Basket A2 / Domani, domenica 3 febbraio, i giallorossi ospitano sul parquet di casa la forta GSA, reduce dal successo sulla Fortitudo. Mazzon: «In campo dobbiamo mettere tutto quello che abbiamo»
I giocatori giallorossi davanti ai tifosi del Pala De André
Una grande e interessante sfida è in programma domani, domenica 3 febbraio, in un Pala De Andrè (inizio alle 18) che si preannuncia assai gremito per l’importante occasione. A fare visita all’OraSì arriva infatti una delle squadre più attese del campionato, quella GSA Udine che era partita con il chiaro obiettivo di lottare per il salto di categoria ed è al momento in chiara ripresa, anche grazie all’arrivo del coach ‘profeta in patria’ Alberto Martelossi, dopo un momento di appannamento e alcune sconfitte impreviste che hanno portato all’esonero di Demis Cavina.
Udine ha appena battuto, nel turno infrasettimanale, la capolista Fortitudo Bologna, nell’occasione solo al secondo ko in tutto il campionato, grazie a una prestazione difensiva eccellente e a una prova del collettivo che ha ridotto al minimo le conseguenze dell’assenza dell’infortunato Powell. Anche l’OraSì, comunque, viene da una vittoria bella e importante per la classifica, raggiunta anch’essa grazie a un atteggiamento difensivo attento e continuo che dovrà almeno replicare, se non migliorare, per cercare di mettere in difficoltà una delle formazioni più dotate a Est.
«Dopo una bella prova andiamo a sfidare una delle candidate alla promozione – spiega il tecnico Andrea Mazzon – una squadra che senza uno straniero ha sconfitto i migliori mercoledì scorso. Anche se dovessimo giocare contro i campioni dell’Eurolega dobbiamo mettere tutto quello che abbiamo in campo, senza se e senza ma, essendo invece coscienti che solo con il massimo dell’impegno psicofisico avremmo una chance per fare un’impresa contro un team con un roster incredibilmente talentuoso come quello della Gsa».
Appuntamento il 9 febbraio con una manifestazione unitaria per contestare le scelte del Governo Conte in materia di lavoro, pensioni, welfare
Sono dieci i pullman che partiranno dalla provincia di Ravenna con i manifestanti che parteciperanno alla manifestazione nazionale unitaria organizzata da Cgil, Cisl e Uil a Roma il 9 febbraio per protestare contro le scelte del Governo Conte in materia soprattutto di lavoro e welfare. Nella capitale il corteo partirà alle 9 da piazza della Repubblica (dove è previsto il concentramento), mentre il comizio conclusivo, con l’intervento dei segretari nazionali, si svolgerà alle 11 in piazza San Giovanni in Laterano. Orari e i luoghi di partenza (previsti da tutta la provincia) e prenotazioni sono disponibili: www.cgilra.it oppure telefonare allo 0544-244256 o 0544 244280; www.cislromagna.it oppure telefonare allo 0544 261800, segreteria@uil-ravenna.it oppure telefonare allo 0544 292257. Le prenotazioni dovranno pervenire entro giovedì 7 febbraio alle 12.
“Futuro al lavoro”, il titolo del corteo. I sindacati chiedono interventi per lavoratori e pensionati, per i giovani, per lo sviluppo e la crescita: «Le scelte fino ad ora adottate dal Governo comporteranno pesanti ripercussioni anche per il territorio romagnolo. La legge di bilancio – spiegano i rappresentanti territoriali di Cgil, Cisl e Uil – varata dal Governo è inadeguata rispetto alle esigenze del lavoro e dell’equità sociale e carente di visione strategica. Lascia irrisolte questioni fondamentali per lo sviluppo e per il futuro del Paese, a partire dai temi del lavoro, delle pensioni, del fisco, degli investimenti in infrastrutture, delle politiche per giovani, donne e Mezzogiorno».
Cgil, Cisl e Uil hanno presentato le proprie richieste al Governo e le hanno discusse con migliaia di lavoratori e pensionati. La Legge di bilancio invece non dà risposte, è miope e recessiva. I sindacati vogliono interventi per lavoratori e pensionati, per i giovani, per lo sviluppo e la crescita.
