venerdì
12 Settembre 2025

Dopo dieci anni partono i lavori per completare la demolizione del ponte

Nel 2007 eliminata la campata centrale per consentire l’accesso delle barche a Porto Reno. Ora via le spalle laterali da 18 metri

Casal BorsettiCon una decina di anni di ritardo partono i lavori per completare la demolizione del ponte Baronia sul canale Destra Reno a Casalborsetti di cui restano solo le spalle laterali lunghe 18 metri. La durata contrattuale per il completamento dell’intervento è di sessanta giorni: sarà demolita la struttura del ponte e verranno sistemate le fasce laterali.

La campata centrale lunga 18 metri venne demolita nel 2007 nell’ambito dei lavori di realizzazione della marina di Porto Reno perché l’altezza non era sufficiente per consentire il transito delle imbarcazioni dirette agli approdi. Contestualmente venne aperta la nuova viabilità a monte in via delle Maone che consentiva il collegamento tra le due sponde.

All’epoca l’amministrazione comunale decise di procedere con la demolizione della sola campata centrale per andare incontro, per quanto possibile, alle sollecitazioni di quanti avevano fatto notare la presenza di nidi di rondine sotto al ponte: non risultavano infatti presenti nidificazioni in corrispondenza della campata poi abbattuta.

Il mantenimento delle due sponde laterali servì per consentirà il montaggio di un altro ponte, provvisorio, a scorrimento orizzontale, che consentiva l’attraversamento pedonale e ciclabile e, allo stesso tempo, il passaggio delle imbarcazioni. L’installazione di tale struttura così come la demolizione dell’epoca erano a carico della società privata che realizzò Porto Reno. Il ponte provvisorio restò in funzione fino a quando non venne realizzata, da parte del Comune, la definitiva passerella pedonale e ciclabile posizionata più a valle. Questa venne inaugurata nel 2009. Da quel momento finì l’utilità del vecchio ponte.

Tentata rapina ad un trentenne minacciato con un cacciavite: due in carcere

L’episodio in via Missiroli, poco lontano dall’ospedale. La vittima è rimasta lievemente ferita durante la collattuzione

CatturaGli si sono avvicinati mentre era in pronto soccorso, tentando di rubargli lo zaino. Davanti alle sue resistenze, lo hanno minacciato con un cacciavite. Questa la ricostruzione dei carabinieri di Ravenna che ha portato all’arresto di due persone, un 41enne e un 26enne. I due si sono avvicinati ad un trentene, di origine tunisina, cercando di portargli via lo zaino. L’uomo se l’è tenuto stretto, riuscendo ad estrarre il cellulare e a chiamare il 118 mentre i rapinatori – due africani – cercavano di infilzarlo con un cacciavite. La ricostruzione è stata confermata anche da alcuni testimoni.

 

I carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, dopo aver prestato soccorso all’uomo a terra hanno raggiunto e bloccato i due fuggiaschi. Uno dei due aveva ancora in mano un cacciavite. L’aggredito, che per fortuna ha riportato lievi traumi ed escoriazioni, se la caverà con qualche giorno di riposo.

I due assalitori, di origine africana, con le prove raccolte dai militari venivano così tratti in arresto per rapina aggravata e condotti in carcere. Oggi con la convalida il giudice ne ha disposto la permanenza in carcere sino alla prossima udienza.

Il ristoratore pentito: «La rotonda di Milano Marittima è ormai zona degradata»

Parla Michele Mauri, chef che un anno e mezzo fa aprì La Piazzetta. Critiche anche al Comune: «Si è dimenticato di questa porzione di centro storico»

Michele MauriLa rotonda di Milano Marittima, uno dei simboli della movida della località rivierasca è ormai «ostaggio del degrado». A dirlo è Michele Mauri, chef che un anno e mezzo fa, ha inaugurato la Piazzetta di Milano Marittima, locale sulla rotonda Don Minzoni. «Le strade sono dissestate, sporche e desolate. Siamo ad un centinaio di metri dai negozi del centro, ma anche nel cuore dell’estate la passeggiata, attorno alla rotonda, è praticamente inesistente. Colpa di strade piene di buche ed invase dagli aghi di pino, ma colpa anche di un’amministrazione che evidentemente considera questo spicchio di centro come la terra di nessuno».

Mauri racconta anche alcuni episodi, partendo dalla constatazione che «gli eventi organizzati dal Comune si fermano sempre 100 metri più in là». Quando ci provano i privati «l’ente pubblico ci rende la vita impossibile». Mauri riporta questioni legate ai costi dei permessi, al ritardo dei lavori alla fontana e alle aiuole che «dobbiamo curare noi e quando c’è vento nessuno viene a raccogliere gli aghi di pino». Qualche decina di metri più in là «non si vede l’ombra di una foglia”»

Oggi, il ristoratore si dichiara, senza alcuna esitazione, un «imprenditore pentito», perché – dice – «quando nell’aprile del 2016 con la mia compagna decidemmo di aprire un locale proprio a Milano Marittima, avevamo in mente tutto un altro scenario. Noi proponiamo una ristorazione stellata, una cantina con 400 etichette, il pane fatto in casa ed un percorso esperenziale fatto di creatività, contaminazioni e materie prime di primissima qualità, piatti che da queste parti, lo dico con tutta l’umiltà possibile, si degustano in pochissimi ristoranti, ma evidentemente non basta…».

Altro neo della città, secondo Mauri, l’impossibilità ad entrare in alcune importanti rassegne, come Sapore di Sale o la Sagra della Cozza: «Sono manifestazioni a numero chiuso». La Piazzetta non ha mai trovato posto se non a Natale ma secondo l’imprenditore quell’iniziativa non ha portato grandi guadagni.

Il caro “nemico” Groppi: «La Romagna la mia seconda casa. Abbraccerò Antonioli»

Calcio C / L’ex tecnico della Ribelle in questa stagione è il vice di Bisoli al Padova, l’avversario di domani del Ravenna. «I giallorossi sono stati bravi a calarsi in fretta nella dura mentalità della Lega Pro»

Groppi E Bisoli
A sinistra, al fianco del tecnico del Padova Bisoli, il vice Simone Groppi

Nato a Venezia, classe ’76, l’ex calciatore e da qualche anno tecnico Simone Groppi ha posto la Romagna al centro della sua vita. Da quando, cioè, nella stagione 2002-03 è entrato a far parte dell’organico del Cesena, giocandoci per tre stagioni di fila, in Serie C1. Da quel momento, pur continuando in seguito a girare l’Italia per dare calci al pallone, ha messo le radici a Cesenatico, dove tuttora vive con la sua famiglia. E se non ha mai incrociato da calciatore il Ravenna, lo ha fatto da tecnico nello scorso campionato di D, quando era al timone della Ribelle, e lo farà anche domani (inizio ore 18.30 al “Benelli”), come vice-allenatore del prossimo avversario dei giallorossi, il Padova, che guida assieme a Pierpaolo Bisoli. «La mia nuova esperienza – comincia Groppi – è iniziata molto bene. La squadra è stata rivoluzionata, mantenendo solo cinque o sei elementi della scorsa stagione. Stiamo lavorando a livello fisico, tecnico e tattico per darle una fisionomia precisa. Gli allenamenti di Bisoli sono strutturati per campionati di livello superiore alla C. In settimana si va ai 2000 allora e speriamo durante la stagione di raccoglierne i frutti».

Groppi E Antonioli
Il tecnico veneziano a capo tavola e Mauro Antonioli primo da destra

Per Groppi l’avventura in biancorosso rappresenta una sorta di ritorno a casa. «Dal punto di vista calcistico sono cresciuto a Padova e quindi è stato bello tornare in un ambiente che conosco da quando sono ragazzo. Mi trovo bene con Pierpaolo, che frequento da anni per via della nostra scelta comune di vivere in Romagna. È stato lui stesso a consigliarmi di intraprendere un’esperienza da primo allenatore, come è successo alla Ribelle, per poi un giorno lavorare assieme. Quest’anno c’è finalmente stata l’occasione e l’abbiamo presa al volo».

