In zona stadio tre esercenti multati perché vendevano alcolici durante la partita di domenica
Vendevano alcolici nelle vicinanze dello Stadio “Benelli” in occasione della partita di domenica. Per questo la polizia municipale ha multato tre attività della zona, con un verbale di 200 euro. C’è un’ordinanza, infatti, che vieta la vendita di alcolici nelle giornate di campionato (due ore prima e un’ora dopo la partita).
Un’altra sanzione è arrivata in un locale nell’immediata periferia di Ravenna, per mancato rispetto del divieto di fumo. La verifica, attuata in seguito ad una segnalazione giunta alla centrale operativa, ha permesso di accertare l’effettiva violazione della normativa in materia per cui sono state contestate le sanzioni previste sia al titolare dell’attività (440 euro) che all’avventore che stava fumando (55 euro).
L’azienda: «Maggiori ricavi regolati del servizio idrico e dell’area energia elettrica e dai volumi venduti di gas, determinati dall’effetto climatico». In più «sinergie e acquisizioni»
Utili in crescita per il gruppo Hera nel primo trimeste del 2017. Ricavi pari a 1,58 miliardi di euro, in forte crescita rispetto agli 1,23 miliardi dello scorso anno. A questo risultato – scrive l’azienda – hanno contribuito oltre a una variazione nell’attribuzione degli oneri generali di sistema imposta dalla normativa, hanno contribuito le maggiori attività di trading, i maggiori ricavi regolati del servizio idrico e dell’area energia elettrica e i maggiori volumi venduti di gas determinati dall’effetto climatico». L’azienda cita anche le sinergie e le acquisizioni nell’area energy effettuate nel 2016 (Julia Servizi e Gran Sasso) non avendo ancora contabilizzato il contributo di Teseco e di Aliplast.
L’utile netto distribuito agli azionisti è in crescita del 20,5 per cento ed è pari a 110 milioni di euro rispetto ai 91,2 milioni del 2016. Gli investimenti: oltre 150 milioni di euro, inclusa l’acquisizione della partecipazione finanziaria nel Gruppo Aliplast e il ramo impianti di Teseco, senza le quali il valore è in linea con lo stesso periodo del 2016 (68,5 milioni). Gli investimenti operativi hanno riguardato principalmente interventi su impianti, reti ed infrastrutture, a cui si aggiungono gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto l’area gas, per la sostituzione massiva dei contatori, e l’ambito depurativo e fognario.
Adriano Panatta, Andrea Lucchetta, Ciccio Graziani e Jury Chechi in città per giocare con i bambini nell’ambito del tour Un Campione per Amico
I quattro campioni in piazza
Quattro grandi campioni dello sport italiano hanno giocato con 650 alunni delle scuole elementari in piazza Kennedy. Adriano Panatta (tennis), Andrea Lucchetta (volley), Ciccio Graziani (calcio), Jury Chechi (ginnastica) erano questa mattina, 10 maggio 2017, in centro per la quinta tappa dell’edizione 2017 di Banca Generali Un Campione per Amico.
«Siamo felici ed emozionati ogni anno di riscontrare tanto entusiasmo e partecipazione – ha dichiarato Adriano Panatta – questa manifestazione, e anche oggi ne abbiamo avuto una grandissima conferma, ha successo perché permette di incontrare lo sport e i valori che ne fanno parte, elementi utili per diventare soprattutto campioni nella vita». Presenti per l’evento anche Roberto Fagnani, assessore allo Sport, e il sindaco Michele De Pascale.
Obbligo di dimora per i due provocatori. L’intervento dei carabinieri grazie a una segnalazione
Un passante ha visto la rissa (scoppiata per futili motivi) e ha chiamato subito i carabinieri che, giunti sul posto, hanno interrotto la colluttazione – nella mattinata di lunedì a San Pancrazio – arrestando le quattro persone coinvolte. Si tratta di quattro uomini residenti a Russi, con età che va dai 24 ai 54 anni. Tutti hanno riportato lesioni, anche se il più grave se l’è cavata fortunatamente solo con la frattura di un polso.
Questa mattina è stato convalidato l’arresto e a due dei quattro, ritenuti i provocatori, è stato imposto l’obbligo di dimora in attesa della prossima udienza.
L’aggressione è cominciata ai tavoli di un bar nei pressi di piazza San Francesco. Il ferito è stato colpito al torace: operato, non è in pericolo di vita. L’aggressore è in Italia dal 1994, vanta 39 fotosegnalamenti e una ventina di nomi. Nel 2009 avviate le pratiche per l’espulsione
L’attimo della coltellata sferrata al tavolino del bar nelle immagini delle telecamere di sorveglianza
Un 45enne tunisino è stato arrestato dalla polizia a Ravenna nella notte tra il 9 e il 10 maggio perché ritenuto l’autore dell’aggressione andata in scena sotto i portici di via Corrado Ricci nel tardo pomeriggio dell’8 maggio: un 23enne tunisino è stato colpito al torace da una coltellata, sferrata con una lama di una trentina di centimetri (come si vede dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza ma l’arma non è stata ritrovata). Il giovane è ricoverato in ospedale dopo essere stato operato: non è in pericolo di vita. Secondo la ricostruzione della squadra mobile che ha svolto le indagini, l’episodio sarebbe da collocare nella cornice della microcriminalità: entrambi i protagonisti infatti sono noti alle forze dell’ordine, vivono di espedienti, in particolare nel giro dello spaccio. Il movente esatto non è ancora stato accertato con precisione. La vittima, ascoltata dagli inquirenti in ospedale, parla di un litigio scoppiato per un prestito di denaro ma non entra più nel dettaglio.
L’arrestato è Ben Khemai Helmi, accusato di tentato omicidio e porto abusivo di oggetti atti a offendere. È entrato in Italia da irregolare arrivando nel 1994 a Agrigento. Presto si è trasferito verso nord, da una quindicina di anni a Ravenna dove molti lo conoscono con il soprannome “il vecchio”. Ha ottenuto la carta di soggiorno sposando una italiana residente a Faenza (i due si sono presto lasciati). Non è solo lo spaccio l’ambiente in cui si muove: il curriculum criminale conta 39 fotosegnalamenti in uffici di polizia, una ventina di diversi alias forniti al momento dell’identificazione, 18 provvedimenti definitivi dell’autorità giudiziaria. Dal 2009 l’ufficio immigrazione ha avviato le pratiche per la revoca della carta di soggiorno. Nelle scorse settimane è arrivato l’ok per l’accompagnamento coatto alla frontiera e il rientro in patria.
La lite è cominciata ai tavolini di un bar sotto i portici di via Corrado Ricci. A un certo punto è degenerata e il 45enne si è alzato sfoderando la lama: ha assestato un primo fendente andato a vuoto anche grazie alla prontezza dell’aggredito. Che si è alzato e si è allontanato temendo il peggio: non è bastato perché l’altro l’ha raggiunto e al secondo tentativo ha piantato la lama nel torace del più giovane poi dileguandosi mentre il ferito veniva soccorso da un conoscente e aiutato a raggiungere la farmacia di piazza XX settembre dove ha chiesto aiuto.
L’arresto, come detto, è arrivato nel corso della notte: la polizia era sulle sue tracce a partire dalle prime ore dopo l’aggressione, avendo raccolto alcune informazioni nel giro dello spaccio. I controlli in sette abitazioni del territorio dove vivono conoscenti o parenti di Helmi hanno dato esito negativo, trovando anche scarsa collaborazione per rintracciare il 45enne. Ma quando è ricomparso nella zona di via Grado in sella a una bicicletta è stato raggiunto e catturato da una delle pattuglie che erano state dislocate sul territorio alla sua ricerca. Non è chiaro dove abbia passato le 24 ore di fuga, è stato avvistato a Lido Adriano e di certo ha potuto contare su qualche appoggio perché i poliziotti l’hanno trovato vestito in maniera diversa rispetto a quanto si vede nelle telecamere.
Nuova allerta meteo fino alla mezzanotte di giovedì 11 maggio
Dalla mezzanotte di oggi, mercoledì 10 maggio, alla mezzanotte di domani, giovedì 11, sarà attiva nel territorio del comune di Ravenna l’allerta meteo numero 36 emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia Romagna. Si tratta di allerta arancione (preallarme) per stato del mare e gialla (attenzione) per criticità costiera.
«Raccomando a tutti i cittadini – sottolinea il sindaco Michele de Pascale – di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso, non accedere a moli e dighe foranee e prestare particolare attenzione nel caso in cui si acceda alle spiagge».
La nuova allerta, nel dettaglio, prevede nel pomeriggio di giovedì 11 un rinforzo dei venti da sud-est sul mare, con moto ondoso in graduale aumento. Si prevede mare agitato al largo con altezza d’onda tra 2.50 e 3 metri. Sui settori costieri si prevede inoltre un incremento del livello di marea nel corso della serata, con valori superiori a 0,80 cm e altezza dell’onda attorno ai 2 metri.
Lavori a Madonna dell’Albero, Borgo Montone e in città alla materna Pasi
La scuola Fusconi
Su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fagnani, nell’ultima seduta la giunta comunale di Ravenna ha approvato tre interventi del valore complessivo di quasi 155mila euro relativi a lavori di manutenzione in tre scuole a Madonna dell’Albero, Borgo Montone e Ravenna.
Nella scuola elementare Grand’Albero di Madonna dell’Albero saranno realizzati interventi di adeguamento alle norme di prevenzione incendi, mediante la costruzione di una nuova scala esterna protetta, da impiegare anche in casi di emergenza. L’investimento ammonta a 99.900 euro.
Nella scuola materna Sergio Fusconi sono invece previsti lavori di manutenzione straordinaria nell’area cortilizia esterna. Saranno rimossi tutti i giochi esistenti e i gazebo, sarà fresato il terreno che verrà integrato con terreno vegetale in modo da eliminare lo strato superficiale; saranno integrate le caditoie per lo scolo dell’acqua piovana e realizzato un impianto di irrigazione che servirà per bagnare l’area e abbattere la polvere. I gazebo saranno manutentati e rimontati con pavimentazione sottostante in lastre di ghiaia lavata; i giochi a molla saranno rimontati dopo la manutenzione e saranno forniti un nuovo scivolo e una struttura di equilibrio. E’ altresì prevista la sostituzione della rete metallica di recinzione interna e l’installazione di due nuovi cancelli. In questo caso i lavori costeranno 45mila euro.
Per quanto riguarda infine la scuola materna Mario Pasi sono previsti lavori di messa in sicurezza delle strutture ludiche esterne. Gli interventi prevedono la posa di pavimentazione in gomma riciclata certificata idonea all’assorbimento dell’impatto da caduta nella zona sottostante e limitrofa alla palestrina ottagonale; la sistemazione delle superfici in legno delle strutture ludiche mediante levigatura e trattamento superficiale protettivo; il consolidamento del sistema di ancoraggio a terra dei gazebo e altri interventi minori. L’importo complessivo dei lavori è di 10mila euro.
Tagli e proroga dell’età: ecco ex assessori e consiglieri ravennati coinvolti dal provvedimento
Manuela Rontini durante la discussione in aula in Regione
Nuovo taglio dei costi della politica in Regione Emilia-Romagna, dove l’Assemblea legislativa ha approvato ieri la riforma dei vitalizi erogati a ex consiglieri e assessori regionali. I vitalizi sono infatti stati eliminati da questa legislatura e non verranno quindi percepiti dai consiglieri e dagli assessori attualmente in carica e da quelli eletti in futuro, che non godranno nemmeno del Trattamento di fine rapporto.
Tra le novità introdotte, l’innalzamento progressivo dell’età per percepire l’assegno, uniformata, per i consiglieri che non hanno ancora compiuto i 60 anni, a quella per la pensione di vecchiaia dei dipendenti pubblici; la riduzione dei vitalizi erogati attraverso il contributo di solidarietà per 36 mesi, e il divieto di cumulo con altri istituti analoghi.
Nei prossimi tre anni verrà così risparmiato oltre un milione di euro, risorse che saranno destinate prioritariamente, come prevede la norma approvata, al finanziamento delle politiche di sicurezza, legalità e qualità del lavoro, sostegno al microcredito per lo sviluppo dell’imprenditorialità, reinserimento lavorativo e inclusione sociale.
Le misure contenute nella riforma puntano alla riduzione della spesa in continuità con la legge regionale n.1 del 12 marzo 2015, la prima approvata in questa legislatura con il voto unanime dell’Aula e che portò la Regione Emilia-Romagna, prima in Italia, a ridurre l’indennità di carica mensile dei consiglieri, a sopprimere il fondo per le spese di funzionamento dei Gruppi e ad eliminare l’indennità di fine mandato, oltre, appunto, alla cancellazione dei vitalizi.
Soddisfatto il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, che sottolinea come questo mandato si sia aperto con un taglio netto, pari a 15 milioni di euro, ai costi della politica, «a cui si aggiungeranno i risparmi – citiamo il comunicato stampa della Regione – circa 36 milioni, ottenuti entro la fine della legislatura grazie alla riorganizzazione dell’Ente, a partire dal dimezzamento delle direzioni generali».
Relatrice di maggioranza della legge è la faentina Manuela Rontini. «La riforma – sono le sue parole – poggia su tre pilastri. L’innalzamento dell’età per l’erogazione del vitalizio che passa da 60 anni a quella richiesta per la generalità dei dipendenti pubblici per l’accesso alla pensione di vecchiaia. Il contributo di solidarietà per gli assegni in pagamento, per la durata di un triennio, con percentuali dal 6 al 12% a seconda dell’importo. Infine l’introduzione del divieto di cumulo con altri vitalizi, come quelli di parlamentare nazionale, europarlamentare o assessore regionale. Prima di arrivare a questa proposta e durante l’iter in Commissione, abbiamo voluto raccogliere pareri autorevoli per ridurre il più possibile il rischio di ricorsi che vanificherebbero il nostro sforzo. – evidenzia Rontini – Un atto di buon senso che chiediamo alle generazioni precedenti, per un trattamento più omogeneo e in sintonia con le richieste dei cittadini. Una revisione organica che tiene insieme criteri di riduzione della spesa pubblica con principi di equità e solidarietà, proseguendo nella tradizione di sobrietà che da sempre ha caratterizzato questo Ente».
Tra i ravennati che saranno interessati da questa riforma Elsa Signorino (oggi assessore al Comune di Ravenna, incarico per il quale non percepisce alcun emolumento) che dalla Regione riceve oltre 2.800 euro lordi al mese che si sommano al più consistente vitalizio ricevuto dal Parlamento; Guido Pasi (ex assessore regionale) che riceve poco meno di 2.900 euro al mese; Guido Tampieri, il cui assegno sfiora i 4.200 euro lordi al mese e che anche lui accumula pure una “pensione” dal parlamento. E dal 2015 alla lista si è aggiunto anche l’ex presidente della Regione, Vasco Errani, con un vitalizio mensile lordo di 4.125 euro. Inoltre i tre ex consiglieri regionali ravennati, i Pd Mario Mazzotti (oggi direttore di Legacoop Romagna) e Miro Fiammenghi e l’ex capogruppo del Pdl Gianguido Bazzoni, tutti e tre classe 1957, che non avevano rinunciato all’ipotesi del vitalizio allora previsto dai 60 anni, dovranno ora per incassarlo subito rinunciare al 3 percento dell’assegno. Stessa situazione quella dell’ex sindaco Fabrizio Matteucci (oggi direttore regionale Anci) che ha compiuto 60 anni a febbraio 2017 ma che avendo alle spalle un solo mandato da consigliere regionale può contare in ogni caso su una cifra ridotta rispetto ai colleghi di partito che hanno completato i due mandati.
A Faenza nel cuore della notte. Il malvivente in fuga con un complice. Indaga la polstrada
Legato e rapinato, nel cuore della notte, l’operatore (unico presente in quel momento) del casello autostradale di Faenza. L’episodio è avvenuto attorno alle 3 di martedì ed è riportato sul Carlino in edicola questa mattina (anche se la notizia è stata pubblicata in un primo momento ieri da RavennaToday).
Il rapinatore è arrivato al casello a piedi, ripreso dalle telecamere, a volto coperto e armato di pistola (che potrebbe però essere anche solo giocattolo). Il malvivente ha così fatto irruzione nella cabina del casellante, lo ha legato con delle fascette in plastica da elettricista ed ha arraffato l’incasso, fuggendo con una cifra a quanto pare superiore ai 3mila euro. Molto probabilmente era accompagnato da un complice, con cui sarebbe scappato in auto.
Sul posto per le indagini la polizia sdradale di Forlì.
La società pubblica è in liquidazione e deve vendere i terreni di sua proprietà. L’assessore Giacomoni: «Non ci interessano nuove aree commerciali. Auspichiamo l’arrivo di una struttura ricettiva»
Le associazioni dei commercianti come Confesercenti sono sul piede di guerra anche per un altro possibile insediamento commerciale in provincia, per quanto ancora molto al di là da venire e di dimensioni forzatamente ridotte. L’area è quella infatti di proprietà di Stepra (società pubblica ora in liquidazione che mantiene però la mission di vendere i terreni acquisiti in passato) a Bagnacavallo, lottizzata già nel 2004 con circa 15mila mq complessivi (che di superficie coperta ammonterebbero a 7mila 500 circa) e da allora sostanzialmente in vendita.
E se fino al 2012 il Comune di Bagnacavallo aveva posto un vincolo che impediva l’apertura di commerciale dedito agli alimentari, con le liberalizzazioni vincoli di quel genere sono caduti e ora quindi anche qui potrebbe aprire un supermercato, purché non superi i 1500 mq. Resterebbe eventualmente la possibilità di aprire intorno un esercizio pubblico e un paio di negozi, ma non molto altro. Anche perché tutta l’area retrostante, originariamente di circa 50mila mq è invece destinata a insediamenti industriali e produttivi (la metà dei quali già utilizzati da alcune aziende che vi lavorano) con un costo al mq intorno ai 100 euro circa.
Ma al momento, come ci spiega il vicesindaco e assessore all’Urbanistica del Comune, Matteo Giacomoni, non vi risultano interessamenti e progetti concreti non se ne sono visti. Né, secondo il comune, sarebbero necessari. «Credo che l’area guadagnerà in attrattività quando sarà realizzato il sottopasso. Resta che al momento interessamenti non ce ne sono stati. Il Comune da sempre auspica che lì nasca una struttura ricettiva al servizio della zona industriale e in generale non vediamo la necessità di un’altra zona commerciale. Vogliamo ridurre le aree edificabili perché sposiamo appieno la filosofia del consumo zero di territorio per privilegiare la riqualificazione e la rigenerazione. Abbiamo un bel centro storico e vogliamo valorizzare la sua vocazione commerciale. Infine la nostra economia vive di agricoltura, e abbiamo bisogno di terra, e la terra non si crea, possiamo solo conservarla». Discorso non valido ovviamente per l’area Stepra, già lottizzata e anche già urbanizzata che potrebbe dunque restare uno delle poche possibilità per chi volesse investire nel settore commerciale nel comune di Bagnacavallo.
Sono entrate con la scusa di lasciare un biglietto perché interessate a un affitto. Rubato anche il bancomat trovato con il pin: prelevati 600 euro
Si sono finte amiche della nipote interessate all’affitto di un appartamento conquistando la fiducia di un’anziana e con la scusa di lasciarle un biglietto sono entrate in casa e l’hanno ripulita di oro e contanti. I carabinieri di Castelbolognese sono alla ricerca delle due donne che hanno derubato una 77enne: monili in oro, banconote in contanti e tessera bancomat subito utilizzata per prelevare 600 euro.
Il furto è cominciato quando le due hanno suonato al campanello dell’abitazione in via Emilia. Una volta riuscite a entrare una delle due si è intrattenuta in cucina con l’anziana e l’altra, facendo finta di telefonare, si è intrufolata nella camera da letto, dove ha rubato da un comò alcuni monili d’oro insieme ad alcune banconote e la tessera bancomat compreso il pin. In pochi minuti le due complici hanno salutato l’anziana e si sono poi dileguate.
L’anziana non si è nemmeno accorta di nulla inizialmente. L’amara sorpresa è emersa quando ha raccontato la vicenda a un familiare. I carabinieri, raccolta la denuncia della donna, stanno raccogliendo le immagini registrate dalle telecamere del paese.
Il capitano Cristiano Marella, comandante della compagnia di Faenza, mette ancora in guardia contro le truffe e i raggiri: «Il consiglio più importante per i cittadini, soprattutto per quelli più anziani, è quello di non aprire mai la porta di casa a sconosciuti. Diffidate degli estranei che vengono a trovarvi in orari inusuali, soprattutto se in quel momento siete soli in casa, poi non bisogna mai dare confidenza o comunicare informazioni personali. Se qualcuno si presenta al campanello e chiede di entrare anche per una semplice informazione, occorre usare il buon senso e la prudenza, perciò raccomando di non aprire agli sconosciuti e di telefonare subito al 112 per consentire ai carabinieri di arrivare sul posto ed effettuare le opportune verifiche».
L’inaspettata e imprevista conquista dei quarti per la promozione in A1 costringe l’Orasì a traslocare a Faenza o Forlì perché l’impianto di casa aveva già altri eventi in calendario. Fagnani (Sport): «Ci siamo mossi appena è emerso il problema e non ci sono altre possibilità»
«Se Ravenna non avesse un problema di spazi per lo sport non staremmo progettando un nuovo palazzetto, il caso del basket è solo la dimostrazione di quanto sia necessario un impianto». Così Roberto Fagnani, assessore comunale allo Sport, commenta la prospettiva ormai inevitabile del trasloco dell’Orasì dal Pala De Andrè per disputare le imminenti gare interne dei quarti playoff (secondo turno degli spareggi) per la promozione in A1. Sul tavolo ci sono le ipotesi Forlì o Faenza con la seconda al momento più probabile. Una soluzione maturata anche con la mediazione dell’amministrazione comunale di Ravenna di cui fa parte Fagnani: «Con la dirigenza della pallacanestro c’è grande sintonia. Non si poteva prevedere la necessità del palazzetto per i playoff e appena si è presentata la questione il presidente Roberto Vianello ci ha informato. Ci siamo mossi subito coinvolgendo la società Metrò che ha in concessione il De Andrè dal Comune: una volta avuta conferma che l’impianto è impegnato per altri eventi abbiamo contattato strutture vicine per trovare una soluzione rapida e efficace».
Il trasloco verso il Pala Cattani è quindi l’unica soluzione percorribile per far fronte agli impegni già in calendario al Pala De Andrè nei giorni in cui ora cadono le gare dei quarti di finale: «Il concessionario fissa gli impegni con anticipo ed era impossibile prevedere la cadenza dei playoff. Abbiamo provato a trovare una soluzione che consentisse al basket di giocare comunque al Pala De Andrè ma non c’era modo anche perché non sarebbe stato corretto verso quelle società che hanno programmato eventi importanti in quei giorni. A quel punto abbiamo fatto il possibile per una soluzione».
Il 12 e il 13 maggio il De Andrè ospiterà l’evento “Le giornate dello sport come integrazione” (meeting internazionale di judo organizzato dal Centro Sport Terapia Judo Ravenna) poi sarà la volta del saggio di ginnastica artistica dell’Edera e nei giorni successivi comincerà l’allestimento per il tradizionale Ravenna Festival.