Questi i grandi temi al centro della mobilitazione delle organizzazioni sindacali:
Lavoro e sviluppo Il lavoro si crea: abbiamo chiesto più investimenti pubblici, che aumentino occupazione e crescita. Gli investimenti in infrastrutture materiali, digitali e sociali sono uno strumento fondamentale di sviluppo, innovazione e rilancio del Paese. Ma la manovra non aumenta gli investimenti pubblici, anzi li riduce. Il governo ha scaricato sulle nostre spalle il peso di 53 miliardi di tasse in più per il 2020 e 2021: o si trovano le risorse (con nuovi tagli) o aumenterà l’Iva (e altre tasse). In ogni caso pagheremo sempre noi e ci sarà poco o nessuno spazio per creare lavoro, per nuovi investimenti e per aumentare i salari nella pubblica amministrazione nelle prossime leggi di bilancio.
Fisco Vogliamo meno tasse su lavoratori e pensionati, che già contribuiscono al gettito Irpef per il 94,8%. Lotta all’evasione fiscale. La scelta del Governo invece è stata flat tax per gli autonomi, partite Iva e piccole imprese, che pagheranno meno dei lavoratori dipendenti e pensionati, oltre che nuovi condoni fiscali e rimozione del blocco degli aumenti dei tributi locali. Mezzogiorno: servono interventi che rilancino il lavoro e nuove produzioni che rispondano ai bisogni sociali. Nella manovra ci sono tagli consistenti alle risorse finalizzate al Mezzogiorno e misure “spot” a somma zero.
Federalismo È necessario garantire i livelli essenziali delle prestazioni relative ai diritti civili e sociali dei cittadini in maniera uniforme sull’intero territorio nazionale a partire dall’istruzione e la sanità. Il Governo privilegia le Regioni più ricche e alimenta i divari territoriali, soprattutto al Mezzogiorno.
Pensioni Vogliamo il superamento della legge Fornero, con flessibilità di uscita a 62 anni, 41 anni di contribuzione a prescindere dall’età per tutti, pensione di garanzia per i giovani, tutela per le donne, risposte per lavori di cura, discontinui, lavori usuranti e gravosi. La manovra non determina un cambiamento strutturale del sistema previdenziale, introduce una soluzione temporanea che riguarda pochi. Si fa cassa (3,6 miliardi) bloccando la rivalutazione sopra i 1.522 euro lordi, di chi è già in pensione.
Povertà Per contrastare la povertà occorre mettere in campo un sistema che preveda strumenti di natura economica e il rafforzamento delle reti sociali. Occorre garantire il lavoro per uscire dalla povertà. La manovra cancella il Reddito di inclusione (REI) e utilizza le risorse per una misura “sostitutiva”, complicata nell’accesso e con forti elementi di iniquità, anche fiscale, che non contrasta la povertà minorile e non premia le persone con disabilità e quasi esclusivamente improntata all’inserimento lavorativo ma senza creare nuovi posti di lavoro.
Sanità È una vera emergenza in alcune aree del paese. Occorre aumentare in modo progressivo il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale ed eliminare i super ticket, definire un piano di assunzioni e garantire un accesso equo e di qualità alle prestazioni in tutte le Regioni. Non ci sono risorse e risposte adeguate in manovra e il sistema sanitario è sottofinanziato. Istruzione e conoscenza L’istruzione, la formazione e la ricerca sono centrali per lo sviluppo del Paese e per rispondere alle disuguaglianze sociali. La manovra prevede forti penalizzazioni e tagli di risorse per i settori della conoscenza oltre alla insufficienza dei finanziamenti per i rinnovi contrattuali 2019-2021 dei lavoratori pubblici.
Pubblica amministrazione La Pubblica Amministrazione rappresenta la cerniera tra cittadini, imprese e servizi, fondamentale strumento per la crescita e lo sviluppo del Paese. La manovra stanzia risorse insufficienti per il rinnovo dei Contratti pubblici, nessun piano straordinario di assunzioni, blocca il turn over e non prevede nessuna innovazione.
La richiesta arriva dal Tavolo riunito a Bologna l’1 febbraio. Il sindaco De Pascale punge l’esecutivo: «Il premier va ad Abu Dhabi ad applaudire gli accordi di Eni: altroché prima gli italiani, prima gli Emirati». E il 5 febbraio in municipio la riunione di tutti gli esponenti coinvolti nell’emendamento che ferma l’attività in mare
Il territorio di Ravenna dovrà essere escluso dalla sospensiva alle trivellazioni di 18 mesi decisa dal Governo Conte. È questo, in sintesi, quanto chiesto dal Tavolo petrolchimico regionale dell’Emilia-Romagna per non affossare l’attività produttiva del distretto ravennate dell’offshore. «Diversamente – ha affermato il presidente della Regione Stefano Bonaccini – il Governo si prepari a gestire lo stato di crisi del settore e la perdita di migliaia di posti di lavoro qualificati». Per il 5 febbraio in municipio a Ravenna è in programma un incontro pubblico con tutti gli attori del settore per condividere, coordinare e programmare le azioni da intraprendere a sostegno delle estrazioni e dei lavoratori.
Il tavolo – che riunisce le forze socio-economiche ed istituzionali regionali a cui si aggiungono le realtà territoriali di Ravenna e Ferrara – si è riunito nel pomeriggio dell’1 febbraio a Bologna. Presenti tra gli altri il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l’assessora regionale alle Attività produttive Palma Costi e il sindaco di Ravenna Michele de Pascale». Dall’incontro è venuta fuori la richiesta al Governo che il Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (Pitesai) tenga conto degli accordi territoriali già realizzati, come nel distretto dell’offshore ravennate. «Questi accordi – ha detto il presidente Bonaccini – sono il risultato di un processo di concertazione e partecipazione della popolazione che sta già portando efficacemente verso la sostenibilità, preoccupandosi al contempo dell’attività di de-commissionig, ovvero di riconversione dell’attività estrattiva». Bonaccini non ha escluso l’ipotesi di un ricorso alla consulta contro il Dl Semplificazioni che introduce la sospensiva ma al momento si lavora per un accordo. L’assessora Costi chiede anche un incontro con l’Ad di Eni, Claudio Descalzi, per avere la conferma degli investimenti a Ravenna sulle energie rinnovabili.
«Altroché prima gli italiani, prima gli Emirati!», è stata la stoccata del sindaco De Pascale all’indirizzo del governo gialloverde. Il primo cittadino ha ricordato che il 25 gennaio il presidente del Consiglio Conte dichiarava “Più saggio dedicarsi a energie rinnovabili” e due giorni dopo, il 27 gennaio, negli Emirati Arabi Uniti plaudiva a un accordo straordinario dell’Eni per un mega progetto offshore di estrazione di gas. «Questi enormi traguardi che Eni ha ottenuto in tutto il mondo – affera De Pascale –, sono il risultato di una sperimentazione e di un’esperienza che si svolge nel nostro mare Adriatico dagli anni sessanta. Il fatto che Eni abbia un’attività in Italia, non è in contrasto con l’ottenere grandi risultati nel mondo, anzi le due cose dipendono l’una dall’altra: il know how, il costante rapporto con le università, con la ricerca, con la formazione di professionisti, l’indotto italiano, che proprio a Ravenna ha le eccellenze, avviene e si sviluppa proprio qui, nel nostro Paese». Secondo il sindaco le parole di Conte, «volendo escludere la malafede», denotano un’assenza di strategia rispetto alle politiche energetiche del nostro Paese «sostituendo il gas italiano con una maggiore importazione di gas dai paesi confinanti a prezzi più alti e con più inquinamento, con la beffa finale di riconoscere i grandi risultati raggiunti da Eni e dalle altre imprese italiane in giro per il mondo».
E intanto, come si apprende anche dalle pagine de Il Sole 24 Ore, sull’altra sponda dell’Adriatico non stanno fermi: la Croazia e il Montenegro hanno lanciato da pochi giorni una nuova campagna per cercare ulteriori giacimenti. Nei mesi scorsi sono già state fatte alcune prospezioni geologiche commissionate, ironia della sorte, dall’Eni e da una compagnia russa. Zagabria non si limita al mare: sta facendo ricerche anche nell’entroterra balcanico .
In programma dal 3 febbraio al 7 aprile dieci concerti di musica da camera, fra solisti di affermati e giovani talenti
L’importanza dell’offerta culturale di una città è data non solo dalla qualità di proposte, ma anche dalla quantità degli eventi e certo non si può dire che a Ravenna la musica non sia presente nel tessuto cittadino. Il 3 febbraio si inaugura la 21esima edizione di una stagione che è una eccellente sintesi di quantità e qualità di appuntamenti: Mikrokosmi, organizzata dall’associazione culturale Mikrokosmos in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna, con la direzione artistica di Barbara Valli, è una rassegna fresca e attenta al repertorio, mai banale (concerti alle 11 alla sala Corelli del teatro Alighieri).
L’inaugurazione passerà tra le dita del pianista Marco Santià che dividerà la scena col giovane soprano Romina Cicoli, presentando un repertorio da camera che raramente, e a torto, è proposto nelle sale. Sarà interessante poter ascoltare le pagine di Tosti, Respighi, Leoncavallo alternate a quelle di Bach e Scarlatti.
