domenica
24 Agosto 2025

Una bio-piscina galleggiante con una torre di container dorata in Darsena

Svelata l’idea per un laboratorio di ricerca universitaria per studiare lo stato dell’acqua del Candiano

ProgettoUn laboratorio di ricerca universitaria per studiare lo stato dell’acqua nel Candiano. È il progetto di ricerca Blue Darsena Pop Up presentato da Darsena Futura all’interno del bando ministeriale dedicato alla riqualificazione delle periferie. La struttura, progettata dallo studio di architettura “Officina Meme”, nascerà a step e partirà da una stazione di rilevamento che sarà posizionata nell’area di Darsena Pop Up. Si tratta del primo nucleo a terra che, in tempo reale, comunicherà alla stazione lo stato dell’acqua.

In seguito – con tempistiche dipendenti sia dall’esito del bando sia dall’iter burocratico – verrà realizzata una bio-piscina e, utilizzando una piattaforma galleggiante, il laboratorio verrà spostato direttamente sull’acqua. La bio-piscina, in estrema sintesi, isolerà una sezione d’acqua permettendo di monitorarne la qualità e studiando all’interno nuove soluzioni per la bonifica del Candiano, da sempre una delle priorità per la riqualificazione della Darsena.

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Un rendering del progetto di Darsena Pop Up

Per quanto riguarda la prospettiva architettonica, Officina Meme ha pensato alla possibilità di sviluppare la piattaforma su vari livelli,  inserendo oltre a ricerca anche laboratori didattici e attività sportive, tramite una struttura modulare con container – quindi ad uso temporaneo – che si sviluppa verso l’alto e guarda al mare. Il tutto rivestito da una pelle metallica dorata, richiamo ai colori dei mosaici bizantini. La struttura si inserisce nel gioco delle forme del contesto urbano e portuale, riflettendo luce dorata verso l’acqua e la città.

Sul palco 200 attori per i 20 anni di Beppe Aurilia. Che chiede più soldi al Comune

All’Alighieri protagonisti di età ed etnie differenti su bullismo, femminicidio, povertà, amore. L’autore polemico: «Riceviamo pochissimo dall’Amministrazione»

Beppeaurilia
Beppe Aurilia

La rassegna 2016-2017 del Beppe Aurilia Theatre chiude con “Inno al Teatro”, giunto quest’anno al suo “nono movimento”: in scena (lunedì 10 aprile alle 21 al teatro Alighieri di Ravenna) il direttore artistico della compagnia teatrale Beppe Aurilia porta un’opera da lui scritta e diretta, intitolata JAZZ CAOS II atto. A salire sul palco ci saranno 200 attori di età ed etnie differenti, che insieme al pubblico affronteranno tra un passo di danza e una canzone tematiche molto sentite nella quotidianità, quali il bullismo, il femminicidio, la povertà, l’immigrazione, la cultura e l’amore.
«Non si tratta di un musical: attraverso la musica, il ballo e la recitazione ho costruito uno spettacolo di denuncia fatto di esperienze teatrali, ispirandomi alla tv degli anni ’60 e ’70, dove io condurrò lo “show” in veste di presentatore televisivo», precisa il regista Beppe Aurilia, che con questo Nono movimento di “Inno al Teatro” festeggia i 20 anni di attività a Ravenna. Oltre ad Aurilia, in scena ci saranno Franco Costantini, Marco Wozz Botton, Francesco Manzoni, Khadim Ndiaye e Sumi Ndiaye, questi ultimi parenti stretti dell’attore senegalese scomparso quasi tre anni fa Mandiaye Ndiaye.
La sera del debutto, le porte del teatro saranno aperte dalle 20 per poter permettere agli spettatori di ammirare due mostre allestiste nel foyer: “Nomade Psico II atto”, del pittore Bruno Comini e “Perché i fiori” del fotografo Raffaele Bergami.
Per quanto riguarda il costo e l’acquisto dei biglietti, telefonare allo 0544 501689 o 338 8931619.
Per maggiori informazioni visitare il sito www.beppeauriliatheatre.it

Al corpo di ballo Crazy Poison Crew si uniranno decine di attori, che tutti assieme danzeranno sulle coreografie hip hop e break dance di Lisa Galli, Mirco Picchetti e Alessandro Ghinassi; suonerà dal vivo l’orchestra della Scuola Media Montanari a indirizzo musicale e della Band Free Style, composta da Stefano Calvano alla batteria, Beppe Orselli al sax, Loris Zaga al contrabbasso, Luca Felloni alla chitarra, Matteo Maida alle percussioni e Antonella Cammilleri alla voce.

