È un maschio adulto, probabilmente coinvolto in un incidente stradale. Il sindaco Pasi: «In bocca al lupo al povero animale»
Sincero stupore per chi si è trovato di fronte a un cervo maestoso tra i filari di una vigna nelle campagne di Fusignano. È successo stamani, 21 ottobre, nella zona di Maiano Monti. I cittadini che hanno fatto l’inatteso incontro hanno poi avvisato l’amministrazione comunale che ha fatto partite le operazioni per il recupero, coordinate dal sindaco Nicola Pasi.
Sono intervenuti la polizia municipale della Bassa Romagna, la polizia provinciale e i carabinieri della stazione di Fusignano che hanno attivato il servizio di recupero di animali selvatici. Il grosso ungulato, un maestoso maschio adulto, presentava ferite agli arti posteriori, probabilmente causate da un incidente stradale al momento non segnalato. L’esemplare è stato recuperato e trasportato al centro veterinario provinciale di Ravenna.
«Ringrazio i cittadini e le forze dell’ordine per il pronto intervento – ha scritto il primo cittadino su Facebook – e, non so se di dica anche ai cervi, ma faccio al povero animale il mio più affettuoso “in bocca al lupo”».
La vittima è un 30enne di Faenza, in sella a una Suzuki 600. Era in testa a un gruppo di motociclisti in gita sulle colline
Ha strisciato la fiancata sinistra della prima auto che viaggiava in direzione opposta e poi si è scontrato frontalmente con la seconda vettura, un impatto che non ha lasciato scampo al motociclista. La vittima dell’incidente avvenuto poco prima delle 14.30 di oggi, 21 ottobre, sulla via Brisighellese all’altezza della località Pontenono, tra Fognano e Brisighella, è Luca Prati, un 30enne residente a Faenza. Troppo gravi le ferite: il 118 ha potuto solo constatare il decesso. In un primo momento su queste pagine, per un errore dovuto ad alcune errate informazioni recuperate e di cui ci scusiamo, si era parlato di un ciclista deceduto per una caduta.
Il giovane centauro viaggiava in sella a una Suzuki Enduro 600 e, secondo quanto ricostruito dai carabinieri del radiomobile e della stazione di Brisighella intervenuti per i rilievi e la gestione della viabilità, era uscito per un giro in collina in compagnia di un gruppo di amici tutti appassionati delle due ruote. Prati era il primo del gruppo che viaggiava in direzione di Brisighella. Le testimonianze dei conducenti delle due vetture coinvolte nell’incidente, una Fiat Multipla e una Peugeot 306, dicono che la motocicletta in una curva avrebbe invaso la corsia opposta.
La strada è molto trafficata nei weekend autunnali, percorsa da appassionati di moto e semplici visitatori delle colline. È stato necessario chiudere il transito per diverso tempo per consentire i rilievi e il recupero dei mezzi incidentati, formando così una lunga colonna di traffico.
Calcio C / Dopo quattro ko di fila, Coppa Italia compresa, i giallorossi hanno bisogno di invertire la tendenza e cercheranno l’impresa contro i lombardi, in arrivo domani (domenica 22 ottobre, ore 14.30) al “Benelli”. Antonioli: «Bisogna cambiare la rotta al nostro campionato».
L’attaccante Antonio Broso è a disposizione del tecnico
Dopo quattro sconfitte consecutive, tre in campionato più quella in Coppa Italia di mercoledì scorso con la Reggiana, il Ravenna è arrivato a un momento cruciale della sua stagione. E nel match di domani, domenica 22 ottobre (ore 14.30, arbitro Maranesi di Ciampino ), contro l’Albinoleffe, la compagine giallorossa cerca con forza un risultato positivo che dia più slancio e colore alla classifica e che eviti quello che sarebbe un record negativo storico: quattro sconfitte al “Benelli” nelle prime sei partite giocate in campionato. «Pensiamo positivo – sottolinea l’allenatore Mauro Antonioli – e cerchiamo di trovare quel risultato che possa cambiare la rotta del nostro campionato e invertire questo momento negativo. Abbiamo bisogno di fare una buona partita sotto il profilo dell’intensità, dell’attenzione, di tante cose, abbiamo bisogno che qualche episodio giri a nostro favore. Abbiamo lavorato tanto in settimana sul campo e nella testa proprio per tornare ad esprimere in pieno quello che abbiamo di buono e che è nelle nostre corde».
Dopo una falsa partenza (due sconfitte iniziali), l’Albinoleffe ha incasellato 14 punti nelle successive sette partite, con una sola sconfitta (a Bassano), ma anche con una vittoria a tavolino a Modena. Sul campo identico bottino di gol: 8 segnati (come il Ravenna) e 8 subiti (ottava difesa). «L’Albinoleffe è una squadra difficile da affrontare – avverte il tecnico – essendo molto ben organizzata, forte fisicamente, che fa della compattezza e dell’intensità una delle sue armi migliori. Dopo la nostra promozione è la prima squadra che ho visto, nella prima fase dei playoff, a Padova, e mi fece una grande impressione. Questo non significa che dobbiamo avere paura o che siamo rassegnati, anzi: massimo rispetto per loro come per tutti gli avversari, ma fin qui abbiamo lasciato per strade punti in partite che non meritavamo di perdere. Mettiamo, pertanto, in campo tutto quello che abbiamo: vorrei fare una partita meno attendista e più coraggiosa».
Dopo il riposo precauzionale di mercoledì rientra Papa, che ha smaltito il lieve fastidio muscolare, mentre dopo venti giorni è tornato ad allenarsi col gruppo Barzaghi, che ritorna tra i convocati. Restano scritti nella lista degli assenti Capitanio, Lucarini e Tabacchi. Per l’occasione, il tecnico del Ravenna rinnova l’appello ai tifosi. «Fin qui sono stati esemplari e ci hanno dato una grande mano – ammette Antonioli – ma domani chiedo a loro un ulteriore sforzo. Abbiamo bisogno che stiano vicini ai ragazzi, che diano una volta di più il sostegno e il calore che servono in un momento come questo».
Sfilata rosa Nell’intervallo della partita tra Ravenna e Albinoleffe ci sarà la passerella sul terreno di gioco delle ragazze del Ravenna Woman: un’occasione per presentare alla tifoseria l’altra “metà” calcistica della città bizantina, impegnata nel massimo campionato femminile dove, dopo due giornate, occupa l’ottavo posto con 1 punto.
Basket A2 / I ravennati domani, domenica 22 ottobre (ore 18), sfidano l’Andrea Costa nella seconda partita interna stagionale. Sono ben 1062 i sostenitori che hanno sottoscritto l’abbonamento. Martino: «Test importante per reagire dopo la sconfitta di Udine. Mi auguro ci sia una cornice di pubblico importante»
I tifosi dell’OraSì sulla tribuna del Pala De André
Seconda gara casalinga della stagione per l’OraSì ed è già tempo di derby e, di conseguenza, di una cornice molto importante domani, domenica 22 ottobre, alle 18 (arbitrano Bartoli e Wasserman di Trieste, Ferretti di Nereto) quando i ravennati riceveranno al Pala De André la visita dell’Andrea Costa. Gli imolesi hanno due punti in classifica, frutto di una nettissima vittoria su Ferrara, tenuta a quota 45 in attacco, ma vengono da una sconfitta molto onorevole a Trieste, che non ha fatto altro che confermare il buon assetto di squadra dovuto a coach Demis Cavina.
Rose al completo per entrambe le contendenti, con il quintetto iniziale ospite che dovrebbe essere composto dal play Penna, dalle ali Wilson e Alviti, dal centro Maggioli e dalla guardia Bell. Dal canto suo l’OraSì arriva da una caduta dopo un supplementare a Udine e vuole riprendere il filo del successo. «Veniamo da una sconfitta sulla sirena – dichiara il tecnico Antimo Martino – ma che è stata determinata non da un episodio, quanto da tre minuti di black-out all’inizio del secondo quarto, cosa che non dovrà ripetersi. Abbiamo lavorato in settimana su alcuni aspetti e sono convinto che potremo fornire una prestazione migliore, con qualche giocatore che potrà esprimersi meglio. Sarà una partita difficile contro una squadra bene allenata che ha principi ben precisi, un test importante per reagire dopo la sconfitta di Udine. Mi auguro ci sia una cornice di pubblico importante per sostenere a dovere la nostra squadra».
