giovedì
11 Settembre 2025

Pericolanti e malati: sarà abbattuto un filare di alcune decine di pioppi cipressini

Il Comune ha avviato l’iter necessario per ottenere le deroghe per la piantumazione di nuovi alberi nello stesso sedime

Via Pigno, La Strada Bloccata Dagli Alberi Caduti (2)A Bagnara di Romagna partiranno a breve le operazioni per l’abbattimento di un intero filare di pioppi cipressini, in tutto alcune decine di piante, in una proprietà privata ai bordi di via Pigno nel tratto tra via Truppatello e via Molinello. La decisione, fa sapere il Comune, si è resa inevitabile in seguito a verifiche che hanno accertato la pericolosità delle piante: in quel filare quest’estate sono caduti due pioppi di grosse dimensioni. L’amministrazione comunale ha avviato l’iter necessario per ottenere le deroghe per la piantumazione di nuovi alberi nello stesso sedime.

Una relazione tecnica redatta da un agronomo professionista metteva in luce la pericolosità di questi alberi e ne chiedeva l’abbattimento: la proprietà si è resa disponibile a ripiantare alberi giovani ma il codice della strada non consente di ripiantare in quella stessa posizione così vicina alla strada. Alcuni interventi successivi e verifiche da parte della Forestale e della Soprintendenza hanno reso possibile chiedere alla proprietà di bloccare l’intervento e attuare altre verifiche per sondare la possibilità di evitare l’abbattimento.

È stata valutata la possibilità di chiedere un vincolo di carattere storico-paesaggistico sul viale alberato che permettesse di abbattere gli alberi malati o insicuri ma anche di ripiantare nuovi alberi ma si tratta di un percorso lungo: in vista anche della stagione invernale non è possibile prolungare oltre la fase di attesa per motivi di sicurezza pubblica. Il Comune si impegna a trovare soluzioni in accordo con i privati, per ripristinare l’aspetto storico-paesaggistico, di cui gli alberi sono un elemento fondamentale.

«Gli italiani nelle case popolari sono l’84 percento e il 52 in lista d’attesa»

I dati forniti dal sindaco Malpezzi per rispondere «a chi soffia sulle paure» dopo la pubblicazione delle graduatorie provvisorie

Nel comune di Faenza le case popolari sono 768, occupate per l’84,2 percento da italiani (647) e per il 15,8 percento da stranieri (121). La media provinciale al 31 dicembre 2016 era di 18,4 percento per stranieri. Sono dati diffusi dal sindaco manfredo Giovanni Malpezzi nel tentativo di stemperare i toni e rispondere indirettamente alle numerose polemiche politiche sulla percentuale di assegnazione dopo la pubblicazione della graduatoria provvisoria 2017 relativa a richiedenti di alloggi di edilizia residenziale (Erp): «I dati fotografano con esattezza la situazione attuale e la dicono lunga rispetto ai continui tentativi di voler soffiare strumentalmente su alcune paure e diffidenze dei cittadini».

Il primo cittadino precisa inoltre che «rispetto alle future liste d’attesa è del tutto privo di fondamento il dato del 70 percento associato a cittadini stranieri, un dato presumibilmente ricavato da una approssimativa somma dei nomi stranieri in elenco, senza tenere conto dei cittadini naturalizzati che nel corso degli anni hanno ottenuto la cittadinanza italiana: nel novero dei 239 ammessi, risultano 124 i residenti italiani richiedenti, 10 quelli di nazionalità di paesi appartenenti all’Unione Europea e 105 il numero dei richiedenti extra Ue. Da cui risulta che il 52 percento circa degli ammessi in graduatoria sono italiani, mentre il restante 48 percento è straniero».

Il vicesindaco: «In arrivo un’ordinanza antialcol e antivetro per i giardini Speyer»

E la polizia municipale aumenterà i controlli serali. Nell’ultimo mese identificate cento persone: 31 denunciati

RAVENNA 14/07/17. ANDREA GIACOMINI, NUOVO COMANDANTE POLIZIA MUNICIPALE DI RAVENNA
Da sinistra il vicesindaco Eugenio Fusignani con delega alla Sicurezza, il sindaco Michele de Pascale e il comandante della polizia municipale Andrea Giacomini

È imminente l’arrivo di un’ordinanza comunale, ora al vaglio di questore e prefetto, che vieterà il consumo di alcol e dei contenitori di vetro per qualsiasi altra bevanda nel quartiere circostante i giardini Speyer in zona stazione dove il presidio della polizia municipale, con il concorso delle altre forze di polizia, sarà implementato ulteriormente nelle ore serali. Lo ha reso noto il vicesindaco Eugenio Fusignani con delega alla Sicurezza facendo il punto sull’ultimo mese di controlli intensificati nell’area per contrastare episodi di degrado e microcriminalità. Nel quartiere intanto si è costituito un nuovo comitato cittadino.

Per quanto riguarda l’ordinanza antivetro e antialcol – provvedimento già adottato in passato dalla precedente giunta Matteucci – sarà fatta eccezione per gli spazi appositamente destinati degli esercizi pubblici di somministrazione bevande, esercizi commerciali e attività artigianali del settore alimentare. Si intende vietare il consumo di alcolici in strada e nei giardini, senza comprimere le legittime esigenze d’impresa degli operatori regolari.

Tra il 16 agosto e il 15 settembre, i primi trenta giorni di una più assidua presenza dovuta all’inserimento in pianta stabile della polizia municipale tra le forze dell’ordine deputate al controllo della zona, sono state identificate oltre cento persone, 47 delle quali accompagnate al comando e sottoposte ai rilievi segnaletici (foto e impronte digitali); deferite all’autorità giudiziaria 31 persone (una in stato di arresto per spaccio di droga, 4 per accattonaggio molesto e 26 per violazioni in materia di legislazione stranieri); effettuate 11 perquisizioni personali e domiciliari e 4 sequestri di sostanze stupefacenti; avviato, con il concorso della Questura, l’accompagnamento alla frontiera di uno degli stranieri senza titolo di soggiorno, connotato da profilo di pericolosità sociale; controllati due esercizi commerciali con accertamento di irregolarità e sanzioni per settemila euro.

Fusignani conclude sottolineando che «è assolutamente necessario proseguire con azioni di controllo ma le azioni repressive non possono essere risolutive se non accompagnate anche da azioni di risocializzazione che partono anche dagli eventi organizzati nel quartiere Farini, attraverso Cittàttiva e il coinvolgimento di attività commerciali, cittadini residenti e proprietari di immobili».

Teneva il cane immerso nelle feci: padrona condannata a sei mesi per maltrattamenti

Il marito aveva patteggiato 4 mesi. Dopo una lunga riabilitazione il lagotto sta bene: ribattezzato Corry, è stato adottato

Corry
Corry, dall’inferno al ritorno: a sinistra dopo il ritrovamento, a destra oggi

Disidratato, denutrito, senza pelo, dilaniato da malattie e parassiti, trascorreva le sue giornate chiuso in casa immerso nelle proprie feci e divorato dalle pulci: queste le condizioni in cui a marzo del 2014 era stato trovato un lagotto di dieci anni nel Faentino e oggi, 21 settembre, per la 55enne proprietaria è arrivata la condanna a sei mesi di reclusione e 3.300 euro di multa (pena sospesa) per maltrattamento animali. A novembre del 2016 il marito della donna aveva invece patteggiato quattro mesi di carcere.

Grazie all’interessamento dell’Enpa, l’animale ha seguito un lungo percorso di riabilitazione assistito da professionisti, volontari e cittadini desiderosi di dare il proprio contributo sotto la supervisione della clinica veterinaria accademica di Ozzano. Oggi il cane sta bene: è stato ribattezza Corry, diminutivo di coraggio, èd è stato adottato da una nuova famiglia.

Era stato ritrovato in fin di vita a marzo 2014 dopo una segnalazione. La sua storia ha conosciuto una mobilitazione senza precedenti a Faenza, anche grazie all’ampio eco avuto sui media. Il buon cuore di centinaia di cittadini ha permesso ai volontari di Enpa di compiere con successo la lunga riabilitazione che ha salvato la vita all’animale. Chi ha donato materiali, chi cibo, chi ha contribuito con una piccola offerta: un’esperienza corale di solidarietà tutt’altro che vana.

C’è soddisfazione tra i volontari di Enpa Faenza per la sentenza del giudice Janos Barlotti del tribunale di Ravenna. «La giustizia ha fatto il suo corso e siamo soddisfatti che siano state riconosciute le colpe degli ex proprietari di Corry», ha commentato Maria Teresa Ravaioli, presidente di Enpa Faenza. L’associazione animalista si è costituita parte civile nel processo. «Si tratta di una pena esemplare per un reato penale, quello del maltrattamento degli animali, che non deve essere tollerato in una società civile», ha aggiunto l’avvocato difensore di Enpa Barbara Liverani.

La seconda vita da atleta di Rosetti: «Torno in azzurro perché sogno l’Olimpiade»

Canottaggio / Ritiratosi dall’attività agonistica nel 2009, a soli 21 anni, in questa stagione il portacolori della Canottieri Ravenna si è rimesso in barca conquistando un posto nell’otto azzurro che parteciperà ai prossimi Mondiali negli Stati Uniti. «La strada per Tokyo non è poi così lunga…»

Bruno Rosetti Canottaggio
L’atleta classe ’88 premiato con la medaglia d’argento agli ultimi campionati italiani (foto Canottaggio.org)

È sbarcato domenica negli Stati Uniti, vestito d’azzurro e con in valigia un carico di sogni e speranze, il ravennate Bruno Rosetti, per partecipare ai campionati del mondo di canottaggio in programma a Sarasota, in Florida, dal 24 settembre al 1° ottobre. «Scusate il ritardo»: se la potrebbe cavare con una battuta, il portacolori della Canottieri Ravenna, che a 29 anni fa l’esordio in una manifestazione così importante con la maglia dell’Italia. «È la mia prima esperienza Senior – inizia Rosetti – e sono molto contento di tornare a competere a livello mondiale. Appena arrivati ci attende una settimana di duri allenamenti prima dell’inizio delle gare».

E dire che la stoffa per bruciare le tappe il “ragazzone” tutto tatuaggi, capelli ricci e barba incolta aveva dimostrato di possederla fin da giovanissimo. La vittoria dell’oro iridato nel 2005, nel quattro di coppia Junior, rappresentava il risultato di maggiore rilievo all’alba di una carriera che sembrava decollare verso grandi obiettivi, anche perché negli anni successivi Rosetti continuava a collezionare maglie azzurre, conquistando il quarto posto mondiale nel 2007 anche da Under 23, con la nazionale maggiore sempre più vicina. Due anni dopo, però, ecco la decisione che sorprende tutti, compagni e tecnici. «Al termine del mondiale Under 23 del 2009 ho deciso di smettere, in quanto ero stanco e desideravo fare altro».

Rosetti In Barca
Bruno Rosetti in azione con la maglia della Canottieri Ravenna (foto Canottaggio.org)

Poi, però, dopo la lunga parentesi dall’attività agonistica, ecco che arriva un’altra decisione che spiazza tutti, dando il via a una seconda vita da atleta. «Dopo essere stato lontano dal canottaggio per quasi otto anni la scorsa primavera ho provato a rimettermi in gioco, riuscendo a rientrare in nazionale in occasione dell’ultima prova di Coppa del mondo. Ciò mi ha dato nuovi stimoli, così come ritrovare i vecchi compagni di squadra».

Rosetti In Azzurro (quinto Da Sinistra)
Quinto da sinistra, Rosetti nell’otto azzurro che parteciperà ai Mondiali (foto Canottaggio.org)

Il canottiere classe ’88 farà infatti parte dell’otto azzurro assieme a Parlato della Marina Militare, Liuzzi delle Fiamme Oro, Gabbia e Mumolo della SC Elpis, Perino e Paonessa delle Fiamme Gialle, Pietra Caprina della CC Aniene e al timoniere D’Aniello della SC Amalfi. Gli equipaggi iscritti alla gara sono dodici e si inizierà il 26 settembre con la batterie, seguite il 28 dagli eventuali ripescaggi e il 1° ottobre dalle finali A e B, che segneranno tra l’altro la conclusione della manifestazione remiera internazionale. «Ho seguito bene la preparazione e sento di essere arrivato preparato all’appuntamento mondiale. L’obiettivo è l’ingresso in finale, il nostro è un equipaggio forte dal punto di vista fisico in una specialità dove ogni nazione partecipante inserisce gli otto vogatori più dotati. Ci saranno colossi difficili da superare, ma siamo agguerriti e consapevoli delle nostre potenzialità e del lavoro fatto».

Questa nuova avventura, assicura Rosetti, non rappresenterà però solo una parentesi. Davanti a lui, nei prossimi due anni c’è il sogno più grande da realizzare. «Il mio obiettivo è partecipare all’Olimpiade e se mi sono rimesso in gioco è perché desidero arrivarci. In fondo – termina – la strada per Tokyo non è poi così lunga…».

2500 atleti da ogni zona del mondo a Cervia per partecipare all’Ironman Italy

Triathlon / Sabato è in programma la gara “regina” che prevede 3.8 km di nuoto, 180 di ciclismo e 42 di corsa. Presente anche la modella canadese Jennifer Fletcher. Stasera è prevista una Night Run di 10 km aperta a tutti

Buono 20 Ironman Conferenza Stampa 21 Settembre
Una immagine della presentazione dell’Ironman Italy Emilia-Romagna

E’ tutto pronto per l’Ironman Italy Emilia-Romagna, la competizione estrema in programma a Cervia e dintorni (sono coinvolti anche i comuni di Bertinoro, Forlimpopoli, Ravenna, Forlì e Cesena) che vedrà impegnati 2500 atleti provenienti da ogni parte del mondo e che raggiungerà il suo clou sabato 23 settembre con la gara “regina”. Per la prima volta organizzata in Italia, si tratta di una gara che vedrà i partecipanti iniziare con la prima frazione di nuoto, 3.8 km nel mare di fronte alla spiaggia di Cervia, seguita dalla seconda di ciclismo, 180 km sulle colline romagnole con un dislivello complessivo di 700 metri, e terminare con la terza di corsa, 42 km in un percorso da svolgere quattro volte. La manifestazione inizia però già questa sera con la Night Run, 10 km di running in notturna aperta a tutti che si terrà nei luoghi suggestivi che attraversano il territorio cervese. Presente al vernissage l’assessore regionale Andrea Corsini, che ha sottolineato «la grande disponibilità delle località coinvolte e quanto l’azione del prefetto Francesco Russo sia stata fondamentale per la realizzazione dell’evento, attraverso il coordinamento della complessa macchina organizzativa con importanti operazioni legate alla sicurezza e alla viabilità. Un evento di livello mondiale con grande valenza mediatica che si ripeterà anche per i prossimi due anni».

50 Luca Coffari E Jenny Fletcher
La modella e atleta canadese Jenny Fletcher con il sindaco di Cervia Luca Coffari

Dei 2500 aspiranti Ironman 260 circa sono donne, di cui cinquanta italiane. Le tre partecipanti più giovani rientrano nella fascia fra 18 e 24 anni e tra le donne c’è anche Jennifer Fletcher, Ironman al femminile ma anche modella canadese. Ricevuta dal sindaco Luca Coffari martedì pomeriggio in residenza municipale, ha svelato qualche piccolo segreto per il successo. Fin da bambina è stata una sportiva e ha iniziato con il Pentathlon, tanto che puntava alle Olimpiadi proprio in questa disciplina, poi a 16 anni è iniziata la sua carriera di top model e, per la difficoltà di conciliare l’impegno sportivo del pentathlon con l’attività di modella, Jennifer è passata al Triathlon, un impegno comunque molto forte, ma che meglio poteva conciliarsi con la sua vita lavorativa.

In occasione dell’Ironman si prevedono importanti modifiche alla viabilità nelle zone coinvolte per permettere lo svolgimento delle gare. Nello specifico, nella frazione di Villa Inferno e Sant’Andrea, è prevista la chiusura totale al traffico con divieto di sosta con rimozione forzata in alcune vie strategiche (Bollana, Beneficio II Tronco e Cervara) nelle giornate di sabato 23 settembre (dalle 6.00 alle 19.00) e di domenica 24 settembre 2017 (dalle 10.00 alle 16.00). Per limitare gli inevitabili disagi ai cittadini, sono state attivate modifiche alla viabilità e servizi di trasporto. Per chi vive in via Cervara, via Pio la Torre, nel tratto di via Beneficio II Tronco verso le saline e vie limitrofe, le auto andranno lasciate in via Pio La Torre e via Cervara dove non passa il percorso di gara, oltre che in alcuni parcheggi messi a disposizione dai privati. Per uscire dalla frazione i residenti dovranno, a passo d’uomo, percorrere la ciclabile e immettersi in via Beneficio I Tronco per poi dirigersi verso via Veneziana e da lì in via Confine. Per poter tornare a Villa Inferno, i residenti, muniti di apposito pass, potranno percorrere una strada all’interno dell’aeroporto militare di Pisignano, utilizzando un’entrata secondaria. Dall’aeroporto si arriva in via Cervara dove si consiglia di lasciare le auto. Per chi vive a Sant’Andrea, nel tratto di via Beneficio II Tronco verso via Bollana, via Bollana e vie limitrofe: le auto andranno lasciate nel parcheggio dell’area artigianale di Montaletto, in via del Lavoro. Da lì una navetta porterà in via Sirena, dove sarà possibile raggiungere la propria casa a piedi. La navetta effettuerà il servizio nel seguente orario: venerdì 22 settembre dalle ore 19.00 alle ore 22.00; sabato 23 dalle 6.30 alle 19.00; domenica 24 dalle 11 alle 15. Chi vive a Sant’Andrea dovrà raggiungere il punto di attraversamento pedonale e, previa attivazione del volontario presente, attraversare la strada. Anche nel borgo di Sant’Andrea sarà attivo un servizio navetta, che in questo caso seguirà l’orario sabato 23 settembre dalle 6.30 alle 19.00 e domenica dalle 11 alle 15.

Dal ministero arrivano 5 milioni per il recupero completo della Rocca Brancaleone

Inserita tra i 17 interventi finanziati nel Paese nel 2019: interventi alle mura, al parco e ai servizi di accoglienza e ristoro. La cifra si somma a 1,5 milioni già stanziati al Comune. Il sindaco: «Dal Ravenna Festival abbiamo avuto suggestioni interessanti per lo sviluppo»

42690
La Rocca Brancaleone

La Rocca Brancaleone di Ravenna è stata inserita nel piano strategico “Grandi progetti beni culturali” finanziato dal ministero con 65 milioni di euro per 17 interventi nel Paese nel 2019: per la cittadella costruita dai veneziani nel XV secolo è in arrivo un contributo di cinque milioni di euro che verranno utilizzati per il consolidamento delle mura, il recupero degli spazi interni e l’ottimizzazione dei servizi all’interno. All’unanimità la Conferenza delle Regioni ha espresso oggi a Roma parere positivo sul piano ministeriale. Tra i 17 inteventi finanziati un altro in Emilia-Romagna oltre alla Rocca: il Campo di Fossoli a Carpi cui vanno 3,5 milioni.

Il Comune di Ravenna, insieme con la Soprintendenza, aveva sensibilizzato il ministero nei mesi scorsi per una valorizzazione della Rocca, che non si limiti a preservare l’esistente ma porti a una piena rivitalizzazione della struttura e della zona circostante, nel rispetto del valore storico-architettonico del bene, e per rendere maggiormente attrattiva e frequentata l’area da cittadini e turisti.

Palazzo Merlato si era già messo al lavoro per il recupero del sito prevedendo già nel bilancio di quest’anno e a seguire per il 2018 e 2019, 500mila euro all’anno per gli interventi di massima urgenza legati alle parti murarie che rischiano di crollare, per un totale di un milione e mezzo di euro in tre anni.

Soddisfatto il sindaco Michele de Pascale: «Riteniamo che la Rocca possa essere veramente un elemento di fruizione importante per la città, anche collegato alle suggestioni che il Ravenna Festival e Cristina Mzzavillani Muti ci hanno rappresentato rispetto alle potenzialità di sviluppo di questo spazio. Questo finanziamento, aggiunto a quello già previsto dal Comune di Ravenna, permetterà non solo di mettere in sicurezza tutta la cinta muraria e la completa riqualificazione del parco, ma anche un miglioramento significativo dei servizi di accoglienza e di ristoro presenti all’interno della Rocca e la realizzazione nella cittadella di una grande arena concerti. Abbiamo già il progetto di recupero, ma ci metteremo immediatamente al lavoro insieme alla Sovrintendenza al fine di studiare tutte le soluzioni tecniche per far sì che questo investimento dia luce ad un luogo magico per la nostra città».

Lauro ad honorem alle Albe per l’Inferno

Il premio nell’ambito dell’evento “La Divina Commedia nel mondo”: la consegna a Ermanna Montanari e Marco Martinelli il 22 settembre alle 21 nella basilica di San Francesco. Per l’occasione una riproposizione dell’attacco della rappresentazione, che ha avuto luogo a Ravenna dal 25 maggio al 3 luglio, con inizio alle 20 davanti alla tomba di Dante

Dante Albe

“La Divina Commedia nel Mondo”, giunta alla XXIII edizione, dopo aver presentato le 58 traduzioni della Commedia finora eseguite, in prospettiva delle celebrazioni del settimo centenario della morte di Dante, nel 2021, guarda alle cosiddette “lingue di scambio” per dare valore al ponderoso lavoro di traduzione fatto in questi ultimi 20 anni nell’ambito francese, inglese, tedesco e spagnolo. Tali traduzioni spesso costituiscono il punto di partenza per altre traduzioni in lingue assai distanti dall’italiano, che necessitano di partire da sistemi linguistici prossimi a quelli del traduttore.

In ricordo dell’avvio di questa «intrapresa culturale che non ha pari al mondo» (come venne definita da Sergio Zavoli “La Divina Commedia nel Mondo”), l’approfondimento delle lingue più diffuse inizierà dal francese; infatti dalla versione di Jacqueline Risset – poetessa e italianista troppo presto mancata – prese avvio nel 1998 questo progetto.

Venerdì 22 settembre, dalle 21, nella basilica di San Francesco saranno presenti il presidente della Società Dantesca Italiana, Marcello Ciccuto, la cui magistrale lezione su Dante e Borges fatta in occasione delle celebrazioni dantesche del 2016 rimane ancora nel cuore dei tanti ravennati presenti, e il presidente della appena costituita Società Dantesca di Francia, Bruno Pinchard.

Il prestigioso premio “Lauro Dantesco ad honorem”, conferito per meriti nell’ambito della divulgazione dantesca, verrà assegnato a Ermanna Montanari e Marco Martinelli e con loro al Teatro delle Albe, protagonisti dello straordinario successo di Inferno, produzione teatrale che ha portato una città e i suoi cittadini a essere essi stessi cantiere culturale e strumento di restituzione di una profonda identità dantesca.

Per questo la serata del 22 settembre verrà preceduta da una riproposizione dell’attacco della rappresentazione, che ha avuto luogo a Ravenna dal 25 maggio al 3 luglio, con inizio alle 20 davanti alla tomba di Dante insieme all’ormai famoso “coro dei cittadini”. L’ingresso è gratuito e aperto anche ai tanti che non sono riusciti a essere presenti alle rappresentazioni, molte delle quali da tutto esaurito.

La “Divina Commedia nel Mondo” si concluderà giovedì 6 ottobre, sempre alle 21, nella basilica di San Francesco, con la lettura del XXXIV canto dell’Inferno a opera degli studenti di varie nazionalità, frequentanti le scuole superiori di Ravenna, che daranno forma, attraverso la rispettiva lingua madre, al “loro” Dante.

L’OraSì sfida il gotha della A2 nella Supercoppa: durissima sfida contro Trieste

Basket A2 / Primo appuntamento ufficiale stagionale per i giallorossi, che domani alle 21 affrontano i padroni di casa nella semifinale della competizione. Sabato la finalissima, l’altro match mette di fronte Biella e Treviso. Coach Martino: «Siamo un po’ indietro, ma sono fiducioso lo stesso».

RAVENNA 26/08/17. AMICHEVOLE DI BASKET. ORA SI’ RAVENNA RAGGI SOLARIS FAENZA.
L’ala/centro dell’Orasì Alberto Chiumenti non è ancora al top della forma (foto Zani)

Scatta domani a Trieste la Supercoppa Lnp Old Wild West e tra le quattro protagoniste di questo importante evento ci sarà anche l’OraSì Ravenna. Il programma della manifestazione prevede per le 18.30 di venerdì la prima semifinale, quella tra Biella e Treviso, mentre alle 21 toccherà ai giallorossi affrontare i padroni di casa dell’Alma Trieste. Sabato sono in programma le finali per il terzo (ore 18) e il primo posto (ore 20.30).

Nelle dichiarazioni della vigilia del tecnico Antimo Martino c’è tutta la soddisfazione per la presenza ravennate al primo, grande evento della nuova stagione, al quale l’OraSì si presenterà al completo, anche se Chiumenti e Grant non saranno ancora al meglio dopo l’infortunio del lungo italiano e l’arrivo del pivot Usa a preparazione iniziata. «E’ un grande orgoglio – inizia il coach – poter partecipare a una manifestazione così importante, guadagnata sul campo con il grande risultato della stagione passata. Cercheremo di raccogliere il più possibile in un momento in cui la squadra sta crescendo dopo un precampionato particolare tra infortuni e l’arrivo ritardato rispetto all’inizio della preparazione di Grant. Ora comunque lavoriamo con continuità da dieci giorni e quindi sono fiducioso, anche se siamo più indietro di quanto ci aspettassimo in questo momento».

Oltre a giocare davanti al proprio pubblico, l’Alma è una squadra costruita per stazionare nelle posizioni più alte della classifica, potendo contare da quest’anno sul play di origine argentina Juan Fernandez, con in più Federico Loschi e Giga Janelidze, che hanno rinforzato la panchina. Sono rimasti in terra giuliana, invece, elementi come Javonte Green, Coronica, Baldasso e soprattutto Cavaliero e Cittadini. Con ogni probabilità non saranno invece disponibili il nuovo Bowers e il confermato Da Ros. «Trieste è una delle tre favorite per la promozione e gode del fattore campo, che sarà un vantaggio indubbio. Il fattore decisivo da parte sua per superare alcune assenze pesanti – termina Martino – potrebbe essere l’amalgama di un gruppo che si conosce bene dallo scorso campionato».

Nel frattempo il promettente pivot Fadilou Seck si è trasferito in prestito alla Nuova Pallacanestro Olginate,  che giocherà il prossimo campionato di Serie B, mentre per quanto riguarda la campagna abbonamenti si sorride in casa Basket Ravenna, con il superamento delle 800 tessere vendute.

Aggiudicati i lavori per il ponte Felisio, chiuso al traffico per tre-quattro mesi

La ditta vincitrice ha proposto una soluzione che riduce i tempi di interruzione rispetto ai nove mesi ipotizzati inizialmente

Solarolo Ponte Felisio 01La ditta Zini Elio di Imola si è aggiudicata l’appalto per i lavori di ristrutturazione del Ponte di Felisio tra i comune di Solarolo e Faenza. «Il progetto – scrive il Comune di Solarolo in una nota – ha modalità organizzative e tecnologie diverse rispetto alla proposta di base, riducendo così i tempi di chiusura al traffico da nove mesi a tre-quattro mesi. Perciò si rende ingiustificata la realizzazione di un’opera temporanea un ponte Bailey abbastanza onerosa» Ai primi di ottobre sarà organizzata un’assemblea pubblica alla presenza della ditta vincitrice, in modo da dare ulteriori informazioni sulle tempistiche del progetto e sulle modalità realizzative utilizzate.

«Il ponte di Felisio rappresenta un punto nevralgico del sistema viario provinciale ed è il punto di accesso principale a Solarolo – dichiara il sindaco solarolese Fabio Anconelli –. È quindi necessario che l’adeguamento sismico del manufatto, ormai irrinunciabile visto lo stato di vetustà del ponte, non pregiudichi il tessuto sociale ed economico del nostro territorio. Quando, ormai due anni fa, venimmo a sapere che la Provincia, proprietaria del ponte, era riuscita a trovare risorse sufficienti per questo intervento, la nostra soddisfazione venne annullata dai tempi di chiusura previsti dal progetto elaborato per il bando di gara. Le tecnologie adottate, la modalità cantieristica ipotizzata, la procedura operativa studiata, avevano la pesante controindicazione di una tempistica di realizzazione molto lunga: di almeno 10 mesi, con almeno 9 mesi di chiusura al traffico veicolare».

De Angelis (Huffington Post) intervista Bersani, Errani e Pisapia a Ravenna

Appuntamento il 5 ottobre all’Almagià in darsena organizzato dal coordinamento provinciale di Mdp

Vasco Errani

Pierluigi Bersani, Vasco Errani e Giuliano Pisapia saranno a Ravenna il 5 ottobre in occasione di un evento organizzato dal coordinamento provinciale di Mdp. Appuntamento alle 20.30 all’Almagià in darsena dove il giornalista Alessandro De Angelis dell’Huffington Post li intervisterà.

Prostitute all’ingresso e sentieri abbandonati: viaggio nell’oasi di Punte Alberete

Solo un cartello di parcheggio sulla Romea segnala l’area verde a nord di Ravenna a tre km dalla discarica. Lo stupore di due turisti: «Siamo venuti in un giorno sbagliato?»

Vallejpg03
Le foto di questo articolo sono state scattate venerdì 8 settembre all’oasi di Punte Alberete

Da Ravenna, neanche tre chilometri dopo la discarica, senza troppi preavvisi, un cartello indica il parcheggio e ti fa frenare all’ultimo per svoltare a sinistra sulla Romea, che già non è una passeggiata. Ad accoglierci, quasi a sorvegliare il cancello, aperto ma non del tutto, c’è una prostituta, seduta su una sedia all’ingresso dell’area di sosta sterrata, piena di enormi buche che proprio in quel momento un escavatore sta cercando di chiudere. La pezza non può comunque durare molto: i camion sfruttano il parcheggio per fare manovra e c’è poco da fare, ci diranno dal Comune.

Parcheggiata la macchina non si può non notare un viavai sospetto, auto che si scambiano posizione, alcune presenze poco rassicuranti che sembrano quasi controllare la zona. Di auto di veri visitatori, a occhio, ce ne sono due. È un venerdì pomeriggio di inizio settembre e sei di fronte all’ingresso di quello che credevi essere una delle attrazioni turistiche di Ravenna, o comunque un’eccellenza del Parco del Delta del Po romagnolo, l’oasi di Punte Alberete.

L’ingresso vero e proprio è un piccolo cancello del tutto incustodito (come tutto il resto) che si apre in mezzo a una rete di recinzione su un terreno sterrato, tra alcuni cartelli non proprio recenti e un po’ troppa ruggine. Una coppia di Padova che incontriamo poco dopo essere entrati è piuttosto sbigottita: «Ma siamo venuti in un giorno sbagliato? È aperto?», ci chiedono. Un giorno, in realtà, vale l’altro. La sensazione evidente è di essere in un luogo abbandonato. Sensazione che diventa una certezza una volta attraversato il grande ponte che dà sulla foresta allagata (e sui camion della Romea), arrivati alla capanna abbandonata che una volta era quella delle informazioni.

Vallejpg02 «Ma quello che mi piace di questo posto è proprio il fatto che sia abbandonato, quando voglio rilassarmi vengo a fare una passeggiata qui», ci dice un ravennate frequentatore abituale vicino all’ingresso. Le uniche altre persone che incontriamo nella nostra escursione pomeridiana sono una famiglia dei dintorni di Ravenna, genitori e figlio di una decina d’anni, attrezzati per un trekking tra le canne. «Ce lo ricordavamo più curato, ma resta senza dubbio un posto fuori dal tempo e dal mondo, abbiamo appena mandato una foto a un’amica e non ci credeva che fossimo a Ravenna…». Senza dubbio, Punte Alberete è uno dei luoghi più suggestivi del nostro territorio, anche così com’è oggi, con la vegetazione cresciuta liberamente, la foresta allagata che sembra di essere sul Mississippi, gli uccelli acquatici che spuntano da chissà dove, gli scorci tra le canne e il cielo, il coccodrillo che pare spuntare da sotto un argine e che invece è solo una nutria. Il percorso – fatta eccezione per le canne che a volte ostruiscono il passaggio e un tratto in cui bisogna quasi arrampicarsi per poter proseguire – è piuttosto pulito e l’escursione è in fin dei conti piacevole, ma è fin troppo evidente come le potenzialità a fini turistici o di semplice fruizione di Punte Alberete siano sfruttate in una percentuale molto vicina allo zero. Datelo a un paese tra i boschi della Germania – tanto per citare solo una delle nazioni in Europa che puntano non solo a parole sul turismo slow – e ci costruirà un impero. O perlomeno sistemerebbero la zona picnic. Qui, a Ravenna, stanno provando da qualche anno a fare un bando per affidare la gestione e cambiare volto a Punte Alberete. Almeno al parcheggio, diciamo. Le associazioni di volontari, questa volta, non basteranno. Servirà un privato. Ma bisognerà stimolarlo molto…

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi