Coldiretti avvia una raccolta firme per difendere il Made in Italy in tutta Europa

Si può firmare nei punti Campagna Amica e in tutte le sedi dell’associazione. «Un prodotto alimentare su quattro è a rischio falsificazione»

127 Bonta Delle Marche Ancona SalumiColdiretti si mobilita per dire stop al “cibo falso” e difendere l’agricoltura italiana. Lo fa con una raccolta firme nei suoi mercati contadini «contro gli inganni del finto Made in Italy». Obiettivo della raccolta firme è  è dare la possibilità a livello europeo di estendere l’obbligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti dopo che l’Italia, affiancata anche da Francia, Portogallo, Grecia, Finlandia, Lituania e Romania, ha già adottato decreti nazionali per disciplinarlo in alcuni prodotti come latte e derivati, grano nella pasta e riso.

«Una scelta che ha spinto la Commissione Europea ad avviare con quattro anni di ritardo una consultazione pubblica sulle modalità di indicazione dell’origine in etichetta. Adesso occorre vigilare affinché la normativa comunitaria risponda realmente agli interessi dei consumatori e non alle pressioni esercitate dalle lobbies del falso Made in Italy che non si arrendono e vogliono continuare ad ingannare i cittadini cercando di frenare nel nostro Paese l’entrata in vigore di norme di trasparenza e di grande civiltà. Complessivamente a rischio “fake” nel carrello della spesa c’è un prodotto alimentare su quattro che non riporta obbligatoriamente l’origine in etichetta, dai salumi alle marmellate, dai ragù ai sottoli, dal succo di frutta al pane fino al latte in polvere per bambini». In provincia di Ravenna è già possibile firmare nei punti Campagna Amica di Lugo (piazza Garibaldi 25) e Faenza (via Mazzini 154), ma anche in tutte le sedi e Uffici di Coldiretti Ravenna.​

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