mercoledì
20 Agosto 2025

Film e teatro per piccolissimi con “Artebebé”

Spettacoli tra Alfonsine, Bagnacavalo e Lugo per tutto maggio

Tartaruga Rossa
Un fotogramma dal film “La tartaruga rossa”

Dal 4 al 27 maggio tra Alfonsine, Bagnacavallo e Lugo va in scena “Artebebè 2017 – L’importanza del colibrì”, festival di Arte e Teatro per bambini e bambine da 1 a 11 anni. Drammatico Vegetale propone come di consueto da dieci anni, in collaborazione con le rassegne “La città dei bambini” di Lugo e di Bagnacavallo e per il terzo anno con il cinema Gulliver di Alfonsine, un’edizione primaverile di “Artebebé”. L’immagine del festival di arte e teatro per la prima infanzia è stata affidata all’illustratore marchigiano Luca Di Sciullo (i suoi disegni sono apparsi su “Lo Straniero” e su “Hamelin”), il cui lievissimo colibrì, il volatile più piccolo del mondo, rappresenta  la composita meraviglia dei bambini: come magiche fate i colibrì ti si avvicinano quando meno te lo aspetti e ti ammaliano con tutto il loro peculiarissimo microcosmo e la loro incredibile danza volante. (http://cargocollective.com/lucadisciullo).

Nel dettaglio il programma della decima edizione di Artebebè sarà così articolato giovedì 4 e giovedì 11 maggio alle 21, ad Alfonsine (Cinema Gulliver) sarà proiettato il film La tartaruga rossa di Michaël Dudok de Wit (Francia, Belgio, Giappone, film d’animazione dai 6 anni e adulti). Domenica 7 alle 17, a Bagnacavallo (Palazzo Vecchio) vanno in scena I Circondati con Tri quater!, teatro di strada dai 3 anni e adulti. Sabato 13 alle 17 appuntamento a Lugo, nel Salone Estense della Rocca con Drammatico Vegetale e il spettacolo ispirato ai classici del grande autore danese: Quattro volte Andersen (adatto dai 3 agli 8 anni) mentre il 14 maggio si torna a Bagnavallo sempre con Drammatico Vegetale che presenta questa volta l’installazione interattiva da uno a tre anni Pin’occhio, in replica a Lugo il 27 maggio. Sabato 20 ancora alle  17  a Lugo, al Salone Estense della Rocca, il teatro multisensoriale di ScarlattineTeatro – Campsirago Residenza con Mileomaya (da 1 a 3 anni) in replica domenica 21 alle 17 a Bagnacavallo, Palazzo Vecchio

Prenotazioni spettacoli e installazioni Ravenna Teatro tel. 0544 242365 in orario d’ufficio, dal lunedì al venerdì. Posti limitati. informazioni e prenotazioni posti ancora disponibili un’ora prima t. 344 3897683 Ingressi spettacoli e installazioni a offerta libera, film di animazione 5 euro, biglietteria aperta un’ora prima. Informazioni: Ravenna Teatro, via di Roma 39 – RA – t. 0544 36239 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17.

La Pigna: «RavennAntica perde soldi». La fondazione: «Polemiche miopi e strumentali»

La lista civica chiede le dimissioni dell’assessore Elsa Signorino e del direttore. I due replicano: «In 15 anni valorizzato il patrimonio della città»

Il museo archeologico di ClasseIl 7 dicembre del 2016 la Corte dei Conti scriveva al Comune che «la presenza diretta in fondazioni che abbiano registrato perdite può rappresentare un rischio per l’equilibrio di bilancio dell’ente socio». Secondo la lista civica La Pigna una di queste fondazioni è RavennAntica che, fino alla sua nomina ad assessore alla Cultura, era stata presieduta da Elsa Signorino.

Nel giro di poche ore arriva la replica di RavennAntica e dell’assessore Elsa Signorino che parlano di «miopia, strumentalità od oscure ed inconfessabili motivazioni» che «possono travisare il valore di una istituzione culturale, che va misurata in primo luogo sulle realizzazioni raggiunte e sull’arricchimento apportato alla vita culturale del suo territorio».

L’attacco Si tratta del “secondo atto” dell’attacco de La Pigna ai vertici della fondazione dopo quello di venerdì scorso su Ravennantica Srl. La lista civica passa al setaccio i risultati di bilancio dal 2005 ad oggi che sarebbero stati chiusi, riporta La Pigna, con passivi anche pesanti (Qualche dato: -272.639 euro il primo anno; -163mila euro nel 2007; – 136mila euro nel 2009) e in attivo per soli tre anni: nel 2010 (49.102 euro), nel 2011 (67.740 euro) e nel 2014 (735,16 euro). Nel 2015 il passivo era superiore ai 61mila euro.

«Il patrimonio netto della fondazione – scrive la Pigna – , durante il periodo della presidenza di Elsa Signorino, è passato da 2.567.404, 93 euro del 2004 a 1.905.560,75 euro del 2015 con una riduzione derivante dalle perdite complessive maturate di  661.844,18 euro. E questo nonostante il Comune di Ravenna abbia provveduto, negli ultimi anni, ad aumentare il proprio contributo annuale:  120.000 euro nel 2012,  220.000 euro  nel 2013,  270.000 euro nel 2014 e nel 2015». Nel 2017 ci sarà un ulteriore aumento per arrivare a 400mila euro. Soldi che servirebbero «a ripianare le perdite».

Ci sono poi altri contributi che riguardano singole iniziative «pari ad 142.000 euro  dal 2012 al 2016 ai quali, nel 2015, si aggiungono  60.000 euro per il Mosaico dell’onda». La Pigna non esita a definire «asso pigliatutto» del mondo culturale ravennate la fondazione. Sotto accusa anche l’inaugurazione, slittatata di anno in anno (prevista ora per il 2018) del Museo Archeologico di Classe. «Un tempo di gestazione lunghissimo che ha impedito alla nostra città di  di offrire una nuova opportunità di interesse culturale capace di attirare nuovi e maggiori turisti». La Pigna chiede quindi di affidare la presidenza «ad un soggetto di grande competenza e serietà professionale», che sia «indipendente» e di «forte discontinuità con la gestione di Elsa Signorino». In ultimo la lista civica chiede le dimissioni dell’assessore e la sostituzione dell’attuale direttore generale, Sergio Fioravanti

La replica Come detto, la replica dell’assessore e di Fioravanti non si fa attendere. Nella loro nota ricordano che la fondazione in 15 anni «ha restituito alla fruizione pubblica siti altrimenti indisponibili come la Domus del Tappeti di Pietra (ad oggi visitata da oltre 800.000 visitatori), il Complesso di San Nicolò», prima con le mostre e poi con Tamo «un museo dedicato al mosaico visitato annualmente da oltre 30.000 visitatori, la Cripta Rasponi con 25.000 visitatori annui e l’Antico Porto che nel suo primo anno di attività ha registrato oltre 20.000 visitatori, collocandosi ai primi posti dei siti archeologici regionali, pur non avendo ancora espresso tutto il suo potenziale».