Particolare sarà il concerto in scena il 10 febbraio nel quale ci sarà un’alternanza tra due strumenti che non si vedono spesso insieme nello stesso recital, chitarra e pianoforte, suonati da Eugenio Della Chiara e Alberto Chines. Il programma incuriosisce sia per questo inedito avvicendamento degli strumenti davanti alle pagine scarlattiane, sia per le composizioni di Galante e Sciortino che uniscono chitarra e pianoforte in un bizzarro duo.
Il 17 febbraio sarà la giovanissima Luna Costantini a presentare al pubblico ravennate un interessante viaggio nella scrittura pianistica, dalle origini clementiane, passando per l’immancabile Chopin e giungendo alla sperimentazione timbrica di Debussy.
Sarà invece il Quartetto Maas, col pianista Andrea D’Alonzo, a suonare il 24 febbraio: pagine di grande interesse saranno quelle presentate dai cinque musicisti, tutti studenti dell’Accademia Pianistica Internazionale di Imola, i quintetti di Schumann e Shostakovic.
Il 3 marzo sul palco salirà il giovanissimo vincitore del Premio Steinway 2018, Antonio Alessandri che a dispetto della sua verde età proporrà al pubblico brani di Mozart, Schumann e Chopin racchiusi da composizioni di Janáček e Debussy.
Come di consueto, l’appuntamento del 10 marzo vedrà esibirsi i migliori talenti delle Masterclass di Canto e Musica da Camera tenuti dai Maestri Paola Leolini e Nazzareno Carusi. Proprio Carusi sarà protagonista il 17 marzo, con Pietrangelo Buttafuoco, di un appuntamento a metà tra Bach e Leopardi volto a celebrare i 50 anni dal primo allunaggio che verranno celebrati anche con l’intervento di Paolo Morini.
Il 24 marzo sarà la volta dei pianisti Paolo Dirani e Mauro Landi che omaggeranno Debussy a 101 anni dalla morte proponendo uno spettacolo tra il musicale e il teatrale.
Il duo formato dai celebri pianisti Davide Cabassi e lo stesso Carusi sarà di scena il 31 marzo con composizioni di Schumann, Schubert e Beethoven, mentre la rassegna chiuderà il 7 aprile con il Trio di Imola impegnato tra le armonie di Mozart e Brahms.
Volley A2 femminile / In un test caratterizzato dagli esperimenti e dalle rotazioni le ravennati sconfiggono al tiebreak le quotate avversarie della Omag. Intanto lunedì 4 febbraio inizia la nuova mini campagna abbonamenti
Il tecnico Caliendo e le giocatrici durante una pausa nel test di San Giovanni in Marignano
Buon allenamento congiunto per la Conad, che a San Giovanni in Marignano ha fatto visita alla Omag per mantenere alto il ritmo gara e non abbassare il livello di concentrazione. Il risultato finale ha visto la vittoria al tiebreak delle ravennati, ma l’aspetto più importante è quello di aver continuato l’opera di affiatamento tra le ragazze e soprattutto l’inserimento della nuova arrivata Lotti.
La partita All’avvio dell’allenamento Caliendo schiera lo starting six composto da capitan Bacchi e Lotti sulle bande, Mendaro opposto, Agrifoglio al palleggio, Torcolacci e Gioli centrali, Rocchi libero. Dalla parte opposta del campo Stefano Saja dispone Battistoni in regia, Manfredini in diagonale, Caneva e Lualdi al centro, Fairs e Saguatti attaccanti di posto 4, Gibertini libero.
Con Calisesi al servizio parte avanti Ravenna che mantiene un vantaggio di +3 (5-8) fino alla riscossa delle marignanesi che, con un break di cinque punti, effettuano il sorpasso (10-8). Nella parte centrale della frazione la Omag mantiene il vantaggio ma è Ravenna che inizia a girare a meraviglia e riprende in mano il gioco, ritrovando l’equilibrio sul 17 pari. Il sorpasso delle biancorosse avviene con un attacco vincente del capitano, poi è un muro di Torcolacci su Manfredini a portare il punteggio sul 17-19. Il finale di set è tutto di marca ravennate e si chiude sul 19-25 con un attacco vincente di Lotti.
Diverso è l’andamento della seconda frazione di gioco con le padrone di casa che prendono subito il volo (5-1). Mentre Saja mantiene la formazione titolare, nella parte centrale del set Caliendo fa girare la squadra. La Omag aumenta il vantaggio fino a portarlo a nove lunghezze (21-12). Nel finale Ravenna torna all’assetto iniziale, tuttavia San Giovanni in Marignano non cala di ritmo e chiude sul punteggio di 25-17.
