venerdì
12 Settembre 2025

Separazione e affido, le associazioni femministe in piazza contro il Ddl Pillon

E i gruppi di maggioranza a Ravenna presentano un ordine del giorno che chiede al sindaco di contrastare le misure inserite nel decreto

Break Up, Divorce, Shared Custody Of Children And Breaking Family Apart Concept.
Break up, divorce, shared custody of children and breaking family apart concept. Bad parenting. Legal fight about kids. Couple ripping a paper with man, woman and child icon.

Giornata di mobilitazione delle associazioni femministe e in difesa delle donne contro il Ddl Pillon in materia di separazione e affido il 10 novembre, promossa in particolare dall’Associazione D.i.Re Donne in Rete contro la Violenza, rete nazionale dei centri antiviolenza in Italia, a cui hanno aderito i centri antiviolenza della Regione Emilia-Romagna e della provincia di Ravenna.

A Ravenna l’appuntamento è in piazza Unità d’Italia dalle 15.30 alle 18 con un’iniziativa promossa da Udi Ravenna, Linea Rosa, Casa delle Donne, Donne Ccgil, Di.Re., Fmp. «A parole – scrivono le promotrici a proposito del disegno di legge tanto discusso – vorrebbe conciliare i problemi, ma guardandolo bene crea maggiori difficoltà, imponendo regole e mediatori che, oltre ad avere un costo, stravolgerebbero la vita dell’intera famiglia».

A Faenza, dalle 9 alle 12, il centro antiviolenza Sos Donna di Faenza, in via Laderchi 3, aprirà le porte alla cittadinanza con una ricca colazione offerta dal “Club del Cucchiaio” per un momento conviviale e informativo sul Ddl Pillon. Sarà presente per tutta la mattinata l’avvocata Barbara Liverani del foro di Ravenna, volontaria dell’Associazione Sos Donna, per eventuali chiarimenti e in quella sede verrà presentato il documento promosso dal Gruppo Avvocate di D.i.Re. Contemporaneamente le volontarie dell’Associazione saranno presenti in Piazza della Libertà per un banchetto informativo.

Nel frattempo, sul tema, a Ravenna, i gruppi consiliari di maggioranza hanno depositato un ordine del giorno che chiede alla giunta e al sindaco di contrastare nelle sedi opportune le proposte contenute nel disegno di legge, «anche sensibilizzando tutti i parlamentari emiliano romagnoli su questo tema e approvando la risoluzione dell’Assemblea legislativa che impegna la Giunta Regionale a sostenere le ragioni di chi non condivide i contenuti della proposta del senatore leghista Pillon».

L’ordine del giorno (firmato da Patrizia Strocchi del Pd, Michele Distaso di Sinistra per Ravenna, Mariella Mantovani di Articolo 1 Mdp, Chiara Francesconi del Pri e Daniele Perini di Ama Ravenna) esprime “una grande preoccupazione per l’arretramento della condizione femminile sul fronte dell’autonomia economica e dei diritti acquisiti e delle violenze subite”.

Scuole, Faenza e Lugo al top in provincia. Il liceo migliore è il Ricci Curbastro

Lo dice lo studio della Fondazione Agnelli. Le classifiche in vista dell’università e per sbocchi lavorativi

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Il liceo Ricci Curbastro di Lugo

La migliore scuola superiore della provincia di Ravenna come preparazione per l’università è il liceo classico Ricci Curbastro di Lugo. Lo dice il tradizionale studio della Fondazione Agnelli che ogni anno in novembre pubblica il suo “Eduscopio”, un atlante delle scuole migliori di ogni provincia d’Italia misurate in base alle performance universitarie dei diplomati (numero di esami e media dei voti al primo anno) e sbocchi lavorativi.

Per la nuova edizione 2018-19, i ricercatori della Fondazione – Gianfranco De Simone e Martino Bernardi – hanno analizzato i dati di circa 1.260.000 diplomati italiani in tre successivi anni scolastici (2012/13, 2013/14 e 2014/15) in circa 7.000 indirizzi di studio nelle scuole superiori statali e paritarie.