Signorino e Fioravanti ricordano anche le attività di scavo in collaborazione con Sovrintendenza e Università oltre che di ricerca documentale. Inoltre RavennAntica rivendica le collaborazioni internazionali, ad esempio con Damasco, e l’attività didattica che ha coinvolto oltre «15mila ragazzi». Il Museo di Classe andrà à completare il parco archeologico «realizzando così la sua missione istituzionale».Le sofferenze economiche sono state oggetto di seduta in commissione consiliare il 3 luglio 2015 e quel giorno arrivarano «apprezzamenti unanimi da maggioranza e opposizione» anche se vennero rappresentate le sofferenze di cui parla La Pigna. Tale sofferenza derivava, «in presenza dell’apertura di sempre nuovi siti legati alle attività istituzionali dell’ente, per un verso dalle consistenti riduzioni delle contribuzioni delle fondazioni bancarie, a ciò costrette sia dal mercato che dalla nuova tassazione da loro subita, sulle quali inizialmente era stato fondato il finanziamento dell’attività della Fondazione, ma anche dalle insufficienti risorse del comparto pubblico e, negli ultimi anni, dagli effetti della crisi generalizzata sulle contribuzioni dei soggetti privati».Per quanto riguarda i contributi comunali, Ravennantica definisce «simbolico» il contributo da 80mila euro corrispoto per anni dal Comune. Contributo che però è stato aumentatno negli anni «progressivamente a compensazione delle riduzioni sopra indicate, anche al fine di sostenere la progressione di attività prima rappresentate e che costituivano la missione stessa dell’ente.
Sostenere che la Fondazione RavennAntica è “asso pigliatutto” nel bilancio comunale di parte corrente è assolutamente risibile e totalmente infondato».Inevitabile il confronto cone le altre istituzioni culturali: «A RavennAntica sono stati erogati 400.000 euro nel 2016, per il Mar sono state sostenute spese per circa un milione di euro, oltre un milione di euro per il Ravenna Festival, quasi due milioni di euro per la formazione artistica superiore (Istituto Verdi e Accademia di Belle Arti) e circa 1.600.000 euro per la Biblioteca Classense: finanziamenti sia chiaro del tutto legittimi e assolutamente necessari, frutto di storie istituzionali diverse».Viene ritenuta «ancora più risibile ed infondata la valutazione del patrimonio netto della fondazione: dopo 15 anni di attività è imminente l’iscrizione a bilancio di oltre 25 milioni di euro che avverrà – come già indicato nelle relazioni depositate – a conclusione degli importanti lavori già eseguiti per la loro quasi totalità. Ciò significa che al termine dei detti lavori – fissato per il 2018 – il Patrimonio netto della Fondazione registrerà un incremento pari all’importo indicato, che rappresenta oltre dieci volte il Patrimonio netto di costituzione. Ribadiamo che la Fondazione RavennAntica, con i suoi 40 giovani ed esperti collaboratori, un circuito di oltre 150.000 visitatori all’anno con entrate da biglietteria e book-shop per circa 450.000 euro, una Associazione di Amici che annovera oltre 700 sostenitori, merita rispetto ed il giusto riconoscimento per il lavoro svolto».

Studentato, il progetto va avanti ma serve il finanziamento del ministero

A trasformarsi in alloggio per studenti dovrebbe essere l’immobile con uffici comunali in viale Farini. In totale 43 camere doppie e 12 singole

Fondazione FlaminiaCi saranno 9 mini alloggi, 43 camere doppie e 12 singole: questo il progetto dello studentato universitario nell’immobile di viale Farini 21, attualmente occupato da ufici comunali. Martedì scorso con atto di giunta è stato approvato il progetto di studentato che verrà candidato per i finanziamenti statali. Sarebbe il primo studentato in città, al momento esistono solo un servizio abitativo di posti alloggio in appartamenti gestito dalla Fondazione Flaminia che riesce a coprire il 50 per cento delle richieste.

L’immobile, attualmente adibito a uffici pubblici, ha una superficie complessiva di circa 4000 metri quadri distribuita su cinque piani fuori terra più l’interrato. Al suo interno ci saranno spazi collettivi (sale studio e ricreative, cucine comuni, palestra, campo da paddle-tennis in copertura) e di servizio, che privilegiano la socializzazione e la permeabilità della struttura, riflettendosi anche sul giardino esterno e gli spazi commerciali circostanti.

Sono previsti interventi sull’involucro edilizio e soluzioni impiantistiche tecnologicamente avanzate al fine di ottenere un elevato grado di efficientemente energetico. L’intervento di ristrutturazione comprende opere da appaltare per circa 3 milioni e 800mila euro. Il progetto sarà presentato il 9 maggio al Ministero dell’Istruzione. La proprietà dell’immobile è Ravenna Holding, capofila del progetto è la Fondazione Flaminia.