Il terzo set inizia come era terminato il secondo, con Marignano avanti e Ravenna in affanno. Fino al 7-3 non c’è storia, poi con gli attacchi di Mendaro e Lotti, in un buon turno di servizio di Bacchi, riportano la parità (9-9). Dimostrano carattere e grinta le ragazze di Caliendo che combattono su ogni pallone, fino a trovare il primo vantaggio del set (16-17) con Torcolacci. Nel finale la classe, l’esperienza e la rabbia di Simona Gioli, Giulia Rocchi che è su ogni palla senza farsi mai sorprendere, portano Ravenna a giocare un primo set ball (23-24) che viene però annullato dalle padrone di casa. Al secondo tentativo è Mendaro a depositare a terra la palla del 24-26.
Nel quarto set Caliendo torna a sperimentare. Il punteggio in fondo non è poi così importante, l’importante è capire che la squadra c’è e che i meccanismi girano a dovere e che se un titolare dovesse aver mai bisogno di un cambio, in panchina c’è un altro titolare pronto a sostituirlo. Ravenna parte in vantaggio ma è poi la Omag a recuperare e a condurre per tutto il resto del set che si chiude sul punteggio di 25-15.
Si gioca il tiebreak. Un’ace di Ubertini, schierata al posto di Bacchi in ripresa dall’influenza, vale il 2-2. Si procede punto a punto. Con Vallicelli al palleggio e Altini opposto, la Conad conduce 6-10. Le biancorosse alimentano il vantaggio e chiudono vittoriose per 9-15.
Mini campagna abbonamenti In occasione dell’avvio dei Pool Promozione la società Olimpia Teodora ha deciso di varare una mini campagna abbonamenti, indirizzata a tutti coloro che non avessero aderito sin da inizio stagione. E’ possibile sottoscrivere l’abbonamento “Pool Promozione”, che darà la possibilità di avere il tuo posto riservato alle prossime cinque partite casalinghe che si terranno al PalaCosta, al costo speciale di 30 euro (under 12 ingresso gratuito). Ci si può abbonare nella sede di via Trieste, 86, dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle 12.30, oppure nella biglietteria del PalaCosta, domenica 10 febbraio, prima dell’inizio della partita tra Conad e Zambelli Orvieto.
Calcio B femminile / Domani, domenica 3 febbraio, al “Soprani” di San Zaccaria (ore 14.30) le giallorosse sfidano la pericolante formazione ligure. Piras: «Non dobbiamo farci prendere dalla foga di segnare il prima possibile»
Il Ravenna Women occupa la terza posizione in classifica
Archiviato il successo con il Lady Granata Cittadella, domani, domenica 3 febbraio, il Ravenna Women FC ritorna tra le mura amiche del “Soprani” di San Zaccaria (ore 14.30) e ospita il Genoa Women nella gara valida per la 13ª giornata di campionato di Serie B femminile. Lo scorso ottobre l’andata al “Broccardi” di Santa Margherita Ligure è terminata con un pareggio per 1-1, con le padrone di casa che rimediarono al vantaggio temporaneo di Filippi, aiutate da una sfortunata deviazione di Colini.
Le rossoblù vengono da una striscia negativa di quattro sconfitte consecutive, l’ultima subita in casa dalla Lazio, e attualmente occupano la penultima posizione in classifica, in piena zona retrocessione. Si prevede una partita insidiosa per il Ravenna, con le liguri bisognose di punti per allontanarsi il prima possibile dalla zona rossa. Le giallorosse di Piras possono contare però sul campo casalingo e sullo scatto di autostima che ha caratterizzato il secondo tempo di Cittadella. La difesa romagnola dovrà cercare di limitare il più possibile Alice Cama, capitano e capocannoniere della squadra allenata da Stefano Piazzi. Occhi puntati anche su Milano, dove l’Inter, prima in classifica con un bottino di dodici vittorie su dodici partite, ospiterà l’Empoli, seconda in classifica con un solo punto in più di Cimatti e compagne: se le nerazzurre dovessero continuare la loro cavalcata inarrestabile il Ravenna potrebbe raggiungere o addirittura scavalcare le toscane e ritrovarsi così sul secondo gradino del podio.