In provincia di Ravenna, per quanto riguarda i licei, il classico di Lugo supera in classifica lo scientifico Torricelli di Faenza, oggi secondo ma per diversi anni al primo posto di questa particolare graduatoria. Al terzo posto ancora il Ricci Curbastro, ma il suo ramo scientifico. Fuori dal podio Ravenna, al quarto posto con lo scientifico Oriani e al sesto con il classico Dante Alighieri. A completare la top ten il liceo classico Torricelli di Faenza (quinto e poi anche ottavo con l’indirizzo linguistico), il linguistico del Ricci Curbastro (settimo) e il ramo dedicato alle scienze umane sempre del Ricci Curbastro di Lugo (nono) e dell’Oriani di Ravenna (decimo).

Per quanto riguarda invece gli sbocchi lavorativi, la migliore scuola di indirizzo tecnico-economico è l’Oriani di Faenza, davanti al Compagnoni di Lugo e, in terza posizione, il Sacro Cuore, istituto privato sempre di Lugo. Solo in quarta posizione il Ginanni di Ravenna.

Per quanto riguarda l’indirizzo tecnico-tecnologico “vince” il Marconi di Lugo davanti al Bucci di Faenza. Solo terza, ancora una volta, Ravenna, con il Nullo Baldini, davanti comunque al Compagnoni di Lugo, al Morigia-Perdisa di Ravenna e all’Oriani di Faenza.

Infine, per quanto riguarda i professionali, nell’ambito dei Servizi in testa l’Alberghiero di Cervia davanti al Persolino-Strocchi di Faenza e allo Stoppa di Lugo; quarto l’Olivetti-Callegari di Ravenna. Nel comparto professionale Industria-Artigianato in testa invece il Manfredi di Lugo davanti al Bucci di Faenza e, in terza posizione, l’Olivetti-Callegari di Ravenna.

Follìar: dialogo fra due visionari (e una mosca) ai confini del mondo

AstorriTintinelliTeatro in una riflessione sul senso dell’arte scenica. Al teatro Rasi il 17 gennaio 2019


Due clown di beckettiana memoria – uno zio cieco e un cugino matto – si confrontano sul fallimento dell’arte e sulla sua inutilità rispetto alle vicende del mondo: alle prese con una mosca nella loro stanza-bunker, sono persi e soli, come nella notte dei tempi, ai confini di una galassia. Una finestrella è l’unico loro rapporto con il fuori, con “la grande opera” del mondo, narrata in visioni di desolata e struggente bellezza.

Follìar di e con Alberto Astorri e Paola Tintinelli va in scena sul palco del Rasi, il 17 gennaio 2019 per la Stagione dei Teatri di Ravenna.
Biglietti disponibili in prevendita. Info www.ravennateatro.com

I Nas sequestrano uno studio dentistico in pieno centro a Ravenna

Al suo interno secondo i carabinieri lavorava un odontoiatra senza alcun titolo abilitativo. Mancava anche l’autorizzazione dell’Ausl

Nas Dentista
Foto di repertorio

I carabinieri del Nas hanno sequestrato lo studio dentistico di piazzetta Einaudi, in pieno centro a Ravenna. Uno studio ritenuto del tutto abusivo, senza l’autorizzazione al funzionamento dell’Ausl, e dove avrebbe operato un “finto” dentista.

A riportare la notizia sono i due quotidiani in edicola oggi, giovedì 8 novembre.

Lo studio è di proprietà di un’azienda padovana, la Mingardi Medical Center srl. A finire denunciati sono stati la legale rappresentante, una 49enne padovana, il direttore sanitario, un 44enne odontoiatra bolognese, e appunto il presunto finto dentista, secondo i carabinieri privo di qualsiasi titolo abilitativo riconosciuto, un 54enne padovano.

