Il collegamento tra via Renaccio e Borgo Durbecco sul fiume Lamone è stato sollecitato dalla piena di maggio e dovrà essere ricostruito. In attesa del manufatto prefabbricato temporaneo verrà consentito il transito a senso unico
Sono partiti i lavori per la posa del ponte prefabbricato provvisorio a campata unica sul fiume Lamone a Faenza per il collegamento veicolare tra via Renaccio e il Borgo Durbecco. L’opera è necessaria perché l’alluvione di maggio ha quasi sommerso il vicino ponte delle Grazie, cosa che ha fortemente sollecitato le travi dell’impalcato, e in via precauzionale è stato deciso di chiuderlo al transito veicolare, limitandone l’utilizzo a ciclisti e pedoni.
In attesa che sia pronto il ponte Bailey provvisorio e per alleggerire la pressione della circolazione sull’unico attraversamento attualmente esistente, il ponte della Memoria, l’amministrazione comunale ha approvato i lavori del valore di 200mila euro per il consolidamento e restauro per la riapertura provvisoria del ponte delle Grazie ai veicoli se pur in un unico senso per limitarne il carico.
L’amministrazione comunale ha ritenuto improrogabile realizzare interventi di rinforzo strutturale per consentire la riapertura del ponte delle Grazie in attesa di arrivare ai lavori di demolizione dell’impalcato e alla relativa ricostruzione dello stesso per riportare alla piena e completa funzionalità dello storico attraversamento.
Secondo Andrea Liverani, consigliere regionale e comunale della Lega, l’investimento di 200mila euro è un chiaro segnale di mancanza di coerenza nelle azioni dell’amministrazione comunale di Faenza: «Che senso ha adesso investire su un ponte che dev’essere abbattuto? Quali sono i reali obiettivi della giunta? Sarebbe stato più logico procedere subito con lo stanziamento di risorse per riaprirlo, almeno in parte, dopo l’alluvione di maggio così da mitigare le problematiche relative alla viabilità urbana. Invece si è deciso di chiudere il ponte e di procedere con la costruzione di ponte Bailey. Il Ponte era da fare vent’anni fa, ora il timore è che il suo completamento possa protrarsi per altri dieci anni».
L’esempio della Cab Massari di Conselice, che ha perso il 95 percento della produzione annuale
La Cab Massari alluvionata
Nuovi pereti e noceti, piantagioni di noccioli e vivai di asparagi e fragole prenderanno forma, nelle aree colpite dall’alluvione del maggio 2023, grazie alle donazioni in arrivo da parte del sistema Coop. Assieme ad esse, faranno la loro comparsa tecnologie a basso impatto ambientale, impianti di irrigazione capaci di efficientare l’utilizzo di acqua e macchine agricole elettriche che permetteranno di azzerare le emissioni di Co2 e ridurre anche l’inquinamento rumoroso.
Agricoltura che non è comunque l’unica destinataria delle risorse messe a disposizione dalle Cooperative di Consumatori italiane, dai loro soci, dipendenti e fornitori: nei 9 comuni maggiormente colpiti (oltre ai ravennati Conselice, Massa Lombarda, Lugo, Bagnacavallo e Faenza, anche quelli di Marzabotto, Meldola, Forlì e Cesena) proprio grazie alla loro generosità torneranno a prosperare sentieri, parchi e verde urbano.
Oltre a questi, c’è un terzo filone nel quale si è suddiviso e indirizzato il contributo ottenuto dalla raccolta fondi, destinato specificamente ai dipendenti di Coop Alleanza 3.0 e Coop Reno che hanno in prima persona subìto danni in seguito all’emergenza: a loro, infatti, sono andati non solo ristori in denaro ma anche ore e giornate di ferie donate dai colleghi, grazie alle quali hanno potuto fare fronte alle esigenze di ripristino e cura delle loro case.
E, mentre le donazioni ai dipendenti sono state erogate nell’immediatezza dell’evento, per quelle destinate al territorio arriva ora, dopo un’attenta valutazione delle reali esigenze delle comunità colpite, il momento della consegna delle risorse raccolte, che assommano al risultato finale di oltre 2,1 milioni di euro, raccolti attraverso 81.000 donatori coinvolti.
L’esempio della Massari
A Conselice, in un territorio mediano, collocato nella provincia di Ravenna ma vicinissimo a Imola, l’alluvione ha picchiato duro. Qui, la Cooperativa Agricola Massari avrebbe forse evitato i danni peggiori, se non avesse acconsentito ad abbassare il livello degli argini così da far sfogare la piena nei propri campi, e quindi alleggerire la pressione dell’acqua verso l’abitato di Conselice, duramente colpito nonostante questo intervento. In seguito, sui campi della cooperativa l’acqua ha ristagnato per parecchio tempo, con alcuni vitigni rimasti sotto l’acqua anche per oltre 10 giorni. Le strade che collegano le coltivazioni ancora oggi non sono state completamente ripristinate e complessivamente il 95% della produzione annuale è andato perso, tra le raccolte in essere al momento dell’alluvione e quelle che nell’estate e in questo inverno non sono state comunque possibili. In quelle poche ore del maggio 2023, i soci della Cooperativa hanno visto l’acqua salire e hanno giocato una corsa contro il tempo per portare almeno in salvo il bestiame. Per le coltivazioni, invece, nulla da fare.
Il pereto del Cab Massari è l’esempio vivente del climate change. Già colpito dalle gelate inaspettate dei primi mesi del 2023 che avevano compromesso le gemme, a maggio non c’è stato alcun modo di salvarlo dall’acqua che lo ha quasi completamente sommerso per due volte. Defluiti acqua e fango, a luglio è stato sferzato da una tromba d’aria che ha completato la distruzione. Quindi l’unica soluzione rimasta è stata strappare via tutte le piante e ripiantarle, investendo centinaia di migliaia di euro per sperare in una raccolta tra almeno 4 anni.
«Noi rilanciamo – dichiara Giampietro Sabbatani, direttore Cab Massari – con un ambizioso piano di investimenti che prevede la ricostituzione del pereto biologico di 8,2 ettari distrutto nel 2023 e l’impianto di ulteriori 7,5 ettari di pereto biologico che andranno a sostituire altrettanti pereti che stanno finendo il loro ciclo produttivo. Abbiamo programmato ulteriori 4,5 ettari di noceto che andrà ad alimentare la filiera di produzione italiana di frutta secca di Coop Italia. Sono in corso di attuazione altri investimenti in tecnologie avanzate e rispettose dell’ambiente con un programma che prevede l’introduzione di tre carri raccolta ad alimentazione elettrica e un telescopico elettrico per la movimentazione dei box contenenti le pere biologiche destinate agli impianti di stoccaggio e confezionamento delle pere biologiche che arriveranno poi sugli scaffali dei punti vendita Coop. Questi investimenti di circa 1,3 milioni di euro sono resi possibili grazie all’intervento prezioso di Coop, intervento che sta a dimostrare l’importanza e il valore della solidarietà cooperativa soprattutto a confronto con gli attesi ristori pubblici, di cui ad oggi abbiamo ancora poche certezze. Gli investimenti previsti sono in linea con l’impostazione della cooperativa che da trent’anni ha sposato i progetti di agricoltura biologica ed integrata aderendo ad una impostazione di agricoltura rispettosa dell’ambiente e infatti in azienda sono presenti circa 170 ettari di zone umide rinaturalizzate, boschetti e siepi che hanno creato un ambiente unico nel panorama della pianura padana».
L’investimento in questo campo di Coop coinvolge trasversalmente altre sei cooperative agricole interessate dalle donazioni. Inoltre, nessuno degli interventi di taglio economico è stato finanziato al 100%, ma solo al 50% proprio per stimolare, attraverso la compartecipazione, la destinazione responsabile degli investimenti. I fondi destinati a questo capitolo di aiuti ammontano a oltre un milione di euro.
