giovedì
11 Settembre 2025

«Rincari luce e gas illegittimi» Class action di Codacons in regione

L’associazione per i consumatori: «Se gli aumenti sono dettati dalle speculazioni di alcuni grossisti allora c’è un illecito da punire»

Contro i recenti aumenti delle tariffe luce e gas scattati lo scorso 1 luglio (elettricità rincarata del 4,3 percento e gas dell’1,9), il Codacons lancia in Emilia Romagna una class action in favore degli utenti dell’energia residenti in regione. L’associazione a difesa dei consumatori pubblicherà l’11 luglio sul proprio sito internet il modulo per aderire all’azione collettiva e presenterà un ricorso al Tar del Lazio volto a bloccare i rincari. Chiunque disponga di una utenza energetica (elettricità o gas) potrà aderire alla class action per costituirsi parte offesa e chiedere la restituzione delle maggiori somme pagate in bolletta a causa dei rincari.

«L’Autorità per l’energia – scrive Codacons – ha denunciato speculazioni da parte dei grossisti, parlando di “strategie anomale adottate da diversi operatori sul mercato all’ingrosso dell’energia elettrica che hanno portato ad un rilevante aggravio di costi per il sistema e ad una alterazione del normale meccanismo di formazione dei prezzi nei mercati”. La stessa Autorità ha avviato un procedimento per punire le condotte poste in essere dai grossisti dell’energia elettrica e configurabili come abusi di mercato ai sensi del Regolamento Ue. Questo significa che le tariffe di luce e gas sono aumentate per effetto di un crimine e di condotte illecite e non certo per il normale andamento del mercato, circostanza vietata nel nostro paese e che avrebbe dovuto portare l’Autorità dell’energia a sospendere qualsiasi incremento per l’elettricità e per il gas». Presto verrà inoltrato un esposto alle procure di Roma e Milano sulla base della denuncia dell’Autorità per l’energia, affinché si indaghi per associazione a delinquere e truffa aggravata.

Infine il Codacons contesta duramente l’Autorità per l’energia che, «oltre ad aver autorizzato gli aumenti di luce e gas pur in presenza di speculazioni, sta nascondendo ai cittadini l’elenco dei grossisti accusati di condotte illecite, e ha pubblicato sul proprio sito internet solo la delibera di avvio del procedimento omettendo volutamente di rendere pubblico l’allegato A contenente la lista degli operatori coinvolti».

In 70 all’alba a costruire l’arena delle balle di paglia, il 14 su il sipario

Per l’ottava estate nelle campagne della Bassa, dove il Senio incrocia il Cer. In calendario 40 appuntamenti e 14 installazioni in sei giorni

L’arena delle balle di paglia a Cotignola è rinata per l’ottava estate di fila: all’alba di stamani, 9 luglio, erano in settanta i volontari che hanno partecipato alla costruzione del suggestivo anfiteatro nelle campagne della Bassa, dove il fiume Senio incontra il Canale emiliano romagnolo. Da giovedì 14 a martedì 19 luglio musica, teatro, narrazione (calendario completo scaricabile in formato pdf dal link in fondo alla pagina). Un grande calendario che raccoglie quasi 40 appuntamenti in sei giorni e 14 installazioni dislocate in sei posti differenti: l’Arena, la Golena dei poeti, il Canale del mulino, il Ridotto balle, il Casone teatro Ercolani e la Golena dei morti felici; a questi si aggiungono altri luoghi di passaggio, come le carraie che caratterizzano la campagna cotignolese

“Il nuovo mondo magico” è il tema attorno al quale ruota la programmazione 2016. Il tema trae ispirazione dal trattato “Il mondo magico” scritto dall’etnologo Ernesto De Martino tra il 1944 e il 1945 proprio a Cotignola, quando il paese si ritrovò al centro della Seconda guerra mondiale, tra i bombardamenti alleati e l’occupazione nazifascista.