La struttura è stata sequestrata con tanto di attrezzature presenti all’interno, per un valore stimato di circa 1,2 milioni di euro.

L’indagine sarebbe partita da alcune segnalazioni dei clienti.

La Consar supera Castellana Grotte e concede un bis di valore al Pala De André

Volley Superlega / Dopo la Callipo Saitta e compagni battono anche i pugliesi facendo il pieno nei due ravvicinati scontri diretti casalinghi per la salvezza

RAVENNA 7/11/2018. VOLLEY PALLAVOLO. Consar Ravenna BCC Castellana Grotte.
Un attacco di Kamil Rychlicki

La Consar concede il bis al Pala De André. Dopo Vibo Valentia batte anche Castellana Grotte e fa il pieno di punti nel doppio ravvicinato scontro casalingo per la salvezza. Ma per conquistare questo prezioso successo la squadra di Graziosi ha dovuto faticare non poco e salire sull’altalena: dà l’accelerata finale nel primo parziale dopo un costante equilibrio, scatena una rimonta pazzesca nel secondo set, quando ribalta gli ospiti, in vantaggio anche di 5 punti (7-12); paga caro l’incredibile blackout accusato nel terzo set ad un passo dal traguardo quando in vantaggio 24-21, subisce un parziale di 5-0 che regala ossigeno alla BCC; piazza un tremendo break di 7-0 nel finale di quarto set, quando passa dal 18-17 al 25-17, con 5 punti sul turno al servizio di Saitta. La Consar trova l’oro da una battuta incisiva e pericolosa (13 gli ace in totale) e da un Rychlicki spesso incontenibile, che chiude la sua prova con 28 punti e con la palma di mvp.  E con 9 punti nelle prime sei partite questa della Consar diventa la terza miglior partenza in A1 dal ritorno di Ravenna nel massimo campionato.

I sestetti Dopo la bella prestazione contro Vibo, Lavia è promosso nello starting six in attacco con Poglajen, Verhees e Russo sono i centrali, Saitta l’alzatore e Rychlicki l’opposto. Goi è il libero. Sestetto confermato per Tofoli con la diagonale Falaschi-Renan, i centrali De Togni e Zingel e gli schiacciatori Wlodarczyk e Mirzajanpour. Cavaccini è il libero.

Primo set Lavia subito protagonista: mette a segno i primi due punti con cui pareggia ogni volta il vantaggio ospite: il segnale di un set che si snoderà punto a punto tra sorpassi e controsorpassi, senza che nessuna della due squadre riesca a prendere un margine di sicurezza. L’accelerata giusta è della Consar che sul 21-21 piazza un break (4-1) che decide il set, con due errori ospiti e due punti di Rychlicki.

Secondo set Castellana dal 2-2 vola al 2-6 costringendo Graziosi a chiamare il time-out per scuotere i suoi. Un errore al servizio di Wlodarczyk e un attacco vincente di Rychlicki determinano il -2 ma poi è di nuovo BCC, capace di arrivare, grazie anche a un servizio più incisivo (5 ace in questa frazione contro lo zero del primo set), al 5-10. Ma questa Consar è squadra che non molla mai e con un Rychlicki, immarcabile e Raffaelli in campo al posto di Lavia, e subito sul pezzo, la squadra di Graziosi incasella il break che porta all’aggancio sul 14-14. Il sorpasso porta la firma di Raffaelli (16-15), l’ace di Rychlicki è il segnale della fuga, coronata da un attacco vincente dello stesso lussemburghese, un ace di Poglajen e un poderoso muro di Verhees.

Terzo set Scappa via la BCC (2-5 e 4-8) contro una Consar troppo rilassata che però riprende il filo del discorso dopo la strigliata di coach Graziosi e come nel secondo set comincia la paziente rimonta, coronata con l’ace di Saitta che vale il 16 pari. La Consar continua a forzare in battuta, e a martellare in attacco ma non riesce a stendere la BCC che sotto 21-24, trova la forza di reagire e riemergere piazzando un incredibile break di 5 punti aggiudicandosi il terzo set.

