giovedì
10 Luglio 2025

Sanità ferma per l’alluvione, l’Ausl Romagna vuole recuperare entro il 30 giugno

Dal 18 al 20 maggio (a Ravenna fino al 24) garantita solo l’attività urgente-emergente e prioritaria, sospesi attività ambulatoriali, prelievi e attività chirurgica programmata

Tutte le prestazioni ambulatoriali saranno recuperate entro metà giugno, tutti gli interventi chirurgici saranno recuperati, in base alla priorità, entro il 30 giugno nell’ambito di attività ordinaria ed aggiuntiva in tutti i presidi e sedi aziendali. È il piano dell’Ausl Romagna per il recupero di tutte le prestazioni che sono state sospese durante le giornate dell’alluvione.

Dal 18 al 20 maggio in Romagna, con l’eccezione di Ravenna dove si è arrivati al 24, sono state sospese attività ambulatoriali, prelievi e attività chirurgica programmata, garantendo la sola attività urgente-emergente e prioritaria.

La comunicazione della nuova data di appuntamento a tutti i pazienti sta avvenendo, in base alla tipologia della prestazione ambulatoriale e alla numerosità, secondo le seguenti modalità:

  • sms sul cellulare (a chi lo abbia indicato all’atto della prenotazione);
  • telefonata a cura degli Uffici Aziendali (a chi abbia comunicato solo un numero di telefono fisso);
  • telefonata, sia al telefono fisso o cellulare, direttamente a cura del reparto/ambulatorio di riferimento.

I fiumi scaricano l’alluvione in mare: slitta l’avvio della stagione di balneazione

Arpae avvisa: «Non sono stati ancora eseguiti i prelievi delle acque»

Ispra Scarichi Fiumi
Le immagini dal satellite rielaborate da Ispra con gli scarichi dei fiumi in mare risalente al 23 maggio
Fiume Lamone Marina Romea
Foto Vincenzo Langella

Sono diventate virali sul web le fotografie aeree (di Vincenzo Langella, pubblicate anche dalla pagina Emilia Romagna Meteo) della piena del fiume Lamone che raggiunge il mare nei pressi di Marina Romea.

D’altronde nei giorni successivi l’alluvione – com’era naturalmente prevedibile – sono intense le portate dei flussi alle foci di fiumi e canali nel mare Adriatico. Lo avevano testimoniato nei giorni scorsi anche le immagini dei satelliti Sentinel-2 e Sentinel-3 del programma Copernicus EU, rielaborate da Ispra, che ha specificato come «la colorazione dei pennacchi è associata al trasporto dei sedimenti e non è di per sé indicativa di possibili criticità ambientali».

Al momento non ci sono divieti di balneazione ufficiali lungo la costa ravennate. L’unica cosa certa è che l’avvio della cosiddetta “stagione balneare”, a causa dell’alluvione, è slittato di una settimana, al 2 giugno.

E – come ci spiegano dall’agenzia regionale competente, Arpae – per stagione balneare si intende «il periodo di tempo nel quale le acque marino costiere sono adibite alla balneazione e pertanto vengono controllate ai sensi di legge». Al momento, quindi, le acque del mare non sono controllate.

«La prossima settimana – ci dicono da Arpae – verrà prelevato un campione in ciascuna acqua per verificarne l’idoneità alla balneazione. Ad oggi (26 maggio, ndr) non sono stati ancora eseguiti prelievi».

Un nuovo, irriverente, omaggio al Sommo Poeta: la nuova mostra Dante Plus

Il 27 maggio l’inaugurazione alla biblioteca Oriani di Ravenna

Elios Allestimento Dante Plus 2023

Torna Dante Plus, il progetto che Marco Miccoli di Bonobolabo ha ideato nel 2014, interamente dedicato alla figura di Dante Alighieri e alla Divina Commedia che dal 2016 si traduce in una mostra sostenuta dal Comune di Ravenna, alla biblioteca Oriani di via Corrado Ricci. Per l’ottava edizione (l’inaugurazione è stata rinviata per l’alluvione ed è ora in programma sabato 27 maggio alle 12) sono stati selezionati quarantaquattro artisti che compongono un percorso variegato, ricco e irriverente: dalla rappresentazione delle tre fiere come un affettuoso cucciolo a tre teste, al Dante intrappolato nel suo scheletro, ma anche maschere affibbiate alla figura dello stesso o privazioni del caratteristico naso e alcune riflessioni sulle figure femminili che fanno parte della Divina Commedia.

L’immagine di copertina è un progetto pensato appositamente dallo street artist canadese Stikki Peaches che, con i suoi attacchinaggi, ha invaso ormai numerosissime città, tra cui Parigi, Berlino,Toronto, Los Angeles, Montreal e anche varie località italiane.

La mostra vedrà l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche come la realtà aumentata attraverso l’applicazione gratuita Aria The Ar Platform, app ideata dallo studio di animazione Alkanoids di Milano.

A partire da quest’anno Dante Plus collabora con Biblioteca Classense e RavennAntica, e per l’occasione verrà allestita una sala del bookshop di Casa Dante con le opere delle scorse edizioni animate in realtà aumenta. Accanto a questo notevole nucleo centrale di opere, sono esposti altri progetti collaterali, pensati da tre artisti: Giulio Alvigini, fondatore del progetto di successo Make Italian Art Great Again che, con umorismo e sagacia, ironizza sul mondo dell’arte e i suoi protagonisti;  Daniele Pierantozzi, grafico e illustratore, realizza varie tavole ricche e complesse che vengono posizionate accanto al percorso-mostra, attraverso l’utilizzo delle vetrate, nelle quali ora appaiono migliaia di personaggi, dettagli e colori in cui ci si può perdere e che nascondono la crudeltà delle bolge infernali, ma non solo; Fabio Pignatta  presenta per la prima volta Carillon, un’installazione dedicata all’alchimia della Divina Commedia prodotta con materiali di recupero dando così nuova vita a oggetti oramai in disuso.

Il catalogo sarà edito da Vetro Editions con i testi a cura di Serena Simoni, Benedetta Pezzi, Alessandra Carini e Emanuele Pratelli.

Gli artisti in mostra sono Simone Angelini, Lucio Barbuio, Francesco Biagini, Samuele Canestrari, Alessandra Carloni, Veronica Carratello, Giorgio Comolo, Chiara Dattola, Marco De Masi, Simon Dee, Dito Von Tease, Edoardo_fa_cose, Feduzzi (Federica Carioli), Gianluca Folì, Serena Gianoli, Gli Scarabocchi di Maicol & Mirco, Massimo Gurnari, LeDiesis, Elisa Macellari, Yoshi Mari, Mauro Mason, Cosimo Miorelli, Daniele Morganti, Virginia Mori, Mr. Holyshit (Sergio Campolo), Alessandro Olinteo (olly.prjcts), Sara Paglia, Alberto Pagliaro, Daniele Panebarco, Enrico Pantani, Margherita Paoletti, Cecilia “Lonnie” Petrucci, Giovanni Robustelli, Lucio Schiavon, Filippo Scòzzari, Jacopo Starace, Stikki Peaches, Damiano Stingone, TheDollMaker Chiara Chemi, TommyGun, Ufocinque, Chiara Zarmati.

Dal 27 maggio al 17 settembre, a ingresso gratuito. Info: www.danteplus.com.

«Monumenti e spiagge di Ravenna non hanno subìto nessun danno: veniteci in vacanza»

L’appello del presidente di Confcommercio Mambelli: «Onesto e giusto sottolineare che il nostro territorio non è off limits»

Spiagge Ravenna

«Ravenna e i suoi lidi sono pronti ad accogliere quanti decideranno nei prossimi giorni di trascorrere momenti di vacanza sul nostro territorio. Non è una posizione controcorrente rispetto a quello che leggiamo sui giornali o vediamo nei servizi televisivi da oltre dieci giorni. Non si vuole minimizzare una situazione che è stata una tragedia vissuta da molti abitanti e che ha coinvolto imprese e una larga parte del nostro territorio. Da subito la nostra solidarietà e vicinanza è stata indirizzata a chi purtroppo è stato colpito duramente, non tutto è risolto e diversi problemi ci sono ancora. Come Confcommercio stiamo lavorando perché ci siano al più presto indennizzi a chi ha avuto danni perché nessuno può essere lasciato indietro».

Così il presidente Confcommercio Ravenna Mauro Mambelli che interviene sull’emergenza, sottolineando come ci sia stata «per una larga parte del territorio», ma anche come ci sia «un’altra parte del nostro territorio» che «non ha subito alcunché o poco, non ha avuto difficoltà, non è stato allagato: certo per molti l’alluvione ha destato grande paura, ma senza alcun danno immediato o apparente. Io credo che sia onesto e giusto dirlo, dare anche questo tipo di messaggio perché non può e non deve passare la narrazione che l’intero territorio ravennate, i suoi monumenti e le sue spiagge sono off limits, sono invece vivibili al 100 per 100».

«Si è parlato forse poco delle spiagge e del grande lavoro che è stato fatto dagli imprenditori in questi giorni per renderle da subito pronte e fruibili ai turisti o a chi deciderà o sceglierà i nostri lidi per il prossimo ponte del 2 giugno – continua Mambelli -. Molte attività non hanno subito alcun danno e vogliono ripartire al più presto, pur consapevoli che per altre servirà più tempo. Non siamo cinici, ma l’economia territoriale deve ripartire dopo questo tragico evento e questo sarà un bene per tutto il tessuto produttivo. Il messaggio che vorrei lanciare, e sono sicuro di interpretare il pensiero di molti imprenditori ravennati, è quello di invitare gli italiani e gli stranieri a venire qui da noi, a Ravenna, in Romagna, perché noi siamo pronti ad accoglierli, come sempre con la nostra ospitalità, la nostra enogastronomia, il nostro sorriso, la nostra professionalità, la mostra romagnolità».

Nuova allerta meteo rossa in (quasi) tutta la provincia di Ravenna

 

Allerta Meteo Sabato 27 Maggio

Permangono condizioni di criticità idraulica rossa nella pianura per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai corsi d’acqua, che gravano sul reticolo secondario e di bonifica, interessato ancora da livelli idrici elevati, anche in considerazione dei possibili temporali previsti.

A tale proposito, l’Agenzia regionale di Protezione civile e Arpae Emilia-Romagna hanno emanato una nuova allerta rossa per la giornata di sabato 27 maggio, valida (dalla mezzanotte di oggi, venerdì 26) in quasi tutta la provincia di Ravenna (l’allerta è consultabile a questo link).

Nelle prime ore della giornata di sabato 27 maggio sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali forti, con possibili effetti e danni associati, più probabili sulle zone di pianura. Sono possibili localizzati incrementi dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua del settore centro-orientale, ancora interessati da criticità idrauliche generate dalle piene precedenti.

Un weekend con i libri sopravvissuti all’alluvione: performance e letture a Ravenna

Nell’ambito di Scrittura Festival, in collaborazione con Spazio A e il coinvolgimento degli studenti

Cavezzali Spazio A
Cavezzali durante un incontro con i volontari e il gruppo Spazio A

Quando il direttore artistico di Scrittura Festival, Matteo Cavezzali, ha presentato in Comune il programma della rassegna culturale da lui ideata, il 9 maggio scorso, si avvertiva già che la decima edizione sarebbe stata diversa dalle precedenti. Allora, dopo la prima ondata di alluvioni, la manifestazione voleva dare un chiaro segnale di ripartenza. Questo stesso segnale viene ribadito oggi con maggiore veemenza alla luce dei disastri che hanno colpito duramente il territorio romagnolo negli ultimi giorni, mettendo in ginocchio centinaia di famiglie e imprese.

Il segnale che Scrittura Festival pare voler trasmettere è che la cultura può contribuire alla ripresa. Insieme alla conferma della manifestazione, che si terrà come previsto dal 25 maggio al 15 giugno tra Ravenna e Lugo, è stato infatti annunciato un nuovo evento che contiene in sé tutta la potenza di questo messaggio.

Riemersi, ideato dal collettivo Spazio A in collaborazione con Scrittura, coinvolge studenti del Liceo Classico e del Liceo Scientifico di Ravenna e attori ravennati in letture di volumi sopravvissuti all’alluvione. Le performance avranno luogo venerdì 26 maggio alle ore 18:30 alla Biblioteca Classense e nel fine settimana del 27 maggio (dalle 15 alle 17) e 28 maggio (dalle 9 alle 11) in vari punti del centro di Ravenna, tra cui la Piazzetta del Trebbo Poetico, la Tomba di Dante, via Mazzini, via Diaz e Porta Adriana.

Alle persone sarà fornita una mappa utile per orientarsi nei vari punti.

L’evento è il frutto di un cambio in corsa, spiega Marco Montanari di Spazio A, uno degli ideatori: «Eravamo già statati contattati da Cavezzali per pensare a una performance da realizzare durante i giorni del festival che coinvolgesse i ragazzi delle scuole. Inizialmente doveva chiamarsi Bookmap, un giro per la città in cui ragazzi e libri interagiscono con il pubblico». Poi, però, si è verificata la catastrofe dell’alluvione, che ha cambiato tutto. «Quando è successo, siamo andati tutti a dare una mano nelle zone più colpite e ci siamo resi conto di quanti libri, quanta cultura andasse persa». Da qui l’idea, nata insieme a Cavezzali, di utilizzare i libri “riemersi” dal fango e ancora leggibili. I volumi provengono in parte dalla libreria Alfabeta di Lugo e in parte dalla biblioteca di un cittadino privato lughese che ha messo a disposizione persino la ristampa di un’edizione ottocentesca di Shakespeare. Assieme ad essa, i partecipanti leggeranno anche opere di autori classici come Virgilio, Dante, Tolstoj, Goldoni, Pasolini e Hugo.

Che importanza hanno la promozione della lettura e la valorizzazione dell’oggetto libro in un momento così difficile? «Anzitutto – spiega Montanari – quella di contribuire alla ripresa grazie alla raccolta fondi di Scrittura Festival, quindi di trasmettere un messaggio di speranza, ricordando che anche la cultura è stata colpita e anche la cultura può dare una mano». Un messaggio, questo, ribadito da Camilla Berardi, co-ideatrice dell’evento: «L’idea – dice – è stata quella di restituire quello che ci ha dato questa situazione nel modo più autentico possibile» e aggiunge «chi fa arte si deve domandare il proprio scopo anche in una situazione come questa. È venuto spontaneo pensare di dare un segno di riapertura, di riemersione e di speranza che le cose vadano sempre meglio».

Alle letture performative di Riemersi parteciperanno Elvis Battistini, Swami Cacciatore, Rosa Laura Taila Colarossi, Linda Casadei, Rossana Clemente, Caterina De Lorenzo, Livia Ferruzzi, Maria Fiammenghi, Filippo Fronzoni, Emanuele Golnelli, Gaia Grossi, Giacomo Pugliese, Akemi Villa e Zhengao Ye. Nella giornata di venerdì 26 maggio si esibiranno Marco Baliani, Camilla Berardi, Jenny Burnazzi, Enrico Caravita, Andrea Carella, Marco Montanari, Matteo Gatta, Gianni Gozzoli, Laura Redaelli, Alessandro Renda, Silvia Rossetti e Eugenio Sideri.

La partenza della nuova raccolta rifiuti in centro a Ravenna slitta a dopo l’estate

Il cambio di sistema era previsto dal 29 maggio ma Hera è impegnata con la pulizia delle zone alluvionate

Rifiuti Strade Faenza Alluvione
Una strada di Faenza piena di rifuti da alluvione

La maggior parte di uomini e mezzi di Hera è impegnata nella pulizia e sgombero delle zone alluvionate in provincia di Ravenna e questo non consente l’avvio del nuovo servizio di raccolta differenziata di rifiuti porta a porta per ottomila utenze in centro a Ravenna anche se non colpito dagli allagamenti. Il passaggio al nuovo sistema slitta dal 29 maggio a data da definirsi, presumibilmente dopo l’estate.

La nuova data di avvio della riorganizzazione dei servizi ambientali, che abbina porta a porta misto ai cassonetti intelligenti a seconda della zona interessata, sarà comunicata non appena ci saranno le condizioni per poter partire con la riorganizzazione di un’area così delicata e complessa come quella del centro storico, al quale si vuole prestare la massima attenzione.

Per eventuali richieste specifiche o per chiarimenti sull’avvio dei nuovi servizi è possibile mandare una mail all’indirizzo dedicato differenziataravenna2021@gruppohera.it, contattare telefonicamente il Servizio Clienti Hera all’ 800.999.500 (per le famiglie) o 800.999700 (per le attività) dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18 (numeri verdi gratuiti).

Per lo smaltimento dei rifiuti dovuti all’alluvione le informazioni sono qui.

Mamma di Conselice lancia raccolta fondi per una nuova auto per la figlia disabile

 

Sulla piattaforma GoFundMe Chiara Galliani ha lanciato una campagna, in seguito all’alluvione in Emilia Romagna, per l’acquisto di un’auto speciale, che ha superato i 5mila euro in poche ore.

Chiara abita a Conselice ed è la mamma di Emma, una bimba di undici anni disabile gravissima che vive attaccata al respiratore perché affetta da malattia muscolare.

«La nostra macchina adibita al trasporto disabili – scrive Chiara – è andata distrutta. Non mi interessa tanto delle altre cose che abbiamo perso, ma una nuova automobile mi permetterebbe di portare fuori Emma per delle passeggiate e accedere agli ospedali per i controlli, che sono tanti con una malattia tanto terribile».

La campagna ha ricevuto centinaia di donazioni e si trova nella pagina speciale creata da GoFundMe che raccoglie tutte le iniziative di solidarietà nate dopo l’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. È raggiungibile al link https://gfme.co/alluvione-emiliaromagna

Ai licei di Faenza stop a verifiche, interrogazioni e compiti a casa

E le assenze non saranno conteggiate

Faenza Fango Alluvione Pulizia
Le operazioni di pulizia a Faenza

Il rientro a scuola, nei comuni maggiormente colpiti dall’alluvione, ha avuto sicuramente un sapore surreale. E sono le scuole le prime ad adattarsi a quanto successo.

Ai licei Torricelli-Ballardini di Faenza, per esempio, sono finite in anticipo le verifiche e le interrogazioni. Lo scrive in una circolare la dirigente, Paola Falconi, sulla base delle decisioni del collegio docenti, «salvo per chi chieda espressamente di poter recuperare insufficienze».

Non saranno assegnati neppure compiti a casa e le assenze non saranno conteggiate ai fini della validità dell’anno scolastico, per chi dovesse dimostrare di avere problemi a raggiungere gli istituti. Anno scolastico che resterà comunque valido «anche se le cause di forza maggiore hanno comportato la discesa del totale al disotto dei 200 giorni».

Al “Torricelli-Ballardini” «ciascun docente si impegnerà a garantire una didattica personalizzata per rispondere ai bisogni degli studenti e delle studentesse che emergeranno in questi ultimi giorni di scuola».

Chi sono le 17 vittime identificate nell’alluvione in Emilia-Romagna

Ravenna è la provincia con più morti (otto) per il maltempo di maggio: a Russi, Castel Bolognese, Sant’Agata, Faenza e Lugo. Sono tutte persone anziane, quasi tutte sorprese dall’acqua nelle proprie case. Indagini per disastro colposo

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L’alluvione di Faenza. Il crollo delle mura del cimitero

In totale sono otto i morti identificati in provincia di Ravenna a causa di esondazioni di fiumi e alluvioni nel mese di maggio. Una vittima con il maltempo del 2-3 maggio e sette nella seconda ondata più violenta del 15-17 maggio. Per ognuno di loro – come riportano i quotidiani locali Corriere Romagna e Resto del Carlino che nei giorni scorsi hanno dato notizia dei singoli casi anticipando anche le comunicazioni ufficiali della prefettura – la procura ha aperto un fascicolo conoscitivo. Affianco c’è un altro fascicolo d’indagine per disastro colposo.

Secondo la stampa locale ravennate dovrebbero essere in realtà 9 perché tra le vittime va inserito un 70enne di origini magrebine deceduto a Lugo. La prefettura non conferma la circostanza ma in procura esiste un fascicolo conoscitivo anche per questo decesso.

Se si tiene conto degli altri morti nel resto della Regione Emilia Romagna, il conto ufficiale arriva a 17 (due in provincia di Bologna, tre a Forlì e quattro a Cesena).

Le 8 vittime delle alluvioni in provincia di Ravenna

Il primo a perdere la vita in provincia di Ravenna, il 2 maggio, è stato Remo Bianconcini, 86enne di Castel Bolognese. Le circostanze della morte non sono ancora state chiarite: si sa che l’anziano è stato travolto dall’acqua del fiume Senio mentre in bicicletta percorreva via Biancanigo che era stata chiusa al transito in via precauzionale. Il figlio ha assicurato che l’uomo non aveva un cane da recuperare e non aveva orti da controllare, come era stato ipotizzato in un primo momento.

Giordano Feletti, pensionato di 79 anni, è stato travolto dall’acqua nella notte tra il 16 e il 17 maggio nella sua abitazione in via Della Valle a Faenza dove abitava da solo. Il corpo è stato ritrovato solo tre giorni dopo. I vicini ricordano di averlo visto fuori di casa per aiutare altri e poi ne hanno perso le tracce.

La morte di Giamberto Pavani, 75enne originario di Ferrara e residente a Castel Bolognese, invece è avvenuta mentre era al telefono con una conoscente. L’uomo non aveva voluto abbandonare l’abitazione in via Marzari e non si è salvato dalle acque.

Una coppia di coniugi è morta a Chiesuola di Russi: Dorotea Dalle Fabbriche (71) e Delio Foschini (73). Li hanno trovati in casa, schiacciati sotto a un frigorifero, non si sa se travolti mentre cercavano di metterlo in sicurezza o folgorati da un corto circuito per l’acqua che aveva cominciato a entrare. I funerali della coppia sono stati già celebrati a San Pancrazio alla presenza della ministra Anna Maria Bernini.

Sant’Agata sul Santerno, paese di 2.500 abitanti, è stato devastato dall’ondata del fiume e piange due vittime. Giovanni Sella, un 89enne allettato: all’arrivo dell’acqua la moglie ha cercato di aiutarlo a salire al piano superiore ma non ci è riuscita e ha chiamato i soccorsi che purtroppo hanno potuto portare via solo lei e constatare il decesso del marito.

L’altra vittima santagatese è Neride Pollini di 92 anni. Aveva problemi di salute e viveva a un piano terra.

L’ultima vittima recuperata è un uomo di 68 anni, Fiorenzo Sangiorgi, che abitava a Fusignano. Il corpo è stato trovato il 23 maggio a Belricetto, frazione di Lugo: risultava disperso dal 17 maggio.

Le 7 vittime delle alluvioni in provincia di Forlì-Cesena

A Forlì sono morti Vittorio Tozzi di 75 anni, Franco Prati (64) e la moglie Adriana Mazzoli (53). Vittorio era nella sua casa, era sceso in cantina per salvare i suoi coniglietti. Anche Franco i due coniugi sono morti in casa. Il corpo di Palma Maraldi è stato trascinato per chilometri fino alla spiaggia di Cesenatico. Quello del marito, Sauro Manuzzi, 70 anni, era invece vicino all’azienda agricola che gestivano insieme producendo erbe aromatiche e spezie a Ronta, frazione di Cesena. A dare l’allarme è stata la figlia 33enne dal secondo piano dell’abitazione di famiglia quando non ha visto tornare i genitori che erano andati a controllare l’azienda. Un ultrasessantenne è stato colpito da un costone franato da una collina allentata dal maltempo: Riccardo Soldati era nel giardino della sua casa a Casale di Calisese tra Cesena e Montiano. Si conta poi la morte di uomo, non vittima diretta dell’alluvione, ma deceduto per un malore nella zona del Ponte Vecchio assediata dall’acqua.

Le 2 vittime delle alluvioni in provincia di Bologna

A San Lazzaro di Savena alle porte di Bologna, nella seconda ondata di maltempo è morto annegato un 44enne: Fabio Scheda stava tentando di installare una pompa sommersa per svuotare dall’acqua il garage allagato. Mentre lo faceva è caduto in un pozzo. Nella prima alluvione un altro morto: Enrico Rivola aveva 78 anni ed è stato trovato morto sotto le macerie della sua abitazione a Fontanelice, crollata per una frana.

Domenica tutti in piazza a cantare “Romagna mia” per promuovere le raccolte fondi

Flashmob all’insegna della musica a Ravenna, Cervia, Faenza, in spiaggia…

Tutti in piazza nelle principali città romagnole domenica 28 maggio in tarda mattinata per cantare insieme Romagna mia e promuovere le raccolte fondi nei singoli territori comunali.

Questa è l’idea partita dal basso attraverso l’associazione Rumours For Children alla quale hanno già aderito Ravenna, Cervia e Faenza.

Nella città manfreda l’appuntamento, coordinato dal Mei è alle 11.30 in piazza del Popolo con la “rockstar” del liscio Roberta Cappelletti e il duo indie del folklore Emisurela insieme a Max Monti che sta  lavorando a un arrangiamento in versione Generazione Z di Romagna Mia convolgendo giovani artisti, band e dj.

A Ravenna, in Piazza del Popolo, sono attese per le 11,30 la figlia Riccarda e le nipoti Lisa e Letizia di Secondo Casadei, compositore dell’inno Romagna Mia.

Tra le adesioni, anche quelle di molti bagnini della costa romagnola, che attorno a mezzogiorno faranno partire “Romagna Mia” in spiaggia in segno di vicinanza.

«Lo scopo del flashmob, oltre alla raccolta fondi, è quello di cercare di superare questa terribile calamità ribadendo l’importanza che la comunità e i suoi valori hanno in Romagna», afferma Paolo Bravura, ideatore dell’iniziativa. «Storicamente – continua – abbiamo superato le peggiori catastrofi sempre abbracciandoci e cantando».

 

Il reportage fotografico di Marco Parollo: «Come un funerale dei beni materiali»

 

Alluvione 51
Marco Parollo

Pubblichiamo anche on line il reportage fotografico che ha accompagnato l’ultimo numero del nostro settimanale cartaceo, incentrato interamente sull’alluvione.

L’autore è Marco Parollo, fotografo ravennate classe 1978, attivo in particolare nel mondo dello spettacolo e dell’arte, che ha deciso di dedicare queste drammatiche giornate a documentare i disastri provocati dall’alluvione, dal Ravennate al Faentino e al Lughese.

«Ho montato la sequenza – ci dice – pensandola come una specie di funerale dei beni materiali. Il soggetto delle foto è Il fiume che entra nelle nostre vite, ci strappa tutto quello che trova, lo digerisce e lo risputa fuori lasciandolo senza più colori. Non ci resta che buttare tutto e si rimane, nel migliore dei casi, con un vuoto da riempire».

 

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