La rassegna, come nelle passate edizioni, si distingue per un’offerta culturale che esplora più ambiti: musica, teatro e narrazione si combinano e creano un contesto non replicabile altrove, in continuo dialogo con il luogo. Un’attenzione particolare è dedicata alla land art, l’arte capace di modellare il paesaggio enfatizzandone le peculiarità e creando stupore nello spettatore. Non a caso è stata ribattezzata “Arte di terra e di fiume”, «un po’ per evitare superflui anglicismi – si legge nella nota stampa degli organizzatori –, ma soprattutto per sottolineare la provenienza dei materiali utilizzati per realizzare le opere che costituiscono il grande paesaggio dell’Arena; perché non si tratta solo dell’anfiteatro di paglia, ormai noto al grande pubblico; attorno a esso più luoghi partecipano alla costruzione di un grande calendario».

Stamattina alle 5.45 al podere Patuelli in via Cenacchio (dove la strada interseca il Canale emiliano romagnolo: non esiste un numero civico) un concerto di arpa celtica e santur iraniano, con Marta Celli e Ozgur Yalcin, ha dato il via ai lavori per la raccolta delle balle terminati con un convivio di campagna sotto le acacie offerto da Quelli di Primola.

L’Arena è raggiungibile dal centro di Cotignola: all’altezza del ponte sul Senio, è possibile percorrere l’argine sinistro del fiume fino all’Arena. Oppure con l’auto si può parcheggiare nel campo sportivo di via Cenacchio, per proseguire poi a piedi o in bicicletta seguendo le indicazioni che conducono all’Arena. È consigliata una torcia. Servizio navetta per mobilità ridotta chiamando il 333 4183149 (attivo i giorni dell’Arena dalle ore 18). Per accedere all’Arena è richiesto un contributo di almeno 2 euro. L’Arena delle balle di paglia è realizzata da Quelli di Primola Cotignola; hanno aiutato nella costruzione i richiedenti asilo ospitati dall’associazione Senegalesi insieme. Per ulteriori informazioni, chiamare il 333 4183149 (attivo i giorni dell’Arena dalle ore 18).

In 70 all’alba a costruire l’arena delle balle di paglia, il 14 su il sipario

Per l’ottava estate nelle campagne della Bassa, dove il Senio incrocia il Cer. In calendario 40 appuntamenti e 14 installazioni in sei giorni

L’arena delle balle di paglia a Cotignola è rinata per l’ottava estate di fila: all’alba di stamani, 9 luglio, erano in settanta i volontari che hanno partecipato alla costruzione del suggestivo anfiteatro nelle campagne della Bassa, dove il fiume Senio incontra il Canale emiliano romagnolo. Da giovedì 14 a martedì 19 luglio musica, teatro, narrazione (calendario completo scaricabile in formato pdf dal link in fondo alla pagina). Un grande calendario che raccoglie quasi 40 appuntamenti in sei giorni e 14 installazioni dislocate in sei posti differenti: l’Arena, la Golena dei poeti, il Canale del mulino, il Ridotto balle, il Casone teatro Ercolani e la Golena dei morti felici; a questi si aggiungono altri luoghi di passaggio, come le carraie che caratterizzano la campagna cotignolese

“Il nuovo mondo magico” è il tema attorno al quale ruota la programmazione 2016. Il tema trae ispirazione dal trattato “Il mondo magico” scritto dall’etnologo Ernesto De Martino tra il 1944 e il 1945 proprio a Cotignola, quando il paese si ritrovò al centro della Seconda guerra mondiale, tra i bombardamenti alleati e l’occupazione nazifascista.

La rassegna, come nelle passate edizioni, si distingue per un’offerta culturale che esplora più ambiti: musica, teatro e narrazione si combinano e creano un contesto non replicabile altrove, in continuo dialogo con il luogo. Un’attenzione particolare è dedicata alla land art, l’arte capace di modellare il paesaggio enfatizzandone le peculiarità e creando stupore nello spettatore. Non a caso è stata ribattezzata “Arte di terra e di fiume”, «un po’ per evitare superflui anglicismi – si legge nella nota stampa degli organizzatori –, ma soprattutto per sottolineare la provenienza dei materiali utilizzati per realizzare le opere che costituiscono il grande paesaggio dell’Arena; perché non si tratta solo dell’anfiteatro di paglia, ormai noto al grande pubblico; attorno a esso più luoghi partecipano alla costruzione di un grande calendario».

Stamattina alle 5.45 al podere Patuelli in via Cenacchio (dove la strada interseca il Canale emiliano romagnolo: non esiste un numero civico) un concerto di arpa celtica e santur iraniano, con Marta Celli e Ozgur Yalcin, ha dato il via ai lavori per la raccolta delle balle terminati con un convivio di campagna sotto le acacie offerto da Quelli di Primola.

L’Arena è raggiungibile dal centro di Cotignola: all’altezza del ponte sul Senio, è possibile percorrere l’argine sinistro del fiume fino all’Arena. Oppure con l’auto si può parcheggiare nel campo sportivo di via Cenacchio, per proseguire poi a piedi o in bicicletta seguendo le indicazioni che conducono all’Arena. È consigliata una torcia. Servizio navetta per mobilità ridotta chiamando il 333 4183149 (attivo i giorni dell’Arena dalle ore 18). Per accedere all’Arena è richiesto un contributo di almeno 2 euro. L’Arena delle balle di paglia è realizzata da Quelli di Primola Cotignola; hanno aiutato nella costruzione i richiedenti asilo ospitati dall’associazione Senegalesi insieme. Per ulteriori informazioni, chiamare il 333 4183149 (attivo i giorni dell’Arena dalle ore 18).

«Tre Ponti, Adsl, escavi, piazza Kennedy Ecco le promesse mancate del sindaco»

Ancisi (Lpr) cita gli impegni presi in campagna elettorale su quanto si sarebbe fatto entro giugno e scopre che poco è diventato realtà

Il cantiere dei Tre Ponti a nord della città, l’arrivo della connessione Adsl a Sant’Alberto, l’apertura di piazza Kennedy, l’escavo dei fondali del porto: sono quattro impegni per i quali, secondo il decano dell’opposizione Alvaro Ancisi (Lpr), il neoeletto sindaco Michele de Pascale ha fallito i tempi promessi di realizzazione.

Il consigliere comunale, rimasto da solo a rappresentare Lista per Ravenna in municipio, mette in fila ognuno dei quattro casi con dichiarazioni fatte in campagna elettorale e riscontri a giugno ormai archiviato.

Tre Ponti. «Il 12 gennaio scorso l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto Fagnani confermato da De Pascale, dichiarava che l’apertura del cantiere sarebbe avvenuta in giugno. Il 15 maggio, il neo nominato vicesindaco Eugenio Fusignani, incontrando la cittadinanza di Sant’Alberto quale segretario provinciale del Pri, assicurò l’inizio dei lavori di realizzazione dei Tre Ponti a giugno 2016. Cioè, subito dopo le elezioni. A metà luglio tutto è ancora fermo, come da due anni».

Adsl nel forese. «Il 12 dicembre 2015 l’assessore Massimo Cameliani, pure lui confermato da De Pascale, annunciò in seduta pubblica a Sant’Alberto che l’arrivo dell’ADSL in paese sarebbe avvenuto entro il primo semestre del prossimo anno. Cioè, subito dopo le elezioni. A metà luglio non è ancora arrivata».

Piazza Kennedy. «Il 6 aprile scorso un comunicato stampa del Comune riportava le parole dell’assessore Fagnani che annunciava la fruibilità da giugno della porzione di piazza Kennedy non interessata dagli scavi archeologici. Cioè, subito dopo le elezioni. A metà luglio è ancora tutta cantierata».

Escavo porto. «Il 2 marzo scorso il vicesindaco e assessore al Porto, Giannantonio Mingozzi incontrò il commissario straordinario dell’Autorità portuale dichiarando di aver convenuto che, anche nel breve periodo commissariale, va perseguito con determinazione l’obbiettivo dell’ escavo dei fondali. Il 24 giugno, il commissario dell’Autorità Portuale, avendo appena incontrato il neo sindaco, ha affermato che se ne saprà qualcosa non appena sarà nominato il nuovo presidente dell’Autorità stessa. A metà luglio non si sa ancora quando».

Ancisi conclude segnando in agenda i nuovi impegni presi da De Pascale il 2 luglio dopo l’incontro avuto con Stefano Bonaccini, presidente della Regione: «Ha dichiarato che ci sono 300 milioni di risorse ed entro settembre vuole sottoscrivere un accordo quadro con cui realizzare bypass del Candiano, adeguamento della Romea Dir, allargamento della Classicana, sistemazione della statale 67 da Classe al porto, sottopassi ferroviari su via Canale Molinetto e via Candiano, collegamento diretto dell’E45 con l’autostrada A13 di Ferrara, più treni tra Ravenna e Bologna. De Pascale ha poi detto che nel 2017 dovranno essere stanziati i fondi ed entro il 2021 i lavori dovranno essere realizzati».

Dai lividi alle ustioni, quei segni che raccontano la violenza sulle donne

Un’aggressione con l’acido è l’ultimo caso. La paura di ritorsioni blocca le vittime ma a volte basta l’occhio esperto di un medico

Lui dice di essere innamorato mentre lei dice che non sono mai diventati nemmeno amici rimanendo solo semplici conoscenti. Una sera d’estate, il 2 luglio scorso, a Marina Romea l’aggredisce tra la gente a passeggio in piazza con l’intenzione di sfregiarle il volto: prima con un chiodo poi con dell’acido. È riuscita a evitare il peggio rimediando piccole ustioni alla schiena, al petto e a un braccio.

È l’ultimo eclatante episodio di violenza contro una donna nella nostra provincia. Concluso con l’arresto di un 41enne marocchino e la grande paura per una 26enne tunisina. Si erano conosciuti perché lei è amica della sorella di lui. Le prime conseguenze degli atteggiamenti dell’uomo risalgono a maggio 2015 con una denuncia per violenza perché, secondo quanto racconta la giovane, era stata picchiata con la catena di una bicicletta. A ottobre 2015 l’arresto per atti persecutori. Poi i domiciliari fino a maggio. E dopo è ricominciato l’incubo. Culminato con l’aggressione al mare mentre la giovane era in compagnia di alcune amiche, con una tragedia evitata anche grazie all’intervento di un pensionato 79enne che ha assistito alla scena e ha aiutato la vittima rimediando a sua volta uno schizzo di acido al volto.

Nel caso di Marina Romea la denuncia nel momento del pericolo c’era stata. Ma molto spesso il primo ostacolo che hanno di fronte le forze dell’ordine quando devono affrontare situazioni di violenza, maltrattamenti, stalking è la paura di ritorsioni che frena le vittime. Cosa mi succede se lo denuncio?, è la domanda che arriva spesso. Uno scenario che, ad esempio, si è verificato a fine giugno a Faenza. Una 41enne ucraina ha chiamato il 112 raccontando di essere stata picchiata dal marito, un 61enne italiano, mentre lui guardava la partita Italia-Spagna. I militari l’hanno trovata con una maschera di sangue. È stata medicata in ospedale – diagnosticando un lieve trauma cranico con ferita all’arcata sopraccigliare e contusione al labbro, con prognosi di sette giorni – poi accolta in caserma ma lì ha negato tutto coprendo il compagno senza presentare denuncia e chiedendo di tornare a casa da lui. Che in realtà una notte in cella di sicurezza l’ha passata comunque per i suoi gesti: quando i carabinieri sono intervenuti ha provato a spingerli fuori di casa ed è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, il giudice ha convalidato l’arresto e in abbreviato è stato condannato a cinque mesi di reclusione (pena sospesa e rimesso in libertà).

Se la vittima non vuole denunciare può comunque arrivare un ammonimento dal questore per l’aggressore, blando dispositivo richiesto per iniziativa delle forze dell’ordine che intravedono una situazione di pericolo. In questo ha un ruolo importante anche il protocollo attivo nel nostro territorio per fare in modo che nelle strutture sanitarie il personale medico sappia riconoscere situazioni che non coincidono con il racconto del paziente e quindi avvisino le autorità competenti. Un occhio nero difficilmente può corrispondere a una caduta per le scale o una scivolata nella doccia. In quel caso i medici, all’insaputa della vittima stessa, fanno la segnalazione per valutare il caso con le dovute cautele.

In linea di massima però l’azione di contrasto delle forze dell’ordine può mettersi in moto con forza solo se c’è una denuncia. E si può procedere per maltrattamenti o stalking solo se gli episodi sono più di uno. Perché se la donna non racconta il pregresso, se non ha la forza di mettere in fila tutti i lividi e le cicatrici si tratta solo di una denuncia per lesioni personali. Se non emerge la continuità degli episodi non c’è margine per parlare di maltrattamenti.

Ma chi trova il coraggio c’è. A quel punto la prima necessità è proteggere la vittima. Valutando la gravità della situazione. Il primo passo può essere la richiesta al tribunale di un divieto di avvicinamento che di solito arriva in qualche giorno e impone all’uomo di mantenere una distanza dalla donna: la violazione comporta l’arresto. Tra la donna e le forze dell’ordine c’è un contatto diretto per segnalare qualunque atteggiamento sospetto in modo da poter organizzare anche passaggi delle pattuglie nei luoghi e nei momenti più rischiosi: l’uscita dal lavoro, ad esempio. Oppure viene affidata alle associazioni del territorio che assistono le donne (vedi pagina 12) oppure a qualche familiare o parente, se si valuta che possa essere una situazione sufficientemente sicura. L’importante è che la sistemazione sia sconosciuta all’aggressore.

Riolo, con 5 milioni del fondo Inail la nuova succursale dell’alberghiero

Progetto selezionato nel programma Scuole Innovative: aule, laboratori, cucina a vista e sala ristorazione destinati anche al pubblico

C’è anche la costruzione di una succursale da 5 milioni di euro dell’istituo alberghiero Pellegrino Artusi di Riolo Terme tra i cinque progetti selezionati dalla Regione per ricevere i contributi statali del programma Scuole Innovative.

Previsto dalla legge 107 del 2015, il programma mette a disposizione 19 milioni di euro del fondo Inail per realizzare edifici scolastici innovativi. 
E come detto tra i progetti selezionati dalla Regione e proposti al Miur c’è quello presentato dalla Provincia di Ravenna: la costruzione di una succursale con aule didattiche e laboratori formativi al piano terra – una cucina “a vista” e una sala ristorazione – destinati anche alla pubblica fruizione. Il fabbricato sarà realizzato con soluzioni tecniche tese a garantirne la massima autosufficienza energetica.

«La scuola è il cuore di una comunità, anzi è il suo battito. Cogliamo l’occasione di oggi per riflettere sugli spazi educativi del futuro, decisivi per la competitività e la coesione del nostro territorio». Così l’assessore regionale alla Scuola e Formazione, Patrizio Bianchi, ieri 8 luglio a Parma ha commentato la tappa in regione del tour nazionale della Direzione generale per l’Edilizia scolastica del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, per presentare i progetti selezionati. All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti degli enti locali e delle istituzioni scolastiche dei cinque comuni (Ferrara, Modena, Riolo Terme, San Giovanni Marignano e Sorbolo) in cui sorgeranno le scuole innovative che rientrano nel concorso di idee nazionale.

Via l’architetto e spazio all’ingegnere per rianimare l’urbanistica comunale

Il sindaco scambia le pedine: al posto di Dradi va Natali, una vita tra lavori pubblici e infrastrutture civili tra Comune e Provincia

Per ridare slancio agli uffici comunali dell’urbanistica, il settore della macchina amministrativa che più di altri a Ravenna negli ultimi tempi ha subito critiche dagli addetti ai lavori per una burocrazia troppo farraginosa, il sindaco Michele de Pascale ha deciso di affidarsi all’ingegnere civile Valentino Natali. Dal primo giorno di luglio infatti il 52enne, tornato a Palazzo Merlato da meno di un anno dopo la parentesi di cinque anni in Provincia, è il nuovo dirigente del servizio gestione urbanistica ed edilizia residenziale pubblica (alle dipendenze del capo area Paola Bissi). Prende il posto dell’architetto Gloria Dradi che va a sostituire Natali come dirigente del servizio Patrimonio.

In campagna elettorale De Pascale aveva promesso che tra le prime mosse in caso di elezione ci sarebbe stato un aggiustamento alla macchina comunale puntando ad avere un nuovo approccio nelle aree più centrali dell’azione amministrativa. «È un segnale di cambiamento – spiega Massimo Cameliani, assessore al Personale –. Il dirigente svolge un ruolo importante nel funzionamento del Comune, l’urbanistica è un’area strategica dove ci hanno accusato di essere stati troppo ingessati e sono gli uomini e le donne alla dirigenza che fanno la differenza».

Leggendo dal suo curriculum disponibile online sul sito del Comune, Natali è dipendente pubblico dal 1995 quando vinse un concorso per diventare capo ufficio lavori pubblici e manutenzione del Comune di Forlimpopoli. Nel 1997 entra al Comune di Ravenna cominciando come capo reparto tecnico all’area Infrastrutture civili: in seguito si occuperà di strade, direzione lavori, progettazione, Nel 2011 passa alla Provincia, per fare il dirigente dei Lavori pubblici, da dove se ne va nel 2015 per tornare nuovamente in Piazza del Popolo.

Lo scambio Natali-Dradi non è l’unica novità negli uffici del Comune: Gianni Gregorio, selezionato dalle liste di mobilità del Comune di Cesena, è il nuovo dirigente all’Ambiente al posto di Angela Vistoli andata in pensione. Anche altre mosse in arrivo saranno dettate dal piano pensionamenti: entro la fine del 2016 è previsto il ritiro di diverse figure dirigenziali, a partire dal direttore generale Carlo Boattini che lascerà l’incarico il 20 agosto. Sarà il segretario Paolo Neri ad assumere la sua funzione: «Dovremo individuare qualcuno che invece possa occuparsi dei compiti del segretario», spiega Cameliani. Andrea Alberizia

Se ne vanno sulle bici dell’albergo e lasciano un conto da mille euro

Denunciata una coppia: tre giorni di vacanza di lusso a pensione completa e poi l’uscita per una passeggiata…

Al quarto giorno di vacanza con pensione completa in un hotel di lusso a Milano Marittima sono usciti per una passeggiata con le bici dell’hotel e non sono più tornati lasciando un debito di mille euro. Il trucco del rigatino celebrato da Amici Miei questa volta non ha bisogno della divisa dei facchini. Una coppia di residenti a Mentana (Roma), lui 43 anni e lei 39 entrambi denunciati dai carabinieri della stazione di Milano Marittima per concorso in insolvenza fraudolenta e appropriazione indebita. L’uomo ha un lungo curriculum di frodi: dal 2000 a oggi un po’ in tutta Italia decine e decine di denunce per reati contro il patrimonio mentre la donna è stata denunciata solo un paio di volte.

La vacanza è cominciata il 28 giugno scorso quando i due si sono presentati al checkin dell’albergo con le rispettive prenotazioni fatta online tramite un sito di booking per due camere separate con la stessa carta di credito come garanzia. La mattina dell’1 luglio la coppia si è presentata alla reception dicendo che si sarebbe trattenuta fuori a pranzo e si sono allontanati a bordo di due biciclette dell’albergo. La mattina seguente il personale di servizio alle camere ha scoperto che i letti erano intonsi e nelle rispettive stanze non vi erano più effetti personali. Al telefono nessuna risposta e così il personale dell’albergo si è rivolto al servizio online di prenotazione (cui spetta comunque il compenso per l’intermediazione) che li aggiornava dicendo di essere riusciti a contattare la coppia: i due si scusavano e dicevano che sarebbero rientrati quanto prima. Ma dopo un paio di giorni ancora nessuno è arrivato e l’albergo li ha denunciati.

Modelli e modelle in posa con gli animali contro l’abbandono estivo Manifesti per le strade della Bassa Romagna

Inizitiva di Enpa e Unione dei Comuni. Tutti i consigli per viaggiare con cani e gatti e le strutture che li accolgono

Due modelle e due modelli, rispettare così la parità di genere, fotografati mentre abbracciano o coccolano un animale domestico con uno scorcio di Lugo come sfondo e poi lo slogan: «Lasceresti mai una/uno così? Certo che no». Prenderà il via lunedì 11 luglio la nuova campagna dell’Enpa (ente nazionale protezione animali) contro l’abbandono estivo degli animali con il patrocinio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna: i manifesti saranno affissi nelle strade dei comuni della Bassa Romagna.

In vista dell’estate e delle vacanze, l’Enpa ricorda che l’abbandono è un reato (art. 727 codice penale) e sul sito www.vacanzebestiali.org è possibile trovare consigli e indicazioni per viaggiare con gli amici a quattro zampe, oltre a un elenco di strutture, ristoranti e spiagge che accolgono gli animali da compagnia. Chi fosse impossibilitato a portare in vacanza il proprio animale domestico può contattare la sezione Enpa di Lugo in via Buscaroli (Bizzuno) al 329-3163050, lugo@enpa.org o il Cinoservizio al numero 0545-51000, canilelugo@gmail.com.

Ecco alcuni semplici consigli per i viaggi con cani, gatti e altri animali. Ricordatevi di mettere in valigia il libretto sanitario, i giochi e altri oggetti familiari che possano far sentire a proprio agio il vostro animale, le ciotole, i medicinali, il cibo, la lettiera e il tiragraffi per i gatti, palette e sacchetti igienici, guinzaglio e museruola, la borraccia per l’acqua, spazzola, shampoo e un piccolo ombrellone. Se viaggiate in auto non lasciate mai il vostro amico chiuso dentro, infatti la temperatura interna in estate può raggiungere i 70 gradi centigradi anche con il finestrino un po’ abbassato e anche se avete parcheggiato in ombra. Applicate delle tendine parasole ai vetri in modo che il vostro amico rimanga all’ombra durante gli spostamenti. I cani che viaggiano in auto hanno bisogno di sgranchire le zampe e bere almeno ogni due ore, quindi prevedete soste frequenti, non dimenticate però che anche il gatto ha bisogno di bere. Se viaggiate in treno evitate scompartimenti particolarmente affollati che potrebbero innervosire il vostro amico. Se viaggiate in traghetto e il vostro animale deve stare recluso nel canile di bordo andate spesso a trovarlo per rassicurarlo e tenergli compagnia mentre in aereo coprite il trasportino con un panno al fine di ridurre al minimo l’agitazione conseguente agli eccessivi stimoli.

Western Atlas trasloca a Pescara A Ravenna impiega 50 lavoratori

Una delle prime aziende insediate nel settore offshore è pronta a spostare la base in Abruzzo. Sciopero proclamato per il 18 luglio

La Western Atlas, azienda del settore petrolifero che opera dagli anni Ottanta a Ravenna dove conta ancora una cinquantina di dipendenti, ha comunicato l’intenzione di abbandonare l’insediamento ravennate trasferendo tutto il personale nella base di Pescara. Nei giorni scorsi il management della multinazionale americana (nel 1996 l’acquisizione da parte della Baker Hughe) ha convocato le Rsu aziendali e le organizzazioni sindacali nazionali di categoria (Filctem, Femca e Uiltec) per comunicare la propria intenzione: a Ravena rimarrebbe solo un eventuale avamposto di riferimento vicino al maggior cliente Eni.

«I lavoratori e le organizzazioni sindacali territoriali – si legge in una nota – esprimono la loro totale contrarietà a questa scelta, contestano questa decisione e proclamano da subito lo stato di agitazione e una prima giornata di sciopero per il prossimo 18 luglio. La decisione di trasferire tutto il personale a Pescara rientra in logiche di riorganizzazione delle multinazionali che seguono parametri di valutazione non comprensibili, non condivisibili e non accettabili».

Già nello scorso mese di marzo c’era stata una prima riduzione di personale a Ravenna avviando una procedura di licenziamento per 13 persone. È stato poi firmato un accordo di cassa integrazione che termina a marzo 2017 e i 13 licenziamenti sono stati trasformati in procedura di mobilità volontaria. «In merito alla richiesta di condivisione del sacrificio, l’assemblea dei lavoratori decise di andare incontro all’azienda accettando una riduzione temporanea di circa il 20 percento del salario relativo al contratto aziendale di secondo livello. Dopo solo 4 mesi da quella data, con una cassa integrazione aperta e con gli accordi presi non è assolutamente comprensibile lo stravolgimento dei piani aziendali dichiarati e sottoscritti nelle varie sedi istituzionali pertanto metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per impedire la chiusura della base di Ravenna».

In volo sul cantiere Ravegnana-Adriatica Ecco i primi segni della futura rotonda

L’area sull’argine del fiume Ronco in un video caricato su Youtube Percorsi alternativi da e per Forlì: info e divieti per la viabilità

Ruspe e camion fermi alla fine di una giornata di lavoro, i primi cenni della nuova viabilità, il traffico che scorre liscio sul tracciato della statale senza nemmeno il fastidio del semaforo: eccolo come appare dall’alto, in un video girato sorvolando l’area, il cantiere per la realizzazione della nuova rotatoria all’incrocio tra l’Adriatica e la Ravegnana alle porte di Ravenna. Il breve video è girato da Giorgio Benelli dell’associazione Ravenna Viva ed è pubblicato su Youtube.

Come è stato ormai più volte ribadito, per il cantiere è stato necessario interrompere via Ravegnana in entrambi i sensi. Per il collegamento Forlì-Ravenna sarà necessario utilizzare i percorsi alternativi segnalati nell’area circostante con cartelli stradali. Per tutte le informazioni su questi percorsi rimandiamo agli articolo correlati.

Patuelli rieletto presidente dell’Abi «Per le imprese è tempo di investire»

Il ravennate al vertice di Carira confermato per acclamazione
Nella relazione annuale giudica incostituzionali le norme sul bail in

Il ravennate Antonio Patuelli, presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna, è stato rieletto per acclamazione presidente dell’Abi (l’associazione bancaria italiana che rappresenta gli interessi degli istituti) per il prossimo biennio. L’elezione è arriva dal Consiglio dell’Abi, riunitosi oggi 8 luglio a Roma, accogliendo l’indicazione unanime formulata a sensi di statuto dal Comitato esecutivo uscente. Il Consiglio ha anche eletto cinque vice presidenti e il nuovo Comitato esecutivo. Sono stati eletti vice presidenti, Marina Natale, vicario, (vice direttore generale UniCredit), Guido Rosa (presidente Aibe – Associazione fra le Banche Estere in Italia), Corrado Sforza Fogliani (presidente Associazione fra le Banche Popolari), Massimo Tononi (presidente Banca Monte dei Paschi di Siena), Camillo Venesio (amministratore delegato e direttore generale Banca del Piemonte).

Nella relazione annuale presentata prima della riunione del Consiglio, il presidente Patuelli ha parlato di troppi contributi a carico delle banche e della necessità di un calmiere anche in riferimento ai numerosi fondi europei «ai quali l’Italia non ricorre». Patuelli ha poi detto sì a un nuovo codice etico e a regole certe e condivise sui prodotti d’investimento ma «no a una Basilea 4 che incrementi ancora le soglie patrimoniali e le burocrazie». Ha poi bollato come incostituzionali le norme sul bail in.

C’è anche ottimismo nelle parole del ravennate. Il momento è favorevole per una svolta, assicura Patuelli: «Ora sono le banche che sollecitano le imprese a effettuare nuovi investimenti. Vi sono condizioni irripetibili per gli investimenti e la ripresa: è il momento di investire. Se non ora, quando?».

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