giovedì
07 Agosto 2025

Contro il quotato Pordenone il Ravenna vuole essere bello di notte nel posticipo tv

Calcio C / Domani al “Benelli”, lunedì 26 febbraio (ore 20.45), i giallorossi sfidano i neroverdi friulani con l’obiettivo di tornare a un successo atteso ormai da più di due mesi. Antonioli: «Siamo pronti a quella che sarà una battaglia»

Ravenna Calcio 1
Il Ravenna non vince dal 3-1 interno sul Santarcangelo del 16 dicembre

Nel posticipo della 27sima giornata il Ravenna domani, lunedì sera alle 20.45, attende al “Benelli” il Pordenone (arbitro Zingarelli di Siena), partita che sarà trasmessa in diretta su Rai Sport. I giallorossi, che nelle ultime sei partite hanno raccolto solo tre punti e che non vincono ormai da più di due mesi, dal 3-1 interno sul Santarcangelo del 16 dicembre, provano a riprendere la corsa salvezza. I neroverdi, che all’andata in Friuli beffarono in rimonta i ragazzi di Antonioli per 2-1 grazie a un calcio di rigore nel recupero, sono balzati in questa stagione agli onori delle cronache per aver costretto l’Inter ai calci di rigore in Coppa Italia. Prima dell’impresa sfiorata a San Siro i friulani avevano inoltre espugnato Cagliari e, nonostante una leggera flessione accusata dopo le fatiche in coppa nazionale e il cambio di allenatore, restano una squadra costruita per disputare un campionato di vertice. «Mai come questa volta – spiega il tecnico Mauro Antonioli – mi tengo i dubbi di formazione fino alla fine perché ho intenzione di valutare anche le condizioni del terreno di gioco. I ragazzi si sono allenati bene e, anche se veniamo da un periodo abbastanza difficile, sono fiducioso che saremo pronti per una battaglia lunedì. Abbiamo bisogno di uscire con dei punti dalla partita per invertire un trend negativo frutto più dei risultati che delle prestazioni».

Il Ravenna, che ritrova Broso tra i convocati ma perde Maleh, si presenta quindi da sfavorito, ma con l’obiettivo di cercare punti salvezza per rispondere al Fano, sabato vittorioso a Renate, e approfittare delle sconfitte di Teramo e Santarcangelo. «Chiedo per l’ennesima volta un aiuto al pubblico, che per noi è fondamentale, perché credo sia importante per tutta la città raggiungere l’obiettivo della salvezza. Finora il calore del tifo giallorosso non è mai mancato e da parte nostra promettiamo il massimo impegno. Sappiamo che la gente vuole vedere i risultati e le vittorie, ma sono sicuro che i ragazzi ci stanno mettendo tutto quello che hanno tutte le settimane. Sappiamo di avere il vantaggio di avere disputato meno partite delle dirette concorrenti come il Santarcangelo, ma in queste partite dobbiamo fare punti per lavorare con un piccolo margine – termina Antonioli – partendo dal presupposto che ci sarà comunque da lottare fino all’ultima giornata».

Risultati (27ª giornata): Vicenza-Reggiana 0-1, Renate-Fano 0-1, Mestre-FeralpiSalò 3-2, Sudtirol-Padova 1-1, Teramo-Bassano 1-4, Fermana-Triestina 0-0, Santarcangelo-Sambenedettese 0-1, Ravenna-Pordenone (lunedì 26 febbraio, ore 20.45). Riposo: Albinoleffe e Gubbio.

Classifica: Padova (24 gare disputate) 49 punti; Bassano (25) e Reggiana (23) 39; Sambenedettese (24) 38; Feralpisalò (25) 37; Sudtirol (24) 35; Mestre (24) e Triestina (24) 34; Renate (23) e Pordenone (24) 33; Albinoleffe (24) e Fermana (25) 31; Vicenza (23) 30; Gubbio (24) 27; Teramo (24), Ravenna (23) e Santarcangelo* (25) 23; Fano (24) 22 (*un punto di penalizzazione).

Scopre il padre con il test del Dna e gli chiede quattro milioni di danni

L’uomo non aveva riconosciuto la figlia che ha poi ottenuto la prova della sua discendenza. Ora chiede i soldi per la vita agiata che le è stata negata

DnaLei ha più di cinquant’anni, lui è ultrasettantenne. Lei, secondo il test del Dna, è figlia di lui e ora  ha chiesto al padre quattro milioni di euro di danni per via del tenore di vita negatole, sebbene fosse la figlia naturale. A riportare la vicenda è il Resto del Carlino. 

Secondo quanto riporta il quotidiano,  la donna, un’operaia ravennate 56enne, ha citato l’uomo, un imprenditore, chiedendo quattro milioni tra danni patrimoniali e non, per via del tenore di vita negatole, sebbene fosse la figlia naturale.

