giovedì
11 Settembre 2025

Si parla di “architetture e città” nello showroom di Original Parquet

Torna il ciclo di conferenze di Reclam. Ospiti il professor Maurizio Gargano e l’architetto Filippo Pambianco

Show Room Sala 1
Lo showroom di Original Parquet

Ripartono le conferenze di “SeDici Architettura”, promosse e organizzate da Reclam, a cura del professore Alberto Giorgio Cassani, dell’architetto Emilio Rambelli e del giornalista Fausto Piazza. Con il patrocinio e i crediti formativi dell’Ordine degli Architetti di Ravenna, per i partecipanti iscritti all’albo (gli incontri sono comunque aperti a tutto il pubblico interessato).

L’appuntamento è per giovedì 10 ottobre. Si parte già alle 15.30 con una visita allo stabilimento dell’azienda Original Parquet – leader nella produzione e vendita di pavimenti in legno – ad Alfonsine, in via dell’Artigianato 18.

A seguire, ci si trasferirà nello showroom dell’azienda, in via del Lavoro 4, dove alle ore 17.30 si aprirà la conferenza con il primo intervento del professor Maurizio Gargano dal titolo “Avanguardie e utopie. Architetture e Città: frammenti ipocriti”.

Si prosegue alle 18.30 con l’intervento dell’architetto Filippo Pambianco (cavejastudio) dal titolo “Fight – Lotta per l’architettura. Ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale”.

Posti limitati – Per la visita allo stabilimento il limite massimo è di 30 persone – per informazioni ed iscrizioni: direzione@reclam.ra.it

BIOGRAFIE RELATORI

Maurizio Gargano (Roma, 1952). Si è laureato in Architettura all’Università Iuav di Venezia con una tesi su Books of Architectural Plates in England: XVIII Century, relatore Manfredo Tafuri. È Dottore di Ricerca in Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica. Redattore-autore per l’Enciclopedia “G. Treccani” (1988-2010). Visiting Senior Fellow (1994 e 1995) presso il CASVA (NGA, Washington, D.C.). Socio Ordinario di “Roma nel Rinascimento” (dal 1988). Professore Ordinario presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi ROMA TRE, dove insegna Storia dell’Architettura e Storia della Città e del Territorio. Ha tenuto conferenze, lezioni e seminari presso facoltà universitarie e istituzioni italiane e straniere. Tra le sue numerose pubblicazioni, si segnalano le monografie: Forma e materia. “Ratiocinatio” e “fabrica” nell’architettura dell’età moderna (Officina, Roma 2006); Origini e Storia. Roma Architettura Città. Frammenti di Rinascimento (RR: Roma nel Rinascimento, 2016); Avanguardie e Utopie. Architetture e Città: frammenti ipocriti (Campisano, Roma 2022).

Filippo Pambianco (1980) durante gli studi ottiene una borsa Leonardo presso lo studio spagnolo dell’Architetto Guillermo Vazquez Consuegra. Nel 2006 si laurea presso l’Università di Bologna con Tomaso Trombetti e Guillermo Vazquez Consuegra, per il quale lavora dal 2007 al 2011 prendendo parte a numerosi concorsi internazionali di Architettura. Nel 2011 Filippo Pambianco assieme ad Alessandro Pretolani dà vita al progetto cavejastudio, uno studio di architettura inteso come “bottega” dove l’architettura si fa attraverso un processo lento, basandosi sullo studio attento del genius loci e dei caratteri specifici che contraddistinguono ogni luogo. Questa filosofia porta lo studio ad affermarsi nel panorama nazionale vincendo numerosi concorsi di progettazione. Dal 2013 è Assistente alla didattica del Laboratorio di Progettazione III presso il Dipartimento di Architettura di Cesena- Università degli studi di Bologna. Dal 2019 al 2022 è Presidente della Commissione Qualità Architettonica del Comune di Forlì e dal 2022 componente della Commissione Qualità Architettonica del Comune di Cesenatico.

Migliaia di coperte in spiaggia contro la violenza sulle donne

Raccolti in un giorno 35mila euro grazie al progetto “Viva Vittoria”

Viva Vittoria Spiaggia

È stato un grande successo l’evento organizzato da Viva Vittoria Cervia, domenica 6 ottobre, nella spiaggia libera, dove erano stese 2.760 coperte a formare un mosaico di colori e disegni. Migliaia di visitatori hanno seguito l’evento e apprezzato le coperte in maglia e uncinetto realizzate, in oltre un anno di lavoro, da tante volontarie impegnate nel progetto “Viva Vittoria” contro la violenza sulle donne.

Durante la giornata del 6 ottobre sono stati raccolti oltre 35.000 euro. Si tratta di un dato preliminare, in quanto la vendita delle coperte proseguirà nello Spazio Viva Vittoria Cervia, allestito temporaneamente nel Centro di comunità all’ex Conad (aperto per la vendita il giovedì dalle 20 alle 22 e il sabato dalle 15 alle 18) e in occasione di eventi organizzati nei Comuni romagnoli che hanno collaborato all’iniziativa di Cervia, grazie al coinvolgimento di associazioni di volontariato.

La giornata di domenica 6 ottobre è iniziata all’alba, con la catena umana che dalla Casa del Volontariato ha traferito nella spiaggia libera le coperte. Per tutta la giornata i visitatori hanno avuto l’occasione di scegliere la propria coperta offrendo in cambio una donazione di minimo 20 euro.

Durante la manifestazione, inoltre, Fondazione Conad  Ets, che sostiene l’Associazione Viva Vittoria Odv, ha consegnato a Cristina Begni, presidente di Viva Vittoria Odv Brescia, un assegno di 5.000 euro raccolto nei punti vendita di Cervia a sostegno del progetto. Viva Vittoria Odv Brescia è l’associazione ideatrice e promotrice del progetto, nato nel 2015 e approdato finora in 40 piazze in Italia e all’estero.

Un gruppo di volontarie cervesi ha anche consegnato all’Amministrazione una coperta realizzata ad hoc da donare a Papa Francesco in occasione della tradizionale consegna del sale di Cervia al Pontefice, in programma mercoledì 9 ottobre.

Presenti all’evento anche rappresentanti di Ferrara e Isernia, città che – insieme a Novara – stanno lavorando al progetto Viva Vittoria e che in novembre organizzeranno gli eventi conclusivi nelle loro piazze.

I fondi raccolti da Viva Vittoria Cervia saranno gestiti da Fattore D Aps, partner operativo dell’iniziativa, e destinati a progetti di supporto concreto per le donne vittime di violenza, garantendo assistenza per aiutarle a ristabilire la loro autonomia.

I fondi saranno assegnati alle donne vittime di violenza in carico ai seguenti enti: Servizio alla Persona del Comune di Cervia; Centri antiviolenza della provincia di Ravenna (Associazione Demetra, SOS Donna, Linea Rosa Onlus); Centro Salute Mentale (CSM) di Ravenna; Centro per i disturbi alimentari (DCA) di Ravenna.

Yoga e pilates in azienda per due ore alla settimana al posto di lavorare

L’iniziativa di Net Seals, azienda di Fornace Zarattini, per «il benessere psico-fisico dei dipendenti»

Yoga Net Seals
Una lezione di yoga all’interno di Net Seals

Due ore di yoga e pilates al posto di due ore di lavoro settimanale. Si tratta dell’inedita iniziativa per favorire il benessere psico-fisico dei propri dipendenti messa in campo da alcune settimane da Net Seals, l’azienda di Fornace Zarattini che distribuisce guarnizioni e componenti in tutto il mondo.

Qui la nostra intervista di qualche settimana fa al direttore generale Andrea Rani.

Dal bar interno alla sede aziendale alla scelta di un particolare impianto di aerazione interna, dalla creazione di spazi ricreativi a una piccola palestra attrezzata – tutte iniziative avviate da anni –, oggi si aggiunge un’ulteriore novità: l’azienda dà la possibilità ai dipendenti (una cinquantina circa) di diminuire le ore di lavoro settimanali, utilizzandone due per appositi corsi di yoga e di pilates svolti all’interno della sede da istruttori qualificati. Invece delle normali 40 ore, dunque, chi sceglie di aderire alla proposta ne svolgerà solo 38, sostituendo le ultime due con altrettante ore di attività fisica.

«Il progetto è nato da una serie di condizioni favorevoli – spiega Federica Claps, responsabile del personale in Net Seals -: la volontà dell’azienda di favorire il benessere psico-fisico dei dipendenti, la mia personale passione per il pilates, la disponibilità di spazi aziendali adatti. Non ultima, la tipologia di movimenti propria del pilates e dello yoga, che ben si adatta alle esigenze di chi trascorre molte ore seduto in ufficio o in piedi in magazzino».

Grande l’interesse suscitato fra i dipendenti, diversi dei quali hanno già aderito e iniziato le attività fisiche. «La curiosità e la partecipazione hanno superato le aspettative – continua Claps -: i dipendenti apprezzano questo progetto perché vedono che l’azienda si muove verso di loro, andando incontro alla necessità di conciliare i ritmi vita-lavoro, spesso frenetici. Ci auguriamo che i corsi possano diventare parte integrante della filosofia aziendale che, da sempre, mette la persona e il suo benessere al primo posto. Inoltre, sono momenti che fanno stare meglio tutti: e a Net Seals hanno sempre restituito un forte senso di appartenenza».

La pistola della sparatoria di Castel Bolognese era stata rubata nel 2021 a Argenta

Quattro colpi con una calibro 9×21 davanti a un night club: un ferito guaribile in 5 giorni e un uomo arrestato. Ora gli investigatori vogliono ricostruire la provenienza dell’arma perché, come dice il procuratore capo, «c’è troppa disponibilità per chi commette reati»

Da sinistra Raffaele Belvederi (sostituto procuratore), Daniele Barberini (procuratore capo) e Paolo Verdecchia (capo della squadra mobile)La pistola che ha sparato quattro volte all’alba del 5 ottobre in strada davanti a un night club di Castel Bologneseusata da un 49enne albanese per ferire un 42enne senegalese dopo un litigio avvenuto nel locale – era stata rubata nel 2021 in un’abitazione di Argenta, in provincia di Ferrara. Dopo aver arrestato l’assalitore nel giro di poche ore, ora la procura e la polizia vogliono ricostruire gli ultimi tre anni di storia dell’arma calibro 9×21.

La pistola semiautomatica calibro 9x21 usata nella sparatoria di Castel Bolognese davanti a un night clubTracciare il percorso della pistola nasce dall’esigenza di fare piena luce su una vicenda di particolare gravità che si porta dietro un contesto più ampio, come riconosce il procuratore capo Daniele Barberini: «Nei tempi recenti, troppo spesso sono spuntate armi sul nostro territorio». L’ultimo episodio è stato l’agguato di maggio a una prostituta sulla statale Adriatica a Savio. Ma di armi ne sono state ritrovate anche in circostanze in cui non sono state usate: «Nel corso di indagini per altri reati – continua Barberini –. È uno scenario preoccupante perché aumenta la pericolosità dei soggetti criminali e anche questioni di minore gravità possono poi avere conseguenze drammatiche».

Nel caso di Castel Bolognese i due uomini coinvolti hanno precedenti legati al mondo della droga. Ma secondo quanto reso noto dal pubblico ministero Raffaele Belvederi, che coordina le indagini, non ci sarebbero ragioni di criminalità legate all’origine della sparatoria. I due erano nel locale come clienti, è nato un litigio che pareva finito e invece uno dei due si è allontanato per tornare poco dopo e assalire l’altro all’uscita verso le 5 del mattino. Il ferito è stato giudicato guaribile in 5 giorni: colpito di striscio all’inguine, prima di riuscire a disarmare l’altro e chiamare il 112. All’arrivo delle volanti è stato il 42enne a consegnare l’arma.

Il 49enne è stato rintracciato a casa della compagna a Solarolo. «Siamo partiti dall’auto che era stata lasciata sul posto – spiega Paolo Verdecchia, capo della squadra mobile – e abbiamo avuto il supporto dei filmati delle telecamere che hanno forniti elementi per l’identificazione. I due non si conoscevano».

Gli investigatori ipotizzano che non avesse l’arma al momento del litigio. Ma il tempo trascorso dall’uscita dal locale al ritorno non consente il tragitto Castel Bolognese-Solarolo e ritorno. Dove è andato a recuperare l’arma? È la prima domanda a cui cercano una risposta gli inquirenti.

Autocisterna si ribalta: l’autista in ospedale. Fuoriuscita di gasolio nei campi

A San Marco vigili del fuoco e uomini di Arpae per il rischio ambientale

Paura nel pomeriggio lungo via Argine Sinistro Montone, all’altezza di San Marco, pochi chilometri fuori il centro abitato di Ravenna. Un’autocisterna che stava trasportando gasolio per uso agricolo si è infatti ribaltata mentre stava percorrendo una stretta strada vicino all’argine del fiume, per effettuare una consegna.

Alla guida un uomo di 57 anni, trasportato poi in ospedale a Ravenna con un codice di media gravità.

A preoccupare anche la fuoriuscita di gasolio nei campi, con la zona che è stata delimitata e sorvegliata dagli uomini di Arpae. Sul posto anche la polizia locale e i vigili del fuoco, in arrivo anche con una squadra speciale per il trasbordo di merce pericolosa, essendo necessario liberare il mezzo dal gasolio.

Le foto sono di Massimo Argnani.

Cervia, chiuso fino a domenica il passaggio a livello in via Martiri Fantini

Modifiche alla viabilità

Lavori Pubblici Passaggio A Livello Martiri Fantini Chiusura 7.10

Fino a domenica 13 ottobre il passaggio a livello in via Martiri Fantini, a Cervia, sarà chiuso per lavori di manutenzione.

Rete Ferroviaria Italiana-Ferrovie dello Stato ha avviato da lunedì 7 ottobre un importante intervento di rinnovo dell’impianto per aumentarne la sicurezza, con la stessa tipologia di lavorazione che sta effettuando su tutti gli impianti dei passaggi a livello della regione. L’intervento consiste nella rimozione delle attuali due barriere e l’installazione di quattro nuove semibarriere.

La riattivazione al traffico avverrà, salvo problematiche tecniche, a partire dalle ore 8 di domenica 13 ottobre.

Durante l’esecuzione dei lavori il passaggio a livello non sarà attivo, pertanto il traffico veicolare e pedonale sarà interrotto.

Per l’ingresso verso Cervia il percorso consigliato è via Pineta Formica o ingresso Terme. Per gli abitanti della zona si consiglia il passaggio a livello di via Malva Nord.

Per biciclette e pedoni il percorso consigliato è verso il passaggio a livello di via Malva Nord, oppure via Galilei verso via Bova con attraversamento del canale nel nuovo ponte.

In via Martiri Fantini, nel tratto compreso tra via Galilei e il passaggio a livello, sarà consentito il transito e anche la possibilità di accedere in via Palazzone.

Le deviazioni sono state indicate dalla apposita segnaletica.

Durante i lavori le due fermate del bus in via Martiri Fantini non potranno essere servite e saranno affissi gli avvisi con le relative deviazioni previste.

Vandali nella notte: vernice spray rossa sulla carrozzeria di tre auto in sosta

Le vetture erano posteggiate in via Piave, zona residenziale della frazione di Russi

Atto vandalico nella notte tra il 6 e il 7 ottobre a Godo di Russi: vernice spray rossa è stata spruzzata sulla carrozzeria di tre vetture parcheggiate in via Piave, nei pressi dell’incrocio con via Verdi. Le foto del gesto sono state postate sul gruppo Facebook “Sei di Godo se”.

L’episodio si è verificato in una zona residenziale nella notte dell’ultimo giorno della piccola sagra del paese dove vivono circa duemila anime. Per dare un nome agli autori del danneggiamento potrebbero essere utili le telecamere di videosorveglianza di alcune abitazioni nella zona.

Bancarotta, frode e riciclaggio: tre arresti in una società di toner per stampanti

Secondo l’accusa i tre persone sarebbero riusciti a ottenere liquidità dalle banche presentando crediti falsi e poi avrebbero fatto sparire i soldi grazie a fatture inesistenti

Foto GdF 2Da un controllo fiscale della guardia di finanza nei confronti di una società faentina nel settore della fabbricazione e rigenerazione di cartucce e toner per stampanti è nata un’indagine conclusa con tre ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e il sequestro preventivo di oltre due milioni di euro.

Secondo le attività investigative svolte dalla compagnia di Faenza delle Fiamme Gialle, coordinate dalla procura della Repubblica, i tre indagati avevano messo in atto numerose condotte illecite, dalla bancarotta fraudolenta alla frode fiscale, sino ad arrivare al riciclaggio e al reimpiego del denaro di illecita provenienza.

Le indagini sono state orientate a ricostruire una serie di operazioni societarie anomale: passaggi di quote sociali, distrazione di liquidità e di beni aziendali. I Finanzieri ritengono che fossero falsi i crediti commerciali – maturati anche nei confronti di imprese estere (Svizzera e Slovacchia) – presentati agli istituti di credito per ottenere l’anticipazione di liquidità.

Del denaro così ricevuto, circa tre milioni di euro, venivano fatte quindi immediatamente perdere le tracce mediante pagamenti di fatture per operazioni inesistenti emesse da imprese fittizie riconducibili agli stessi indagati.

Un sistema di presunta frode, adottato sino a pochi mesi prima della sentenza del fallimento, che ha consentito agli indagati di dissipare una somma complessiva di oltre cinque milioni di euro a danno dei creditori, tra i quali lo Stato, nei cui confronti la società aveva un’esposizione debitoria di circa due milioni di euro, fornitori e dipendenti.

Dalla Sicis al Bosco del Duca d’Altemps: alla scoperta dei luoghi “segreti” del Fai

Il 12 e 13 ottobre tornano le Giornate d’autunno. Il programma delle aperture e delle visite guidate in provincia

Chiesa Faenza
Chiesa di Santa Maria Foris Portam

Sabato 12 e domenica 13 ottobre tornano per la tredicesima edizione le Giornate Fai d’Autunno, uno dei più importanti e amati eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano. Da Nord a Sud della Penisola 700 luoghi d’arte, storia e natura, insoliti e curiosi, poco conosciuti e valorizzati, alcuni dei quali solitamente inaccessibili, apriranno al pubblico in 360 città (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it), grazie all’impegno, alla creatività e alla passione di migliaia di volontari del Fai attivi in ogni regione.

La delegazione Fai di Ravenna partecipa, consapevole che «l’impegno per l’ambiente diviene ogni giorno più fondamentale, nel sostegno e nella vicinanza ai territori che sono stati duramente colpiti dagli eventi atmosferici delle scorse settimane».

«Il Fai a Ravenna – ricorda Claudia Giuliani, capo delegazione – ha organizzato durante l’inverno e la primavera un ciclo di incontri dedicati al cambiamento climatico, alla nell’intento di accrescere la conoscenza e la responsabilità di amministrazioni e cittadini nella gestione delle modificazioni in atto sul pianeta. La delegazione Fai di Ravenna dedica anche alcune delle aperture delle Giornate Fai d’Autunno alle diverse tematiche che possono, a diverso titolo, ruotare attorno al tema».

Una storia di recupero e di riuso in chiave didattica e creativa è quella di Palazzo Malagola, oggi sede di Malagola, Centro Studi Internazionale di Ricerca Vocale e Sonora, sotto la guida di Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi, che sarà visitabile con le guide degli Apprendisti Ciceroni Fai del Liceo Classico Dante Alighieri e dell’Istituto Tecnico Commerciale Ginanni sabato dalle 14.30 alle 18 (ultimo ingresso alle 17) e domenica dalle 9.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 18 (ultimo ingresso alle 17). Il palazzo, presenta notevole interesse storico artistico, dal portone ad arco sormontato da balcone con un’elaborata ringhiera in ferro, alle volte affrescate con motivi naturalistici nello scalone principale, nel salone e in alcune camere. Ospita o straordinario archivio del musicista e sperimentatore vocale Demetrio Stratos, di proprietà della Biblioteca Classense, che verrà illustrato ai visitatori.

In collaborazione con il Gruppo Fai Ponte fra culture, sabato 12 e domenica 13 (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 con ultimo ingresso alle 17) sarà straordinariamente possibile visitare la prestigiosa sede dell’azienda di produzione di mosaico Sicis in via Canala 75/79 (sabato alle 17 è in programma una visita in lingua ucraina). Saranno visibili il giardino e gli ampi padiglioni ricchi di mosaici di varia tipologia e tecnica, dagli arredi al micromosaico. Sicis inizia la sua attività nel 1987 quando Maurizio Leo Placuzzi fondò il marchio con l’obiettivo di celebrare il prestigio dell’arte musiva in tutte le sue sfaccettature.
A seguito dell’alluvione del maggio 2023, quando la sede aziendale è stata invasa da 50.000 metri cubi d’acqua, Sicis ha ripensato il design della propria sede: sarà presentato il progetto di riqualificazione dell’area, che si concentrerà sulla creazione di un “parco-spugna”, un concetto innovativo che integra la mitigazione del rischio idraulico con la funzionalità di un parco urbano immerso nel paesaggio agricolo circostante. Questa infrastruttura verde è progettata per assorbire e stoccare l’acqua piovana in caso di alluvioni, contribuendo a prevenire allagamenti attraverso un bacino di raccolta permeabile.

Il Gruppo Fai di Cervia propone visite al Bosco del Duca d’Altemps, recentemente oggetto di un complesso intervento di manutenzione: originariamente utilizzato per la bonifica e l’irrigazione dell’area circostante, il Canale del Duca d’Altemps venne costruito agli inizi del ‘900 per essere poi abbandonato nei decenni successivi. Lungo i suoi argini vennero piantate due file di farnie che diedero vita al bosco che oggi conosciamo. Orari: domenica dalle 10 alle 11 e dalle 15 alle 17.

Il Gruppo Fai di Faenza accompagna i visitatori alla Chiesa di Santa Maria Foris Portam, antichissima, di origini romane, dalla complessa e affascinante storia.  La visita è un’occasione unica poiché il campanile, definito dal poeta  Dino Campana “La torre barbara, la mitica custode dei sogni dell’adolescenza” non è solitamente accessibile al pubblico, e per ragioni di sicurezza l’accesso viene anche in tale occasione consentito a gruppi di non più di 12 persone.
Orari: sabato dalle 14.30 alle 18.30 (ultimo ingresso 17.30) e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30 (ultimo ingresso 17.30)

Infine, il Gruppo Fai di Lugo organizza visite al museo della moda A.N.G.E.L.O. Vintage, una vera e propria biblioteca materiale della moda, con una collezione di oltre 150.000 capi d’abbigliamento e accessori, dalla fine del XIX secolo fino ai giorni nostri, che racchiude pezzi storici e iconici della storia della moda, disponibili solo per consultazione e noleggio a scopo di ricerca o esposizione.
Orari: sabato dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.30 (ultimo ingresso 17) e domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 (ultimo ingresso 17).

La festa del vino torna nelle piazze del centro di Ravenna

Dal 25 al 27 ottobre Giovinbacco, tra degustazioni e cibo di strada

Giovinbacco

Torna il 25 (dalle 18 alle 23), 26 e 27 ottobre (dalle 11 alle 23) in centro a Ravenna “Giovinbacco”, la grande festa del vino della Romagna, tra centinaia di etichette, cibo di strada, punti di ristorazione, assaggi, incontri. Senza dimenticare la solidarietà per chi è stato colpito dai drammatici eventi atmosferici di settembre. Proprio per questo la quota destinata ai Lions del 50% del ricavato dalla tradizionale vendita del vino donato dalle cantine aderenti nello stand in piazza del Popolo sarà destinato a sostegno dei cittadini colpiti dall’alluvione.

Il vino nelle piazze del Popolo e Garibaldi
Sono centinaia le etichette romagnole presenti – Sangiovese, Albana e tutti gli altri vini di decine di produttori locali – in piazza del Popolo e in piazza Garibaldi. In piazza del Popolo sarà presente anche una selezione di spumanti di Romagna metodo classico e una di vini italiani e regionali della guida Slow Wine.
Gli stand per la degustazione del vino chiudono alle 23, ma è possibile continuare la consumazione dei tagliandi fino alla mezzanotte allo stand di Piazza Garibaldi, dove i sommelier prolungheranno il servizio di mescita.

Il mercatino in piazza XX Settembre
Novità in Piazza XX Settembre che accoglie quest’anno il mercatino dei produttori del territorio legati storicamente a GiovinBacco e i food truck del cibo di strada.

Il cibo di strada in piazza Kennedy e Garibaldi
Accanto al vino, in piazza Garibaldi ci saranno gli stand degli artigiani e delle artigiane Cna che propongono pasta fresca, piadina, pizza fritta, e altre specialità con Doppio Zero, La Pasta di Jack, Piadina del Contadino, Chiosco di Ferlini Leonella, Mini Michele, L’Angolo Goloso. Non manca la birra artigianale di Birra Delira e di Birra Valsenio.
In Piazza Kennedy sono presenti sei punti di ristorazione: Osteria La Campanara, Osteria Circolo Aurora, Mercato Coperto Ravenna, Osteria Don Abbondio, Hookipa Restaurant Village / Rotterdam Pub,
Coop e la sua Tavola oltre al vino sfuso della Cantina Spinetta, lo spazio dei Cannoli Siciliani e del Marsala con lo chef Paolo Pecorella dell’Associazione Salviamo i Mulini di Trapani e infine le birre artigianali: Birra Bizantina, Birra Iconika, Birra del Mercato Coperto.

Piazzetta Paolo Serra / Giardino Rasponi o delle Erbe dimenticate
La novità per questo angolo di grande fascino è la presenza di Slow Food Ravenna con lo spazio dedicato agli appuntamenti col gusto. Ogni giornata è ricca di incontri e degustazioni. Coinvolte anche le scolaresche. Per l’occasione anche il Giardino Rasponi o delle Erbe Dimenticate rimarrà aperto anche negli orari di GiovinBacco.

Giovinbacco al Mar
La manifestazione arriva anche al Museo d’Arte della città di Ravenna con incontri e visite a cura di Sabrina Marin, storica dell’arte. Degustazioni a cura della Cantina De Stefenelli e con il comfort food a cura del nuovo bar del Museo, gestito dal Mercato Coperto.

La formula delle degustazioni
L’ingresso è libero. Per gli assaggi di vino sono a disposizione carnet per le degustazioni, che si acquistano online (sul sito giovinbacco.it o visitravenna.it) oppure in piazza del Popolo e in piazza Garibaldi o ancora in prevendita allo Iat di piazza San Francesco. I carnet sono da 5 e 10 degustazioni. Il costo dei carnet va da un minimo di 15 a un massimo di 25 euro compreso il calice, e da un minimo di 14 a un massimo di 24 euro senza il calice. Per una degustazione di vino passito e di Sangiovese Riserva e per i vini Slow Wine sono necessari 2 tagliandi. Per tutti gli altri vini rossi e bianchi 1 solo tagliando. Ai soci Slow Food, AIS, AIES, Onav, Coop Alleanza 3.0, è riservato 1 tagliando degustazione gratuito per ogni acquisto di un carnet. A GiovinBacco è vietata la degustazione del vino per i minori di 18 anni.
Le consumazioni e i pagamenti del cibo di strada e dei prodotti si fanno invece presso i singoli stand, chioschi e bancarelle.

L’organizzazione della manifestazione è di Cooperdiem in collaborazione con Slow Food Ravenna, con la compartecipazione e il contributo del Comune di Ravenna. 

Il Pd candida i presidenti dei consigli comunali di Faenza e Ravenna

Oltre a Bosi e Cameliani, nella lista dei quattro prescelti anche l’ex sindaca di Bagnacavallo e la vicepresidente dell’ordine degli Infermieri

Massimo Cameliani

Si è tenuta nei giorni scorsi la direzione provinciale del Partito Democratico di Ravenna, riunita per definire la strategia e la rappresentanza del territorio alle prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna.

Durante l’incontro, è stata ufficializzata la lista dei quattro candidati che rappresenteranno la provincia di Ravenna nelle prossime elezioni regionali. «La scelta dei candidati – si legge in una nota inviata alla stampa – è avvenuta in base all’esperienza personale e politica, all’impegno dimostrato verso il territorio e alla capacità di promuovere una visione innovativa e inclusiva per il futuro della regione».

Si tratta di Niccolò Bosi, 40 anni, di Faenza (fa parte di una cooperativa di gestione di impianti sportivi, impegnato nell’associazionismo, è attualmente presidente del Consiglio comunale di Faenza); Massimo Cameliani, 45 anni, di Ravenna (avvocato e dipendente di Cna, impegnato nel volontariato, attualmente presidente del Consiglio comunale di Ravenna); Petia Di Lorenzo, 36 anni, di Ravenna (coordinatrice infermieristica e vicepresidente dell’Ordine degli infermieri di Ravenna); Eleonora Proni, 54 anni, di Bagnacavallo (laureata in Storia contemporanea, dopo gli incarichi da assessora comunale e provinciale, è stata sindaca di Bagnacavallo dal 2014 al 2024).

Parte la prevendita per il Goldoni: il 12 ottobre a teatro, il giorno dopo online

Il cartellone prevede, tra gli altri, Giorgio Pasotti e Paolo Cevoli. Tornano le favole della domenica pomeriggio con 4 spettacoli

Giovanni Scifoni FraLa biglietteria del teatro Goldoni di Bagnacavallo sarà aperta sabato 12 ottobre dalle 10 alle 13 per la prevendita di tutti gli spettacoli della prossima stagione 2024/25. Dal giorno successivo sarà possibile acquistare i biglietti anche online, tramite il servizio Vivaticket. Le prevendite alla biglietteria riprenderanno poi dal giorno antecedente ogni singola rappresentazione (Favole e festivi esclusi) negli stessi orari.

La nuova stagione del Goldoni sarà inaugurata dall’originale rilettura di Veronica Cruciani del classico shakespeariano Molto rumore per nulla, interpretato nei ruoli principali da Lodo Guenzi e Sara Putignano (2 e 3 novembre). Seguiranno: Alessandro Benvenuti con Falstaff a Windsor, Giorgio Pasotti con Racconti disumani, Tindaro Granata nel Malato immaginario di Molière, Paolo Cevoli con il nuovo spettacolo Figli di Troia, Enrico Guarneri in Storia di una capinera di Giovanni Verga e Giovanni Scifoni con Fra’ San Francesco, la superstar del Medioevo, divertente monologo sulla figura del Santo d’Assisi, orchestrato con laudi medievali e strumenti antichi (8 e 9 aprile).

Gli appuntamenti con le Favole della domenica pomeriggio (ore 17), ampliate a 4 spettacoli, prevedono: Alice nel paese delle meraviglie della compagnia Fratelli di Taglia, Bella, bellissima di Accademia Perduta, L’acciarino magico, dalla fiaba di Andersen, de Il Baule Volante e Caro lupo della Drogheria Rebelot.

Paolo Cevoli1Per il cartellone Teatri d’Inverno – sguardi sulla drammaturgia contemporanea, l’apertura è affidata a Barbablù, spettacolo diretto da Giulia Paoletti e interpretato da Edoardo Frullini: un monologo intenso, dai toni forti, sulla violenza di genere (8 novembre). Segue la giovane formazione Bluestocking con Io che amo solo te, uno spettacolo sulla scoperta di sentimenti inaspettati tra due adolescenti e il coraggio di vivere quelle emozioni. Dopo Barbablù, un’altra “Prima”: il riallestimento di Autoritratto, il nuovo spettacolo di Davide Enia, co-prodotto da Accademia Perduta con Piccolo Teatro di Milano, CSS Udine e Festival dei Due Mondi di Spoleto che nell’edizione 2024 ne ha ospitato la “Prima assoluta” (2 dicembre). E ancora: Dissonorata, interpretato da Saverio La Ruina; Bianco, uno spettacolo di Giuseppe Tantillo che ne è anche interprete con Valentina Carli, in cui si racconta l’incontro tra due anime nel momento sbagliato, due anime dentro corpi deboli, due anime che si trovano davanti al dubbio di una vita forse breve. Luigi D’Elia sarà infine protagonista di Caravaggio, un testo di Francesco Niccolini, diretto da Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Il cartellone sarà chiuso, il 5 e 6 aprile, da Ombrelloni, nuovo testo di Iacopo Gardelli, interpretato da Lorenzo Carpinelli, presentato in “Anteprima” e Fuori Abbonamento al Ridotto.

Il prezzo dei biglietti per gli spettacoli della Stagione varia dai 18 ai 28 euro (più 1 euro di prevendita) a seconda del settore scelto. I biglietti per le Favole costano 5 euro, più prevendita, sia per gli adulti che per i bambini. Gli spettacoli del cartellone Teatri d’Inverno hanno un costo d’ingresso di 10 euro (intero) e 5 euro per ragazzi under 29, ad eccezione di Autoritratto di Davide Enia per il quale i biglietti hanno un costo di 15 euro (7,50 euro per ragazzi under 29).

Info: 0545/64330 e www.accademiaperduta.it.

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