Quarto set Una doccia fredda che fa bene alla Consar perché Saitta e compagni spingono subito il piede sull’acceleratore e prendono all’inizio quel vantaggio (4-1) che metteranno al riparo da insidie, nonostante i tentativi della BCC di rimanere aggrappata al match. I pugliesi piazzano un break che li porta da 18-13 a 18-17, ma dopo l’errore al servizio di Studzinski, va al servizio Saitta e non lo mollerà più. La Consar cala il “parzialone” di 6-0 che vale la terza vittoria in questo campionato.

Dichiarazioni dopo-gara
Gianluca Graziosi (allenatore Consar Ravenna): «E’ stata la tipica partita quando la posta in palio è altissima e un po’ di tensione pertanto è normale e fa perdere lucidità; il finale del terzo set è eclatante perchè bastava essere un minimo lucidi e l’avremmo portato a casa. Era importante vincere perché era uno scontro diretto e andava a valorizzare tutto quanto fatto con Milano e Vibo. I ragazzi hanno dimostrato grande carattere e nel quarto set hanno dimostrato di essere un grande gruppo perchè il modo in cui abbiamo perso il terzo set avrebbe steso un toro, invece i ragazzi si sono rimboccati le maniche a alcuni giocatori si sono presi delle belle responsabillità».

Il tabellino
Ravenna-Castellana Grotte 3-1
(25-22, 25-21, 24-26, 25-17)
CONSAR RAVENNA: Saitta 6, Rychlicki 28, Russo 8, Verhees 6, Lavia 2, Poglajen 14, Goi (lib.), Raffaelli 6, Argenta, Elia, Marchini. Ne: Frascio (lib.), Di Tommaso, Smidl. All.: Graziosi.
BCC CASTELLANA GROTTE: Falaschi 4, Renan 19, De Togni 9, Zingel 4, Wlodarczyk 9, Mirzajanpour 11, Cavaccini (lib.), Scopelliti, Quartarone, Studzinski 6, Kovac. Ne: Pace (lib.), Kruzhkov, Agrusti. All.: Tofoli.
ARBITRI: Simbari di Milano e Boris di Pavia.
NOTE: Durata set: 31’, 30’, 33’, 26’ tot. 120’. Ravenna (13 bv, 13 bs, 10 muri, 11 errori), Castellana Grotte (9 bv, 17 bs, 3 muri, 12 errori). Spettatori: 1580. MVP: Rychlicki.

Incidente a Bagnacavallo: muore una donna travolta da un’auto. Traffico in tilt

La vittima è un’81enne che si trovava in sella alla sua bicicletta lungo via Sinistra Canala Superiore

Incidente BagnacavalloUna donna di 81 anni è morta in sella alla sua bici, travolta da un’auto tra via Sinistra Canala Superiore e la San Vitale, in zona stazione, a Bagnacavallo. L’incidente è avvenuto poco dopo le 8 di questa mattina.

Sul posto ambulanze e l’elicottero del 118, ma i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

Il traffico ha subìto orti rallentamenti, a causa della temporanea chiusura della statale. Rilievi a cura della polizia  municipale.

Fésta chiude con l’Histoire du soldat, omaggio a Pasolini

All’Almagià la produzione Menoventi con l’esecuzione musicale dell’Ensemble Zipangu

Histoire Ph (1)L’Histoire du soldat, dopo la prima nazionale che si è tenuta lo scorso venerdì 2 novembre al teatro Giuseppe Verdi di Pordenone, arriva a Ravenna nell’ambito di Fésta, a chiusura della rassegna organizzata da E-production.

