venerdì
19 Dicembre 2025

10,5 milioni di euro dal Pnrr per il fotovoltaico nell’area ex Sarom

Un progetto da 26 milioni di euro dell’Autorità Portuale, che servirà anche per l’alimentazione delle navi da crociera

Fotovoltaico

È di queste ore l’arrivo della comunicazione da parte del ministero dell’Ambiente con la quale si sancisce, nell’ambito delle attività previste dal Pnrr “Green Ports”, il finanziamento di circa 10 milioni e mezzo di euro (su 26 milioni circa di valore complessivo) per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico progettato dall’Autorità Portuale di Ravenna.

Da molti mesi Ap sta lavorando per la realizzazione di un grande impianto di produzione di energia elettrica da fotovoltaico, del quale è stata completata la progettazione esecutiva, destinato a sorgere su una superficie di oltre 25 ettari nell’area ex Sarom situata sul canale Candiano lungo via Trieste, una zona industriale dismessa, un tempo occupata da una raffineria ed oggi bonificata e riconvertita alla produzione di energia verde per il porto.

Il progetto, che nasce per soddisfare tramite fonti rinnovabili i fabbisogni energetici delle imprese portuali, prevede che l’impianto produca energia verde anche per le banchine del Terminal Passeggeri di Porto Corsini, ossia per l’alimentazione elettrica delle navi da crociera, con una consistente riduzione delle emissioni di Co2 e dell’inquinamento acustico prodotto dai motori endotermici.

Nella gestione complessiva dell’impianto, l’energia prodotta, circa 20 Mw, sarà prima ceduta alla Comunità Energetica Portuale che la ridistribuirà alle attività portuali dando priorità ai servizi pubblici, tra i quali il più importante sarà proprio l’impianto di Cold ironing in costruzione al Terminal Crociere.

«L’obiettivo primario di questo progetto – ha dichiarato Daniele Rossi, Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna – è rendere il più autonoma possibile l’area portuale utilizzando energia da fonte rinnovabile al fine di favorire l’impatto zero delle attività portuali. È ora importante procedere speditamente con le successive fasi attuative del progetto e per questo l’area dove sorgerà l’impianto verrà sgomberata e ripulita per renderla compatibile con la sua realizzazione. Bisogna avviare al più presto il cantiere per un intervento fondamentale, unitamente alle altre azioni che l’Autorità Portuale sta mettendo in campo, al fine di imprimere una concreta svolta green al porto di Ravenna”.

La polizia postale fa lezione al liceo: consigli utili contro i rischi online

Incontro in aula magna al Nervi-Severini tra gli alunni e i poliziotti della sezione dedicata al contrasto dei reati digitali. Cos’è il cyberbullismo? Cosa comporta la condivisione di foto? Come difendersi con la app YouPol?

IMG 20240320 WA0005Oltre a offrire immense potenzialità comunicative, la rete internet va esplorata con consapevolezza, prudenza e atteggiamento critico, per gli innumerevoli rischi cui espone, non ultimi la perdita della libertà e il danno alla reputazione. È il messaggio che la polizia postale ha cercato di trasmettere a un gruppo di studenti del liceo artistico Nervi-Severini di Ravenna in occasione di un incontro che si è svolto il 20 marzo.

In aula magna erano presenti gli alunni di diverse classi terze e altri erano collegati da remoto. Accanto alle spiegazioni orali, la proiezione di video ha dato una dimensione della realtà molto vicina agli studenti, identificando perfettamente i connotati di una generazione digitale ancora non pienamente consapevole sul web.

L’incontro con gli ispettori Michela Izzo e Antonio Scodalupi è stato organizzato dalla professoressa Elena Bonaldo, referente scolastica per il bullismo e il cyberbullismo, nel più ampio percorso di educazione alla legalità che la scuola persegue e riconosce come primaria frontiera formativa per le giovani generazioni.