Abbonamenti Si è conclusa alle 13 di oggi, sabato 21 ottobre, a quota 1062 tessere vendute e quindi con un risultato storico e senza precedenti per la pallacanestro a Ravenna, la campagna-abbonamenti dell’OraSì per il campionato di A2 2017/2018. Domani biglietterie aperte dalle 16.30, mentre i cancelli del Pala de André invece a partire dalle 17.
Il programma (quarta giornata, domenica 22 ottobre, ore 18): Bergamo-Alma Pallacanestro Trieste 64-75 (giocata venerdì 20 ottobre), OraSì Ravenna-Andrea Costa Imola Basket, Termoforgia Jesi-Assigeco Piacenza, XL Extralight Montegranaro-Tezenis Verona, Consultinvest Bologna-Agribertocchi Orzinuovi, Dinamica Generale Mantova-Bondi Ferrara, De’ Longhi Treviso-Unieuro Forlì, Roseto SharksG.S.A. Udine.
Classifica: Trieste* 8 punti; Bologna 6; Forlì, Jesi, Montegranaro, Ravenna, Verona e Mantova 4; Piacenza, Imola, Udine, Orzinuovi, Ferrara e Treviso 2; Roseto e Bergamo* 0 (* una gara in più).
L’iniziativa dell’ospedale privato compie dieci anni: chi va al lavoro a piedi o in bici accumula minuti in base alla distanza
Chi lascia l’auto in garage e va al lavoro a piedi o in bicicletta guadagna permessi retribuiti. Per i 147 dipendenti dell’ospedale privato Domus Nova di Ravenna funziona così da dieci anni. Nel 2016 in totale 47 lavoratori hanno fatto la scelta ecologista, qualcuno con costanza quotidiana e qualcuno solo saltuariamente: in totale hanno percorso una media di 400 km a testa maturando 117 giorni di permesso (nel 2007 avevano aderito in 40 su 134).
«L’iniziativa è cominciata quasi per caso dopo aver partecipato a un incontro con l’assessore comunale all’Ambiente in cui si parlava di problematiche di inquinamento e promozione di stili di vita migliori – spiega il dottor Stefano Grandi, presidente della clinica in via Pavirani –. Ci siamo chiesti cosa potevamo fare come azienda ed è nata “Domus in bici”».
Ogni lavoratore è dotato di un libretto in cui annota se ha percorso il tragitto casa-lavoro in bici o a piedi e a fine mese consegna il resoconto all’ufficio paghe: vengono riconosciuti minuti di permesso in base alla distanza dalla clinica: da tre minuti per chi vive entro un chilometro fino a dodici minuti per chi vive oltre due chilometri. «Chi ha l’abitudine quotidiana arriva anche a una settimana di permessi in un anno. Che credo faccia piacere a chiunque. Senza dimenticare che è un premio ottenuto avendo fatto qualcosa di sano per l’ambiente e per se stessi». E come ulteriore vantaggio ci sono meno vetture ad occupare i pochi e ricercatissimi stalli di sosta nell’area circostante alla struttura.
E i controlli? «In linea teorica è previsto che si debba passare sotto una telecamera all’ingresso per essere inquadrati – conclude Grandi – ma non ci siamo mai messi a fare questo tipo di controlli. Siamo una piccola comunità, ci conosciamo e sappiamo come si spostano i nostri dipendenti. Non penso che qualcuno si metta a fare il furbo per qualche minuto di permesso…».
