giovedì
21 Agosto 2025

Sono arrivati gli alberi nella piazza del Pavaglione

Messi a dimora 9 esemplari di “cercis siliquastrum”. Nel corso dei lavori era emersa una pavimentazione medievale

La Messa A Dimora Degli Alberi In Piazza Mazzini (1)
La messa a dimora degli alberi nella piazza del Pavaglione

Giovedì 27 aprile a Lugo sono iniziati i lavori per la messa a dimora degli alberi (della specie cercis siliquastrum, il cosiddetto albero di Giuda) in piazza Mazzini, all’interno del Pavaglione.

La Messa A Dimora Degli Alberi In Piazza Mazzini (3)
La messa a dimora degli alberi nella piazza del Pavaglione

Saranno 9 e non più 12 come inizialmente previsto. Le alberature sono posate a corredo delle aree di sosta della parte ovest della piazza, «nel rispetto delle esigenze della Contesa estense e della Fiera biennale», fanno sapere dal Comune, che poi spiega:  «Gli alberi sono collocati in grandi vasi interrati e vanno ad accrescere il decoro urbano del quadriportico, grazie soprattutto all’ombreggiatura, come agli albori del Novecento, quando la piazza si presentava arricchita di panchine e piante. Grazie ai vasi, gli alberi potranno essere provvisoriamente rimossi ogni volta in cui se ne presenti la necessità. La fascia perimetrale in ciottoli di fiume, che in superficie rappresenta circa la metà della piazza stessa, è lasciata completamente libera per rimarcare l’importanza delle arcate monumentali del Pavaglione».

La Messa A Dimora Degli Alberi In Piazza Mazzini (2)
La messa a dimora degli alberi nella piazza del Pavaglione

Nel corso dei lavori, nelle scorse settimane, sono emersi i resti di una pavimentazione medievale. Si tratta di una direttrice stradale nord-sud (probabilmente risalente alla prima metà del XIV secolo) attorno alla quale si è formato il centro medievale di Lugo, con il tipico mattonato medievale posato a coltello. I ritrovamenti sono stati schedati e fotografati da un team di archeologi della Phoenix Archeologia srl di Bologna, «in modo che una volta protetti e ricoperti possano essere comunque valorizzati», aveva spiegato la Soprintendenza nei giorni del ritrovamento.

Tornando all’albero di Giuda, «è stato scelto – spiegano ancora dal Comune, replicando ad alcune critiche – per la sua capacità di entrare in dialogo con il ritmo delle arcate neoclassiche che scandiscono lo spazio aperto grazie alla forma del suo portamento, la trasparenza della chioma e la dimensione del fogliame. Inoltre, la specie è presente anche all’interno del giardino pensile della Rocca estense, e creerà così un dialogo tra due dei luoghi simbolo della città». Una scelta che ha incontrato il benestare della Soprintendenza di Ravenna, che ha sottolineato come le alberature «coniughino in maniera egregia l’inserimento di elementi naturali in un impianto ipogeo tecnologicamente all’avanguardia (i vasi interrati), assegnando all’intervento naturalistico la massima duttilità e flessibilità nei confronti del quadriportico del Pavaglione».

«Via i posti auto di piazza Garibaldi che coprono la vista della tomba di Dante»

La proposta del consigliere comunale Perini (Ama Ravenna) in vista del 2021, anno del settimo centenario della morte del Sommo Poeta, per i parcheggi a ridosso delle Poste: «E pensare a una futura pedonalizzazione…»

In piazza Garibaldi a Ravenna i pochi posti auto lungo la facciata delle Poste impediscono la vista della tomba di Dante a chi arriva da piazza del Popolo e il consigliere comunale Daniele Perini (Ama Ravenna) ha presentato un’interrogazione al sindaco per chiedere la loro eliminazione. «Si avvicina il settimo centenario della morte di Dante Alighieri nel 2021, evento destinato a essere celebrato con adeguate manifestazioni in grado di richiamare, tra studiosi e turisti, un elevatissimo numero di persone. La presenza delle auto parcheggiate in corrispondenza degli spazi che lambiscono il palazzo della prefettura e quello delle Poste costituisce per i turisti che affluiscono da piazza del Popolo un serio impedimento alla visione della vicina tomba di Dante che, indipendentemente dalla valutazione della pregevolezza architettonica dell’opera del Morigia, rappresenta un momento centrale nella visita e nella riflessione dantesca». Il consigliere poi auspica una futura definitiva pedonalizzazione di piazza Garibaldi.

