domenica
17 Agosto 2025

A Cervia liberi dalle tasse soltanto dal 17 agosto: è il comune più caro

La Cna calcola il “free tax day” dei principali comuni ravennati. Il migliore è Faenza che ha una pressione fiscale totale del 56,4 percento

SoldiCervia è il Comune più caro per le imprese. A scriverlo in un’indagine è la Cna di Ravena. Il Total Tax Rate (Ttr) della Città del sale è del 63,1 percento, oltre due punti in più rispetto alla media nazionale. La città più conveniente per fare impresa è invece Faenza (56,4 percento) seguita da Lugo (59,6) e Ravenna (59,9). Tradotto nel “tax free day” significa che un imprenditore di Faenza comincerà a guadagnare per l’azienda e la propria famiglia dal prossimo 24 luglio, a Lugo dal 4 agosto, a Ravenna dal 6 agosto e a Cervia dal 17 agosto.

Il presidente Cna di Ravenna, Pierpaolo Burioli, sostiene che «la pressione fiscale in Italia è troppo elevata, qualunque dato si prenda. Ma il problema vero risiede piuttosto nella iniqua distribuzione del carico, che si distingue in modo radicale secondo la natura del reddito e svantaggia le imprese, in particolare le piccole imprese personali».

Il direttore della Cna, Massimo Mazzavillani, evidenzia che tra il 2014 e il 2015 la tassazione locale scende di ben 10,4 punti percentuali ma, di contro, la tassazione erariale aumenta di 4,6 punti. La tendenza permane anche con riferimento alle proiezioni sul 2017, dove la tassazione erariale aumenta di 0,3 punti rispetto al 2016 (41,7%), mentre la tassazione locale resta stabile (19,5%). «Voglio tuttavia sottolineare che un terzo della tassazione deriva da imposte locali: la leva fiscale locale diventa pertanto strategica se vogliamo ridurre il prelievo sulle imprese».

«Infine – conclude Mazzavillani – una considerazione sulla Tari: nonostante i risultati recentemente ottenuti in tema di sgravi tariffari per alcune categorie imprenditoriali e per gli immobili non a uso abitativo vuoti e inutilizzati: la nostra richiesta è di ritornare alle tariffe commisurate alle effettive produzioni di rifiuti».

Dà fuoco al chiosco dopo la lite con un altro cliente: arrestato 47enne

Dopo essere stato denunciato aveva cominciato a perseguitare il titolare del locale, appostandosi sotto casa e minacciandolo

Carabinieri Marella
Il comandante dei carabinieri di Faenza Cristiano Marella (al centro) durante la conferenza stampa di stamattina

Aveva litigato venerdì notte con un cliente del chiosco di Porta Montanara, a Faenza. Poi era tornato e aveva dato fuoco al locale. Dopo essere stato denunciato, ha iniziato una serie di atti persecutori che hanno portato – martedì 6 giugno – al suo arresto. A finire nei guai un 47enne originario di Alfonsine ma residente a Faenza. Tutto sarebbe nato quando, nella serata di venerdì, l’uomo era al chiosco in compagnia della fidanzata. Forse proprio uno sguardo di troppo nei confronti della donna ha innescato una sua violenta reazione verso un altro cliente, 25enne. Una lite nella quale è spuntato anche un coltello a serramanico e che è stata sedata dal titolare. Il 47enne se ne è allora andato insieme alla fidanzata mentre sia il titolare del chiosco sia il 25enne hanno riportato alcune lesioni

La serata era ben lontana dall’essere terminata. Poco dopo l’alfonsinese è rientrato dicendo di aver perso qualcosa durante la collutazione: si trattava del coltello. Nel frattempo però i carabinieri erano intervenuti e, allertati dal titolare, sono tornati con una pattuglia sul posto caricando l’uomo in auto e denunciandolo per porto abusivo d’armi. E’ in quell’occasione – secondo quanto ricostruito dal comandante dell’Arma Cristiano Marella – che il 47enne ha minacciato il titolare, dicendo che avrebbe dato fuoco al chiosco. Alle 3.30 di notte in effetti l’uomo è stato svegliato dall’allarme anti incendio. Ad inchiodare l’alfonsinese sarebbero le telecamere che lo riprendono mentre appiccava l’incendio, vestito come poche ore prima. Circa 40mila euro i danni stimati dai titolari nell’immediato.

La notizia è uscita domenica sui quotidiani e l’uomo ha iniziato quella che è stata descritta come una caccia all’uomo. Prima ha contattato il 112, chiedendo il numero del titolare del chiosco. Diceva di volersi scusare e – nel frattempo – ha rimediato una denuncia per calunnia perché avrebbe detto all’operatore che i carabinieri lo avevano derubato durante i controlli, la notte precedente. Ovviamente non ha avuto il numero dall’Arma ma è riuscito ugualmente ad ottenere il contatto telefonico dell’esercente. Sono così cominciate le chiamate e le minacce di morte insieme agli appostamenti sotto casa. I carabinieri sono stati avvisati, nel frattempo nella vetrata del chiosco è comparsa una scritta minatoria. Il 47enne è stato rintracciato mentre chiedeva in giro del commerciante ed è stato arrestato per atti persecutori in flagranza, rimediando altre denunce per incendio doloso, porto d’armi e calunnia. Una serie di reati che vanno ad aggiungersi ad altri per il quale il soggetto era già noto alle forze dell’ordine.

Nel pomeriggio è arrivata la nota di Giovanni Malpezzi, sindaco di Faenza: “Sono grato ai Carabinieri di Faenza per la veloci indagini che hanno consentito di individuare l’autore dei gravi atti intimidatori dei giorni scorsi nei confronti dei gestori del chiosco di Porta Montanara. Sono reati particolarmente odiosi e pericolosi le cui conseguenze potevano essere molto tragiche. E’ difficile non rimanerne scossi. Ma ancora una volta – prosegue Malpezzi – la professionalità del Capitano Marella e dei Carabinieri di Faenza, a cui va il mio ringraziamento, è stata assolutamente all’altezza. Quanto avvenuto – conclude il sindaco – è la dimostrazione che l’impegno per assicurare alla giustizia gli autori di reati, di qualunque natura essi siano, a Faenza è ai massimi livelli.”

Ravenna Holding, conti in ordine e stesso dividendo dello scorso anno

Distribuiti 0,019 centesimi ad azione. Palazzo Merlato incasserà 6,3 degli 8,2 milioni di euro. Il resto andrà a Provincia, Cervia, Faenza e Russi

RAVENNA 17/02/2015. CONFERENZA STAMPA RAVENNA HOLDINGIl dividendo è lo stesso dello scorso anno, 0,019 centesimi ad azione, ma i soci sono di più perché nel 2016 sono entrati nella famiglie di Ravenna Holding – la società cassaforte che detiene le partecipate degli enti locali – anche Provincia e Comune di Russi. Così degli 8,2 milioni di euro distribuiti ne finiranno 6,3 al Comune di Ravenna. Il resto della torta sarà diviso tra Cervia (827mila euro), Provincia di Ravenna (574mila euro), Faenza (424.412 euro) e Russi (54.062 euro).

A presentare i dati di bilancio il presidente della società, Carlo Pezzi, insieme al direttore amministrativo Mario Calpista. Da quando è nata, nel 2005, la holding di palazzo ha distribuito 72,8 milioni agli azionisti (pari all’81,26 percento di utile). Oggi il valore totale delle partecipazioni è di 347.542 euro. Il 2016 si chiude con un risultanto netto dell’esercizio pari a 10,474 milioni, migliorando di due milioni le previsioni di budget. Il patrimonio netto è di circa 480mila euro.

«Il ruolo della società capogruppo si è rafforzata – dice Pezzi – nonostante un quadro normativo mai fermo e il decreto Madia che incombe». Il presidente è convinto però che le norme dettate dal governo, che dovrebbero tagliare le partecipate in tutta Italia lasciando solo le partecipate davvero collegate al servizio pubblico, non toccheranno le società ravennati: «Ci potrebbe essere una riflessione da fare su Ravenna Farmacie e Aser ma credo che nessuna di queste aziende siano sotto la scure del decreto, in ogni caso i parametri quantitativi del fatturato minimo – inizialmente un milione di euro, poi mezzo milione – sono ampiamente soddisfatti per tutte le nostre società».

Per quanto riguarda Sapir «la riflessione sulla società è da tempo sul tavolo ma non si tratta di un percorso facile perché, oltre ai privati, ci sono vari enti pubblici che hanno in mano queste partecipazioni». Da quasi due anni infatti si ipotizza uno scorporo dal patrimonio immobiliare di Sapir, di proprietà del pubblico, da quelle che è l’attività terminalistica, che verrebbe lasciata in gestione ai privati. Se ne parla, esistono piani in questo senso, ma nulla ancora si è mosso fattivamente.  Pezzi sorvola infine sulle polemiche riguardo al bilancio delle Farmacie, sollevate dall’opposizione: «C’è un bilancio approvato da professionisti che è quindi regolare».

Il beach tennis internazionale fa il suo ritorno a Marina di Ravenna

Dal 15 al 18 giugno gli Internazionali di Marina di Ravenna su dodici campi in allestimento sono attesi tutti i migliori atleti del mondo

3874 Beach TennisIl Marina Bay Experience ospita il beach tennis internazionale. Dopo molti anni di assenza, il luogo simbolo della nascita e dello sviluppo di questo sport, ospiterà dal 15 al 18 giugno gli “Internazionali di Marina di Ravenna 2017”, un torneo Itf di grado G1, il massimo livello esistente, con un montepremi di 10mila dollari. Dopo aver ospitato nei primi anni Duemila per molti anni i mondiali di beach tennis,  si era  poi allentato il filo che collegava le spiagge ravennati con questo sport, che nel frattempo è emigrato con grande successo in tantissime località marittime nel mondo, dal Marocco alla Guadalupa.

Sui 12 campi in allestimento sono attesi tutti i migliori atleti del mondo, ma sono stati inserite anche altre competizioni di differenti livelli e categorie. Dieci i tornei previsti, in modo da coinvolgere molti più atleti e fare in modo che tutti i campi esprimano per quattro giorni consecutivi uno spettacolo sportivo continuo e di alto livello.

Il programma –  Oltre all’ ITF di grado 1, giovedì 15 si terrà anche un altro torneo internazionale, un ITF di grado 4, chiamato Aruba Day, torneo aperto a chiunque, quindi anche ai top player, con l’unica differenza che al posto del montepremi in denaro è previsto come premio un viaggio ad Aruba. Sempre giovedì si svolgerà un torneo FIT di doppio maschile di 4a categoria. Proprio con gli organizzatori del Torneo di Aruba, che è uno dei più prestigiosi del mondo, si sta studiando una collaborazione da un punto di vista turistico-sportivo.

Nella giornata di venerdì 16 è stato inserito un torneo FIT di 3a categoria, sia di doppio maschile che di doppio femminile, pensato per quegli atleti, eliminati in altri tabelloni, che possono giocarsi nuovamente un titolo.

Sabato 17, invece, è stato inserito un Doppio Maschile “Open”, chiamato “Le Cortesie”, dal nome dello sponsor. E’ un torneo senza limitazione di classifica, quindi aperto a chiunque si voglia iscrivere, quindi è molto probabile che si sfidino i migliori giocatori a livello nazionale.

Nella giornata di domenica 18 sono stati inseriti alcuni tornei decisamente divertenti. In primo luogo c’è l’ITF di doppio misto, specialità da poco inserita nel circuito internazionale, una competizione molto appassionante da seguire, e considerando il fatto che viene svolto nel periodo dell’ITF di Grado 1, sicuramente tutti i migliori atleti coglieranno l’occasione per parteciparvi.
Altre competizioni inserite per coinvolgere tutti gli amanti del beach tennis, sono i Doppi Maschili Under 14 ed Under 16. L’intento è quello di promuovere lo sport non solo professionistico con particolare riguardo ai giovani aspiranti campioni.

L’evento sportivo, organizzato dall’Asd Ravenna Sports in compartecipazione con il Comune e in collaborazione con Marina Bay Experience, è stato presentato in municipio alla presenza di Roberto Fagnani, assessore allo Sport, Marco Merli, presidente associazione Asd Ravenna Sports, Federica Bacchetta, campionessa ravennate di beach tennis, già campionessa del mondo, Gilberto Fantini, presidente Fit (Federazione italiana tennis) comitato regionale Emilia – Romagna, Davide Amadori, delegato provinciale Fit, Giovanni Crocetti Bernardi, coordinatore delle relazioni tra l’Asd Ravenna Sports e il Marina Bay e Marco Ortolani, addetto stampa Internazionali Marina di Ravenna 2017.

“Far tornare il beach tennis di livello internazionale sulle nostre spiagge – ha affermato l’assessore allo Sport Fagnani – era uno dei nostri obiettivi. Un’opportunità per vedere grandi campioni, valorizzare giovani promesse e di promozione turistica per il nostro territorio. Vedo un motivo d’orgoglio nel fatto che questo sport, nato qui, si giochi in tante parti del mondo, perfino in Russia. Il ritorno a casa è un punto d’inizio. L’augurio è che sia il primo appuntamento di una lunga serie”.

Eventi collaterali – Sono stati stretti anche accordi di collaborazioni con alcuni alberghi di Marina di Ravenna che hanno proposto pacchetti ad hoc per gli atleti. Grazie alla collaborazione con le discoteche Matilda e BBK si svolgeranno serate dedicate il venerdì e il sabato. Tutte le sere aperitivi sulla spiaggia e cene a tema per giocatori, spettatori e appassionati. A chiusura della manifestazione la serata di premiazione di domenica. Sarà anche allestita una mostra con la storia fotografica del beach tennis.