«Stiamo recuperando le ultime influenzate – presenta il match il tecnico Roberto Piras – e ci sono buone probabilità che domenica tutta la rosa sia a disposizione. Il Genoa arriva da una brutta sconfitta per 2-5 e sicuramente avrà voglia di rivalsa. La classifica non ci deve trarre in inganno, queste partite sono le più rischiose. All’andata abbiamo pareggiato, poi è arrivata una serie di risultati positivi che hanno incrementato le nostre consapevolezze e la nostra autostima. Dobbiamo ancora lavorare tanto, le ragazze devono imparare a essere più sfrontate, a non temere di fare certe giocate. L’ansia è una brutta consigliera per chi gioca a calcio, ma è il prezzo da pagare per la giovane età del nostro gruppo. Mi aspetto una gara difficile e un Genoa molto abbottonato. Le genovesi non vorranno perdere e noi dovremo cercare di amministrare la partita per gli interi novanta minuti di gioco, mantenendo la calma, senza farci prendere dalla foga di segnare il prima possibile».
Il programma (13ª giornata): FC Internazionale Milano-Empoli Ladies, Fortitudo Mozzecane-Lady Granata Cittadella, Lazio Women-Castelvecchio, Milan Ladies-Roma XIV, Ravenna Women FC-Genoa Women, Roma Calcio Femminile-Arezzo.
Classifica: Internazionale 36 punti, Empoli 25, Ravenna 24, Fortitudo Mozzecane 24, Roma 19, Cittadella 18, Castelvecchio 14, Lazio 12, Milan 11, Arezzo 10, Genoa 7, Roma XIV 0.
Primavera Domenica 3 febbraio scende in campo anche il Ravenna Women Primavera che andrà a Savignano sul Rubicone per giocare il derby con il Castelvecchio, match valido per l’11ª giornata di campionato.
I dati dell’Ausl: in totale raccolte 54mila unità di sangue intero e 16mila di plasma da plasmaferesi. La coordinatrice del servizio: «Risultato possibile grazie alla collaborazione tra servizi trasfusionali e al grande lavoro del volontariato»
Nel 2018 la Romagna ha raggiunto l’autosufficienza per il fabbisogno di sangue e da Ravenna sono arrivate quasi la metà delle donazioni totali che sono state 54.820 unità di sangue intero e 16.233 di plasma da plasmaferesi. Sono dati resi noti dall’Ausl.
«Il sistema sangue dell’Azienda Usl della Romagna – afferma la dottoressa Vanessa Agostini, coordinattrice del Sistema Sangue e Plasma dell’Ausl Romagna – riesce a garantire l’autosufficienza romagnola grazie alla preziosa collaborazione tra servizi trasfusionali e associazioni/federazioni di volontariato del territorio e alla sensibilità dei donatori e all’importante lavoro dei clinici».
Questo il dettaglio della raccolta: a Forlì 7.966 unità di sangue intero e 3.010 unità di plasma da plasmaferesi; a Cesena 10.426 e 3.040; a Ravenna 21.547 e 8.062; a Rimini 14.881 e 2.121.
Sul fronte dei consumi, per quanto riguarda l’utilizzo clinico degli emocomponenti, nel 2018 negli ospedali romagnoli – dove per migliorare l’appropriatezza della gestione e dell’impiego della risorsa sangue sono stati attivati in collaborazione con le unità cliniche specifici programmi multiprofessionali e multidisciplinari di “patient blood management” (PBM) – le trasfusioni di globuli rossi sono state 46.083 e quelle di plasma 1.670. Nel 2018 sono state inoltre distribuite al Centro Regionale Sangue 7.135 unità di globuli rossi.
La dottoressa Agostini preme perché si mantenga la condizione attuale: «È necessaria la continua disponibilità dei donatori, il lavoro costante delle associazioni di volontariato e una continua opera di monitoraggio e raccolta dati: l’obiettivo è quello di continuare a garantire l’autosufficienza territoriale e concorrere all’autosufficienza regionale».
Basket B / Domani, domenica 3 febbraio, i faentini sfidano in casa (ore 18) i pericolosi veneti del San Vendemiano. Friso: «Dovremo essere molto concentrati e bisognerà limitare Vedovato»
La guardia della Rekico Mattia Zampa
Ci saranno punti pesanti in palio domani, domenica 3 febbraio, al PalaCattani nel big match tra Rekico e San Vendemiano in programma alle 18. Una sfida che servirà ai faentini per riprendere la corsa dopo la sconfitta a Cremona, ma non sarà semplice vincere, perché la Rucker è reduce dalla vittoria contro i Tigers Cesena, che l’ha rilanciata nella corsa playoff. Sarà Marco Perin il grande protagonista della partita, in quanto la guardia ha vestito per due stagioni la canotta manfreda lasciando un ottimo ricordo, e anche in Veneto ha confermato le proprie qualità come dimostrano i 13.8 punti di media a incontro. Perin è uno dei terminali offensivi della Rucker, neopromossa che sta disputando una grande stagione proprio come Cremona (le due squadre sono appaiate a 22 punti) ed è reduce dalla vittoria casalinga contro Cesena, dove è stata sempre in vantaggio anche con ampi scarti.
«San Vendemiano è reduce dalla vittoria con Cesena – sottolinea il tecnico Massimo Friso – e soltanto per questo motivo dovremo stare molto concentrati. È una squadra che ha un ottimo potenziale in tutti i reparti e inoltre ha aggiunto un giocatore d’esperienza come Borsato che da tempo si sta allenando con il gruppo e dunque sarà pronto dal punto di vista fisico e atletico. Questo innesto porta esperienza nel settore esterni dove ci sono giocatori come Bloise e Perin che sono molto pericolosi al tiro e riescono a cambiare l’inerzia del gioco. Inoltre bisognerà limitare Vedovato, che già all’andata disputò un ottimo incontro, uno dei tanti che può essere decisivo».
Tutto però dipenderà da noi: dovremo entrare in campo con lo spirito giusto per guerreggiare e mi aspetto una reazione dopo la sconfitta di Cremona, dove non siamo stati all’altezza dal lato dell’atteggiamento e nella fase difensiva. La classifica è molto corta e basta davvero poco per uscire dalla zona play off e dunque dovremo prestare massima attenzione ad ogni partita per non vanificare il cammino fatto fino ad ora”.
Al PalaCattani si presenterà con un volto nuovo, Stefano Borsato, esperto playmaker con un lungo passato in serie A2, tesserato giovedì. San Vendemiano acquista così ancora maggiore qualità aggiungendola a un roster che ha giocatori pericolosi sia dall’arco che sotto canestro. Il miglior realizzatore è il playmaker Bloise con 14.6 punti, poi ci sono Perin e l’ala Mossi con 12.7, un giocatore che è spesso decisivo subentrando dalla panchina con punti e rimbalzi. Di grande impatto sono anche i lunghi Malbasa e Vedovato, messisi in luce all’andata nella partita in cui la Rekico vinse una epica sfida conclusasi 92-86 dopo ben due tempi supplementari. Completa la batteria dei senior a disposizione del coach Mian l’ala Rossetto, ottimo tiratore da tre punti. La forza della Rucker è anche nei giovani, mostratisi sin dalle prime giornate all’altezza della serie B. Le guardie classe 2000 Bartoli e Battistuzzi si sono rivelati preziosi cambi dei titolari giocando minuti di qualità, come l’esterno Durante (2002) e i lunghi Oyeh e Lurini, entrambi del 2000.
Sopralluogo del sindaco De Pascale in viale Cellini: «I cittadini vorrebbero un parco pubblico, può darsi che il sogno si realizzi». Ora l’amministrazione chiederà i risarcimenti degli interventi
La proprietà dell’ex parco acquatico Acquasirius in viale Cellini a Lido Adriano si è resa irreperibile e non rispettato l’ordinanza del sindaco per mettere in sicurezza la zona che versa da anni in stato di abbandono e così il Comune è intervenuto. Stamani, 1 febbraio, il sindaco Michele de Pascale e i rappresentanti del territorio hanno svolto un sopralluogo per constatare l’esito di alcuni interventi di messa in sicurezza della zona.
Si è provveduto a rimuovere la vegetazione arbustiva e l’erba, i rifiuti e le macerie presenti nell’area circostante l’ex bar. Sono state chiuse tutte le aperture che permettevano l’accesso alla piccola costruzione in passato adibita a bar. È stata rimossa l’acqua stagnate contenuta all’interno delle due vasche in passato adibite a piscina e le vasche sono state riempite con materiale inerte. È stata sistemata la recinzione.
«Come già più volte ribadito – dichiara il sindaco Michele de Pascale – era nostra ferma volontà, qualora la proprietà non provvedesse ai lavori, intervenire per garantire l’incolumità pubblica, anche procedendo d’ufficio, realizzando a carico del Comune quanto ordinato. La sicurezza dei cittadini viene prima di tutto. Ora procederemo subito con un’azione risarcitoria nei confronti dei proprietari per recuperare i costi sostenuti per l’intervento. È chiaro che prosegue l’impegno del Comune a rigenerare l’area, mettendo in campo eventualmente anche altre azioni di tutela del territorio. So che i cittadini di Lido Adriano vorrebbero vedere qui un parco pubblico e chissà che il loro sogno non possa realizzarsi».
Il giovane era al volante di una Toyota in piazzale Pancrazi, i carabinieri hanno notato l’auto che girava nel parcheggio e hanno proceduto al controllo
Sotto alla cuffia della leva del cambio c’era il kit dello spacciatore: 26 grammi di hashish e 5,5 grammi di marijuana, un piccolo bilancino di precisione e 80 euro in banconote di piccolo taglio. Un 22enne faentino incensurato è stato arrestato per spaccio dai carabinieri nel pomeriggio del 31 gennaio in piazzale Pancrazi a Faenza. Una pattuglia del nucleo radiomobile ha notato una Toyota Yaris con due ragazzi a bordo che si aggiravano nel parcheggio. Quando il conducente ha abbassato il finestrino per fornire i documenti ai militari è arrivata la vampata di marijuana ma il giovane ha negato di avere stupefacenti a bordo. La perquisizione ha dato esito positivo. Affianco al 22enne c’era un 19enne con una piccola dose di marijuana. Per quest’ultimo è scattata la segnalazione al prefetto come assuntore, per il 22enne è scattata la perquisizione domiciliare. Nella sua abitazione i carabinieri hanno trovato ancora 30 grammi di hashish. Al processo per direttissima il giudice ha convalidato l’arresto e ha rimesso in libertà il 22enne disponendo la messa alla prova dei servizi sociali e fissando a maggio la data del processo.
I nuovi gestori si sono aggiudicati il bando e puntano sullo spirito originario della vacanza in campeggio. Soddisfatto il vicesindaco: «Determinante per lo sviluppo turistico della località, importante per rivitalizzare un’area di pregio»
A distanza di due anni dalla chiusura, avvenuta a febbraio 2017 con la revoca della concessione per inadempienze riguardanti abusi edilizi, si riavvicina la riapertura del campeggio Bisanzio a Lido di Classe: la previsione è per aprile, come reso noto dal Comune di Ravenna con una nota scritta. Christian Barbolini e Milena Ravasi sono i nuovi gestori che si sono aggiudicati la concessione tramite il bando emanato dalla Regione Carabinieri Forestale Emilia Romagna lo scorso giugno. Tra le caratteristiche del progetto di rilancio la più importante è quella relativa alla volontà di promuovere lo spirito originario che è alla base della vacanza da campeggio: le piazzole saranno destinate a tende, roulotte e camper e non sono previste strutture del tipo casette o bungalow, questione che aveva originato le inadempienze alla base della chiusura.
I nuovi gestori hanno incontrato in questi giorni il vicesindaco Eugenio Fusignani per esporgli le linee guida del progetto e soprattutto confrontarsi sui temi legati alla sicurezza. La chiusura del campeggio aveva sollevato problemi di ordine pubblico. Il vicesindaco si è dichiarato molto soddisfatto del progetto: «È una grande soddisfazione vedere riaprire un’attività così determinante per lo sviluppo turistico della località, ma ancora di più mi preme sottolineare l’importanza che la riapertura rivestirà nella rivitalizzazione di un’area di pregio che supera uno stato di abbandono, torna fruibile per la collettività e quindi guadagna in sicurezza anche se non mancheremo di essere presenti e vigilare con le nostre forze di polizia locale». L’area in cui insiste il campeggio Bisanzio si trova nel territorio compreso tra Lido di Classe e Lido di Dante «ed è chiamata a svolgere un ruolo di equilibrio tra l’urbanizzazione, la pineta e la spiaggia».
I rovesci sono attesi dalla mezzanotte tra l’1 e il 2 febbraio e andranno in esaurimento nell’arco di 24 ore
Dalla mezzanotte di oggi, venerdì 1 febbraio, alla mezzanotte di domani sabato 2 febbraio, sarà attiva un’allerta meteo gialla per criticità idraulica, emessa dall’agenzia regionale di protezione civile e da Arpae, che riguarderà buona parte del territorio provinciale ravennate. L’allerta completa si può consultare sul portale Allerta meteo Emilia Romagna. Sul portale sono presenti anche molti altri materiali di approfondimento, tra i quali le indicazioni su cosa fare prima, durante e dopo le allerte meteo, nella sezione “Informati e preparati”.
Il Comune di Ravenna raccomanda di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso: prestare particolare attenzione allo stato dei corsi d’acqua ed evitare di accedere ai capanni presenti lungo gli stessi.
Nella Bassa Romagna si prevede in alcuni casi il superamento dei livelli di soglia 2 per i fiumi e torrenti a seguito delle piogge e scioglimento di neve al suolo. Per emergenze è attivo il numero verde 800 072525.