Nell’atto di citazione sono state messe in evidenza le condizioni di indigenza che hanno caratterizzato l’infanzia della figlia e quelle di agio del padre naturale. L’uomo aveva conosciuto la madre della donna quando questa era sedicenne. Rimase incinta ma, riporta il quotidiano che cita l’atto di citazione, quando la ragazza rimase incinta lui si allontanò senza riconoscere mai la bimba. La figlia conobbe l’identità del padre a sei anni e, da allora, è iniziata una lunga battaglia legale che è arrivata alla richiesta dei danni da poco presentata.

 

 

Coldiretti avvia una raccolta firme per difendere il Made in Italy in tutta Europa

Si può firmare nei punti Campagna Amica e in tutte le sedi dell’associazione. «Un prodotto alimentare su quattro è a rischio falsificazione»

127 Bonta Delle Marche Ancona SalumiColdiretti si mobilita per dire stop al “cibo falso” e difendere l’agricoltura italiana. Lo fa con una raccolta firme nei suoi mercati contadini «contro gli inganni del finto Made in Italy». Obiettivo della raccolta firme è  è dare la possibilità a livello europeo di estendere l’obbligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti dopo che l’Italia, affiancata anche da Francia, Portogallo, Grecia, Finlandia, Lituania e Romania, ha già adottato decreti nazionali per disciplinarlo in alcuni prodotti come latte e derivati, grano nella pasta e riso.

«Una scelta che ha spinto la Commissione Europea ad avviare con quattro anni di ritardo una consultazione pubblica sulle modalità di indicazione dell’origine in etichetta. Adesso occorre vigilare affinché la normativa comunitaria risponda realmente agli interessi dei consumatori e non alle pressioni esercitate dalle lobbies del falso Made in Italy che non si arrendono e vogliono continuare ad ingannare i cittadini cercando di frenare nel nostro Paese l’entrata in vigore di norme di trasparenza e di grande civiltà. Complessivamente a rischio “fake” nel carrello della spesa c’è un prodotto alimentare su quattro che non riporta obbligatoriamente l’origine in etichetta, dai salumi alle marmellate, dai ragù ai sottoli, dal succo di frutta al pane fino al latte in polvere per bambini». In provincia di Ravenna è già possibile firmare nei punti Campagna Amica di Lugo (piazza Garibaldi 25) e Faenza (via Mazzini 154), ma anche in tutte le sedi e Uffici di Coldiretti Ravenna.​

Scatta il piano ghiaccio: le zone in cui c’è obbligo di catene o gomme invernali

Ci sono 130 mezzi pronti ad intervenire per spargere il sale o liberare le strade, ecco tutte le norme di comportamento in caso di precipitazioni

Spazzaneve AgricoloDi neve nel Ravennate non se ne è ancora vista ma le temperature sono già cominciate a calare. L’allerta meteo arancione è scattata e, in vista delle temperature molto rigide che specie di notte si potrebbero raggiungere in questi giorni, il Comune ricorda che è attivo il piano ghiaccio dallo scorso primo novembre. Tra le altre cose il pano prevede che in presenza di ghiaccio e/o precipitazioni nevose entrino in funzione 130 mezzi, di cui 50 lame, 15 pale, 4 autocarri, 20 bobcat e 41 spandisale.

Obblighi degli automobilisti In una nota palazzo Merlato ricorda le zone in cui è obbligatorio l’uso di catene, inoltre in caso di neve e ghiaccio è vietato l’utilizzo di tutti i veicoli a due ruote. Queste le strade in cui sono obbligatorie le catene o le gomme invernali:  cavalcavia di via Romea Sud (sui Fiumi Uniti);  sottopasso della linea ferroviaria in viale Europa tra le rotonde Gran Bretagna e Germania;  rampe di raccordo tra via Ravegnana e viale Alberti;  cavalcavia di viale Randi compreso tra la rotonda Lussemburgo e la rotonda Austria;  cavalcavia di via Gaetano Savini sulla S.S. 16 Adriatica;  cavalcavia di via Faentina sulla linea ferroviaria; cavalcavia di via Teodora sulla linea ferroviaria; cavalcavia di circonvallazione alla Rotonda dei Goti sulla linea ferroviaria; cavalcavia di via Cavina sulla linea ferroviaria; cavalcavia di via Fosso Dimiglio sulla linea ferroviaria; cavalcavia di via della Chimica sulla linea ferroviaria;  cavalcavia di via Canale Magni fra le rotonde degli Spedizionieri e degli Scaricatori; cavalcavia di via Classicana (su via Darsena S. Vitale);  cavalcavia di via Trieste (sulla S.S. 67 Tosco Romagnola); ponte mobile di via Monti (sul canale Candiano);  cavalcavia di via Stradone (sulla S.S. 67 Tosco Romagnola).

Obblighi dei cittadini I residenti in edifici privati che si affacciano su aree di pubblico passaggio hanno l’obbligo di adottare alcuni comportamenti. Tra questi: sgomberare la neve dai marciapiedi per l’intera larghezza e per tutto il fronte degli stabili di propria competenza; accogliere la neve sul bordo del marciapiede o comunque in modo che non invada la carreggiata o non ostruisca le caditoie stradali; spargere nelle aree sgomberate dalla neve, se la temperatura scende sotto zero, un adeguato quantitativo di sale, per evitare la formazione di ghiaccio.

Le segnalazioni Sistema 3 rende attiva, in ogni situazione di maltempo, una centrale operativa a cui ci si può rivolgere attraverso i seguenti canali: numero verde gratuito 800 97 84 83, e-mail segnalazioni@sistema.ra.it Le sole situazioni di particolare gravità (incidenti e pericoli causati dal maltempo, ostacoli alla viabilità, situazioni di disagio a persone o animali etc.) potranno essere segnalate alla centrale operativa della Polizia Municipale allo 0544.482999.

Moni Ovadia alla sala D’Attorre per incontrare i candidati di Potere al Popolo

L’attore e drammaturgo è atteso alla Sala Melandri nel tardo pomeriggio di lunedì. E’ stato uno dei primi firmatari del mondo della cultura

Moni OvadiaMoni Ovadia sarà domani, lunedì 26 febbraio, a Ravenna per incontrare i candidati e le candidate di Potere al Popolo. Lo scrittore, attore teatrale, drammaturgo, compositore e cantante è stato tra i primi firmatari dell’appello al mondo della cultura in sostegno a Potere al Popolo. Sarà a Ravenna per sostenere la lista e dialogare con i candidati. Appuntamento alle 18 alla Sala D’Attorre di Casa Melandri (via Ponte Marino).

Superbike, fantastica doppietta di Melandri nel primo weekend di gare in Australia

Motociclismo / A Phillip Island il ravennate centra due vittorie e balza al primo posto nella classifica del Mondiale. “Macho” diventa il motociclista italiano più vincente in Superbike

Melandri Festeggia Australia
Il ravennate Marco Melandri festeggia la vittoria nella seconda gara in Australia (foto Ducati Facebook)

Meglio di così non poteva iniziare la stagione di Marco Melandri, che nel primo weekend di gare del Mondiale Superbike  realizza una magnifica doppietta. A Phillip Island, in Australia, il ravennate centra infatti due vittorie, concedendo il bis nella corsa di domenica dopo essere salito sul gradino più alto del podio anche sabato. Per il pilota della Ducati il successo della seconda giornata ha un sapore ancora più dolce, in quanto partito in terza fila per l’handicap che viene dato al vincitore, coronando una bellissima rimonta a spese di Rea (Kawasaki), bruciato in volata. «È stata una gara fantastica. L’ultimo giro è stato lunghissimo ma abbiamo tenuto duro e portato a casa la vittoria», questa la prima dichiarazione di “Macho” al termine della seconda corsa.

Si tratta della 22esima affermazione per Melandri, che diventa così il motociclista italiano più vincente in Superbike, superando Max Biaggi a quota 21.  Melandi porta così la Ducati in vetta al Mondiale, cosa che non succedeva dal 2011, la stagione dell’ultimo successo iridato a firma della spagnolo Checa, e quindi con Rea, che era dal 2015 che non “mollava” il primato in classifica (76 gare di fila), si profila un duello davvero mozzafiato. Il prossimo appuntamento è in programma nel weekend del il 24 e 25 marzo a Buriram, in Thailandia.

ARRIVO GARA 1 (22 giri, km 97,790): 1. Melandri (Ita-Ducati) in 33’40”354 media 174,249 km/h; 2. Sykes (GB-Kawasaki) a 1”180; 3. Davies (GB-Ducati) a 9”265; 4. Fores (Spa-Ducati) a 9”821; 5. Rea (GB-Kawasaki) a 13”896; 6. Lowes A. (GB-Yamaha) a 17”028; 7. Camier (GB-HOnda) a 21”514; 8. Laverty (Irl-Aprilia) a 23”662; 9. van der Mark (Ola-Yamaha) a  27”430; 10. Mercado (Arg-Kawasaki) a 27”446.

ARRIVO GARA 2 (22 giri, km. 97,790): 1. Melandri (Ita-Ducati) in 34’42”633 media 169,038 km/h; 2. Rea (GB-Kawasaki) a 0”021; 3. Fores (Spa-Ducati) a 0”304; 4. Sykes (GB-Kawasaki) a 1”488; 5. Lowes A. (GB-Yamaha) a 2”474; 6. Camier (GB-Honda) a 2”745; 7. van der Mark (Ola-Yamaha) a 3”098; 8. Torres (Spa-MV Agusta) a 14”301; 9. Baz (Fra-BMW) a 14”361; 10. Razgatliouglu (Tur-Kawasaki) a 19”785.

CLASSIFICA MONDIALE (dopo 1 round su 13): 1. Melandri 50 punti; 2. Sykes 33; 3. Rea 31; 4. Fores 29; 4. Lowes A. 24; 5. Camier 19; 6. Davies 16; 7. van der Mark 16; 8. Baz 12; 9. Mercado 10; 10. Laverty 9. COSTRUTTORI: 1. Ducati 50 punti; 2. Kawasaki 40; 3. Yamaha 21; 4. Honda 19; 5. BMW 12; 6. Aprilia 9; 7. MV Agusta 7.

Una incerottata My Mech strappa un punto prezioso nel match casalingo con Reggio

Volley B2 femminile / La combattuta ed equilibrata sfida si è conclusa al tiebreak a favore delle emiliane. Le gialloblù occupano sempre una tranquilla posizione a centro classica

Cervia-Reggio Emilia 2-3
(27-29, 25-22, 25-18, 22-25, 13-15)
MY MECH CERVIA: Giulianelli 13, Agostini 12, Calisesi 4, Altini 31, Furi 13, Vanzolini 8, Petrarca, Ginesi 2, Carati, Marchi (L). Ne: Fabbri (L), Magnani, Mendola. All.: Braghiroli.
GRAMSCI POOL REGGIO EMILIA: Torelli, Chiapatti 4, Chiavatti 17, Sghedoni 3, D’Ercole 1, Righelli 12, De Kunovich 17, Mascherini 11, Ronzoni (L). Ne: Gauffi, Paha Kablan. All.: Caffagni.
ARBITRI: Cerignoni e Benigni di Ancona.
NOTE – Cervia: bs 17, bv 6, muri 16, errori 21; Reggio Emilia: bs 16, bv 3, muri 9, errori 12.

Braghiroli1
Il tecnico della My Mech Cervia Massimo Braghiroli

In formazione rimaneggiata la My Mech Cervia è riuscita comunque a conquistare un punto importante per la classifica nel match casalingo contro Reggio Emilia valido per la quarta giornata di ritorno del campionato di B2 femminile. La sfida, combattutissima e ricca di agonismo, si è decisa solo sul filo di lana del tiebreak, evidenziando una ottima prestazione a muro delle padrone di casa (16 punti).

Il coach Braghiroli parte con Ginesi in regia, Altini opposta, Agostini e Calisesi schiacciatrici, Vanzolini e Furi al centro, Marchi libero. Il set d’apertura è all’insegna del grandissimo equilibrio. Da 13-11, Cervia deve rincorrere sul 13-15, raggiungendo il pareggio a quota 19. Sul 20-22, il tecnico di casa ‘spende’ il secondo timeout, e la contesa torna in equilibrio (22-22). Il ‘cambio palla’ regna sovrano e l’arrivo al fotofinish premia le ospiti 27-29. Anche il secondo periodo è caratterizzato da un grande equilibrio (18-18). La My Mech mette il naso avanti (20-19). Braghiroli getta nella mischia Petrarca e poi anche Carati. Le scelte si rivelano propizie perché le gialloblù allungano (22-20) e chiudono 25-22

Cervia cavalca l’onda e, nella terza frazione, allunga subito (11-7) fino al 18-11. Il timeout del coach gialloblù (21-14) è solo precauzionale, perché la My Mech si aggiudica il parziale 25-18 mettendo in risalto una grande personalità. Nel quarto parziale le padrone di casa vanno sotto 11-12, gestiscono la fase centrale (14-14) e poi incassano l’allungo delle reggiane (19-21). Si gioca punto a punto (21-23), ma l’epilogo è a favore delle ospiti (22-25). Serve dunque la ‘bella’ per assegnare la vittoria. Il tiebreak è emozionante. Al cambio di campo Reggio Emilia è avanti (6-8). Le ospiti allungano (8-12), ma Ginesi e compagne non mollano (10-12), arrivando fino al 13-14. Lo sprint finale premia tuttavia le avversarie di una incollatura (13-15). Le cervesi torneranno in campo sabato prossimo a Carpi per un altro scontro diretto che vale per la tranquillità.

Risultati (17ª giornata): Tirabassi e Vezzali Campagnola Emilia-Bionatura Nottolini Capannori 3-0, Idea Volley Castel Maggiore-Volley Spezia Autorev (in programma domenica 25 febbraio, ore 18), V. Calerno Sant’Ilario-Texcart Mondial Carpi 1-3, Vemac Vignola-Caf Acli Stella Rimini 3-0, My Mech Cervia-Gramsci Pool Reggio Emilia 2-3, Lunezia Volley Sarzana-Csi Clai Imola 3-2, Fanball Italia Carrara-Libertas Volley Forlì 0-3.

Classifica: Capannori 47 punti; Forlì 42; Imola 35; Vignola e Campagnola Emilia 31; Cervia 27; Reggio Emilia 26; Carpi 25; Rimini 24; Sarzana 23; Castel Maggiore 22; Spezia 18; Sant’Ilario d’Enza 3; Carrara 0 (*una gara in meno).

 

L’OraSì non sa più vincere in trasferta: a Piacenza cade per la terza volta di fila

Basket A2 / Contro l’Assigeco arriva la quarta sconfitta nelle ultime cinque giornate, rallentando la corsa dei giallorossi verso i playoff

Piacenza-Ravenna 74-66
(22-12, 35-30, 49-49)
ASSIGECO PIACENZA: Oxilia 3, Guyton 22, Reati 13, Arledge 20, Sanguinetti, Passera 5, Formenti 5, Infante 6. All.: Riva.
ORASI’ RAVENNA: Montano 11, Rice 13, Sgorbati 5, Masciadri 6, Grant 14, Giachetti 12, Chiumenti 5, Raschi. All.: Martino.
NOTE – Piacenza: tiri da due 19/41, da tre 7/27, rimbalzi 43; Ravenna: tiri da due 19/34, da tre 6/19, rimbalzi 30.

Coach Antimo Martino 4
Il coach dell’OraSì Antimo Martino

L’OraSì cede in volata anche a Piacenza (74-66) e non sfrutta l’opportunità di conquistare punti preziosi nell’ottica dei playoff, perdendo la terza partita di fila, quarto ko nelle ultime cinque giornate. Ravenna ha inseguito per quasi tre quarti, poi dopo l’aggancio era riuscita anche ad andare avanti di cinque punti prima di subìre un break di 10-0 che ha risolto il match a favore della squadra emiliana, che ha avuto un’ottima prova da parte dei due americani Guyton e Arledge, mentre i connazionali di Ravenna sono andati a corrente alternata. L’OraSì ha tirato con medie appena sufficienti ma comunque superiori a quelle di Piacenza, che però ha catturato 13 rimbalzi in più godendo così spesso dell’opportunità del secondo tentativo.

Il coach Martino vara un quintetto iniziale inedito, con Montano, Rice, Sgorbati, Masciadri e Grant, mentre Piacenza risponde con Oxilia, Guyton, Reati, Arledge e Sanguinetti. Avvio discreto di Ravenna ma sul 4-6 esce l’Assigeco e con un break di 12-2 ribalta totalmente il primo quarto. Piacenza guida in modo netto la seconda frazione ma poco prima dell’intervallo lungo otto punti in breve tempo di Montano riavvicinano l’OraSì. Terzo parziale con tripla di Sgorbati, poi Rice regala il primo vantaggio ai suoi e Chiumenti lo rafforza (40-43). Reagiscono però Guyton ed Arledge, spalleggiati da Reati, e alla terza sirena è parità perfetta.

Ultimo quarto con la tripla di Montano alla quale risponde subito per le rime Reati, poi si procede ancora con il massimo equilibrio e botta con risposta. Rice e poi una tripla di Giachetti, però, provano a dare una spallata al match (59-65) e costringono Riva al time-out a 4’ dalla fine. Il solito Reati da tre rimette in pista l’Assigeco, poi Guyton ricuce completamente (canestro e fallo) ed è ancora parità sul 65-65. La tripla di Passera lancia Piacenza a 2’ dalla fine, sbagliano Sgorbati e Giachetti e Arledge punisce completando un break di 10-0. Finisce con l’Assigeco che incrementa il margine dalla lunetta e l’OraSì che recrimina per un’altra possibile occasione in trasferta non sfruttata.

Le dichiarazioni del dopo-gara
Antimo Martino (coach OraSì Ravenna): «Complimenti a Piacenza che ha prodotto di più nell’arco dei 40 minuti, noi invece abbiamo avuto alti e bassi che evidenziano i nostri problemi attuali. Anche oggi abbiamo sbagliato del tuttobl’approccio alla gara anche se ho provato un nuovo quintetto e siamo stati inferiori sia a rimbalzo che per le troppe palle perse. Quando 4/5 giocatori rendono molto al di sotto delle proprie possibilità non si è competitivi, peccato perchè avevamo rimesso in piedi la partita sfruttando le cose che avevamo preparato. Non abbiamo attaccato abbastanza il ferro e non si può prendere un parziale finale del genere, iniziato tra l’altro con un rimbalzo lungo a terra che non siamo stati veloci a catturare. Adesso andiamo a Jesi per una manifestazione che ci siamo conquistati con tanto merito nel girone di andata, nel frattempo torneremo a lavorare duramente in palestra».

Risultati (23ª giornata): Assigeco Piacenza-OraSì Ravenna 74-66; domenica 25 febbraio, ore 12, Bondi Ferrara-Unieuro Forlì; ore 18, Andrea Costa Imola Basket-Roseto Sharks, Agribertocchi Orzinuovi-XL Extralight Montegranaro, Alma Pallacanestro Trieste-Dinamica Generale Mantova; ore 18.15, Tezenis Verona-De’ Longhi Treviso; mercoledì 28 febbraio, ore 20.30, Termoforgia Jesi-GSA Udine; giovedì 8 marzo, ore 20.30, Bergamo-Consultinvest Bologna.