L’organico della questura su tutta la provincia conta 320 persone. Lettera inviata al prefetto Gabrielli: «Senza rimpiazzi sarà difficile coprire i servizi di ordine pubblico e le pattuglie della Volante»
Entro qualche mese la questura di Ravenna, con un organico già al minimo di 320 persone, perderà una ventina di poliziotti tra pensionamenti e trasferimenti. Se non verrà rimpiazzata almeno la metà, sostengono i sindacati, si rischiano concrete difficoltà per garantire le attività di polizia, in particolare i turni di pattuglia della squadra volante e i servizi di ordine pubblico. Tutte le cinque più importanti sigle sindacali presenti tra le divise – riunite in una iniziativa comune per la prima volta, a testimonianza di quanto sia concreta la preoccupazione – hanno preso carta e penna per scrivere al capo della polizia Franco Gabrielli. Una lettera in cui si chiedono nuove assegnazioni in occasione dei prossimi pensionamenti e, nel frattempo, di aggregare il reparto prevenzione crimine stabilmente in ausilio alla Volante per la copertura dei turni di controllo del territorio su ventiquattro ore.
I 320 poliziotti attualmente in servizio sono ripartiti tra la questura di Ravenna (circa 250) e i commissariati di Faenza (una trentina) e Lugo (una ventina): dieci andranno in pensione e dieci andranno in altre sedi perché hanno vinto il concorso da vice ispettore ma la pianta organica ministeriale per il territorio ravennate è già coperta in questo ruolo.
Tenendo conto che già oggi dei 320 ce ne sono 33 appartenenti all’amministrazone civile e 23 al personale tecnico, quindi non impiegabili all’esterno degli uffici, il risultato è che a Lugo la volante è in servizio solo dalle 8 alle 20 e a Faenza non c’è la pattuglia notturna lasciando il servizio solo ai carabinieri. E in città a Ravenna la seconda pattuglia è ancora presente solo grazie all’impiego di personale proveniente da altre divisioni di Viale Berlinguer, una scelta fatta per necessità ma che frammenta la continuità del lavoro. Inoltre l’apertura del presidio estivo a Pinarella di Cervia ha richiesto un ulteriore dispendio di energie. «Gli operatori stanno facendo tutti il massimo con grande dedizione e sacrificio capendo che la situazione è di emergenza – affermano in coro Herrol Benedetti (Siulp), Enzo Fiorentino (Sap), Fabio Rossi (Silp), Caterina Durante (Ugl) e Luigi Sorrentino (Consap-Anip) – ma stanno raggiungendo livelli di sopportazione operativa psicofisica intollerabili».
A spremere la polizia sono soprattutto le occasioni di ordine pubblico che si moltiplicano, in particolare con le manifestazioni sportive. Una su tutte basta per rendere bene l’idea dell’impiego di risorse: il passaggio del Ravenna Calcio dai dilettanti della D ai professionisti della C ha cambiato gli standard richiesti alla questura dal ministero passando dai tre poliziotti sufficienti fino all’anno scorso a una trentina necessari quest’anno (a cui andavano e vanno sommati le altre forze dell’ordine).
Volley A2 femminile / Domani, domenica 22 ottobre, le ravennati sfidano a Caserta la Golden Tulip Volalto, realtà reduce da un’estate travagliata culminata con la riammissione nel campionato. Angelini: «Obiettivo fare punti per consolidare la nostra tranquilla posizione di classifica»
Un attacco di capitan Bacchi nel corso del match vinto contro Collegno
A quattro giorni dalla bella vittoria casalinga contro Collegno, la Conad si tuffa nella lunga trasferta che la porterà domani, domenica 22 ottobre, sull’insidioso taraflex di Caserta, dove sfiderà la Golden Tulip Volalto (inizio ore 17, arbitri Colucci e Dell’Orso). Grazie al successo di mercoldì il morale della truppa è alto, tuttavia il coach Simone Angelini chiede alle sue giocatrici concentrazione e rispetto per le avversarie. «Fare una trasferta così lunga – sottolinea il tecnico – non è mai semplice. Giocheremo domenica con qualche problema logistico che ci costringerà ad allenarci la mattina di sabato molto presto prima di partire. Detto questo al momento abbiamo tutte le giocatrici disponibili. Abbiamo svolto un solo allenamento per dare una registrata alle cose che hanno funzionato meno bene mercoledì sera al PalaCosta. In generale, però, tolto il fatto che in certi momenti abbiamo attaccato con poca incisività, contro Collegno abbiamo fatto vedere cose positive».
L’avversaria campana è una squadra che ha esperienza di A2, pur avendo incontrato quest’estate delle difficoltà per iscriversi al torneo. Dopo essere stato escluso in un primo momento, il club di Caserta è stato ammesso all’ultimo al campionato, operando un po’ in ritardo sul mercato e ingaggiando due giocatrici straniere nell’ultimissima parte della preparazione. Le ravennati dovranno però tenere conto che la Golden Tulip Volalto, che era uscita sconfitte per 3-1 a Olbia, sarà di sicuro galvanizzata dall’ultimo successo ottenuto al tiebreak mercoledì sera a Orvieto. «Ogni analisi va sempre vista in riferimento sia a noi, sia all’avversario di turno. Possiamo fare cose più o meno positive, se chi abbiamo di fronte ci fa respirare e giocare con tranquillità, ma se ci mette sotto possono venire fuori le nostre lacune. La pallavolo si gioca con la rete in mezzo, non ci si può aggrappare a un pareggio o non si può applicare la melina o fare falli come in altri sport di squadra. Nella pallavolo per vincere bisogna attaccare. È chiaro che ogni partita ha la sua storia e la sua rilettura va messa in relazione alla nostra condizione, agli avversari e a tanti altri fattori. La cosa fondamentale per ora è quindi fare punti e metterci in una posizione di classifica come si deve – termina Angelini – che ci permetta di affrontare ogni giornata con tranquillità».
Il nuovo logo dell’Olimpia Teodora Ravenna
Nuovo logo Nel frattempo la società di via Trieste ha presentato il logo della leonessa, il nuovo simbolo della squadra che ha unito dopo tredici anni tutti i tifosi della pallavolo femminile nella città che tanto ha dato a questo sport. La nuova Olimpia Teodora ha deciso di mantenere alta la storia e la tradizione di Ravenna inserendo nel proprio logo il colore rosso e la leonessa, femmina del leone, simbolo di fedeltà e di affidabilità. Il logo è stato progettato dall’agenzia evolve.re, con sede a Brescia e a Ravenna.
Campagna abbonamenti Per sottoscrivere l’abbonamento all’intera stagione casalinga 2017-2018 è sufficiente recarsi alla sede dell’Olimpia Teodora, via Trieste 86, Ravenna, da lunedì a sabato, dalle ore 8.30 alle ore 12.30. Nei giorni in cui la Conad giocherà in casa, gli abbonamenti saranno in vendita anche presso la biglietteria del PalaCosta. Costi abbonamenti: intero 100 euro, ridotto 80 euro, Under 18 50 euro, Under 12 anni gratis.
Il programma (quarta giornata, domenica 22 ottobre, ore 17): Savallese Millennium Brescia-Lpm Bam Mondovì, Fenera Chieri-Battistelli San Giovanni in Marignano, Golem Olbia-Club Italia Crai (mercoledì 25 ottobre, ore 20.30), Golden Tulip Volalto Caserta-Conad Olimpia Teodora Ravenna, Zambelli Orvieto-Sorelle Ramonda Ipab Montecchio, Barricalla Collegno-Delta Informatica Trentino, P2P Givova Baronissi-Soverato, Bartoccini Gioiellerie Perugia-Ubi Banca San Bernardo Cuneo. Riposa: Sigel Marsala.
Classifica: San Giovanni in Marignano, Chieri, Soverato e Club Italia 8 punti; Cuneo 7; Ravenna e Mondovì 6; Baronissi 4; Montecchio*, Perugia*, Trento e Olbia 3; Caserta* 2; Orvieto, Brescia e Collegno 1; Marsala 0 (*una gara in meno).
Volley Superlega / I ravennati domani, domenica 22 ottobre, tornano in campo nella seconda giornata di Superlega, sfidando a Civitanova i marchigiani (inizio ore 18). A parte Mazzone, i giocatori sono tutti disponibili. Soli: «Dobbiamo cercare di giocare la nostra pallavolo, un punto alla volta, senza guardare al risultato»
Un muro dei ravennati nella gara di coppa a Civitanova
In un avvio di stagione ricco di appuntamenti la Bunge domani, domenica 22 ottobre, torna in campo nella seconda giornata di Superlega, sfidando a Civitanova i campioni d’Italia della Cucine Lube (inizio ore 18, arbitri Simone Santi di Perugia e Andrea Puecher di Padova). All’Eurosuole Forum si replica a quattro giorni di distanza il match andato in scena in Coppa Italia, con i marchigiani che hanno staccato il pass per la Final Four di fine gennaio grazie al netto successo in tre set di mercoledì scorso. Si tratta di un impegno davvero durissimo, contro un avversario costruito per vincere il campionato e che già nel debutto di Vibo Valentia ha ben impressionato, piegando in quattro frazioni la Tonno Callipo nonostante l’assenza della sua bocca da fuoco più importante, rappresentata dall’opposto bulgaro Sokolov.
In questi giorni non c’è stato tanto tempo a disposizione per lavorare in palestra e, a parte lo schiacciatore Mazzone, tutti i giocatori dovrebbero essere a disposizione dell’allenatore Fabio Soli. «Arriviamo da una partita complessa – spiega il coach – contro una Lube che voleva con forza passare il turno il coppa e che ha recuperato a tutti i costi Sokolov, chiedendogli un sacrificio nonostante le non ottimali condizioni di forma. Noi comunque abbiamo le armi per colpire questi avversari, ma mercoledì non le abbiamo sfruttate al meglio, per meriti loro, ma anche per colpe nostre. Non siamo riusciti a stare al loro passo e nel corso del match ci siamo anche un po’ scoraggiati. Questo non deve succedere, perché gli incontri con le corazzate devono essere vissuti con entusiasmo: mi aspettavo più serenità e spavalderia. Adesso siamo da capo e dobbiamo affrontare Civitanova dimenticando in gran parte la partita di coppa».
La Lube del nuovo tecnico Medei nel corso dell’estate ha operato in modo ulteriore sul mercato, aggiungendo lo schiacciatore statunitense Sander a un gruppo già molto competitivo costruito intorno ai pezzi da novanta rimasti alla base. A dare concretezza al progetto svettano i campioni uscenti della passata stagione, dalla diagonale composta da Sokolov e dal palleggiatore Christenson, dalle bande Juantorena e Milan, fino ai centrali Stankovic, Candellaro e (l’ex) Cester, passando per il libero Grebennikov. A completare la rosa ci pensano l’affidabile Casadei, con il forlivese che ricopre il ruolo di vice-Sokolov, il palleggiatore croato Zhukouski (conosciuto a Ravenna per via di una stagione vissuta nelle fila della Cmc), il giovane martello Milan e il libero Marchisio. «Dobbiamo cercare di giocare la nostra pallavolo – riprende Soli – un punto alla volta, senza guardare al risultato, impegnandoci al massimo nell’obiettivo di crescere dal punto di vista sia delle individualità, sia del gruppo. Se ci esprimiamo come mercoledì, finisce allo stesso modo, e vorrei che i ragazzi si concentrassero in primo luogo ad aiutarsi tra loro e a trovare soluzioni quando le cose non vanno bene. Questo vale per tutte le sfide, non solo quella con la Lube, in quanto in Superlega nessuno ti regala nulla».
IN TV La partita all’Eurosuole Forum di Civitanova Marche tra Cucine Lube e Bunge sarà trasmessa in diretta domani dalle ore 18 su Lega Volley Channel (piattaforma Eleven Sports).
Classifica: Modena, Perugia, Monza e Civitanova 3 punti; Verona, Milano e Piacenza 2; Ravenna, Trentino e Latina 1; Vibo Valentia, Sora, Padova e Castellana Grotte 0.
Basket B / I faentini domani, domenica 22 ottobre, sfidano nel derby del PalaCattani (ore 18) un avversario che sta attraversando un buon momento di forma. Iattoni: «Vogliamo riscattare la brutta prestazione di Palermo»
L’ala della Rekico Riccardo Iattoni è l’ex del match
Ci ha pensato il calendario a regalare alla Rekico uno stimolante derby per farle rialzare la testa dopo la sconfitta di Palermo. Domani, domenica 22 ottobre, alle ore 18 arriveranno al PalaCattani i Tigers Forlì, formazione che i Raggisolaris hanno incrociato soltanto nella stagione 2014/15 in serie C Gold e il bilancio è stato di una vittoria a testa. L’unico ex di turno è Riccardo Iattoni, che in maglia Tigers segnò ben 36 punti alla Rekico, trascinando le “tigri” alla vittoria. «A Palermo abbiamo fatto una pessima figura nei confronti della società e di quei tifosi che sono venuti a vederci – spiega proprio l’ala Iattoni – e vogliamo riscattarci il prima possibile. In settimana ci siamo confrontati nello spogliatoio, riflettendo sul momento che stiamo attraversando e concordando che bisogna reagire in fretta, perché tutti noi vogliamo disputare una stagione ambiziosa. E’ da qualche settimana che non ci stiamo allenando con il giusto atteggiamento e durante le partite questi problemi si vedono. Contro Palermo infatti abbiamo sbagliato non soltanto l’approccio alla gara, ma anche la gestione del match commettendo disattenzioni che non sono ammissibili. Dopo esserci guardati negli occhi, mi sembra che tutti noi abbiamo cambiato mentalità e infatti ci siamo allenati molto bene in vista dei Tigers, ma le parole ora non contano, perché è in campo che dobbiamo dare le risposte».
I Tigers Forlì sono alla seconda stagione in serie B e già nelle prime giornate hanno dimostrato di essere una delle pretendenti alle prime posizioni. Il cammino della squadra di coach Giampaolo Di Lorenzo è di due vittorie, ottenute entrambe in casa contro Alto Sebino e Lecco, e di una sconfitta, rimediata a Padova dopo un supplementare. I Tigers hanno cambiato molti uomini rispetto allo scorso campionato, confermando soltanto l’ala Agatensi, capitano e forlivese doc, e la guardia Villani, uno dei leader del gruppo. Il mercato ha portato molti giocatori con una lunga esperienza in serie B e altri con un passato in serie A2. Il giocatore più in forma è l’ala/pivot Papa, supportato in attacco dalla guardia De Fabritiis e da Carpanzano. Il playmaker titolare è Battisti, il centro è Sacchettini, mentre la batteria degli under è formata dall’ala/pivot Cicchetti (’98) , dall’ala Zani (’97) e Rossi (’99). «E’ evidente che i Tigers sono più in forma di noi – riprende Iattoni – e stanno attraversando un ottimo momento: sono carichi e determinati e vorranno venire a Faenza per vincere. Anche dal lato del gioco in nostri avversari sono molto maturi: non hanno grandi individualità, ma un gruppo affiatato dove ogni giocatore ha compiti precisi e riesce ad essere protagonista aiutando i compagni. Questo derby non è molto sentito dalle tifoserie, ma sugli spalti ci saranno tante persone e questo dovrà darci ancora maggiori stimoli, anche se non ci mancano di certo. Vogliamo vincere a ogni costo per regalare una soddisfazione al nostro pubblico che ci ha sempre dato tanto affetto e calore in ogni occasione».
Sabato 21 ottobre appuntamento al teatro Goldoni di Bagnacavallo
Si intitola “Leo Longanesi, impronte digitali la conversazione” in programma sabato 21 ottobre, alle 17, al Teatro Goldoni di Bagnacavallo. Promossa dal Comune con la collaborazione dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e Provincia, la conversazione vedrà Walter Veltroni, lo storico Ivano Granata dell’Università di Milano e la semiologa Giovanna Cosenza dell’Università di Bologna riflettere sull’eredità delle innovazioni longanesiane nel campo del giornalismo e della comunicazione. A coordinare i lavori sarà Giuseppe Masetti, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e Provincia. L’iniziativa fa parte delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario della morte di Leo Longanesi, intellettuale bagnacavallese controverso e geniale che creò un nuovo potente legame fra parola e immagine, fra testo scritto e supporto editoriale. Si partirà dalle sue tre grandi invenzioni – le riviste L’Italiano, Omnibus, Il Borghese – per percorrere un viaggio fino ai linguaggi dei nuovi media, molto più connessi a Longanesi di quanto si potrebbe immaginare. L’ingresso è gratuito, previa assegnazione dei posti a partire dalle 16 presso la biglietteria del Teatro Goldoni.
Operazione della guardia di finanza di Cervia: logo Golden Goose contraffatto. Due persone denunciate
Dalle scarpe tarocche trovate in una boutique di Milano Marittima la guardia di finanza ha percorso la filiera di fornitura al contrario e ha raggiunto un calzaturificio nelle Marche che le aveva prodotte: nei giorni scorsi la tenenza delle Fiamme Gialle di Cervia ha sequestrato 1.530 calzature con il marchio Golden Goose non originale, i macchinari utilizzati per il confezionamento, i cliché e gli stampi riportanti il falso logo della casa di moda.
Per risalire al produttore è servita un’attenta attività di intelligence che ricostruito la filiera delle false sneaker e sono riusciti ad individuare il calzaturificio. Al termine delle operazioni sono stati segnalati alle competenti autorità giudiziarie due responsabili per il reato di commercio di prodotti contraffatti e per il reato di contraffazione marchi, modelli e disegni.
Trazione elettrica per lo 0,013 percento delle vetture circolanti. In Italia nel 2016 ne sono state vendute 1.373
Se i numeri sono questi, ipotizzare un futuro in cui tutti viaggeranno con l’auto elettrica rischia di essere esercizio fantascientifico. Secondo i dati Aci, aggiornati al 2016, le autovetture a trazione elettrica sono in totale 33 in provincia di Ravenna. Per fare un paragone con una città a noi vicina: a Rimini ne circolano attualmente 23.
A livello comunale i possessori di auto elettrica sono 14 a Ravenna, 11 a Faenza. Per il resto si dividono tra Massa Lombarda (due auto) e, con una macchina per comune, Alfonsine, Cervia, Conselice, Cotignola, Russi e Solarolo. Con questi numeri, fare confronti serve soprattutto per capire che la vendita di auto elettriche in provincia è al palo: erano 25 nel 2013. Per gli amanti delle percentuali: le 33 auto elettriche immatricolate in provincia nel 2016 sono lo 0,0127 percento delle 259.381 vetture che circolano in tutto il territorio. Poca roba su Ravenna. Ma anche in Italia, dove le auto elettriche vendute nel 2016 sono state in totale 1.373.
Diverso il discorso per le auto con motore ibrido che uniscono le prestazioni elettriche con quelle a benzina o gasolio. In questo caso i numeri sono migliori: 773 in tutta la provincia. Soprattutto va segnalato un trend in forte crescita se si considera che nel 2013 solo 298 persone erano in possesso questo tipo di mezzo. Un incremento di quasi il 160 percento in tre anni. A livello di incidenza, certo, i numeri restano bassi (parliamo dello 0,298 percento) ma restano comunque più interessanti di quello del motore puramente elettrico. Va qui ricordato che le auto ibride hanno la possibilità di entrare in Ztl in diversi comuni d’Italia, tra cui Ravenna. Per il resto, l’automobilista ravennate è ancora un amante della benzina. Così è alimentato il 40,23 percento del parco auto a cui vanno aggiunti i motori ibridi benzina-gpl (10,8 percento) e benzina-metano (dieci percento). Il resto della popolazione automobilistica si muove a gasolio (38,67 percento).
Uno sguardo, infine, alle auto che possono circolare durante il periodo di validità dell’ordinanza antismog: si tratta delle auto a benzina da euro 2 in poi e dei diesel post euro 4. Dai dati emerge come la gran parte del parco auto provinciale possa entrare nei centri abitati in cui è stata varata l’ordinanza: le auto a benzina liberamente circolanti sono 86.603 contro le 17.706 pre Euro 2 a cui è vietato l’ingresso nei centri. Per quanto riguarda i diesel, quelli accettati sono 71.259 mentre i pre Euro 4 sono 29.057. Libero accesso ai veicoli a metano o gpl, così come alle auto ibride elettriche. L’ordinanza riguarda insomma un totale di 46.763 autovetture in tutta la provincia (ma va ricordato che è applicata solo nelle città di Ravenna, Lugo, Faenza). Si tratta del 18 percento del totale. Se in macchina siete almeno in tre, però, potete entrare anche con un Euro 0, abbassando ulteriormente questa percentuale di incidenza.