sabato
19 Luglio 2025

«Una legge regionale contro l’omo-transnegatività». Un convegno a Ravenna

In occasione della giornata mondiale contro omofobia, bifobia e transfobia. Presentato un odg da Ravenna in Comune

Omotransfobia
Una campagna contro l’omo-transfobia

In occasione della giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, il circolo Arcigay “Don Arevalos” di Ravenna organizza un incontro di presentazione e riflessione sull’importanza di avere una legge che contrasti l’omotransnegatività. Appuntamento venerdì 18 maggio alla sala Buzzi di via Berlinguer alle 18.

Sarà presente la consigliera regionale Roberta Mori «per parlare – scrivono i promotori – del suo progetto di legge regionale studiato per constrastare il pesante clima di odio che impedisce alle persone Lgbti di vivere apertamente e serenamente la propria identità e per fermare le violenze».

Per meglio ragionare sull’eventuale necessità di una normativa, verranno ascoltate alcune testimonianze di chi ha vissuto queste discriminazioni. A seguire ci sarà una sessione si riflessione e dibattito insieme alle associazioni del terrriotorio sull’importanza e sulle ricadute che una tale legge potrà avere sulla società «e soprattutto su cosa si può fare attivamente per agevolarne la rapida approvazione».

Oltre a Mori saranno presenti Mirco Bagnari (consigliere regionale Pd), Ouidad Bakkali (assessora comunale alle politiche di genere), Margherita Graglia (psicoterapeuta, formatrice e saggista), Bruno Moroni e Ciro Di Maio (Arcigay Ravenna).

Sul tema è stato presentato anche un ordine del giorno in consiglio comunale dal consigliere di Ravenna in Comune Massimo Manzoli, consultabile a questo link.

Arte e cibo si incontrano a Faenza: il weekend della Cena itinerante (con bicchiere)

Quest’anno l’ormai celebre appuntamento diventa “Dawe”, spalmando iniziative per tre giorni

Cena Itinerante 2015 Corte Di Casa Sangiorgi Foto Massimo SaviottiTorna a Faenza l’ormai celebre Cena Itinerante che quest’anno diventa “Distretto A Weekend” spalmando eventi per tre giorni in centro, dal 18 al 20 maggio.

L’undicesima edizione è caratterizzata dal tema “Zavagli e Svarioni” che caratterizzerà le proposte di chef e cantine, padroni di casa e artisti.
La vera e propria “cena itinerante” è in programma venerdì 18 con oltre 50 postazioni e 44 ristoratori che si metteranno in gioco. La formula è semplice: in ogni tappa si potrà gustare un piatto, selezionare vino o birra e allo stesso tempo fermarsi ad ammirare un’installazione o una performance artistica.

Sabato 19 invece sarà dedicato a “arte e cibo di strada” con installazioni, laboratori, presentazioni o performance in luoghi selezionati, l’inaugurazione del murales di Tellas, il momento aperitivo, la cena con le proposte dei food truck attivi in tre diversi punti.

Domenica 20, infine, a diventare itineranti saranno le colazioni, a cui saranno affiancate visite guidate alla scoperta dell’arte faentina.

Info, mappa e programma dettagliato sul sito distrettoafaenza.wordpress.com o telefonando al 392 03196743.

Il venerdì e il sabato gli spazi apriranno alle 18.30. Prima di iniziare il percorso gli organizzatori invitano a passare da un “punto bicchiere” e infopoint per comprare il calice con taschina, in piazza San Francesco o in piazza della Libertà (di fianco al Duomo). Il bicchiere si trova in prevendita il 17 e 18 maggio alla Casa del Disco.
In caso di maltempo il programma resta invariato.

La sera del 18 maggio il quartiere del centro sarà chiuso al traffico per i non residenti dalle 18.30 alle 24. Navette elettriche e gratuite da piazzale Pancrazi e Filanda.

