le più sincere e sentite condoglianze.

RAVENNA 29/08/16. VOLLEY PALLAVOLO CMC MASTER OLIMPIA 2016/17
Valmore De Pol nella stagione 2016-17 è stato il team manager dell’Olimpia Cmc

Anche il presidente Luca Casadio, la dirigenza, lo staff e le squadre del Porto Robur Costa intendono esprimere il più profondo cordoglio per la scomparsa di De Pol. Sconvolto è Luca Casadio, presidente del Porto Robur Costa ma anche compagno di squadra in B e profondo amico di Valmore. «Chi era lui lo sanno tutti e il dolore che provo per la sua scomparsa mi lascia senza parole. Io posso solo ringraziarlo per quello che mi ha insegnato e per tutte le volte che mi ha detto sì anche quando magari era contrario. Preferisco ricordarlo interiormente, era veramente uno di noi».

Toccante il ricordo di Paolo Badiali, socio e collaboratore del Porto Robur Costa, e anche lui compagno di squadra di Valmore. «Un grande amico, una persona veramente unica, non solo per il mondo della pallavolo. Per la nostra società ha fatto tantissimo: agli albori, quando abbiamo rifondato la società come Pallavolo Angelo Costa, fu primo allenatore insieme a Scozzoli in C e da lì ci ha accompagnato fino alla promozione in A2 nel 2008/09 come vice di Beccari. I miei ricordi con lui sono tanti, a partire dalla goliardia degli anni in cui si girava con i pullmini del Vigili del Fuoco e lui era il saggio della compagnia. Tanti ricordi e tante belle giornate che con lui abbiamo rievocato fino all’ultimo; diceva sempre che erano l’essenza della vita. Era un uomo dall’incredibile signorilità: affrontò con grande dignità tutto il percorso della sua malattia».

Il Porto Robur Costa si stringe in un grande abbraccio alla famiglia di Valmore, all’anziana mamma, alla sorella Loredana, ai due nipoti e a tutti i suoi cari in questo momento di grande dolore: a tutti loro vanno le nostre più sentite condoglianze.

Svastiche disegnate sulla sede Arcigay, Cittattiva: «Non ci intimidiscono»

Le vetrate dove ha sede l’associazione, in zona stazione, sono state oggetto di atti vandalici. Il presidente: «Cresce l’intolleranza»

Svastiche 2
Le svastiche comparse nella sede di Cittattiva

Nei giorni scorsi sono state disegnate svastiche sulla sede di Cittattiva, dove ha sede anche l’Arcigay. In un’intervista al Corriere di Romagna, che nella giornata di oggi – 12 febbraio – ha riportato la notizia, il presidente dell’Arcigay Ciro Di Maio ha confermato che ci sono segnali preoccupanti di una città sempre meno tollerante, con un clima che pare diventato più ostile nei confronti degli omosessuali. Va ricordato che, oltre all’Arcigay, la sede di Cittattiva è anche punto di riferimento per associazioni che si occupano di migranti. «Non posso dire con assoluta certezza – dice Di Maio – che le svastiche siano indirizzate a noi nello specifico. Di certo si tratta di episodi che si ripetono almeno da novembre, i ragazzi che lavorano lì sono spesso costretti a pulire le vetrate».

Sulla sua pagina Facebook, Cittattiva scrive: «Da un po’ di tempo qualcuno imbratta la nostra sede e in particolare i nostri simboli di inclusione, di multiculturalità e di impegno civico per la cura dei quartieri e dei beni comuni. Non smetteremo di accogliere e di lavorare per una città ed un quartiere inclusivi, animati, sicuri. Per aiutare le persone in difficoltà, contrastare le discriminazioni, gestire i conflitti sociali». Cittattiva ringrazia poi i cittadini che stanno scrivendo per solidarizzare.

 

Svastiche
Le svastiche comparse nella sede di Cittattiva

Sul tema interviene  Sinistra per Ravenna e  Articolo Uno  con un comunicato congiunto: «Questo ennesimo episodio ci preoccupa molto, dimostra come il clima di tensione e la propaganda a cui quotidianamente siamo obbligati ad assistere, rischiano nei fatti di avvelenare la comunità in cui viviamo e crediamo non debbano piu’ essere sottovalutati, ne derubricati come semplici bravate.  Per questo motivo, esprimendo solidarietà nei confronti di tutte le associazioni interessate, crediamo che sia fondamentale, soprattutto in una situazione come questa, sostenere l’impegno di concittadini che così tanto lavorano per migliorare il tessuto sociale  della comunità e sull’inclusione. Non ci faremo intimidire e ci indigneremo ogni volta che si intacca il dato di umanità che da sempre caratterizza il nostro territorio».

In serata arriva anche il commento di Sinistra Italiana Ravenna: «Vogliamo esprimere tutta la solidarietà di Sinistra Italiana a CittAttiva e Arcigay Ravenna , vittime di atti di vandalismo a sfondo razzista e omofobo. Preoccupa che anche nella nostra città crescano sentimenti di intolleranza, che colpiscono chi più lavora per una società più aperta, libera e consapevole. E’ necessario essere uniti e combattere contro un pessimo clima culturale, che purtroppo si diffonde a partire da chi più avrebbe la responsabilità istituzionale di combatterlo».

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi