venerdì
08 Agosto 2025

Cosmetici e maschere di carnevale pericolosi per la salute: 50mila pezzi sequestrati

Operazione della guardia di finanza in un’attività commerciale: 25mila euro di multe. Trovato anche un lavoratore in nero

Prodotti di estetica, cosmesi, bigiotteria e maschere di carnevale, tutti privi delle indicazioni minime previste dalla normativa a tutela della salute dei consumatori: 49.124 articoli destinati alla vendita ma potenzialmente pericolosi, sequestrati dalla guardia di finanza di Lugo durante un controllo in un’attività commerciale di Massa Lombarda gestita da un imprenditore cinese.

Gli articoli non erano conformi alle norme del Codice del Consumo: all’imprenditore sono state contestate sanzioni amministrative per un totale 25.823 euro. L’esatta definizione della sanzione e la destinazione della merce sequestrata saranno ora determinate dalla Camera di Commercio, alla quale il responsabile dell’attività commerciale è stato segnalato.

Nel corso del controllo è stata anche riscontrata la presenza di un lavoratore in nero, irregolarità che ha comportato un’ulteriore contestazione con sanzione amministrativa compresa tra seimila e 36mila euro e conseguente segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro per la sospensione dell’attività commerciale.

Errore nel verbale: annullata la multa all’artista di strada tedesco senza permesso

Dopo quasi quattro anni il Comune archivia la sanzione nei confronti del flautista, fermato dai vigili in piazza del Popolo nel giorno di Pasqua

Klaus Peter Diehl
Klaus Peter Diehl con la multa ricevuta a Ravenna

Quasi quattro anni dopo è stata archiviata dal Comune la multa elevata il giorno di Pasqua del 2014 nei confronti del flautista tedesco Klaus Peter Diehl. Si tratta del suonatore di flauto traverso multato dai vigili mentre si stava esibendo in piazza del Popolo, in pieno centro a Ravenna. Un caso che fece molto scalpore e che ha portato anche il consiglio comunale successivamente a revisionare il regolamento sugli artisti di strada.

Il musicista tedesco fu multato per aver suonato senza essere in possesso della prevista Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), presentata poi all’Amministrazione comunale una settimana dopo, al fine di regolarizzare la sua posizione. Mossa però che non gli aveva fatto evitare la multa che anzi gli era stata notificata dai vigili urbani pochi giorni dopo triplicata rispetto alla prima compilazione (a causa di un errore di interpretazione dei regolamenti da parte del primo agente), passata da 50 a 150 euro.

Per far valere le proprie ragioni e anche solo come valore simbolico, l’artista tedesco aveva però deciso di fare ricorso, tramite l’avvocato ravennate Andrea Maestri. A cui è stata notificata in queste ore la vittoria, ossia l’archiviazione da parte del Comune di Ravenna a causa in questo caso di un vero e proprio vizio di forma in quanto nel verbale non era stato indicato l’orario in cui era stato effettuato l’accertamento.

Al Mar di Ravenna torna la mostra interattiva per bambini e famiglie di Immaginante

Apre il 17 febbraio al museo “La casa musicale”, con le stanze che diventano cornici ludiche

Immaginante

Torna al Mar, il Museo d’Arte della città di Ravenna, il “laboratorio museo itinerante” Immaginante, che ha da poco portato ai Magazzini del Sale di Cervia il progetto “Incanti”. Al Mar, invece, apre il 17 febbraio “La casa musicale”, mostra pensata per bambini dai 2 agli 8 anni con un percorso animato e interattivo, come abitudine per Immaginante.

Le stanze della casa diventano così cornici ludiche: “Cameretta Ninna” – citiamo dalla cartella stampa – per intonare dolci melodie e scoprire giocattoli dalle sorprendenti caratteristiche sonore; “Plic plic splah”, un bagno speciale per brani acquosi e storie onomatopeiche; “Cucina rock” per utilizzare ritmicamente posate, tazze e pentoline inventando divertenti accompagnamenti; “Salotto da concerto” dove accoccolarsi sul tappeto per ascoltare melodie mozartiane al little piano. E a conclusione un laboratorio per costruire casette musicali.

Introduce la mostra l’installazione narrata Domus Sonora con opere a tema degli artisti Marilena Benini, Luigi Berardi, Alessio Caruso, Giulia Guerra, Francesco Izzo, Arianna Sedioli, Cristina Sedioli, Margherita Tedaldi e Stefano Tedioli.

La mostra resterà aperta fino al 18 marzo con una serie di eventi collaterali. Le visite sono guidate e su prenotazione, per famiglie e scuole. Info: 334 2804710 e www.immaginante.com.

Università, boom di iscritti a Ravenna. Le matricole superano quota mille

Si tratta del Campus cresciuto di più in termini percentuali tra quelli della Romagna

UNIVERSITASono 1.013 le immatricolazioni registrate dall’Università di Bologna  al campus di Ravenna per l’anno accademico 2017-18. Si tratta di una crescita del 4,8 percento rispetto all’anno precedente, la più marcata in termini percentuali tra le sedi romagnole, con Forlì e Cesena cresciute sotto l’1 percento (rispettivamente si tratta di 2.126 e 1.368 matricole) e Rimini che invece registra un calo di circa il 2 percento (con 1.569 matricole).

A entrare nel dettaglio è la coordinatrice Elena Fabbri sul Carlino oggi (giovedì 8 febbraio) in edicola: l’unico segno meno riguarda le lauree magistrali, passate da 307 a 292, probabilmente anche per i criteri di accesso particolarmente rigorosi inseriti per Cooperazione Internazionale. Le immatricolazioni alle lauree triennali sono invece state 636 (in crescita del 9,5 percento) e quelle alle lauree magistrali a ciclo unico, quelle cioè di cinque anni, 85.

Attacchi di panico, ansia, depressione. La psicoterapeuta: «Società fragile…»

Il punto di vista di chi incontra quotidianamente quei pazienti di cui il servizio pubblico non si occupa. «C’è un’insoddisfazione diffusa, una paura di non essere all’altezza: non ci sono strutture solide di riferimento come poteva essere il lavoro»

Paola
Paolo Bianchi

Paola Bianchi da vent’anni è psicoterapeuta, referente e fondatrice del Centro di Psicoterapia Liberamente, tra gli organizzatori della rassegna “Fronti della fragilità”, che ha portato nei giorni scorsi a Ravenna Umberto Galimberti (il prossimo incontro è in programma veneredì 16 febbraio alla Classense, dove si parlerà di depressione con Maria Luisa Verlato).

L’abbiamo incontrata per farci raccontare il punto di vista di chi lavora quotidianamente nel privato incontrando quei pazienti di cui il servizio pubblico non riesce a occuparsi o che, semplicemente, al pubblico scelgono di non rivolgersi.

In che momento della loro vita le persone in genere decidono di rivolgersi a uno psicoterapeuta?
«Le situazioni possono essere molto diverse, ma in generale si tratta di persone che stanno attraversando un momento di difficoltà perché è accaduto qualcosa di traumatico nella loro vita, o perché hanno sintomi fisici la cui origine, dopo tanti accertamenti medici, è stata diagnosticata come psicosomatica».
Quali sono i traumi più frequenti dopo i quali le persone vengono da lei?
«Ci possono essere lutti e separazioni, incidenti d’auto, ma a volte anche cose che apparentemente possono essere viste come positive, per esempio traslocare in una nuova casa più grande o l’arrivo di un bimbo, possono scatenare un disagio».
Quali sono i sintomi più frequenti che incontra e quelli che ha visto diffondersi maggiormente negli ultimi anni? E soprattutto, quali sono le diagnosi?
«Tra i sintomi c’è sicuramente l’attacco di panico, per la mia esperienza sempre più frequente soprattutto nella fascia 25-35 anni. E in generale ho visto crescere i sintomi ansioso-depressivi. C’è questa paura diffusa di non essere all’altezza, di non essere abbastanza “performante”, un senso di insoddisfazione diffusa, il non essere mai a posto, una difficoltà a capire che cosa vogliamo veramente noi e cosa invece si aspettano gli altri da noi. Penso per esempio a tante donne tra i 38 e i 43 anni che si interrogano sulla maternità».
Ma perché secondo tanti psicoterapeuti queste sofferenze sono effettivamente in aumento?
«Credo perché noi tutti ormai viviamo in una società che è fragile, senza strutture solide di riferimento come poteva essere il lavoro. Ma soprattutto abbiamo perso la capacità di crescere interiormente, dove ciò che dobbiamo essere prevarica il nostro essere e dove spesso l’essere viene confuso con altro. Per chiarire uso una semplificazione: un attacco di panico è il sintomo psichico di un mancato dialogo interno o di un conflitto fra parti di noi che non si conoscono affatto e questo spesso è il risultato di un processo di crescita che si è inceppato da qualche parte».
C’è un anche chi dice che ormai si va dallo psicologo per risolvere questioni che invece hanno a che fare con il piano politico e sociale, come dire che se siamo ansiosi è perché il lavoro è precario e sarebbe meglio magari iscriversi al sindacato e cercare di cambiare le cose invece di ripiegarsi su se stessi e, appunto, percepirsi come un problema…
«È sicuramente vero che oggi le persone hanno meno punti di riferimento e certezze sul futuro ma personalmente credo che la terapia possa servire proprio a ripartire da noi e a fare quell’esperienza fondante del conoscere se stessi e solo allora il pensiero potrà trasformarsi in azione e l’azione in cambiamento. È un processo che influenza anche il modo di stare nel mondo, e se avrò sperimentato in prima persona il cambiamento potrò agirlo e sentirmi più capace di comunicare, di evitare un conflitto, o costruire relazioni più solide. In buona sostanza starò meglio e non sarò io il problema…»
A proposito di formazione: come si può oggi scegliere un terapeuta?
«La prima distinzione che è sempre bene fare è quella tra psicologo e psicoterapeuta. Il primo non può andare oltre un paio di colloqui di orientamento, il secondo invece può effettivamente seguire un paziente in un percorso terapeutico. Per quanto riguarda la formazione mi sento di dire che sia fondamentale che lo psicoterapeuta abbia fatto un percorso di terapia personale che però non è previsto da tutte le scuole».
Capita mai che uno psicoterapeuta rifiuti di seguire un paziente?
«Certo, ci sono situazioni o problematiche che per molte ragioni si può ritenere di non poter affrontare al meglio ed è un dovere professionale in questi casi indirizzare altrove il paziente».
Uno dei grandi temi resta però quello dell’accessibilità economica. Se il servizio pubblico latita e le sedute costano tra i 60 e i 100 euro, molte persone rischiano di restare escluse…
«È sicuramente un enorme problema, per questo nel nostro centro stiamo realizzando un progetto di “psicologia sostenibile”e incentiviamo i gruppi di sostegno per andare incontro alle esigenze di chi ci chiama e poi rinuncia alla terapia almeno inizialmente per i costi. L’idea di base è quella di offrire incontri di consultazione a un prezzo simbolico. Inoltre, si stanno sviluppando anche nuovi approcci, quello per esempio del metodo basato sulla terapia a seduta singola. Si individua un problema circoscritto e si cerca di lavorare esclusivamente su quello. Ho seguito ultimamente una formazione per poter praticare e integrare questo tipo di lavoro ove possibile proprio per rispondere alle nuove esigenze delle persone. Non possiamo dire sempre e solo no».
In quest’ottica è nata anche la possibilità di fare sedute via Skype?
«Sì, anche se personalmente non la pratico. Ci sono situazioni in cui può essere d’aiuto, e l’Ordine Nazionale degli Psicologi ha codificato linee guida ben precise per le prestazioni via internet e a distanza».
Gli psicoterapeuti non possono prescrivere farmaci, ma li ritengono utili?
«Personalmente credo che ci siano situazioni in cui il farmaco sia necessario, anche per poter intraprendere la terapia. Accade che in casi gravi di depressione il paziente non riesca neanche a varcare la soglia di casa, tantomeno per venire in studio. Oppure penso come ogni anno ci siano innumerevoli accessi al Pronto Soccorso per attacchi di panico che hanno sintomi fisici invalidanti, e che a volte è opportuno formulare una diagnosi accurata per valutare la necessità di ricorrere al farmaco e alla terapia più appropriata».
Eppure anche i medici di base possono prescrivere psicofarmaci…
«Sì, il paziente spesso richiede una cura che allevi il sintomo o lo metta a tacere».
Un’ultima curiosità: in un mondo così competitivo e “performante”, la sensazione è che a volte a farcela siano persone non necessariamente equilibrate… Le capita mai per esempio di ascoltare un uomo politico e pensare che forse gli farebbe bene un po’ di terapia?
«Sì, in certi ambienti molto competitivi oggi una persona con marcati tratti narcisistici può avere più possibilità di emergere, per esempio. E in generale, rispetto alla politica, ciò che vedo è uno scollamento sempre maggiore tra la rappresentazione di sé e la realtà di cui il politico dovrebbe occuparsi, una scissione direi tra i proclami e slogan mediatici e la verità che le persone toccano con mano ogni giorno con la fatica di vivere».

