mercoledì
13 Agosto 2025

In aula col coltello, l’ispettore: «Può essere occasione per migliorare la scuola»

L’episodio alle elementari. Incontro tra genitori, dirigenti e insegnanti: valutazioni inc orso sui provvedimenti disciplinari

«Un evento anche grave come quello accaduto, se ben gestito può trasformarsi in un’occasione per migliorare la scuola». È la posizione espressa dall’ispettore scolastico Raffaele Iosa a proposito dell’episodio in una scuola elementare della Bassa Romagna dove un alunno l’11 aprile è andato in aula con un coltello mostrandolo a una compagna con intenti minacciosi. L’intervento della maestra ha impedito che la cosa potesse degenerare. Iosa ha fornito la sua riflessione partecipando venerdì 13 aprile all’incontro straordinario con i genitori indetto dall’istituto comprensivo per discutere del fatto. Erano presenti la dirigente dell’istituto, la vicaria, le maestre della classe coinvolta, l’assessore comunale all’Istruzione e un’assistente sociale.

Dopo il racconto del fatto accaduto da parte della maestra presente in classe durante l’episodio, i genitori si sono confrontati e hanno recepito l’operato della scuola. Ha concluso l’incontro il professor Iosa, che ha proposto un lavoro di integrazione e confronto all’interno della classe. La proposta è stata accettata sia dai genitori che dall’istituto comprensivo.

«L’istituto comprensivo dopo l’accaduto si è mosso informando le istituzioni preposte – ha spiegato la dirigente –. Ora valuteremo i provvedimenti disciplinari da mettere in atto nei confronti dell’alunno in questione».

«La presenza massiccia dei genitori ha fatto sì che il confronto effettuato fosse reale e utile all’integrazione all’interno della classe – ha dichiarato l’assessore –. Il comportamento della maestra, che come sempre mette in primo piano la sicurezza degli alunni, ha consentito che il fatto, certamente grave ma anche enfatizzato, non fosse causa di ulteriore disagi per i bambini. Ora sarà la scuola a decidere il provvedimento disciplinare per il bambino in modo che si renda conto del grave gesto compiuto».

Il programma completo della Notte d’oro primaverile tra concerti e tante mostre

Si esibiranno in piazza Lodovica Comello e Giovanni Caccamo. Al Mar ingresso libero all’esposizione di Alex Majoli dalle 18 alle 22. Ai chiostri la proiezione del cortometraggio Intercity

Presentazione notte d'oro
Presentazione notte d’oro

La Notte d’oro si veste a primavera sabato 21 aprile, in attesa del consueto appuntamento di ottobre. con un intenso programma di eventi in diversi luoghi del centro: mostre,  proiezioni e incontri con la fotografia come tema principale.

Alle 22.45 in piazza del Popolo il concerto gratuito di Lodovica Comello e Giovanni Caccamo preceduto, dalle 18 alle 20.30 da un dj set con Jsp, Mr Chriss Coketo e Kensi Klock, e dalle 20.30 alle 22.30 dalla proiezione di 1988/2018: 30 anni di videoclip diretti da Stefano Salvati.

Tra i protagonisti della serata la mostra Andante di Alex Majoli – reporter di calibro internazionale, già presidente di Magnum Photos (New York) – allestita al Museo d’arte della città, visitabile ad ingresso libero dalle 18 alle 22.

Sempre al Museo d’arte della città, alle 18 è in programma About Photography, conversazione sulla fotografia con Claudio Vitale, fotografo e documentarista, e Marco Giugliarelli, fotografo e collaboratore del “Messaggero”; e alle 19.30 un concerto degli allievi dell’Istituto superiore di studi musicali Giuseppe Verdi, che eseguiranno musiche di Debussy, Bloch e Schubert.

Il percorso prosegue alla Biblioteca Classense; alle 19 saranno inaugurate le mostre fotografiche Footage di Leonardo Goni e, in collaborazione con SiFest – Savignano Immagini Festival, la mostra Terra e uomini. Tra memoria e sentimento di Pier Paolo Zani. Nell’ atrio dell’aula magna della Classense sarà allestito un set fotografico, a cura del fotografo Gabriele Pezzi, dove poter fare un ritratto con uno tra gli sfondi più belli della città. Durante la serata saranno visibili anche le mostre Luca Tarlazzi, la storia illustrata e I Mulini a Ravenna dall’età veneziana al IXI sec.

Manifesto CANTANTI OKAi Chiostri Francescani, nella sala multimediale, dalle 19.30 alle 23 è in programma la proiezione del cortometraggio Intercity, regia di Silvia Bigi, dedicato all’opera di Raffaello Baldini; alle 21 concerto live di Luca Maria Baldini. A Palazzo Rasponi dalle Teste la Notte d’Oro Primavera inizia alle 19.30 con due mostre fotografiche a cura dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna: Darsena. The silent evening star e I quaderni del corso di fotografia degli allievi dell’Accademia.