Il Comune vuole un hotel nella Prima traversa al posto del grattacielo Pentagramma

In liquidazione la società che voleva i 18 piani. Trattativa con Cassa Depositi Prestiti per case Salinari e colonia Montecatini

Un rendering del grattacielo progettato dalla società Pentagramma: l’edificio non si farà

Il Comune di Cervia sta trattando con Cdp Immobiliare, società controllata da Cassa Depositi Prestiti che valorizza il patrimonio immobiliare di proprietà o provenienza pubblica attraverso operazioni di riqualificazione urbanistica, per il recupero delle case dei salinari, l’ex colonia Montecatini e l’area del Canalino attualmente in stato di abbandono in pieno centro a Milano Marittima. La trattativa con Cdp nasce dopo l’accantonamento del progetto noto come Cervia d’Amare presentato dalla società Pentagramma (ora in liquidazione) che proponeva la realizzazione di un grattacielo di 18 piani a ridosso della spiaggia: «Nella Prima traversa – si legge in una nota diffusa dal Comune – nessun grattacielo né residenza, ma solo la possibilità di realizzare un hotel, centro congressi o sala espositiva oltre che un parco pubblico».

Per il momento però, come fa sapere la stessa amministrazione comunale cervese in una nota, non c’è nulla di certo nell’ipotesi Cdp visto che si stanno definendo Psc e Rue: «A prescindere da chi sarà l’interlocutore societario, abbiamo predisposto strumenti agili che possano condurre più velocemente possibile al recupero delle ex case dei salinari, colonia Montecatini e area del Canalino».

L’obiettivo è la messa a sistema di progettualità finalizzate al recupero identitario della città, puntando alla rigenerazione urbana di luoghi abbandonati o in grave stato di degrado. Starà alla proprietà privata proporre dei progetti specifici che dovranno essere vagliati e discussi con la città: «È chiaro però fin da subito cosa vuole l’amministrazione comunale: recuperare il patrimonio delle case ex salinari e Borgo Saffi, riaprire ad albergo, spa e altre attrattive turistiche la colonia Montecatini». L’amministrazione prevede alla Prima Traversa la possibilità di realizzare esclusivamente strutture  turistico ricettive di tipo alberghiero di qualità, dotate di centro congressi, sala espositiva senza nessun metro cubo  ad uso residenziale. Le altezze massime raggiungibili dalle strutture ricettive saranno quelle previste per tutti gli alberghi (7-8 piani massimo). Il progetto dovrà lasciare, nella parte sud del Canalino, spazio a strutture ludico e sportive (piscina e campi da tennis), oltre che ad un grande parco che abbraccia la villa idrovora. Dovrà essere lasciato un ampio corridoio che unisca la Prima Traversa al mare, passando a fianco del Canalino.

Il medico: «Riina resti nel carcere di Parma, è attrezzato per una morte dignitosa»

Il dottor Franco Bencivelli, ex primario di Ematologia a Ravenna, conosce la prigione che ospita il boss per alcune consulenze fatte in passato: «La gran parte dei detenuti gravi che si trovano lì non avrebbero assistenza altrettanto efficace a casa loro»

Il carcere di Parma è attrezzato per garantire una morte dignitosa ai detenuti malati quindi l’ex boss di Cosa Nostra Totò Riina, condannato a diversi ergastoli, resti in cella anche se ormai 86enne e afflitto da diverse patologie. È la posizione espressa dal dottor Franco Bencivelli, ex primario di Ematologia all’ospedale di Ravenna. In un post su Facebook il medico afferma di conoscere la struttura detentiva emiliana perché «in veste di consulente medico d’ufficio sono stato inviato due volte al carcere di Parma per valutare la compatibilità con lo stato di carcerazione di altrettanti detenuti malati». E sull’ipotesi di arresti domiciliari, su cui dovrà pronunciarsi il tribunale di Bologna, Bencivelli è contrario: «Riina resti dove sta. Morirà lì con dignità, più di quanto meriti, come è giusto che sia». La dignità del trapasso sarebbe garantita dalla particolare conformazione della struttura: «Quel carcere è strutturato di proposito come una sorta di via di mezzo fra prigione e ospedale. Dispone di una guardia medica H24, di strumentazioni diagnostiche di base, lo stato clinico dei detenuti viene quotidianamente seguito da personale qualificato. In caso di necessità si ricorre a un ospedale di alta specializzazione. Di solito, i detenuti più gravi vengono anche sorvegliati da un altro detenuto per attivare assistenza medica rapidamente. La gran parte dei detenuti gravi che si trovano lì non avrebbero assistenza altrettanto efficace a casa loro».

Tornano i giovanissimi volontari in “maglietta gialla”: iscrizioni fino al 15 giugno

Sono 49 le iniziative in programma per un massimo di 624 posti disponibili

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Una delle feste delle passate edizioni con le “magliette gialle”

Da domani, giovedì 8, e fino a giovedì 15 giugno sono aperte le iscrizioni per la partecipazione alla sesta edizione di “Lavori in Comune”, il progetto promosso dall’amministrazione comunale che consente a ragazzi e ragazze dai 14 ai 18 anni di dedicare parte delle vacanze a progetti di volontariato e cittadinanza attiva a favore della comunità (il modulo è scaricabile a questo link).

Chi deciderà di indossare durante l’imminente estate la ormai nota “maglietta gialla”, segno distintivo dei partecipanti, potrà scegliere di dedicarsi a una o più delle 49 iniziative in programma.

I posti disponibili sono 624.

Il progetto si articola in percorsi settimanali (5 giorni mattina e/o pomeriggio) in cui i ragazzi e le ragazze, dopo una breve formazione, potranno svolgere specifiche attività di volontariato, che riguardano l’ambiente, la tutela dei beni comuni, l’arte e la cultura, la memoria storica, la comunicazione, la solidarietà e il turismo. Quest’anno, ogni ambito tematico sarà distinto da un colore: verde per “sensibilizzare alla conoscenza, alla cura e al rispetto dell’ambiente che ci circonda”; viola “per inventare un nuovo modo di intendere l’accoglienza turistica e riscoprire la bellezza di un luogo e delle persone che lo abitano”; blu “per creare con le mani, usare una chiave inglese o un pennello, tinteggiare o restaurare”; rosso “per realizzare murales, cartoon, musica, teatro, mille modi per declinare l’originalità e l’azione creativa e diffondere la cultura del bello”; giallo “per entrare nelle profondità della storia, per conoscere le vicende e i racconti, le donne e gli uomini della nostra città e del territorio; arancio “per vedere le cose a testa in giù, in un’altra prospettiva, per giocare e creare con i bambini e le bambine e guardare il mondo con i loro occhi”.

Ogni percorso prevede la presenza di un animatore professionista/tutor nonché la copertura assicurativa per il periodo prescelto. A tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato di frequenza valido per i crediti formativi scolastici. La partecipazione all’anteprima di Lavori in comune, venerdì 16 giugno alle 10 in municipio, concorrerà al raggiungimento delle 20 ore accreditate.

La festa finale è prevista per venerdì 13 ottobre alle 20.30 all’Almagià con la consegna degli attestati di partecipazione.

Il progetto è sostenuto dai dirigenti scolastici delle scuole secondarie di secondo grado, realizzato con la collaborazione di numerosissimi soggetti pubblici e privati, del mondo dell’associazionismo, dei servizi e del volontariato, nonché di singoli volontari.

Per informazioni e iscrizioni: ufficio operatori culturali, viale Berlinguer 11 (dal lunedì al venerdì ore 9/13, martedì e giovedì ore 14.30/ 17, 0544 482799 – 482815), centro Informagiovani, palazzo Rasponi, via Luca Longhi 9 (dal lunedì al venerdì ore 9/13, martedì e giovedì ore 14/17), ufficio decentrato di via Aquileia 13 (dal lunedì al venerdì ore 9/13, 0544 482323 – 482509), ufficio decentrato di Mezzano, piazza della Repubblica 10 (dal lunedì al venerdì ore 9/ 13, 0544 521505 ), ufficio decentrato di San Pietro in Vincoli, via Pistocchi 41/a (dal lunedì al venerdì ore 9/ 13, 0544 555035 – 551022).

Talk show, mostre, concerti e ballerini per la grande festa della Notte del Liscio

Gli eventi in programma in provincia di Ravenna dal 9 all’11 giugno

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Una delle foto in mostra a Lido di Classe di Giampiero Corelli

Dal 9 all’11 giugno la Romagna si trasformerà in una balera a cielo aperto: torna l’appuntamento con “La notte del liscio” con il clou nel Riminese ma tanti appuntamenti anche in provincia di Ravenna.

Si parte venerdì 9 alle 21 con “La grande storia del liscio”, talk show alla Rocca Brancaleone di Ravenna condotto dal giornalista e scrittore Massimo Cotto con proiezioni di documenti filmati, immagini e con commenti e aneddoti insieme a Raoul Casadei e Riccarda Casadei, Mirko Casadei e Moreno Il Biondo. Sarà presentata in anteprima la serie di Sky Arte sul liscio e durante la serata sono previsti interventi musicali dello storico cantautore bolognese Andrea Mingardi e dei Giovani dell’Accademia del Folklore Romagnolo di Cosa Folk.

La stessa sera da segnalare l’inedito appuntamento di Lido di Classe, in piazza Caboto, dove il liscio incontra il rock e le avanguardie musicali (e dove verranno presentati il libro e la mostra del fotoreporter Giampiero Corelli) con il concerto della band capitanata da Bruno Dorella (di gruppi di culto della scena underground come OvO, Ronin e Bachi da Pietra) con le voci di Anna Allegretti, Chiara Valentini, Francesca Amati e Francesca Morello (la sera successiva, sempre a Lido di Classe, è in programma invece il concerto della rock band ravennate The Winonas).

Sabato 10 giugno l’appuntamento principale nel Ravennate è a Cervia, in piazza Garibaldi alle 21.30, con la comicità di Maria Pia Timo (nello spettacolo “Doppio brodo show”) e a seguire la storica Orchestra Bergamini, tra liscio e tradizione.

Domenica 11, dalle 20, ci si sposta a Faenza (parco Mita) con l’omaggio a Roberto Giraldi, detto “Castellina”, ossia la fisarmonica del liscio romagnolo, con la partecipazione di orchestre e solisti.

Tutte le sere appuntamento anche a Marina di Ravenna in piazza Dora Markus con intrattenimenti a tema e stand gastronomico; sabato 10 ballerini romagnoli anche già dal pomeriggio.

L’ex primario: «Punti nascita, sotto i mille parti la sicurezza è a rischio»

Leonardo Loroni firma una nota dell’associazione “Dalla parte dei minori” che accusa gli amministratori di posizioni demagogiche sulla possibile chiusura di Faenza e Lugo

1428909714409.jpgLa posizione dei sindaci contrari alla chiusura dei punti nascita sotto i mille parti annui è dettata solo dal consenso elettorale. Secondo l’associazione “Dalla parte dei minori” è questo il vero motivo per cui gli amministratori hanno preso posizione contraria a quelle che vedrebbero i punti nascita di Faenza e Lugo chiudere. A firmare la nota dell’associazione sono l’ex primario di Pediatria di Ravenna, Leonardo Loroni, e l’avvocato Monica Miserocchi.

Le posizioni degli amministratori – scrive l’associazione – rappresenta «solo l’ultimo di una lunga serie di tentativi di procrastinare (o di evitare) le scelte dettate dalle previsioni dell’Accordo della Conferenza Unificata Stato Regioni del 16 dicembre 2010 che prevedeva la riorganizzazione dei punti nascita fissando il numero di almeno 1000 nascite/anno quale parametro standard a cui tendere, nel triennio, per il mantenimento/attivazione dei punti nascita» e, solo sulla base di motivate valutazioni, «la possibilità di punti nascita con numerosità inferiore e comunque non al di sotto di 500 parti/anno».

Dilazioni «che hanno consentito di mantenere aperti centri con meno di 200 nascite per anno mettendo in crisi gli stessi Punti Nascita a norma e l’intero sistema ostetrico e pediatrico regionale». Per l’associazione, «non v’è alcun dubbio che la scelta di garantire Punti Nascita con almeno 1000 nascite/anno sia dettata da precise scelte operate sulla base di elementi scientifici consolidati qualsiasi altra decisione è solo deleteria e contribuisce a generare confusione». Secondo l’associazione, la formazione dei medici in punti nascita più grandi è migliore.

«Lo evidenziano benissimo – dicono – nel documento del 4 ottobre 2016 i Ginecologi di Lugo e Faenza e in quello dello scorso 23 marzo le associazioni dei medici neonatologi e pediatrici dell’Emilia Romagna, indirizzati all’Assessorato alla Sanità della Regione Emilia-Romagna, al Presidente della Commissione Nascita Regionale ed ai Sindaci delle città con punti nascita della regione E-R, le associazioni dei medici neonatologi e pediatrici che spiegano come se in un centro con 500 nati può capitare di rianimare un neonato due volte l’anno e, se ci sono almeno 6 medici che ruotano, in quella struttura gli capiterà di rianimarne uno ogni tre anni: quel medico non potrà essere capace di farlo al meglio».

In definitiva, «anche se la mortalità e l’asfissia alla nascita sono basse ogni caso prevenibile è un caso di troppo. La vera discriminazione, il vero disagio, dunque, non sta nella chiusura dei Punti Nascita piccoli, bensì  nel venir meno della garanzia dell’uguaglianza nell’accesso alle cure»

Olimpia Cmc, match ball al “Costa” contro Montella: nel mirino il salto in A2

Volley Serie B1 femminile / Nel ritorno della finale playoff contro le irpine domani sera al PalaCosta (inizio ore 20.30, ingresso gratuito) le ravennati hanno la possibilità di chiudere la serie. Il coach Breviglieri: «Pronti a tutto per centrare subito la promozione»

ROMA 5/11/2016. VOLLEY PALLAVOLO. OLIMPIA CMC RAVENNA ZAMBELLI SPOLETO 3 1.
L’opposto dell’Olimpia Cmc Giada Benazzi

Match ball per l’Olimpia Cmc, che domani sera al PalaCosta (inizio ore 20.30, arbitri Donati e Micali, ingrasso gratuito) ha la possibilità di chiudere la serie finale dei playoff contro l’Acca Montella. Dopo aver vinto in quattro set la partita di andata in terra campana, le ravennati in caso di vittoria riuscirebbero a centrare una storica promozione in Serie A2, senza passare dall’eventuale spareggio previsto eventualmente domenica prossima, ancora a Cassano Irpino. «Sapevamo bene che il match in trasferta non sarebbe stata una passeggiata – spiega il tecnico Marco Breviglieri – ma ancora una volta le ragazze si sono dimostrate molto brave. Non siamo partiti bene nel primo set, nel corso del quale non riuscivamo a giocare in modo fluido, ma poi grazie alla positività del rendimento al centro e dei nostri turni in battuta siamo riusciti a mettere la sfida sui binari giusti. È stata una battaglia, dove solo nella terza frazione abbiamo condotto con un largo margine, mentre negli altri tre parziali le due squadre si sono affrontate sempre punto a punto».

Non si dovrebbero registrare cambiamenti nei due sestetti iniziali, con l’Acca del coach Guadalupi che con ogni probabilità si presenterà con la regista Saveriano, l’opposto Mauriello, le bande Ventura e Boccia, le centrali Piscopo e Diomede e il libero Giacomel. «Vincendo la prima gara – riprende il tecnico dell’Olimpia Cmc – abbiamo compiuto un passo in avanti importante, ma il discorso non è ancora chiuso. I nostri avversari si presenteranno a Ravenna come un animale ferito, pronti a dare battaglia per vincere e così arrivare alla ‘bella’ in casa loro. Io non posso chiedere di più alla squadra, se non ripetere la bella prestazione dell’andata. In più dovremo stare attenti a eventuali cambiamenti tattici del Montella, che proverà di sicuro a mischiare le carte in tavola. Non dobbiamo dare la possibilità alle campane di metterci in difficoltà, rischiando al servizio e trovando l’equilibrio giusto tra giocate positive ed errori».

Disputare al PalaCosta il match che potrebbe essere decisivo potrebbe dare una spinta in più all’Olimpia Cmc, che dovrebbe scendere in campo con Lancellotti al palleggio in diagonale con Benazzi, le schiacciatrici Rossini e Babbi e al centro Neriotti (vera protagonista di gara1 con 24 punti, di cui otto a muro) e Assirelli, libero Panetoni. In panchina ci sarà Peretto, pronta a subentrare in corsa per dare il suom prezioso contributo, come è successo nella trasferta in Irpinia. «Quando arrivi a questo punto, giocare in casa o fuori non fa così tanta differenza. È chiaro che abbiamo la possibilità di vincere di fronte al nostro pubblico e di sicuro questo ci dà uno stimolo ulteriore. Siamo molto carichi – termina Breviglieri – e pronti a dare tutto per chiudere subito la serie».

Le acrobazione delle Frecce Tricolori sulla spiaggia ravennate per un weekend

L’8 e 9 luglio la località costiera ravennata ospita la seconda edizione della manifestazione «dedicata ai valori della Carta costituzionale». Organizza l’areoclub Baracca di Lugo. Sul lungomare stand espositivi e in cielo le esibizioni dei velivoli storici e moderni

Per il secondo anno consecutivo Punta Marina si tinge di verde, bianco e rosso per un intero weekend nei cieli e per le strade. Sabato 8 e domenica 9 luglio si terrà infatti la manifestazione Valore Tricolore (nel weekend che segue al venerdì della Notte Rosa): dimostrazioni, esercitazioni, esposizioni di mezzi militari, attività sportive e attrazioni animeranno le due giornate, che culmineranno con l’esibizione delle Frecce Tricolori, «simbolo internazionale delle eccellenze italiane – affermano gli organizzatori – che stenderà sul cielo il tricolore più grande al mondo».