Al City feste di Carnevale e S. Valentino, tra baby dance e offerte per innamorati

Cine PizzaContinuano gli appuntamenti al centro The City della multisala Cinemacity dove si festeggia il Carnevale con una festa in maschera nella zona del Lonì Cafè, dedicata a tutti i bambini fino a 10 anni, a partire dalle ore 16. In programma baby dance e premiazioni delle maschere più belle e originali.

Per San Valentino, invece, al City l’appuntamento è alla bruschetteria Pandeajo, alla pizzeria Cine Pizza e al fast food America Graffiti con uno speciale pacchetto per gli innamorati che prevede una cena con ingresso per due persone al cinema a 30 euro a coppia. Prenotazioni entro il 13 febbraio allo 0544 461097.

Niente mercoledì da leoni per l’OraSì: al Pala De André festeggia Ferrara

Basket A2 / In vantaggio fino alla fine terzo quarto, i giallorossi nell’ultimo parziale si bloccano e vengono sorpassati dalla Bondi, che approfitta di una serata di scarsa vena al tiro

Ravenna-Ferrara 74-83
(17-18, 37-34, 52-49)
ORASI’ RAVENNA: Giachetti 6, Rice 25, Chiumenti 5, Grant 12, Sgorbati 2, Montano 12, Masciadri 9, Raschi 3, Esposito, Vitale. Ne Cinti. All. Martino.
BONDI FERRARA: Moreno 15, Cortese 9, Hall 22, Rush 12, Fantoni 17, Molinaro 4, Donadoni 2, Panni 2.
ARBITRI: Noce, Longobucco, Raimondo.
NOTE – Ravenna: tiri da due 18/42, da tre 8/23, liberi 14/23, rimbalzi 33. Ferrara: tiri da due 28/46, da tre 4/18, liberi 15/21, rimbalzi 41.

RAVENNA 22/10/2017. LNP Serie A2 Quarta Giornata OraSì Basket Ravenna VS Andrea Costa Imola
Il tecnico dell’OraSì Antimo Martino

Ferrara porta male, evidentemente, a un’OraSì che si arrende anche al ritorno (74-83) a una Bondi più continua e capace di trovare una serata sopra le righe di Fantoni e un ottimo rendimento dai suoi americani. Ravenna ha subìto anche a rimbalzo, denotando poca precisione al tiro. A causa di questa sconfitta, i giallorossi scendono in sesta posizione, raggiunti da Treviso.

Avvio molto equilibrato con problemi da sotto per Ravenna, che sbaglia i primi sette tiri nell’area piccola ma ha subito un ottimo contributo dalla distanza di Rush (11-10). Moreno e Cortese arrivano al secondo fallo dopo 8’ e Panni lo segue a ruota ma la Bondi traghetta comunque avanti di misura alla fine del primo quarto. Nel secondo l’OraSì aumenta la precisione da sotto e al resto pensa Rice (29-25) che dopo 25’ ha realizzato da solo il 50% del fatturato della sua squadra. Ferrara, però, distribuisce perfettamente le sue triple e sorpassa (29-30), poi inizia un tira e molla punto a punto tanto che il quasi minimo vantaggio guadagnato dall’OraSì a metà gara risulta il più ampio della serata (37-34).

Si riparte nella terza frazione con l’ex Molinaro che per due volte ha vita troppo facile da sotto e assieme a Moreno riporta sotto Ferrara che era scivolata sotto di 5. Grant però attacca il tabellone con continuità adesso e Rice ne fa 4 consecutivi per riallungare (47-40) . La tripla di Raschi regala il +9 ma Ferrara non molla e approfitta anche di un paio di palle perse da Ravenna per tornare sotto e pareggiare a quota 52 con 5 punti consecutivi di Fantoni a cavallo fra terzo e ultimo quarto quando per Grant arriva il quarto fallo. Hall regala ai suoi il massimo vantaggio esterno (52-57), Cortese entra in partita ma in generale adesso a Ferrara riesce tutto, al contrario dell’OraSì. Gli estensi aumentano il vantaggio in progressione, la tripla di Montano riavvicina l’OraSì ma è tardi.

Risultati (20ª giornata): Termoforgia Jesi-Andrea Costa Imola Basket 78-56, Bergamo-Assigeco Piacenza 86-79, GSA Udine-Agribertocchi Orzinuovi 88-74, OraSì Ravenna-Bondi Ferrara 74-83, XL Extralight Montegranaro-De’ Longhi Treviso 74-95, Roseto Sharks-Unieuro Forlì 85-92, Dinamica Generale Mantova-Tezenis Verona 72-73, Consultinvest Bologna-Alma Pallacanestro Trieste (giovedì 8 febbraio).

Classifica: Trieste* 30 punti; Bologna* 28; Udine, Verona e Montegranaro 26; Ravenna e Treviso 24; Mantova 22; Ferrara, Jesi e Imola 20; Forlì 16; Piacenza 14; Orzinuovi e Bergamo 8; Roseto 6 (* una gara in meno).

Quella volta che capitan Rispoli fece esplodere il Benelli con un gol da centrocampo

Il 38enne trovato morto in un parco realizzò nel 2013 in Eccellenza la rete più spettacolare delle 25 segnate con il Ravenna

Ribelle Ravenna Rispoli E BondiLa palla restò in aria per circa tre secondi, il tempo necessario per coprire cinquanta e passa metri di campo verde e poi fare quel rumore che sa fare solo il sacco della rete da calcio. È il gol più spettacolare dei venticinque che Simone Rispoli ha segnato in 77 partite giocate con la maglia del Ravenna tra il 2012 e il 2015: il 2-0 realizzato da metà campo al 90′ della partita giocata allo stadio Benelli il 22 dicembre 2013 contro il Progresso (campionato di Eccellenza).

In queste ore in cui il calcio ravennate è in lutto per la morte del 38enne fantasista, in molti stanno condividendo sui social network il video YouTube con le azioni di quella partita (di Rispoli anche l’1-0 con un mancino a giro su punizione) per conservare negli occhi le prodezze del calciatore che ha indossato la fascia da capitano dei giallorossi nel periodo difficile della rinascita dopo il fallimento del 2012.

Sulla pagina Facebook ufficiale del club le parole di cordoglio della società: «È con profonda tristezza che riceviamo la tragica notizia della scomparsa di Simone Rispoli, il presidente e tutta la società si stringono in un profondo abbraccio alla famiglia in questo doloroso momento».

A Bari la Bunge prova a superare il Castellana Grotte per tornare in zona playoff

Volley Superlega / Nel posticipo televisivo di domani, giovedì 8 febbraio, in diretta su Rai Sport (inizio ore 20.30) i ravennati affrontano in trasferta i pugliesi della BCC. Il tecnico Soli: «Solo mostrando il nostro miglior gioco riusciremo a conquistare un risultato positivo»

VOLLEY PALLAVOLO. Bunge Ravenna BCC Castellana Grotte 3 0.
Il centrale della Bunge Marco Vitelli

Posticipo televisivo per la Bunge, che nell’ottava giornata di ritorno scende in campo domani a Bari (inizio ore 20.30, diretta tv su Rai Sport, arbitri Massimo Florian e Dominga Lot, entrambi di Treviso) contro la BCC Castellana Grotte. Nel turno infrasettimanale i ravennati provano a dare continuità alle ultime due partite, in trasferta a Padova e in casa contro Verona, entrambe terminate con un successo al tiebreak. Se a questo si aggiunge che anche la penultima sfida esterna, a Sora, si è chiusa con un’affermazione in cinque set, si capisce come Orduna e compagni abbiano l’intenzione di avvicinare in modo ulteriore la zona playoff, distante un solo punto. «Abbiamo di fronte una gara piena di insidie – spiega il tecnico Fabio Soli – contro un Castellana Grotte che gioca molto meglio rispetto all’andata e che in casa esprime la sua miglior pallavolo. Niente alibi, però, perché da parte nostra ci deve essere l’ambizione di poter effettuare una buona prestazione, in quanto possediamo tutte le qualità per vincere la partita. Non bisogna commettere l’errore di sottovalutare gli avversari, in quanto in questa Superlega non esistono match facili. In Puglia per esempio ci ha perso Civitanova, mentre noi stessi abbiamo fatto tanta fatica a piegare in trasferta Sora, che all’andata avevamo battuto in modo abbastanza agevole».

Nell’ultimo impegno casalingo la BCC ha dimostrato di essere in buona forma, regolando 3-2 una formazione in ascesa come la Gi Group Monza. I pugliesi, che domenica scorsa però sono caduti in modo pesante a Piacenza, rappresentano infatti un ostacolo non facile da superare per una Bunge che con ogni probabilità anche domani non potrà contare sul centrale Georgiev. «Sarà necessario stare in campana, umili e battaglieri, con la consapevolezza che solo mostrando il nostro miglior gioco  riusciremo a conquistare un risultato positivo. Per farcela dovremo esprimerci come è successo con Verona: trovare una buona continuità nella battuta, limitare al massimo gli errori e mantenere la capacità di lottare fino alla fine negli scambi lunghi. Purtroppo non siamo brillanti come a inizio stagione e in più la lunga trasferta a Bari pone anche delle difficoltà logistiche, ma questo capita un po’ a tutti a causa di una calendario che non dà tregua: niente scuse, però – termina Soli – e non ci tireremo certo indietro».

Gli avversari La BCC Castellana Grotte del tecnico Pino Lorizio forgia un blocco di quasi tutti esordienti nel massimo campionato, compreso il pacchetto stranieri che vede oltre al duo brasiliano Canuto e Moreira il martello polacco Hebda e il centrale (pure brasiliano) Costa. Il neo arrivato De Togni, con Cazzaniga e l’ex Garnica (due stagioni alla Marcegaglia), ha il compito di fare da chioccia ai giovanissimi fra i quali si scommette sull’opposto greco Tzioumakas. Con la coppia di liberi Cavaccini e Pace confermata insieme al centrale Ferraro, completano il roster l’ex Forlì Rossatti e il ravennate Zauli, mentre alla regia si registra il ritorno in Italia di Paris dopo alcuni anni all’estero.

Risultati (ottava giornata di ritorno): Taiwan Excellence Latina- Diatec Trentino 1-3, Revivre Milano-Azimut Modena 3-2, Kioene Padova-Wixo LPR Piacenza 0-3, Cucine Lube Civitanova-Gi Group Monza 3-0, Sir Safety Perugia-Tonno Callipo Vibo Valentia 3-0, BCC Castellana Grotte-Bunge Ravenna (giovedì 8 febbraio), Calzedonia Verona-Biosì Indexa Sora 3-1.
Classifica: Perugia 57 punti; Civitanova 53; Modena 49; Verona e Trento 39; Piacenza 35; Milano 34; Padova 30; Ravenna* 29; Monza e Latina 22; Vibo Valentia 12; Castellana Grotte* 10; Sora 7 (* una gara in meno).

Ha saltato l’allenamento e non si è presentato al lavoro: le ultime ore di Rispoli

Il 38enne ex calciatore del Ravenna, oggi alla Reno, trovato morto in un parco: ipotesi suicidio. Lascia compagna e un figlio

RisppEra atteso al lavoro in un cantiere edile a Cesenatico ma stamani, 7 febbraio, senza preavviso non si è presentato e i colleghi non riuscivano a contattarlo al telefono. Cosa fosse successo a Simone Rispoli – 38enne ravennate noto per la sua lunga carriera da calciatore condita tra l’altro da due promozioni conquistate di recente con il Ravenna – si è saputo qualche ora dopo quando è cominciata a circolare la notizia del ritrovamento di un cadavere in un piccolo parco pubblico a Ravenna all’angolo tra via Ravegnana e via Gramsci. Gli accertamenti dei carabinieri, allertati dal passante che ha fatto il tragico rinvenimento, hanno consentito di stabilire che si trattava di Rispoli. L’ispezione cadaverica pare escludere circostanze violente: il 38enne, che viveva a poca distanza dal parco con la compagna e un figlio piccolo, si sarebbe suicidato impiccandosi a un albero.

Mauro Frati è il presidente della Reno Sant’Alberto, la società calcistica per cui Rispoli era tesseratp da due anni, e in quanto socio della Gama Castelli era anche il datore di lavoro del 38enne: «Quando venne a giocare da noi mi disse che stava cercando un lavoro e in quel periodo alla mia ditta serviva un operaio così ci fu la possibilità di unire le due cose. Siamo tutti sconvolti da questa notizia». Frati è stato ascoltato a lungo dai carabinieri che indagano sull’episodio per ricostruire le ultime ore di vita di Rispoli. «Ci siamo sentiti via messaggio nella giornata di ieri per una questione di lavoro – ricorda Frati – e per quello che si potesse capire da quelle comunicazioni non avevo notato nulla di diverso. Ci eravamo sentiti a voce lunedì e anche in quel caso era il solito Simone».

RAVENNA 26/04/2015. RAVENNA PORTUENSE 2 1.

Ieri sera la squadra si allenava a Glorie ma Rispoli non si è presentato: ha mandato un messaggio all’allenatore per dire che non sarebbe andato per un impegno. Non era nulla di strano, spiega Frati: «È capitato a tutti di non potersi allenare per questioni fisiche o di lavoro e un sms al mister è sempre stato un modo sufficiente per dare l’avviso. Non c’è motivo di chiedere molte spiegazioni».

Il mondo calcistico cittadino lo ricorda, comprensibilmente, per la parentesi di tre anni in giallorosso: dal 2012 al 2015, al principio dell’ennesima rinascita del calcio bizantino con una nuova società dopo un fallimento societario. Il palmares dice due salti di categoria: dalla Promozione alla serie D. Ma una volta arrivati nei Dilettanti, le strade di Rispoli e del Ravenna si separarono. Prima Casalecchio poi Reno. «Chi non conosceva Rispoli da queste parti? – dice Frati –. La sua carriera e le sue capacità di giocatore le conoscono tutti. Quando è entrato nel nostro spogliatoio ho cominciato a conoscerlo anche personalmente e ho trovato un ragazzo educato, con la battuta pronta, poche volte arrabbiato. Sul campo ci stava dando davvero una mano: i compagni sapevano di potersi fidare di lui e nel gruppo il suo carisma era importante. Anche sul lavoro si è dimostrato affidabile, nonostante mi risulti che non avesse mai avuto lavori fissi».