Alle 20 ci sarà la premiazione dei vincitori della maratona fotografica #arRAngiati e dalle 21.30 il circolo del cinema Sogni propone nel salone nobile la proiezione del documentario Acqua e Zucchero. Carlo di Palma I colori della vita, accompagnata da un intervento del direttore della fotografia Roberto Cimatti. Aperta al pubblico anche la mostra Novecento Rivelato. Francesco Verlicchi: l’emozione della vita.

Nel vicino Palazzo Rasponi 2 (via D’Azeglio 2) dalle 21 alle 23 la mostra fotografica Dei Paesi di Pio De Rose. Per l’occasione sarà presente l’artista, con una visita guidata. Sempre in collaborazione con SiFest, a Palazzo Rasponi dalle Teste e in Biblioteca Classense il viaggio nella fotografia prosegue con un tuffo nel passato, con le cabine per le Istantanee da Ravenna – Spring Snapshot. Il pubblico è invitato a creare un’installazione site specific, che man mano si riempirà di fotografie, con una delle due copie di foto rilasciate dalla mitica cabina (fino al 6 maggio).

Nel programma anche Camera school per la Notte d’Oro, set fotografico per scatti scintillanti, alle 17 a Citt@ttiva (via Carducci 24); la mostra Fotografare la musica. Alfredo Lando e i volti famosi della canzone italiana e straniera, dalle 18 al Capta Lux Studio (via G. Rossi 33); la mostra Storia della Polizia municipale di Ravenna dalle origini a oggi, dalle 17 alle 22 in municipio; la proiezione del videomapping Tornasole. Ravenna nella memoria femminile, in memoria di 40 donne e bambine vittime civili delle stragi naziste di Roncalceci e di Madonna dell’Albero, dalle 21 alle 22 in piazzetta dell’Unità d’Italia; la presentazione del libro fotografico di Silvia Bigi L’albero del Latte,

Alle 21 a Cresco (via Sant’Agata 48). Fino alle 22 e anche domenica 22 aprile in piazza Kennedy ci sarà “Ravenna in fiore – Il giardino in centro storico”, le proposte dei floricoltori provenienti da tutta Italia. Aperti per l’occasione fino alle 23 la Cripta Rasponi e i giardini pensili del Palazzo della Provincia e la Domus dei Tappeti di Pietra (ingressi a pagamento).

L’Opera di Religione della Diocesi di Ravenna aderisce disponendo l’apertura straordinaria serale del Battistero Neoniano e del Museo Arcivescovile dalle 20 alle 23 (ultimo ingresso e chiusura biglietteria alle 22.45; accesso regolato da biglietto cumulativo al costo ridotto); saranno organizzate delle visite guidate gratuite a entrambi i monumenti con partenza dal Battistero Neoniano alle 20.15, 21.15 e 22.15.

Guide in Rete Cna propone invece due percorsi inediti di visita guidata gratuita nella Ravenna del Novecento, attraverso foto d’epoca (percorso 1 ore 17.30, 18.30, 19.30, 20.30; percorso 2 ore 18, 19, 20, 21): punto di partenza piazza San Francesco (davanti allo Iat), prenotazione obbligatoria ai numeri 0544 35404 – 482838 (max 35 persone a gruppo).
Locali e negozi del centro storico proporranno iniziative e aperture serali straordinarie e parteciperanno al progetto fotografico Ci metto la faccia.

Jovanotti a Ravenna in visita dal dottor Fussi: salta il concerto di Bologna

L’artista ha un piccolo edema alle corde vocali: imposti tre giorni di silenzio totale

Jovanotti Fussi
Jovanotti con il medico Fussi

Jovanotti a Ravenna, questa mattina (lunedì 16 aprile) per sottoporsi a una visita del celebre chirurgo Franco Fussi, specialista in foniatria e otorinolaringoiatria che ha tra i suoi pazienti i più importanti cantanti italiani e non solo.

A rivelarlo è lo stesso Lorenzo Cherubini che pubblica la foto su Instagram annunciando il rinvio del concerto di questa sera a Bologna. «La diagnosi è un piccolo edema alle corde vocali – scrive Jovanotti – ma se non faccio almeno 3 giorni di silenzio totale e terapia il rischio è che poi peggiori ulteriormente. È la prima volta che mi capita di dover rimandare uno show mi dispiace molto».

Dopo Bologna, il prossimo concerto è in programma il 19 aprile a Roma e al momento è quindi confermato.

In fila per un posto di lavoro al nuovo supermercato Despar di via Romea Sud

Sorgerà a Ravenna al posto dell’ex concessionaria Francia. Le selezioni nell’agenzia per il lavoro di via della Lirica

Fila DesparAlmeno duecento persone sono in fila in strada, in via della Lirica a Ravenna, in attesa di partecipare (nella sede dell’agenzia per il lavoro Adhr Group) alla selezione del personale per il nuovo supermercato Despar che aprirà dopo l’esatte in via Romea Sud, nell’area dell’ex concessionaria Francia (a questo link il progetto, già contestato anche per il “rischio archeologico”).

Despar Nordest cerca 80 persone da assumere direttamente tra addetti ai banchi pescheria, macelleria e gastronomia, ortofrutta, salumi e formaggi.

Quella necropoli sotto l’ex concessionaria Francia, dove nascerà un supermercato

Lavori (e selezione del personale) in corso. Le preoccupazioni e le critiche di Ancisi (Lista per Ravenna) e Perini (Ama Ravenna)

Ingresso Ex Francia In Discesa Dal Ponte Nuovo Sullo Sfondo Il Cantiere Despar
Una foto dei lavori inviata ai giornali da Alvaro Ancisi

Sono già in corso le selezioni per i dipendenti del nuovo supermercato Despar che aprirà dopo l’estate in via Romea Sud, nell’area dell’ex concessionaria Francia, nei pressi della rotonda Gran Bretagna, a Ravenna. Un intervento che sta facendo discutere (a questo link l’interrogazione di Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna) innanzitutto per la presenza nelle vicinanze di altre strutture simili, ma che potrebbe aver ricadute anche dal punto di vista archeologico. Nel sottosuolo, infatti, in zona si trova una delle più grandi necropoli (costituita da circa 150 sepolture) del territorio.

La “necropoli di viale Europa” (come viene definita anche nella mappa interattiva da poco realizzata dalla fondazione Ravennantica, in cui si parla di “un consistente campione di sepolture comprese fra il 1° e il 3° secolo” è stata scoperta in occasione degli scavi per il sottopassaggio ferroviario della linea Ravenna-Rimini, all’inizio degli anni novanta. A ricordarlo è Marina Giusti, del comitato Ave Ravenna (nato negli anni scorsi per tenere alta l’attenzione a Ravenna sul “rischio” archeologico), con tanto di relazioni di scavo in mano in cui si parla di vari materiali presenti nelle tombe: la più alta percentuale è formata da monete, ma si contavano anche numerose lucerne, contenitori in ceramica, oggetti in bronzo, in ambra e oro. «Dove sono esposti – si chiede provocatoriamente la responsabile del comitato – per poterli ammirare?». Il comitato si dice preoccupato per questo intervento partito “nel silenzio generale” e si rammarica per quella che viene definita come un’altra occasione mancata per recuperare ulteriori sepolture (a pochi mesi dall’inaugurazione del nuovo museo di Classe) e magari allargare la conoscenza dell’area, collegando Classe alla Cesarea e tutte le aree che costituivano l’antico porto. «Qui la tendenza invece è a distruggere – continua Giusti –, a nascondere l’antico, anche in casi come questi in cui si potrebbe scavare a colpo sicuro, prelevare i materiali più interessanti e poi richiudere, magari cercando finanziamenti europei che altre città usano allo stesso scopo, e impiegando gli studenti della nostra università».

Dalla Soprintendenza Archeologica, da noi contattata, sottolineano come, essendo un intervento privato, non abbiano la possibilità di fare molto, senza una Carta delle potenzialità archeologiche (la cui approvazione a Ravenna è attesa da anni) che sia in grado di limitare in determinate zone gli interventi già in fase di pianificazione urbanistica. «L’area ha un’alta potenzialità archeologica, ma fortunatamente, essendoci anche un vincolo regionale che imponeva un rialzamento per questioni idrogeologiche, il progetto non pare così impattante per il sottosuolo – ci dice il nuovo funzionario della Soprintendenza, Massimo Sericola –. Senza una carta delle potenzialità archeologiche non abbiamo particolari strumenti normativi a disposizione. Del progetto ne siamo venuti semplicemente a conoscenza, quindi abbiamo chiesto elaborati progettuali e abbiamo dato loro indicazioni. Abbiamo suggerito un archeologo in cantiere, abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Adesso, a rigor di legge, si deve pronunciare chi sta lavorando, seguendo l’iter classico: in caso di ritrovamenti dovranno essere segnalati e in quel caso si interverrà».

A essere preoccupato per l’intervento, anche il consigliere di maggioranza Daniele Perini, che ha depositato un’interrogazione sul tema

La campagna della Uaar sull’8 per mille: «Un inganno a vantaggio della Chiesa»

L’unione degli atei e degli agnostici denuncia ancora una volta la mancata trasparenza

Firma 8 Per Mille 1172x640.jpg.pagespeed.ce.Bfh9FGWA4jA partire dal 15 aprile, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione sul proprio sito il modello 730 precompilato e l’Uaar (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) , ha pensato di cogliere l’occasione per ricordare a tutti i contribuenti che il meccanismo dell’8 per mille è fondato «su un inganno a tutto vantaggio della Chiesa cattolica».

«L’Uaar è da anni impegnata per l’abolizione dell’8 per mille o per il passaggio a una tassa che gravi solo sul contribuente che vuole espressamente finanziare la propria religione. Finché non si realizzerà questo nostro auspicio – scrive il responsabile provinciale dell’unione degli atei e degli agnostici, Claudio Pagnani – riteniamo di fondamentale importanza informare i contribuenti su questo perverso meccanismo. Non sono in molti per esempio a sapere che anche le quote non espresse — quelle che non vengono destinate, perché il contribuente non firma né per lo Stato né per una delle confessioni religiose che ha accesso ai fondi — sono comunque ripartite in proporzione alle firme ottenute. Meccanismo che si traduce nel fatto che la Chiesa cattolica con il 37% delle firme si aggiudica l’82% dei fondi».

Una questione, quella della mancanza di trasparenza, sulla quale è intervenuta anche la Corte dei Conti, per ben due volte nell’arco dell’ultimo anno e mezzo, sottolineando altresì come lo Stato sia l’unico competitore che non sensibilizza l’opinione pubblica sulle proprie attività con campagne pubblicitarie, manifestando in tal modo un disinteresse che ha determinato, nel corso del tempo, «la drastica riduzione dei contribuenti a suo favore».

L’Uaar, che sin dalla sua nascita è impegnata nella difesa della laicità delle istituzioni, da anni lotta per l’abolizione dell’8 per mille «o quantomeno per un uso laico di quello statale». E in questo solco si iscrive la campagna Occhiopermille, lanciata per la prima volta nel 2007 e partita in questi giorni in particolare sui social, allo scopo «di aiutare i contribuenti a effettuare una scelta informata e consapevole per la destinazione dell’8 per mille».

Il Ravenna conquista un punto d’oro contro il Renate e festeggia la salvezza

Calcio C / Pareggio senza reti nella difficile trasferta in terra lombarda per i giallorossi, che raggiungono l’obiettivo principale a tre giornate dalla fine e restano in corsa per i playoff

Renate-Ravenna 0-0
RENATE (3-5-1-1): Di Gregorio; Di Gennaro, Teso, Vannucci; Mattioli (17’ st Finocchio), Simonetti (31’ st Ungaro), Pavan, Scaccabarozzi (48’ st Ferri), Anghileri; Palma; Lunetta. A disp.: Cincilla, Piscopo, Mutti, De Micheli, Fietta, Gatelli. All.: Cevoli.
RAVENNA (3-5-2): Venturi; Venturini, Lelj, Rossi (45’ st Ronchi); Magrini (23’ st E. Ballardini), Selleri (23’ st Piccoli) Papa, Maleh, A. Ballardini (13’ st Ierardi); De Sena (13’ st Maistrello), Broso. A disp.: Gallinetta, Costantini, Sabba, Capitanio. All.: Antonioli.
ARBITRO: Meleleo di Casarano.
NOTE – Amm. Lunetta, Ierardi. Spettatori circa 500. Angoli: 6-3. Recupero: 2’ e 4’.

Antonioli Selfie
Il selfie del tecnico Mauro Antonioli con cui festeggia con la squadra la salvezza

Arriva a Meda il verdetto che tutto il Ravenna aspettava: il primo 0-0 del 2018, conquistato contro un avversario tosto come il Renate, e il primo pareggio dopo nove giornate, è il punto che serve ai giallorossi per prendersi la salvezza matematica, anche considerando tutte le possibili classifiche avulse. Una grande impresa, raggiunta con tre giornate d’anticipo da un gruppo straordinario, cresciuto strada facendo nella consapevolezza, nella forza e nella qualità del gioco, capace di andare oltre le difficoltà ma anche capace di restare sempre fuori e bravo ad accelerare nel momento clou della stagione, grazie anche al lavoro di Antonioli (decisiva la virata tattica al 3-5-2) e del suo staff. Una salvezza che permette al Ravenna di affrontare con estrema serenità gli ultimi atti del campionato e di provare ora a regalarsi il sogno dei playoff, a questo punto la ciliegina sulla torta della stagione, distanti due sole lunghezze.

Primo tempo Nelle ore che precedono la gara il Ravenna perde Palermo, per affaticamento muscolare, e Marzeglia, l’atteso ex del match, colpito da influenza nella notte. Mancano anche Barzaghi e Cenci. Antonioli lancia dal primo minuto Amedeo Ballardini (alla sua prima da titolare) e Maleh. E’ capitan Anghileri a provare a spezzare l’equilibrio iniziale con due tentativi che Venturi neutralizza senza eccessivi affanni. Ci prova De Sena al 25’ su cross di Maleh: Di Gregorio fa buona guardia. Al 27’ combinazione Pavan-Simonetti-Pavan e il colpo di testa di questo è bello ma impreciso. Poi Venturi ferma un’iniziativa di Scaccabarozzi e al 35’ né Broso né De Sena riescono ad arrivare sul bel pallone messo in area da Maleh.

Secondo tempo La ripresa vede un Renate più aggressivo all’inizio e Venturi inizia il suo pomeriggio di lavoro al 9’ deviando in angolo il colpo di testa di Teso, raggiunto dalla bandierina da Palma. Poi al 19’ è Finocchio, appena entrato, a spaventare l’estremo difensore ravennate con un tiro dal limite che sorvola di poco la traversa. Break giallorosso con Maistrello che al 25’ ruba palla, si invola verso l’area e viene fermato fallosamente da un avversario: dentro o fuori area? Il dubbio c’è ma l’arbitro decide di non fischiare. Al 29’ l’occasione migliore per i padroni di casa con la discesa di Vannucci che disegna una perfetta parabola per Anghileri, il cui colpo di testa sfiora il palo. Vannucci si mette in proprio al 35’ con una bordata dalla gran distanza che sibila di poco a lato alla sinistra di Venturi. Il Ravenna gestisce e controlla l’ultimo quarto d’ora di gara sigillando il gradito pareggio.

Le dichiarazioni del dopo-gara
Mauro Antonioli
(allenatore Ravenna FC): «Abbiamo compiuto un’impresa strepitosa addirittura con tre giornate d’anticipo, e questo non era per nulla scontato a inizio stagione. Un’impresa compiuta con un gruppo giovane, il più giovane del girone, che ha saputo superare i tanti infortuni e le difficoltà legate all’inesperienza e all’adattamento alla categoria. Ringrazio tutte le componenti che hanno lavorato per questa impresa, è un merito che va diviso tra tutti. Adesso giochiamo in assoluta serenità provando a inseguire quello che per noi è sempre stato un sogno proibito in questa annata, vale a dire i playoff».

Risultati (35ª giornata): Renate-Ravenna 0-0, Fano-Mestre 1-0, Vicenza-Pordenone 1-1, FeralpiSalò-Santarcangelo 1-1, Sambenedettese-Teramo 2-0, Gubbio-Triestina 1-1, Padova-Albinoleffe 1-1; lunedì 16 aprile, ore 20.45, Reggiana-Bassano. Riposano: Fermana e Sudtirol.

Classifica: Padova (31 gare disputate) 58 punti; Sambenedettese (31) 52; Reggiana (30) 50; Mestre (32), Bassano (31), Sudtirol (31) e Feralpisalò (32) 46; Triestina (31) e Pordenone (32) 42; Renate (31) 41; Albinoleffe (31) 40; Ravenna (31) 39; Fermana (31) 37; Santarcangelo* (21), Gubbio (32) e Teramo (32) 33; Fano (31) 31; Vicenza° (31) 30 (*un punto di penalizzazione; °4 punti di penalizzazione).

 

L’OraSì rovina tutto in casa con Bergamo: ora per i playoff bisogna vincere a Jesi

Basket A2 / Brutta sconfitta al Pala De André per i ravennati, che si inchinano a un avversario molto in forma ma non imbattibile e a una giornata dal termine vedono complicarsi il raggiungimento dell’obiettivo stagionale

Ravenna-Bergamo 79-81
(14-26, 36-46, 57-66)
ORASI’ RAVENNA: Giachetti 8, Rice 12, Sgorbati 4, Esposito 2, Grant 23, Chiumenti 7, Montano 1, Raschi 5, Masciadri 17, Vitale. All.: Martino.
BERGAMO BASKET: Laganà 12, Solano 19, Sergio 14, Hollis 20, Fattori 3, Ferri 3, Bozzetto 10. All.: Sacco.
ARBITRI: Gagliardi, Longobucco e Tarascio.
NOTE – Spettatori 2700 di cui 30 tifosi ospiti. OraSì: tiri da due 21/44, da tre 6/23, liberi 19/23, rimbalzi 40. Bergamo: tiri da due 13/32, da tre 11/28, liberi 22/26, rimbalzi 40. Prima della gara Jerai Grant è stato premiato come miglior giocatore del mese di marzo del campionato di A2 Est.

Verorasi Vetri
Stefano Masciadri non è al meglio della forma

L’OraSì gioca una gara tutto cuore contro una Bergamo al quale riesce tutto per tre quarti, le manca un libero per pareggiare nel finale e così deve cedere al Pala De André (79-81) rimandando alla gara di domenica prossima a Jesi ogni possibilità di accedere ai playoff. Servirà una vittoria, perché a parità di punti con Ferrara l’OraSì sarebbe penalizzata dallo 0-2 subìto contro gli estensi e mancherebbe così l’obiettivo principale stagionale. Anche nel caso Ferrara e Ravenna venissero raggiunte da Imola, l’ottavo posto sarebbe della Bondi.

Primo quarto Bergamo parte nel quintetto annunciato, OraSì con Esposito al posto di Masciadri, acciaccato al ginocchio sinistro. Cinque punti di Hollis per cominciare (2-5) ma Bergamo poi allunga dalla lunga distanza con Sergio e Solano (6-13). Entra Masciadri ma Bergamo è implacabile da tre (6-19) ed il suo primo quarto è da NBA. La sirena arriva sul meno 12 per i ravennati: 14-26.

Secondo quarto Un gioco da tre di Chiumenti riduce lo scarto, Bergamo riparte ma dall’altra parte si mette in moto Giachetti e Grant non è marcabile, quindi a 2’ dall’intervallo lungo è 35-41. Gli ospiti si rimettono in carreggiata con i liberi ed a metà partita sono avanti di 10 con la tripla di Laganà sulla sirena.

Terzo quarto Si riparte con un’OraSì determinatissima che riapre tutto con un break di 6-0 che sarebbe aumentato senza un alley-oop non mandato a segno dalla ditta Rice-Grant, che però è pienamente in partita al pari di Masciadri (45-48). Potrebbe anche arrivare il pareggio ma l’OraSì affretta un paio di conclusioni dalla lunga che non entrano. Bergamo allora resta in vantaggio con i liberi, perché Ravenna è presto in bonus (52-57) poi Solano colpisce a ripetizione e sul 57-66 è tutto da rifare per l’OraSì.

Ultimo quarto Ravenna si porta sul 71-72 con una serie di iniziative eccellenti di Raschi ottimamente sfruttate da Grant. Altre due triple di Sergio raffredda l’entusiasmo della rimonta ma Rice non molla (75-78 a 1’26”). A 10” dalla fine Ravenna recupera palla e Hollis commette il quinto fallo su Masciadri, che dalla lunetta però fa 1/2 (78-79). Fallo scontato su Laganà, che dalla lunetta non sbaglia (78-81), Montano subìsce fallo un attimo prima di segnare da tre da oltre metà campo e allora sbaglia il secondo libero per dare un’ultima possibilità all’OraSì ma il tiro di Masciadri è da posizione impossibile e finisce così.

Le dichiarazioni del dopo-gara
Antimo Martino (allenatore OraSì Ravenna): «Faccio i complimenti a Bergamo, purtroppo abbiamo sperimentato sulla nostra pelle il loro momento di grandissima fiducia, ne hanno vinto sei in fila e meritano ampiamente la salvezza. Noi siamo partiti male mentre giocatori come Hollis e Solano risultavano imprendibili, poi non siamo stati lucidi soprattutto in qualche contropiede. Per diverse volte siamo arrivati a tiro del sorpasso ma non ci siamo riusciti e questo forse ha cambiato psicologicamente la gara. Adesso ci prepareremo al meglio per la partita decisiva di Jesi alla quale spero di arrivare fisicamente meglio rispetto a questa settimana nella quale Giachetti, Grant e soprattutto Masciadri hanno avuto problemi».

Risultati (29ª giornata): Andrea Costa Imola Basket-XL Extralight Montegranaro 73-65, Unieuro Forlì-Tezenis Verona 75-85, Consultinvest Bologna-Assigeco Piacenza 76-70, OraSì Ravenna-Bergamo 79-81, Agribertocchi Orzinuovi-Dinamica Generale Mantova 87-99, Alma Pallacanestro Trieste-GSA Udine 79-85, Roseto Sharks-De’ Longhi Treviso 80-98, Bondi Ferrara-Termoforgia Jesi 75-58.

Classifica: Trieste e Bologna 42; Treviso 38; Montegranaro 36; Udine e Verona 34; Ferrara, Ravenna e Jesi 32;  Imola 30; Mantova 26; Forlì 24; Piacenza 22; Bergamo 20; Roseto 12; Orzinuovi 8.

Turismo, Confindustria boccia la proposta della Regione su Cassani presidente Apt

«Senza nulla togliere ai suoi meriti, ci aspettavamo un nome maggiormente rappresentativo, una figura tecnica di valore internazionale, con esperienze nel settore»

Foto Bonaccini Cassani
Cassani, a destra, con Bonaccini

Confindustria Romagna boccia la proposta della Regione di nominare l’ex campione e ct della Nazionale di ciclismo, Davide Cassani, presidente dell’Azienda per la promozione del turismo dell’Emilia-Romagna. E, in vista dell’assemblea dei soci di Apt per il rinnovo degli organismi e delle cariche societarie, invita i soggetti coinvolti «a valutare per la presidenza la candidatura di una figura tecnica di valore internazionale, che abbia esperienze e competenze a 360 gradi sull’ampio e variegato mondo del turismo».

«Senza nulla togliere alla persona e ai meriti di sportivi di Davide Cassani, stimato professionista – precisa il presidente dell’associazione, Paolo Maggioli – ci aspettavamo un nome maggiormente rappresentativo e con una conoscenza approfondita dei tanti aspetti che compongono un settore economico complesso e decisivo per il territorio. Il presidente del principale ente di promozione turistica della Regione non deve solo essere un ambasciatore, ma una figura che faccia da regia con fermezza e sapienza alle tante anime che lavorano nel comparto, con conoscenze globali nel settore che a livello mondiale ha il più alto potenziale di crescita. Per liberare questo potenziale ancora inespresso del nostro territorio servono talenti che sappiano elaborare una strategia di marketing territoriale visionaria e lungimirante: in questo scenario Cassani sarebbe certamente un eccellente ambasciatore del turismo sportivo, così come altri professionisti che si sono distinti per meriti nelle proprie carriere potrebbero essere i volti e le voci che raccontano le tante sfaccettature del turismo emiliano-romagnolo. Dopotutto – conclude Maggioli – le persone continueranno a essere le prime e principali risorse di questo settore, in cui l’automazione avrà meno impatto rispetto ad altri ambiti, a favore dell’occupazione umana».

La voce italiana dell’autore di culto Thomas Ligotti, ispiratore di “True detective”

Parla Luca Fusari, traduttore dei racconti da cui è nato anche lo spettacolo degli Orthographe in scena al Rasi di Ravenna dal 16 al 21 aprile

LucafusariTraduttore dall’inglese di una molteplicità di autori per numerose case editrici, Luca Fusari è stato anche il traduttore, per Il Saggiatore, del testo di Thomas Ligotti Teatro grottesco a cui è ispirato lo spettacolo degli Orthographe in scena al Rasi dal 16 al 21 aprile (info a questo link).

Autore di culto, personalità schiva, i suoi testi sono stati più volte premiati ed è arrivato al grande pubblico per essere stato uno degli autori di riferimento degli sceneggiatori della fortunata serie tv True Detective. Abbiamo chiesto di parlarcene a Fusari, che ci tiene a precisare di non «essere un critico letterario», ma di certo, come traduttore è un lettore a dir poco “speciale”.

Perché questo libro è considerato un capolavoro, secondo te?
«Io l’ho trovato unico, perché racconta cose inaspettate, riesce a portarti in mondi e in ambienti che mai avresti immaginato, senza sfruttare o riproporre i cliché dell’horror. È soprattutto un autore dalle grandissimi atmosfere, dove riesce a immergerti completamente. Un altro elemento che lo distingue molto è che scrive racconti, e riesce quindi a rendere tutto questo sulla media e breve distanza».
Eppure, anche se non ne usa i cliché, è “classificato” come letteratura horror…
«Sì, ma è un horror metafisico: l’orrore è soprattutto psicologico, è l’orrore dell’anima, dell’interiorità, un’atmosfera, come dicevo, in cui ci si trova completamente immersi».
Qual è stato il primo problema che ti sei posto quando hai iniziato il lavoro di traduzione?
«Innanzitutto, la lingua che usa, che è molto piana, con un lessico molto medio e a volte vuole essere addirittura un po’ obsoleta. Non solo, utilizza moltissimo le ripetizioni, un tic sicuramente più accettata in inglese ma che ho ritenuto dovesse passare anche nell’italiano, mi sembrava essenziale per rendere quel ritmo lento e a volte faticoso che lo caratterizza. La difficoltà principale è stata proprio quella di evitare di semplificare e snellire per renderlo più leggibile».
È una scelta che hai fatto per un autore così complesso o che caratterizza il tuo lavoro in generale? Traduci autori molto diversi, per pubblici diversi, come interpreti il tuo ruolo? Credi di doverlo rendere evidente?
«Tutt’altro, se il libro che traduco piace voglio che il merito sia dato tutto all’autore, al suo stile. Il mio compito è renderlo al meglio. Certo, è giusto che anche il lettore sappia che il libro non nasce in italiano, Ma il mio sforzo è quello di non fare scelte invasive, di attenermi anche a scelte che un autore italiano non farebbe».
La scelta del titolo in Italiano di Teatro grottesco?
«In realtà era lo stesso dell’originale, con la differenza che in originale aveva un impatto diverso perché era appunto in un’altra lingua. Si è anche valutato per un titolo in inglese, per mantenere questo effetto, ma poi è rimasto così».
Lo spettacolo degli Orthographe lo hai visto? Come ti è sembrato?
«Mi è piaciuto molto, l’ho trovato molto azzeccato, credo che abbiano restituito quelle atmosfere di cui ti parlavo nella messa in scena minimale con dettagli molto azzeccati e mi è molto piaciuta anche l’intepretazione che rende bene il ritmo».
Ligotti è un personaggio schivo e quasi leggendario per la sua lontananza dai riflettori. Lo hai contattato durante la traduzione?
«In realtà no, è una cosa che mi capita di fare ma non in quel caso. Mi sono confrontato molto con la redazione del Saggiatore. Più tardi, però, mi fu chiesta un’intervista e dovetti fare tutta la trafila attraverso l’agente e l’editore italiano. Va detto però che in realtà, una volta raggiunto, è sempre molto disponibile nelle risposte, ama molto spiegare perché scrive».
Un’ultima domanda più generale al traduttore: siamo in un’epoca di grande cambiamenti nel mondo editoriale italiano. Secondo te, stiamo traducendo le cose giuste?
«Sono solo un traduttore e l’argomento è davvero vasto e complesso. Posso però sicuramente dire che ci sono soprattutto tante medie e piccole case editrici che fanno proposte interessanti e scelte coraggiose. In generale i libri sono tantissimi, quello che mancano sono i lettori».

Nuovo autovelox fisso a Punta Marina? In realtà è solo uno dei nuovi box contenitori

Installati i primi dei 15 previsti. Ospiteranno a turno velox mobili della Municipale

Bagno Perla Velox
La foto postata su Facebook dal titolare del bagno Perla di Punta Marina per mettere in guardia gli automobilisti dal nuovo velox, che in realtà è solo il contenitore per eventuali velox mobili

Stanno già iniziando a fare discutere i nuovi autovelox, in particolare quello installato sul lungomare di Punta Marina. In realtà non si tratta però come stanno scrivendo in molti sui social di autovelox fissi ma solo di box che potranno contenerne di mobili, a turno e a seconda delle decisioni della Municipale, come già annunciato lo scorso inverno dall’Amministrazione comunale. Sono 15 quelli che sono stati o stanno per essere installati in queste settimane su strade comunali, sui 48 previsti in totale.

Oltre a quello di Punta Marina, in viale Colombo tra il Bagno 4 venti e via delle Sirti, i box sono stati o saranno installati entro fine mese a Marina Romea/Porto Corsini in via Baiona all’altezza del civico 138; a Mandriole in via Mandriole al centro del paese vicino alla chiesa (civico 182); ad Ammonite in via Santerno Ammonite tra il civico 89 e il 91; a Ravenna in viale Mattei – carreggiata sud direzione est; a Ravenna in via Destra Canale Molinetto tra via Stradone e via Casadei; a Piangipane in via Piangipane fronte civico 101; a San Bartolo in via Cella all’altezza del civico 207; a San Pietro in Vincoli in viale Farini all’altezza dell’intersezione con via del Sale e Castello; a San Zaccaria in via Dismano all’altezza del civico 561; a Castiglione in via Ponte della Vecchia all’altezza del civico 65; a Madonna dell’Albero sulla strada provinciale 27 all’ingresso dall’Adriatica in direzione San Bartolo (civici 50/52); a Santo Stefano sulla strada provinciale 27 (via Cella dal civico 319 al civico 321 in direzione San Bartolo/Carraie); a Ragone sulla strada provinciale 5 (chilometro 5 direzione Russi – Ravenna); a Sant’Alberto in via Basilica in prossimità del civico 241.

Quattro sono invece i veri e propri autovelox fissi che verranno installati quest’anno nel territorio comunale. Il primo, in questi giorni, farà la sua comparsa vicino a Mirabilandia (provinciale 101). Le altre installazioni sono previste, in ordine di tempo, sulla Ravegnana, a Castiglione e poi a Fosso Ghiaia sull’Adriatica.

Incassa un assegno della madre e poi querela il bancario: denunciato 59enne

Dovrà rispondere di tentata rapina e calunnia aggravata: ha cercato di scaricare la colpa sul cassiere, accusandolo di essersi tenuto i contanti

Assegno

Un 59 enne di Casola Valsenio ha incassato un assegno da 300 euro della madre anziana e si è appropriato del denaro, poi ha cercato di scaricare la colpa sul cassiere della banca, arrivando al punto di denunciarlo ai carabinieri accusandolo di essersi appropriato del titolo di credito senza dargli in cambio i contanti.

I militari, però, hanno scoperto che l’uomo aveva escogitato quella messa in scena per costringere il cassiere a consegnargli la somma dell’assegno una seconda volta e pertanto lo hanno denunciato per tentata rapina e calunnia aggravata.

La vicenda risale agli ultimi mesi dello scorso anno, ma le indagini dei carabinieri di Casola si sono concluse pochi giorni fa. Il 59enne era già noto alle forze dell’ordine per reati inerenti il possesso di armi. Dalla sua querela sono partiti gli accertamenti, con i militari dell’arma che hanno interpellato sia il cassiere che il responsabile di filiale: dai controlli sulle operazioni di sportello giornaliere è risultato tutto in regola ed è stata acquisita anche la ricevuta firmata dal 59enne attestante che i trecento euro gli erano stati regolarmente consegnati. Inoltre, i carabinieri hanno appurato che il 59enne aveva effettuato una serie di prelievi prosciugando il suo conto corrente e aveva incassato l’assegno della madre fra un’operazione e l’altra.

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