«L’ambizione – commenta l’assessora all’Università Ouidad Bakkali- è quella di presentare al Ministero un progetto di studentato innovativo che possa accedere ai finanziamenti necessari. Per Ravenna si tratta non solo della possibilità di avere finalmente uno studentato che accolga gli studenti fuori sede che frequentano il Campus ravennate, aumentando l’offerta di servizi, ma anche dell’occasione di riqualificare un’area strategica della città ripopolandola di studenti e studentesse e servizi a loro dedicati»

Vongole e anguille in valle, 565 tesserini nel 2016

I pescatori si muovono a bordo delle batane. E poi c’è il cosiddetto “padellone”, la rete che dai capanni viene calata in acqua alla ricerca del pesce

Diga Foranea PescaAccanto alla pesca in mare, Ravenna ha una lunga tradizione di pescatori nelle valli. I permessi di pesca rilasciati nel 2016 a vario titolo (professionale e sportivo) sono in totale 565.

I pescatori in questo caso si muovono con le batane a fondo piatto, barche in legno con motore fuoribordo. Sono molte le qualità di pesce pescato in valle a partire dall’anguilla, pesce che spesso si associa solo a Comacchio ma che in passato è stato pescato in grandi quantità anche nelle due valli ravennati. Tra le attività più praticate in Baiona c’è la raccolta di vongole (le veraci, più pregiate, e le “filippine”) che all’inizio degli anni Duemila era molto praticata fino ad arrivare ad una sorta di bolla esplosa poi nel 2003, quando un’estate particolarmente calda portò ad una moria generalizzata. Nella valle è poi praticata la pesca con il cosiddetto “padellone”, la rete che dai capanni viene calata in acqua alla ricerca del pesce.

Secondo i dati dell’ufficio Ambiente del Comune, nel 2016 sono stati rilasciati 565 tesserini. Di questi, 204 sono stati richiesti da residenti nel Comune di Ravenna, 361 a persone che abitano fuori dal territorio. I tesserini attestano il pagamento dell’uso civico di pesca e sono il dato migliore per capire in quanti praticano l’attività in Baiona. Questa tassa viene infatti pagata sia dai pescatori professionali sia dai proprietari di capanni e dai pescatori sportivi. Per il Comune si tratta di un introito che dovrebbe essere riutilizzato per migliorie strutturali nelle valli: chi pesca molluschi deve pagare cento euro, poi il costo dell’uso civico via via cala fino alla pesca con la canna, da sette euro. La pesca con padellone fisso costa 25 euro. La maggior parte dei tesserini è ad uso sportivo/ricreativo mentre i professionisti sono una quindicina.

Recentemente il Comune ha deliberato in effetti alcune migliorie  che vengono giudicate positivamente anche dagli stessi frequentatori delle valli tra cui la ricostruzione di un pontile galleggiante. Praticamente scomparsa invece la pesca nell’altra valle, il Piomboni, che si trova ai margini della zona portuale è che è stato recentemente al centro di un contestato progetto di riqualificazione.

Al porto quasi 3mila paia di scarpe cinesi spacciate per “Made in Italy”

Maxi sequestro di finanza e agenzia delle dogane allo scalo ravennate

ScarpeContinua l’impegno congiunto dell’Agenzia delle Dogane e della Guardia di Finanza di Ravenna in area portuale. Nei giorni scorsi è stato sequestrato un container proveniente dalla Cina carico di 2.670 paia di scarpe recanti false indicazioni di provenienza, calzature dirette a un’azienda italiana sulle quali erano apposti, in forte risalto, svariati segni, figure ed elementi idonei ad indurre i consumatori a ritenere che le scarpe fossero di origine italiana.

Infatti, l’evidente presenza di ripetuti richiami alla “italianità” del prodotto e l’utilizzo di vistose scatole e cartellini riproducenti il tricolore nazionale, oscuravano fisicamente e simbolicamente la piccola etichetta interna relativa alla produzione orientale delle calzature, rendendola di fatto poco visibile e individuabile.

L’intera partita di calzature giunta al porto dalla Cina per essere commercializzata in Italia è stata sequestrata e il legale rappresentante dell’azienda importatrice è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Ravenna per il reato di vendita di prodotti con segni mendaci, in violazione delle norme sulla tutela del “Made in Italy”.

Torna Rockin’ 1000: un raduno tra le Alpi con musicisti e fan da tutta Europa

Il general manager è il fusignanese Fabio Zaffagnini: «Due giorni di immersione nella natura e nella musica che più amiamo»

Foo Fighters Cesena Rockin 1000
Il fusignanese Fabio Zaffagnini

Dopo la loro versione di “Learn to fly” dei Foo Fighters che ha superato 37 milioni di visualizzazioni su Youtube e il sold out allo stadio di Cesena per il loro primo concerto, torna la band composta da mille musicisti Rockin’1000 per un grande raduno sul tetto d’Europa, il 28 e 29 luglio in Val Veny, a due passi da Courmayeur.

Rockin’1000 lascia quindi la Romagna per approdare in Valle d’Aosta, ai piedi del Monte Bianco. Qui sarà organizzato il Summer Camp, villaggio ricco di iniziative ed attrazioni rock, con un programma che culminerà con due esibizioni dei mille, una notturna e una diurna, rispettivamente il venerdì e il sabato.

«Sarà una due giorni di immersione nella natura e nella musica che più amiamo – ha detto il fusignanese Fabio Zaffagnini, General Manager di Rockin’1000 -. Vogliamo attirare musicisti ed appassionati da tutta Europa e oltre, far provare loro il brivido e la potenza di Rockin’1000». (fonte Ansa.it)

L’OraSì concede il bis negli ottavi playoff: Virtus Roma piegata al supplementare

Serie A2 playoff / In Gara 2 degli ottavi i giallorossi vincono una partita molto sofferta con i laziali e si portano 2-0 nella serie. Prossimo appuntamento venerdì sera, in casa del quintetto di Corbani

Ravenna-Roma 97-93 (dts)
(27-28, 50-52, 71-68, 83-83)
ORASI’ RAVENNA: Smith 13, Scaccabarozzi ne, Sgorbati 9, Chiumenti 4, Marks 11, Raschi 16, Masciadri 20, Tambone 10, Crusca 2, Seck ne, Sabatini 12. All.: Martino.
VIRTUS ROMA: Brown 21, Raffa 12, Piccolo ne, Lentini ne, Maresca 13, Chessa 13, Sandri 11, Baldasso 15, Landi 6, Vedovato 2. All.: Corbani.
ARBITRI: Bartoli, Yang Yao, Dori.
NOTE – Ravenna: T2 22/48 (46%), T3 12/30 (40%), TL 17/23 (74%), rimbalzi 44 (15+29), assist 16; Roma: T2 29/46 (63%), 8/31 (26%), TL 11/20 (55%), rimbalzi 44 (16+28), assist 14.

Raschi Orasi
L’esultanza del capitano Andrea Raschi, tra i protagonisti del successo

È un’OraSì capace di soffrire quella che, davanti a un Pala De Andrè vero sesto uomo in campo, batte la Virtus Roma 97-93 dopo un tempo supplementare. In Gara 2 degli ottavi playoff i padroni di casa perdono per infortunio Marks a metà partita, ma con il cuore e con una grande prestazione di carattere di tutta la squadra, riescono a spuntarla. Sono sei i giocatori portati in doppia cifra da entrambe le squadre: per Roma, oltre a Brown, top scorer del match con 21 punti, Baldasso (15 tutti nel primo tempo), Raffa (12), Sandri (11), Maresca e Chessa (13). Per Ravenna Marks ne mette 11 prima di essere costretto alla panchina, Tambone aggiunge 5 rimbalzi, 6 assist e 8 falli subiti a 10 punti, Sabatini e Smith sfiorano la doppia doppia (12+8 e 13+9). Masciadri con 20 è il miglior marcatore, mentre i 16 di Capitan Raschi arrivano tutti nel momento del bisogno. L’OraSì porta a casa un’altra partita punto a punto e si porta avanti 2-0 nella serie, mentre il prossimo appuntamento è fissato per venerdì sera alle 20.30 a Roma per Gara 3.

La partita si apre su ritmi molto alti e con incredibili percentuali al tiro per entrambe le squadre. La tripla di Sgorbati per il 3-0 apre il festival del tiro pesante, con Marks e Masciadri a segnare due bombe a testa per il 15-10. Roma resta a contatto grazie a Brown, poi tra altre due triple di Sgorbati è Baldasso a colpire dalla lunga distanza (21-17). Ancora il giovanissimo chiude con due liberi il mini-parziale di 0-5 con cui la Virtus  trova il sorpasso sul 21-22. A 1’ dalla fine Sabatini segna il primo canestro da 2 dei padroni di casa, ma ancora Baldasso con due triple firma prima il pareggio a quota 25, poi il sorpasso sul 27-28 con cui si chiude il primo quarto. Il secondo periodo si apre con la bomba di Landi per il 27-31, ma Ravenna reagisce e con un parziale di 7-2 chiuso da Sabatini torna avanti 34-33. Tambone segna da 3, ma la risposta di Maresca vale il pareggio a quota 39. Il parziale ospite si allunga fino a 0-8 sul 39-44, quando l’OraSì reagisce ancora e trova il nuovo pareggio sul 48-48 grazie alla bomba di Masciadri. La partita torna così in equilibrio e le squadre tornano negli spogliatoi sul 50-52.

In apertura di secondo tempo Ravenna perde Marks, che non rientra in campo per un colpo all’inguine. Continua a regnare l’equilibrio con Masciadri che firma il 56 pari e la tripla di Chessa a portare di nuovo avanti gli ospiti (56-59), poi sale in cattedra Raschi che segna la bomba del 63-61 e guida il parziale che permette ai padroni di casa di chiudere il quarto sul 71-67. La schiacciata di Taylor Smith apre il quarto periodo e segna il massimo vantaggio (73-67, +6) per i padroni di casa, ma Sandri guida il parziale che, nonostante la tripla di Sabatini, permette agli ospiti di pareggiare il match a quota 78. Masciadri ancora dalla lunga riporta avanti i giallorossi 81-78, ma Chessa trova subito la bomba del nuovo pareggio. Entrambe le squadre si presentano agli ultimi 2’ con poche energie residue e faticano a fare canestro, ma Sandri segna l’81-83, sbagliando il libero aggiuntivo. Il finale dei tempi regolamentari è al cardiopalma, Raschi impatta il match a meno di 40’ inventando un gran canestro, ma a 10’ dalla sirena Brown si conquista un viaggio in lunetta. Il lungo americano fa 0/2 in un Pala De Andrè davvero infuocato, ma l’OraSì non sfrutta al meglio il possesso per vincere il match, costringendo la partita al supplementare.

Nell’overtime la Virtus scappa subito avanti 83-87, ma Ravenna ancora una volta non molla, guidata dal suo capitano Andrea Raschi. L’altro Capitano Giuliano Maresca risponde colpo su colpo, anche quando due liberi di Tambone regalano ai padroni di casa il sorpasso sul 92-91. Il tapin di Sabatini vale il nuovo vantaggio 94-93 e la difesa, assieme ai liberi di Tambone e ancora di Sabatini fissano il punteggio finale sul 97-93.

«Barriere architettoniche nella nuova sede dell’Olivetti, 40 alunni con disabilità»

L’assemblea del personale docente e non docente è contraria al trasferimento in via Umago: «Mancheranno anche tre laboratori»

«Molti spazi non saranno accessibili dagli alunni con difficoltà motorie se non attraverso percorsi che prevedono lunghi tratti all’esterno della struttura e che si configurano come vere e proprie barriere architettoniche». L’assemblea del personale docente e non docente dell’Olivetti-Callegari esprime le sue perplessità a proposito del trasferimento dell’istituto professionale Olivetti dall’attuale sede di via Bixio a via Umago, attuale sede del Callegari, per lasciare spazio al liceo classico. In una lettera diffusa oggi 2 maggio, dopo una riunione dei giorni scorsi, l’assemblea si dice «fortemente contraria alle condizioni del trasferimento» in programma già dal prossimo anno scolastico e comunicato alla scuola dal presidente della Provincia, Michele de Pascale, poche settimane fa, dopo quasi due mesi dalla chiusura delle iscrizioni. La questione delle barriere architettoniche riguarderebbe circa 40 studenti con disabilità iscritti al prossimo anno.

La lettera delinea lo scenario di un polo professionale del tutto inadeguato a garantire il livello formativo fin qui assicurato agli studenti, «una condizione di estrema emergenza didattica e di drammatica caduta dell’offerta formativa causata dal drastico calo di spazi a disposizione».

In particolare si sostiene che mancheranno all’appello due laboratori di informatica e un laboratorio linguistico, «mentre le aule Lim (lavagna interattiva multimediale, ndr) diventeranno polifunzionali, ovvero destinate a più usi contemporaneamente, e quindi meno fruibili così come il laboratorio dedicato alla simulimpresa e le preziosissime aule “di sdoppiamento” dedicate al bilinguismo e alle attività di recupero e approfondimento. E tra le criticità emergeranno anche quelle per gli spazi riservati agli spogliatoi per la palestra, non organizzati per accogliere classi miste e più classi contemporaneamente».

La canna per prendere i turisti all’amo

L’Arci guarda alle strutture ricettive per pacchetti con alloggio e uscite in mare

Fotogenericojpg02Non solo pesca professionale: secondo le ultime stime in provincia di Ravenna ci sono almeno sette-ottomila persone che praticano quella sportiva, all’interno di un club o da soli. A fornire i dati è Floriano Camanzi, presidente provinciale della Fipsas, la federazione aderente al Coni e fondata nel 1946 a cui sono associati oggi 1.400 pescatori. «Tra le altre cose, gestiamo il lago Le Ghiarine di Cervia – spiega Camanzi – dove se si è associati si può venire a praticare il carp fishing». La pesca sportiva è con rilascio: «Il pescatore pesa il pesce, fa la foto, lo cura nel caso ce ne sia bisogno e poi lo rimette in acqua», dice il presidente. Salvo un paio di eccezioni: la trota e la spigola, che dopo essere state pescate morirebbero.

I tesserati Fipsas coprono un po’ tutte le specialità: mare, fiumi, laghi, pesca subacquea e nuoto pinnato. Negli ultimi tempi è stata avviata anche un’attività didattica rivolta alle scuole per avvicinare i giovani a questo sport e far conoscere loro il rispetto dell’ambiente e l’importanza della salvaguardia degli animali e delle acque. «Non è facile perché spesso i ragazzi preferiscono altre attività e i genitori difficilmente li accompagnano, ma ci proviamo comunque». La Fipsas ravennate oggi milita nella serie C del campionato di pesca ma ha conosciuto anche fasti nazionali con campioni italiani ed europei, anche se «ormai anche loro hanno i capelli bianchi…».

Nel mondo della pesca ricreativa, da circa un anno è nata la sezione ravennate dell’Arci Pesca, di cui è consigliera Paola Fantinelli. All’Arci è associata la Motonave Elisa che da Marina di Ravenna porta i pescatori al largo. Oltre a questa attività, l’Arci Pesca organizza manifestazioni (tra cui la Sagra della Cozza e Pescando Ravenna) e ora si sta dedicando ad un progetto turistico: «La nostra idea è quella di rivolgersi alle strutture alberghiere o ai camping per organizzare uscite a pesca dalla diga o dal mare, il cosiddetto “Surfcasting” che pare andare molto di moda ultimamente e si svolge soprattutto nei primi mesi autunnali. Al momento l’Arci Pesca di Ravenna conta una cinquantina di soci. Potenzialmente la pesca turistica può quindi essere usata come amo per i turisti. Va considerato che attorno ad essa si muovono, oltre ai negozi specializzati, i pescatori professionali che forniscono le esche e una serie di soggetti che organizzano le battute di pesca».

Da qualche anno, chi vuole praticare la pesca sportiva e ricreativa in mare dovrebbe registrarsi al portale del Ministero che rilascia un attestato. Si tratta più che altro di una registrazione a fine censuari perché, in caso di controllo, per il pescatore trovato senza permesso è sufficiente registrarsi entro dieci giorni per non incorrere in sanzioni.

Incidente in via Canala: la vittima è un 54enne, era alla guida. Grave il passeggero

Auto fuori strada senza coinvolgere altri veicoli. Nell’impatto il 49enne è stato sbalzato dall’abitacolo

ZANI6667È un 54enne romeno, C. M. le sue iniziali, la vittima dell’incidente stradale verificatosi nella serata dell’1 maggio poco dopo le 20 a Piangipane in via Canala, all’altezza del civico 294. L’uomo era alla guida di un’auto quando ha perso il controllo del mezzo, finendo fuori strada. Nel medesimo incidente è rimasto gravemente ferito il passeggero, F. P., connazionale, di 49 anni che in seguito all’impatto era stato sbalzato fuori dall’abitacolo. L’esatta dinamica del sinistro è tuttora al vaglio della polizia municipale di Ravenna, intervenuta per i rilievi.

Affitto palestre in orari extrascolastici: domande al Comune entro il 31 maggio

In città e nel forese spazi disponibili per l’attività sportiva della stagione 2017-18.

Fino alle 12.30 del 31 maggio si possono presentare le domande al Comune di Ravenna per la concessione in uso temporaneo delle palestre della città e del forese per la stagione sportiva 2017/2018.

Le palestre scolastiche disponibili in città in orario extradidattico sono quelle delle scuole primarie Riccardo Ricci, Bruno Pasini, Galliano Camerani (ex Battuzzi), Augusto Torre, Vincenzo Randi, Giuseppe Garibaldi (via Rubicone), Sergio Cavina (Porto Fuori); delle scuole secondarie di primo grado Guido Novello A, Guido Novello B, Mario Mattioli (Don Minzoni), Mario Montanari A, Mario Montanari B, ex Ricci Muratori (viale S. Baldini), Ricci Muratori Nuova A, Ricci Muratori Nuova B, Ricci Muratori Nuova Intera; e quelle delle scuole secondarie di secondo grado di proprietà della Provincia Istituto Camillo Morigia, Istituto Giuseppe Ginanni A, Giuseppe Ginanni B, Liceo Scientifico Alfredo Oriani, Liceo Classico Dante Alighieri A, Liceo Classico Dante Alighieri B, Liceo Artistico Pier Luigi Nervi – Gino Severini, Istituto C. Callegari A e Istituto Callegari B, Istituto Adriano Olivetti, Istituto Tecnico Industriale Nullo Baldini vecchia, Istituto Tecnico Industriale Nullo Baldini nuova, Istituto Tecnico Agrario Luigi Perdisa.

È inoltre disponibile il palazzetto Costa: sala centrale, sala boxe, sala lotta, sala arti marziali.

Nel forese sono invece disponibili, sempre in orario extradidattico, le palestre delle seguenti scuole: scuola secondaria Viali di Sant’Alberto; scuola secondaria di primo grado Manara Valgimigli di Mezzano; scuola primaria Caruso Balella di Piangipane; scuola primaria palestra di Roncalceci Remo Fiumana; scuola secondaria di primo grado Romolo Gessi di San Pietro in Vincoli; scuola primaria Pietro Gardini di San Pietro in Campiano; scuola secondaria di primo grado palestra di Castiglione di Ravenna; scuole primarie Moretti a Punta Marina Terme e Mameli a Marina di Ravenna; scuola secondaria di primo grado Mattei a Marina di Ravenna.

Il bando e tutta la documentazione necessaria (tariffe, requisiti, modalità e tempi di presentazione delle domande, moduli) sono pubblicati sul sito del Comune oppure possono essere ritirati in forma cartacea all’ufficio Sport in via D’Azeglio 2 (secondo piano). Per ogni informazione o chiarimento è possibile rivolgersi a Barbara Bellini oppure a Loredana Masotti telefonando allo 0544-482521 oppure allo 0544-482010 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12; mail uffsport@comune.ra.it.

In volo con un drone sulla battigia di Marina nella luce dell’alba

Le immagini filmate da un appassionato alle prime ore del mattino del primo maggio. Decollo al Marinabay poi via verso sud

La spiaggia ancora senza gli ombrelloni, i bagni che si stanno preparando alla stagione estiva, la pineta alle loro spalle e sullo sfondo le ciminiere del petrolchimico, tutto illuminato dalla luce dell’alba: è un video suggestivo quello girato da Giovanni Fedeli che ci ha inviato la segnalazione via Facebook. Le immagini sono state filmante alle prime ore del mattino di ieri, 1 maggio, con un drone decollato all’altezza del Marinabay e poi verso sud fino ai primi stabilimenti di Punta.

Riviste Reclam

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