venerdì
12 Settembre 2025

Il vicesindaco ammette l’errore dei vigili: il pittore in strada non andava cacciato

Chi non chiede soldi è estraneo alle disposizioni del regolamento comunale che impongono di dotarsi di una segnazione di inizio attività. Ancisi: «Il comandante della Pm si scuserà a nome dell’amministrazione. Spero che vadano anche gli assessori che erano presenti quando gli agenti sono intervenuti

PittoreLa polizia municipale di Ravenna ha commesso un errore ad allontanare il pittore che nei giorni scorsi dipingeva una tela 50×60 su un cavalletto in piazza del Popolo. Lo ammette il vicesindaco con delega alla Pm, Eugenio Fusignani, in consiglio comunale dove risponde a un’interrogazione presentata dal consigliere Alvaro Ancisi (Lpr).

I vigili hanno applicato il regolamento comunale che prevede l’interruzione della performance e l’allontanamento degli artisti di strada sorpresi per la prima volta senza Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), con eventuale sanzione in caso di recidiva. Nel caso specifico invece quella regola non era da applicare. «Fusignani ha confermato quanto avevo dimostrato – riassume il decano dell’opposizione –: gli artisti su strada che non chiedono soldi a nessuno neppure ad offerta libera, sono estranei alle disposizioni di qualsiasi regolamento comunale: ragion per cui non devono presentare al Comune nessuna Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), come invece è stato costretto a fare il pittore, né sottoporsi alla Tosap (Tassa di occupazione di spazi e aree pubblici) se utilizzano attrezzi della loro arte, nel caso un cavalletto».

Il vicesindaco ha anche informato i consiglieri che il comandante della polizia municipale, Andrea Giacomini, si è già attivato per contattare il pittore, incontrarlo e porgergli le scuse dell’amministrazione comunale. «Ho detto a mia volta di poter facilitare il contatto, auspicando che all’incontro siano presenti anche gli assessori Gianandrea Baroncini, Ouidad Bakkali e Valentina Morigi, che l’artista riconoscerà in quanto presenti in strada al momento del controllo dei vigili».

Ancisi auspica che l’episodio sia l’occasione «per prendere atto, anche e soprattutto, che culturalmente gli artisti su strada o di strada non sono, anche se “poveri”, un’arte povera, bensì una risorsa della città degna di rispetto e considerazione. Io stesso ho scoperto in ritardo che il pittore allontanato, insieme al gemello pittore a sua volta, è stato oggetto, tra il 10 e il 17 di questo novembre, di una mostra pregevole, intitolata appunto “Gemelli d’arte”, avvenuta nella galleria Ni Art di Felice Nittolo, in via Anastagi».

Auto in fiamme dopo lo scontro con un camion, muore la persona alla guida

L’incidente sulla variante della statale 16 Adriatica: strada chiusa in entrambe le direzioni

Un scontro tra un’auto e un camion a Savio, sulla variante della statale 16 Adriatica, ha innescato un incendio che ha avvolto la vettura causando la morte della persona al volante. Una seconda persona è rimasta lievemente ferita. L’incidente è avvenuto nelle prime ore del pomeriggio di oggi, 22 novembre. L’identità della vittima al momento non è stata ancora divulgata. Per consentire l’intervento dei soccorsi la strada è chiusa in entrambe le direzioni. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco e 118, anche la polizia stradale.

Assalto in profumeria, cancello strappato dal muro con un Suv: «Come un terremoto»

Da Sabbioni in viale Alberti bottino superiore a ventimila euro ma ancora da quantificare nei dettagli. Un vicino di casa ha segnato la targa del veicolo

«Sembra che abbia tirato il terremoto». Così Maurizio Sabbioni, titolare dell’omonima catena di profumerie di Ravenna con quindici punti vendita in tutta la Romagna, descrive l’ultimo furto subìto. Nel mirino dei ladri è finito il negozio in viale Alberti a Ravenna nella notte tra il 21 e il 22 novembre. Per entrare e fare razzia di profumi, i malviventi sono passati dal retro legando una cavo al cancello di sicurezza che protegge la porta e strappando la protezione dal muro con l’uso di un Suv. La parete è danneggiata in maniera profonda. È in corso l’inventario per quantificare cosa è stato portato via: «Posso fare una stima a spanne, credo che saremo tra 20 e 30mila euro di valore dei prodotti».