«Ravennantica srl: 170mila euro di perdite coperte dalla Fondazione. A che serviva?»

La lista civica La Pigna denuncia il caso dell’azienda controllata dall’ente di cui era presidente l’attuale assessore comunale Elsa Signorino: «Creata per dare lavoro agli amici». Dalla fondazione assicurano che la società – ora acquisita – è servita per operare nel restauro

Sergio Fioravanti e Elsa Signorino

Costituita nel 2010 per volontà della Fondazione Ravennantica – all’epoca presieduta dall’attuale assessore alla Cultura del Comune, Elsa Signorino – ora è in liquidazione dopo una serie di perdite per oltre 170mila euro complessivi (dal 2011 al 2015 compresi) ripianati dalla stessa fondazione che la controlla al cento percento e che, come noto, riceve contributi pubblici da Stato, Regione e Comune. È il riassunto per sommi capi delle vicessitudini societarie di Ravennantica srl: i dati vengono resi pubblici – bilanci alla mano, che abbiamo avuto modo di visionare – dalla lista civica La Pigna, e in particolare dalla coordinatrice Veronica Verlicchi, che in un comunicato mette in dubbio l’utilità della Srl, creata a suo dire «solo per dare lavoro “agli amici” della presidente».

La versione della fondazione – i cui vertici, contattati al telefono, si riservano di commentare nel merito solo in futuro – è naturalmente diversa: la società è stata creata per operare nel campo del restauro in particolare nell’ambito dei Paesi del Mediterraneo, come anche avvenuto, e sarebbe stata colpita dalla crisi di quel bacino e più in generale del settore. Da statuto, la società si occupa poi anche di gestione di servizi “necessari e accessori per la fruizione e la gestione dei beni artistici e culturali in genere”.

IMG 4162
Veronica Verlicchi della Pigna

Tornando alla storia, il 28 dicembre 2010 – ricorda Verlicchi in un comunicato inviato ai giornali – viene stipulato un contratto d’affitto d’azienda tra la stessa Ravennantica srl e la ditta individuale Prp di Paola Perpignani, la persona che ha tuttora la direzione tecnica dell’azienda, «mentre il compagno, Paolo Raccagni – sottolinea la coordinatrice della Pigna portando avanti la propria teoria – assume il compito di consulente scientifico della controllante Fondazione Ravennantica».

Il consiglio d’amministrazione della Srl ricalca i vertici della controllante Fondazione, con Signorino presidente, Lanfranco Gualtieri vice e Sergio Fioravanti (già direttore della fondazione) consigliere. I tre rimangono in carica senza interruzione fino ai primi mesi del 2016, quando Ravennantica srl viene messa in liquidazione “per la perdita/riduzione del capitale al di sotto del minimo legale”. Liquidatore della società viene nominato lo stesso Fioravanti.

La Pigna sottolinea la performance della società in questi anni – con le perdite che sono state ripianate dalla Fondazione, anche con prestiti infruttiferi, come da bilanci pubblici – chiedendosi come mai sia stata costituita un’azienda «senza un benché minimo progetto d’impresa. Attraverso il sostegno e il controllo di Ravennanatica srl – continua Verlicchi – la fondazione ha di fatto portato avanti una concorrenza sleale verso i tanti e capaci mosaicisti ravennati che non hanno potuto acquisire i lavori di restauro musivo commissionati dalla fondazione».

Nell’aprile dell’anno scorso Ravennantica srl è stata ceduta definitivamente alla Fondazione, dieci giorni dopo il contratto di compravendita formalizzato con Paola Perpignani, «il cui stipendio – accusa Verlicchi, prima poi di sottolineare come la Signorino sia invece stata “premiata” con un ruolo da assessore nella nuova giunta De Pascale – va ora a gravare le già precarie casse della Fondazione».

Romagna Acque approva il bilancio: 6,2 milioni di utile (70 percento a dividendo)

Nel corso del 2016 sono stati forniti 111 milioni di metri cubi e gli investimenti sono stati 11,9 milioni di euro

L’assemblea dei soci di Romagna Acque – la società per azioni a capitale totalmente pubblico vincolato proprietaria di tutte le fonti idropotabili per usi civili della Romagna che gestisce la produzione all’ingrosso della risorsa per i territori – ha approvato stamani all’unanimità il bilancio 2016. L’approvazione è arrivata durante la riunione svoltasi all’hotel Globus di Forlì. Questi alcuni numeri dell’azienda e della sua attività: nel corso del 2016 sono stati forniti 111 milioni di metri cubi d’acqua, il valore della produzione è stato pari a 55 milioni di euro con un utile netto di 6,2 milioni euro (69,7 percento destinato a dividendo), il valore delle singole azioni è fissato in 6 euro, gli investimenti complessivi nel corso del 2016 sono stati di circa 11,9 milioni di euro (l’anno precedente erano stati 20 milioni). Per quanto riguarda le tariffe, nella nota stampa inviata ai giornali si legge che «si segnala il recepimento delle rinunce tariffarie proposte da Atersir e accettate da Romagna Acque, per circa 24,4 milioni nel periodo regolatorio 2016-2019, di cui 15,8 milioni con effetti diretti sui conti economici».

Butta a terra una 70enne e la rapina, un passante finge di aiutarla ma è il complice

Il finto soccorritore ha provato a ingannare anche un agente della polizia municipale indicando la direzione di fuga opposta: la collaborazione dei cittadini ha permesso di arrestare un 21enne e un 23enne risultati zio e nipote

ScippoDopo essere stata rapinata per strada da un giovane che l’aveva buttata a terra con una spinta, sembrava che un altro giovane la stesse aiutando a rialzarsi ma la 70enne vittima dell’aggressione ci ha messo poco a rendersi conto che il secondo ragazzo in realtà era un complice del primo e con la scusa di chiederle cosa fosse successo la stava invece trattenendo per far guadagnare tempo al rapinatore. L’episodio è accaduto nel pomeriggio di ieri a Ravenna in via Falier e si è concluso con l’arresto di un 21enne e un 23enne risultati zio e nipote. Fondamentale per individuare il fuggiasco e capire le reale intenzioni del finto buon samaritano è stato l’intervento di un agente della polizia municipale fuori servizio, attirato dalle grida della donna, e di un militare della guardia di finanza in pensione che erano in zona.

Il complice ha cercato anche di depistare l’agente della Municipale indicandogli la direzione opposta di fuga del socio ma lo stesso non è caduto nel tranello e ha immediatamente attivato la centrale operativa per richiedere l’ausilio di personale. Grazie anche alla dettagliata descrizione fornita dalla signora circa corporatura ed abiti indossati dall’uomo che l’aveva derubata e alla collaborazione di alcuni cittadini, che avevano notato movimenti sospetti, i responsabili della rapina sono stati intercettati e arrestati.

Durante gli accertamenti al comando di piazza Mameli a carico dei due italiani sono emersi precedenti per reati contro il patrimonio. I due sono stati trasferiti in carcere in attesa degli ulteriori provvedimenti.

«Troppo le aree a rischio cementificazione». Ecco il dossier di Legambiente

In provincia riflettori su via Antica Milizia, sull’ampliamento del centro Teodora e sul caso dell’Arena Borghesi di Faenza

Viamilizia
L’area verde di via Antica Milizia, a Ravenna, dove dovrebbe sorgere il centro commerciale Conad

«Troppe le aree verdi nella nostra regione che corrono il rischio di essere coperte dal cemento, nonostante la crisi». È la fotografia del dossier pubblicato da Legambiente Emilia-Romagna. Un documento che raccoglie molti casi emblematici, che vedono terreni vergini in procinto di essere urbanizzati o sotto minaccia di esserlo in breve tempo.

Casistiche che in buona parte non rientrerebbero nei limiti posti alle nuove urbanizzazioni dalla proposta di legge urbanistica “Bonaccini”: una carenza normativa che il Dossier intende espressamente sottolineare. «Purtroppo – sottolinea Legambiente – la proposta di legge non sembra tener conto di questo fatto, non ponendo limiti a buona parte degli interventi edilizi che oggi risultano essere attuali. Inoltre la legge garantisce ai Comuni un periodo compreso tra 5 e 6 anni per trasformare il proprio territorio senza particolari restrizioni. Una possibilità che, si vede bene nel Dossier, buona parte dei Comuni e dei gruppi economici interessati dalla rendita fondiaria intendono sfruttare ampiamente».

Tra il 1975 ad oggi – sottolineano da Legambiente – il territorio urbanizzato della regione è più che raddoppiato, con oltre 100.000 ettari di campagna “consumata” e una perdita di produzione agroalimentare «sufficiente a sfamare oltre 2 milioni di persone».