A Marina di Ravenna festa di inizio estate tra spettacoli, djset ed enogastronomia

Venerdì 18 e sabato 19 maggio lungo viale delle Nazioni e in piazza Dora Markus

Marinadiravenna
Uno scatto dall’edizione 2017

A Marina di Ravenna va in scena la festa di inizio estate, venerdì 18 e sabato 19 maggio dalle 18 fino a notte. Si tratta del Marina Summer Festival, in programma lungo viale delle Nazioni e in piazza Dora Markus, organizzato da Marina Flower, l’associazione che riunisce diverse attività economiche della località.

In programma dj-set (di, tra gli altri, Max de Giovanni, Wannabe, Matteo Manzoni e Luke Adams) e spettacoli (il 18 Nil Do Brasil e il 19 Club Royale di Devis Tagliaferri), mentre sul lungomare e in piazza saranno allestiti capanni con prodotti enogastronomici.

 

La baby prodigio Baldassarri non si ferma più: un oro e un bronzo anche in Israele

Ginnastica ritmica / La sedicenne ravennate al Gran Prix di Holon vince l’oro al nastro e il bronzo alla palla, bissando la doppietta di Coppa del Mondo a Guadalajara

Milena Oro Nastro
Oro nel nastro in Israele per Milena Baldassarri (foto FGI)

Brilla in maniera sempre più intensa la stella di Milena Baldassarri, protagonista anche in Israele dopo la doppietta di podi (argento alla palla e bronzo alle clavette) nella tappa di Coppa del Mondo disputata il 5 e il 6 maggio a Guadalajara, in Spagna. Nella seconda giornata di gare, al termine di due fantastiche prestazioni, la ginnasta ravennate vince infatti altre due medaglie al Grand Prix di Holon, facendo suonare le note dell’Inno di Mameli nella “Sport Hall Toto”. La sedicenne cresciuta nell’Edera Ravenna trionfa con il nastro aggiudicandosi l’oro con 16.950 punti, lasciandosi alle spalle ginnaste del calibro di Ekaterina Selezneva (16.800) e Arina Averina, campionessa mondiale di questa specialità al campionato di Pesaro 2017, quinta con 15 punti. In terza e quarta posizione l’ucraina Yeva Meleshchuk (15.550) e la bielorussa Julia Evchik (15.300). La stella della Fabriano, allenata da Julieta Cantaluppi e Kristina Ghiurova conquista anche il bronzo alla palla con il personale di 17.950. Davanti a lei la bielorussa Katsiaryna Halkina (19.200) e la ginnasta di Madame Viner, Arina Averina (18.850). Ai piedi del podio Ekaterina Selezneva (17.300).

Podio Nastro 1
Milena Baldassarri al centro del podio nel Gran Prix di Holon (foto FGI)

In precedenza, nella prima giornata di gare del Grand Prix la Baldassarri, salita in pedana con tutti e quattro gli attrezzi, si era classificata in 7ª posizione con 66 punti netti, centrando la finale a palla, clavette e nastro, uscendo solo da quella con il cerchio. Il podio era stato interamente russo: sul gradino più alto è salita Arina Averina con 76.700 punti, piazza d’onore per Aleksandra Soldatova a meno di un punto di distanza (75.750) e bronzo per Ekaterina Selezneva a quota 72.050. Il prossimo appuntamento internazionale è in programma dal 1° al 3 giugno ancora a Guadalajara, in Spagna, dove sono in programma i campionati europei.

Cori razzisti, schiaffi all’arbitro e pugni alla sua auto: caos a Santerno

Mano pesante del giudice sportivo in Seconda Categoria, penultima serie nazionale. E l’Aia decide di non mandare più arbitri al torneo del paese…

Cibox Santerno
Uno scatto prima dell’inizio della gara tra Santerno e Cibox

Erano molto attesi nel mondo del calcio dilettantistico ravennate i verdetti del giudice sportivo all’indomani della sconfitta del Santerno di domenica scorsa, 13 maggio, nella finale dei playoff di Seconda Categoria (penultima serie nazionale) giocata sul proprio terreno di gioco contro i forlivesi del Cibox. Finale che metteva in palio un posto in Prima Categoria e che è stata vinta ai supplementari (2-1) dai forlivesi con accese proteste dei padroni di casa, in un campo di gioco già in passato balzato agli onori delle cronache locali per momenti un po’ troppo “caldi”.