Il negozio era ben fornito in vista del black friday e dell’imminente periodo natalizio e i ladri sono andati dritto sullo scaffale dei profumi, i prodotti più costosi: «Non hanno perso tempo in altri punti del negozio, è facile immaginare sapessero come muoversi. Avranno impiegato 5-6 minuti». Probabile che nei giorni precedenti siano avvenuti dei sopralluoghi fingendosi clienti ma il negozio non ha telecamere di videosorveglianza.

Per le indagini potrebbe essere utile la testimonianza di una persona che abita nelle vicinanze: dalla finestra di casa è riuscito a vedere il modello del veicolo, un Bmw X3, e annotare la targa. La catena Sabbioni aveva subito un danno pesante pochi mesi fa, in agosto, quando venne svaligiato il magazzino di Mezzano.

Un impiegato di Faenza tra i 10 concorrenti del nuovo reality di cucina su Rai 2

Il 37enne Marco Pagani selezionato tra tremila aspiranti a “Il ristorante degli chef”. Nella prima puntata ha conquistato il pass con dei ravioli ripieni di polpa di coniglio

Il Ristorante Degli Chef
Marco Pagani, concorrente al reality Rai “Il ristorante degli chef”

C’è un ravennate, il 37enne impiegato Marco Pagani di Faenza, tra i dieci concorrenti che fanno parte de “Il ristorante degli chef”, il nuovo programma di Rai 2 tra talent e reality dove bisogna dimostrare non solo di essere ottimi cuochi ma anche di saper gestire un locale.

Nella prima puntata (martedì 20 novembre) ottanta concorrenti, selezionati tra le oltre tremila candidature arrivate da tutta Italia e non solo, si sono affrontati a colpi di ricette sotto gli occhi dei giudici Andrea Berton, Philippe Léveillé e Isabella Potì. Pagani non ha mai abbandonato la speranza di lavorare in cucina e si è distinto con i suoi “Ravioli del sogno”, ripieni di polpa di coniglio, zucca e prugna.

Chef Berton Potì Léveillé Creditfoto Gianluca Saragò Bb
I giudici del talent di Rai Andrea Berton, Philippe Léveillé e Isabella Potì

Il premio finale è la possibilità di formarsi nella scuola internazionale di cucina italiana Alma, un luogo di eccellenza che ha visto nascere e crescere nel corso della sua lunga storia i più affermati chef, diventando un passaggio obbligato e fondamentale per chiunque sogni di lavorare nel mondo della cucina.

Il programma è prodotto da Rai2 in collaborazione con Nonpanic. “Il ristorante degli chef” è la versione italiana di “Kitchen Owners – Duenos de la Cocina”, prodotto e distribuito dall’argentina Telefe.

Welfare e rete, la tavola rotonda che chiude le celebrazioni del trentennale Solco

Il consorzio compie trent’anni e il 23 novembre organizza l’ultimo appuntamento di una rassegna di iniziative in occasione dell’anniversario

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Antonio Buzzi, presidente consorzio Solco

“Immagine-Rete. Il welfare che sarà e il ruolo della rete” è il tema della tavola rotonda che venerdì 23 novembre, dalle 9.30 alle 13 nella sala Muratori della biblioteca Classense di Ravenna, chiuderà le celebrazioni per il trentennale del consorzio Solco, storica realtà della cooperazione sociale.

Dopo gli eventi dedicati ai soci delle cooperative aderenti e alla città è arrivato il momento di riflettere sul futuro delle politiche sociali del territorio e sull’importanza della condivisione e cooperazione tra enti differenti insieme alle principali istituzioni in materia di welfare. «Il Solco quest’anno compie trent’anni – sottolinea il presidente Antonio Buzzi – e, oggi più che mai, il concetto di rete che aveva ispirato le cooperative di allora risulta attuale e convincente. Attraverso la condivisione degli intenti, delle professionalità e delle idee, tra enti anche di diversa natura, possono nascere nuove e interessanti possibilità in materia di welfare. È di questo che vogliamo parlare insieme ai principali attori delle politiche sociali del territorio e non solo, auspicando che questo momento possa essere un punto di partenza per la nascita di nuove sinergie».

