Le famiglie minimizzano l’episodio accaduto alla scuola materna Pasi e confermato dal Comune e dalla coop che gestisce il servizio ristorazione. L’insetto vivo era nel pane fornito da un forno riminese: si ipotizza che sia caduto tra gli alimenti in un momento successivo. Le famiglie criticano la scelta di pubblicare la notizia
«Ci teniamo a confermare piena fiducia alle insegnanti e alla scuola materna Pasi, alla ditta Camst e al personale addetto alla cucina, in merito alla qualità dei pasti forniti». Con queste parole messe per iscritto e inviate via email, genitori della sezione coinvolta dell’asilo comunale di via Augusto Rasponi a Ravenna prendono posizione sull’episodio, riportato su queste pagine nei giorni scorsi, di un verme vivo trovato da una bambina nel pane in mensa. La circostanza è stata al centro di una discussione tra le famiglie a margine di una riunione di classe svoltasi il 21 aprile, già in calendario.
Nello stesso sintetico messaggio i genitori però puntano il dito anche contro la scelta di pubblicare la notizia: «Notizie come quella riportata possono indurre spiacevoli equivoci e considerazioni decontestualizzate. Pur essendo spiacevole il fatto in sé, non essendo chiara la dinamica dell’accaduto, i sottoscritti ritengono che dare spazio a notizie del genere possa recare danni al rapporto di fiducia tra genitori e istituzioni scolastiche, oltre che danno ai lavoratori chiamati in causa». La presenza di un verme vivo nel pane sulla tavola di una mensa scolastica – episodio di cui abbiamo avuto conferma dal Comune e dall’azienda Camst che gestisce il servizio ristorazione prima di pubblicare – non ci sembra solamente un fatto spiacevole in sè ma una circostanza che non può essere considerata normale e quindi incontrovertibilmente una notizia. Riportandola – basterebbe leggere l’articolo – non si è però certo messo in dubbio la professionalità degli insegnanti o la qualità della cucina: la dinamica dell’accaduto non è chiara e potrebbe essere stato solo un incidente, come ha dichiarato anche l’assessore. E se fosse stato solo un incidente, se nessuno avesse delle colpe, ebbene sì, il ritrovamento di un verme in un panino di una materna resterebbe comunque ancora una notizia.
Superlega / Nella semifinale della Final Four per il quinto posto i ravennati battono in tre set la quotata formazione gialloblù al termine di una partita perfetta. Nell’atto conclusivo di lunedì sera, alle ore 20.30 sempre all’Agsm Forum, Torres e compagni se la vedranno con la Lpr Piacenza. Coach Soli: “Stiamo rendendo onore a quella che secondo noi è stata una grande stagione”
L’opposto della Bunge Maurice Torres mvp con 16 punti
La Bunge non si ferma più nei playoff per il quinto posto e nella semifinale della Final Four centra l’impresa espugnando il campo della quotata Calzedonia, infliggendole un secco 3-0. A Verona la squadra di Soli dimostra di avere ancora tanta benzina in corpo e, trascinata da Lyneel, Torres (mvp) e Van Garderen, stacca il pass per la finalissima in programma lunedì sera, alle ore 20.30 sempre all’Agsm Forum, dove sfiderà la Lpr Piacenza, vittoriosa 3-1 sul Gi Group Monza.
Il sestetto titolare del coach Nikola Grbic presenta qualche variazione rispetto all’ultimo precedente disputato a Verona, vinto dalla Calzedonia in tre set. La diagonale è composta dal regista Baranowicz e dal giovane opposto sloveno Stern, mentre in banda ci sono i martelli Kovacevic e Randazzo, al centro Anzani e Zingel e in seconda linea Giovi. Il tecnico Soli schiera dal canto suo la “solita” Bunge, con il regista Spirito, l’opposto Torres, gli schiacciatori Lyneel e Van Garderen, i centrali Bossi e Ricci e il libero Goi.
Nel primo set a spezzare l’equilibrio è un ace di Ricci, che allontana la Bunge sul 7-9, raggiunta dal servizio vincente di Zingel e superata da Kovacevic: 12-11. In battuta è Bossi a firmare il contro-sorpasso (12-13) e poi Randazzo in schiacciata dalla “seconda” pesta la linea: 13-15. Il muro di Zingel riporta il punteggio in parità (16-16), ma la risposta dei ravennati arriva con due punti di fila di Van Garderen: 16-18. Ancora l’olandese indovina le intenzioni di Baranowicz e lo ferma a muro: 17-20 e time out Grbic. Spirito e Van Garderen bloccano Stern e la squadra di Soli vola sul +5: 17-22 e il coach gialloblù interrompe di nuovo il match. La schiacciata fuori bersaglio di Lyneel avvicina la Calzedonia (19-22) e ora è il turno di Soli di chiamare i suoi in panchina. Bossi mette a terra la palla del 20-24, ma Anzani e Baranowicz al servizio (palla destinata ad andare lunga che tocca Torres) annullano i primi due set point: 22-24. Alla terza occasione ci pensa Ricci a far esultare i compagni: 22-25.