Al termine dello spettacolo, intorno alle 22.45, ci sarà il concerto live e la presentazione del disco di Beppe Aurilia (Emajosef) e della Band freestyle Caos liquido. Vi è anche la partecipazione dell’Oratorio San Simone Giuda.
«Dopo 20 anni di attività, posso dire che ai miei laboratori teatrali hanno partecipato migliaia di persone di ogni età, tra anziani, bambini, ragazzi, studenti, disabili e detenuti. Nonostante la vocazione sociale e didattica che sta dietro il lavoro della mia compagnia, riceviamo pochissimi soldi per le nostre produzione. Perciò credo che sia necessario rivedere la nostra convenzione con il Comune», precisa criticamente Beppe Aurilia.

Un po’ di Svezia a Ravenna, alla scoperta della cultura e della moda scandinave

L’associazione SveRa si presenta in Darsena, a poche ore dall’attentato di Stoccolma. Parla la presidente

Stoccolma
Una foto di Stoccolma di Memesullaluna, che esporrà alcuni scatti sui suoi viaggi in Scandinavia durante l’evento

«Ho sempre pensato fosse una città sicura, non immaginavo potesse accadere a Stoccolma…». Come normale che sia, l’ha lasciata praticamente senza parole l’attentato di Stoccolma, lei che svedese lo è e che proprio in questi giorni sta organizzando un evento dedicato alla sua terra d’origine e a tutta la Scandinavia. Lei si chiama Pernilla Vall ed è la presidente di SveRa, la prima associazione culturale svedese a Ravenna fondata pochi mesi fa insieme alla connazionale Anna Zetterström e a Silvia Bettoli. L’abbiamo contattata in occasione del primo evento organizzato per farsi conoscere – solo per una fatalità si terrà due giorni dopo i morti di Stoccolma («e stiamo pensando a un modo per rendere loro omaggio…») – domenica 9 aprile, dal primo pomeriggio fino a sera allo spazio Darsena Pop Up.

L’associazione è nata per promuovere la cultura scandinava, e in particolare svedese, tra i ravennati e gli italiani, che già dimostrano di apprezzare modi di fare e design di quei Paesi. La presidente è arrivata a Ravenna circa 11 anni fa come ragazza alla pari in una famiglia, «poi per vari motivi sono rimasta qui – ci racconta Pernilla Vall –.  Ravenna mi piace perché si può girare in bici ovunque e la città è molto bella, turistica e non troppo grande. L’italia in generale è bellissima e non serve andare lontano per scoprire posti meravigliosi». E come sono i ravennati, e gli italiani in generale, rispetto agli svedesi? «Esprimersi su un popolo è difficile… Ma i ravennati non sono proprio famosi per la loro mente aperta, l’ho sentito dire da molti. Un’altra cosa negativa dell’Italia sono secondo me i datori di lavoro. Qui non c’è flessibilità, empatia: non capiscono che un dipendente felice, soddisfatto e riposato lavora meglio e quindi ci guadagnerebbero anche loro. E poi ecco, il rispetto delle regole e delle leggi in Italia non è proprio totale e per utlimo devo ancora abituarmi a vedere tutte queste case con grate alle finestre e cancelli…».
Per quanto riguarda l’evento, sono in programma laboratori (anche a tema pasquale), giochi (in particolare il Kubb, di origini vichinghe), mostre, letture (in collaborazione con la libreria Momo), merende e aperitivi sia per bambini che per gli adulti, dalle 15 alle 19, con la serata che terminerà con la cena svedese al ristorante Akamì dello spazio Pop Up. In programma anche un corso su usanze, tradizioni e design scandinavi.
Info e programma sulla pagina Facebook a questo link.

Bunge al primo match point a Vibo Valentia per approdare alla Final Four

Superlega / Per la seconda volta nel giro di due settimane in terra calabrese i ravennati domani sfidano la Tonno Callipo nella terza gara dei quarti di finale dei playoff per il 5° posto che assegna il pass per la Challenge Cup. Il coach Soli: «Non sarà facile vincere due gare di fila su un campo complicato e contro un avversario che a questo punto ha meno da perdere di noi e quindi sarà più sereno»

VOLLEY PALLAVOLO. BUNGE RAVENNA TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA
Il centrale della Bunge Fabio Ricci

Primo match per la Bunge, che domani ha la possibilità di chiudere la serie e staccare subito il pass per la Final Four. Domani, per la seconda volta nel giro di due settimane a Vibo Valentia, la squadra di Soli sfida la Tonno Callipo (fischio d’inizio alle ore 18, arbitri Alessandro Tanasi di Siracusa e Matteo Cipolla di Palermo) nella terza gara dei quarti di finale dei playoff per il 5° posto che assegna il pass per la Challenge Cup. I ravennati sono in vantaggio 2-0 grazie ai successi centrati in terra calabrese e a Forlì e cercano quindi di terminare la serie che è al meglio delle tre partite su cinque. In caso di passaggio del turno (gli eventuali altri incontri sono in programma giovedì 13 aprile a Ravenna e domenica 16 aprile a Vibo) Lyneel e compagni affronteranno nella semifinale della Final Four la vincente della sfida tra Verona e Sora (al momento sono in vantaggio i veneti 2-0). «Siamo avanti 2-0 e non credo ci sia una sorta di appagamento nel gruppo – spiega il tecnico Fabio Soli – in quanto l’obiettivo di chiudere la serie è molto vicino e può dare degli stimoli ulteriori. Non ci vogliamo complicare la vita e, in caso di passaggio del turno, ci sarebbe inoltre la possibilità di risparmiare energie preziose e preparare con calma l’eventuale Final Four. Piuttosto non sarà facile vincere due gare di fila a Vibo Valentia, su un campo complicato e contro un avversario che a questo punto ha meno da perdere di noi e quindi sarà più sereno».

Per il match di domani Soli recupera Spirito, che per tutta la settimana si è allenato regolarmente nel gruppo, ma è probabile la conferma in regia di Leoni, che dovrebbe comporre il sestetto iniziale assieme all’opposto Torres, gli schiacciatori Lyneel  e Van Garderen, i centrali Bossi e Ricci e il libero Goi. «Mi aspetto una gara dura e nervosa, con la Tonno Callipo che proverà soluzioni alternative per metterci in difficoltà. Ai miei ragazzi chiedo un ulteriore sforzo, sia per riscattare la sconfitta nell’ultima giornata della regular season, sia per continuare a mostrarsi in una vetrina comunque importante come quella dei playoff per il quinto posto. E’ chiaro che nelle gambe e nelle braccia ci sono un po’ di scorie per una stagione molto intensa, ma una volta che scenderemo in campo ci lasceremo alle spalle la stanchezza. Rispetto alle partite precedenti non mi aspetto grandi cambiamenti: i nostri avversari proveranno a colpirci con la rotazione dei tre centrali e con l’eventuale utilizzo di Corrado. In primo luogo dovremo però pensare a noi stessi – termina Soli – ed essere più pazienti e costanti nel gioco rispetto a Vibo».

La Tonno Callipo continua ad avere problemi nel reparto schiacciatori, con il coach Waldo Kantor che deve rinunciare all’utilizzo del brasiliano Barreto Silva “Kadu”, sospeso in via cautelare dal Tribunale Nazionale Antidoping, e con ogni probabilità anche all’opposto ceco Rejlek. La formazione dovrebbe quindi essere composta dal palleggiatore Coscione in diagonale con Michalovic, da Thiago Alves e Geiler in banda, da Diamantini e Deivid Costa al centro, con Barone pronto a subentrare ai compagni in caso di necessità, e da Marra in seconda linea. La partita sarà trasmessa in diretta domani dalle ore 18 su Lega Volley Channel (piattaforma Sportube).

Giulietto Chiesa a Ravenna per il comitato No Guerra No Nato

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Giulietto Chiesa

Lunedì 10 aprile alle 20.45 alla sala D’Attorre di via Ponte Marino 2 a Ravenna verrà presentato il comitato ravennate della rete nazionale No Guerra No Nato (NGNN).

La rete chiede alle istituzioni pubbliche di aprire un confronto relativo «ai reali obiettivi di un organismo come la Nato e all’opportunità di rivedere l’appartenenza dell’Italia a tale organizzazione, definita come un’organizzazione internazionale per la collaborazione nel settore della difesa – si legge in una nota inviata alla stampa – ma che tuttavia, dopo la caduta del muro di Berlino del 1989, si è sempre più orientata come un ambito di collaborazione militare tra Paesi aderenti stravolgendo la sua natura originaria». Inoltre la rete Ngnn chiede che venga rispettato «il trattato di non proliferazione delle armi nucleari, ratificato dal governo italiano nel 1975 e mai realmente attuato».

Per l’occasione sarà a Ravenna Giulietto Chiesa, studioso di politica internazionale, giornalista e politico (recentemente criticato per le sue teorie ritenute complottiste) corrispondente da Mosca per L’Unità e La Stampa, oltre che per il Tg1, Tg3 e Tg5 e attualmente impegnato con l’emittente Pandora TV.
Chiesa presenterà fra le varie cose il suo ultimo libro: Putinfobia uscito nel 2016 per le Edizioni Piemme e farà un’analisi delle più recenti vicende internazionali, con particolare riguardo per gli eventi che in questi giorni si stanno verificando in Russia.

L’ingresso alla conferenza “Siamo in guerra?” è gratuito e in collaborazione con il gruppo consiliare di Ravenna in Comune e con il circolo ravennate “Vilma Espin” dell’Associazione Italia-Cuba.

Ancora ritardi per la ruota panoramica in darsena: aprirà il 12 aprile

Doveva inaugurare il 1° aprile. Poi sabato 8, ora il nuovo slittamento.

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Che sia stato un Pesce d’aprile? Domanda legittima, visto che la ruota panoramica in darsena, a Ravenna, avrebbe dovuto essere installata l’1 aprile, per restarvi un mese, fino al 1° maggio. Poi l’annuncio del Comune: arriverà con una settimana di ritardo. Anche sul sito istituzionale dedicato agli eventi del territorio l’inaugurazione era stata aggiornata a sabato 8 aprile. Ma della ruota panoramica (a costo zero per l’Amministrazione) ancora non ci sono notizie. E infatti dal Comune ci confermano che i promotori (una ditta forlivese) hanno avuto dei piccoli problemi e che hanno aggiornato nuovamente la data dell’apertura. Tutto dovrebbe essere pronto per mercoledì 12 aprile, mentre la data di chiusura pare resterà la stessa.

Si tratta di quella che viene descritta come la ruota semi-movibile più alta in Italia, con una capacità massima di 127 persone, altra poco meno di 40 metri. Sarà installata nei pressi di piazzale Aldo Moro e sarà aperta nei giorni prefestivi e festivi dalle 10 alle 22; tutti gli altri giorni dalle 15 alle 20. Biglietti a 5 euro (ridotti 4).

Si finge incaricata delle Poste e ruba la pensione a due novantenni

Ladra dai modi gentili in fuga con 1.200 euro in contanti. L’appello dei carabinieri

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Foto di repertorio

Si è presentata alla porta della casa di una coppia di 90enni, in centro a Faenza, fingendosi un’incaricata di Poste Italiane, dicendo ai due anziani che avrebbe dovuto controllare il loro libretto della pensione.  Una volta entrata grazie ai suoi modi gentili, è riuscita così a convincere la padrona di casa a mostrarle il libretto e, non appena viste le banconote, le ha strappate di mano alla 90enne, che ha accusato anche un leggero malore per lo spavento. La ladra è quindi riuscita a scappare con circa 1.200 euro in contanti. Uscita di casa – secondo alcune testimonianze – ha trovato anche il tempo per salutare con modi gentili un vicino di casa, prima di salire a bordo dell’utilitaria del complice che l’attendeva in strada e fuggire.

I carabinieri stanno ora cercando di risalire alla sua identità e rivolgono un appello in particolare agli anziani: mai aprire la porta a sedicenti incaricati di enti istituzionali. Piuttosto è bene chiamare il 112…

Gianni Cuperlo a Ravenna per Orlando segretario del Pd

«Sfida difficile ma appassionante, per un’altra leadership. E un’altra economia»

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Gianni Cuperlo

Proseguono le attività del Comitato Ravenna per Orlando Segretario, nato per sostenere la candidatura del guardasigilli a segretario nazionale del Partito Democratico in vista delle primarie di domenica 30 aprile.

Arriva a Ravenna un’ospite d’eccezione: Gianni Cuperlo. Lunedì 10 aprile alle 17 il parlamentare ed esponente di spicco della Sinistra Pd sarà alla Sala Mama’s in via San Mama 75, per incontrare assieme all’onorevole Alberto Pagani e ai promotori del comitato ravennate tutti gli elettori, cittadini, simpatizzanti ed interessati.

Cuperlo, tra i primi a sottoscriverne il progetto, motiva così il suo sostegno ad Orlando: «Andrea è stato ed è un ottimo ministro, e in questo momento ha avuto il coraggio di alzarsi in piedi e dire che bisogna cambiare. Quindi, alziamo la testa anche noi, proviamoci, proviamo a stupire e a scombinare le previsioni. La sfida è difficile ma appassionante: lanciamo un’altra stagione per il Pd e un’altra leadership, che si basi sull’uguaglianza, sulla democrazia, sulla dignità, sui diritti e su di un’altra economia».

Infoline 349 0807587.

Il ponte mobile intitolato a Gamberini, l’uomo che “promosse” Licio Gelli nella P2

Alla cerimonia anche il vicesindaco Fusignani e il primo massaro della Casa Matha

Giordano Gamberini
Giordano Gamberini

Lunedì, 10 aprile, alle 15 il ponte mobile di via Attilio Monti sarà intitolato a Giordano Gamberini, “umanista e amministratore pubblico (23 giugno 1915 – 29 giugno 2003)”.

Dopo una breve cerimonia, con scoprimento della targa commemorativa, alle 15.30 la figura di Gamberini sarà ricordata in municipio dal vicesindaco Eugenio Fusignani, dal primo massaro della Casa Matha Paolo Bezzi, dallo storico Pietro Barberini e dall’avvocato Alberto Gamberini in rappresentanza della famiglia.

Fin qui il comunicato inviato alla stampa dal Comune. Per completezza d’informazione, però, è giusto ricordare che il nome di Giordano Gamberini, importante massone che ricopri il ruolo di gran maestro del  Grande Oriente d’Italia, è anche legato a quello di Licio Gelli – il noto faccendiere toscano maestro venerabile della loggia massonica segreta P2 – tanto che nella relazione della commissione parlamentare d’inchiesta presieduta da Tina Anselmi, viene espressamente indicato come la figura «che patrocinò l’ascesa iniziale di Gelli» nella P2.

Il nome di Gamberini era spuntato anche nel tanto discusso caso ravennate dell’eredità del conte Galletti Abbiosi, figurando nella commissione amministratrice dell’orfanatrofio alla data del 25 settembre 1968 e citato più volte nel 2010 come «oscuro personaggio» dall’associazione Ravenna Punto a Capo, che poi si sarebbe presentata come lista civica alle Amministrative dell’anno dopo.

Va a fare la spesa e il marito sparisce. Lo ritrova la polizia seduto sulla panchina

Anziano SoloAveva lasciato il marito ad attenderla in auto, fuori dal centro commerciale, a Faenza. Ma al suo ritorno non c’era più. Così un’anziana ha chiamato la polizia che si è messa sulle tracce dell’uomo, un 90enne che soffre da tempo di disturbi cognitivi e della memoria.

Le ricerche sono durate alcune ore e sono state estese alle zone limitrofe, fino al ritrovamento dell’uomo, tranquillamente seduto su una panchina.

Audizioni all’Alighieri: Cristina Muti invita gli under 18 a esibirsi sul palco

La presidente del Ravenna Festival lancia un «censimento delle giovani energie creative». Dal 23 al 30 maggio, iscrizioni via mail

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La presentazione dell’iniziativa del Ravenna Festival (foto Zani)

Una nuova ventata artistica investirà ben presto Ravenna: Cristina Mazzavillani Muti, presidente di Ravenna Festival, chiama a raccolta tutti i ragazzi della Romagna, con un’età compresa fra gli 8 e i 18 anni, per fare quello che lei ha definito «un censimento delle giovani energie creative del territorio». Le audizioni, aperte al pubblico, si terranno dal 23 al 30 maggio all’interno del Teatro Alighieri; chi volesse partecipare ha tempo per iscriversi fino al 10 maggio (data non tassativa) e può farlo con un’email a segreteria@teatroalighieri.org. A presiedere la commissione sarà naturalmente Cristina Muti, affiancata dalla direzione del Festival nel valutare le proposte per le categorie ammesse: canto, strumento, recitazione, danza, senza limiti di genere e con contenuti liberamente scelti.

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Cristina Mazzavillani Muti e la direzione del Festival (foto Zani)

«Ho avuto modo di vedere con i miei occhi – spiega Cristina Mazzavillani – l’interesse dei giovani per l’arte, la musica, il teatro quando, in occasione delle mie Trilogie d’Autunno, ho aperto loro le porte dell’Alighieri, riempiendolo. Ora invece, con questa chiamata, vorrei scoprire i loro sogni, le aspirazioni e passioni che sappiamo non li lasceranno per tutta la vita, dando loro l’opportunità di salire sul palco e relazionarsi con lo spettacolo dal vivo».

L’iniziativa sarà intitolata al baritono ravennate Giuliano Bernardi, promessa della musica lirica, di cui quest’anno ricorre l’anniversario della scomparsa avvenuta 40 anni fa, agli inizi di una carriera già luminosa. Una chiamata quindi che è una vera e propria apertura del festival alle nuove generazioni, per poter ammirarne, coglierne e censirne il potenziale artistico, «per guardare il mondo con i loro occhi pieni di fiducia ed entusiasmo, perché nel mettersi in gioco senza preconcetti e senza falsi pudori dei bambini e dei ragazzi anche le nostre convinzioni e la nostra percezione si trasformano e si rinnovano» afferma la presidente. Da qui l’idea di accogliere i partecipanti alle audizioni nella splendida e simbolica cornice artistica del Teatro Alighieri, aprendo e restituendo alla città un luogo magnifico che sembra invece riservato a pochi eletti.

«Da quando è nato il Festival mi è sempre stato chiaro che l’obiettivo non poteva essere solo quello di portare a Ravenna grandi interpreti internazionali, bensì anche quello di dimostrare la sensibilità e prontezza a riconoscere il potenziale di chi vive in questa città e in Italia: ora lo vogliamo fare proprio con la chiamata ai ragazzi», conclude Cristina Muti.

Non è una competizione o un talent, non ci saranno premi finali ad attendere i migliori: è una nuova forma di dialogo con la città, invitata se lo vorrà ad assistere alle audizioni, e in particolare con i giovani, che potranno prima di tutto vivere in prima persona la loro passione su un vero palco e, non da meno, mettersi in gioco forse per la prima volta nella vita.

Per maggiori informazioni visitare anche il sito www.ravennafestival.org

Revocata la concessione: il camping Bisanzio non riapre per l’estate

Respinta la richiesta di sospensiva del titolare del campeggio di Lido di Classe

Camping Bisanzio Lido di Classe

Il 28 febbraio la Forestale ha chiuso il camping Bisanzio di Lido di Classe, revocando la concessione. Una decisione frutto di una serie di inadempienze contestate ai titolari (già a partire dal 2014) riguardanti alcune roulotte presenti senza autorizzazione. L’Avvocatura di Stato in questi giorni ha respinto la richiesta di sospensiva alla revoca da parte del titolare, Luciano Panzavolta, che in un’intervista al Carlino rivela anche di essere stato costretto a sgomberare tutta l’area entro 90 giorni e di essere ora in attesa del responso del Tar, che non potrà però arrivare in tempo per l’imminente stagione balneare.

Una notizia che ha messo in apprensione l’intera località: il camping Bisanzio infatti – stando alle parole del titolare – registra quasi 9mila presenze all’anno e rappresenta una parte importante dell’economia di Lido di Classe.

Il presidente della Pro Loco di Lido di Classe Terzino Giorgini aveva già espresso la preoccupazione a nome dell’intero paese in una lettera aperta di qualche settimana fa, sperando in una riapertura a breve.

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