E così al Santerno è stata comminata una multa da 1.500 euro (una cifra decisamente elevata per una società di Seconda Categoria) – si legge nel comunicato della Figc – “per non avere impedito a persone non autorizzate l’ingresso nel terreno di gioco e non avere impedito che i propri sostenitori accerchiassero la terna arbitrale”; “per gravi intemperanze della propria tifoseria tali da mettere concretamente in pericolo l’incolumità della terna arbitrale”; e anche “per cori razzisti da parte dei propri sostenitori all’indirizzo di giocatori di colore”.

Il Giudice sportivo ha inoltre disposto un risarcimento del danno a carico della società ravennate (“se ed in quanto richiesto”) in quanto alcuni suoi sostenitori avrebbero tentato di forzare la portiera dell’auto dell’arbitro e “altri colpivano l’auto con pugni e calci”.

Il segretario Fabrizio Bezzi è stato inoltre inibito a svolgere qualsiasi attività per un anno “perché entrava nel recinto di gioco nonostante non fosse autorizzato e correva verso l’arbitro rivolgendo allo stesso frasi gravemente minacciose”. Per gli stessi motivi (anche se autorizzato a entrare in campo) è stato squalificato fino a novembre anche il presidente del Santerno, Massimiliano Vannelli.

Due anche i calciatori squalificati, di cui uno fino a gennaio “perchè al termine della partita, colpiva l’arbitro prima con uno schiaffo al volto e successivamente lo colpiva alla mascella provocandogli forte dolore”, si legge ancora nel comunicato della Figc.

E in seguito ai fatti di domenica, infine, la sezione ravennate dell’Aia ha deciso di interrompere le designazioni arbitrali per il torneo di calcio giovanile “Città di Santerno”, di fatto boicottando la società incriminata, “non essendoci più le condizioni per proseguire”.

Si fingeva nipote dell’ex parroco per derubare gli anziani, arrestata dopo sei mesi

Entrava nelle case con un complice: chiedevano di scambiare una banconota per fare rifornimento così da vedere dove tenevano il denaro e poi uno distraeva gli inquilini e la donna li ripuliva

1902910 Anziana TruffataSi presentava a casa di anziani fingendosi la nipote dell’ex parroco e con questa scusa riusciva a entrare in compagnia di un complice poi chiedeva di poter cambiare una banconota da 50 euro con altre di taglio minore per fare rifornimento al self service e così vedeva dove gli anziani tenevano il denaro. A quel punto il complice distraeva gli inquilini e la donna ripuliva la casa. Sono almeno tre i colpi che vengono attribuiti a una coppia di disoccupati di 61 e 56 anni residenti nell’Imolese: il 14 maggio sono stati arrestati all’esito di un mirato servizio congiunto dei carabinieri di Cervia e Imola.

I militari delle stazioni di Campiano, Castiglione di Ravenna e Filetto, riscontrate evidenti analogie tra alcuni gravi reati commessi nelle rispettive giurisdizioni, visionati i filmati delle telecamere disponibili, escussi i testimoni e sottoposte le vittime a positiva individuazione fotografica, individuavano ed identificavano i due malviventi: le accuse riguardano un furto in abitazione ai danni di una coppia di 80 ed 86 anni a Santo Stefano, un furto in abitazione ai danni di una 89enne di Castiglione di Ravenna e un furto in abitazione ai danni di una coppia di 88enni di San Pietro in Trento, tra ottobre e dicembre del 2017.

Il gip del tribunale di Ravenna l’8 maggio aveva emesso un decreto di custodia cautelare in carcere nei confronti dei due malviventi. Dopo giorni di ricerche la coppia è stata rintracciata nell’Imolese.

Il centro storico diventa circuito per il campionato italiano di bici a scatto fisso

Variazioni alla viabilità per il pomeriggio del 19 maggio

BiciNon hanno freni e i pedali girano sempre: sono le biciclette a scatto fisso, settore giovane in forte crescita, e nel pomeriggio di sabato 19 maggio il centro storico di Ravenna diventerà un circuito per una tappa del campionato nazionale. Per l’occasione saranno adottate alcuni variazioni alla viabilità classica.