E’ di Lecat il primo break della seconda frazione (5-3), al quale risponde Lyneel al servizio (8-8) ma poi lo stesso Lecat e Kovacevic (ace) allontanano di nuovo i padroni di casa: 11-8 e time out Soli. La risposta dei giallorossi è immediata, con tre punti di fila realizzati da Spirito, Lyneel e Van Garderen a muro: 13-14. Torres e Spirito allungano in modo ulteriore sul 14-17 e il coach Grbic fa un doppio cambio, inserendo Djuric e Paolucci al posto di Stern e Baranowicz. La battuta vincente di Kovacevic riporta sotto la Calzedonia: 18-19 e Soli ferma il match. Il fuoriclasse serbo riporta il punteggio in equilibrio (20-20) e si va avanti di pari passo fino a quando Bossi non realizza un ace: 22-24 e time out Grbic. Djuric annulla il primo set ball, ma poi ci pensa Lyneel a raddoppiare il vantaggio: 23-25.
Nel terzo parziale la Bunge si trova subito sotto 6-3, poi Bossi riduce a una sola le lunghezze di distacco con un servizio vincente (6-5) e Ricci e Lyneel firmano il sorpasso: 8-9 e time out Grbic. Lyneel colpisce ancora in battuta dei nove metri e Van Garderen non perdona dalla seconda linea: 8-11. Il francese realizza il terzo ace e Torres stampa il muro del 8-13: Verona è in confusione totale e il tecnico gialloblù chiama i giocatori in panchina. Un errore di Torres avvicina gli avversari (15-18) e Soli ferma il match, ma Lyneel sbaglia anche lui ridando fiato alla Calzedonia: 16-18. Lyneel colpisce per la quinta volta al servizio (16-20), ristabilendo le distanze, poi Torres non fallisce il punto del 17-22. Van Garderen è implacabile (18-23), ma un’invasione a rete vista dal videocheck avvicina di nuovo Verona: 21-23. Torres realizza il punto del 21-24 e Kovacevic sparacchia fuori: 21-25 e la Bunge è in finale contro Piacenza!
Le dichiarazioni del dopo gara
Fabio Soli (allenatore Bunge Ravenna): “Siamo molto contenti di questa vittoria e io sono soddisfatto di questa bella prestazione. Noi siamo scesi in campo per rendere onore a quella che secondo noi è stata una grande stagione, dove siamo partiti con una squadra giovane e con poca esperienza, crescendo gara dopo gara. Verona ha provato a metterci in difficoltà in tutti i modi, utilizzando tutte le alternative che ha nel suo organico, dimostrando che ci teneva molto. Abbiamo disputato una partita di sostanza, giocando tranquilli, facendo vedere il nostro volto più bello. Siamo stati continui in battuta e ordinati in ricezione, mettendo Spirito nelle condizioni migliori per dirigere la squadra. Adesso dovremo usare lo stesso atteggiamento nella finale contro Piacenza, che è più forte di noi. Non dobbiamo fare nulla di diverso di oggi, giocando con la stessa intensità e serenità, provando a disputare un’altra gara di grande sostanza. Solo così potremo battere la Lpr”.
Volley / Tutti i risultati delle ravennati dalla Superlega fino alla Serie D, con la Conad Sicomputer che perde la sfida diretta di San Lazzaro e saluta in modo quasi definitivo il primato. In B2 femminile cade in casa la Liverani Lugo, mentre nella C maschile la Spem espugna il campo del San Giovanni in Marignano e stacca il pass per i playoff
SUPERLEGA
Lo schiacciatore della Bunge Maarten Van Garderen
Final Four Playoff 5° posto Challenge (semifinale) Calzedonia Verona-Bunge Ravenna 0-3 Vedi articolo nella sezione sport
Altra semifinale: LPR Piacenza-Gi Group Monza 3-1.
SERIE B MASCHILE
Girone D (24ª giornata) E’ Più Viadana-Foris Index Cm Cati Conselice 1-3 Vedi articolo nella sezione sport
Altre partite: Fenice Cesena-Montepaschi Mantova 2-3, Sama Portomaggiore-Delta Porto Viro 3-0, Stadium Mirandola-Bluvolley Verona 2-3, Tmb Monselice-Softer Forlì 2-3, Lorini Montichiari-4 Torri Ferrara 3-2. Riposa: Avesani Isola della Scala.
Olimpia Cmc Ravenna-Videomusic Castelfranco di Sotto 3-0 Vedi articolo nella sezione sport
Altre partite: Zambelli Orvieto-San Michele Firenze 3-0, VC Cesena-Ecoenergy 04 Moie 3-2, Emilbronzo 2000 Montale Rangone-Tuum Perugia 0-3, Montesport Montespertoli-Limmi School Bastia 3-2, Sia Coperture San Giustino-Gramsci Pool Reggio Emilia 3-2.
Classifica: Orvieto 58 punti; Conad Sicomputer 55; Olimpia Cmc 54; Perugia e San Lazzaro 53; Moie 41; Castelfranco di Sotto 30; San Giustino e Montale 29; Bastia 28; VC Cesena 25; San Michele 20; Montespertoli 15; Gramsci Pool 14.
Girone C (22ª giornata) Falco San Giovanni in Marignano-Spem Faenza 2-3 (27-25, 27-29, 25-17, 23-25, 13-15)
FALCO SERVIZI SAN GIOVANNI IN MARIGNANO: Lombardi 3, Ercoles 9, Pagnoni, Silvestri 13, Bianchi 15, Silvagni 1, Mair 24, Santi 18, Montesi (L), S. Benedetti (L). Ne: M. Benedetti, Rossi, Moretti. All.: Gramaccioni.
SPEM FAENZA: Sintini 19, Manoni 1, Bendi 9, Mattioni, Anconelli, Marchetti 16, Giugni 13, Soglia 15, Bianchedi 2, Bertoni 2, Laghi 1, Berti (L). All.: Visani.
ARBITRI: Fanucci e Tramontano.
Altre partite: Budrio-Casalecchio 3-2, Rubicone In Volley San Mauro Pascoli-Burger King Bologna 3-0, Romagnabanca Bellaria-Villafranca 3-0, Titan Services San Marino-Conad Riviera Rimini 3-0. Riposo: Zinella Bologna.
Classifica: Zinella 48 punti; San Marino 46; Rubicone e Spem Faenza 43; Bellaria 41; San Giovanni M. 40; Villafranca 25; Conad 15; Casalecchio 14; Burger King 9; Budrio 6.
SERIE C REGIONALE FEMMINILE
Girone C (24ª giornata)
Una esultanza delle giocatrici della My Mech
Fenix Energia Faenza-Banca San Marino 3-2 (14-25, 25-22, 25-14, 20-25, 15-10)
FENIX ENERGIA FAENZA: Bina 3, Francesconi 12, Pasini 15, Gorini 5, Goni 4, Emiliani 6, Guardigli 4, Guerrini 7, Maines 2, Zama, Macchi (L), Gregori (L). Ne: Puliti. All.: Bazzocchi.
BANCA SAN MARINO: Bacciocchi 5, E. Parenti 9, Benvenuti 9, Magalotti 4, Tomassucci 18, Pasolini 9, C. Parenti, Fiorucci 4, Padovani, Carnesecchi, Ridolfi (L). Ne: Zanotti. All.: Nanni.
ARBITRI: Crescentini e Svetoni.
My Mech Cervia-Gut Chemical Bellaria 3-1 Vedi articolo nella sezione sport
Altre partite: Progresso Castel Maggiore-Rubicone In Volley Savignano 1-3, Montevecchi Imola-Cattolica 3-2, Tomi Bellaria Bologna-Flamigni Kelematica San Martino in Strada 3-2.
Classifica: Cervia 62 punti; San Marino 53; Ozzano 51; Riccione 45; Rubicone 44; Faenza e San Martino in Strada 37; Olimpia Master Cmc 35; Tomi 28; Cattolica 27; Montevecchi 26; Teodora 23; Castel Maggiore 21; Bellaria 15.
Serie C femminile / La My Mech batte Bellaria in tre set, ma ancor prima di giocare (ko della Banca San Marino a Faenza) ha centrato la promozione in B2. La partita non ha storia, con le gialloblù di Braghiroli che si sono aggiudicate con autorità le frazioni disputate contro il fanalino di coda
L’esultanza delle ragazze della My Mech per la promozione in B2
Una festa annunciata e meritata. La My Mech Cervia torna dunque in B2 dopo la salvezza della passata stagione e la successiva cessione dei diritti a Imola. Con due giornate di anticipo sul termine del campionato, le gialloblù di coach Braghiroli hanno infatti superato 3-0 il fanalino di coda Bellaria, coronando una stagione da applausi, fatta di numeri impressionanti e di un crescendo entusiasmante (dieci successi per 3-0 di cui nove nel girone di ritorno). La promozione matematica è arrivata ancor prima di giocare, per effetto del ko pomeridiano del San Marino a Faenza.
Nel match contro il Bellaria, il tecnico Braghiroli ha mandato in campo il miglior sestetto a disposizione, ovvero quello con Ginesi in regia, Magnani opposta, Agostini e Lvova schiacciatrici, Furi e Vanzolini al centro e Marchi libero. La gara ha preso subito la piega giusta (5-2 e 15-7) e il primo set se n’è andato in scioltezza. Nonostante il risultato già acquisito, la My Mech ha mantenuto altissimo il grado di concentrazione anche nel secondo periodo (12-4), fino al 25-18. Nel solco tracciato dai due precedenti parziali, la sfida non ha avuto sussulti, con le padrone di casa capaci di guadagnarsi un buon margine (5-2 e 12-4) e di gestirlo con sicurezza nonostante il ritorno delle ospiti (19-13). Il 25-22 conclusivo ha dato inizio ai meritati festeggiamenti.
Serie D / Davanti ai 2500 spettatori del “Benelli” un gran gol di Selleri basta ai giallorossi per aggiudicarsi lo scontro diretto con il Rovigo: con il pareggio dell’Imolese, sono tre ora i punti di vantaggio della squadra di Antonioli a due gare dal termine
Ravenna-Delta Rovigo 1-0 RAVENNA (4-3-1-2): Venturi; Ballardini, Mandorlini, Venturini, Rrapaj; Selleri, Lelj, Forte (27’ st Innocenti); Pregnolato (36’ st Derjai); Graziani (29’ st Broso), Luzzi. A disp.: Spurio, Giacomoni, Mingozzi, Boschetti, Sabba, Ambrogetti. All.: Antonioli.
DELTA ROVIGO (4-3-3): Boccanera; M’Boup (17’ st Ilari), Dionisi, Sentinelli, Fabbri; Gattoni, Tarantino (31’ st Zubin), Miotto (8’ st Contri); De Anna, Ferrari, Alessandro. A disp.: Careri, Potenziani, Fortunato, Nichele, Migliorini, Soro. All.: Parlato.
ARBITRO: Di Cairano di Ariano Irpino.
RETE: 26’ pt Selleri.
NOTE – Ammoniti Venturini, Tarantino, Dionisi, Broso. Spettatori circa 2500. Angoli: 5-7. Recupero: 1’ e 3’.
La Curva Mero tutta piena come ai tempi della Serie B
2500 cuori palpitanti e ribollenti di passione al Benelli (coreografia di bei tempi andati), 20 leoni ruggenti e affamati in campo: il mix perfetto per una giornata perfetta. Il Ravenna stende il Delta con un eurogol di Selleri, l’Imolese pareggia col Lentigione: i giallorossi scattano a due miglia dal traguardo e sa tanto di fuga per la vittoria. Servono 4 punti nelle prossime due partite (Ribelle in trasferta e Sangiovannese in casa) per coronare il clamoroso ma meritato obiettivo della Lega Pro. Ravenna vede riaccendersi una luce calcistica importante. E intanto un altro obiettivo l’ha già raggiunto: riportare la sua gente allo stadio. Una cornice di pubblico così non si vedeva dall’11 ottobre 2009, quando per un Ravenna-Reggiana di Prima Divisione Lega Pro tra paganti e abbonati si contarono 2653 spettatori.
Il match inizia con un pallonetto di De Anna al 3’, che sorvola la traversa di poco, e con un colpo di testa alto di Luzzi all’8’. Questi sono solo gli assaggi di inizio-gara, poi però sembra emergere una fase in cui le due formazioni appaiono contratte, timorose di scoprirsi e di concedere spazi. Lo trova Alessandro al 19’, con un pericoloso tiro spiovente che va di poco alto; lo trova meglio al 26’ Selleri che dai 20 metri abbondanti carica il sinistro e fa partire un proiettile che plana in rete alla destra di Boccanera, tradito dalla strana traiettoria del tiro. Esplode la gioia della squadra, si incendia il Benelli, si sveglia il Delta che sfiora il pari in due occasioni. Al 36’ cross di Alessandro a tagliare la difesa di casa, sul lato di destra irrompe Sentinelli, gran bordata e grande deviazione di Venturi che chiede aiuto alla traversa; al 45’ passaggio filtrante per Alessandro che si gira rapidissimo e al volo cerca il primo palo: Venturi fa scudo col corpo in angolo.
La ripresa vede il Ravenna subito propositivo ma impreciso al momento dell’ultimo passaggio e quando al 16’ Ballardini trova lo spiraglio per battere a rete, è la provvidenziale deviazione di un difensore ospite a negare il possibile 2-0. Parlato prova a cambiare uomini e schema, passando al 4-2-3-1 e al 4-2-4 con Ilari, Antonioli lancia un chiaro messaggio inserendo due attaccanti freschi, Innocenti e Broso. Il Delta attacca ma non sfonda, il Ravenna chiude bene ogni varco e riparte di slancio e fa vedere a tutti perché è la miglior difesa e perchè ha preso una sola rete nelle ultime sette partite. L’unico pericolo, in realtà, arriva al 42’ quando il siluro di Gattoni da fuori sorvola la traversa. Poi è festa giallorossa, nel tripudio del Benelli.
Calcio / Tutti i risultati delle formazioni ravennati. In Serie D il Ravenna batte il Delta Rovigo nello scontro diretto grazie a un gol di Selleri e consolidano il primato, aumentando a tre punti il distacco sull’Imolese, fermato in casa sull’1-1 dal Lentigione. La Ribelle pareggia a Castelfranco e vede più lontana la salvezza diretta. Nel girone F l’Alfonsine si divide la posta in palio con il San Marino al termine di un match senza reti
Classifica: Diegaro 76 punti; Russi 65; Giovane Cattolica e Reda 56; Del Duca 55; Torconca 52; Gambettola 51; Ronco 49; San Pietro in V. 46; Cotignola 45; Stella 44; Gatteo 41; Tropical 37; Savarna 32; Real Dovadola 30; Bakia 29; Fosso Ghiaia 24; Vallesavio 19.
Utenti costretti a viaggi di chilometri per comprare i farmaci, così il Comune ha disposto l’apertura di un dispensario, una sorta di succursale farmaceutica aperta tutto l’anno.
Il Comune di Ravenna dispone l’apertura di un nuovo punto farmaceutico a Fosso Ghiaia. A chiederlo era stato il consiglio territoriale: la frazione si trova priva di una farmacia. Un disagio sentito soprattutto dalla popolazione anziana, come spiega la stessa delibera portata in giunta dall’assessore Massimo Cameliani che ricorda anche la necessità di percorrere una “strada statale ad elevata percorrenza” per l’approvigionamento di farmaci.
Per questo in “via sperimentale” la giunta municipale ha disposto l’apertura di un dispensario farmaceutico all’interno del centro abitato. Il punto vendita farà capo ad una delle sedi più vicine a Fosso Ghiaia. La legge regionale sul tema dispone che si sondi la disponibilità delle tre farmacie nei dintorni della frazione, partendo da quella più vicina. In caso tutti rinuncino il Comune potrebbe disporre un servizio di farmaci a domicilio.
In questo caso non dovrebbe essercene bisogno perché, come spiega lo stesso Cameliani, «dai primi sondaggi, il farmacista di Classe sembra orientato ad accettare». Si tratta in questo caso di una privata ed è la più vicina a Fosso Ghiaia. Secondo l’esponente della giunta potrebbe aprire già nelle prossime settimane: il dispensario è parte integrante della farmacia titolare e, rispetto ad essa, non fa i turni, ha orari ridotti e non esegue preparazioni mediche. Vende perciò solo farmaci già confezionati.
Le novità per quanto riguardano le farmacie nel territorio comunale non finiscono qui. Con l’apertura di una seconda sede farmaceutica fissa (la numero 43) a Lido Adriano, viene meno la necessità di una farmacia succursale stagionale estiva che faceva capo in questo caso alla sede di Punta Marina. Le succursali vengono infatte aperte, in modo simile ai dispensari, per provvedere a particolari esigenze – in questo caso legate all’afflusso turistico – di una località. «Abbiamo valutato – spiega Cameliani – di revocare le aperture di succursali nel caso in cui in zona aprano nuove farmacie fisse e aperte tutto l’anno. Abbiamo fatto così per Lido Adriano e ci muoveremo allo stesso modo nel caso si ripresentino casi analoghi».
La giunta ha deciso che rimarranno aperte le succursali farmaceutiche estive a Lido di Dante, Marina Romea, Lido di Classe e Lido di Savio. In futuro, quando si saprà con esattezza dove saranno aperte le due nuove sedi farmaceutiche previste dalla pianta organica (Bassette e Lido di Classe-Lido di Savio) si valuterà se sia venuta meno l’opportunità di tenere aperte queste succursali.
Alessandro Montanari
Fabio Sbaraglia è appena stato scelto come guida del partito nell’aula comunale dopo l’elezione a segretario di Barattoni: le sue idee sul futuro dei Dem
Responsabile del comitato comunale per Orlando, Fabio Sbaraglia è consigliere a Palazzo Merlato, Presidente della commissione cultura e appena diventato capogruppo Pd dopo l’elezione a segretario comunale di Alessandro Barattoni. In queste settimane è stato in giro a presentare la mozione che nel ravennate ha raccolto il 32 percento. Sbaraglia ha partecipato alla convenzione nazionale e sarà candidato il 30 aprile nelle liste proprio in rappresentanza della mozione Orlando.
Sbaraglia, le piace stare in minoranza? Non teme la sconfitta?
«Credo che certe battaglie vadano fatte, a prescindere dalla probabilità di successo e credo anche che questa sia l’occasione giusta per il confronto all’interno del partito. E per quanto io non sia mai stato antirenziano, anzi lo votai tre anni fa, e abbia apprezzato anche alcune cose fatte, in questi anni ho mantenuto un atteggiamento critico ma costruttivo. In vista del congresso ho trovato un candidato, Orlando, che ha tenuto un atteggiamento simile. È stato ministro nel governo Renzi senza per questo appiattirsi completamente sulle sue posizioni».
Ma l’essere stato ministro non gioca a suo sfavore? Qual è in fondo tutta questa differenza?
«Innanzitutto nell’idea di partito, un partito che sta soffrendo, che ha bisogno di restituire centralità agli iscritti e di aprirsi maggiormente al confronto tra le minoranze».
Ma il fatto stesso che Orlando sia stato al governo Renzi non è la prova che l’ex segretario in realtà ha dato spazio alle minoranze?
«Orlando è stato uno dei migliori ministri del governo e immagino e spero sia stato scelto per ragioni di competenza, oltre che di equilibri politici. Il punto però è che serve un segretario in grado di fare sintesi e non di andare alla conta con il pallottoliere. Serve un clima meno da tifo…»
Tutte questioni che riguardano il partito dove però Renzi ha stravinto nei circoli. Come se lo spiega? C’è stato quel mutamente genetico del partito di cui tanti parlano? Inoltre, questi argomenti non rischiano di appassionare poco i semplici elettori che dovrebbero votare il 30 aprile?
«Sono successe molte cose. Molti dei potenziali elettori di Orlando in effetti hanno lasciato il partito, ma non adesso, nel corso degli anni. E credo che queste persone, insieme a molte altre, siano in realtà interessate eccome a cosa accade in quello che ancora per molti è l’unico partito attorno al quale è possibile pensare di costruire un governo di sinistra nel paese».
Tra questi ci potrebbero essere anche gli scissionisti di Mdp? E quanto danno potrebbe aver fatto alla causa di Orlando?
«Non mi riconosco nelle piccole realtà identitarie e no, non credo che verranno in massa a votare il 30 aprile visto che hanno fondato un nuovo partito. Danno a Orlando? Sicuramente hanno favorito il compattamento di molti iscritti attorno all’ex segretario in carica, che viene visto come una vittima e che forse anche per questo ha raccolto tanti consensi nei circoli. Ma va anche detto che questa scissione apre scenari interessanti e spazi di rinnovamento con meno condizionamenti».
Tra gli argomenti di chi sostiene Renzi c’è il fatto che avrebbe più possibilità di vincere le elezioni nel 2018. Non è d’accordo?
«In realtà in questi anni il Pd ha perso amministrative e referendum, non mi sembra che Renzi possa rappresentare una garanzia in questo senso. E se si guardano i sondaggi, al momento non mi sembra proprio che il Pd di Renzi possa vincere».
Vero è, però, che Orlando è sicuramente meno carismatico e non appare un trascinatore di folle…
«Può darsi, ma credo che il modo di proporsi di Orlando sia ciò di cui c’è bisogno, meno tweet e meno spinta sulla comunicazione per dare l’idea di una dinamicità che poi non sempre si trasforma in soluzioni concrete, e una maggiore attenzione alla complessità delle sfide che ci aspettano».
Tra i vostri slogan c’è quello di un maggior dialogo con le forze di sinistra. Ma quali?
«La domanda in effetti non è semplice. Si potrebbe partire dall’esempio realtà locali, come quella di Ravenna, dove il Pd ha vinto con forze come Sinistra per Ravenna e adesso conta in maggioranza anche Mdp…»
Sì, qui il Pd ha vinto anche con i voti del Pri e un aiuto è arrivato dai 5Stelle che non hanno presentato il simbolo…
«Ma il Pd avrebbe vinto più facilmente se fosse stato da solo? Tanto più che un’alleanza ampia significa un più larga rappresentanza sociale e un più largo coinvolgimento nelle scelte. Il che mi sembra una ricchezza»
Lei continua a parlare di dialogo a sinistra. Ma c’è un provvedimento del governo che sta sollevando le proteste di sinistra è proprio quello che porta il nome anche del ministro Orlando, insieme a quello di Minniti. Un provvedimento considerato da molti operatori e da onlus che si occupano di migranti discriminatorio verso i richiedenti asilo e punitivo verso le persone più in difficoltà nelle città, considerate come un pericolo al decoro.
«Il decreto di cui stiamo parlando è sicuramente perfettibile e sta stimolando un dibattito anche all’interno del nostro partito. È un decreto che cerca di mettere ordine alla situazione attuale cercando di contemperare accoglienza e legalità. Questo decreto si completa con quello sui minori non accompagnati che non potranno più essere respinti. Ma di fatto si propone di gestire diversamente i problemi che oggi ci coinvolgono anche per via dell’assenza insopportabile di politiche comunitarie in materia di immigrazione. Su questo nel programma di Orlando ci sono parole chiare in direzione dello Ius Soli, della riforma del sistema di naturalizzazione, del superamento del reato di immigrazione clandestina, della creazione di corridoi umanitari dalle aree di guerra, su questi presupposti mi aspetto che si possa aprire un dialogo costruttivo anche a sinistra». (fe. an.)
Serie B / I faentini conquistano una preziosa vittoria in un match molto equilibrato con Piacenza e conservano la quinta posizione al termine della regular season. La squadra di Regazzi nei quarti playoff sfiderà l’All Food Firenze
Missione compiuta. La Rekico corona la sua grande stagione con il quinto posto, un risultato meritato arrivato al termine di un match acceso e combattuto contro Piacenza. Nei play off i faentini affronteranno l’All Food Firenze, quarta nel girone A, serie che inizierà nel prossimo week end. A breve verranno ufficializzate le date e gli orari delle gare in terra toscana, mentre la partita al PalaCattani si disputerà mercoledì 3 maggio alle 19.
Sin dalla prima azione la partita è accesa e combattuta, con la Rekico che prova ad andare in fuga in diverse occasioni raggiungendo anche i 7 punti di vantaggio, ma la Bakery risponde sempre colpo su colpo grazie a ottime trame offensive ai canestri di tutti i suoi giocatori. Anche Faenza però non è da meno ed è brava a ricucire il passivo quando Piacenza prende l’inerzia. Con questo copione, la partita non può che decidersi con un finale punto a punto ed infatti al 37’ il punteggio è di 66-66. Proprio in questo momento ritorna decisiva la solita difesa faentina. Anche l’attacco gira e con un libero di Benedetti e il canestro di Casadei, la Rekico ritorna avanti 69-66 poi Penserini spara la tripla del 72-66 infiammando il Cattani. Iattoni completa l’opera recuperando palla e segnando in sottomano il 74-66 a 1’05’’ dalla fine, parziale che sembra presagire la vittoria. A 21’’ dalla fine Perin sbaglia due liberi, Bruni lo imita da tre e Casadei cattura il rimbalzo subendo fallo. Il pivot dalla lunetta segna entrambi i liberi e la Rekico può esultare. E ora sotto con i play off.
Basket / Il programma con tutte le partite e i risultati dalle squadre ravennati dalla Serie A2 fino alla Promozione. In B la Rekico batte Piacenza e chiude al quinto posto: nei quarti di finale dei playoff i faentini affronteranno la All Foods Firenze. Nella C Gold l’Orva espugna il campo del Pontevecchio
SERIE A2
Girone Est (30ª giornata) Orasì Ravenna-Dinamica Generale Mantova 67-85 Vedi articolo nella sezione sport
Classifica: Orzinuovi 50 punti; Bergamo 48; Piacenza 44; Cento 42; Faenza e Lecco 38; Reggio Emilia e Crema 30; Padova e Desio 28; Milano 24; Costa Volpino 20; Sestu e Vicenza 18; San Vendemmiano 14; Iseo 10.
Playoff: nei quarti di finale del tabellone B la Rekico Faenza affronta la All Foods Firenze (serie al meglio delle tre gare)
SERIE C GOLD
Girone Emilia Romagna (1ª giornata fase a orologio)
Pontevecchio Bologna-Orva Lugo 78-93
Altre partite: G. Scirea Forlì-Montecchio, Ozzano-Salus Bologna 65-67, Fiorenzuola-4 Torri Ferrara, Pall. Titano-Imola, Bologna Bk2016-PSA Modena.
Classifica: Lugo 44 punti; Ozzano 40; Salus Bologna 38; Fiorenzuola e 4 Torri Ferrara 30; Pall. Titano 28; Imola e G. Scirea Forlì 22; Montecchio 20; Bologna Bk2016 14; PSA Modena e BSL San Lazzaro 12; Pontevecchio Bologna 4.
Dalla camminata lungo il Senio fino alla festa a Ca’ di Malanca: ecco cosa fare per ricordare la vittoria sul nazifascismo di 72 anni fa
La festa lungo il Senio
Ravenna si appresta a celebrare l’anniversario della Liberazione, quest’anno il settantaduesimo, con cerimonie commemorative, appuntamenti di carattere storico, culturale e didattico e la ormai consueta pedalata in pineta. Le celebrazioni avranno luogo martedì 25, alle 11, in piazza del Popolo con la deposizione di corone alla lapide dei partigiani caduti per la liberazione dal nazifascismo. Seguirà l’esibizione della banda musicale cittadina. Nella stessa giornata, con ritrovo alle 9.45 in via Galilei si svolgerà anche la tradizionale “Pedalata della Liberazione”. La partenza è prevista alle 10.30: il percorso interesserà la rotonda Gran Bretagna, Ponte Nuovo, via Romea Sud, via Classense (Classe), via Morgagni (ultima a destra prima del passaggio a livello), la pista ciclabile nella pineta di Classe, la carraia del Cippo, ponte Botole e la carraia Querce di Dante, per arrivare a Ca’Acquara, storica casa pinetale sulla Bevanella. L’arrivo è previsto alle 12 (info lgasparini@comune.ra.it e 0544/482266).
A Cervia la banda e il corteo per la deposizione delle corone sono in programma lunedì 24 aprile, dalla mattina, mentre il giorno dopo da segnalare l’estemporanea d’arte sul tema della Liberazione in piazza Garibaldi.
A Faenza, oltre alle iniziative più istituzionali, l’appuntamento si rinnova con l’intervento teatrale a cura del Teatro Due Mondi, il 25 aprile alle 11.30 in piazza della Libertà. Si tratta della performance “Azione per la libertà” del gruppo del laboratorio di teatro partecipato “Senza confini”, che vede tra i partecipanti anche migranti.
L’appuntamento è poi per il pranzo del 25 aprile tra le colline di Brisighella (Monte Romano), a Ca’ di Malanca, museo e centro residenziale sulla Lotta di Liberazione in Emilia-Romagna. Dopo il pranzo alle 14.30 interverranno i sindaco di Brisighella e Faenza e seguirà il concerto “La Resistenza e Briacadanda”. Nella Bassa Romagna, oltre agli appuntamenti istituzionali nei vari centri del Lughese, l’appuntamento clou è lungo il fiume Senio. Martedì 25 aprile si terrà infatti la quattordicesima edizione della camminata sul fiume “Nel Senio della memoria”. Diciotto chilometri di teatro, musica e memoria, lungo un percorso che va daCotignola ad Alfonsine. Come sempre ci saranno due partenze tra cui poter scegliere, entrambe alle 9: da Cotignola il ritrovo è nella piazzetta Gino Zoli (qui, prima della partenza, il cantautore cesenate Enrico Farnedi presenterà una nuova canzone per la Liberazione); da Alfonsine la partenza sarà in piazza Monti, per l’inaugurazione del Parco Insieme (qui ci sarà lo spettacolo “Anche la mia voce per la Resistenza… teniamoci per voce, letture poetiche e musica”). Lungo il percorso sono in programma altri concerti, mostre e letture fino al ricongiungimento dei due gruppi alle 12 nel parco di Masiera.
Nel pomeriggio musica nel parco con i Khorakhanè e poi la partenza verso Fusignano, in via Rossetta, per il concerto di musica balcanica con i Gjamadani. Alle 17 è previsto l’arrivo a Rossetta, nel Giardino del vecchio Asilo, dove ci saranno lo spettacolo “Il partigiano del sorriso: Silvio Corbari”, di Luca Rosetti del Teatro lunatico, e il concerto balcanico degli Ajde Zora. Alle 18 merenda offerta e rientro in corriera al punto di partenza (fermate ad Alfonsine, Bagnacavallo, Cotignola, Fusignano, Lugo). Alla camminata parteciperanno anche i ragazzi richiedenti asilo ospiti presso le strutture del Cefal di Lugo, in tandem linguistici itineranti solidali in lingua francese, inglese e italiana. La progettazione e il coordinamento dell’iniziativa è a cura dell’associazione Primola di Cotignola. Info: 333 4183149, email info@primolacotignola.it.
In caso di pioggia la camminata sarà posticipata al 1 maggio.
E’ stato condannato a 26 anni nell’ambito del processo Black Monkey. Ora ha dato indicazioni alla Procura sui giri di affari della ‘Ndrangheta al Nord
Il gioco d’azzardo con slot machine truccate era il core business del clan Femia
Dopo aver “scoperto” che la mafia fa affari anche da queste parti, ora l’Emilia-Romagna potrebbe avere il suo primo pentito. Nicola Femia, secondo quanto riportano i maggiori quotidiani nazionali, starebbe infatti collaborando con i magistrati della Dda di Bologna il giro d’affari tra la ‘Ndrangheta e l’Emilia Romagna. Femia è stato condannato a febbraio a 26 anni e 10 mesi nell’ambito del processo che lo vedeva imputato insieme ad altre 29 persone per associazione a delinquere di stampo mafioso.
Il business principale secondo i magistrati era quello delle slot machine truccate che aveva diramazioni anche nel Ravennate (dove la famiglia viveva) e nell’Imolese. Secondo le ricostruzioni dei quotidiani, già al momento della condanna l’uomo aveva cominciato a parlare con i magistrati: il primo verbale porterebbe infatti la data del 16 febbraio.
Femia starebbe raccontando la connessione tra gli imprenditori emiliano-romagnoli e i clan calabresi. Per ora, come ha spiegato il procuratore Giuseppe Amato al Corriere della Sera sta dando «indicazioni utili sia a noi che ad altre Procure», nello specificio quella di Catanzaro e la dda di Roma. Da queste rivelazioni potrebbero partire altre inchieste e Femia potrebbe quindi guadagnarsi la fiducia dei magistrati che pochi mesi fa lo hanno fatto condannare.