Aree verdi e parchi
Tra le infrastrutture colpite dall’alluvione sono da annoverare anche i parchi pubblici. Luoghi di importanza non vitale per gli individui ma indispensabili per lo sviluppo della socialità, in particolare delle fasce di popolazione più anziana e per i bambini. Proprio pensando a loro e alla necessità di ripristinare la disponibilità di questi spazi condivisi, assieme alle amministrazioni dei comuni coinvolti sono state individuate alcune aree di interesse pubblico su cui intervenire. Grazie alla raccolta fondi del sistema Coop, quindi, verranno riqualificati oltre 15 tra aree verdi e parchi giochi in 8 comuni: 2 a Conselice, 6 a Lugo e 3 a Bagnacavallo. E poi ancora Massa Lombarda, Faenza, Meldola, Forlì e Cesena, città nella quale verranno recuperati gli orti sociali. Gli investimenti contribuiranno a restituire alle famiglie non solo i parchi principali, ma anche gli spazi di quartiere, come quello adiacente al quartiere Vivaldi, a Conselice, e quello presente nella frazione di Fruges, quasi completamente allagata, nel comune di Massa Lombarda. O, ancora, come il parco di via Giusti e il parco di via Ungaretti, nella frazione di Villanova.
Nel condurre le riqualificazioni, a seconda delle necessità potranno essere svolti interventi di messa in sicurezza delle piante ad alto fusto e di ripiantumazione; installazione di nuovi arredi urbani, giochi per bambini e attrezzature sportive; ricostruzione dei camminamenti pedonali e ciclabili.
Nel complesso, alla riqualificazione delle aree verdi verranno destinati quasi 700mila euro.
Tradizionalmente spazio espositivo per mostre, saranno le Pescherie della Rocca di Lugo a fare da sfondo alla nuova rassegna del teatro Rossini In scena alla Pescheria, con tre spettacoli allestiti dal 28 gennaio al 25 febbraio. Ancora Fuori dal Teatro, dentro la città, dunque, per questo cartellone che non vuole dimenticare il pubblico della tradizionale e molto seguita stagione di prosa, con il teatro Rossini ancora fuori uso a causa dell’alluvione.
Si inizia domenica 28 gennaio con Canto alle vite infinite, di e con Elena Bucci e le musiche originali eseguite dal vivo da Christian Ravaglioli. Lo spettacolo – parte del progetto Terra mater matrigna – è un tributo alla natura, ai luoghi cari della Romagna, tristemente colpiti da recente alluvione, in cui rivivono donne, uomini, storie e leggende in una narrazione che si fa sogno. «Spesso – dice Bucci – parto dallo studio della gente e della terra di Romagna per cercare di farne una storia che diventi di tutti. Ero immersa in tale ricerca, quando è arrivata l’alluvione del maggio 2023. Parole, immagini, notizie, emozioni sono entrate nella mia favola che pareva creata per accoglierle».
Si prosegue poi domenica 11 febbraio con Denis Campitelli e il suo A trebbo con Shakespeare. Campitelli, attore cesenate allievo di Franco Mescolini, da anni sviluppa una vena particolarissima, muovendosi tra il dialetto romagnolo e le derive del teatro contemporaneo.
La rassegna si chiude, domenica 25 febbraio, con due atti unici di Marco Martinelli/ Teatro delle Albe, Slot Machine e Saluti da Brescello. Il primo ha per protagonista Alessandro Argnani e racconta la caduta vertiginosa di un giocatore, di un annegare nell’azzardo. Saluti da Brescello, con Luigi Dadina e Gianni Parmiani, parla invece di un’Italia che sta cambiando, di una regione che si credeva avere tutti gli “anticorpi”, ma che non è risultata immune dalla corruzione.
Gli spettacoli iniziano alle 20.30. Ingresso 15 euro, info: teatrorossini.it.
Via libera al progetto sul retro di Palazzo Guazzi. Lavori entro l’estate
L’attuale area dietro Palazzo Guazzi
Castiglione di Cervia si appresta ad avere la sua Piazza Verde, che diventerà un punto di aggregazione per tutti i residenti, dai bambini agli adulti. È stato infatti approvato dalla giunta comunale il progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’intervento, primo step della procedura a cui seguiranno le fasi di progettazione esecutiva e di affidamento dei lavori.
Il Comune di Cervia ha previsto un investimento di 400.000 per realizzare l’intervento, che permetterà la valorizzazione dell’area posta sul retro di Palazzo Guazzi, attualmente incolta e inutilizzata, mettendola in rete con l’area boscata esistente.
L’intervento di riqualificazione, progettato dallo Studio Silva di Bologna con il coordinamento del Servizio Verde, si estenderà su oltre 8.000 mq e nasce con l’idea di rendere questa area fruibile a tutte le fasce di età, come condiviso con il Consiglio di zona, coinvolto dalle prime fasi del progetto.
All’interno dell’area sono infatti previsti servizi che interessano sia i bambini sia gli anziani: area gioco con strutture ludiche, area playground con il campo da basket, zona con il campo da bocce, area relax con sedute adatta per organizzare eventi all’aria aperta, oltre alla zona più naturalistica del bosco.
La volontà dell’Amministrazione è proprio quella di creare una Piazza Verde che possa essere vissuta a tutte le ore: l’impianto di illuminazione, a integrazione di quello già esistente, permetterà di fruire del nuovo parco anche nelle ore serali.
Le pavimentazioni verranno realizzate in materiali ecocompatibili e drenanti, dalla terra battuta in pineta alla terra stabilizzata, usando inerti di cava nei sentieri e nelle aree di sosta, dalla pavimentazione in lastre di pietra su prato alle pavimentazioni in gomma colata per le aree gioco.
Le zone fruibili saranno prive di barriere architettoniche e quindi accessibili a tutti.
All’interno del parco è prevista la messa a dimora di specie vegetali tipiche del contesto locale, che ben tollerano le condizioni climatiche e del suolo dell’area, anche se dotate di impianto di irrigazione automatico. Saranno piantanti alberi di prima e terza grandezza, tra cui farnie, tigli, alberi di Giuda e saranno realizzati anche impianti arbustivi di mitigazione e macchie ornamentali con specie tappezzanti.
Il progetto prevede anche il posizionamento di arredi distribuiti nei punti di aggregazione, tra cui panchine, cestini, porta biciclette e tavoli panca.
I lavori dovrebbero essere avviati entro la prossima estate.
Ravenna in Comune ricorda il locale che avrebbe dovuto sorgere a Marina di Ravenna nell’ambito della realizzazione di Marinara
Foto del 21 gennaio 2024
Una particolarmente brutta cartolina di benvenuto a Marina di Ravenna è costituita dai ruderi di quella che avrebbe dovuto essere la discoteca del complesso di Marinara, proprio all’inizio della diga Zaccagnini, meta della passeggiata domenicale di tanti ravennati.
A ricordarlo, ormai decenni dopo, è il gruppo Ravenna in Comune, dell’ex lista di sinistra presente nella scorsa legislatura in consiglio comunale.
«Gli scheletri di due piccole piramidi – si legge in una nota inviata alla stampa – sormontano l’edificio principale, rimasto “al grezzo” e in abbandono. Un capannone in degrado costituisce il prolungamento verso il parcheggio. In arrivo e in rientro da uno dei principali centri di attrazione del paese, quasi tre chilometri di passeggiata in mezzo al mare, è impossibile non vedere lo scempio. Solo il totale disinteresse dell’Amministrazione cittadina per il forese e i lidi (salvo i tardivi “risvegli” in prossimità degli appuntamenti elettorali) può spiegare il perdurare di una cosa del genere in una località che si vorrebbe attrattiva per i turisti e accogliente per i residenti».
In prolungamento rispetto al cantiere nautico di Marinara, lì – ricorda Ravenna in Comune – doveva sorgere una discoteca, per sostituire lo storico Hemingway, demolito proprio per fare spazio al porto turistico di Marina. Successivamente si pensò anche di riadattare il progetto per una palestra, ma non se ne fece comunque nulla.
L’appello dei volontari Enpa che gestiscono la struttura di Bizzuno
L’infermeria felina di Lugo nel 2023 ha accolto 1.223 gatti. Circa la metà è appartenente a colonie di randagi, entrati per essere sterilizzati e reimmessi sul territorio, l’altra metà costituisce la nota dolente tra recuperi, abbandoni nel territorio e nelle colonie. A fare il bilancio è L’Enpa di Lugo per tradurre in numeri il grande lavoro dei volontari in prima linea per la difesa e il soccorso degli animali in difficoltà.
«La mancata sterilizzazione di gatti di proprietà alimenta il proliferare del randagismo, con tutte le conseguenze nefaste che conosciamo. Tra queste non mancano gli incidenti stradali che hanno visti coinvolti ben 22 gatti nel territorio della Bassa Romagna. Da una parte animali non sterilizzati costretti al vagabondaggio in cerca di cibo e/o per fughe d’amore e dall’altra automobilisti sprezzanti dei limiti e dell’obbligo di soccorso. Il bollettino di chi si salva vede ricostruzioni mandibolari, femori e bacini fratturati, traumi cranici, ecc; lesioni che spesso colpiscono anche i cuccioli di pochi mesi lasciati girovagare senza controllo dai loro proprietari».
Secondo l’Enpa sono necessarie campagne di sterilizzazione soprattutto nelle zone agricole, «dove è ancora radicata la propensione a considerare i gatti come animali adatti ad acchiappare topi senza preoccuparsi di nutrirli, curarli e tantomeno sterilizzarli».
Il 2023 è stato anche l’anno dell’alluvione. «In quei terribili giorni come volontari, dopo aver messo in sicurezza gli animali ricoverati in struttura, con un intervento notturno d’urgenza mentre l’acqua esondata dal canale Tratturo stava invadendo i locali dell’infermeria e delle strutture annesse, siamo stati impegnati con interventi continui nei territori di Conselice, Lugo, Sant’Agata sul Santerno, Boncellino per dare ospitalità agli animali di famiglie sfollate, per fornire cibo e medicinali ad animali ospitati al Palazzetto di Lugo e al Cartodromo di Conselice, per consegnare latte in polvere a balie rimaste isolate e senza elettricità e per rispondere alle tantissime telefonate di richieste di aiuto. Abbiamo scoperto, ma non è stata una novità, la grande solidarietà da parte di tante associazioni e moltissimi privati che, da tutta Italia, ci sono venuti in soccorso».
Elevato si conferma il numero delle adozioni: 519 gatti a dimostrazione del grande lavoro quotidiano svolto dai volontari per trovare famiglie disposte a prendersi cura per la vita di cuccioli e gatti adulti recuperati sul territorio. «Un grande applauso va fatto alla nostra rete di meravigliose balie, disposte a dedicare settimane della loro vita per nutrire e svezzare piccole anime indifese. Ma il lavoro della balia, che deve sostituirsi in tutto e per tutto a mamma gatta, va oltre il nutrimento dei cuccioli: occorre un grande impegno per crescere minuscole vite fragili, in termini di tempo e di energie, anche a livello emotivo ed umano e la responsabilità di accompagnare queste piccole creature, da pochi giorni di vita fino al momento dell’adozione, è davvero altissima».
Per il 2024 l’auspicio è di avere sempre maggior collaborazione da parte di cittadini attenti al benessere animale e di dover vedere meno situazioni di degrado, di crudeltà e di ignoranza. «È sempre attiva la ricerca di volontari perché senza una squadra allargata, non si possono raggiungere grandi risultati. Vi aspettiamo in infermeria tutti i giorni dalle 15 alle 17.30».
Nel 2019 corse da solo con un suo candidato, ora il Movimento 5 Stelle entra nella coalizione di centrosinistra a sostegno della candidata scelta dai dem
Inizia a prendere forma la coalizione di centrosinistra a sostegno della candidatura di Elena Zannoni a sindaca di Lugo. Il nome scelto dalla direzione del Pd ha l’appoggio del Movimento 5 stelle e della lista civica Insieme per Lugo.
I grillini hanno reso nota l’intenzione di costruire un percorso «con il fine di raccogliere proposte che facciano il bene di Lugo e dei suoi cittadini», definendo Zannoni una persona «disposta ad aprire le pagine di un nuovo libro nei rapporti fra le forze progressiste, moderate e civiche». Nel 2019 M5s si presentò con un suo candidato indipendente. Insieme per Lugo, già tra i sostenitori di Davide Ranalli 5 anni fa, ora si presenta «come forza eterogenea e rappresentativa di tante diverse anime, accomunate dall’amore per la città».
Zannoni si dice onorata della fiducia di queste due forze: «Questa disponibilità a partecipare al tavolo non era scontata ed è un primo passo che va nella direzione auspicata. Ritengo entrambi interlocutori seri e importanti all’interno di una coalizione che deve essere il più ampia possibile, e al contempo coesa, per poter rappresentare le diverse anime della città. Abbiamo già avuto modo di condividere diverse priorità sul programma, nella convinzione di poter lavorare insieme per lo sviluppo e la coesione di tutto il territorio».
Con il Movimento 5 Stelle la compagine si amplia e si arricchisce di spunti programmatici, già definiti «ampiamente condivisibili» dalla candidata: tra gli altri, la riforma del decentramento, l’impegno a favore dell’acqua pubblica, della sanità universalistica e della mobilità sostenibile.
Mentre proseguiranno i colloqui con le altre forze politiche della città alla ricerca della creazione di una coalizione sempre più ampia, partirà ora il confronto sul programma, sui principali temi che saranno affrontati nel corso della campagna elettorale e sui progetti che dovranno essere concretizzati nel futuro.
Il ciclo di incontri serali, realizzato in collaborazione con Linea Rosa e Casa delle Donne, avrà inizio lunedì 5 febbraio
Tornano i corsi organizzati dall’associazione di promozione sociale Psicologia Urbana e Creativa “Io mi sento”, per la prevenzione e il contrasto del maltrattamento psicologico. Il corso, rivolto esclusivamente alla cittadinanza femminile, avrà inizio lunedì 5 febbraio, alla Casa delle donne.
Gli incontri, dal titolo “Dinamiche di potere fra i generi”, sono realizzati con il contributo dei piani di zona della Regione Emilia Romagna e il Comune di Ravenna “Assessorato alle politiche e culture di genere”, e si pongono l’obiettivo di far acquisire una maggiore capacità nel riconoscere le situazioni di disparità e di maltrattamento psicologico che si può manifestare attraverso critiche, offese, ricatti, ridefinizioni della realtà, commenti sul corpo della donna e sulla sua intelligenza.
L’appuntamento è ogni lunedì, dalle 20.45 alle 22.45, fino all’11 marzo (per un totale di 6 serate), nella sede della Casa delle Donne di via Maggiore 20
«È inutile continuare a stupirsi che le donne muoiano. Il femminicidio non è un’emergenza ma è un fenomeno strutturale legato alla cultura della prevaricazione e dell’idea che con la forza si ottiene tutto. È importante contrastare tale cultura con politiche sociali ed economiche corrette, intervenendo concretamente sulla prevenzione e non solo sulla punizione. – Commentano dall’associazione.- Già dalle piccole prevaricazioni o svalutazioni ripetute, si rischia di avviare un’escalation di prepotenza e di agiti della rabbia che invece potrebbero essere sostituiti da comportamenti alternativi alla violenza. La responsabilità della violenza, come ci insegnano gli psicologi norvegesi del centro “Alternative To Violence”, M. Rakil e P. Isdal, è di chi l’agisce».
Gli incontri sono realizzati in collaborazione con Casa delle Donne e Linea Rosa e saranno tenuti dalle psicologhe e psicoterapeute Giancarla Tisselli, Chiara Gnani, Elisabetta Spada e Serafina Lo Nigro, e sono finalizzati al riconoscimento degli stereotipi culturali e dei pregiudizi legati alla svalutazione di genere, per sostituirli con nuovi criteri di valore. Un percorso verso l'”empowerment femminile” per il cambiamento dei criteri di autostima e per il superamento della violenza psicologica. Durante le serate verranno insegnate tecniche per il riconoscimento e il contrasto violenza domestica, a partire dall’ ascolto di sé, delle proprie emozioni e bisogni e vengono sviluppate competenze e modalità di comunicazione empatica. Si incoraggia lo spostamento del dialogo dal piano conflittuale del cercare chi ha ragione e chi a torto, a quello più pacifico del “sentito” e dell’espressione affettiva di bisogni e desideri.
Per partecipare è necessaria l’iscrizione al seguente indirizzo:psicologiarbanaecreativaaps@gmail.com ed è richiesto un contributo di 10€ per l’iscrizione a Psicologia Urbana e Creativa e di 10€ come parziale copertura per i materiali forniti.
A partire dal 4 marzo, gli spazi di CittàAttiva in via Carducci 14 ospiteranno invece un ciclo di incontri dedicati agli uomini sul tema della gestione della rabbia e dei sentimenti.
I primi fondi stanziati coprono fino a cinquemila euro di danni per i privati e 20mila per le imprese, in futuro potrebbe arrivare una seconda tranche di indennizzi
Scade il 31 gennaio 2024 la possibilità di richiedere i primi contributi stanziati per cittadini e aziende danneggiati dal maltempo di luglio 2023. Il fortunale di luglio 2023 è stato infatti riconosciuto come emergenza nazionale e verranno attribuiti fino a 5mila euro ai privati per quanto riguarda danni all’abitazione principale (per interventi indispensabili ad assicurare la fruibilità dell’immobile) e fino 20mila alle imprese (per interventi indispensabili all’esercizio dell’attività).
Per accedere ai fondi è necessario presentare la ricognizione di tutti i danni subiti, anche se il totale dovesse risultare superiore a quanto previsto dal tetto del contributo, includendo i danneggiamenti che non compromettono la fruizione della casa o la ripresa dell’attività e quelli relativi alle abitazioni secondarie. È inoltre possibile allegare un’eventuale perizia asseverata.
Anche associazioni o società senza scopo di lucro possono presentare ricognizione danni ad immobili, sedi legali e/o operative di loro proprietà o di proprietà di soggetti privati. Questo perchè, in caso di stanziamento di ulteriori risorse da parte dello Stato, a seguito di questi primi rimborsi potrebbe seguire una seconda tranche di indennizzi, volta a coprire ulteriori costi di recupero.
Tra le spese ammissibili a rimborso, quelle per la pulizia da fango e detriti, il ripristino strutturale e funzionale di abitazioni principali e imprese danneggiate, pertinenze e parti comuni, la sistemazione o la sostituzione di mobili ed elettrodomestici, impianti, macchinari, attrezzature, scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti riguardanti l’attività aziendale.
Tutti gli interventi finanziati con i contributi dovranno essere eseguiti nel rispetto delle normative vigenti ed essere conclusi entro il 31 dicembre 2024, pena la perdita del contributo stesso.
L’accesso ai contributi richiede la presentazione di preventivi di spesa o la documentazione valida a fini fiscali delle spese sostenute, nei modi e nei tempi specificati nelle due direttive regionali, consultabili qui.
Per i privati, è possibile presentare la domanda di persona presentandosi agli uffici comunali decentrati di Mezzano (piazza della Repubblica 10) e Sant’Alberto, via Cavedone 37, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13, sabato dalle 8.30 alle 12.30. In alternativa, è possibile inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno al Comune di Ravenna, piazza del Popolo 1, 48121 Ravenna (in tal caso fa fede, ai fini del rispetto del termine, la data del timbro dell’ufficio postale) o una pec all’indirizzo comune.ravenna@legalmail.it con oggetto “Ricognizione danni subiti e domanda contributo immediato sostegno alla popolazione per eventi calamitosi dal 22 al 27 luglio 2023”.
Le attività economiche invece potranno inviare la loro domanda di risarcimento esclusivamente via pec, scrivendo all’indirizzo suap.comune.ravenna@legalmail.it. Qui la storia di un imprenditore che ha perso casa e lavoro.
Il presidio davanti alla prefettura è previsto per venerdì 26 gennaio
L’approvazione della legge di bilancio 2024 da parte del Parlamento conferma la decurtazione del 15 percento dell’indennità di malattia per i lavoratori marittimi, per questo i sindacati di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato lo stato di agitazione nazionale del settore marittimo. E venerdì 26 gennaio, dalle 10 alle 12, i lavoratori effettueranno un presidio in piazza del Popolo a Ravenna di fronte alla prefettura per manifestare il proprio dissenso verso il provvedimento del Governo.
«Non possiamo non evidenziare – comunicano dal sindacato – che questo atto denota un’assoluta mancanza di attenzione e di rispetto nei confronti di una categoria strategica che opera in condizioni lavorative particolarmente complesse, molto spesso in ambiti lavorativi difficili, svolgendo lavori usuranti. I lavoratori del mare reclamano ciò che indebitamente è stato loro tolto, cioè la possibilità di potersi curare in caso di malattia, a causa dell’esiguità dell’assegno che verrà loro riconosciuto. Questi lavoratori durante la pandemia hanno sofferto particolarmente a causa dei blocchi decretati dai governi, che hanno di fatto impedito loro di sbarcare anche se il loro periodo d’imbarco era terminato. Con il loro sacrificio hanno collaborato per fare in modo che il commercio mondiale non si fermasse garantendo l’approvvigionamento dei generi di prima necessità alla popolazione. Oggi vengono ripagati dal governo in questo modo».
Fuga nella notte dalla città fino a Villanova di Bagnacavallo. L’uomo è stato rintracciato il mattino seguente in casa. L’auto è sottoposta a sequestro
Le strade di Ravenna nella notte tra il 22 e il 23 gennaio sono state il teatro di un inseguimento della polizia locale a un’auto che ha toccato i 180 km orari di velocità. I vigili si sono impantanati in un frutteto e il fuggitivo si è allontanato. Il mattino un 35enne è stato rintracciato a casa ed è ritenuto l’uomo al volante.
La caccia all’auto in fuga, una Volkswagen, è cominciata in viale Alberti: una pattuglia della polizia locale l’ha notata viaggiare a forte velocità e l’ha raggiunta per procedere con un controllo. Alla vista dei vigili, il conducente della Volkswagen ha accelerato con improvvisi cambi di direzione, sbandate e brusche frenate.
La fuga è proseguita lungo la statale Adriatica in direzione Ferrara, per poi attraversare i centri abitati di Piangipane, Ammonite, Santerno e infine Villanova di Bagnacavallo dove il fuggitivo ha fatto perdere le proprie tracce deviando il percorso lungo una carrareccia all’interno di un frutteto: la volante è rimasta impantanata nel terreno con qualche danno alla carrozzeria.
Il fuggitivo è un trentacinquenne ravennate rintracciato all’interno della propria abitazione il giorno seguente, dopo ininterrotte ricerche da parte degli agenti. L’autovettura, rinvenuta a Bagnacavallo, è stata sequestrata. L’uomo, riconosciuto dagli agenti, ha negato ogni accusa.
Il servizio informazioni e accoglienza sarà garantito nella sede di Ravenna Incoming in via Corrado Ricci
L’ufficio Informazioni e Accoglienza turistica (Iat) di piazza San Francesco a Ravenna sarà chiuso da lunedì 29 gennaio per l’avvio dei lavori del Mosaic Temporary Shop, realizzato grazie ai fondi del Progetto Unesco Ravenna Città del Mosaico del ministero del Turismo. L’ufficio sarà oggetto di un riallestimento dedicato al mosaico che prevede uno spazio espositivo permanente in grado di accogliere il visitatore tra diversi oggetti in mosaico esposti a rotazione dalle diverse botteghe della città (da qui il termine temporary)
Il servizio di accoglienza sarà comunque garantito nella sede di Ravenna Incoming, in via Corrado Ricci 39, negli stessi orari di apertura (feriali 8.30 – 18, festivi 10-16); anche i contatti telefonici restano invariati (0544.35404, 35755, 482838). Il Comune non ha reso noto quando riaprirà lo spazio sotto i portici della piazza.