lunedì
30 Giugno 2025

Arrivano i buskers: tre giorni di spettacoli, street food e eventi sul mare

La Pro Loco annuncia un fine settimana ricco di appuntamenti: dalle performance degli artisti di strada alle escursioni naturalistiche e storiche

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Un weekend di eventi a Marina di Ravenna: si parte venerdì 12 luglio con il Buskers Festival in Piazza Dora Markus e al bacino pescherecci. Dalle 18.30 apriranno gli stand dello “Street food festival”. Le esibizioni degli artisti di strada continueranno anche sabato 13 e domenica 14.
Sabato 13 luglio gli eventi iniziano fin dal mattino, con l’escursione naturalistica “Photo Trek” in partenza alle 9 dal parcheggio scambiatore (per partecipare è necessaria la prenotazione, contattando il numero 351 6072377). Dalle 19:00, il Bacino Pescherecci ospiterà “L’Azzurro a Tavola”, una serata dedicata alle specialità di pesce azzurro alla griglia. Nella stessa serata, a partire dalle 19:00, Viale delle Nazioni si animerà con i Marina Mercatini, tra artigianato e souvenir. La giornata si concluderà con il Bunker Tour sulla Linea Galla Placidia, Il ritrovo per il tour storico alla scoperta dei segreti della linea difensiva ravennate è al Bacino Pescherecci alle 21:00.

Infine, sabato 13 e domenica 14 luglio, la Galleria FaroArte presenterà la mostra “Un Arcipelago in Divenire” della Collezione Biagi, aperta dalle 17:00 alle 19:30.

Tutti gli appuntamenti sono organizzati dalla Pro Loco di Marina di Ravenna con il patrocino del Comune e dell’Assessorato al turismo.

Cambia il sistema di spazzamento strade e c’è anche la mini spazzatrice elettrica

Il servizio di pulizia delle strade di Ravenna, fornito da Hera, viene riorganizzato in base alle stagioni e alle zone unendo attività manuale e meccanica

Spazzamento MistoNelle ultime settimane nel territorio del comune di Ravenna è operativo un nuovo servizio di spazzamento misto delle strade per migliorare la pulizia delle strade. Il sistema che combina spazzamento manuale e meccanizzato, eseguito da Hera, dovrebbe garantire un’attenzione maggiore non solo alle strade ma anche ai marciapiedi, alle piste ciclabili, alle aiuole e ai parcheggi soprattutto durante i periodi di caduta di foglie e aghi di pino.

In accordo con l’amministrazione comunale sono state definite le frequenze e le zone di intervento. L’attenzione sarà rivolta in particolare alle aree centrali e ad alta frequentazione, nonché a quelle caratterizzate dalla presenza di pini e alberature in genere.

Durante l’autunno, l’inverno e la primavera, il servizio di spazzamento misto sarà alternato con quello meccanizzato tradizionale, mentre nel periodo estivo lo spazzamento misto si concentrerà nelle zone litoranee. Questa modulazione stagionale risponde alle diverse esigenze di pulizia della città, dei lidi e anche delle frazioni del forese, in base ai vari periodi dell’anno.

Altra importante novità è rappresentata dalla mini spazzatrice elettrica, che verrà impiegata nelle vie principali del centro storico. Un mezzo ideale per le strade di ridotte dimensioni, capace anche di raccogliere piccoli oggetti abbandonati e di provvedere alla pulizia con getto d’acqua delle aree interessate dalla sporcizia localizzata. È inoltre adatta alla finitura degli angoli e delle zone difficilmente raggiungibili con altri strumenti. Il nuovo servizio, in sperimentazione nel centro storico, integrerà lo spazzamento manuale per offrire un servizio di pulizia il più completo possibile. Durante questa fase, saranno valutate l’efficacia nelle diverse zone del centro e calibrate le frequenze di intervento, con possibilità di rimodulazione per ottimizzare l’efficienza.

In caso di eventi meteo straordinari, saranno attivati servizi mirati per rispondere prontamente alle necessità del territorio, garantendo comunque la continuità del servizio manuale senza variazioni significative.

«Speriamo che con questa nuova iniziativa, su cui abbiamo lavorato molto, Ravenna possa godere di un miglioramento significativo nella gestione della pulizia stradale, offrendo un servizio all’avanguardia che sappia rispondere in modo efficiente alle necessità della comunità», ha commentato l’assessore alla Transizione ecologica del Comune di Ravenna, Gianandrea Baroncini.

Laboratori gratuiti per il fai da te: prima lezione per autoprodurre il deodorante

I workshop organizzati dall’oggettoteca partiranno dal 15 luglio a Ravenna

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Partiranno la prossima settimana i primi laboratori gratuiti del servizio oggettoteca in cui imparare ad autoprodurre, riparare oggetti, condividere esperienze e conoscere persone. Grazie ai volontari che hanno preso parte al percorso di co-progettazione del servizio, si inizierà con il laboratorio di autoproduzione di deodorante, lunedì 15 luglio. Nel corso del workshop Giorgia Zappatterra insegnerà come realizzare un deodorante home-made in pochi passi, personalizzandolo a seconda delle proprie esigenze. Il materiale verrà fornito dall’Oggettoteca.

Si prosegue il 5 agosto con  “campeggiatori si diventa” un laboratorio per scoprire tutti i trucchetti del vero campeggiatore, oltre che imparare a montare vecchie tende e materiali da camping che è possibile portare da casa.

L’ultimo incontro è in programma per il 26 agosto e sarà dedicato all’arte del cucito e del rammendo.  “Rammendo, cucito e uncinetto con orli e trame” è l’occasione perfetta per imparare rammendare calzini, riattaccare bottoni e accorciare orli in piena autonomia. È possibile portare i propri capi da riparare da casa. In caso di necessità è possibile portare anche la propria macchina da cucire non funzionante. Chi già è avvezzo all’utilizzo di ago e filo potrà invece sperimentare l’arte dell’uncinetto.

Tutti i laboratori si terranno negli spazi di CittAttiva (via Carducci 16) alle 18:30.

Lo scopo dell’oggettoteca è quello di fornire in prestito gratuito oggetti di uso saltuario (fai da te, viaggi, bricolage, hobby…), affinché venga ridotta la quantità di rifiuti prodotti dall’acquisto di tali oggetti; a questo obiettivo si affianca una finalità di educazione e sensibilizzazione, per promuovere un modello di consumo sostenibile, di risparmio economico e una migliore qualità della vita. È possibile restare aggiornati sulle attività dell’oggettoteca su Instagram e Facebook.

Mucillagine: storia, cause e effetti di un fenomeno tipico del nord Adriatico

La prima segnalazione di cui si ha notizia risale al 1729, da allora la costa romagnola lotta contro la mucillagine: fenomeno naturale innocuo per i biologi, ma odiato dai turisti. Dal 1989 c’è chi la beve per salvare l’economia, ma non basta. L’unica soluzione sono le burrasche. E con la crisi climatica sarà sempre più frequente

MucillagineLa mucillagine è una presenza ciclica delle estati romagnole e nei giorni scorsi è tornata a far parlare di sé. Ricomparsa in gran parte della riviera adriatica, dal Veneto all’Abruzzo, questa massa gelatinosa galleggiante scoraggia i turisti dal tuffarsi in mare; il che è del tutto comprensibile: anche se non è pericolosa per la salute, si tratta di una schiuma maleodorante e brutta da vedere, che si appiccica al corpo e rende il bagno un’esperienza piuttosto disgustosa. Questa volta lungo la costa ravennate il fenomeno è stato più contenuto rispetto ad altre località adriatiche; ma l’estate è ancora lunga e l’allerta di albergatori e bagnini è ai massimi livelli.

Che cos’è la mucillagine?

Si tratta del prodotto della fioritura di varie microalghe, che trovano la condizione ideale quando si verifica la combinazione di tre fenomeni naturali: le abbondanti piogge primaverili, le temperature elevate in estate e il mare poco agitato per molti giorni. Le piogge comportano un maggiore apporto di sali nutritivi e particelle organiche in mare, mentre il caldo fa proliferare le microalghe, che durante la fioritura rilasciano dei collosi polisaccaridi (si tratta pur sempre di zuccheri) che tendono ad aggregarsi nelle formazioni note a tutti. Più tempo dura il mare calmo, più i cumuli si ingrandiscono. Il fenomeno è tipico dell’Adriatico settentrionale e centrale, mentre nel resto del mondo è quasi sconosciuto. Già in Puglia questa gelatina è inesistente, poiché il mare è più aperto e non ci sono grandi fiumi a portare nutrienti. Qui invece, per liberarsene, l’unica soluzione è una bella burrasca: in questo modo le onde trasportano la mucillagine sulla spiaggia, dove inizia a decomporsi e scomparire nel giro di poche ore.

I problemi della mucillagine

Oltre a infastidire i turisti, la mucillagine crea problemi ai pescatori, che devono continuamente pulire le reti e i filtri dei motori delle loro barche. Inoltre questa sostanza può soffocare cozze, vongole e altri organismi marini. Mentre questi non possono fare altro che attendere il mare mosso, chi è in vacanza per pochi giorni e ha una voglia impellente di fare un tuffo, talvolta aspetta la sera o la notte, quando magicamente la mucillagine sembra scomparire. Ma in realtà è sempre lì, anche se non la vediamo. Con l’abbassamento delle temperature la mucillagine tende infatti a scendere sui fondali, per poi risalire non appena l’acqua si fa più calda di giorno, a causa delle bollicine di ossigeno contenute al suo interno. Nel suo continuo movimento la mucillagine trattiene tutto ciò che incontra, compresi svariati batteri, che trovano le condizioni ideali per proliferare proprio all’interno della gelatina. Il che la rende ancora più disgustosa. I biologi marini assicurano che la sostanza non è dannosa; tuttavia qualche coraggioso tuffatore potrebbe avvertire irritazioni a contatto con la pelle, non tanto per la sostanza in sé quanto per i patogeni che si trovano al suo interno.

Nel 1729 il primo avvistamento di mucillagine: venne chiamata “cosa moccichiosa”

L’uomo adriatico lotta contro la mucillagine da molto tempo. La prima testimonianza del suo avvistamento risale al 1729, da parte dei pescatori che non riuscivano a usare le reti a causa di “una certa cosa moccichiosa”, mentre la prima descrizione scientifica è del 1872, quando si riteneva che la formazione di tale sostanza fosse determinata dalla secrezione mucosa di un’alga. La comparsa della mucillagine è riportata con notevole frequenza tra la seconda metà dell’800 e la prima metà del ‘900, per poi scomparire dalle cronache fino alla grande mucillagine del 1989, di cui lo scorso 8 luglio ricorreva il trentacinquesimo anniversario.

La mucillagine del 1989 in Romagna fece nascere la diversificazione del turismo estivo

In riviera romagnola quell’evento viene ancora ricordato come qualcosa di epocale, poiché fece drammaticamente crollare le presenze turistiche. D’altronde la precarietà è da sempre uno dei maggiori problemi della monocoltura turistica: basta un fenomeno catastrofico e imprevedibile (guerre, pandemie, alluvioni o mucillagini) per determinare l’assenza dei vacanzieri e la crisi di un’intera economia. A poco servì allora il plateale gesto di Primo Grassi, presidente dell’ente di promozione turistica Agertur, che per dimostrare che la mucillagine non faceva male, bevve un bicchiere di acqua dell’Adriatico davanti a una platea di giornalisti. Quella gelatina era comunque troppo disgustosa e tanti turisti, soprattutto stranieri, decisero di spostarsi verso altri lidi. In riviera romagnola la mucillagine del 1989 segnò un punto di svolta, in quanto spinse l’industria turistica a diversificare l’offerta. Si capì che il mare è un elemento naturale ingovernabile, su cui non ci si può basare in modo esclusivo; e così si iniziò a lavorare su discoteche, parchi di divertimento, fiere ed eventi. E soprattutto, a costruire piscine.

Cambiamento climatico significa mucillagine più frequente

Il gesto di Grassi viene ancora oggi talvolta emulato, come fatto da ultimo dal sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad nell’estate 2022. Infatti negli ultimi trent’anni la mucillagine è tornata spesso a visitare la nostra riviera, con un aumento esponenziale dovuto al riscaldamento globale. La sua formazione è ormai un fenomeno annuale, la cui entità dipende soprattutto dalla circolazione delle correnti marine. Questa volta è stata più intensa in Friuli e in Abruzzo, mentre tra Ravenna e Cervia la presenza è stata piuttosto sporadica, circoscritta a piccoli banchi a macchia di leopardo che sono scomparsi alla prima lieve mareggiata. Ma con la crisi climatica dovremo imparare a convivere con la mucillagine e ognuno lo farà a modo suo: c’è chi non oserà tuffarsi, chi non rinuncerà a una piacevole nuotata e chi continuerà a berla per tranquillizzare i turisti.

Tre incontri formativi sul tema delle assunzioni e sicurezza sul lavoro

L’organizzazione datoriale ravennate propone tre appuntamenti in provincia dedicati agli imprenditori

Lavoratori Agricoli

Prosegue la campagna formativa e informativa sul tema della sicurezza sul lavoro e della corretta assunzione della manodopera in agricoltura promossa da Coldiretti Ravenna.

In programma nei prossimi giorni tre incontri tematici rivolti ai datori di lavoro, che puntano ad aggiornare le imprese e a inquadrare le corrette prassi da attuare in materia di assunzione e di sicurezza: il primo appuntamento lunedì 15 luglio, alle 20.30 alla sala Parrocchiale Casa Maria di Nazareth in Via Errano a Errano, martedì 16 il secondo, sempre alle ore 20:30, alla sala Congressi Rosa Dei Venti in Via Fiumazzo, 161, a Cà di Lugo. Gli incontri si concluderanno mercoledì 17 a Ravenna, stesso orario, nella sala Riunioni dell’Hotel Cube in Via Luigi Masotti, 2.

Coldiretti Ravenna è la maggiore organizzazione datoriale in agricoltura in provincia, e conta oltre 1.800 datori di lavoro associati e circa 3mila procedure di assunzione annue. Già nel 2023 ha organizzato una serie di incontri di aggiornamento sulle novità normative in materia di assunzione manodopera, fiscale e tecnica, e nella primavera ha lanciato 2024 la campagna di prevenzione e formazione in tema di sicurezza sul lavoro in sinergia col patronato Epaca e col patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Radio Deejay arriva a Cervia con il Vertical Summer Tour

Un fine settimana di musica incontri e sport sulla spiaggia libera

Vertical Tour

La seconda tappa della dodicesima edizione del Vertical Summer Tour vedrà come protagonista Cervia: la “carovana” di animatori, speaker, dj e istruttori sportivi del festival itinerante arriverà nella spiaggia libera del lungomare Grazia Deledda per un fine settimana di musica, sport e divertimento, il 13 e 14 luglio.

Lo spettacolo continuerà senza sosta dalla mattina al tramonto, grazie alle ospitate dei talent di Radio Deejay, media partner dell’evento. Saranno presenti i due celebri speaker radiofonici “i Vitiello”, e durante la due giorni sarà possibile praticare sport sulla spiaggia e in acqua, come acquagym, lezioni di ballo, tornei sportivi, beach volley, beach tennis e calciobalilla, e uscire in Sup con un istruttore dedicato. I meno sportivi potranno invece ascoltare musica e rilassarsi tra gli stand, il tutto a ingresso libero e gratuito. Il programma completo è consultabile sul sito.

Approvato il progetto di fattibilità per la caserma dei carabinieri

Il trasferimento delle forze dell’ordine, annunciato nel 2020, era previsto per il 2022
L’intervento richiede un 
investimento dal valore di 2 milioni 250 mila euro

Caserma Cc Marina Vista Accesso Principale

Sorgerà in un’area di proprietà comunale attualmente libera da fabbricati, all’angolo tra via Trieste e via Marmarica, la caserma dei carabinieri di Marina di Ravenna. Il trasferimento delle forze dell’ordine, annunciato nel 2020 era in programma per il 2022, ma il progetto di fattibilità tecnica economica del valore di 2.250.000 euro è stato approvato dalla giunta solo nell’ultima seduta. L’approvazione dell’assestamento di bilancio da parte del consiglio comunale è avvenuta martedì 9 luglio, e il progetto è stato inserito nella programmazione triennale dei lavori pubblici.

«Si è trattato di un primo passo – dichiara l’assessora ai Lavori pubblici Federica Del Conte – finalizzato all’inserimento dell’opera nel piano degli investimenti. Questo progetto è da tempo tra le priorità della nostra amministrazione, consapevole che per Marina di Ravenna e il litorale questo ulteriore presidio sia utile e necessario. Da questo primo indispensabile passo partiranno naturalmente tutte le interlocuzioni con tutte le istituzioni e i soggetti a qualsiasi titolo coinvolti, a partire dalla prefettura, dall’Arma dei carabinieri e dall’Autorità di sistema portuale, per arrivare all’approvazione di un progetto esecutivo da tutti condiviso e alla successiva realizzazione dell’intervento».

Dovranno essere poi richiesti i pareri propedeutici degli enti interessati per eventuali prescrizioni propedeutiche alla delibera di approvazione del progetto esecutivo, sostitutiva del permesso di costruire.

Caserma Cc Marina Area Di Intervento

La posizione individuata per la realizzazione della nuova caserma è ritenuta strategica, perché equidistante sia dalla zona del porto che dal centro della località e a poche centinaia di metri dalla scuola dell’infanzia, dalla scuola primaria e dall’istituto comprensivo del Mare – plesso Mattei. Essendo inoltre a ridosso di via Trieste, la caserma sarà facilmente accessibile e da essa sarà possibile raggiungere ogni zona del litorale in breve tempo.

La superficie complessiva è di 4.569 metri quadri, di cui 1735 saranno occupati da aree verdi; la superficie totale dell’immobile sarà di 837 metri quadri, per un volume complessivo di 2.696,50 metri cubi.

L’edificio, circa al centro dell’area di intervento con orientamento est/ovest, avrà un lato lungo che affaccia verso via Trieste e l’altro verso un’altra proprietà. Sarà composto da due volumi a pianta rettangolare connessi tra loro e da un terzo corpo che consentirà di accedere al primo livello in maniera indipendente. Il volume più a nord sarà composto da un unico livello contenente locali accessori quali tra gli altri due garage da 60 metri quadri, quattro cantine, un magazzino e un locale tecnico. Il secondo volume sarà composto da due livelli fuori terra, di cui uno ospiterà le funzioni gestionali e direttive, quali camerate, mense, sale ritrovo, quattro uffici e servizi igienici; l’ultimo due appartamenti da 78 metri quadri ciascuno.

Tutta l’area esterna pertinenziale della caserma sarà suddivisa in due zone distinte con lo scopo di separare l’area ad uso privato dall’area ad uso della logistica. Sul retro del fronte principale su via Trieste sono stati previsti un’area a parcheggio esterna e due accessi carrabili, uno per l’area alloggi e uno per l’area logistica, oltre a due accessi pedonali.

A Ravenna aumentano gli over 80 ma crolla l’offerta di colf e badanti

Situazione preoccupante per tutte e tre le province romagnole
Si segnala anche un aumento dei lavoratori sopra ai 65 anni nel settore

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Le ultime analisi dei dati di Istat e Inps, elaborati da Cisl Romagna, presentano un quadro preoccupante sull’invecchiamento della popolazione e la carenza di badanti e colf disposte al servizio. Tutte tre le province romagnole stanno assistendo negli ultimi a un’impennata della popolazione over 80 e al fisiologico aumento della domanda di assistenza domiciliare, ma l’offerta lavorativa si assottiglia drasticamente.

In provincia di Ravenna, negli ultimi dieci anni, la popolazione over 80 è aumentata significativamente, passando da 31.924 persone nel 2014 a 35.364 nel 2023 con un incremento del 10.78%. Tuttavia il rapporto tra popolazione anziana e badanti è cresciuto solo dal 5,15 nel 2014 al 6,65 nel 2023. Questo dato indica che, nonostante l’aumento della popolazione anziana, il numero di badanti disponibili non è sufficiente a soddisfare la domanda crescente di assistenza. Le cause di questa crisi sono diverse e complesse. Una delle ragioni principali è la scarsa attrattività del settore domestico, caratterizzato da stipendi bassi ed attività precaria, legata alle esigenze delle famiglie. Anche considerando il fatto che il lavoro nero è molto diffuso nel settore, il numero di assistenti familiari rimane  inferiore alla domanda.

Sempre in provincia, il numero totale di lavoratori nel settore domestico in questi anni ha mostrato diverse fluttuazioni, partendo da 6.199 nel 2014 e raggiungendo un picco di 6.462 nel 2021, per poi scendere a 5.316 nel 2023 con una perdita del 14.24%.

Nel 2021 molte famiglie hanno fatto una spontanea regolarizzazione dei rapporti di lavoro per consentire ai lavoratori domestici di recarsi  al lavoro durante il lockdown e all’entrata in vigore del decreto “Rilancio” che prevedeva una sanatoria e il riconoscimento di sei mesi di permesso di soggiorno a chi avesse un regolare contratto. I contratti di badanti sono stati costantemente superiori a quelli delle colf. Questa differenza è costante nel decennio, ma mentre i contratti come badante rimangono più o meno stabili passando da 3.809 del 2014 a 3.653 del 2023, calano notevolmente i contratti come colf da 2.390 del 2014 a 1.663 del 2023 con un calo del 30.42%.

Un altro dato preoccupante è l’aumento dell’età media dei lavoratori nel settore domestico. In tutte e tre le province, si osserva un incremento significativo del numero di badanti e colf over 65, mentre la fascia d’età 30-44 anni è quella più colpita dalla diminuzione dei lavoratori. Questo dato evidenzia la difficoltà di attrarre e trattenere manodopera giovane nel settore dell’assistenza agli anziani.

A Ravenna il numero di giovani lavoratori (fino a 29 anni) nel settore domestico è diminuito da 457 nel 2014 a 135 nel 2023, anche gli adulti (30-44 anni) hanno visto una riduzione significativa, passando da 1.856 lavoratori nel 2014 a 869 nel 2023. I maturi (45-64 anni): hanno subito un lieve calo, da 3.672 nel 2014 a 3.507 nel 2023, mentre negli anziani (65 anni ed oltre): il numero di lavoratori anziani è aumentato da 214 nel 2014 a 805 nel 2023, segnalando una maggiore presenza di lavoratori di età più avanzata nel settore.

«L’invecchiamento della popolazione romagnola non è più solo un dato statistico, ma una vera e propria bomba ad orologeria pronta ad esplodere – dichiara il segretario generale Cisl Romagna Francesco Marinelli -. La domanda di assistenza domiciliare cresce, mentre il numero di colf e badanti si assottiglia drammaticamente, lasciando intravedere un futuro allarmante per i nostri anziani. Non possiamo tergiversare, – chiosa Marinelli – non possiamo permettere che questa generazione venga abbandonata al proprio destino. È necessario un intervento immediato e incisivo per scongiurare una futura crisi».

L’invecchiamento della popolazione Romagnola sta avvenendo ad un ritmo più rapido rispetto alla crescita del numero di contratti di lavoro nel settore domestico.

Secondo le previsioni demografiche svolte dalla Regione Emilia Romagna per le province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini entro il 2030, si stima un incremento di oltre 918 anziani over 80 a Ravenna (+3,31%), 1.872 Forlì-Cesena (+6,17%),e ben 3.096 a Rimini (+12,60%). Un aumento esponenziale che avrà un impatto significativo sulla domanda di assistenza domiciliare che metterà a dura prova l’attuale sistema di welfare e creando una potenziale carenza di badanti e colf.

«La diminuzione dei lavoratori giovani e adulti nel settore e l’aumento dei lavoratori over 65 indicano una necessità urgente di riforme nelle politiche del lavoro e nelle strategie di assistenza domiciliare. – comunicano dalle associazioni – È essenziale garantire un numero adeguato di lavoratori qualificati per rispondere alle esigenze della popolazione anziana in continua crescita, attraverso percorsi formativi che aiutino le persone ad intraprendere con professionalità tale impiego. Inoltre sarà importante garantire maggiori incentivi sulle assunzioni regolari, soprattutto riguardo gli anziani non autosufficienti».

Lo zoo di Ravenna accoglie due pitoni asiatici confiscati a un privato cittadino

I serpenti tipici dell’Asia erano in gravi condizioni di salute dopo l’abbandono in una teca con animali in putrefazione come unica fonte di alimentazione. Il rettilario del parco ravennate ha creato un terrario apposito con condizioni idonee

Foto3Lo zoo di Ravenna aggiunge al suo rettilario una coppia di pitoni moluro, tipici dell’Asia, confiscati a un privato cittadino dal nucleo Cites dei carabinieri di Genova.

Due anni fa i due esemplari erano stati sequestrati perché detenuti illegalmente da un privato cittadino: verificata l’assenza di maltrattamenti, i militari hanno proceduto ad affidare gli esemplari in custodia giudiziaria temporanea al soggetto detentore, in attesa di confisca. Concluso l’iter giudiziario, i due esemplari sono stati confiscati e, a quel punto, sono stati abbandonati dall’ex proprietario all’interno di una teca, con animali morti in stato di putrefazione come unica fonte di nutrimento e recuperati solo in seguito ad una segnalazione.

Il recupero è stato effettuato grazie all’intervento dei militari con la dottoressa Maddalena Iannaccone, veterinaria specializzata in animali esotici. Gli animali erano in gravi condizioni, le cure necessarie alla loro riabilitazione sono andate avanti per oltre due mesi e hanno consentito il recupero delle condizioni di salute e benessere dei due serpenti. A quel punto è stato indicato il parco faunistico di Ravenna come struttura idonea ad accoglierli ed è stato emanato il provvedimento di affidamento definitivo.

Foto2«Per l’accoglienza di questi due esemplari è stato necessario realizzare un grande terrario appositamente studiato per le loro esigenze con temperatura di 27-30°C e umidità controllata al 60-80% per rispecchiare al meglio il loro habitat naturale – dichiara Luca Lega, responsabile del rettilario –. Per aiutarli ad ambientarsi al meglio, oltre ad una attenta osservazione quotidiana, sono stati forniti dei punti di riparo in cui andarsi a nascondere o per digerire in tranquillità il loro pasto. La loro digestione, infatti, può richiedere anche più di due settimane, in base al tipo di preda che viene fornita».

Non è la prima volta che il Safari Ravenna interviene ed accoglie animali detenuti illegalmente, sequestrati o maltrattati. È già avvenuto anche in passato con più di 40 esemplari di pappagalli sottoposti a sequestro penale da parte dei carabinieri forestali in quanto oggetto di traffico illecito, per i quali il parco ha costruito una intera voliera; con l’accoglienza di una tartaruga azzannatrice ritrovata dall’Associazione Tarta Club Italia e anche con un esemplare di leone, ippopotamo e diverse altre specie.

«Stiamo dimostrando – affermano dallo zoo di Ravenna – quanto tutelare il benessere di differenti specie animali e salvaguardare quelle a rischio di estinzione sia sempre stata la sua principale mission, pur in assenza di sostegni economici pubblici».

Torna l’Ex Salesiani Summer Village, sport ed eventi al complesso Faventia Sales

Tra gli eventi più attesi, la corsa non agonistica che ripercorrerà i luoghi più colpiti dall’alluvione
Stand e appuntamenti dal 17 luglio al 28 agosto

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Torna a Faenza l’Ex Salesiani Summer Village: dal 17 luglio (ore 18.30) al 28 agosto stand e iniziative di società sportive, associazioni culturali e professionisti nell’area del Complesso di Faventia Sales.

Tra i gli appuntamenti della rassegna, giunta ormai alla quarta edizione, la corsa podistica non competitiva organizzata dalla società Leopodistica che, durante la serata del 28 agosto, partirà dagli Ex Salesiani e passerà attraverso i luoghi maggiormente colpiti dall’alluvione del 2023.

«La rassegna del 2024 per noi è il segnale finale di ripartenza dato che con l’ultimo investimento di 800mila euro siamo riusciti a rendere interamente fruibile anche l’ultimo tassello mancante, ovvero l’edificio della Scuola di Musica Sarti. – dichiara Luca Cavallari, presidente di Faventia Sales – Per tutti noi sarà una grande festa e un orgoglio rivedere gli alunni proseguire l’apprendimento nella propria casa dopo mesi non facili in cui l’accesso era limitato al primo piano e in altre aule del Complesso. Per questo ringrazio loro e gli insegnanti per la disponibilità dimostrata».

Come ogni anno non mancheranno la musica e gli spettacoli con il concerto della scuola di musica “Giuseppe Sarti” e, come da tradizione, lo sguardo sarà rivolto anche ai più piccoli con giochi, spettacoli e intrattenimento come le performance del Mago Silvestro (28 agosto) e l’allestimento del gonfiabile e dei giochi di legno della cooperativa Kaleidos. L’associazione Fatti D’arte allestirà un laboratorio teatrale con creazione di oggetti di scena per bambini. Saranno presenti anche il Centro per le Famiglie, la Ludoteca e il Centro faentino di psicologia e psicoterapia con tante attività rivolte ai più piccoli e non solo. Anche il mondo dello sport si aprirà ai più piccoli: la società Faventia Calcio farà divertire i bambini attraverso un percorso di coni e porta da calcio e gli istruttori del progetto crossfit allestiranno un angolo con attrezzi e dimostrazioni dedicato. La società ciclistica Sc Faentina sarà presente durante la seconda serata con stand informativo e attività di avviamento. Infine, l’associazione sportiva Movat porterà nel complesso un’interessante novità con parkour e surfskate.

Sotto i portici saranno allestiti mercatini di oggetti e accessori handmade. Libri ed editoria saranno presenti con la Casa editrice “Tempo al Libro” e il notaio Paolo Castellari, che nella serata di agosto presenterà il proprio libro sul “Codice di Camaldoli”. Grande attesa anche per il ritorno dei rioni dopo il debutto del 2023. È possibile scoprire il programma dell’evento aggiornato serata per serata sulle pagine social e sul sito.

Camst e Rosetti Marino sperimentano la prima mensa aziendale sostenibile d’Italia

Al via la sperimentazione per l’eliminazione del packaging monouso e l’avvio di un servizio digitale per il riutilizzo dei contenitori 

Mensa

Camst group, in collaborazione con l’azienda ravennate Rosetti Marino da il via, a partire dal 15 luglio, a una fase di sperimentazione di sei mesi che prevede la somministrazione dei pasti da asporto in contenitori riutilizzabili e un sistema di tracciamento smart.

Il progetto, studiato con la startup benefit Aroundrs, prevede la sostituzione del packaging monouso con contenitori riutilizzabili e un sistema digitale per la gestione della loro presa in carico e riconsegna e per la misurazione dell’impatto ambientale. La mensa aziendale serve circa 600 pasti mensili e, grazie a questo sistema, si stima che verranno risparmiati circa 1800 contenitori di plastica monouso e 600 confezioni di posate monouso al mese.

 Si tratta del primo caso di applicazione del progetto sostenibile nel mercato della ristorazione collettiva aziendale in Italia. Dopo essersi registrati sull’app ed aver ricevuto un codice Qr personale, i dipendenti potranno mostrarlo in mensa agli operatori che, scannerizzandolo, risaliranno al relativo contenitore da utilizzare per il pasto d’asporto. Una volta consumato il pasto, senza aver prodotto alcun rifiuto, i dipendenti potranno quindi restituire il contenitore direttamente in mensa, dove verrà lavato e sanificato per essere rimesso in circolo. I contenitori richiudibili potranno essere portati a casa evitando sprechi alimentari, in caso di eventuali eccedenze e, dopo alcuni giorni, riconsegnati in mensa.

Packaging Around

«Siamo veramente orgogliosi di renderci pionieri dell’inserimento di questo progetto all’interno del mercato della ristorazione collettiva aziendale – commenta Gianluca Cristallo, Innovation manager di Camst. – Si stima, infatti, che un contenitore usa e getta venga utilizzato per meno di 60 minuti, ma siano necessari oltre 100 anni per il suo smaltimento. Se pensiamo a questo processo applicato ogni giorno da parte di migliaia di dipendenti delle mense delle aziende in cui offriamo il nostro servizio, i numeri sono davvero impressionanti».

Nell’oasi di Volta Scirocco il ritorno in natura delle tartarughe palustri

Nel Parco del Delta del Po l’iniziativa organizzata nell’ambito del macro-progetto europeo Life Climax Po

Foto ConsorzioCER Tartaruga Palustre

La campagna ambientale promossa da Legambiente “Big Jump” diventa “Big Jump… Tarta”. Domenica 14 luglio, all’interno dell’Oasi di Volta Scirocco nel Parco regionale del Delta del Po verranno rilasciate in natura le tartarughe palustri, con un tuffo simbolico a simboleggiare il ritorno alla libertà e a un luogo autentico e naturale.

L’appuntamento è ad Acqua Campus Natura (in via Gattolo Inferiore 25, Mandriole di Sant’Alberto) alle 17.30 al Per gli spettatori sarà anche un’occasione per visitare l’oasi, solitamente chiusa al pubblico, e scoprire la storia e la funzione del Canale Emiliano Romagnolo (Cer) e della Traversa di Volta Scirocco.
La manifestazione nasce nell’ambito del macro-progetto europeo Life Climax Pro, che vede 21 Partners uniti per l’adattamento al cambiamento climatico nel distretto del fiume Po e sarà a ingresso gratuito. L’evento è organizzato da Legambiente Emilia Romagna, Anbi Emilia Romagna, Cer-Canale Emiliano Romagnolo e Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Cestha-Centro Sperimentale Per La Tutela Degli Habitat, la Terapia e la Riabilitazione delle Tartarughe.

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