Due giornate «dall’altissimo contenuto emozionale», che nelle intenzioni dei promotori saranno capaci di entusiasmare tanto i bambini quanto gli adulti (il programma dettagliato è qui). Sabato 8 luglio giornata dedicata alle prove di volo, con inizio alle 16: esercitazioni per il soccorso in mare, voli acrobatici, nonché le prove generali delle Frecce Tricolori fino alle 18. Domenica 9 luglio a partire dalle 14.30 la possibilità di visitare tutti gli spazi espositivi allestiti per l’occasione sul lungomare della località costiera poi le esibizioni in cielo: si comincerà con la simulazione di soccorso marittimo con elicottero Sar, poi spazio al volo della Scuola nazionale elicotteri dell’Aero Club di Lugo, alle 16.30 sorvolo della manifestazione di uno storico biplano da addestramento Stearman, seguito da alcune esibizioni acrobatiche di aerei civili e della scuola di volo dell’Aero Club di Lugo. La manifestazione si concluderà con l’esibizione vera e propria delle Frecce Tricolori, in programma alle 17.30.

L’evento è stato ideato per la prima volta nel 2016 per celebrare il 70esimo anniversario della nascita della Repubblica italiana, il 70esimo delle forze armate italiane e il centenario del Cavallino rampante, simbolo dell’asso italiano dei cieli Francesco Baracca. Quest’anno l’appuntamento celebra il decimo anniversario della morte del comandante Andrea Golfera, pilota lughese, istruttore sui Canadair in servizio alla Protezione civile, scomparso in un incidente aereo durante una missione antincendio nel Parco del Silente a L’Aquila. L’evento è organizzato dall’Aero Club Francesco Baracca di Lugo, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Ravenna, del Comune di Ravenna e del Comune di Lugo.

Per gli organizzatori l’intenzione dichiarata è quella di «dare la giusta visibilità a tutti quei valori posti alla base della Carta costituzionale, celebrando l’identità nazionale, la democrazia, la libertà, la pace e il rispetto del prossimo, l’eccellenza italiana, l’educazione ai valori sociali racchiusi e citati dalla bandiera italiana e di cui le Forze armate sono i maggiori custodi». Ma c’è anche «l’obiettivo di mettere in relazione impresa, territorio, istituzioni e cittadini, ambiti potenzialmente diversi, ma accomunati dagli stessi valori ritenuti ormai sopiti, ma che in realtà richiedono solo maggiore fiducia: affinché un’impresa e un territorio e le istituzioni funzionino, occorre infatti che i valori su cui si fondano siano fortemente identitari e legati profondamente alle caratteristiche uniche di eccellenza capaci di restituire la competitività vincente di un sistema economico. L’evento vuole quindi accrescere e consolidare una consapevolezza di quelli che sono i punti di forza della nostra cultura nazionale e locale, trasmettendoli attraverso simboli e metafore radicati nel territorio, che vengono resi visibili e condivisi».

Agroalimentare: Ravenna regina romagnola delle esportazioni

I 591mila euro di prodotti portati all’estero vale il dieci per cento del totale regionale. Meglio fanno solo Parma, Modena e Reggio Emilia

Il valore delle esportazioni agroalimentari nel 2016 è stato di 591mila euro in provincia di Ravenna, il dieci per cento del totale provinciale. Le imprese esportatrici del settore sono 324, un dato in sostanziale tenuta (nel 2015 erano 321, nel 2014 340). Ravenna è la quarta provincia più esportatrice in Regione e la prima in Romagna, dietro ai grandi distretti dell’agroalimentare emiliani: Parma (circa 1,6 miliardi, 27,2% di quota),  Modena (1,3 miliardi, 22,5%) e Reggio Emilia (597 milioni, 10,1%).

Il dato emerge dal report agricoltura presentato in Regione che evidenzia un balzo in avanti degli occupati: 76mila addetti fra autonomi e dipendenti, +15%. Sale anche la produzione (+3%) mentre l’export dell’agroalimentare arriva a 5,9 miliardi di euro (+2,4%). I prodotti più gettonati sui mercati esteri sono i derivati del latte (663 milioni, 11,2%), che precedono le specialità a base di carne(647 milioni, 10,9%), i prodotti della macellazione, esclusi i volatili (482 milioni, 8,1%), frutta e ortaggi lavorati e conservati (458, 7,7%), condimenti e spezie (450 milioni, 7,6%).

L’export agroalimentare ha un ritmo di crescita più sostenuto dell’andamento complessivo delle esportazioni regionali: risultato di una vistosa accelerazione delle esportazioni agricole (oltre 890 milioni, + 6,4%), a fronte di un incremento più contenuto delle vendite oltreconfine dei prodotti dell’industria alimentare (circa 4,6 miliardi, +1,7%), bevande escluse. Grazie alla contestuale riduzione delle importazioni (-2%), si è così registrato un netto miglioramento della bilancia commerciale di settore, che per la prima volta si è avvicinata al pareggio.

 

 

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