Il programma della mattinata prevede: alle 9.30 accoglienza e registrazione dei partecipanti; alle 10 la proiezione del video “Immagine-Rete: 30 anni di Solco”; alle 10.15 relazione di Antonio Buzzi, presidente Solco; alle 10.45 inizio tavola rotonda insieme a: Elisabetta Gualmini, assessore alle Politiche di Welfare e vicepresidente Regione ER, Giuseppe Guerini, presidente Cecop-Cicopa Europa, Valentina Morigi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ravenna, Luca Bracci, presidente Confcooperative Ravenna, Massimo Caroli, presidente Asp Romagna faentina, don Claudio Ciccillo, presidente Centro Servizi per il Volontariato Ravenna, moderati da Riccardo Zoffoli, direttore Solco Ravenna dal 1990 al 2016. A seguire le conclusioni della giornata a cura di Maurizio Gardini e il buffet organizzato dalle cooperative sociali La Traccia e Botteghe e Mestieri e realizzato con prodotti di agricoltura sociale delle cooperative La Pieve e Il Mulino.

Dal Comune 25mila euro a Flaminia per gestire 68 posti letto per studenti fuorisede

Rinnovata la convenzione tra l’amministrazione pubblica e la Fondazione che promuove il campus di Ravenna dove attualmente sono iscritte 3.360 persone (di cui 319 da 57 Paesi)

UNIVERSITAIl consiglio comunale di Ravenna ha approvato all’unanimità la delibera sulla convenzione tra il Comune e la Fondazione Flaminia per la promozione, il coordinamento e la gestione degli alloggi per gli studenti fuori sede iscritti ai corsi universitari del campus di Ravena dell’Università di Bologna. Il Comune metterà a disposizione della Fondazione Flaminia le unità immobiliari di proprietà (20 posti letto), che si aggiungeranno a quelle reperite dalla Fondazione sul libero mercato (48 posti letto). L’assegnazione agli studenti in condizione di fuori sede, iscritti all’ateneo ravennate, all’Accademia di Belle arti e all’Istituto superiore di studi musicali Giuseppe Verdi, avverrà tramite graduatoria di un bando fra coloro che saranno ritenuti idonei. Il Comune riconoscerà alla Flaminia ogni anno una somma di 25mila euro a titolo di compartecipazione alle spese per le attività di promozione, coordinamento e gestione del servizio abitativo.

Attualmente sono 3.360 gli universitari del campus di Ravenna, di questi 1.238 provengo dalla regione Emilia-Romagna, 963 da altre regioni e 319 arrivano da 57 Paesi diversi. Questa convenzione, della durata di tre anni prorogabili di 2, è una risposta al tema degli alloggi per gli studenti fuori sede, internazionali, con attenzione a reddito, merito ed eventuali disabilità.

La polizia municipale va a scuola: lezioni su migrazione e multiculturalismo

Quattro giornate di formazione per circa 150 agenti in collaborazione con l’università di Bologna e Fondazione Flaminia

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Controlli della polizia municipale

Conoscere diverse culture per rapportarsi con maggior consapevolezza sia con la comunità che con i turisti. È questo l’obiettivo del corso di aggiornamento sulla multiculturalità territoriale che stanno svolgendo gli agenti della polizia municipale di Ravenna, organizzato dal Comune in collaborazione con il Dipartimento beni culturali del campus di Ravenna dell’Università degli studi di Bologna e con il supporto amministrativo e gestionale della Fondazione Flaminia.

«Il processo di ampliamento della tipologia di culture all’interno della popolazione ravennate e tra i numerosi visitatori della città – spiega il Comune – è il presupposto per fornire agli agenti della Pm, sempre più a diretto contatto con le persone, strumenti idonei alla comprensione di usanze e costumi diversi, nell’ottica di una sempre maggiore integrazione e di una adeguata accoglienza, ma anche di prevenzione di situazioni di eventuale conflitto».

Le lezioni, a cui partecipano circa 150 agenti, e alle quali sono stati invitati a prendere parte anche esponenti delle forze di polizia, sono articolate in due moduli: uno completato nelle giornate del 19 e del 20 novembre e l’altro previsto nei giorni 26 e 27 novembre. Diverse le tematiche oggetto delle lezioni che approfondiscono anche le dinamiche del fenomeno migratorio. Fra queste “Identità, religioni e multiculturalismo” tenuta da Antonio Panaino; “Un capitolo di storia che la scuola spesso non insegna: l’Africa” con la docente Irma Taddia; Franco Pellizer esporrà gli aspetti giuridici del migrante e del richiedente asilo; Mario Neve parlerà di geografia delle migrazioni; Anna Maria Medici evidenzierà la situazione etnoculturale nel Magreb e le varietà religiose nel mondo islamico; Vincenzo Matera parlerà dell’etnolinguistica dell’immigrazione e Paolo Zagaglia delle cause economiche della migrazione. L’organizzazione didattico-scientifica del corso, che si tiene presso il Dipartimento di beni culturali, in via Ariani 1, è di Paolo Ognibene.

Reddito di solidarietà regionale: accolto un quarto delle 4mila domande ravennati

I dati dei primi 14 mesi dall’avvio della misura di sostegno alle famiglie in difficoltà economica: 1.700 richieste respinte e mille in corso di valutazione. Si parte da 300 euro al mese per persone sole

Affection Beach Child 173666Da settembre 2017,quando la misura è stata avviata, a novembre 2018 la Regione Emilia-Romagna ha concesso il Reddito di solidarietà (Res) a 1.006 nuclei familiari in provincia di Ravenna. Altre 1.092 domande sono in corso di valutazione all’Inps, l’ente chiamato a verificare i requisiti e procedere con la concessione, e 1.701 domande sono state respinte. Complessivamente, sono state infatti 3.799 le richieste arrivate ai Servizi sociali del territorio.

In totale il sostegno mensile concesso a persone e famiglie in gravi difficoltà economiche, che accettano di entrare in un percorso di reinserimento sociale e lavorativo, ha riguardato 10.546 nuclei familiari in regione, per oltre 25mila persone. Rispetto a maggio scorso, data dell’ultima rilevazione, sono aumentati di oltre il 30 percento i nuclei familiari beneficiari, che allora erano arrivati a ottomila. Per il Res la Giunta regionale ha stanziato quasi 70 milioni di euro per il biennio 2018-2019.

Istituito nel novembre 2016 con legge regionale, il Res dal luglio scorso integra l’analoga misura nazionale del Rei (Reddito di inclusione): il nuovo Res viene quindi erogato insieme al Rei, aumentando l’importo della cifra ottenuta da chi ha più bisogno. Il contributo economico mensile può raggiungere i 300 euro nel caso di una persona sola e sfiorare i 900 euro se destinato a una famiglia formata da cinque o più componenti. Lo si può avere per una durata massina di 18 mesi (rispetto ai 12 iniziali), purché si sia residenti in maniera continuativa in Emilia-Romagna da almeno 24 mesi e possedere i requisiti per l’accesso al Rei, fra cui un Isee annuo non superiore ai 6mila euro (soglia prima fissata a 3mila euro).

Baby Back View Blur 1497394Al Res viene associato un programma di attivazione e reinserimento sociale e lavorativo che, se non viene rispettato dai beneficiari, comporta il decadimento del Reddito di solidarietà, che cessa di essere corrisposto.

I dati, raccolti dal sistema informativo della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l’Università di Modena, sono stati illustrati dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dalla vicepresidente con delega al Welfare, Elisabetta Gualmini.

I nuclei che usufruiscono del Res sono composti da una sola persona nel 41,3 percento dei casi; oltre Il 60 percento di coloro che fanno richiesta ha più di 45 anni, e di questi più del 53 percento ne ha dai 56 in su. A fare domanda per ricevere il contributo previsto dalla misura regionale sono donne nel 56 percento dei casi. Per oltre duemila beneficiari del Res (2.304) sono state attivate, in collaborazione con i Servizi territoriali per il Lavoro, misure di inclusione socio-lavorativa (orientamento, formazione, tirocini) previste e finanziate dalla Legge regionale 14 del 2015 che mira all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità. Si è dunque creato un circuito virtuoso tra Reddito di solidarietà e inclusione lavorativa, che rafforza il versante attivo del contrasto alla povertà.

Incidente sul lavoro: operaio muore schiacciato dal braccio di una gru

In una ditta in provincia di Ferrara. La vittima ha 68 anni

Schiacciato dal braccio di una gru mentre lavorava in una dittadi Bosco Mesola (Ferrara): così è morto stamani, 21 novembre, un uomo di 68 anni di Fusignano. Lo si apprende dal sito Estense.com. La vittima è Carlo Panzavolta. Secondo la dinamica riportata dalla testata online, l’uomo si è arrampicato sul bordo di un container per eseguire alcune operazioni all’interno, restando con metà corpo all’esterno della vasca e in quel momento è rimasto schiacciato contro il container dal braccio di una gru in funzione. Sul posto sono presenti i carabinieri e la Medicina del Lavoro per eseguire i rilievi.

Si estende il wifi pubblico. Picchi di traffico equivalenti a 300 film su Netflix

In occasione della presentazione delle nuove oasi telematiche per le connessioni aperte, illustrati alcuni dati sull’utilizzo della rete: dai 150 ai 1.100 utenti connessi contemporaneamente, il massimo tra le 7 e le 8

Hand Macro Mobile Phone 116157Il picco di traffico si ha di solito nel primo pomeriggio tra le 14 e le 15 quando si arriva fino a 100 Mbps che equivalgono alla visione in contemporanea di oltre trecento film in qualità standard su Netflix. È uno dei dati sull’utilizzo della rete wifi pubblica in centro a Ravenna resi noti stamani, 21 novembre, in occasione di un convegno promosso dall’amministrazione comunale alla biblioteca Classense. Alessandro Aiello, direttore commerciale di Acantho, la società di telecomunicazioni del Gruppo Hera che sta portando avanti l’installazione di nuovi hotspot nel centro città e presso i monumenti Unesco.

La rete wifi del centro registra dai 150 ai 1.100 utenti connessi contemporaneamente, con picchi tra le 7 e le 8 del mattino. Nell’ultimo anno si è registrato un utilizzo complessivo di 32 Tb: un quarto sono stati utilizzati per Youtube, il 17 percento per navigare su internet e il 13 percento per Facebook.

L’ultima recente novità che riguarda la rete cittadina formata da oasi telematiche in cui è presente un hotspot che consente il collegamento gratuito a Internet, riguarda il potenziamento di access point già esistenti e l’installazione di nuovi hotspot nel centro o in aree di alta frequentazione di Ravenna. Si è partiti nel 2017 con l’installazione di 12 hotspot, nel 2018 di 19, raggruppati in 29 oasi, oltre a 7 oasi presso i siti Unesco, servite da 60 hotspot, dei quali 22 mimetizzati per dare un minor impatto ambientale. A tali oasi se ne aggiungeranno altre 5 nel 2019 (via Diaz, Casa Matha, Cinema City, piazzale Moro e piazza della Resistenza».

Collegarsi alla rete WiFi è molto semplice, poiché non sono richieste registrazioni con password. È sufficiente che l’utente abbia il modulo wifi del proprio cellulare acceso. In tal modo può rilevare la rete Ravenna WiFi, selezionarla e iniziare la navigazione gratuita.