E i frutti del lavoro dei due romagnoli adottivi (Bisoli è infatti bolognese di Porretta Terme) si stanno già vedendo. «Ci presentiamo a Ravenna sulla spinta di due vittorie di fila, a San Benedetto del Tronto e in casa con il Santarcangelo, dopo aver disputato delle buone prestazioni. Stiamo lavorando per crescere e c’è ancora tanto da fare, ma incominciamo a vedere i primi risultati positivi. Il campionato dura tantissimo e noi facciamo parte di un progetto a lungo termine che si speri possa portare a raggiungere dei traguardi importanti».

Groppi Casa Milan
L’ex calciatore del Cesena collabora con il progetto “Milan Camp”

Anche il Ravenna è reduce da due successi e rappresenta per i veneti un ostacolo difficile da superare. «I giallorossi sono stati bravi a calarsi in fretta nella dura mentalità della Lega Pro. Non sono stati molto fortunati per due o tre gare, ma adesso si sono rimessi in carreggiata. Mi sembra che abbiano imboccato la strada giusta per raggiungere i loro obiettivi e stanno dimostrando di potersi salvare senza grandi problemi. Dal punto di vista individuale il Ravenna può contare su elementi come Maistrello, ma è da temere soprattutto come collettivo, che è la sua vera forza».

La sfida con la formazione bizantina sarà per Groppi l’occasione per abbracciare il suo amico e collega Antonioli, con cui ha collaborato anche nel progetto romagnolo del “Milan Camp”. «Per me è sempre un grande piacere venire in Romagna, anche perché la mia famiglia continua a viverci. A maggior ragione sarà bello incontrare Mauro, ma anche Spinelli e Piccoli, con cui ho condiviso una parte della mia esperienza a Cesena. Tutti assieme stanno facendo delle cose importanti ed è giusto che raccolgano delle soddisfazioni per il loro grande impegno».

Groppi Ribelle
Simone Groppi, secondo da destra, ai tempi della Ribelle

Groppi non si dimentica che solo qualche mese fa la “sua” Ribelle ha rischiato di tirare un brutto scherzo al Ravenna, bloccandolo sul 3-3 in un rocambolesco match che però non ha impedito alla formazione di Antonioli di compiere il salto in C. «Mi fa un certo effetto non vedere più la Ribelle nel calcio che conta e mi dispiace sia dovuto ripartire dalla Promozione. Purtroppo nel calcio se non hai forze economiche che ti sostengono, fai davvero fatica ad andare avanti. I dirigenti hanno compiuto degli sforzi enormi per mantenere una società espressione di una realtà quasi di quartiere e che sarebbe potuta diventare un piccolo gioiello. Io rifarei tutta la vita la scelta di allenare a Castiglione – termina Groppi – perché lì sono cresciuto molto sia come allenatore, sia come uomo, e perché ho costruito tante amicizie importanti».

In Darsena di città inaugura la sede restaurata della Capitaneria di Porto

La sala riunioni è stata i intitolata alla memoria del  capitano di fregata Adriano Carassai che ha perso la vita recentemente in un incidente stradale

inaugurazione darsenaÈ stata inaugurata la sede della Direzione Marittima dell’Emilia Romagna in Darsena a Ravenna. Terminati i lavori di riqualificazione e adeguamento la Capitaniera ha così voluto dare un valore aggiunto alla rinascita urbanistica della Darsena. La cerimonia è stata preceduta dalla consacrazione della Cappella dedicata a “Santa Barbara” alla presenza dell’Ordinario Militare d’Italia Santo Marciano che ha espresso parole di apprezzamento per l’opera creata la quale rappresenta “la casa dei militari che, come comunità grande, estesa in tutta Italia e all’estero sono sempre custodi dei valori e della tradizione cristiana”

Alla cerimonia hanno partecipato il comandante Pietro Ruberto, il presidente dell’Anmi Ravennate Silvano Molducci. Ruperto ha seguito le fasi antecedenti l’apertura degli uffici di questa sede che – ha poi ricordato – rappresenta la Direzione regionale dell’amministrazione marittima, anello di congiunzione tra il centro e la periferia, da sempre in costante e proficuo rapporto con tutte le altre amministrazioni che sono , in diversi modi, coinvolte nella portualità, nei rapporti con il demanio marittimo e la delicata materia normativa in ambito di pesca. “ rientriamo in città dopo dodici anni” ha detto nel suo intervento “in una stretta comunanza e vicinanza di ideali con le Istituzioni tutte e con la cittadinanza”.

Il sindaco di Ravenna Michele De Pascale  poi intervenuto ha richiamato il senso di vicinanza che la Guardia Costiera ha con la regione Emilia Romagna per la forte presenza sul territorio. In chiusura è intervenuto il comandante generale del corpo delle capitanerie di porto, Ammiraglio Ispettore Capo Vincenzo Melone, che ha riconosciuto altresì l’importanza del progetto di riqualificazione di un immobile storico della città. La sala riunioni è stata i intitolata alla memoria del  capitano di fregata Adriano Carassai che ha perso la vita recentemente in un incidente stradale.

Congresso Pd: Eleonora Proni non si ricandiderà alla segreteria

Pare certa l’intenzione del sindaco di Bagnacavallo di non proseguire l’esperienza al vertice del partito provinciale

Eleonora Proni
Eleonora Proni

È tempo di congressi provinciali per il Partito Democratico e a Ravenna la pratica potrebbe rivelarsi più complessa del previsto. Pare infatti che l’attuale segretaria, Eleonora Proni non sia intenzionata a presentare la propria candidatura. Proni, classe 1970, laurea in Storia, una carriera nel partito e poi come amministratrice, dal 2014 sindaco di Bagnacavallo, era stata eletta segretaria del Pd di Ravenna dopo le dimissioni di Michele De Pascale, divenuto sindaco di Ravenna, ed era stata la prima donna a ricoprire l’incarico. Il tutto in un anno complesso, che ha visto l’addio al partito di big anche locali come Vasco Errani.

Era stata lei stessa, circa un mese fa, a spiegare come la sua ricandidatura non fosse affatto da considerare automatica o scontata, nonostante fosse possibile (e da alcuni certamente auspicata). Il termine ultimo per sottoporre le candidature è il 7 ottobre per un voto che si prospetta tra la fine di ottobre e i primi di novembre.

Il segretario o la segretaria che uscirà da questa consultazione si troverà ad affrontare diverse sfide, a cominciare da quella di un partito con molti mal di pancia interni sul piano nazionale, le politiche alle porte (con relative candidature sul territorio) e in prospettiva le amministrative del 2019 in gran parte dei comuni della provincia (compresi la stessa Bagnacavallo, Lugo e Cervia).

Vaccini: i genitori “in regola” non dovranno più portare alcun documento a scuola

Novità per i ragazzi dai 6 ai 16 anni grazie a un accordo siglato tra Regione e Ufficio Scolastico

Vaccini Sul tema vaccinazioni obbligatorie arriva una notizia che semplificherà la vita delle famiglie che hanno bambini e ragazzi in età scolare. È stato raggiunto l’accordo tra Regione Emilia-Romagna e Ufficio scolastico regionale per lo scambio degli elenchi degli studenti iscritti alla scuola dell’obbligo, ossia primaria (elementari), secondarie di I (medie) e II grado (superiori).

In base a questa intesa, i genitori dei ragazzi dai 6 ai 16 anni già in regola con le vaccinazioni non dovranno portare a scuola alcun documento. Le famiglie dei minori che, al contrario, non hanno ancora completato il calendario vaccinale, riceveranno a casa una lettera di convocazione delle Aziende sanitarie con la data dell’appuntamento per completare le vaccinazioni e avranno tempo fino al 31 ottobre per portare a scuola la documentazione. In caso di mancata consegna dei documenti, saranno le stesse scuole a segnalarlo alle Aziende sanitarie.

Nel dettaglio, l’accordo stabilisce che i Dirigenti scolastici inviino entro il 10 ottobre l’elenco degli iscritti delle proprie scuole ai referenti delle Aziende sanitarie locali di pertinenza, per consentire a queste ultime la verifica diretta della situazione vaccinale di ogni iscritto. A loro volta, le Asl provvederanno a comunicare alle singole scuole, entro il 20 ottobre, unicamente i nominativi degli alunni per i quali, per qualsivoglia motivazione, non si sia potuto appurare l’avvenuto adempimento dell’obbligo vaccinale. Accanto a questi nominativi comparirà la dicitura “da esaminare“, rispettosa dei vincoli posti dal Garante della privacy. Contestualmente, le Asl avvieranno le procedure di propria competenza relative alle situazioni esaminate da cui risulti il mancato rispetto dell’obbligo vaccinale: i genitori saranno convocati per lettera dall’Azienda Usl con la data dell’appuntamento per completare le vaccinazioni.

«Si tratta di un passo avanti importante per semplificare e velocizzare le procedure, che permette di venire incontro alle esigenze dei genitori- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Abbiamo lavorato da subito, assieme all’Ufficio scolastico, per trovare una soluzione al problema privacy relativo all’incrocio dei dati, impegnandoci per ridurre al minimo gli oneri burocratici per le famiglie, come abbiamo fatto per nidi e materne. Ora continuiamo a lavorare con lo stesso obiettivo- aggiunge Venturi-: convincere i genitori dubbiosi dell’importanza dei vaccini, a tutela della salute dei propri figli e di tutta la comunità».

«Esprimo soddisfazione per l’intesa siglata con la Sanità regionale- dichiara il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna, Stefano Versari-. Si tratta di un accordo di riferimento a livello nazionale per le semplificazioni che introduce nelle procedure di competenza di scuole e famiglie».

Diversamente da quanto previsto per la scuola dell’infanzia, la presentazione della documentazione non costituisce requisito di accesso alla scuola dell’obbligo, ma per le famiglie inadempienti scatteranno le sanzioni economiche previste dalla legge (da 100 a 500 euro).

Per ulteriori informazioni le famiglie possono consultare i siti delle Aziende Usl e i seguenti siti regionali: www.ascuolavaccinati.it o salute.regione.emilia-romagna.it/vaccinazioni-infanzia-e-adolescenza; è possibile, inoltre, chiamare il numero verde regionale 800 033.033, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18, il sabato dalle 8.30 alle 13.

Faenza parte con il piede giusto, Ravenna perde in casa con il minimo scarto

Rugby C1 / Disputata la prima giornata del girone E di campionato, con i manfredi che vincono in casa del Bologna 1928 e i porpora oro che si inchinano al Castel San Pietro

Parte con il piede giusto Faenza, cade ma senza farsi male Ravenna. La prima giornata del girone E del campionato di Serie C1 di rugby ha dato il via alla stagione, che porta così il primo sorriso soprattutto ai manfredi, capaci di vincere in modo abbastanza netto a pieve di Cento contro il Bologna 1928. Grazie a questo successo il Faenza si porta subito solitario in testa alla classifica, con una lunghezza di vantaggio sull’Er-Lux Forlì. Conquista invece il suo primo punto Ravenna, che perde di misura in casa con il Castel San Pietro, dimostrando comunque di aver imboccato la strada giusta. Il gioco che i porpora oro hanno sviluppato, pur essendo ancora da perfezionare in alcune situazioni, ha fatto vedere che la squadra ha una propria fisionomia e buone potenzialità. Domenica prossima è in programma la seconda giornata, con Ravenna di scena a Imola, mentre Faenza sfida in casa Forlì.

I tabellini
Ravenna Rugby-Castel San Pietro Rugby 12-13
RAVENNA RUGBY: Zinzani (20′ st Loforte), Balella (20′ st A. Sangiorgi), Fattori (33′ st Di Discordia), Xella, Biagiotti (20′ st Gaudenzi), De Zerbi, Tassinari, Bassi, Barbaro, Cersosimo, Shehu, Deggiovanni (12′ st M. Gardini), Bado, Cantatore (dal 12′ st Gordini), Trolio. A disp.: Burgalassi.
METE: Barbaro e Cersosimo.

Rugby Bologna 1928-Faenza Rugby 17-24
FAENZA RUGBY: F. Trioschi (Farolfi), Di Bari, Dal Pozzo, Gualandri, Artizzu (Zoli), Ruffini (M. Trioschi), M. Drei, D. Mac can, F. Drei, Canal, Falco, Baldi ni, Pambieri, Cafaggi (Verità), Ortolani. A disp.: Carrari, Laterza, Satalino. All.: B. Maccan.
METE: Ruffini (2) e D. Maccan (2).

Risultati (prima giornata): Er-Lux Rugby Forlì 1979-Imola Rugby 31-19, Ravenna Rugby-Rugby Castel San Pietro Terme 12-13, Rugby Bologna 1928-Faenza Rugby 17-24.

Classifica: Faenza 5 punti; Er-Lux Forlì 4; Bologna 1928 e Ravenna 1; Imola 0; Castel San Pietro* -4 (* penalizzato di otto punti).

Prossimo turno (seconda giornata, domenica 8 ottobre): Castel San Pietro-Bologna 1928, Imola-Ravenna, Faenza-Er-Lux Forlì.

«Quando salvai la vita a Jeffrey Lee Pierce». Le memorie di un deejay…

Ricordi e progetti di Luigi Bertaccini, da 35 anni dietro la consolle. «Il futuro? La radio»

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Luigi Bertaccini con Marco Turci in consolle al Peter Pan di Marina di Ravenna

«Aveva preso in una sera delle pasticche che a una persona normale sarebbero bastate per un mese, così siamo finiti a rincorrerlo per alcune ore in spiaggia, lui nudo, in febbraio». Lui era Julian Cope, tra le leggende (anche grazie proprio agli acidi, probabilmente) della scena psichedelica mondiale, passato dallo Slego negli anni ottanta. E poi c’è quell’aneddoto su Jeffrey Lee Pierce, «a cui ho salvato la vita. Aveva preso troppa roba, forse non troppo buona, era svenuto in bagno e per farlo riprendere gli ho dato un colpo molto forte nel petto…». A ricordare due tra le varie storie in cui si è imbattuto in tanti anni di carriera («ora che ci penso, in effetti, la differenza rispetto a oggi stava soprattutto nelle droghe…») è il noto dj ravennate Luigi Bertaccini, oggi 54enne (all’insegna del motto che «i 50 sono i nuovi 20») che ha da poco festeggiato i 35 anni dietro la consolle (tra i locali a cui ha legato il suo nome i romagnoli Vidia, Slego o Cap Creus, ma anche il Rolling Stone e i Magazzini Generali di Milano).

Una vita dedicata alla musica, con esperienze in case discografiche e naturalmente nel mondo della radio, avendo diretto la storica emittente libera cesenate Radio Melody negli anni ottanta, tornata qualche anno fa in una versione digitale, con i dj storici.
«È una gran fatica, oggi, portare il rock tra la gente, stanno cambiando non solo i gusti delle persone ma anche il modo di fruizione dei concerti nei club, dove non si va più per fare festa come una volta. Per le  nuove generazioni, poi, il rock è diventato una bestia anziana, mentre invece ci siamo accorti sorprendentemente che è tornato di moda l’ascolto radiofonico, forse perché gli album non vanno più di moda. Noi abbiamo ripreso a fare la radio, come la facevamo una volta, senza compromessi, proponendo cose nuove, e ci siamo accorti che attraverso il metodo del podcast ci ascoltano fino a Houston e siamo entrati nelle top 20 di mixcloud mondiali».

A questo link è possibile ascoltare e scaricare le ultime puntate di Melody Box, il programma di Radio Melody in onda su Radio Icaro Rubicone

I programmi futuri di Bertaccini sono quindi incentrati sulla radio, con l’intenzione di riproporre il format che ha funzionato in queste ultime due estati al Peter Pan di Marina di Ravenna, con interviste “live” a protagonisti della scena rock italiana, feste a tema nei locali della Romagna e l’impegno organizzativo rivolto alla nuova edizione di Across the movies (rassegna di film e musica cesenate).

Inquinamento, misure antismog fino al 31 marzo: coinvolte Ravenna, Faenza e Lugo

Sul sito internet della regione tutte le informazioni e le mappe. Tornano anche le domeniche ecologiche

Fino al 31 marzo 2018 in trenta comuni dell’Emilia-Romagna (in provincia di Ravenna sono interessati Lugo, Faenza e il capoluogo) dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche dalle 8.30 alle 18.30 non potranno circolare i veicoli diesel fino all’euro 3 e benzina fino all’euro 1 e i ciclomotori pre-euro. Inoltre in tutti i comuni dell’Emilia-Romagna sotto i 300 metri di altitudine, nelle unità immobiliari con altri sistemi di riscaldamento scatta il divieto di utilizzo dei camini con efficienza energetica inferiore al 75 percento e in quelli aperti alimentati a legna.

Sono le misure antismog previste nel “Piano aria integrato regionale” (Pair2020), a cui si affiancano le misure emergenziali previste – in caso di superamento dei limiti di pm10 per più giorni consecutivi – sia nel Pair che nel “Nuovo Accordo per la qualità dell’aria nel bacino padano” firmato quest’anno dall’Emilia-Romagna con il ministero dell’Ambiente insieme a Lombardia, Piemonte e Veneto che, per la prima volta, ha fissato interventi comuni nelle quattro regioni dell’area padana.

Sul sito “Liberiamo l’aria” sono pubblicate tutte le informazioni per i cittadini comune per comune, con dati in tempo reale (bollettini aggiornati ogni lunedì e giovedì), ordinanze, mappe, misure emergenziali e deroghe in vigore. Tra queste, ad esempio, la libertà di circolazione per i mezzi con almeno tre persone a bordo se omologati per 4 o più posti e con almeno 2 persone, se omologati per 2 o 3 posti a sedere (car pooling).

Una petizione contro l’inizio della scuola posticipato in regione al 17 settembre

Firmano più di 250 docenti, genitori e studenti. L’assessore: «Ne parleremo in novembre»

Offerta Ponte 2 Giugno Hotel Rimini Bambino Gratis Mezza Pensione Vacanze Last MinuteNo all’ipotesi di apertura posticipata dal prossimo anno scolastico il terzo lunedì di settembre per favorire il turismo balneare. Lo scrivono più di 250 docenti, genitori, studenti e cittadini in un appello al Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna, che da oggi si può firmare anche on line, promosso dal comitato bolognese Scuola e Costituzione.

«Indignati da questa proposta di sottomissione della cultura e della scuola a interessi di mercato», i firmatari chiedono invece alla Regione «un calendario scolastico con tempi distesi, rispettosi delle esigenze didattiche, dei tempi di apprendimento degli studenti e di quelle sociali dei genitori». Quindi «inizio delle lezioni anticipato il più possibile», anche «per garantire i 200 giorni di lezione previsti per legge che possono essere ridotti da eventi come elezioni, ordinanze dei sindaci, calamità naturali». La legge Gelmini – ricorda la petizione – «ha già ridotto drasticamente dal 2008 le ore di lezione settimanali e altri tagli sono intollerabili».

Sul fronte del calendario scolastico, ha osservato in una nota, l’assessore regionale alla Scuola, Patrizio Bianchi, «nessuna decisione è stata ancora presa e su un tema come il calendario scolastico la posizione di famiglie, genitori e insegnanti è ovviamente importante e attesa. Come già detto – ha concluso Bianchi – ne parleremo a novembre nella Conferenza regionale del sistema formativo, dove sono rappresentati tutti i soggetti interessati».

E sull’argomento si è espressa anche la Federalberghi dell’Emilia-Romagna. «Confermiamo come sempre la nostra disponibilità ad un confronto su questo tema con la Regione – spiega l’associazione – fermo restando che siamo per la cultura e per la scuola, essendo anche noi genitori prima ancora che imprenditori. Siamo sicuri – viene aggiunto – che le decisioni future terranno conto delle esigenze di tutti: studenti, famiglie, lavoratori, economia regionale, senza limitare l’attività scolastica». A giudizio degli albergatori regionali, ancora, «da alcuni anni a questa parte l’inizio dell’anno scolastico suscita purtroppo polemiche che coinvolgono anche gli operatori del turismo balneare dell’Emilia-Romagna.Tutto è nato da una richiesta della categoria, di spostare di due giorni, dal venerdì al lunedì successivo, l’inizio delle lezioni scolastiche. È bene ricordare – viene sottolineato – che il numero dei giorni di lezione, previsti per legge (200 nell’arco dell’anno scolastico), è rimasto invariato. Pertanto – conclude Federalberghi – anticipare l’inizio delle scuole vuole dire di fatto anticiparne la chiusura; tenendo inoltre conto che le singole Istituzioni scolastiche hanno l’autonomia di procedere ad adattamenti del calendario scolastico fatto salvo il numero delle giornate previste». (Ansa.it)

Abuso d’ufficio: assolti con formula piena quattro dirigenti Ausl, tra cui due ex dg

L’indagine era partita da un esposto di una dottoressa, nel 2015. Per il gup “il fatto non sussiste”. A processo c’erano anche Carradori e Des Dorides

ospedale, ausl genericaIl fatto non sussiste. Pur in attesa delle motivazioni, si può dire che per le difese di quattro dirigenti Ausl quella di questa mattina si stata una giornata trionfale: tutti assolti con formula piena in abbreviato dal Gup Piervittorio Farinella. L’accusa era di abuso d’ufficio. In sintesi: per la Procura avrebbero bloccato il trasferimento di una dottoressa da Ravenna a Faenza. In seguito secondo il pm avrebbero favorito tre giovani medici tramite un bando pubblico per un progetto nel settore in cui la stessa lavora, quello delle Cure Primarie.

Tra i quattro a processo c’erano due ex direttori generali dell’Ausl ravennate: Tiziano Carradori (in carica dal 2004 al 2012) e Andrea Des Dorides (che lo ha succeduto e che è stato il primo dg dell’Ausl Romagna).  I due erano difesi rispettivamente da Giovanni Scudellari e Mauro Brighi. Insieme a loro l’accusa aveva coinvolto il direttore unico delle Cure Primarie di Ravenna Riccardo Varliero (difeso dagi avvocati Paola Bravi e Lucia Varliero) e Alberto Minardi, direttore del distretto di Ravenna difeso dall’avvocato Ermanno Cicognani. La procura aveva chiesto quattro mesi, la difesa l’assoluzione. È arrivata questa mattina dopo le ultime repliche e quaranta minuti di camera di consiglio.

La vicenda era stata innescata da un esposto della stessa dottoressa. L’inchiesta era partita tra il 2014 e il 2015.  In città fece rumore una visita dei forze dell’ordine all’Ausl, si era alla fine del 2014,  per  acquisire le carte nel mirino dell’inchiesta che andavano dal 2009 al 2013 e portavano la firma dei quattro dirigenti.  Carradori, oggi direttore del Sant’Anna di Ferrara, si è sempre detto tranquillo sull’inchiesta nel quale era rimasto coinvolto.

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