«Il territorio vergine – si legge ancora nel comunicato – è un bene ormai in via di esaurimento e ogni ulteriore consumo di suolo costituisce quindi una sottrazione al benessere delle generazioni che verranno, indipendentemente dalla velocità con cui avviene. Legambiente sollecita quindi la consapevolezza e l’impegno di tutti i cittadini per chiedere alle amministrazioni, dal livello comunale a quello europeo, di fermare l’emorragia di consumo di suolo».

Nel dossier di Legambiente si pone l’attenzione anche sulla provincia di Ravenna. E in particolare a Ravenna sul progetto del centro commerciale Conad di via Antica Milizia su un’area complessiva di 69.000 mq (tra le opere di compensazione una pista ciclabile di collegamento tra via Don Carlo Sala e via Romea Sud, «un elemento necessario in quel tratto stradale, ma che di certo non risponde ai dubbi sollevati dalla realizzazione di un nuovo centro commerciale», si legge nel dossier) e sull’ampliamento del centro commerciale Teodora, di fronte al Pala De André. A Faenza invece Legambiente solleva il caso dell’Arena Borghesi – la tradizionale arena estiva cinematografica –, a rischio per l’ampliamento del centro commerciale Conad.

A questo link il dossier integrale; a quest’altro la mappa interattiva con le principali aree minacciate dal cemento in regione secondo Legambiente.

 

Harley-Davidson in piazza a Cervia, dieci modelli per gli appassionati

HarleyIn piazzale dei Salinari, domenica 30 aprile a Cervia, la concessionaria Harley-Davidson di Ravenna organizza la tappa di Demo Rides. Per l’occasione si potranno provare le moto della gamma 2017 del celebre marchio, che va oltre la passione per la moto.

Ci saranno dieci modelli a disposizione: Street Rod 750 (in anteprima), Iron 883, Forty Eight, 1.200 Roadster, Low Rider, Breakout, Fat Boy Special, Night Rod Special, Street Glide Special, Ultra Limited.

Appuntamento dalle 9 alle 20.

Tubi di 70 metri e 63 tonnellate imbarcati al porto di Ravenna verso la Siberia

Sapir: «Operazioni come questa accreditano il nostro scalo come polo d’attrazione»

ZAN 7274
I maxi tubi movimentati alla Sapir

Importante operazione di imbarco al terminal Sapir del porto di Ravenna. Otto tubi (tecnicamente “reactor legs”) di 70 metri di lunghezza e 63 tonnellate di peso ciascuno, assemblati nelle scorse settimane dalla Ram Power nei piazzali della propria sede operativa in area portuale, sono stati imbarcati sulla nave Amoenitas su commissione dello spedizioniere Casadei & Ghinassi. Il trasporto via terra dalla Ram Power alla banchina Sapir è stato curato dalla Aliani Project di Fidenza, impresa specializzata in trasporti eccezionali.

La difficoltà dell’imbarco era costituita nell’occasione dalla peculiare lunghezza dei tubi, che richiedeva la disponibilità di gru di amplissimo sbraccio. Sapir ha perciò utilizzato le due Liebherr (una 550 e una 600) di più recente acquisizione, che hanno operato in abbinata.

L’imbarco è stato realizzato dal terminal operator in totale autonomia tecnica, con la supervisione del proprio personale specializzato e il supporto delle maestranze della Cooperativa portuale. La Amoenitas è ora diretta ad Anversa da dove l’impiantistica proseguirà il percorso verso la destinazione finale, in Siberia. Altre due analoghe operazioni sono in programma nelle prossime settimane. Alla fine saranno ventiquattro i tubi che attraverso il porto di Ravenna raggiungeranno la Siberia per la costruzione di un impianto di polimeri.

«Mentre le Autorità competenti iniziano a tradurre in progetti le strategie per il rafforzamento del porto – commentano in una nota inviata alla stampa dalla Sapir –, operazioni come questa, che mettono in sinergia eccellenze della cantieristica, della logistica e della portualità ravennate, accreditano il nostro scalo come polo d’attrazione per operazioni ad alta specializzazione».

