sabato
23 Agosto 2025

Morso a una mano per difendere il suo cane da un altro liberato dal padrone

La vittima dell’aggressione ha temuto il peggio perché utilizza un farmaco anticoagulante per motivi di salute. Prognosi di dieci giorni e denuncia per lesioni personali al proprietario dell’animale che ha aperto il cancello di casa

Mentre si trovava per strada a Faenza, a spasso con il proprio cane di taglia media, un uomo è stato morso a una mano da un Labrador uscito da un giardino privato dopo che il proprietario aveva aperto il cancello. È accaduto nel pomeriggio di ieri, 13 aprile. L’episodio non ha avuto gravi conseguenze anche se in un primo momento la vittima dell’aggressione ha temuto il peggio perché utilizza un farmaco anticoagulante per motivi di salute: l’intervento dei soccorsi, chiamati dall’uomo, e l’immediata medicazione in ospedale hanno permesso di tamponare la ferita. I medici hanno diagnosticato una prognosi di dieci giorni e l’uomo ha denunciato il proprietario del labrador per lesioni personali. Quest’ultimo dovrà rispondere anche della violazione amministrativa, e relativa sanzione, per omessa custodia di animale.

Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine intervenute, l’aggressione è avvenuta quando l’uomo si è fermato con il proprio cane in corrispondenza del giardino dove il Labrador abbaiava e ringhiava. I padroni di casa gli avrebbero richiesto di allontanarsi e lui avrebbe risposto che trovandosi sulla pubblica via e non all’interno di una proprietà privata non era tenuto a spostarsi. A quel punto il proprietario del Labrador ha aperto il cancello e l’uomo, per difenere il proprio animale, è stato morso. Le conseguenze dell’aggressione non sono state più gravi anche perché il padrone del Labrador ha afferrato l’animale riportandolo all’interno del giardino.

Graziani: «L’entusiasmo dei nostri tifosi deve essere uno stimolo in più per noi»

Serie D / Felice per il trionfale rientro a Ravenna, l’attaccante non si fa prendere dall’entusiasmo e pensa già alla prossima sfida con il Rovigo: «Adesso siamo padroni del nostro destino e vogliamo arrivare fino in fondo. La spinta dei tifosi deve rappresentare uno stimolo in più»

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L’attaccante giallorosso Ivan Graziani

Domenica scorsa, prima della partita contro il Castelvetro e con cinque punti di ritardo dall’Imolese, nemmeno il più ottimista dei tifosi giallorossi avrebbe sperato dopo quattro giorni di vedere il Ravenna in cima alla classifica. La capolista rossoblù però è incappata in due sorprendenti ko, mentre la squadra di Antonioli ha fatto bottino pieno, battendo prima gli emiliani senza grossi problemi al “Benelli” e poi la Colligiana a domicilio, al termine di una gara a lungo sofferta. A mettere lo zampino su questo successo ci ha pensato anche Ivan Graziani, con l’assist per il gol del 2-0 di Innocenti che di fatto ha chiuso la sfida, ma che dall’alto della sua esperienza non si fa prendere dai facili entusiasmi.

Ivan, qual è stata la chiave di volta della vittoria in terra toscana contro un avversario pericoloso come la Colligiana?
«Questo è un campionato molto tosto, dove nessuna gara inizia con un risultato scontato e l’abbiamo visto nella giornata di ieri. Abbiamo affrontato il match nel modo giusto, correndo anche dei rischi in quanto la nostra intenzione era quella di attaccare per passare in vantaggio. Contro una squadra come la Colligiana, che lotta per salvarsi, non è mai facile giocare ed è stato fondamentale sbloccare il punteggio con la rete di Forte. Siamo stati bravi a mettere in pratica quello che ci eravamo prefissati nei giorni precedenti alla partita».

Cosa avete provato quando siete tornati a Ravenna, accolti quasi da eroi dai tifosi giallorossi?
«E’ stata una grande emozione, una cosa che non capita molto spesso. Un bel gesto da parte dei nostri sostenitori, che ci dà uno stimolo in più per continuare su questa strada nelle prossime tre gare. Non dobbiamo però cullarci su quello che abbiamo fatto finora, ma anzi sfruttare questo entusiasmo in maniera positiva, senza alcuna frenesia».

Domenica scorsa avreste mai sperato di trovarvi in vetta alla classifica prima della sosta di Pasqua?
«In quel momento della stagione c’erano ancora quindici punti in palio e noi ci abbiamo sempre creduto, anche se non ci aspettavamo di salire così in fretta. A volte sono più pericolose le sfide con le formazioni in lotta per la salvezza, che gli scontri diretti. Il calcio è strano e basta un piccolo calo di concentrazione per rovinare quanto di buono fatto in precedenza».

Adesso vi aspetta qualche giorno di riposo e poi dovrete iniziare a preparare la gara contro la terza forza del girone, il Rovigo, dietro solo due punti. Sale la tensione?
«Bisogna sfruttare i giorni che abbiamo in più per ricaricare le pile e recuperare gli infortunati, in modo da presentarci a mille sul campo del “Benelli”. Questo è un campionato in cui non si può mai essere tranquilli e per raggiungere l’obiettivo del primo posto sarà necessario vincere tutte e tre le prossime partite. Il destino è nelle nostre mani e a questo punto proveremo a raggiungere un traguardo che a inizio stagione era quasi insperato».

Riscossione tributi e multe, la società Ravenna Entrate ora pubblica al 100 percento

La giunta delibera l’uscita dal capitale di Sorit (gruppo Carira): «La conclusione del rapporto è dettata da un cambio di normative a livello nazionale». Si passa da un cda con 5 membri a un amministratore unico e l’assessora al Bilancio prevede un risparmio di 50mila euro

La giunta comunale di Ravenna ha approvato le modifiche allo statuto di Ravenna Entrate – la società che si occupa dei servizi di riscossione e gestione delle entrate tributarie, patrimoniali e delle multe della polizia municipale – per la trasformazione della società da organismo misto (60 percento Ravenna Holding e 40 percento Sorit, società del gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna) a società esclusivamente pubblica, secondo il modello organizzativo “in house providing”. La delibera di giunta – presentata dall’assessore al Bilancio, Valentina Morigi, in attuazione dell’indirizzo espresso dal consiglio comunale nel mese di dicembre – arriverà  in consiglio comunale il 19 aprile.

La modifica della natura di Ravenna Entrate è dettata dal mutato quadro normativo e giurisprudenziale in materia: «Connotandosi la riscossione dei tributi come servizio pubblico – si legge nella nota del Comune – si ammettono, quali modalità organizzative, la gestione diretta (non praticabile per i vincoli normativi esistenti) o, appunto, la gestione “in house providing”, che prevede l’affidamento diretto ad una società pubblica controllata dal Comune in modo analogo ai servizi gestiti in forma diretta». La nota dell’amministrazione comunale sottolinea che «la conclusione del rapporto con Sorit è dettata da un cambio di normative a livello nazionale; i rapporti tra l’amministrazione e la Cassa di Risparmio di Ravenna continuano in modo positivo, anche in virtù del fatto che la stessa si è nuovamente aggiudicata, pochi mesi fa, l’appalto quinquennale per il servizio di tesoreria comunale».

Alcune precisazioni da Morigi: «Il nuovo modello di società pubblica prevede che budget e bilanci d’esercizio della società debbano essere approvati dal consiglio comunale. Inoltre preserva la possibilità di mantenere nella società Ravenna Entrate spa le funzioni pubbliche amministrative di accertamento, liquidazione e riscossione dei tributi ed altre entrate comunali anche in una prospettiva eventuale di assolvere tali funzioni in futuro anche per altri enti pubblici. Si stima, per l’immediato, una riduzione di costi amministrativi per circa 50mila euro, derivante dalla previsione di un amministratore unico in luogo dell’attuale consiglio di amministrazione, composto di cinque unità».

Congresso Lega Nord, Pini contro Salvini: «Vedo tanti militanti scarichi»

Il deputato ravennate appoggia la candidatura di Gianni Fava per la segreteria del Carroccio. Perplessità sull’espansione nazionale: «È difficile passare in poco tempo da “Napoli merda” a “Napoli è casa mia”». Missione impossibile? «Anche il Barcellona doveva vincere con la Juventus…»

PiniIl nome di Gianluca Pini, deputato della Lega Nord residente a Fusignano (recentemente eletto anche nel consiglio territoriale del Mare a Ravenna) e di fatto anima del Carroccio in Romagna, è girato tra quelli che avrebbero potuto sfidare l’attuale segretario Matteo Salvini al prossimo congresso della Lega a maggio. Pini, in realtà, non si candiderà ma ha dichiarato l’intenzione di appoggiare Gianni Fava, assessore della Regione Lombardia, di cui condivide intenti e pensiero e di cui dice «Gianni è piu bravo e più esperto di me». Nodo cruciale la questione della svolta “nazionale” della politica di Salvini che cerca consensi anche nel sud Italia: «Tra i militanti della Lega Nord – ci spiega il parlamentare – c’è forte una sorta di sensazione sgradevole rispetto a questo ampliamento su scala nazionale, sembra che si sia un po’ dimenticato il core business del movimento, senza il quale non vai nessun da parte. E vedo tanti militanti scarichi. Del resto è difficile passare in poco tempo da “Napoli merda” a “Napoli è casa mia”». Ecco allora la scelta di metterci la faccia per contrastare il leader attuale: «Di fronte a questa situazione ci sono due strade: una stupida, come quella scelta dal Pd, cioè scindersi, e quella più democratica e più intelligente, più schietta e meno iprocrita, ossia approfittare del momento di confronto del congresso per far sì che non sia una scelta sulla persona, ma sulla linea politica».

Tra le critiche mosse all’attuale segretario quella di correre per sé, per una leadership del centrodestra e da qui la necessità di fare chiarezza. «Non si può essere il segretario di un partito della coalizione e il leader della coalizione stessa, per fortuna non siamo il Pd, appunto. Le ambizioni di Salvini sono legittime, ma allora la segreteria dovrebbe essere di qualcun altro. Chiediamo chiarezza nei ruoli, anche rispetto al futuro di una formazione come “Noi con Salvini” (soggetto politico nato per raccogliere voti soprattutto nel Meridione, ndr) di cui ancora non sappiamo il destino». Eppure Salvini dice di aver portato la Lega al 15 percento, anche se i sondaggi ultimamente hanno smesso di segnare un trend in salita. «Si tratta solo di sondaggi, appunto e la mia sensazione è che dopo un periodo in cui la Lega faceva notizia, ormai il segretario si limiti a commentare ciò che accade. La notizia oggi è appunto che c’è una candidatura alternativa alla sua».

Una candidatura quella di Fava, che nasce dal basso, non dai “colonnelli” ma dai “soldati semplici” e che sembra assai in salita, con Salvini superfavorito. «Anche il Barcellona – scherza Pini – doveva battere la Juventus in Champions League a Torino, e invece ha perso tre a zero. Vedremo. È ovvio che il segretario uscente sia favorito, mi auguro non ci saranno condizionamenti e che il confronto sia leale, così come sono sempre stato io nei confronti della Lega». Di una cosa tuttavia è certo Pini: «Comunque andrà il giorno dopo sarò a friggere il pesce per la Lega Nord alla festa di Milano Marittima, senza problemi. Credo anche in passato di aver dimostrato la mia lealtà. Non avevo votato per Salvini nell’ultimo congresso eppure le campagne elettorali più divertenti e i risultati elettorali migliori li abbiamo ottenuti in Romagna nelle ultime amministrative». Preoccupazioni per la sua carriera o per un’eventuale ricandidatura nel 2018? «Nessuna, non campo di politica, sono prontissimo a lasciare spazio ad altri. E del resto ho sempre detto e pensato che si vive una volta sola e che ogni mattina ti devi guardare allo specchio. Non sono un sabotatore, non sono maroniano né bossiano, sono solo leghista e mi interessa solo fare ciò che ritengo giusto per la Lega».

In vendita salumi e formaggi di un’attività distrutta dal terremoto nelle Marche

In piazza Einaudi, in centro a Ravenna, da martedì 18 a venerdì 21 aprile

127 Bonta Delle Marche Ancona SalumiDa martedì 18 a venerdì 21 aprile in piazza Einaudi si potranno acquistare salumi, formaggi e altre eccellenze gastronomiche marchigiane messe in vendita da Emilia Guerrieri, la cui attività di rivendita, a Montegallo (Ascoli Piceno) è stata distrutta dal terremoto.

«Abbiamo conosciuto la signora Guerrieri – spiega l’assessore al Commercio Massimo Cameliani – tramite il consorzio Il Mercato di Ravenna; e così come abbiamo fatto per altri commercianti e imprenditori colpiti dal terremoto, abbiamo deciso di metterle a disposizione gratuitamente per qualche giorno piazza Einaudi, non facendole pagare l’imposta di occupazione del suolo pubblico. Si tratta di un piccolo gesto, per esprimere la nostra solidarietà e tentare di dare una mano. Invitiamo i ravennati a rinnovare la sensibilità che hanno già dimostrato in tante altre occasioni, acquistando i prodotti in vendita la settimana prossima».

Studente 19enne trovato morto in auto: cinque giovani indagati

Quattro hanno passato l’ultima serata in compagnia di Matteo Ballardini mentre il quinto potrebbe essere il pusher che gli ha ceduto la sostanza poi causa del malore fatale, se l’autopsia confermerà il decesso per l’effetto di droghe. Gli inquirenti sono però convinti che gli amici l’abbiano lasciato solo quando era ancora vivo ma stava già male

13932869 915890965205992 2247626675160604088 NCinque persone sono indagate nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Matteo Ballardini, lo studente 19enne di Lugo trovato il 12 aprile senza vita sul sedile passeggero della sua auto parcheggiata nella località dove vive con i genitori ma distante da casa. Secondo quanto si apprende dalle pagine dei quotidiani locali, Resto del Carlino e Corriere Romagna che riportano la notizia, gli indagati sono tutti poco più che maggiorenni: quattro (tra cui una ragazza) sono i compagni della nottata passata in giro per locali nel Faentino e sono indagati per omissione di soccorso mentre il quinto è esterno al gruppo e per lui le accuse sono spaccio e morte come conseguenza di altro reato.

Il profilo delle persone iscritte nel registro degli indagati fornisce un quadro della convinzione che sta maturando tra gli inquirenti: avendo escluso cause di morte violenta, per spiegare il decesso del giovane – conosciuto da tutti come “Balla”, 19 anni da compiere il 20 aprile – restano le ipotesi di un tragico malore naturale o come conseguenza dell’assunzione di droghe, forse un mix. Su questo sarà l’autopsia, disposta dalla procura, a fare chiarezza. Ma quello su cui carabinieri e pubblico ministero non hanno più dubbi è che gli amici abbiano abbandonato Ballardini da solo in auto quando già stava male, sperando forse che potesse riprendersi ed evitare così guai chiedendo aiuto nel momento critico.

L’incrocio delle testimonianze raccolte dai militari – una decina le persone ascoltate in caserma – ha definito il quadro delle ultime ore di vita dello studente. Martedì 11 rientra a casa dalla palestra nel tardo pomeriggio ed esce subito senza cenare dicendo ai genitori che sarebbe andato da un’amica e sarebbe tornato non più tardi dell’1. Carica in auto una ragazza e tre ragazzi e vanno nel Faentino dove passano la serata tra feste e locali. Ballardini avrebbe accusato i primi malesseri verso le 22.30. Poi il gruppo rientra a Lugo e questa volta al volante forse c’è qualcun altro e non più il 19enne. Nel cuore della notte due amici lasciano il gruppo e gli altri restano con lo studente fino alle prime luci dell’alba poi se ne vanno lasciandolo solo in auto. Secondo il medico legale è ancora vivo perché il decesso sarebbe da collocare verso le 11 del mattino del 12 aprile.

Ponte Nuovo scosso per la morte del barista del New Bridge, travolto da un camion

Si tratta del 66enne che ha perso la vita nell’incidente sulla Classicana di mercoledì notte

Dinko
Dinko Mrdeza

Ponte Nuovo piange Dinko Mrdeza, il 66enne di origini croate molto noto a in città e in particolare nel quartiere a sud di Ravenna dove gestiva con la famiglia da alcuni decenni il bar New Bridge di via Romea. Si tratta – come ricordano i quotidiani in edicola oggi e in particolare il Corriere Romagna – della vittima dell’ancora piuttosto misterioso incidente sulla Classicana della notte tra mercoledì e giovedì.

Il 66enne – in Italia da più di 30 anni – è stato infatti travolto da un camion mentre si trovava a piedi sulla statale Adriatica, dopo aver parcheggiato correttamente la propria auto in una piazzola nei pressi dell’incrocio con la via Dismano, poco dopo le 2.

Il camionista – un 43enne di origini sarde – è risultato negativo al test dell’etilometro e ha dichiarato alla polizia stradale – intervenuta per i rilievi – di non aver potuto in alcun modo evitare il pedone. Tanto che non è esclusa neppure la pista del gesto estremo (non è stato ritrovato però alcun biglietto), anche se altre (come quella del malore) restano comunque in campo.

L’uomo lascia la moglie e due figli, Mirko e Alessia.

Camionista guida troppo e altera i dati: patente ritirata e 1.700 euro di multa

La Municipale lo ha fermato lungo l’E45. Detratti anche 20 punti

Camion 6Nel pomeriggio di mercoledì, durante un servizio di controllo sul trasporto pesante, una pattuglia dell’ufficio Emergenze e sicurezza stradale della polizia municipale di Ravenna ha accertato, lungo la statale E45, violazioni commesse da un 59enne, conducente di un veicolo composto da motrice e rimorchio di proprietà di un’azienda campana, che hanno portato al ritiro immediato della patente di guida, a sanzioni per un totale di 1.700 euro circa, la detrazione di 20 punti dalla patente e la sospensione da 1 a 6 mesi.

I controlli sono stati effettuati mediante l’utilizzo del software “Police Controller”. Due le gravi irregolarità emerse dallo scarico dati del veicolo, inerenti consistenti periodi guida effettuati senza inserire la carta tachigrafica del conducente allo scopo di prolungare i periodi di guida consentiti.

Nel dettaglio, dai controlli effettuati, il conducente risultava aver percorso il 23 marzo scorso 100 chilometri alla velocità media di 59 chilometri orari; e il 28 marzo 88 chilometri alla velocità media di 69 chilometri orari. In entrambi i casi è emerso che il selettore delle attività del cronotachigrafo risultava posizionato in “out of scope”, che è l’opzione da utilizzare per gli spostamenti brevi all’interno di depositi o aree private, con omesso inserimento della carta tachigrafica del conducente. Ovviamente i dati estrapolati risultavano assolutamente incompatibili con una simile opzione in riferimento alle percorrenze effettuate e alle velocità medie riscontrate. Gli agenti sono riusciti comunque ad attribuire allo stesso conducente le irregolarità riscontrate analizzando i tabulati giornalieri dai quali risultava che tra il disinserimento della carta del conducente e l’inizio del nuovo periodo di guida “irregolare” erano trascorsi solo 18 secondi. Tempo ovviamente insufficiente a fare in modo che un eventuale altro autista (peraltro risultato non presente a bordo del veicolo) avesse potuto dare il cambio al conducente uscente.
Messo di fronte all’evidenza, lo stesso conducente ha ammesso la propria responsabilità.

40mila cartoncini bianchi per scrivere il futuro del Magazzino Darsena di Cervia

L’installazione realizzata dal collettivo Magma in occasione del preview di Modulo Fest con dj e musica elettronica

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L’installazione all’interno del Magazzino Darsena di Cervia

Quale sarà il futuro del Magazzino Darsena di Cervia? E voi come lo vorreste? A dare voce alle suggestioni di turisti e cervesi saranno circa 40mila cartoncini bianchi, puntati l’uno all’altro per formare una grande e suggestiva installazione artistica. Su ognuno i visitatori potranno esprimere, scrivere, disegnare le proprie visioni che vedono come protagonista lo storico edificio, un tempo adibito a deposito del sale e ora divenuto uno dei simboli della città.

È questo il cuore artistico della preview del Modulo Fest 2017, il festival organizzato da Magma e giunto alla terza edizione. L’evento si terrà a partire da domenica 16 aprile dalle 17 a mezzanotte, riaprendo al pubblico la struttura con un programma che, in linea con l’obiettivo del collettivo artistico, intende promuovere la sperimentazione musicale e l’arte contemporanea, riscoprendo luoghi emblematici della Riviera.

Si tratta dell’anteprima del festival vero e proprio – previsto nel weekend del 16-18 giugno – che già da questo primo “assaggio” conferma la sua vocazione internazionale, ospitando il live di M.E.S.H. (ore 22), artista, producer e dj americano residente a Berlino, giudicato tra i più stimolanti della scena elettronica attuale. In apertura il live set di Sebastiano Carghini (ore 21), la cui ricerca unisce le molteplici potenzialità dei synth modulari alle altrettanto sconfinate possibilità espressive offerte dai più disparati oggetti di recupero (“found object”).
Prima ancora (ore 18.30), un dj set in darsena accompagnerà i visitatori alla scoperta dell’installazione realizzata dal collettivo.

L’opera, un intervento site-specific di grandi dimensioni, è stata battezzata “Their voices”. Una moltitudine di cartoncini bianchi 10×15 cm uniti tra loro invade gli spazi del magazzino, come un vortice sospeso nel tempo per un dialogo a due direzioni, come spiegano i curatori di Modulo Fest 2017: «I visitatori saranno chiamati a completare l’opera utilizzando i tasselli che la compongono, scrivendo desideri e messaggi per il futuro del Magazzino Darsena».

In vista della futura assegnazione tramite bando della struttura, l’evento è vissuto come compimento di un percorso iniziato nel dicembre 2014, quando, con il permesso dell’amministrazione Comunale, il collettivo organizzò un primo evento che rese nuovamente visitabile l’edificio al pubblico dopo anni di chiusura.

L’esposizione rimarrà visibile fino al 1 maggio nei seguenti giorni: 17,  23, 24, 25 e 30 aprile e 1 maggio dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 22. Il 22 e il 29 aprile dalle 17 alle 22. Nei giorni restanti sarà possibile comunque visitare l’installazione previa prenotazione all’indirizzo info@magma.zone.

Chiuse 70 tane di nutrie nell’argine del torrente Bevano. Lavori da 25mila euro

Al lavoro l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale in località Mirabilandia

Tane NutrieSono state identificate e chiuse circa 70 tane di nutrie, con ripristino degli argini, lungo il tratto fluviale del torrente Bevano a monte del ponte della strada statale Adriatica in località Mirabilandia, nel comune di Ravenna.

Il tratto interessato dai lavori, progettati e seguiti dal Servizio Area Romagna dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, è di circa un chilometro.

Le nutrie hanno la caratteristica di costruire la tana nelle vicinanze dell’acqua (di solito a non più di un metro) e spesso lungo le sponde golenali. Questo tratto del torrente Bevano è sprovvisto della golena e dunque i roditori hanno realizzato le tane direttamente nell’argine principale, con conseguente creazione di gallerie e cunicoli profondi fino a tre metri, e seri rischi di rotture. Al momento sono state identificate e chiuse circa 70 tane, con sistemazione dell’argine. I lavori di bonifica dalle tane e di ripristino delle condizioni di sicurezza degli argini del torrente Bevano (importo di 25 mila euro circa) rientrano nell’ambito degli “Interventi di manutenzione preventiva e d’emergenza nei Bacini idrografici dei fiumi Savio, Uniti e Bevano nel comprensorio idraulico di Ravenna – Servizio di Piena – anno 2016”, approvati con delibera di giunta regionale  n.1121/2016.

«Il più importante intervento da effettuare per ridurre i danni da tane di istrici, tassi e volpi – rimarcano inoltre dal Servizio Area Romagna – è la pulizia costante e periodica degli argini, attraverso sfalci con mezzi meccanici. Solo così si potrà limitare e scoraggiare la maggior parte di questi animali selvatici a costruire una tana sulle sponde degli argini».

Ravenna, mister Antonioli: «Stiamo andando oltre le previsioni, ci proveremo»

Serie D / Grandi festeggiamenti nello spogliatoio da parte dei giocatori giallorossi, il tecnico contiene l’entusiasmo: «Non era facile vincere in casa della Colligiana, ma abbiamo disputato una grande partita»

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Il tecnico del Ravenna Mauro Antonioli

In due partite si è ribaltato tutto. Solo domenica scorsa, all’inizio della 30sima giornata, il Ravenna era dietro di cinque punti alla capolista Imolese e di due al Delta Rovigo. I successi contro Castelvetro e Colligiana, uniti ai ko dei rossoblù con la Pianese e l’Adriese e alla caduta dei veneti con il Castelfranco, hanno di fatto lanciato i giallorossi in vetta alla classifica.

Grandi festeggiamenti nello spogliatoio ravennate al termine del match, con il tecnico Mauro Antonioli che fatica a contenere l’entusiasmo. «Si è verificata una situazione che alla vigilia era difficilmente prevedibile, anche perché sulla carta avevamo la partita più difficile. E in effetti vincere qua non è stato affatto semplice, abbiamo dovuto concedere qualcosa, abbiamo rischiato di subire gol in alcune situazioni, ma la mia squadra anche oggi mi ha dato risposte e conferme importanti. I ragazzi hanno fatto un’altra patita di grande spessore. Credo che la nostra vittoria sia meritata».

Adesso mancano tre giornate alla fine del torneo e il Ravenna dovrà cercare di mantenere il primato a partire dalla prossima sfida, quella di domenica 23 aprile contro il Delta Rovigo, mentre in seguito c’è la difficile trasferta per il derby con la Ribelle e infine l’appuntamento casalingo con la Sangiovannese. «Siamo in testa, dopo un inizio complicato e dopo una grande rimonta, stiamo andando oltre le previsioni di inizio stagione, ma adesso che siamo arrivati a questo punto cerchiamo di restarci – termina Antonioli – ben sapendo che mancano tre partite e che le insidie sono sempre dietro l’angolo».

Un sogno che diventa realtà: il Ravenna vince in Toscana e sale in prima posizione

Serie D / Diventa sempre più concreto il sogno promozione dei giallorossi, che passano in Toscana con le reti di Forte e Innocenti e, complici i ko interni di Imolese e Rovigo, guidano il girone a tre turni dalla fine

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COLLIGIANA (4-3-1-2): Iali; Di Renzone (32’ st Biagi), Tognarelli, Spinelli, Tafi; Pietrobattista, Strano (32’ st Arapi), Pierangioli; Islamaj; Mugnai, Crocetti. A disp.: Squarcialupi, Galasso, Segoni, Lombardi, Kwiatowski, Vianello, Nnaji. All.: Carobbi.
RAVENNA (4-3-1-2): Venturi; Ballardini, Mandorlini (1’ st Innocenti), Venturini, Rrapaj; Selleri, Lelj, Forte (20’ st Giacomoni); Pregnolato; Luzzi (11’ st Boschetti), Graziani. A disp.: Spurio, Larese, Mingozzi, Derjai, Sabba, Ambrogetti. All.: Antonioli.
ARBITRO: Maraniello di Paola.
RETI: 13’ st Forte, 39’ st Innocenti.
NOTE – Amm. Pietrobattista, Forte, Tognarelli, Boschetti. Spettatori circa 400. Angoli: 6-5. Recupero: 2’ e 4’.

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Una esultanza del giallorosso Daniele Forte

Il Ravenna espugna il terreno della Colligiana, finora imbattuta con le grandi del girone, conferma il suo stato di grazia fisico e mentale, e sale in vetta grazie al concomitante e clamoroso harakiri di Imolese e Delta. Il lungo inseguimento, iniziato a fine ottobre dopo la sconfitta di Adria quando i giallorossi erano scivolati al 12° posto, si è concluso oggi. Da domenica 23 aprile inizierà un novo mini-campionato, in cui il Ravenna dovrà difendere il primato e completare un formidabile lavoro. Per schiudere incredibilmente le porte della Lega Pro.
La prima occasione è del Ravenna al 9’ sugli sviluppi di una mischia in area, ma né Forte né Graziani trovano il tocco vincente. Poi ci prova Luzzi al 13’, quasi dalla linea di fondo: blocca Iali. La Colligiana esce dal guscio e si fa minacciosa: al 16’ Di Renzone svetta più in alto di tutti sul corner di Pietrobattista ma incorna alto, al 18’ Crocetti incorna il suggerimento di Mugnai ma alza troppo la mira e al 20’ Venturini allontana sulla linea un pallonetto di Crocetti che aveva scavalcato Venturi. Passato il pericolo, il Ravenna sposta le sue truppe in avanti e comincia ad accentuare la sua offensiva. Al 21’ il tiro di Forte sibila di poco a lato, al 32’ Graziani anticipa l’uscita di Iali ma poi è rimontato da una difensore e al 34’ Mandorlini in mezza rovesciata, sugli sviluppi di un corner, non trova la porta.

La ripresa si apre con una doppia prodezza di Venturi su Mugnai, prima sfuggito alle maglie della difesa e poi in percussione centrale. La Colligiana finisce qui perché poi il Ravenna riprende le redini del match e non le molla più. La conclusione sull’esterno della rete di Graziani al 9’ è l’avvisaglia della svolta del match che arriva al 13’: punizione di Selleri, Lelj, libero sul secondo palo, arpiona il pallone buono da servire a Forte che, appostato nell’area piccola, supera Iali. La Colligiana accusa il colpo, il Ravenna vola sulle ali dell’entusiasmo e dei risultati agli altri campi. Al 26’ grande azione Selleri-Ballardini-Graziani. Sbroglia Di Renzone. E al 39’ Venturini avvia una micidiale ripartenza lanciando in una prateria Graziani che poi incarta il regalo per Innocenti: rasoterra chirurgico in corsa da fuori area e 2-0. Poi è solo attesa del triplice fischio, che consegna il Ravenna in vetta alla classifica e alla gioia dei suoi sostenitori tifosi, pazzi di gioia. All’orizzonte ora il profilo della Lega Pro è molto più nitido.

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