Classifica: Bologna 34 punti; Trieste 32; Udine, Treviso e Montegranaro 28; Verona e Ravenna° 26; Ferrara e Mantova 24; Jesi e Imola 22; Forlì e Piacenza 18; Orzinuovi, Roseto e Bergamo 8.

La Bunge va all’assalto del Monza: basta un punto per realizzare il sogno playoff

Volley Superlega / Domani, domenica 25 febbraio (ore 18), i ravennati sfidano al Pala De André il Gi Group con l’obiettivo di raggiungere un traguardo che a inizio stagione sembrava quasi impossibile. Soli: «Essere padroni del nostro destino rappresenta già un grande risultato»

VOLLEY PALLAVOLO, Bunge Ravenna Calzedonia Verona 3 2.
Il regista e capitano argentino della Bunge, Santiago Orduna

Ultimo impegno casalingo della regular season per la Bunge, che nella dodicesima giornata di ritorno della Superlega in programma domani affronta al Pala De André il Gi Group Monza (inizio alle ore 18, arbitri Rapisarda di Udine e Zavater di Roma). Contro i brianzoli Orduna e compagni mirano a conquistare almeno un punto, l’equivalente di due set vinti, per centrare la matematica certezza di qualificarsi ai playoff, un traguardo che rappresenta quasi uno scudetto al termine di un campionato così duro e di alto livello. Distante cinque lunghezze, Padova (che affronta in trasferta Latina) può al massimo raccogliere sei punti nelle ultime due gare, ma in caso di arrivo alla pari a decidere sarà il maggior numero di vittorie, con i ravennati che ne hanno tre in più dei veneti e quindi sono irraggiungibili.

«Essere padroni del nostro destino – spiega il tecnico Fabio Soli – a un solo punto dai playoff, rappresenta per noi già un grandissimo risultato. A detta degli addetti ai lavori a inizio stagione siamo partiti in penultima fila, con alle nostre spalle solo Castellana Grotte e Sora, ma nonostante questo siamo riusciti a precedere squadre sulla carta più titolate della nostra, tra cui Monza, che affrontiamo in questa partita di fondamentale importanza. C’è di sicuro una grande pressione su di noi per il raggiungimento di questo bellissimo traguardo, una pressione che non tutti i miei giocatori, in particolare quelli più giovani, sono abituati a sostenere, ma sono certo che i più esperti daranno un’importante mano a loro».

Si chiude quindi la prima bella cavalcata al Pala De André della Bunge, che nel breve spazio di poco più di quattro mesi, dallo scorso 15 ottobre fino al 25 febbraio, ha disputato ben tredici partite davanti al suo pubblico, a cui si aggiungono le tre di Challenge Cup (in più, ovviamente, ce ne sono altre sedici in trasferta, tra Superlega, Coppa Italia e competizione europea). «Affrontiamo un avversario in forma, sciolto, che negli ultimi tempi sta giocando bene grazie ai suoi giovani talentuosi, tra cui Plotnytskyi, che all’andata con il suo ingresso ha fatto girare il match a favore dei brianzoli. Il Gi Group adesso non ha obiettivi, se non quello di divertirsi, per cui mi aspetto una partita molto dura, una vera e propria battaglia, dove dovremo cercare di incanalare nel modo giusto la tensione nervosa, senza sprecare energie in modo inutile. Bisognerà provare a restare lucidi, sfruttando al meglio le nostre armi, in particolare la battuta e la correlazione muro-difesa, pensando solo a giocare bene a pallavolo. Questo è il modo giusto per rendere al massimo delle nostre possibilità – termina Soli – e centrare quel risultato che ci serve per realizzare quello che per noi è un sogno».

Gli avversari Vittorioso tre volte su cinque in trasferta nel girone di ritorno, il Gi Group del tecnico Miguel Angel Falasca punta sulle qualità di capitan Botto, Beretta, Hirsch, Rizzo, Brunetti, Dzavoronok e Terpin. A impreziosire lo zoccolo duro in estate sono arrivati i centrali Buti e Barone, il regista statunitense Kawika Shoji e quello canadese Walsh, il martello americano Langlois e l’opposto ceco Finger. A novembre, inoltre, il roster è stato rinforzato con il giovane posto 4 ucraino Plotnytskyi, tra l’altro mvp nella sfida dell’andata contro la Bunge.