«I due bandi da 90mila euro affidati a chi stava con il Pd in campagna elettorale»

Il movimento civico Cambierà attacca dopo l’affidamento agli imprenditori Giaccardi e Marongiu. «L’avevamo previsto in una Pec…». Lei risponde: «Le nostre società non hanno svolto alcuna collaborazione, solo io a titolo esclusivamente personale ho partecipato in modo volontario e gratuito allo staff del comitato elettorale»

Marongiu
Lidia Marongiu festeggia (alla destra di De Pascale) la vittoria del sindaco al ballottaggio dello scorso giugno in una foto pubblicata su Facebook e ora riportata all’attenzione dal Movimento Civico Cambierà

Fa già discutere l’affidamento dei due bandi pubblici in tema di strategia turistica presentato in commissione consiliare (a questo link i dettagli) in questi giorni. A vincerli sono state due aziende ravennati riconducibili alla stessa coppia di imprenditori, formata da Lidia Marongiu e Giuseppe Giaccardi. In ballo ci sono complessivamente quasi 90mila euro di fondi comunali per mettere in piedi una strategia di comunicazione per la Destinazione Ravenna e un’analisi reputazionale dei 9 lidi ravennati. Rispettivamente la possibilità di scelta era tra 21 e 7 aziende partecipanti ai bandi.

Marongiudepa
Un post su Facebook di Lidia Marongiu in campagna elettorale, inviatoci sempre dal movimento civico Cambierà

Ad attaccare è, il giorno dopo la presentazione in commissione, il Movimento Civico Cambierà che, senza mettere in dubbio la regolarità dell’affidamento e senza entrare nel merito dei progetti presentati, al momento si limita a sottolineare la vicinanza di Giaccardi e Marongiu al Pd e all’Amministrazione. Lo fa in particolare ricordando come G&M Network e Studio Giaccardi&Associati fossero nella lista delle 100 aziende che si sono schierate in campagna elettorale, a pochi giorni dal ballottaggio contro Massimiliano Alberghini, a sostegno dell’allora candidato sindaco del centrosinistra Michele de Pascale. E lo fa parlando di una presunta collaborazione con lo staff di De Pascale per la gestione di tutta la campagna elettorale (portando come “prova” anche le foto che pubblichiamo in questa pagina). Su questo aspetto, a seguito della pubblicazione delle critiche mosse da Cambierà, è arrivata in redazione una precisazione da Marongiu che volentieri aggiungiamo per completezza di informazione: «Le nostre società non hanno svolto alcuna collaborazione e solo io Lidia Marongiu e a titolo esclusivamente personale ho partecipato in modo volontario e gratuito allo staff del comitato elettorale. G&M Network non ha mai ricevuto dal Partito Democratico, né dal comitato elettorale di Michele de Pascale né dal candidato Michele de Pascale alcun incarico per la campagna elettorale delle amministrative 2016».

Lidia Marongiu e Michele de Pascale al comitato elettorale durante i festeggiamenti per la vittoria alle comunali 2016

A conferma poi di quanto la nomina fosse nell’aria tra gli addetti ai lavori ancor prima dell’affidamento, Cambierà rivela (mostrandone una copia) di aver inviato una mail di posta certificata con il nome dei vincitori del bando sulla reputazione dei lidi il giorno stesso della pubblicazione. Nome che era quello in questione, dello studio Giaccardi e associati.

«Due bandi che prevedono la scelta tra diversi progetti e offerte per quanto riguarda il settore “web e comunicazione” determina chiaramente un altissimo tasso di soggettività nella scelta definitiva – commenta Cambierà nella nota inviata alla stampa –, in quanto, il gusto personale dell’amministrazione appaltante può fare la differenza. Preferiamo, questa volta, lasciar giudicare la questione alla cittadinanza, la quale, come sempre, è quella che apre il portafoglio per pagare le scelte dell’amministrazione pubblica – questa volta parliamo di oltre 90.000 euro – augurandoci che si possa iniziare tutti a vedere le cose per quelle che sono».

Kureishi e Benni tra i grandi autori attesi al festival Scrittura tra Ravenna e Lugo

Tra i protagonisti della rassegna anche Teresa Ciabatti, tra i favoriti per il Premio Strega

Hanif Kureishi 002
Hanif Kureishi

Dopo l’anteprima con Roberto Saviano e Tahar Ben Jelloun torna per la quarta edizione “Scrittura Festival”, la rassegna letteraria ideata e diretta da Matteo Cavezzali e associazione Onnivoro.

