martedì
19 Agosto 2025

Gli angoli fioriti più belli di Fusignano premiati per la sedicesima volta

Quattro le categorie: giardino, orto, parco balcone. Sei le persone premiate nel concorso organizzato dalla pro loco

Balcone Di Carolina Randi
Balcone Di Carolina Randi

Sono stati annunciati i vincitori della sedicesima edizione del concorso “L’angolo fiorito”, promosso dalla pro loco di Fusignano con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. Nella categoria Giardino è stata premiata Barbara Cimatti per il rigoglioso e curato giardino in via Giovanni XXIII, 15, in cui spiccano magnifiche peonie, un glicine e piante grasse con fiori variopinti di ogni tipo.

Spicca, nella categoria Orto, Antonio Maida, per la precisione e cura con cui coltiva uno degli orti assegnati dal Comune di Fusignano nella zona dell’ex acquedotto in via Sottofiume.

Due le premiate per la categoria Parco: Rosa Teresa Baldrati, che in via Fiume disotto 3 cura, assieme col marito Fernando, un magnifico parco in cui crescono alberi, arbusti e cespugli, tra cui un meraviglioso glicine bianco; e poi Marinella Selva per il curatissimo parco fiorito situato in via San Savino 110.

Due donne trionfano anche nella categoria Balcone: Carolina Randi, per avere allestito un originale balcone, anche attraverso l’utilizzo di materiali di recupero, creando un angolo verde di grande effetto e atmosfera in via Repubblica 3; Cristina Campisi, per il rigoglioso e colorato balcone in via Dante Alighieri n. 19B che spicca per la ricca cascata di petunie fuxia.

La giuria ha segnalato inoltre la siepe della famiglia Manzoni in via Varolo, che circonda tutta la proprietà con profumati fiori bianchi in primavera, che si trasformano in bacche rosse in autunno.
Una menzione particolare all’orto didattico dell’istituto comprensivo “Luigi Battaglia”, curato dai ragazzi della 1C della scuola media, e al signor Germano Gentilini, che cura con dedizione e costanza il parco dell’ospizio “G. Giovannardi e G. Vecchi”.

Le premiazioni si terranno lunedì 3 luglio alle 21 in occasione dell’annuale festa della pro loco, in piazza Corelli. Ai vincitori gli onori della stampa e simpatici premi.

Camion fuori strada, bloccata la statale 16 Adriatica

Ad Alfonsine un camion è uscito dalla carreggiata e la viabilità è stata bloccata. Sul posto per la gestione del traffico gli agenti della polizia municipale

Camion 6E’ un lunedì nero per il traffico ravennate. Dopo l’incidente di questa mattina nel tratto tra Faenza e Imola che ha paralizzato l’A14, anche la Statale Adriatica nel primo pomeriggio ha visto il traffico in entrambe le direzioni in corrispondenza del km 125,9 (all’altezza di Alfonsine) a causa di un mezzo pesante uscito di strada.  Sul posto si è portato il personale Anas, la polizia municipale ed i Vigili del Fuoco per la gestione dell’evento e la ripresa della normale circolazione appena possibile.

 

Duecento maglie tarocche di squadre di calcio sulla bancarella al mercato

Doppio intervento della guardia di finanza per contrastare la diffusione dei falsi nel commercio. Oltre al blitz tra gli ambulanti di Ravenna anche un controllo a Cervia: fermato un abusivo con prodotti di pelletteria e una scarpa usata come campione

Foto 2Una bancarella al mercato ambulante di Ravenna con oltre duecento magliette di squadre di calcio e merchandising di bevande, un venditore abusivo in spiaggia a Cervia con prodotti di pelletteria e una scarpa Nike come campione per le vendite successive: tutto falso e tutto sequestrato. È il bilancio di due interventi svolti nel weekend appena concluso, 10-11 giugno, dalla guardia di finanza in provincia di Ravenna.

Nella mattinata di sabato, una pattuglia di finanzieri del gruppo di Ravenna ha individuato al mercato di piazza Sighinolfi una serie di prodotti recanti marchi contraffatti, tra cui oltre 200 maglie da gioco, identiche a quelle ufficiali, di famose squadre di calcio (Juventus, Barcellona, Bayern Monaco…) e tshirt che replicavano il merchandising di case produttrici di note bevande (Duff, Monster Energy…). Domenica, invece, le Fiamme Gialle della tenenza di Cervia, impegnate in attività di controllo nelle zone a ridosso dell’arenile cervese al fine di prevenire l’ingresso dei venditori abusivi sulla spiaggia, ha individuato e fermato un soggetto extracomunitario che, con il suo carico di prodotti falsi, si stava recando verso i lidi per mettere in vendita la propria merce. In questo caso sono stati sequestrati numerosi articoli di pelletteria tutti palesemente falsi ma di elevata fattura e qualità, recanti i loghi ed i nomi di importanti griffe della moda (Prada, Chanel, Liu-Jo, Gucci, Armani, Burberry). Il venditore abusivo aveva con sé anche un paio di scarpe sportive contraffatte (Nike), verosimilmente utilizzate come “campione” da esibire ai probabili acquirenti con i quali concordare future consegne.

Entrambi i servizi si sono conclusi con il sequestro di tutta la merce destinata ad essere immessa sul mercato illegale e con la denuncia alla procura della Repubblica di Ravenna dei due responsabili, per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e di ricettazione (articoli 474 e 648 del codice penale).

Niente pipistrelli: tornano i concerti al Palazzo San Giacomo di Russi

Nel weekend appuntamento con Baustelle e Tony Allen nell’ambito del Ravenna Festival

San Giacomo RF
Un concerto a Palazzo San Giacomo

Tornano i concerti del Ravenna Festival nel parco di Palazzo San Giacomo, a Russi. L’appuntamento è per venerdì 16 giugno con il pop-rock cantato in italiano dei toscani Baustelle e sabato 17 giugno con un mito del cosiddetto Afrobeat, il batterista nigeriano Tony Allen (con la sua band).

I due concerti sono in programma a partire dalle 21.30 (con il punto di ristoro che sarà attivo dalle 19.30) e sono stati nei giorni scorsi ufficialmente confermati, dopo che nelle scorse settimane erano finiti sulle pagine dei giornali locali (e non solo) anche per il “rischio pipistrelli”. Dalla Regione, infatti, era stato ventilato una sorta di divieto di organizzare eventi musicali a Palazzo San Giacomo per non disturbare le colonie di pipistrelli che secondo gli esperti vivrebbero in zona. I sopralluoghi dei tecnici del Comune di Russi, però, hanno escluso la presenza dei mammiferi e quindi è arrivato il via libera.

Info: 0544 249244, biglietto a 15 euro (posto in piedi); prevendite: biglietteria del Teatro Alighieri, on-line www.ravennafestival.org/biglietti, Cassa di Risparmio di Ravenna, Uffici IAT Ravenna e Cervia.

Tamponamento in A14: prende fuoco un camion, il conducente muore carbonizzato

Lo scontro sulla carreggiata sud del tratto ravennate dell’autostrada. Transito interrotto, lunghe code, gravi problemi alla circolazione

Incidente in A14Un tamponamento fra due camion sulla carreggiata sud del tratto ravennate dell’autostrada A14 Bologna-Taranto, avvenuto verso le 7.30 di oggi 12 giugno all’altezza del km 55 a poca distanza dalla diramazione per Lugo-Ravenna, ha causato la morte di una persona. Si tratta di uno dei due conducenti, morto carbonizzato nel rogo scoppiato dopo l’incidente che ha causato il ribaltamento dei mezzi pesanti. L’altro autista è ferito gravemente.

Per consentire l’intervento dei soccorsi è stato necessario chiudere il tratto interessato ed è stato disposta l’inversione di marcia sulla carreggiata nord per i mezzi fermi in colonna verso sud. Il sito di Autostrade per l’Italia fa sapere che chi proviene da Bologna deve uscire obbligatoriamente a Imola, dove al momento si registrano 5 km di coda, dopo aver percorso la viabilità ordinaria rientrare in autostrada a Faenza. Inoltre in alternativa si può uscire anche a Castel San Pietro. Per lo stesso motivo verso Bologna ci sono 16 km di coda tra Forlì e Imola, dove il traffico scorre su due corsie con rallentamenti per i curiosi, ripercussioni anche sulla diramazione per Ravenna a partire da Bagnacavallo. In alternativa uscire a Forlì e dopo aver percorso la Via Emilia rientrare a Imola. Per le lunghe percorrenze si consiglia di percorrere la A1 Milano-Napoli. Sul luogo dell’evento sono presenti tutti i mezzi di soccorso, la protezione civile per la distribuzione dell’acqua e il personale di Autostrade per l’Italia.

«Sono tornati i voucher», la Cgil in corteo a Roma. Pullman anche da Ravenna

Il sindacato chiede rispetto «per il lavoro, la democrazia e la Costituzione». Sotto accusa il “Libretto di famiglia” e il “Contratto PrestO”

Cgil LogoÈ prevista la partenza di diversi pullman dalla provincia di Ravenna per raggiungere la manifestazione nazionale della Cgil “Rispetto. Per il lavoro, per la democrazia e per la Costituzione”, in programma a Roma il prossimo 17 giugno.

I cortei prenderanno il via alle 9 in piazza della Repubblica e in piazzale Ostiense per poi terminare alle 12 in piazza San Giovanni con le conclusioni affidate al segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

La Cgil scende in piazza per protestare contro la decisione del Parlamento – si legge in una nota inviata alla stampa – «di reintrodurre i voucher sotto le mentite spoglie di un “Libretto di famiglia” per il lavoro occasionale in ambito domestico e del “Contratto PrestO” per ridare i voucher alle imprese fino a 5 dipendenti».

«Siamo di fronte a un grave depotenziamento dello strumento referendario – commenta la Cgil –. Mai nella storia della Repubblica era accaduto che un Governo intervenisse strumentalmente con un decreto per impedire un referendum e pochi giorni dopo promuovesse un’iniziativa parlamentare per reintrodurre ciò che il referendum intendeva abrogare. Milioni di cittadini, che hanno firmato a sostegno del referendum, sono stati offesi. I voucher, prima abrogati, sono riemersi. Rispondiamo uniti a questo schiaffo alla democrazia».

I pullman partiranno da diverse località della provincia, per prenotarsi è possibile rivolgersi alle sedi della Cgil presenti sul territorio o prenotandosi on line sul sito www.cgilra.it.

Valle della Canna in secca e degrado a Punte Alberete: «E il Comune cosa fa?»

Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna torna all’attacco sulle oasi naturali, chiedendo anche lumi sulla gestione

Valle Della Canna In Secca
La Valle della Canna in secca

Valle della Canna già in secca. La denuncia arriva da Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna che ricorda come il problema nella Valle – 220 ettari di estensione e popolata da migliaia di uccelli acquatici – si riproponga a ogni stagione calda «per evaporazione naturale, scontando gli effetti della mancata gestione del suo livello idrico». Il rischio maggiore, secondo Ancisi, è che «in caso di mancato tempestivo reintegro dell’acqua volatilizzata, si prosciughi totalmente».

Ancisi aveva già sollevato la questione con altrettante interrogazioni al sindco nel luglio di 2015 e 2016; ora arriva una nuova interpellanza ancora più urgente, secondo il consigliere d’opposizione, perché il fenomeno sarebbe in atto già da fine maggio, «in pieno periodo riproduttivo della fauna acquatica». Ne deriverebbero dunque «danni gravissimi alla riproduzione di tutte le specie nidificanti».

«Incombono anche pericoli sanitari – continua la nota di Ancisi – perché dalle deiezioni degli uccelli può generarsi, soprattutto in acque calde e poco
profonde, il botulismo aviare, che ne causa strage per avvelenamento».

Il capogruppo di Lista per Ravenna chiede quindi formalmente cosa abbia intenzione di fare la giunta per risolvere il problema, «tenendo anche conto dell’accordo vigente con la società Ravenna Servizi Industriali, che gestisce l’approvvigionamento idrico del polo chimico di Ravenna attraverso la canaletta Anic»; e a che punto sia la richiesta avanzata dallo stesso Ancisi l’anno scorso, «di un protocollo d’intesa con Romagna Acque spa «per dare soluzione alla disponibilità d’acqua della Valle in qualunque periodo».

Ancisi va poi anche oltre. «Un cittadino amante della natura ci ha anche segnalato alcuni ulteriori stati di degrado di questi ambienti. Dal ponte sul Lamone posto sulla Romea, si poteva osservare la Valle della Canna tramite una piazzola molto frequentata. Ora non più, perché, a seguito di interventi di ripulitura fatti a metà, si oppongono alla visione della valle tre alberature, una delle quali è stata lasciata sul posto dopo essere stata tagliata, mentre le altre sono cresciute spontaneamente sulla massa di terreno lì abbandonata».

«Punte Alberete, altro ambiente di eccezionale valore paesaggistico – continua Ancisi –, che il fiume Lamone separa dalla Valle della Canna, è una foresta suggestiva in cui si alternano zone di bosco igrofilo, praterie sommerse, flora e fauna tipiche di ambienti palustri. L’area è percorribile dai visitatori su un
sentiero rialzato con passerelle. Presso il chiaro Sciafèla, sulla carraia Scargnarda, si trova un osservatorio schermato. I lati dei camminamenti sono però infestati dai rovi, gestibili se non si aspetta che crescano a dismisura, perché allora le difficoltà e i costi sarebbero molto maggiori. Sulla carraia Scagnarda incombono invece alberi ripiegati su se stessi, molto pericolosi». Di qui, due ulteriori domande al sindaco rivolte formalmente da Ancisi: «Cosa si aspetta a compiere sui camminamenti turistici di Punte Alberete le manutenzioni elementari per il passaggio e la messa in sicurezza? Come mai, a distanza di anni dall’annuncio, il Comune di Ravenna e il Parco del Delta dei Po non sono ancora in grado di assegnare la gestione di Punta Alberete, come pure della suddetta Valle della Canna (insieme o separatamente), ad alcuno dei richiedenti?».

A Riolo Terme vince di nuovo il centrosinistra. Affluenza al 58 percento

Confermato il sindaco uscente Alfonso Nicolardi, grazie al 59 percento delle preferenze. A seguire con meno della metà dei voti Ricci Maccarini della lista civica

Alfonso Nicolardi
Alfonso Nicolardi

Il sindaco uscente Alfonso Nicolardi, del centrosinistra, è stato rieletto Primo Cittadino di Riolo Terme con il 59,2 percento delle preferenze. Un risultato migliore di un punto percentuale rispetto a cinque anni fa, nonostante il centinaio di voti in meno in valore assoluto. Un calo inevitabile, considerato l’affluenza, passata dal 66 percento del 2012 (e il 75 del 2007) al 58 di ieri, domenica 11 giugno.

Si deve accontentare di meno della metà dei voti del nuovo sindaco, il giovane sfidante della lista civica Riolo Viva, Andrea Ricci Maccarini, a cui è andato il 26,4 percento delle preferenze. Il terzo candidato in lizza chiude con il 14,4 percento: si tratta del ravennate Mirko De Carli della lista del Popolo della Famiglia, il movimento nazionale guidato da Adinolfi.

Lo speciale di presentazione sul voto a Riolo Terme

Va a fare il bagno e annega in mare: muore un ragazzo a Lido Adriano

Il corpo ritrovato dopo ore di ricerche. La vittima aveva 26 anni

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Il corpo ritrovato del ragazzo nigeriano annegato a Lido Adriano

Un ragazzo è morto annegato a Lido Adriano mentre stava facendo il bagno. L’allarme è stato lanciato nella prima serata di domenica quando bagnini di salvataggio e uomini di capitaneria di porto e vigili del fuoco hanno iniziato le ricerche, terminate con il ritrovamento del corpo solo alcune ore dopo.

Si tratta di un giovane nigeriano di 26 anni, andato a fare il bagno con un amico, che ha poi chiamato i soccorsi.

Cade in bici nel bosco facendo downhill, interviene il Soccorso Alpino

Trauma cranico per un 29enne di Riolo Terme, trasportato in elicottero all’ospedale

DownhillIncidente al bike park del Monte Cimone. Un 29enne di Riolo Terme è caduto a terra battendo violentemente la testa mentre stava percorrendo in bicicletta una pista di downhill (disciplina che prevede discese ad alta velocità in sentieri sterrati in sella alla mountain bike) nel bosco tra Sestola e Pian del Falco, nell’Appennino modenese.

Vista la zona impervia, è stata attivata, oltre all’ambulanza del 118 di Sestola, anche la squadra di terra del Saer (il Soccorso Alpino della regione), che ha soccorso e recuperato il ragazzo con la barella, trasportandolo in un’area scoperta, raggiungibile dall’elicottero. Visto il trauma cranico riportato, è stato infatti richiesto l’intervento dell’elisoccorso di Pavullo, che ha trasportato il giovane all’ospedale di Baggiovara per accertamenti.

A dare l’allarme e a chiamare il 118 sono stati gli amici del 29enne che erano con lui.

L’azienda che fornisce i lavoratori a locali e bagni al mare: «Tutto in regola»

Oltre 4mila dipendenti e 97 clienti di cui una quindicina nel Ravennate. Parla Mattioli di MiB Service: «Pensiamo a tutto noi»

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Una foto tratta dal sito internet di MiB Service, per rendere l’idea delle figure gestite dall’azienda

Michele Mattioli è fondatore e titolare della Mib service, con sede a Ravenna. Sul loro sito spiegano che «MiB Service è specializzata nel gestire, formare e amministrare tutte le figure professionali del mondo Ho.Re.Ca., dandoti la possibilità di concentrarti sulla tua attività e sulla soddisfazione dei clienti».

La Mib service, associata di Confindustria, è solo una delle aziende che oggi lavorano con il sistema degli appalti nei servizi turistici sul territorio (ne abbiamo parlato qui), molte altre hanno sede a Roma o in altre città e la stessa Mib service lavora anche in  altre zone d’Italia.

Nel ravennate, ci racconta Mattioli, sono una quindicina i loro clienti e in tutto 97 le «attività in gestione».

Come funziona il vostro servizio?
«Si tratta di un appalto regolato dalle relative norme. L’esercente appalta a noi il servizio e noi pensiamo a tutto, così come già accade da tempo per servizi come la pulizia, per esempio».
Ma l’esercente può scegliere il personale da impiegare?
«No. Siamo noi a mandare il personale che riteniamo serva per il servizio. Non è facile e lavorare su un appalto richiede sempre molto tempo, si tratta di un percorso che non si può improvvisare».
Vi capita di assumere le persone che già lavorano presso l’esercente che vi dà l’appalto?
«Può capitare, anche perché in questo modo evitiamo di lasciare persone senza lavoro».
E però i lavoratori possono essere un giorno da una parte e uno dall’altra?
«Sì, tenga però conto che il turnover del personale nel settore è storicamente molto alto, in particolare in quello stagionale.  Inoltre in questo modo possiamo rispondere alle esigenze dei clienti, e anche dei  lavoratori che così possono fare più giornate».
Che tipo di contratti applicate?
«I contratti a chiamata del settore turistico, un contratto nazionale sottoscritto da Confindustria».
Come riuscite ad abbassare i prezzi per gli esercenti, a garantire la stessa busta paga ai dipendenti e a stare sul mercato?
«Molto dipende dalle economie di scala, avendo tanti dipendenti possiamo risparmiare nella formazione, per esempio, o nella gestone delle buste paga. E poi non è vero che i nostri clienti spendono meno, anzi. Ciò che offriamo noi è soprattutto un servizio di qualità».
Però sul vostro sito mettete il vantaggio economico al primo posto. È vero che nelle buste paga dei vostri dipendenti la voce trasferta, senza contributi e meno tassata delle altre, è sempre molto importante? Potrebbe arrivare da lì l’eventuale risparmio?
«Come saprà anche la normativa della trasferta è stata da poco cambiata e stiamo facendo il necessario per adeguarci. È vero che spesso i nostri lavoratori si spostano, cambiano sede di lavoro. Non tutti abitano a Ravenna o dove lavorano, ci sono sedi di lavoro estive e invernali e quindi la trasferta in busta paga ci può essere. Ma collaboriamo e dialoghiamo anche con i sindacati con cui stiamo ragionando per una contrattazione di secondo livello in cui inserire premi di produzione, per pagare di più i nostri dipendenti, che già percepiscono paghe superiori alla media. Inoltre, tutti i nostri appalti sono certificati da enti riconosciuti, come le università. Nel tempo abbiamo avuto molti controlli, come è giusto che sia, ed era tutto in regola. Siamo trasparenti e ci piacerebbe anzi collaborare  con le associazioni di categoria; altrove questo accade, per esempio a Fregene stiamo portando questo modello di accoglienza con ottimi risultati.  So che qui siamo guardati con un po’ di sospetto, ma in fondo siamo una realtà piccola e che non potrà nemmeno crescere ancora molto».
Una realtà piccola? Sul vostro sito parlate di 4.110 dipendenti e 97 attività in tutta Italia…
«Sì ma di quelli solo 800/900 lavorano effettivamente in un mese. Inoltre, noi lavoriamo solo con realtà a partire dai 10 dipendenti, non siamo adatti a imprese più piccole, dove magari il gestore si mette lui stesso a fare i caffé quando gli manca il barista. Quindi, quanto mai qui potremo ancora espanderci? In zona, non sono poi moltissime le realtà con queste caratteristiche».

Studenti Dsa, il caso del Ginanni: «Servono insegnanti con formazione specifica»

Il vicepreside di Ragioneria: «La legge funziona ma non basta la buona volontà del singolo»

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La facciata dell’Itc Ginanni di Ravenna

Tra le scuole superiori che hanno visto crescere gli iscritti con diagnosi Dsa (Disturbi Specifici di Apprendimento), di cui abbiamo parlato nelle ultime settimane con vari articoli (qui l’intervista alla presidente dell’associazione Aid), in questi anni c’è l’Istituto Tecnico Economico “G. Ginanni” a Ravenna, che sta puntando molto sulla formazione degli insegnanti in questo ambito, come ci ha spiegato il vicepreside Gabriele Proietti: «A fronte dell’aumento del numero degli iscritti abbiamo cercato di attivare nuovi percorsi, innanzitutto in termini di formazione dei docenti. Perché il tema dei Dsa va affrontato tramite la preparazione, non basta la buona volontà o il buon senso o la disponibilità del docente. Serve una formazione specifica, servono aggiornamenti continui e bisogna essere pronti a cambiare certi automatismi. I dispostivi compensativi e dispensativi vanno conosciuti a fondo per essere ben utilizzati».

A portare il tema dei Dsa al centro dell’attenzione nella scuola e a occuparsi per prima della formazione è stata ed è una delle insegnanti, la professoressa Ilaria Cerioli, «che ha trovato la grande sensibilità e  disponibilità della Dirigente e di gran parte dei colleghi». Proietti racconta infatti di momenti di formazione per gli insegnanti a cui hanno aderito molti docenti dell’istituto.

L’altro tema cruciale riguarda, ovviamente, il rapporto con le famiglie, che per Proietti deve essere schietto, continuo e  collaborativo per superare le difficoltà che possono sorgere nell’arco dei cinque anni. Sulla collegialità Proietti insiste molto: «Lo studente Dsa deve trovare l’attenzione dell’intero consiglio di classe, perché non vanno considerate solo le difficoltà in alcune materie, ma vanno riconosciuti gli stili di apprendimento specifico per applicare una didattica personalizzata efficace che  permetta di raggiungere gli obiettivi di apprendimento con minor fatica».

Altro elemento cruciale, secondo il professore, è il monitoraggio continuo delle azioni svolte: «Certo, non possiamo pensare di non verificare l’efficacia degli strumenti adottati, perché l’andamento non è sempre lineare, ed occorrono costanti feedback. L’adozione di buone pratiche fa crescere non soltanto l’alunno Dsa, ma anche il singolo docente e tutto il consiglio di classe. In questi anni abbiamo portato diversi ragazzi alla maturità con grande soddisfazione di tutti».

Tra i timori da sventare c’è quello, per gli insegnanti, di favorire gli studenti permettendo loro di usare strumenti compensativi e suscitare invidie e malumori tra i compagni. Per questo è importante che cresca la “cultura Dsa” «per superare l’ostacolo facendo conoscere il problema anche tra la comunità degli studenti, evitando inutili concorrenze. Dalla nostra parte c’è una buona legge, che va accompagnata da buone pratiche, infatti come già sostenuto, il talento personale non basta».

E tra quelle che possono sicuramente essere considerate “buone prassi” attivate da questa scuola c’è quella dei corsi di “recupero” per tutti, Dsa compresi, nelle materie più problematiche per alcuni studenti quali matematica, economia aziendale e lingue straniere per tutto l’arco dell’anno. In tal senso è risultato molto importante l’apporto dei docenti del cosiddetto Organico Potenziato previsto dalla recente legge sulla scuola.
«Questi corsi  – conclude Proietti – anche se richiedono un ulteriore impegno, costituiscono comunque una buona  e gratuita opportunità  per  perseguire meglio il successo scolastico».

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