XI Giornata malattie rare La Legavolley e i suoi club sostengono la “XI Giornata delle Malattie Rare”, che si commemora in tutto il mondo l’ultimo giorno di febbraio. L’impegno della Legavolley in questa particolare campagna di sensibilizzazione a fianco di UNIAMO (Federazione Italiana Malattie Rare Onlus) si rinnova per la decima stagione consecutiva, confermandosi un importante appuntamento di partecipazione sociale per tutti gli appassionati della pallavolo. “Mostra che ci sei, al fianco di chi è Raro”: è il messaggio chiave di questa XI Giornata che quest’anno chiede all’opinione pubblica di mobilitarsi a fianco della comunità dei Rari.

Biglietteria Questi i prezzi dei biglietti della gara tra Bunge e Gi Group Monza: Tribuna Vip 20 euro (no ridotti); Distinti 15 euro (ridotto 12 euro); Gradinata 12 euro (ridotto 10 euro). Le riduzioni sono applicabili ai tesserati Ravenna Volley Supporters, ai nati fino al 2004 incluso (fino a sei anni ingresso gratuito senza posto assegnato), Over 65, accompagnatori di possessori di carta bianca. L’apertura della biglietteria è in programma alle ore 16.30, quella dei cancelli alle 17.

In video La partita tra Bunge e Gi Group Monza sarà seguita in diretta dalle ore 18 in video sul canale a pagamento Lega Volley Channel, con telecronaca di Giovanni Casadei.

Il programma (dodicesima giornata di ritorno): Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia-Calzedonia Verona 1-3 (disputata sabato 24 dicembre); domenica 25 febbraio, ore 18, Wixo LPR Piacenza-Cucine Lube Civitanova, Azimut Modena-Sir Safety Conad Perugia, Bunge Ravenna-Gi Group Monza, Taiwan Excellence Latina-Kioene Padova, Diatec Trentino-Biosì Indexa Sora, BCC Castellana Grotte-Revivre Milano.
Classifica: Perugia 66 punti; Civitanova 59; Modena 55; Verona° 48; Trento 47; Piacenza e Milano 40; Ravenna 38; Padova 33; Monza 26; Latina 22; Vibo Valentia° 13; Sora e Castellana Grotte 10 (° una gara in più).

Blitz nel covo dei ladri: trovata refurtiva e armi, due persone arrestate

Un trentenne e un 37enne sono stati sorpresi in una casa colonica con materiali di ogni tipo, tra cui armi. Operazione dei carabinieri e della municipale

RAVENNA 24/02/2018. CARABINIERI DI SAVIO CONFERENZA STAMPA PER L’ ARRESTO DI 2 PERSONE E REFURTIVA RECUPERATADiverse arnesi, armi e tanta refurtiva: i carabinieri della stazione di Savio hanno arrestato due persone, un 37enne e un trentenne, dopo aver fatto irruzione in un’abitazione della località. All’interno dell’abitazione è stata trovata una carabina e due armi lunghe ad aria compressa, una delle quali illegali. L’Arma ha rinvenuto anche cartucce di vario calibro e pallidini piombo. Tra gli oggetti sequestrati anche attrezzi da lavoro, mini moto, gruppi elettrogeni, un condizionatore. Si ritiene siano il risultato di un’intensa attività dei due, moldavi e irregolari sul territorio, che sono stati arrestati.

Il blitz è scattato dopo che nel pomeriggio di martedì era stato segnalato al 112 l’avvistamento di un furgone rubato, la cui foto girava nei gruppi WhatsApp di controllo del vicinato. Carabinieri e Municipale si sono precipitati sul posto: il furgone era parcheggiato davanti alla casa colonica in cui è avvenuto il blitz. Nei giorni successivi un nuovo sopralluogo ha portato al rinvenimento di altra refurtiva, tra cui materiale da apicoltura che erano stati rubati negli anni scorsi nelle campagne tra Ravenna e Forlì. Il valore di questi attrezzi era di 12mila euro. Sono stati restituiti ai proprietari, così come le mini moto. Chi avesse subito furti negli ultimi mesi e volesse visionare la refurtiva può contattare i carabinieri della stazione di Savio. Nella gallery sottostante, la refurtiva esaminata dalle forze dell’ordine.

 

 

Derubano una donna, le prosciugano il conto e usano i soldi per giocare alle slot

Prima un prelievo da 1.500 euro, poi un pagamento da 900 in una sala imolese dedicata al gioco d’azzardo. Denunciato un 50enne e un 40enne

CarabinieriUna coppia di ladri e giocatori di azzardo. Non possono che essere definite così le due persone – lei 50enne padovana, lui quarantenne modenese, marito e moglie – che hanno prosciugato il conto di una signora faentina a cui avevano rubato il portafoglio. Tutto per giocare d’azzardo. Tutto è cominciato al supermercato: i due hanno rubato il portafoglio alla signora e hanno prelevato 1.500 euro dal bancomat. La signora, 48enne, si è accorta del furto solo quando il servizio di sicurezza attivato dalla propria banca le ha mandato alcuni sms per avvisarla. Il giorno dopo, in banca, la donna ha scoperto che a quel prelievo erano da aggiungere altri 900 euro spesi in una sala slot di Imola.

La donna ha denunciato il furto ai carabinieri di Granarolo Faentino, guidati dal luogotenente Vito Agliano. Così sono cominciate le indagini. Siccome di appunti con il codice del bancomat la donna nel borsello non ne aveva, la prima ipotesi dei carabinieri è che i ladri abbiano sbirciato il codice mentre la signora pagava alla cassa e dopo erano riusciti a rubarle il portafoglio dalla borsa. I militari si sono fatti consegnare i filmati delle videocamere degli sportelli bancomat dove era stato effettuato il primo prelievo e anche quello della sala slot. Così sono risaliti ai due ladri, vecchie conoscenze dell’Arma, entrambi di fatto senza fissa dimora. I due sono tuttora ricercati e sono stati denunciati per ricettazione e indebito utilizzo di carta bancomat.

 

Continue allerte meteo? Ecco perché. Secondo l’esperto sistema da cambiare

Turroni: «I fatti di cronaca hanno messo sotto accusa funzionari e sindaci che ora non vogliono rimanere col cerino in mano. Ma così il meccanismo è inutile»

VentoIn poco meno di due mesi gli meteo diramati dalla protezione civile nel 2018 sono state 25. Al di là dell’emergenza degli ultimi giorni (in cui lo stato di allerta è stato costante) spesso l’allerta diramata si traduce in una semplice pioggia. Secondo Sauro Turroni, esperto della Protezione Civile Nazionale e candidato per Insieme nel collegio romagnolo, questo sistema non può funazionare.

«I ricorrenti allerta che vengono emanati dai Comuni, in attuazione delle direttive derivanti dalle Indicazioni operative per l’omogeneizzazione dei messaggi di allertamento e delle relative fasi operative per rischio meteo-idro purtroppo sono figli delle preoccupazioni che l’intero sistema di Protezione Civile soffre dopo le vicende dall’Aquila in qua, indebolito e messo ingiustamente sotto accusa con troppa facilità».

A ciò – dice l’esperto «si aggiungano i timori diffusi dei diversi livelli della Pubblica Amministrazione, troppo spesso messi sotto accusa e trascinati nei tribunali per ogni accadimento, spesso senza alcun riguardo per i loro aspetti tecnici e scientifici». Secondo Turroni, in sintesi, l’allerta meteo viene emanato preventivamente per evitare conseguenze legali in caso in cui pioggia, vento e neve causino danni. Così anche per un temporale qualsiasi viene diramato il bollettino di allerta.

Ma come funziona il sistema? «In fase di previsione di un evento – continua Turroni – vengono emessi i bollettini di monitoraggio della sua evoluzione. La sala operativa della Protezione Civile regionale invia quotidianamente a enti locali e alle varie realtà competenti nei vari settori il bollettino e , se c’è un livello di allerta, emette l’allarme corrispondente alla tipologia del rischio, idraulico, mare, vento, idrogeologico, gelo, neve, assegnandogli il colore stabilito dalle direttive nazionali sopra citate».

.I sindaci che ricevono il bollettino in base alle disposizioni loro assegnate «attivano le procedure previste dal codice dato sulla base della intensità e pericolosità delle previsioni, fra queste l’allertamento della popolazione». Tra questi i comunicati stampa, quasi tutti uguali, che vengono inviati ai giornali.  «In caso di forti rischi partono quindi in automatico telefonate ed sms che avvisano i cittadini invitando a prudenza e attenzione».

Secondo Turroni «purtroppo però ciò che hanno registrato le cronache ha messo in evidenza come troppo spesso siano stati ricercati capri espiatori, sbattuti sulle prime pagine funzionari e sindaci accusati di colpevoli omissioni e gravi responsabilità e per questo si è diffusa la volontà di non restare con il cerino in mano. Ciò induce ad assegnare codici di livello superiore a quello effettivamente prevedibile e atteso e così ogni due giorni c’è un allerta».

La storia di Pierino e del lupo – dice il candidato – «è troppo nota per non sapere che gridare sempre “al lupo al lupo” non può che avere conseguenze negative, mandando in malora il meccanismo di allertamento e di protezione civile e la credibilità di tutto il sistema. Ciò non serve a dare maggiore sicurezza al territorio e ai suoi abitanti e serve solo a scaricare di ogni responsabilità i diversi livelli di competenza».

Serve, per Turroni, «una revisione dell’impianto normativo messo in crisi dalle vicende sopra accennate, ridando alla Protezione civile il ruolo centrale e i poteri connessi che le sono proprio e dando il via a una nuova stagione fondata sulla competenza e formazione di personale tecnico esperto, sostituendo alle burocraticità delle procedure la scientificità dell’azione e nello stesso tempo offrendo un ragionevole scudo a chi opera in scienza e coscienza, senza renderlo destinatario di ogni possibile accusa»

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