Sarà Hanif Kureishi – scrittore pluripremiato incluso dal Times tra i 50 scrittori britannici più importanti dal 1945 a oggi, candidato anche all’Oscar come sceneggiatore – ad aprire il festival lunedì 22 maggio nella prestigiosa restaurata Sala Dantesca della Biblioteca Classense di Ravenna alle 18.30. L’autore, che è stato tra i primi a trattare nei suoi racconti il pericolo della radicalizzazione islamica nelle periferie dell’occidente, parlerà del suo ultimo Uno Zero (Bompiani) in cui racconta la vita di un regista cinematografico depresso e geloso. Dialogherà con lui Davide Tortorella, traduttore e autore televisivo.

Il 23 maggio, sempre a Ravenna, a Palazzo Rasponi alle 18.30 appuntamento con il giornalista dell’Espresso Emiliano Fittipaldi – autore del best seller Avarizia. Le carte che svelano ricchezza, scandali e segreti della Chiesa di Francesco che gli è costato un processo a Città del Vaticano – e che parlerà di Lussuria. Peccati, scandali e tradimenti di una Chiesa fatta di uomini (Feltrinelli).

Il 24 maggio sempre si terrà un incontro con gli autori finalisti del Premio Bancarella Matteo Strukul autore de I Medici – Una dinastia al potere e Valeria Benatti con Gocce di veleno al bagno Perla di Punta Marina (evento in collaborazione con SIL-Confesercenti).

Il 25 maggio tocca invece a Giulia Gianni, ancora a Palazzo Rasponi, con il libro rivelazione del momento sulle tragicomiche avventure di una famiglia di nome e di fatto dal titolo Stiamo tutti bene (La Nave di Teseo) che racconta di una famiglia omogenitoriale. Altra ospite attesa, autrice di un libro di cui si è parlato e letto tantissimo, è quella del 26 maggio: Andrea Marcolongo sarà in Piazza Unità d’Italia, in centro a Ravenna, autrice di Greco lingua geniale dove offre nove ragioni per amare e per raccontare ciò che il greco sa dire in modo unico, speciale, diverso da ogni altra lingua. Seguirà Mauro Corona, lo scrittore amante della montagna. Alpinista e arrampicatore, talmente noto da essere diventato di recente anche oggetto di un’esilarante imitazione da parte di Maurizio Crozza.

Stefano Benni 1
Stefano Benni

Il giorno successivo si ricomincia in piazza alle 18.30 con Silvia Avallone che esordì con il libro Acciaio in cui ci mostrava il lato operaio della Toscana, lontano da colline del Chianti e negozi di souvenir, e che sarà a Ravenna per parlare di Da dove la vita è perfetta. Alle 21 un vero e proprio autore di culto come Stefano Benni tornato da poco in libreria dopo i successi degli ultimi quarant’anni con Prendiluna (Feltrinelli).

Domenica 26 chiusura (a Ravenna) in bellezza con altri due grandi nomi: alle 18.30 Alessandro Robecchi, autore ironico che esordi nella rivista Cuore. Oggi è autore dei testi di Maurizio Crozza e scrittore di romanzi editi Sellerio come Torto Marcio. Alle 21 dello stesso giorno sarà ospite Loredana Lipperini, giornalista culturale di Repubblica e voce di Fahrenheit su Rai Radio3 ha scritto saggi sulla questione femminile e su importanti autori come Stephen King, Alice Munro e molti altri. Il suo ultimo romanzo è L’arrivo di Saturno (Bompiani).

Laboratori. Il programma prevede anche tre mattine del 25, 26 e 27 maggio al Mar, il Museo d’Arte della città di Ravenna, dalle 10 alle 13, in cui si terranno i tre laboratori di scrittura tenuti da esperti del settore. Il primo sarà “Introduzione al dispositivo drammatico” tenuto dall’editor Giulio Mozzi, il secondo, realizzato in collaborazione con la scuola Holden fondata a Torino da Alessandro Baricco, sarà “Epica di una giornata qualunque” dello scrittore e docente della Holden Stefano Piedimonte. Il terzo incontro “Io è un altro. Gli scrittori e la biografia” sarà tenuto da Elena Stancanelli (i laboratori sono a numero chiuso: per iscriversi e chiedere informazioni rivolgersi iscrizioni presso la libreria Dante di Longo o scrivere a info@scritturafestival.com).

Bambini. Il festival avrà iniziative anche per i più piccoli. Lunedì 22 maggio alle 17 ci sarà “Pedaleggiamo: letture in bicicletta con Nati per leggere”. Si parte dalla libreria Dante di Longo tutti insieme, lettori, libraie, genitori e bambini muniti di casco e biciclette per invadere il centro della nostra città con delle letture.