Truffe informatiche, violazione della privacy, caricamento di contenuti inappropriati, adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri, pedopornografia digitale, cyberbullismo e molestie sessuali, rappresentano una parte dei reati che più frequentemente alimentano la rete.

In particolare l’emergenza dilagante del cyberbullismo ha reso necessario l’intervento del legislatore con la legge 71 del 2017 che ha provveduto, con disposizioni a tutela dei minori, alla prevenzione e al contrasto del fenomeno come la possibilità di richiedere al gestore del sito o al titolare del social network, l’immediato oscuramento, il blocco o la rimozione dei contenuti illeciti pubblicati online.

L’ispettore Codalupi ha illustrato i comportamenti più rappresentativi del cyber-bullo, con la precisazione della necessità di una reiterazione dell’azione lesiva, perché si possa identificare il reato come tale. Tra gli atti illeciti più diffusi che comportano la violazione del codice penale, si sono evidenziati la diffamazione online e gli atti persecutori seguiti anche dal ricatto. Si aggiungono le minacce, la sostituzione di persona, la molestia e altri reati, che le slide proiettate hanno evidenziato con grande chiarezza.

Attenzione alle autorizzazioni che spesso concediamo alle app sui telefonini perché pongono le immagini in esse contenute ad alto rischio di diffusione con particolare attenzione alla pericolosità dell’invio di messaggi e contenuti dall’esplicita connotazione sessuale.

L’ispettore ha sottolineato quanto sia necessario denunciare tempestivamente i fatti ad adulti, genitori o insegnanti e nei casi più gravi alle forze dell’ordine, tutelando la propria persona. Inoltre, è possibile servirsi della App YouPol che permette di trasmettere in tempo reale messaggi, immagini, testo, audio e video agli operatori della polizia, anche in forma anonima.

Tra i preziosi consigli dati, vanno ricordati la conservazione di tutto ciò che può essere utile alle forze di polizia per identificare l’autore del presunto reato; non condividere le password, perché questo significa consegnare la tutela delle proprie informazioni, immagini e video ad altra persona che in futuro potrebbe disporne in modo illecito; non rendersi complici di azioni illecite poste in essere da altri.

Dante e Lord Byron come Warhol e Basquiat: la nuova mostra in arrivo all’Oriani

Dal 25 maggio torna il progetto di Marco Miccoli, con quaranta artisti selezionati

Nel giorno del Dantedì, Marco Miccoli di Bonobolabo dà una prima anticipazione sulla ormai tradizionale mostra dedicata al Poeta che coinvolge ogni anno illustratori e street artist di fama nazionale e mondiale, in programma dal 25 maggio.

Quest’anno Dante Plus celebra come sempre Dante Alighieri, ma anche Lord Byron, nel 200esimo anniversario della morte. Byron, tra l’altro, che soggiornò tra il 1819 e il 1821 anche negli spazi dell’attuale biblioteca Oriani, in centro a Ravenna, dove si terrà ancora una volta la manifestazione.

Per la nona edizione della mostra sono stati selezionati quaranta artisti per un percorso definito come «variegato, ricco e irriverente».

L’immagine raffigurata in copertina (vedi gallery qui sopra), un tributo alla locandina di Warhol e Basquiat per la mostra che fecero a New York nel 1985 , è un progetto pensato appositamente dall’artista torinese Marcello Baldari.

A Casa Dante due nuove aule didattiche per approfondire la figura dell’Alighieri

Ospitano la sezione didattica della fondazione Ravennantica

Nell’ambito delle iniziative realizzate in occasione del Dantedì, a Casa Dante sono state inaugurate le nuove aule didattiche. Casa Dante è lo spazio multifunzionale che completa il percorso espositivo del Museo, a pochi passi di distanza, vicino alla Tomba: alle sale espositive e al bookshop, si affiancano da oggi due ambienti, che ospitano la sezione didattica della fondazione Ravennantica, all’interno dei quali è possibile lavorare anche con due classi in contemporanea.

Spazi dove verrà approfondita la figura dell’Alighieri, spaziando dalle curiosità e dagli aneddoti sulla sua vita al suo rapporto con la città di Ravenna, dal racconto della Commedia fino all’intero universo dantesco, con laboratori realizzati con materiali quali il mosaico o l’argilla, oppure raccontati attraverso la grafica creativa.

Le tematiche affrontate sono declinate in base all’età dei partecipanti, a partire dalle scuole dell’Infanzia fino alla scuola secondaria di secondo grado.

I laboratori possono, inoltre, essere integrati da visite guidate all’area dantesca.

Accanto all’attività scolastica, la Fondazione propone la rassegna RavennAntica for Kids, rivolta ai bambini dai 5 agli 11 anni e alle loro famiglie, con l’intento di avvicinare anche i più piccoli, in maniera ludica e divertente, alla figura di Dante e del ricco suo universo, andando alla scoperta dei temi della Divina Commedia.

Il Comune di Ravenna assume agenti di polizia locale: domande entro il 22 aprile

La selezione prevede lo svolgimento di un’unica prova scritta

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Foto di repertorio

C’è tempo fino al 22 aprile per candidarsi alla selezione pubblica promossa dal Comune di Ravenna per l’assunzione a tempo determinato e pieno di agenti di polizia locale (Area degli Istruttori).

La selezione prevede lo svolgimento di un’unica prova scritta, consistente in quesiti a risposta multipla chiusa.

Le modalità di iscrizione e partecipazione e i requisiti richiesti sono specificati nel bando integrale pubblicato sul sito del Comune di Ravenna al link https://bit.ly/concorso-agente-pl-ra e reperibile all’ufficio Assunzioni e gestione del personale di piazza del Popolo 1 (tel. 0544.482500 – 482501 – 482566 – 482496 – 482214), allo Sportello polifunzionale (viale Berlinguer 30), agli uffici decentrati del Comune di Ravenna e in municipio (piazza del Popolo 1) chiedendo ai messi.

La domanda di partecipazione deve essere presentata entro il 22 aprile on-line tramite il Portale Unico del Reclutamento all’indirizzo https://bit.ly/3INs1a1

 

 

 

 

 

 

Solidarietà del Comune al mister aggredito da un padre: «Coinvolgere le famiglie»

Sindaco e assessore al Mezzano: «Approfondire tematiche del rispetto e del dialogo con i genitori»

Calcio

«Come Amministrazione comunale – dichiarano il sindaco Michele de Pascale e l’assessore allo Sport Giacomo Costantini – condanniamo fermamente il bruttissimo episodio che ha coinvolto l’allenatore del Mezzano calcio e un genitore durante lo svolgimento di una partita dei Pulcini sabato scorso. Siamo fortemente convinti del valore educativo che ha lo sport, in particolare per i bambini e le bambine, ma questo valore può essere forte e solido solamente se si fonda sul contributo di tutti: allenatori, atleti, associazioni sportive, genitori e famiglie».

«Questo episodio, oltre a essere grave, è stato fortemente diseducativo. Per questo, oltre ad esprimere la nostra solidarietà e vicinanza all’allenatore e alla società, auspichiamo che da esso si possa trarre spunto per approfondire tematiche importanti quali quelle del rispetto e del dialogo, che devono sempre prevalere su tutto, coinvolgendo anche i genitori e le famiglie degli altri bambini, nonché i bambini stessi. Siamo certi che il Mezzano, che ha uno dei migliori settori giovanili di tutto il comune di Ravenna a livello organizzativo e di competenze, saprà trarne una positiva esperienza in tal senso, nella maniera più opportuna».

«Naturalmente come Amministrazione continueremo a promuovere e sostenere progetti volti a consolidare l’aspetto sociale e valoriale dello sport, nella ferma convinzione che esso, oltre a valorizzare i talenti dei singoli e dei gruppi, debba essere palestra quotidiana di convivenza civile e rispetto reciproco».

Torna già dal weekend di Pasqua il bus navetta gratuito a Milano Marittima

Il Comune di Cervia ci investe 144mila euro

Bus Navetta

Anche per l’estate 2024 – dal 31 maggio al 15 settembre – a Milano Marittima sarà attivato il bus navetta che collega il parcheggio situato presso il centro congressi di via Jelenia Gora con viale 2 giugno sino alla rotonda Corelli.

Anche quest’anno il servizio sarà effettuato pure durante le festività di Pasqua dal 29 marzo al 1 aprile e inoltre anche nel ponte della festa della Liberazione dal 25 al 28 aprile.

Le corse sono gratuite, in modo da stimolare gli automobilisti a preferire il mezzo di trasporto pubblico rispetto all’autovettura privata. Il percorso prevede le seguenti fermate sia all’andata che al ritorno: parcheggio centro congressi-via Jelenia Gora-I Traversa Pineta-viale 2 Giugno-rotonda Cadorna-viale 2 Giugno-rotonda Corelli.

Inoltre nel periodo dal 6 luglio al 1 settembre vi sarà un servizio bus navetta che collegherà il parcheggio del centro congressi anche a Milano Marittima nord, fino all’ Anello del Pino e ritorno.

Il servizio finanziato dal Comune di Cervia ha un costo di 144.000 euro ed è svolto da Mete Spa attraverso le imprese a essa consorziate, ai sensi del contratto stipulato con Agenzia Mobilità Romagnola.

«L’Italia ha un’agenzia di cybersicurezza, sorvegliare gli spazi digitali è vitale»

Andrea Farina è il fondatore di Itway che si occupa di tecnologie e protezione di dati e reti informatiche «Ogni guerra reale si combatte in parallelo anche tra hacker per il controllo delle informazioni»

cybersecurity

«Dal 2021 è operativa l’Acn, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. L’Italia arriva in ritardo rispetto ad altri Paesi e il budget è
basso, ma è stato un passo importante: almeno ora c’è un ente governativo specifico per un settore così delicato». Il ravennate Andrea Farina conosce bene la materia: la sua azienda Itway, fin dalla fondazione nel 1996, si occupa di progettazione, produzione e distribuzione di tecnologie e soluzioni nei comparti della cybersecurity, intelligenza artificiale e big data.

Il cyberspazio è anche terreno di scontro fra Stati in parallelo alle guerre tradizionali con bombe e carriarmati: «Il controllo delle
informazioni è una miniera d’oro. Se prendiamo i casi più noti e recenti di scontri militari in Ucraina e Palestina, non c’è dubbio che gli schieramenti opposti si fronteggino anche nel mondo informatico».
Garantire la sicurezza degli spazi digitali è diventata ormai una necessità per lo Stato: «È lì che si trovano informazioni di ogni tipo. Ci sono notizie di carattere militare ma anche piani industriali di grandi aziende che mostrano le intenzioni economiche di una nazione. Tranne alcuni casi in cui ancora il passaggio delle informazioni avviene su supporti fisici e quindi richiede l’incontro fra persone, ormai la maggior parte delle informazioni viaggia attraverso le reti online».

E così sono cambiati anche i travestimenti degli agenti segreti: «Una volta era comune avere un ruolo nel settore import-export, oggi invece è più efficace essere un consulente al servizio di aziende o Stati. Da lì si può avere accesso ai dati».
Quindi anche i meccanismi di difesa devono adeguarsi alle nuove tecniche. Uno di questi è il Data Loss Prevention (Dlp): «I sistemi informatici sono programmati per riconoscere anomalie nel comportamento degli utenti. Non basta solo tenere traccia di chi scarica un file o di chi invia una mail, devono accendersi degli “alert” anche per altri comportamenti. Ad esempio la stampa di molte pagine in periodi ravvicinati deve dare un messaggio al responsabile della sicurezza informatica perché potrebbe essere
qualcuno che tenta di estrarre informazioni protette per rivenderle».

Le ricerche dicono che il mirino degli hacker è puntato sempre più spesso sull’Italia. Il rapporto di fine 2023 del Clusit, l’Associazione italiana per la sicurezza informatica, ha esaminato 1.382 attacchi hacker mondiali nel primo semestre dell’anno scorso: a livello globale c’è stato un rallentamento della crescita degli attacchi cyber che si attesta all’11 percento, ma l’Italia risulta in controtendenza con un aumento del 40 percento. Nel periodo considerato, le vittime italiane sono state il 9,6 percento del totale.

Considerando il periodo 2018-2023, se a livello globale gli incidenti sono aumentati del 61,5 percento, nel nostro Paese la crescita complessiva ha raggiunto il 300 percento.

Secondo Farina questo è dettato anche dalla maggiore vulnerabilità dei sistemi italiani per arretratezza e ancora scarsa competenza: «La pubblica amministrazione è ancora in condizioni tutt’altro che efficienti nella protezione delle sue reti interne e questo vale anche per molti enti locali del nostro territorio che non investono nella sicurezza e possono essere colpiti, perdendo informazioni sensibili e creando disagi alla cittadinanza». Sullo sfondo c’è un malcostume radicato: «Quante volte sentiamo dei dirigenti di aziende o di amministrazioni pubbliche ammettere che non capiscono niente di informatica e di lasciare fare tutto ai loro tecnici? Però queste persone maneggiano comunque telefonini e computer, aprono email e vanno su siti e non si rendono conto dei rischi che fanno correre alle proprie organizzazioni».

La candidata a sindaco di Lugo Roberta Bravi si ritira dalla corsa elettorale

Alle radici della rinuncia della capogruppo del Terzo Polo un imprevisto problema di salute

roberta bravi

La candidata a sindaco Roberta Bravi, volto del Terzo Polo e capogruppo della coalizione formata da “Per la Buona Politica”, “Italia Viva”, “Azione e Lugo Civica”, si ritira dalla corsa elettorale a causa di motivi di salute.

Una nota per la stampa di “Per la Buona Politica” esprime la vicinanza dell’associazione all’ex capogruppo: «Con rammarico prendiamo atto della sua scelta di dare priorità a questa sua attuale sfida e quindi di non potersi dedicare con la forza e serenità necessarie ad un così importante impegno come quello della corsa elettorale. Oggi, sabato 23 marzo, si è riunito il consiglio direttivo de Buona Politica per definire l’esito delle valutazioni che Roberta Bravi, attuale capogruppo nonché candidata a sindaco di Lugo, ha maturato relativamente alla rilevante questione di salute di cui ci ha informati». Grazia Massarenti, presidente dell’associazione, continua: «I più forti auguri per il superamento in positivo della sua condizione di salute, manifestando tutto il sostegno, l’affetto e la stima».

Oltre alle parole di rammarico, “Per la Buona Politica” recrimina la campagna elettorale di discredito e denigrazione nei confronti della candidata Bravi (oltre che dell’intero movimento civico), recentemente al centro di alcune polemiche riguardanti l’utilizzo improprio del termine “avvocato” per la capogruppo, spesso presentata con tale titolo seppur non iscritta all’Ordine. L’associazione ha sottolineato come esistano gli elementi per dimostrare le ragioni della consigliera, in possesso di un titolo di laurea in Giurisprudenza, specializzazioni e master.

In un post su Facebook, Bravi ringrazia i sostenitori per la vicinanza, rassicura sul suo stato emotivo e scrive: «Nella vita però bisogna seguire le priorità, anche quando non vorremmo. Ho tante attività da portare a compimento: una nuova società, progetti formativi e ora questo piccolo imprevisto che in questi giorni ha assunto centralità nei miei pensieri e richiede la mia attenzione».

La mostra apre ma il guardiano non c’è: visitatori in fila fuori dai cancelli

Accogliamo l’avviso e le foto di un lettore sull’inaspettata attesa fuori dal museo per la vedere gli scatti di “Exodus”

mar inaugurazione

C’era grande attesa per l’inaugurazione della mostra Exodus di Sebastiao Salgado, di venerdì 22 al Mar. Due giorni dopo, accogliamo e pubblichiamo la segnalazione di un lettore, sorpreso dalla piccola folla nel giardino del museo nella prima mattinata di domenica 24 marzo.

L’apertura della mostra era infatti prevista per le ore 10 e la guardia della galleria avrebbe dovuto presentarsi intorno alle 9.30, per garantire un accesso fluido a tutti i visitatori. Alle 10.30 però, gli addetti all’apertura del museo non c’erano e sempre più turisti (e ravennati) sono rimasti fuori in attesa per quasi un’ora.

mar inaugurazione

Fanno esplodere il bancomat nel cuore della notte e scappano con il bottino

Grossi danni anche alla struttura della banca, ancora da quantificare l’importo della refurtiva
bancomat

Il boato è esploso intorno alle 3.30 della nottata tra sabato 26 e domenica, quando alcuni banditi hanno assaltato il bancomat della banca Bper a Mezzano, lungo la Statale 16 Adriatica.

Secondo le prime ricostruzioni dei Carabinieri, intervenuti immediatamente sul posto, i banditi avrebbero usato la “tecnica della marmotta”: dopo aver oscurato le telecamere di sicurezza, hanno fatto esplodere lo sportello di prelievo, requisendo il denaro e scappando a bordo di due veicoli. L’importo del bottino rimane ancora sconosciuto.

Per gli agenti ora è partita la caccia all’uomo, dopo i rilievi di legge e l’acquisizione dei filmati di videosorveglianza si ricercano i banditi, ancora ignoti. Oltre al furto, dovranno rispondere anche degli ingenti danni alla struttura della banca, sulla quale si sta già intervenendo per permettere la riapertura lunedì. Circa due mesi fa, la stessa banca subì un altro colpo, ma in quel caso i banditi furono più sfortunati e l’assalto si è concluso con una fuga a mani vuote.

L’albergatore Donati: «Ravenna ha abbastanza alberghi per gli eventi della piscina»

Il consigliere comunale di opposizione replica al direttore dell’impianto, perplesso sulle potenzialità future

piscina
Ingresso della piscina

«A Ravenna non manca la capacità ricettiva degli alberghi per ospitare grandi eventi. Ovviamente non si può pensare che i posti letto siano tutti in città, ma vanno pensati in ottica più ampia guardando fino ai lidi, alla Bassa Romagna e alla vicina Cervia».

Filippo Donati, titolare dell’albergo Diana in centro a Ravenna, replica alle parole di Fabrizio Berlese, direttore della piscina comunale di Ravenna che, in un nostro precedente articolo, aveva espresso perplessità sulla reale possibilità di ospitare grandi eventi nella futura nuova piscina per via della mancanza di strutture di accoglienza in zona.

Donati, ex presidente nazionale di Asshotel e oggi consigliere comunale all’opposizione dopo la candidatura a sindaco con il centrodestra, porta esempi di come la città abbia dimostrato di essere capace di rispondere alla domanda di alloggi: «Omc è un grande evento e non ci sono problemi. Stessa cosa per la maratona. E nel caso dei maratoneti il mio albergo fa quello che fanno molti altri: ci riorganizziamo per le esigenze degli atleti con orario della colazione anticipato e prodotti alimentari vicini alle loro diete, checkout a tardo pomeriggio così dopo la corsa possono rientrare per una doccia». Insomma, il messaggio di Donati è chiaro: gli albergatori ravennati sono pronti se il futuro gestore della piscina saprà sfruttare l’impianto.

Questo però non significa che il consigliere comunale sia soddisfatto della politica turistica curata dall’amministrazione De Pascale: «Nel comune ci sono più di 300 B&b che equivalgono a più di 900 camere. È un numero che rappresenta una grande concorrenza per chiunque volesse costruire un nuovo albergo in città. Forse servirebbe una stretta sui controlli»

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