Il Faenza si prende la rivincita nel derby e rimette le mani sulla “Lamone Cup”

Rugby / Sul rinnovato campo di via Isonzo i manfredi piegano i padroni di casa del Ravenna Rfc al termine di una sfida molto combattuta

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Una immagine del derby tra Ravenna Rfc e Faenza Rugby

Nel derby ravennate disputato sul rinnovato campo di via Isonzo il Faenza Rugby si traveste da corsaro e riesce a piegare il Ravenna RFC al termine di una partita combattuta e aperta fino alla fine, terminata con il punteggio di 13-19, con gli ospiti rimettono le mani sulla “Lamone Cup”. Il campionato adesso si ferma per gli impegni della nazionale, con i porpora-oro che ritorneranno in campo domenica 2 dicembre per cercare contro il Castel San Pietro di centrare la prima vittoria stagionale sul campo amico del Dribbling e risalire una classifica che vede proprio gli emiliani al penultimo posto precedere i ragazzi allenati da Emanuele Mingolini. Dal canto suo il Faenza Rugby ritornerà in campo sul terreno amico della Graziola domenica 2 dicembre per cercare contro il Bologna 1928 cadetta di confermare il momento positivo.

Partono bene i porpora-oro che si portano in vantaggio al 5’ con una punizione di Trolio (3-0). Nel corso della prima frazione di gioco è il Ravenna Rfc a rendersi pericoloso, ma la mischia faentina è superiore, la touche è più equilibrata, mentre i tre quarti ravennati in più occasioni mettono in difficoltà i faentini, con la manovra dei padroni di casa che non riesce a concretizzarsi in punti, escluso un calcio di punizione di Trolio al 28’ che porta il punteggio sul 6-0. La partita viene giocata dalle due squadre senza risparmio, c’è un certo agonismo che porta ad una serie di falli ripetuti che costano due cartellini gialli per parte. Nel finale del tempo sono gli ospiti a portarsi pericolosamente nell’area di meta ravennate e dopo vari tentativi arriva la meta faentina, con successiva trasformazione: si va a riposo sul 6-7.

Il secondo tempo inizia all’insegna dell’equilibrio, ma la mischia faentina nelle fasi statiche lascia al Ravenna pochi palloni da giocare e l’equilibrio viene rotto al 15’ dagli ospiti che vanno in meta al largo con l’ala (6-12), per poi andare sopra break pochi minuti dopo con il mediano di mischia che schiaccia l’ovale in mezzo ai pali al termine di una mischia sulla linea dei cinque metri dei padroni di casa. La meta è trasformata e si va così sul 6-19. La partita sembrerebbe chiusa, ma i porpora-oro, nonostante le difficoltà non si arrendono e giocano col cuore, riuscendo a portarsi nella metà campo avversaria e a trovare la meta con Capone sulla bandierina a 5’ dal termine, Trolio trasforma e si riparte dal 13-19. Gli ultimi minuti vedono i ravennati attaccare con grande generosità, ma la difesa del Faenza e qualche errore dei tre quarti vanificano l’offensiva dei padroni di casa e la partita si chiude sul punteggio di 13-19.

Formazioni
FAENZA RUGBY: Serrao, Falco, Pambieri, Baldini, Zbereanu (Verità), Satalino, Drei F. (Cafaggi), Ruffini, Drei M., Vassura, Artizzu, Morini (Gualandri), Casalini (Babini), Farolfi (Dibari), Dalpozzo, A disp.: Carrari, Afronio. All.: Venturi.
RAVENNA RFC: Bassi, Fattori, Di Pace (Benelli), Xella, Biagiotti (Burgalassi), Benini (Zinzani), Gaudenzi, Sangiorgi, Lo Forte, Trolio, Collu (Capone), Shehu, Hedli, Spagnolo, Cantatore. A disp. Poggi. All.: Mingolini:

Risultati (6ª giornata, girone E pool A serie C1): Formigine-Castel San Pietro 53-12, Ravenna-Faenza 13-19, Bologna 1928 Cadetta-Imola 29-50.

Classifica: Formigine 29 punti, Imola 26, Bologna 12, Faenza 10, Castel San Pietro 3, Ravenna 1,

Giochi da tavolo, carte, miniature: da 25 anni il Quintet è il paradiso dei nerd

Un circolo Arci aperto tutte le sere: 120 tesserati e una ludoteca con oltre trecento titoli a disposizione. Il presidente è Nicola Cervellati, lo frequenta da quando aprì: «Avevo 12 anni, mi sembrava di entrare nel mondo dei balocchi»

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Nicola Cervellati, presidente del circolo Quintet

Per i nerd in cerca di un gioco in scatola da provare a Ravenna c’è un porto che non chiude mai: il circolo Quintet a Ponte Nuovo, aperto tutte le sere dal lunedì alla domenica e nel weekend anche di pomeriggio. «Ci sono entrato per la prima volta nel 1993 quando è nato in centro città, avevo dodici anni e mi sembrava il mondo dei balocchi», racconta Nicola Cervellati che oggi di anni ne ha 37 e da dieci è il presidente del circolo nella galassia Arci.

Nicola fa l’editor di fumetti: «Anche se i fumetti non sono proprio la mia passione. Lavoro per un’azienda di Bologna che a sua volta lavora per la Star Comics, uno dei principali editori di manga. In sintesi, sistemo in italiano la traduzione di qualcuno. Poi c’è un grafico che inserisce il testo che preparo io dentro ai balloon». Il 37enne è uno dei circa 25 soci su 120 tesserati che si alternano nella gestione: «Tutto volontariato, per il gusto di tenere aperto un posto a disposizione di chi vuole giocare. L’unica fonte di entrate per coprire le spese è il bar interno». La sera si apre alle 21. Oradio di chiusura variabile: «Fra settimana verso mezzanotte si chiude perché ci stiamo un po’ invecchiando, ma venerdì e sabato le maratone notturne si vedono ancora…». Il popolo del Quintet è variegato: l’età va dai 18-20 fino a qualche over 50 con la fascia 30-40 a farla da padrone, le donne sono circa un quarto, frequentatori abituali soprattutto della città ma anche qualche gruppetto da fuori che ogni tanto passa per una serata. Le facce nuove di solito entrano grazie al passaparola di chi c’è già stato. Poi ci sono i social network a fare da collante: non è raro che qualcuno si rivolga alla pagina Facebook del Quintet cercando appassionati di qualche titolo particolare e il circolo li metta in contatto per trovarsi al tavolo.

Asterion NightIl nome del circolo deriva da un film di fantascienza di Robert Altman del 1979, con Paul Newman e Vittorio Gassman, che racconta di un mondo post-nucleare glaciale in cui gli abitanti praticano uno strano e mortale boardgame, chiamato appunto “Quintet”, con partite da cinque giocatori e l’eliminazione fisica dei perdenti. E cinque erano anche gli amici che nel 1993 fondarono lo spazio ravennate in via Tombesi dall’Ova.

«Giochi da tavolo, giochi di ruolo, giochi di carte e war game sono i quattro filoni principali del Quintet – continua Cervellati –. Per un periodo abbiamo avuto anche una Playstation poi ce l’hanno rubata e non l’abbiamo più ripresa. Ma all’inizio dei Duemila ci sono state delle serate in cui si vedevano anche 15-20 postazioni computer, un po’ del circolo e un po’ portatili dei soci, per partite in rete». Ma a cosa si gioca di più? «Nei giochi di ruolo D&D è immortale, in tutte le sue varie ambientazioni. Ultimamente poi vedo giocare molto Sine Requie. Per quanto riguarda le carte invece si può dire che esista solo Magic. Sui giochi in scatola è difficile fare classifiche: abbiamo almeno trecento titoli a disposizione solo come ludoteca, non vendiamo o compriamo. Magari abbiamo organizzato qualche serata “bring and buy” per divertimento. Capita che qualche socio porti i suoi giohci e li lasci per giocare».

I tornei sono all’ordine del giorno con buona frequenza. Ma tra gli eventi più gettonati ci sono le giornate test: succede che una casa editrice, entrata in contatto con i responsabili magari alle fiere del gioco, organizzi giornate in cui porta i titoli principali del suo catologo per testarli e avere pareri e dare informazioni.

Il Quintet offre rifugio ai nerd da 25 anni, una parentesi ampia a sufficienza per aver visto come è cambiata l’aura attorno all’appassionato di questi giochi, che paradossalmente sta quasi diventando un filo mainstream: «Ora il nerd è sdoganato. Ritrovarsi per giocare non viene più visto come una cosa da topi di fogna. Le serie tv hanno contribuito di sicuro».

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