Arte. La parte artistica di Scrittura Festival è curata come sempre di Crac- Centro in Romagna Ricerca Arte Contemporanea che, dal 5 all’10 maggio, curerà la mostra “Post Places” a Santa Maria delle Croci in collaborazione con il Liceo Artistico Nervi Severini.

Il festival a Lugo. Dall’8 all’11 giugno Scrittura torna a Lugo, da due anni seconda casa del festival. Si inizierà con l’inviato di Repubblica Riccardo Staglianò che racconterà di come la tecnologia rivoluzionerà il nostro modo di vivere nei prossimi anni, sarà poi ospite la scrittrice Teresa Ciabatti che con il suo romanzo La più amata (Mondadori) è una dei candidati favoriti per vincere il Premio Strega 2017. E poi, Alberto Rollo, storico direttore editoriale di Feltrinelli che ha lanciato molti degli autori più importanti del panorama italiano tra cui Tabucchi, Benni e Baricco, oggi passato a Baldini&Castolidi e che con il suo romanzo Un’educazione milanese è finalista allo Strega; l’autrice Lidia Ravera che con Porci con le ali segnò l’immaginario degli anni ‘70 ora torna per raccontare come quei giovani ribelli sono invecchiati con Il terzo tempo (Bompiani); Michele Dalai, editore e autore ironico torna con La lentezza della luce (Mondadori) romanzo sul gioco del calcio visto dagli occhi di un ragazzino e sul fatto che “ci vuole talento anche a non aver talento”. Sarà poi ospite Luca Briasco, per molti anni editor della narrativa straniera di Einaudi, oggi passato a MinimumFax, che parlerà di letteratura americana contemporanea da Foer a Franzen passando per Philip Roth e Cormac McCarty. L’autore di molti best seller Andrea Vitali, scrittore amatissimo che ha venduto oltre quattro milioni di copie, sarà ospite dell’ultima giornata che verrà conclusa da un ospite a sorpresa.

Info: www.scritturafestival.com

Forni microonde cinesi senza etichetta di provenienza: sequestro da 50mila euro

Intercettato un container al porto. L’importatore per riavere la merce dovrà pagare una sanzione tra 10mila e 250mila euro

AttachmentGli imballaggi degli elettrodomestici erano senza etichetta di provenienza, circostanza in grado di indurre nei futuri acquirenti finali la convinzione che si trattasse di prodotti di origine italiana e non di fabbricazione cinese: la guardia di finanza ha individuato al porto di Ravenna un container proveniente dalla Cina contenente forni a microonde destinati ad un’azienda nazionale del valore complessivo di oltre cinquantamila euro. La merce è stata sequestrata e all’importatore è stata contestata una sanzione amministrativa che va da un minimo di 10mila a un massimo di 250mila euro. L’operazione trae origine dalla sinergia consolidatasi tra il personale delle Dogane e le Fiamme Gialle di Ravenna.

L’azienda italiana potrà rientrare in possesso dei prodotti sequestrati solo dopo aver pagato la sanzione ed ottemperato, a sue spese, all’obbligo di apporre su ciascun dispositivo, in modo chiaro ed evidente, la dicitura recante la corretta indicazione d’origine. In caso contrario i beni saranno definitivamente confiscati.

L’operazione arriva a pochi giorni dall’ultimo sequestro effettuato al porto di un altro carico di elettrodomestici senza indicazione di provenienza.

Turismo, reputazione e strategia: assegnati due bandi comunali (87mila euro)

I vincitori sono G&M Network e lo studio Giaccardi&Associati. L’assessore: «Obiettivo rendere Ravenna attrattiva tutto l’anno»

Il Comune di Ravenna ha affidato alla società G&M Network la cura della strategia comunicativa per la destinazione turistica con una spesa di 65mila euro e allo studio Giaccardi&Associati l’analisi reputazionale dei nove lidi per una spesa di 22mila euro. Le due imprese, entrambe ravennati e vincitrici di bandi pubblici con un ribasso sulla base d’asta rispettivamente di 5mila euro e tremila, sono riconducibili alla coppia di imprenditori Lidia Marongiu e Beppe Giaccardi.