La fiaba musicale di Stravinsky viene riscritta dal regista Gianni Farina a partire dal libretto originario di Charles Ferdinand Ramuz, tenendo in mente anche gli appunti di Pier Paolo Pasolini – di cui da poco è ricorso l’anniversario della morte – per un progetto rimasto incompiuto e che sarebbe stato destinato a diventare un film.

E proprio al cinema di Pasolini l’Histoire du soldat sembra guardare con i suoi inserti video curati dai film-maker Davide Maldi e Micol Roubini.

L’allestimento vede la regia di Gianni Farina dei Menoventi, accompagnata dall’esecuzione musicale dell’Ensemble Zipangu diretto dal musicista Fabio Sperandio (violino dell’Orchestra del Comunale di Bologna e fondatore dell’Ensemble). Si esibiranno i musicisti Roberto Noferini al violino, Fabio Quaranta al contrabbasso, Luca Milani al clarinetto, Giulia Ginestrini al fagotto, Alberto Brini alla cornetta, Andrea Maccagnan al trombone, Mirco Natalizi alle percussioni; in scena, i due attori friulani Consuelo Battiston e Roberto Pagura, oltre a Michela Facca e Giacomo Pontremoli.

A Ravenna l’appuntamento è per domenica 11 novembre all’Almagià, alle 21 e la messinscena vuole celebrare il centenario dell’opera originale. Biglietti a 10 euro (la prenotazione è fortemente consigliata e va fatta via mail all’indirizzo info@e-production.org oppure via telefono al 338.3237507).

Il mausoleo di Teodorico diventa un’opera Lego: quattromila mattoncini per rifarlo

La riproduzione del monumento Unesco sarà esposta a Palazzo Rasponi in occasione del Brick Festival con le colombine di Galla Placidia e una Ferrari da F1 a grandezza naturale. Ma anche spazio aperto per il gioco e un concorso aperto a tutti

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Le colombe del mausoleo di Galla Placidia riprodotte con mattoncini Lego

Per il mausoleo di Teodorico ci sono voluti quattromila mattoncini, per il celebre mosaico delle Colombe del mausoleo di Galla Placidia ne sono serviti ventiseimila. Sono due delle opere realizzate con i celebri Lego che saranno esposte a Palazzo Rasponi in piazza Kennedy a Ravenna dal 16 al 18 novembre in occasione del Brick Festival promosso dall’associazione Romagna Lug in collaborazione con il Comune di Ravenna. Una mostra a ingresso libero di collezioni e opere originali ma anche uno spazio aperto al gioco per grandi e piccini.

Al piano terra del Palazzo sarà presente la riproduzione in Lego di un villaggio Medievale e la Ferrari F1 in scala reale 1:1, un’ampia area gioco libero dove adulti e bambini con decine di migliaia di mattoncini colorati si potranno divertire a costruire, un’area vendita specializzata Lego gestita dallo Store di Ravenna con un ampia proposta di set fuori produzione.

Al secondo piano l’area espositiva con oltre un milione di mattoncini distribuiti su mille metri quadrati. Nella sala principale saranno esposte, oltre alla City comunitaria con edifici, giostre e treni in movimento, vari temi tra i quali Space anni ‘80/’90, Elves, Robot, Mecha, Brickheadz e un meraviglioso Mondo a Colori. Le altre sale del Palazzo sono dedicate ognuna a un tema specifico: il Polo Nord, Batman, monumenti da tutto il mondo in miniatura, Harry Pooter, Disney, Star Wars.

I bambini delle scuole elementari e anche i ragazzi più grandi potranno inoltre partecipare a un concorso portando le proprie opere presso al Palazzo o al negozio in via degli Ariani nelle giornate antecedenti l’apertura dell’evento. La partecipazione è gratuita e prevede scatole di costruzioni in premio: ogni opera deve essere personale, di fantasia e realizzata esclusivamente con parti originali Lego. Per iscrizione e regolamento consultare il sito di Romagna Lug.

«Zone ciclopedonali consentite a skate e pattini ma limite velocità a 25 km orari»

Ordine del giorno presentato dai grillini in consiglio comunale per estendere le aree accessibili con «acceleratori di andatura»

«Consentire la circolazione nelle piste ciclabili/ciclopedonali a velocità massima 6 km/h nelle aree pedonali e 25 km orari nelle piste ciclabili; obbligo di precedenza sempre e comunque agli altri utenti deboli della strada; adeguata copertura assicurativa, obbligo di casco protettivo». Sono gli impegni a proposito di skate e pattini per cui il gruppo misto (i grillini Marco Maiolini e Emanuele Panizza che hanno abbandonato il gruppo Cambierà) in consiglio comunale a Ravenna chiede un intervento dallo Stato. L’articolo 190 del Codice della Strada al punto 8 vieta l’utilizzo degli acceleratori di andatura sulla carreggiata e al punto 9 ne vieta l’uso sugli spazi riservati ai pedoni, in quanto possono creare situazioni di pericolo. L’articolo 3 del Codice della Strada così definisce la pista ciclabile: “parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata, riservata alla circolazione dei velocipedi”. L’articolo 50 stabilisce che i velocipedi sono veicoli con 2 o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare; sono altresì considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione s’interrompe quando il veicolo raggiunge i 25 km orari.

«Adesso lo Stato recuperi gli arretrati Ici dalla Chiesa: vale 4-5 miliardi»

L’invito della Uaar provinciale per dare corso alla sentenza della Corte di Giustizia ed evitare una multa per mancato rispetto delle regole

Sol«Non ci sono più scuse per eludere la richiesta dell’Ici dovuta dalle scuole paritarie private italiane di area cattolica allo Stato». La sezione provinciale di Ravenna dell’Unione atei agnostici razionalisti (Uaar), con un intervento del responsabile Claudio Pagnani, richiama la sentenza pronunciata in queste ultime ore dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea che ha annullato la decisione della Commissione del 2012 e la sentenza del Tribunale Ue del 2016 che avevano sancito “l’impossibilità di recupero dell’aiuto a causa di difficoltà organizzative” nei confronti degli enti non commerciali, come scuole, cliniche e alberghi. I giudici hanno ritenuto che tali circostanze costituiscano mere “difficoltà interne” all’Italia. Respinto invece il ricorso sull’Imu. Il ricorso era stato portato avanti dalla scuola elementare Montessori di Roma (privata) insieme ai Radicali.

«Il rischio ora – continua Pagnani – è che, se non verrà dato seguito a questa sentenza, l’Italia possa incorrere in una procedura per infrazione, che costerebbe una cifra molto alta. Dopo il danno per il mancato introito di tali somme, anche la beffa della multa. Pertanto auspichiamo che finalmente lo Stato decida di recuperare i mancati introiti dal 2006 al 2011 che, secondo l’Anci, potrebbe portare nelle casse dell’Erario fra i 4 e i 5 miliardi di euro. Un discreto gruzzoletto che in momenti di gravi difficoltà per le scarse risorse a disposizione della collettività, fanno sicuramente comodo».

Disabilità, la Pigna chiede il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche

La lista civica: «Il nostro Comune in ritardo di 32 anni, ora un percorso partecipato con i rappresentanti della Fand per l’elaborazione»

Barriere Architettoniche DisabiliDurante il consiglio comunale di domani, giovedì 8 novembre, verrà discussa tra le altre cose anche la mozione dalla consigliera della lista civica La Pigna Veronica Verlicchi “Per la completa attuazione nel Comune di Ravenna della legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche”, sottoscritta anche dai consiglieri Emanuele Panizza e Marco Maiolini del gruppo Misto, Massimo Manzoli di Ravenna in Comune, Samantha Tardi di CambieRà e Learco Vittorio Tavoni e Gianfilippo Nicola Rolando del gruppo Lega Nord.

La mozione era stata presentata in commissione lo scorso luglio trovando anche una sorta di “benedizione” da parte dell’assessore Fagnani, ricorda Verlicchi, che ora chiede al Comune di passare ai fatti e in particolare di procedere con l’adozione del Peba (Piano per l’abbattimento delle barriere architettonico), «prevista dai a legge datata 1986».

«Il nostro Comune – scrive la Pigna in una nota inviata alla stampa – in questi 32 anni, non ha mai elaborato questo piano e proceduto all’abbattimento delle barriere architettoniche del territorio di Ravenna. Le conseguenze si sono abbattute sui disabili residenti nel nostro comune e sui turisti».  L’obiettivo è quello di elaborare e approvare un piano strategico per l’accessibilità degli spazi pubblici e del patrimonio immobiliare comunale, che si dovrà integrare con gli altri strumenti urbanistici.

L’elaborazione del Peba, secondo la lista civica, dovrà vedere il coinvolgimento degli esponenti locali delle associazioni di rappresentanza della disabilità (raggruppate anche a livello ravennate nella Fand, presente in prima linea a fianco della Pigna in un incontro con la stampa) in un percorso partecipato a cura degli uffici comunali, ma «da cui dovrà restare fuori la politica», sottolinea Verlicchi.

Crollo diga, la Ravegnana resta chiusa. La Regione: «Prima sicurezza, poi viabilità»

Il cordoglio dell’assemblea di Bologna per la morte di Danilo Zavatta. Terminati il 5 novembre i primi lavori di ripristino con 260mila euro regionali

Cordoglio e vicinanza alla famiglia di Danilo Zavatta, il tecnico della Regione Emilia-Romagna rimasto vittima del grave incidente sul lavoro, avvenuto lo scorso 25 ottobre alla diga lungo la statale Ravegnana, all’altezza di San Bartolo.
Lo ha espresso in Assemblea legislativa l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, intervenuta per informare sugli avvenimenti che hanno portato al tragico evento e agli ingenti danni che hanno compromesso la viabilità e la sicurezza della zona.

«La ricerca della verità sulle cause dell’incidente mortale è essenziale per far luce su questa tragica vicenda- ha sottolineato l’assessore Gazzolo – e la Regione è certa che la magistratura saprà dare le risposte attese prima di tutto dalla famiglia, e alla comunità regionale nel suo insieme. Confermo che la Regione garantisce tutta la collaborazione necessaria».

Nella relazione presentata in Assemblea, l’assessore ha ripercorso passo dopo passo la successione degli eventi che hanno interessato lo sbarramento di San Bartolo e gli argini del fiume Ronco, luoghi nei quali è avvenuto il tragico incidente, fino alle criticità della funzionalità idraulica del fiume e all’emergenza che ha portato a rendere necessario il sopralluogo nel quale il tecnico dell’agenzia regionale di Protezione civile ha perso la vita, a causa del crollo del ponte della chiusa.

«Da subito l’intera area dell’incidente è stata sottoposta a sequestro da parte dell’Autorità giudiziaria – ha ricordato l’assessore – e già il giorno successivo è stato affidato all’Agenzia regionale di Protezione civile il compito di occuparsi degli interventi urgenti di ripristino e messa in sicurezza dell’argine lungo il fiume Ronco».

I primi lavori, finanziati dalla Regione con circa 260 mila euro, si sono conclusi il 5 novembre. È stato anche immediatamente attivato un Tavolo tecnico, coordinato dal Comune di Ravenna, di cui fanno parte Anas, Enel, Arpae e Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, con il compito di individuare le soluzioni tecniche più efficaci per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità.

«La Regione- ha concluso l’assessore Gazzolo- è pronta a mettere in campo tutte le risorse che saranno necessarie per far partire il cantiere, non appena sarà possibile. Sicurezza in primo luogo, e poi la riapertura della viabilità, sono le nostre priorità per le prossime settimane».

La Ravegnana, però, stando ad alcune indiscrezioni, potrebbe restare chiusa anche per mesi.

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