Saranno interdette per tutti i veicoli la sosta dalle 12 fino alle 22 circa e la circolazione dalle 14 alle 22 lungo il circuito costituito da via M. D’Azeglio (nel tratto compreso fra piazza J. F. Kennedy e via Cura), via Cura (nel tratto compreso fra via M. D’Azeglio e via P. Uccellini), via P. Uccellini, via A. Agnello (nel tratto compreso fra via P. Uccellini e via G. Oberdan), via G. Oberdan (nel tratto compreso fra via A. Agnello e piazza Duomo), piazza Duomo, via G. Rasponi (nel tratto compreso fra piazza Duomo e piazza J. F. Kennedy) e piazza J. F. Kennedy.

Per raggiungere via G. Rasponi potrà essere utilizzato il percorso alternativo costituito da piazza Caduti per la Libertà, via A. Guerrini, via R. Gardini e via M. Fantuzzi. Per raggiungere la zona di via L. Longhi, via Nove Febbraio, via G. Pasolini e via C. Cattaneo, oltre al suddetto percorso, si potrà avere accesso da piazzetta Gandhi, via C. Cavour, via M. Fanti, via San Vitale, via Argentario, via C. Cattaneo, via C. Morigia e via A. Zirardini. L’uscita potrà avvenire da via A. Zirardini, via C. Morigia, via C. Cattaneo, via Argentario, via San Vitale, via Mura di San Vitale, via C. Cavour e piazzetta Gandhi. Nelle suddette strade la circolazione sarà gestita dal personale preposto. L’accesso e l’uscita da via G. Barbiani potranno avvenire da viale F. Baracca e via M. D’Azeglio.

Marinaio ubriaco prende a calci la volante, denunciato. E l’armatore paga i danni

Intervento della polizia richiesto perché disturbava i passanti nello stradello retrodunale: il 23enne è stato riportato a bordo della nave in porto su cui era imbarcato

Un marinaio ucraino 23enne, sceso a terra da una nave in porto a Ravenna, è stato denunciato dalla polizia per aver danneggiato un’auto di pattuglia mentre si trovava nello stradello retrodunale a Marina. Il giovane è stato poi riportato a bordo e l’armatore si farà carico di risarcire i danni del veicolo della questura. È accaduto nella serata del 15 maggio.

La chiamata al 112 è arrivata da una persona che aveva segnalato un giovane ubriaco che disturbava i passanti nello stradello. Sul posto i poliziotti trovavano il ragazzo visibilmente agitato e alterato. Poco prima era stato allontanato da uno stabilimento balneare perché disturbava i clienti presenti. Non è servito il tentativo di riportarlo alla calma e quando gli agenti hanno tentato di farlo salire sulla volante il giovane marittimo ha iniziato a prendere a calci gli sportelli danneggiando così il veicolo.

Oltre alla denuncia per il reato di danneggiamento aggravato, il 23enne ha rimediato una contestazione amministrativa per lo stato di ubriachezza.

Stop al “progettone” all’ex Magazzino Sir: «Ma riqualificheremo il Sigarone»

Niente più centro commerciale, uffici e negozi: i proprietari della Conad stanno valutando alternative. I grillini e Ancisi (LpRa) esultano

Ex SIR Esterno Popup 2019
L’ex Sir, detto Sigarone, in una foto dall’alto pubblicata sul blog di Beppe Grillo anni fa

Il progetto di riqualificazione del cosiddetto Sigarone, l’ex magazzino Sir in darsena, inizialmente previsto anche nell’ambito del Bando Periferie, dopo anni di annunci, di fatto viene stralciato. Con la promessa di realizzarne uno meno impegnativo economicamente e più “pubblico” rispetto al progetto di Nuovostudio presentato per la prima volta (e poi aggiornato nel tempo) all’Almagià nell’ormai lontano 2012. Quindi niente più centro commerciale, né piazza sopraelevata, uffici o negozi, essendo oggi difficilmente sostenibili economicamente, anche alla luce delle imminenti aperture di nuovi supermercati nelle vicinanze. La notizia era ormai nell’aria da mesi e la conferma ufficiale arriva dalla stessa Conad, proprietaria dell’area insieme all’Immobiliare Platani, in un’intervista al Carlino Ravenna. Conad che assicura comunque che la riqualificazione si farà ugualmente e che dice di voler pensare anche a «un impiego socio-ricreativo».

Esultano i grillini del Meetup ravennate “A riveder le stelle” che insieme ad altre associazioni avevano anche presentato un ricorso al Capo dello Stato, tuttora pendente, contro l’ipotesi di riqualificazione presentata in questi anni che non avrebbe secondo i proponenti garantito la tutela dell’edificio di archeologia industriale. «Coniugando le istanze della tutela che impongono il rigido rispetto di tutti i componenti di questo straordinario manufatto in cui forma e struttura coincidono – si legge in una nota inviata ai giornali dal Meetup – con la necessità del recupero e del riuso, la città potrà dotarsi di uno spazio unico e di altissima qualità in cui far convivere esigenze commerciali, economiche, culturali, artistiche, sociali e sportive, ridando finalmente slancio alla riqualificazione della Darsena attraverso il recupero del suo edificio più significativo e centrale. Un prezioso valore aggiunto ed un’operazione degna di una città di respiro europeo proiettata verso il futuro, dove i centri commerciali tradizionali, come giustamente evidenziato, hanno fatto il loro tempo.
Oltre 5.000 metri quadri di superficie, per 69 mila metri cubi di spazio interno, 30 metri di larghezza per oltre 16 di altezza, possono adattarsi flessibilmente ad accogliere un numero considerevole di attività, a fini di lucro e non». Il Meetup si spinge poi a lanciare proposte (dal museo della marineria alla sala per concerti) chiedendo già per il futuro il coinvolgimento dei cittadini. «Il rischio, però – termina il comunicato del Meetup – è che se l’Amministrazione non crederà per prima in un progetto di questa importanza e non si farà promotrice e guida per il recupero, affiancando il privato nella strada da intraprendere per il restauro, la gestione e la ricerca degli eventuali finanziamenti da riservare per il recupero del manufatto, tutto si areni, il degrado diventi insostenibile e la rinascita della Darsena di città resti solo un bel sogno. Alcuni imprenditori ci stanno credendo ed ottengono i primi risultati: l’augurio è che lo facciano tutti».

Sul tema interviene anche Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, che teme che questa sorta di dietrofront possa portare a una richiesta di soldi pubblici o, in alternativa, a nuovi volumi o benefici urbanistici, parlando della torre prevista a fianco del sigarone, ma appunto nel progetto appena di fatto stralciato e quindi al momento non più ipotizzabile. Ancisi, ricordando poi anche le sue battaglie contro il progetto del 2012 che «avrebbe conservato solo la parte esterna del sigaro» sottolinea poi come in questo modo sia andato perso il milione di euro promesso dallo Stato attraverso il sopracitato Bando Periferie a fronte di un investimento dei privati (per il progetto del centro commerciale) di oltre 8 milioni di euro. «Siamo i primi ad essere interessati alla riqualificazione del Sigarone – chiosa Ancisi –. Ma senza regalie né svendite pubbliche, e soprattutto avendo bene in mente che qualsiasi nuovo impatto edilizio sulla Darsena in destra canale non può essere introdotto a spizzichi, prescindendo dalle ricadute sul territorio, bensì collocandolo organicamente nella complessiva riqualificazione dell’intero comparto».

La Ravenna del cinema: dal Comune 65mila euro all’anno, ecco a chi e per cosa

Quattro i soggetti convenzionati con Palazzo Merlato: si occupano di programmazione cinematografica fatta di festival, rassegne e proiezioni tra corti, generi, musica e film d’essai

CinemaLe diverse realtà che si occupano di programmazione cinematografica a Ravenna sono di recente entrate tutte, per la prima volta, in convenzione con il Comune. Vale a dire che potranno contare su quei fondi, previa ogni anno la presentazione del progetto, per cinque anni. A oggi realtà anche di lunga data erano sempre state finanziate con la cosiddetta “compartecipazione”, ossia un finanziamento ad hoc deciso anno per anno. L’unica convenzione era quella che riguardava Ravenna Screen, una realtà che racchiudeva i tre soggetti allora operativi sul territorio, che però oggi non esiste più. I 22.500 euro che servivano a finanziare i progetti sviluppati sono quindi usciti dal budget annuo del Comune per il cinema, ma non tutto di quell’esperienza è andato perduto, perché tutti i soggetti confermano che manterranno alcune delle attività sviluppate sotto quel marchio, in particolare per quanto riguarda i progetti che coinvolgono le scuole, e soprattutto in questi anni si è sviluppata una consuetudine alla collaborazione che sta continuando a prescindere dagli impegni presi di fronte alle istituzioni.

In tutto, nel 2018, il Comune distribuirà una cifra di poco superiore ai 65mila euro tra i quattro soggetti che hanno raggiunto il punteggio necessario per accedere alla convenzione. Vediamoli a uno a uno.

Rassegne d’essai in centro al Mariani
Il punteggio più alto è andato a una new entry: Italsar, la società che gestisce il cinema Mariani di Ravenna e diverse sale a Faenza, nota anche con il significativo nome Cinemaincentro. 7,200 euro che serviranno, ci spiegano, per finanziare attività in gran parte già attivate negli anni passati senza contributi pubblici e che vanno sotto il titolo generale “Cinema in centro d’essai”. All’interno c’è la rassegna “2Days Cult Movie”, titoli d’essai in proiezione il lunedì e il martedì con incontri con l’autore; “Riusciranno i nostri eroi”, ossia due o tre appuntamenti autunnali con cinema d’essai dalla difficile circuitazione alla presenza degli autori; il “Cinema ritrovato” proposto dalla Cineteca di Bologna con pellicole restaurate in digitale di grandi capolavori; “Doc in Tour”, la rassegna promossa dalla Regione e dalla Fice per far circolare documentari nell’accezione più ampia del termine; “Cartoon Kids”, rassegna di cartoni per i più piccoli nei pomeriggi dei fine settimana.

Nightmare, un festival che non è più solo da incubo
Primo classificato per punteggio, tra i progetti più rodati, è stato quello di St/Art per l’ormai storico Nightmare Film Fest, una manifestazione che si è molto evoluta nel tempo e che nel 2017 ha ricevuto un importante riconoscimento, come ci racconta Franco Calandrini, direttore artistico: «A fine anno ci è stato dato anche il riconoscimento dal ministero come festival di valenza culturale nazionale, un motivo di orgoglio per noi che da tanti anni abbiamo quello della Regione e che, soprattutto nell’ultima edizione, abbiamo cercato di allargare il più possibile la manifestazione. Da un lato – continua Calandrini – abbiamo coinvolto le scuole, un aspetto per noi cruciale e che ha dato ottimi risultati: qui si può trovare il pubblico del futuro. Abbiamo portato avanti molti progetti in ambito formativo, stiamo ora preparando una Summer School e abbiamo ottenuto un tirocinio di 150 ore dall’Alma Mater, anche questo un dettaglio non scontato. Dall’altro, abbiamo ampliato l’ambito: in tanti anni avevamo ormai esplorato ogni possibile declinazione dell’horror e rischiavamo così di non poter più proporre sempre il livello qualitativo che vogliamo mantenere, da qui è nato l’allargamento al noir, al thriller, al fantasy». Anche perché ormai, come in letteratura, tracciare confini netti è sempre più difficile, forse. «Sì, è vero, lo vediamo bene anche nelle serie tv. Questo ci ha permesso di raggiungere nuovi pubblici, così come la collaborazione con GialloLuna NeroNotte. Certo, a noi continua a interessare il “lato oscuro” del cinema, non ci metteremo mai a fare commedie, se non qualche black comedy…». Più sale, più proiezioni durante i nove giorni (anche al Cinemacity), ma appunto, soprattutto più eventi extra e collaterali. Il 2017 è stato, per esempio, l’anno di David Lynch al Liceo Scientifico. «Certo, non possiamo pensare di portare sempre personalità di quel livello, anche perché forse non ce ne sono. Ma un motivo di orgoglio per noi è anche il fatto che gli autori e a volta i produttori vengano sempre a Ravenna per la proiezione dei loro film in concorso, cosa non scontata». Tremila i biglietti staccati nell’edizione 2017 (il doppio di quelli del passato) per un numero di presenze calcolato in circa 4.500 e che coprono un decimo del budget complessivo che si aggira sugli 80/90mila euro finanziato per un terzo dal Comune, per un terzo dalla Regione, per un 10 percento da finanziamenti statali e per il resto da sponsor e risorse proprie. L’edizione 2018, l’undicesima, si svolgerà dal 27 ottobre al 4 novembre, come ormai tradizione e avrà il suo cuore al Palazzo dei Congressi, ma con proeizioni ancora anche a Cinemacity. Ma gli eventi collaterali inizieranno appunto molto prima, e a breve, promette Calandrini, i dettagli per la prima Summer School.

Musica sul grande schermo per Soundscreen
Terzo nella classifica dei soggetti che entrano in convenzione con il Comune è Ravenna Cinema, realtà che racchiude due anime della programmazione per il grande schermo in città: Alberto Bucci, attualmente direttore artistico del Soundscreen Festival, e Fabrizio Varesco, documentarista e curatore della rassegna “Per non morire di televisione”. Anche le loro rassegne si svolgono all’interno del Palazzo del Cinema di largo Firenze. In particolare Soundscreen giunge quest’anno alla terza edizione e partecipa per la prima volta anche al bando di finanziamenti regionale, che serviranno a compensare in parte anche il calo di quelli comunali rispetto allo scorso anno. Anche per questo Bucci ha deciso di spostare la manifestazione da aprile a settembre, precisamente dal 21 al 29, mentre la rassegna di documentari andrà a ottobre. «Stiamo aspettando la risposta della Regione – ci spiega Bucci – per formulare un programma che tenga innanzitutto conto della qualità della proposta, ma sono in effetti convinto che spostare l’evento a settembre possa essere positivo anche in termini di presenze». Nell’ultima edizione sono stati 1.500 i biglietti staccati, inclusi ovviamente gli abbonamenti, per 3mila presenze complessive per questa realtà relativamente nuova che si concentra sul rapporto sempre più stetto tra musica e cinema, dove la prima è sempre meno colonna sonora, sempre meno accessoria e sempre più identità del film; ma anche e soprattutto come tema principale della narrazione. Un concorso internazionale che prende in consierazione dalla fiction ai biopic, dai documentari al genere musical, con particolare attenzione alle opere di ricerca e di sperimentazione dei nuovi talenti del cinema internazionale. questo ogni anno con almeno un grande evento live di sonorizzazione dal vivo con musicisti di rilievo nazionale come la Byzantium Experimental Orchestra di Bruno Dorella e Nicola Manzan e, l’anno scorso, il leader dei Verdena Alberto Ferrari. Tra gli ospiti delle prime due edizioni anche big come Frankie Hi-Nrg. Bucci conta di raggiungere in tutto un budget complessivo intorno agli 80mila euro di cui un 7 percento almeno coperto dallo sbigliettamento.

I Sogni compiono 19 anni e studiano nuovi modi per finanziarsi
Quarta realtà finanziata è quella paradossalmente più “antica”, ossia il circolo Sogni Antonio Ricci che ha appena archiviato la 19esima edizione del concorso internazionale di cortometraggi. Un budget totale intorno ai 16mila euro (di cui circa 4mila dal Comune) per 2.700 presenze all’ultima edizione. Nonostante il taglio delle risorse comunali, la manifestazione si è ampliata in termini di collaborazioni e continua a crescere in termini numerici. Non solo, anche in questo caso si sono ampliati moltissimo i laboratori nelle scuole che coinvolgono sempre più realtà, a partire dalle elementari. In particolare, con Cna ed Ecipar, Sogni è tra gli organizzatori del corso “Tecniche di regia per la realizzazione di corti cinematografici” che prevede la realizzazione di alcuni cortometraggi da parte degli allievi guidati dal regista Edo Tagliavini, lavori che saranno presentati al festival. «Il 2018 è anche l’anno dell’avvio della convenzione quinquennale con il Comune di Ravenna – commentano gli organizzatori – che permetterà di progettare su un orizzonte più ampio del singolo anno. Questa è un’ottima notizia, dopo 18 anni di progettazione anno per anno, ora ragioniamo in una dimensione più ampia. Le risorse a nostra disposizione sono però diminuite, su più fronti. Questo avrebbe potuto mettere a rischio “Corti da Sogni”, ma non ci siamo arresi: ecco allora il crowdfunding e la “Lotteria da Sogni” in cui l’artista Walter Ricci ha messo in palio tre suoi bellissimi dipinti. Le due iniziative da sole non sarebbero però state sufficienti; da qui la scelta di portare il costo della tessera del Sogni a 5 euro. La nuova tessera permetterà al nostro pubblico di seguire interamente le quattro giornate di proiezioni e di partecipare ai vari incontri, workshop e lezioni che il circolo sta allestendo per i prossimi mesi».

Tutto pronto per il 50esimo Palio della Caveja. Alla Rocca gli accampamenti militari

Da venerdì 18 a domenica 20 le giornate conclusive della Contesa estense con le sfidea tra i quattro rioni

Primo Weekend Contesa Estense, 14 15 Maggio 2016 (1)
Uno scatto dalla Contesa Estense

L’edizione 2018 del palio “Contesa estense città di Lugo” prosegue nel fine settimana del 18-20 maggio. Venerdì dalle 20.30 al Pavaglione lo spettacolo di bandiere con squadre ospiti ed esibizioni di diverse specialità. Durante la serata verranno celebrati i tiratori che hanno fatto la storia del Tiro alla Fune. Sabato dalle 14.30 nel prato della Rocca saranno allestiti accampamenti militari e dalle 21 lo spettacolo di tessuti aerei e le esibizioni di musici, giullari e giocolieri. Domenica ultima giornata di festeggiamenti: partono alle 15 i quattro cortei rionali con arrivo al Pavaglione, mentre alle 17 spazio al 50esimo Palio della Caveja, conteso tra Ghetto, Madonna delle Stuoie, De’ Brozzi e Cento. Ultimo appuntamento prima della chiusura del Palio 2018 con la premiazione e l’uscita dei Rioni.

Durante tutta la manifestazione sotto al loggiato del Pavaglione, presso l’Info Point Di Contesa, ci sarà l’annullo filatelico per i 50 anni del Palio Caveja. Sotto al Pavaglione sono inoltre allestiti gli stand gastronomici dei quattro rioni, aperti dalle 19 per la cena (tranne domenica 20 maggio). I festeggiamenti sono organizzati dalla Contesa estense città di Lugo con il patrocinio del Comune di Lugo.

Fino al 15 luglio divieto di balneazione alla Bassona per vincoli paesaggistici

Secondo le disposizioni del Comune stesso divieto anche per tutti i tratti all’altezza delle foci di fiumi, canali, porti

Divieto permanente di balneazione, in via preventiva, per motivi igienico-sanitari, di sicurezza e vincoli di conservazione, nei tratti di costa del territorio comunale interessati da foci di fiumi, canali e porti. Lo prevede un’ordinanza emanata dal Comune di Ravenna in ottemperanza alla normativa vigente. I tratti interessati sono quindi l’area militare poligono foce Reno e aree foce canale Destra Reno, foce fiume Lamone, porto canale di Ravenna, foce Fiumi Uniti, foce Bevano, foce fiume Savio. La stessa ordinanza prevede inoltre il divieto di balneazione relativo a tutte le acque dolci. Infine, fino al 15 luglio, per motivi legati a vincolo paesaggistico, il divieto di balneazione è in vigore nell’area Bassona a nord e sud della foce Bevano.

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