«Da oggi sono produttivi gli strumenti necessari per rafforzare la comunicazione turistica di Ravenna, con l’obiettivo che la città, i lidi e tutto il territorio siano destinazione turistica attraente e frequentata 365 giorni l’anno», ha detto l’assessore comunale al Turismo Giacomo Costantini presentando l’aggiudicazione dei bandi oggi pomeriggio, 27 aprile, alla commissione consiliare 8. «Accanto a questo primo obiettivo – ha continuato Costantini – ci sono il rafforzamento dell’integrazione tra prodotti turistici, il monitoraggio delle aspettative e dei giudizi dei nostri pubblici di riferimento, il coinvolgimento degli imprenditori del settore nel processo strategico di comunicazione della destinazione. Il lavoro di analisi reputazionale dei lidi si svilupperà in circa tre mesi; l’elaborazione del piano di comunicazione della destinazione Ravenna richiederà circa un anno».

La società G&M Network è nata e ha sede a Ravenna dal 2009: «Numerose le esperienze maturate nella promozione turistica territoriale e nelle strategie digitali – scrive la società – con incarichi svolti per gli assessorati al turismo delle Regioni Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Puglia oltre a numerosi piani di digital marketing realizzati per operatori turistici, consorzi e società di destination management. La strategia di comunicazione prende atto di alcuni punti di debolezza, ma lavora per valorizzare in chiave di sviluppo economico sostenibile e di miglioramento della qualità di vita dei residenti i punti di forza della destinazione Ravenna frutto della combinazione di fattori materiali e immateriali unici e di grande appeal a livello internazionale. Grazie a un piano di dieci azioni la strategia Italian Beauty Experience mira a far diventare Ravenna la meta di chi sogna di fare esperienza della cultura e dello stile di vita italiano dodici mesi l’anno e guarda in particolare ai viaggiatori provenienti dalle 78 destinazioni collegate dall’aeroporto di Bologna. Il piano di comunicazione è articolato in attività di comunicazione online e offline con un potenziamento della strategia sui social media, la realizzazione di un sito di narrazione partecipata della destinazione che sarà promosso con il brand My Ravenna, un progetto di nuova segnaletica turistica coordinata, la realizzazione di una campagna di video-storytelling, la creazione di mini siti tematici, un accurato piano di web marketing per la promozione mirata di pacchetti e offerte turistiche concordate con gli operatori. Tutte le attività saranno basate su un accurato sistema di analisi e monitoraggio della Brand Reputation della destinazione e delle opinioni dei turisti che verranno intervistati e ascoltati attraverso un articolato sistema di indagini di customer analysis. Nel piano di comunicazione trovano posto anche attività e strumenti progettati per favorire il massimo coinvolgimento e ascolto di tutti gli operatori turistici del territorio per i quali saranno anche organizzati seminari di formazione sulle tecniche di content marketing e promozione sui social network più utilizzati dalle nuove generazioni di viaggiatori come ad esempio Snapchat e Instagram».

Lo Studio Giaccardi & Associati così descrive il suo piano per lo studio della reputazione: «Analizzando i trend 2008-2015 dei nove lidi ravennati, arrivi e presenze turistiche risultano in flessione soprattutto per il calo della domanda nazionale (fonte: Osservatorio Turistico Regione Emilia-Romagna). In totale controtendenza, balza agli occhi invece la performance di arrivi e presenze internazionali rispettivamente con +32 percento e +11 percento. È inoltre facile scoprire che la comunicazione web di imprese turistiche e operatori – fattore decisivo nella competizione turistica – è debole e poco orientata a sviluppare attrattività e nuovo incoming. L’idea-guida di risposta a tutto ciò da noi proposta è sviluppare i nove lidi ravennati nella più grande, qualificata e organizzata destinazione-piattaforma “open air” della costa romagnola accessibile online e offline. Lo scopo è costruire insieme la capacità di coinvolgere un cliente “glocale” – internazionale e locale – che unisce domanda e pratica di attività “open air” per più volte e in più mesi all’anno con il desiderio di ritrovarsi e vivere esperienze in un territorio ricco di servizi, cultura e ben vivere. Questo disegno di sviluppo verrà condiviso e strutturato in collaborazione con cittadini e operatori mediante un processo di partenariato fatto di 18 azioni, tra le quali da segnalare l’accesso libero al sito web partecipativo “Ravenna il turismo che vorrei” e la disponibilità di misure oggettive sulla reputazione dei 9 lidi derivate dai commenti di turisti pubblicati sul web negli ultimi 12 mesi».

 

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi