venerdì
22 Agosto 2025

Trovato morto il pescatore disperso in mare. Cadavere a largo di Lido di Classe

Un diportista ha visto il corpo senza vita dell’uomo, 76enne, e ha subito avvertito la Capitaneria di porto

Il pescatore di cui si erano perse le tracce nella giornata di venerdì è stato ritrovato morto sabato scorso, 15 luglio, a largo di Lido di Classe. Il suo cadavere è stato notato da un diportista che ha subito avvisato i soccorsi. Da qualche ora il pescatore era disperso: uscito in mare con la sua barca, il natante è stato poi ritrovato vuoto.

Da un’attenta analisi delle condizioni meteomarine si era deciso di concentrare le ricerche più a sud del punto di ritrovamento dell’imbarcazione di proprietà del malcapitato interessando tutto il litorale romagnolo a sud di Casalborsetti e vedendo impiegati tutti i mezzi della Guardia Costiera di Ravenna ed un elicottero dei vigili del fuoco sono state impiegate anche due pattuglie a terra “Mare Sicuro” e si è richiesto di contribuire alle ricerche anche a mezzi di altre forze di polizia già impiegate in attività di pattugliamento.

Si tratta di un uomo di 76 anni, Francesco Gallanti, pensionato di Mirabello.

 

Alla Rocca Brancaleone la festa del cinema: giochi, cene in arena e proiezioni

Il 19 luglio e il 9 agosto è in cartellone La La Land, pluripremiato agli Oscar. Prima una serie di iniziative organizzate insieme ad associazioni e al Rokka bar

La La Land
Un’immagine del film La La Land

Il 19 luglio e il 9 agosto alla Rocca Brancaleone sarà Festa del cinema. Giochi, proiezioni di film e cene in arena p per l’evento ideato da Cinema in Centro, l’azienda che gestisce l’arena Rocca, con l’associazione Amata Brancelene.

In entrambe le giornate dalle 18 alle 20 si potranno sperimentare ed ammirare “giochi e balli dai confini del mondo” nell’area antistante l’arena. Saranno in particolare due associazioni, Lucertola Ludens e Mabuhay, ad animare le attività di gioco. Le attività sono gratuite ed adatte sia ai bambini che agli adulti. A partire dalle 19.45 sarà possibile mangiare grazie alla collaborazione con Rokka Bar, con cappelletti o taglierino.

Alle 21 Anna Agati ed Alessandro Lonzi, che realizzano in città eventi ed iniziative culturali ed artistiche, presenteranno l’intervento di restyling dei giochi per bambini del parco pubblico della Rocca, per il quale nel 2016 Amata Brancaleone ha raccolto tante donazioni da parte di circa 120 sostenitori. Per la loro generosità saranno omaggiati di alcuni biglietti del cinema offerti da Cinema in centro.

Alle 21.30 ci sarà la proiezione di La La Land, film pluripremiato agli Oscar 2016. Per informazioni: Cinema in centro 331 4709412 (dalle 20 alle 23).

Il welfare aziendale di Eurocompany: palestra, campo sportivo e premio produzione

L’azienda di Godo ha deciso anche di riconoscere tre giorni aggiuntivi di congedo parentale per i neo papà durante il primo mese di vita del figlio

Foto Convention
La convention aziendale di Eurocompany

In dieci anni ha quasi raddoppiato i dipendenti, con un organico che è passato da 182 a 337 unità. Ma per i lavoratori di Eurocompany, azienda specializzata nella frutta secca con sede a Godo, ci sono altri progetti all’orizzonte. Nella seconda metà del prossimo anno, infatti, sarà pronto un nuovo centro direzionale di circa 450 metri quadrati che ospiterà palestra, campo sportivo polifunzionale, percorso vita e spaccio aziendale, e di una nuova area produttiva di circa 10.000 metri quadri esclusivamente dedicata ai prodotti biologici. I risultati conseguiti e i progetti futuri sono stati illustrati durante una recente convention aziendale.

Oggi in Eurocompany il 60 per cento delle dipendenti sono donne e nel 2017 sono stati investiti per ora oltre 52mila per la formazione di 130 persone. La formazione ha riguardato vari ambiti lavorativi. «Da settembre 2017 – scrive in una nota l’azienda – verrà anche attivato all’interno dell’azienda un servizio lavanderia per i dipendenti e, completamente a carico di Euro Company, verranno riconosciuti 3 giorni aggiuntivi di concedo parentale per i neo papà nel primo mese di vita del figlio».

A novembre, inoltre, «a tutti i dipendenti verrà erogato un premio produzione di 1.000 euro lordi, o a scelta acquistando beni e servizi tramite la piattaforma di flexible benefit (libri scolastici, interessi sui mutui, fondi pensione, assistenza sanitaria, abbonamenti a cinema e teatro, ecc.) e usufruendo così della detassazione. Euro Company è la prima azienda in Romagna ad adottare questo intervento di welfare aziendale»

Mille vittime sulle strade ravennati in sedici anni

Le statistiche provinciali: tra le 10.30 e le 12.30 gli incidenti di maggior gravità.

ZANI9725Nel 2016 sulle strade ravennati sono morte 35 persone. Il dato è in calo: dal 2001 ad oggi la mortalità sull’asfalto si è ridotta di oltre un terzo. Quell’anno, riportano le statistiche della Provincia, si contarono 116 decessi in strada ma il record – almeno in questo lasso di tempo – è stato nel 2004, quando si arrivò a quota 118. Poi la sicurezza di strade e auto è aumentata, così nel 2016 si è riusciti a scendere ai 35 morti, contro i 38 del 2015 e i 51 che ancora si registravano nel 2012. La triste contabilità riporta che in 16 anni sulle arterie stradali della provincia hanno perso la vita in 1.077, in media più di 67 ogni anno.

Il numero degli incidenti Il mese scorso la prefettura ha lanciato l’allarme: gli incidenti totali sono in aumento. Le forze di polizia ne hanno rilevati circa 2.700 nel 2016. Dodici mesi prima il dato si era fermato a 2.400. Secondo l’osservatorio provinciale, però, calano gli incidenti con feriti. Sono stati 1.655 contro i 1.756 del 2015. Nel 2011 erano 1.926. Di conseguenza sono in flessione anche le persone portate al pronto soccorso con lesioni: 2.252 nell’ultimo anno, il sette percento in meno rispetto al 2015 (erano 2.410) con una flessione del 18 percento in cinque anni. Stando ai numeri, insomma, la sicurezza stradale è in miglioramento ma restano lontani gli obiettivi fissati a livello europeo secondo i quali i morti in strada del 2011 (quando a Ravenna furono 43) entro il 2020 andrebbero dimezzati. Nel 2016 il decremento è stato del 19 percento, un dato ancora molto lontano dall’obiettivo.

Giorni e ore degli incidenti Andando a dividere i sinistri per i giorni in cui si sono verificati, si nota un incremento dell’incidentalità il venerdì (259 scontri) e soprattutto il sabato (270) che – si legge nella relazione della provincia – «ritorna ad essere il giorno con la maggior concentrazione degli incidenti». È tuttavia la domenica il giorno più triste: dieci i morti sulle strade. In questo dato rientrano anche gli scontri avvenuti di notte, al ritorno dai locali. Accorpando i dati del weekend, si nota come negli ultimi due giorni della settimana nel 2016 siano morte 16 persone. Quasi la metà del totale. Non è però la notte il momento peggiore. Le ore di punta sono ancora quelle più pericolose per la banale considerazione che ci sono più auto in strada. Ecco quindi che «la punta di massima incidentalità si registrano attorno alle 18» quando «si cumulano gli effetti dell’aumento della circolazione» con la stanchezza, lo stress e la riduzione della luce. Le morti, invece, si concentrano tra le 10.30 e le 12.30 perché si combinano due fattori: chi va «a prendere gli alunni al rientro dalle scuole» e la «più alta concentrazione di persone occupate per spostamento di lavoro».

Il tipo di incidenti e i mezzi Gli incidenti peggiori sono quelli frontali o frontali-laterali. Con questa dinamica sono morte 17 persone e 946 sono rimaste ferite. Spesso sottovalutati, i tamponamenti occupano invece una parte rilevante del bilancio dei morti in strada (sei) e anche dei feriti (539). Sei morti anche in seguito all’uscita di strada (223 feriti). L’auto contro ostacolo fisso (ad esempio un albero o un muro) è costata la vita a tre persone. I morti dovuti ad un investimetno sono stati due. Uno solo dei 35 decessi del 2016 è dovuto ad uno scontro laterale. Per quanto riguarda i veicoli, la più pericolosa resta l’auto (18 vittime) seguita dalla bicicletta (nove). La passione per moto e scooter è costata la vita a cinque persone. Due i pedoni uccisi. Sulle strade della provincia è morto un camionista.

Età e sesso Nessun minorenne lo scorso anno è morto a causa di un incidente stradale ma 183 sono rimasti feriti. L’altro lato della piramide demografica si conferma invece il più fragile: 15 ultrasessantacinquenni hanno perso la vita in strada e 412 sono rimasti feriti. Altri tredici morti avevano tra i 40 e i 64 anni (831 i feriti). Sette, infine, i giovani tra i 18 e i 39 anni, con 825 persone che hanno riportato lesioni. Ventinove le vittime di sesso maschile, sei le donne.
Alessandro Montanari

I consigli di Giovanni Trincossi: «Meglio sfogarsi in pista»

Il pilota è promotore della struttura di autocross a Borgo Faina: «Mai avere paura soprattutto in sbandata»

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Il pilota ravennate Giovanni Trincossi

«Meglio sfogarsi in pista». Così risponde Giovanni Trincossi, pilota ravennate promotore della pista di autocross a Borgo Faina, quando gli si chiede il suo punto di vista sulla velocità in strada. «Non vale la pena arrivare cinque minuti prima e rischiare la vita. Qualche velox l’ho preso anche io perché guidare ai 50 all’ora non è semplice, quindi essere multati quando vai ai 55 fa girare le scatole. Però rispettare i limiti è importante».
Il 45enne con la velocità ci convive da quando aveva 17 anni. «Mi sono innamorato dell’autocross quando ancora dovevo prendere la patente». La passione l’ha portato a diventare meccanico prima della Minardi e poi della Toro Rosso, a Faenza. Nel frattempo ha cominciato a modificare automobili: utilitarie o poco più che diventano protagoniste di corse su terra. Il modo più economico di approcciarsi al mondo delle corse su auto, dice Trincossi. Il 29 e il 30 luglio a Borgo Faina si terrà il primo evento con il campionato del Centro Europa dove lo stesso Trincossi punta al titolo dopo diversi piazzamenti negli anni passati. Il circuito ravennate è uno dei tre in tutta Italia nei quali si possono disputare queste gare (il 19 luglio in pista scenderà anche l’assessore allo Sport Roberto Fagnani).

Trincossiauto
La sua vettura da autocross

In pista si imparano dei trucchi che si possono utilizzare anche in strada. La bassa aderenza della terra porta alla cosiddetta “guida di traverso”, e qui arriva il trucco del pilota: «In auto è importante non avere paura – spiega -, soprattutto in sbandata. Se si perde aderenza si tende a schiacciare il freno, quindi a bloccare le ruote anteriori. In questo caso l’auto andrà dritto e diventerà ingovernabile, la sensazione più brutta quando si è al volante». Che fare, quindi? «Se si presenta una situazione di questo genere sarebbe meglio usare il freno a mano, che blocca le ruote posteriori, e controsterzare. Con i moderni sistemi di controllo dell’auto si dovrebbe ritrovare la traiettoria». Manovra mica facile da applicare, se non si è piloti. Allora il consiglio più semplice è sempre lo stesso: «Andare piano e stare attenti, rispettando le persone. Magari frequentare un corso di guida sicura dove insegnano, appunto, a non perdere la calma davanti a situazioni che si possono presentare alla guida. Poi se si vuole provare a gareggiare esistono i corsi di guida veloce. La pista di Borgo Faina è pensata non soltanto per le gare ma anche per chi si vuole allenare o ha la passione della velocità e vuole provare la guida in autocross: è larga sedici metri, ci sono tutti i dispositivi di sicurezza del caso. Meglio correre lì e lasciare perdere la velocità in strada». Le auto modificate hanno la spesa maggiore nei dispositivi di sicurezza che devono essere a norma mentre non hanno sistemi di controllo come l’Abs. L’ideale per chi vuole cominciare a guidare tirando il freno a mano.

Cambiamenti climatici globali e locali: ne parla l’associazione Punto di vista

Incontro martedì 18 luglio allo Chalet dei giardini con Cacciamani, Setti e Cavalcoli

Foto ClimaL’ Associazione politico-culturale Punto di Vista, nata qualche mese fa in provincia di Ravenna nell’ambito del centrosinistra e raccoglie adesione tra ex Pd e anche membri della sinistra Pd, promuove per martedì 18 luglio alle 20,45 presso la sala dello Chalet dei Giardini Pubblici di Ravenna in Viale Santi Baldini una iniziativa pubblica sul tema: “Cambiamenti Climatici: quali strategie globali e locali per salvaguardare l’ ambiente e i cittadini e promuovere sviluppo sostenibile e nuovo lavoro”, per meglio comprendere le cause dei cambiamenti climatici in atto, anche nel nostro territorio, e la loro probabile evoluzione nei prossimi anni. Si discuterà delle strategie globali per la riduzione delle emissioni atmosferiche ( CO2 ) , a partire dall’attuazione degli accordi di Parigi sul clima, dopo il recente G20.” L’incontro sarà anche  l’occasione, di fronte ai problemi di questi mesi ( dalla siccità, ai gravi episodi di maltempo ) per affrontare anche a livello locale i temi della prevenzione, della mitigazione, della transizione energetica e della “ resilienza “. Interverranno: Carlo Cacciamani Fisico, Dirigente esperto di evoluzione del clima; Leonardo Setti Docente dell’Università di Bologna esperto di energia; Daniela Cavalcoli Docente dell’Università di Bologna esperta in fisica dei materiali ed energie rinnovabili; Gianandrea Baroncini Assessore all’Ambiente del Comune di Ravenna,

La consigliera Tardi: «Un’ora di attesa dopo l’incidente, dove erano i vigili?»

La denuncia dell’esponente di Cambierà, che parla di «situazione vergognosa con i mezzi lasciati alla mercé di chiunque»

Samantha Tardi, consigliera comunale di Cambierà

“Domenica mattina, le 6.30 circa, e all’incrocio tra Viale Alberti e Via Ravegnana, sullo svincolo, uno scooter ed una bicicletta entrano in collisione. Prontamente le ambulanze arrivano sul posto e caricano i feriti, dopodiché per oltre un’ora il nulla cosmico. I due mezzi lasciati abbandonati sull’incrocio alla mercé di chiunque.” La denuncia è di Samantha Tardi, consigliera comunale del gruppo Cambierà che ha personalmente assistito alla scena, ripresa anche in un video pubblicato su Facebook. “I passanti, soprattutto ciclisti, che vedevano i mezzi a terra si fermavano, chiamavano i numeri di emergenza e rimanevano in attesa, piuttosto attoniti, senza capire come fosse possibile abbandonare in questo modo dei beni di proprietà di cittadini, senza nemmeno una pattuglia di Polizia Municipale a tamponamento ed a guardia degli stessi fino, quantomeno, all’arrivo dell’Infortunistica Stradale. Chiunque avrebbe potuto – o forse è avvenuto – spostare i mezzi per liberare un pochino l’incrocio, causando di fatto un danno per eventuali rilievi postumi da parte degli addetti ai lavori per determinare le ragioni e i torti, nonché relativi risarcimenti assicurativi” prosegue nel suo racconto, per poi attaccare in particolare il vicesindaco Eugenio Fusignani, con delega alla sicurezza. Scrive infatti Tardi: “Fino a poco tempo fa la Polizia Municipale vantava in organico 45 Ispettori su circa 180 unità – un numero spropositato rispetto alle altre città romagnole aventi circa lo stesso numero di abitanti – diventati 46 grazie ad un bando pubblico di richiesta mobilità – ovvero un trasferimento da un comune limitrofo al nostro – e non voglio ricordare che il nome dell’Ispettore che sarebbe arrivato era già abbondantemente noto al momento della pubblicazione del bando stesso. Nonostante le polemiche sorte in merito a questa aggiunta in organico piuttosto inutile agli occhi sia dei politici locali di opposizione, che dei sindacati stessi, ci siamo sentiti rispondere dal Vicesindaco Fusignani che, nonostante il grado di ispettore, essi possono tutti scendere in strada e diventare operativi al bisogno. Dopo questa domenica mattina posso tranquillamente sostenere la falsità di tali affermazioni. Una situazione come questa, surreale e vergognosa spero vivamente non si ripeta più e mi auguro che venga fatta chiarezza sul come mai per oltre un’ora ci sia stato un “gap” così importante di mancanza di servizio nei confronti della cittadinanza ravennate, che, voglio ricordare, stipendia tutti i componenti dell’organico della Polizia Municipale. Assumetevi le Vostre responsabilità, soprattutto nei confronti delle due persone coinvolte nell’incidente, le quali potrebbero aver subìto, oltre al danno, la beffa di ottenere rilievi stradali approssimativi e probabilmente “sporcati” dal vuoto temporale intercorso tra le chiamate e l’arrivo di chi di competenza. Ringrazio invece i passanti, chiunque fossero, perché grazie alla loro pazienza e disponibilità ad attendere, i beni altrui non sono finiti nelle mani di male intenzionati che avrebbero avuto anche tutto il tempo di caricarli e portarli via.”

Prende a testate i carabinieri che lo trovano a bivaccare in pineta: arrestato

Due Forestali hanno riportato policontusioni guaribili in 7 giorni. Per l’uomo accusa di “violenza e resistenza a pubblico ufficiale” e “lesioni aggravate”

Carabinieri CerviaUn fine settimana in cella prima di comparire davanti al giudice lunedì 17 luglio e un foglio di via obbligatorio. Questo ciò che aspetta il 34enne che sabato, verso mezzogiorno, è stato arrestato dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Cervia – Milano Marittima, nel corso di servizio perlustrativo per il controllo del territorio, per i reati di “violenza e resistenza a pubblico ufficiale”, “lesioni aggravate” e “ubriachezza”. L’uomo, di cittadinanza tunisina, è stato sorpreso a bivaccare (con tanto di giaciglio e brace) insieme ad alcuni connazionali all’interno della pineta di Milano Marittima e per sfuggire ai Carabinieri Forestali li ha aggrediti spintonandoli e, addirittura, a testate. Due militari hanno riportato policontusioni guaribili in sette giorni. Il Tunisino è stato trovato anche in possesso di un paio di grammi di hashish e quindi segnalato alla Prefettura come assuntore di stupefacenti.

Emilia Romagna Festival approda alle Balle di paglia con la Panculturalworldmusic

Concerti anche a Mezzano e Castel Bolognese tra Spagna, Africa e Cuba

Ballepaglia
L’arena delle balle di paglia

Numerosi gli appuntamenti nel ravennate dell’Emilia Romagna Festiva a cominciare da quello di Domenica 16 luglio ore 21.30, all’Arena della balle di paglia di Cotignola dove ci sarà un incontro tra tradizioni occidentali e coreane. Il Panculturalworldmusic Ensemble si esibirà con brani inediti che miscelano la tradizione occidentale, classica e jazz, con le sonorità e gli strumenti propri della cultura coreana, come il flauto gayageum e le percussioni janggo e buk. Il Panculturalworldmusic Ensemble è composto da tre mini-ensemble, un quartetto d’archi, un gruppo jazz e un gruppo di musicisti coreani, Umbria Ensemble, la parte classica di questo progetto, composto da solisti e cameristi di alto livello, un esemble di musicisti coreani e il Jazz Ensemble Forest Muther, che è anche autore delle musiche. In caso di maltempo lo spettacolo verrà recuperato in data 17 luglio.
Martedì 18 luglio alle 21.15 l’appuntamento è poi a Mezzano, a Casa Ruffini, con uno spettacolo dal titolo “Dedicato a Ruffini. Hebra de Luz” con Sorah Rionda a voce, chitarra, banjo, whistle, Thomas Singaglia alla fisarmonica e Filippo dalla Valle alle percusisioni, per eseguire brani che vanno dalla tradizione afro-spagnola alla “Trova cubana”
Giovedì 20 luglio alle 21, invece, ci si sposta a Castel Bolognese, nel cortile di Palazzo Ginnasi per il concerto di musica spagnola per violoncello e pianoforte con Andrew Smith, Alfredo Oyaguez Montero con musiche di Granados, Cassadó, Montsalvatge, Turina, de Falla.

L’archeologia sul grande schermo

Torna il festival del cinema all’Antico porto di Classe dal 18 al 20

Immagine Principale Ravennaantica

La seconda edizione del Festival internazionale del Cinema archeologico di Ravenna – Premio “Olivo Fioravanti”, organizzata dal 18 al 20 luglio all’Antico Porto di Classe da Fondazione RavennAntica e Archeologia Viva, presenta una serie di film che, attraversando i secoli, spaziano nelle molte civiltà di cui il Mediterraneo è stato culla e bacino di diffusione. La rassegna dei documentari, selezionati da Dario Di Blasi inizia con un film sugli scavi italiani a Cirene: la sterminata metropoli greca  ci è mostrata in uno dei momenti migliori della sua storia moderna, oggetto di aprofondite campagne  di scavo e restauro dirette dal compiato professor Mario Lunidell’Università di Urbino. Segue un film su due mari “vicini”: il Tirreno e l’Adriatico nel momento dei traffici e delle contese talassocratiche che videro coinvolti Etruschi, Fenici e Greci. Il secondo g

iorno della rassegna ravennate ci presenta invece due momenti distanti fra loro: si passa infatti dalle “Cose di donne” che confronta la vita di diverse donne siciliane, ciascuna con la propria storia, ma in realtà frammenti di un’unica storia, che porta con sé un’eredità comune, quella della Sicilia,  al “caso Pompei” con la ricostruzione virtuale di una delle domus più famose conservateci dalle ceneri del Vesuvio, la Casa di Giulio Polibio. Infine due capolavori della cinematografia archeologica: un documentario sulla scoperta del tempio di Amenophis III, sulla sponda occidentale di Luxor, e una esuberante presentazione della moschea del Venerdì a Isfahan. Il Festival di Ravenna si conclude la sera del 20 luglio con l’attribuzione del  Premio “Olivo Fioravanti”, dedicato alla memoria del noto avvocato del foro di Vicenza, grande appassionato di archeologia insieme alla moglie Santina Grotto sostenitrice della manifestazione. Nelle tre serate del Festival intervengono altrettanti personaggi legati al mondo dell’archeologia e dell’arte: martedì 18 luglio Giuliano Volpe, presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali, in compagnia di Piero Pruneti, Direttore di Archeologia Viva, presenterà “Un patrimonio italiano. Beni culturali, paesaggi e cittadini; mercoledì 19 luglio l’archeologa  Marisa Ranieri Panetta  racconterà il suo ultimo libro Messalina e la Roma imperiale dei suoi tempi (Salani), infine giovedì 20 luglio il giornalista Fabio Isman, presenterà “L’Italia dell’arte venduta. Collezioni disperse, capolavori fuggiti (Il Mulino). Ogni serata inizia alle 19 con visita guidata con incursioni musicali e aperitivo (10 euro a persona), alle 21 conversazione con l’autore e alle 21.30 inizio proiezioni (gli incontri e le proiezioni sono a ingresso gratuito).

Il tenente Valentina Arrigo alla guida della guardia di finanza a Lugo

LugoSubentra al capitano Alessia Iacomino destinata a Termoli

Il tenente Valentina Arrigo è il nuovo comandante della tenenza della guardia di finanza di Lugo. L’ufficiale è subentrato al capitano Alessia Iacomino che, dopo due anni di servizio a Lugo, è stata destinata al comando della compagnia di Termoli.

I due ufficiali sono stati salutati nella mattinata di venerdì dal colonnello Andrea Fiducia, comandante provinciale della guardia di finanza di Ravenna, alla caserma di via Fermini a Lugo, alla presenza di tutti i militari della tenenza.

Il tenente Arrigo, 26 anni, è nata a Roma. Laureata in Scienze della sicurezza economico-finanziaria, ha frequentato l’accademia della Finanza dal 2010 al 2015 e proviene dal Gruppo di Bergamo, dove ha ricoperto l’incarico di comandante del Nucleo Operativo e della Sezione Operativa Volante.

 

Allerta meteo per vento e mare mosso fino alla mezzanotte di domenica

Si raccomanda di non accedere a moli e dighe foranee

Dalla mezzanotte di oggi, sabato 15 luglio, alla mezzanotte di domani, domenica 16 luglio, sarà attiva nel territorio del comune di Ravenna l’allerta meteo numero 68, per vento e stato del mare al largo, emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia Romagna. L’allerta è gialla.

L’allerta completa si può consultare sul portale Allerta meteo Emilia Romagna (https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it/) e anche attraverso twitter (@AllertaMeteoRER); sul portale sono presenti anche molti altri materiali di approfondimento, tra i quali le indicazioni su cosa fare prima, durante e dopo le allerte meteo, nella sezione “Informati e preparati” (http://bit.ly/allerte-meteo-cosa-fare).

Si raccomanda di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso, fissare gli oggetti sensibili agli effetti del vento o suscettibili di essere danneggiati, non accedere a moli e dighe foranee.

 

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