In passato Rispoli ha attraversato anche periodi difficili, con qualche grana personale da risolvere: «Non conosco le questioni più private del suo passato – conclude Frati –. Posso solo dire che per la mia conoscenza era una persona che stava mettendo grande concentrazione nei suoi impegni. Ricordo che parlava spesso di suo figlio, si sentiva che era proprio legato al bambino». La società sportiva per il momento ha sospeso le attività di tutte le categorie.

Quanto fosse entrato nel cuore della tifoseria giallorossa lo dimostrano i tantissimi messaggi di cordoglio e i ricordi che stanno arrivando sulla bacheca di Lineagiallorossa, il gruppo Facebook che raccoglie i tifosi della curva e non solo. Tra chi ha voluto mandare un ultimo saluto anche ex calciatori come Francesco Zizzarri e Ivan Tosi.

Trovato morto Simone Rispoli, ex calciatore del Ravenna. Aveva 38 anni

Il ritrovamento del corpo in un parco pubblico: si pensa a un suicidio. Lascia la compagna e una figlia

Rispo1
Simone Rispoli ai tempi della stagione 2014-15 quando il Ravenna conquistò la promozione in serie D

Il corpo senza vita di Simone Rispoli, 38enne con una lunga carriera calcistica alle spalle in cui ha vestito anche la maglia del Ravenna tra il 2012 e il 2015 conquistando due promozioni, è stato ritrovato stamani a Ravenna nel parco Mendez all’angolo tra via Ravegnana e via Gramsci. Da quanto si apprende Rispoli si sarebbe suicidato impiccandosi a un albero. Lascia la compagna e una figlia piccola.

Il corpo è stato avvistato da un passante che ha poi allertato le forze dell’ordine. Sul posto carabinieri e 118 ma Rispoli era già morto. Addosso non aveva documenti.

Dotato di grandi mezzi tecnici ma non sempre espressi al massimo del proprio potenziale: quando era in giornata era in grado di decidere le partite. Il fantasista è stato uno dei protagonisti dell’ultima rinascita del pallone ravennate. Arrivò dal Castellarano in giallorosso nell’estate del 2012 quando una nuova compagine societaria ripartì dalla Promozione. Subito vittoria del campionato e promozione in Eccellenza: altre due stagioni e un’altra promozione. Le sue giocate di sinistro e il suo carisma gli avevano portato i gradi di capitano sul braccio, le sue origini ravennati ne avevano fatto un riferimento per la tifoseria. Con il salto in serie D lasciò il Ravenna scendendo di categoria con il Casalecchio. Nelle ultime due stagioni giocava con la maglia del Reno Sant’Alberto.

In passato ha vissuto alcuni periodi di difficoltà per questioni personali al di fuori del mondo del calcio, momenti difficili che parevano superati.

Boom di merce acquistata online: consegne postali aumentate dell’80 percento

I dati dei portalettere e del corriere del gruppo Poste Italiane nel confronto fra 2017 e 2016.  A livello nazionale l’aumento è del 43 percento

Ecommerce 1Nel 2017 sono stati 507mila i pacchi contenenti merce acquistata online recapitati a domicilio in provincia di Ravenna dal gruppo Poste, un incremento dell’80 percento rispetto al 2016.

Lo strumento di pagamento più utilizzato resta la carta prepagata Postepay con cui viene eseguito il 25 percento delle operazioni e-commerce in Italia. Anche il servizio di recapito di Poste Italiane si evolve e innova grazie ai “postini telematici” dotati di palmare, stampante e Pos, che permettono ai cittadini di ricevere pacchi presso la propria abitazione o luogo di lavoro. Nel Ravennate i portalettere dotati di questi strumenti sono 175.

In Italia nel 2017 il valore degli acquisti dei prodotti online ha superato per la prima volta quello dei servizi, (fonte Osservatorio e-commerce Politecnico di Milano e Netcomm). Poste Italiane nel 2017 ha consegnato circa 60 milioni di pacchi facendo registrare una crescita del 43 percento rispetto al 2016, diventando uno degli attori fondamentali per lo sviluppo del mercato degli acquisti online.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi