domenica
13 Luglio 2025

La duna di terra, le strade sommerse, i canali in piena: Fornace Zarattini allagata

Le immagini dall’alto della frazione nel tardo pomeriggio del 19 maggio

Dal tardo pomeriggio di giovedì 18 maggio l’acqua ha cominciato a invadere Fornace Zarattini, frazione alle porte di Ravenna, e al mattino seguente l’abitato si è ritrovato sommerso. Parcheggi e strade irriconoscibili, abitazioni allagate e una duna di terra a tagliare via Faentina nel tentativo di arginare lo scorrere delle acque. In un video aereo a cura di Les Bompart Produzioni la vista dello scenario.

Il canale Drittolo esce dagli argini, nuova evacuazione per Borgo Montone

La frazione alle porte di Ravenna era stata evacuata tra il 16 e il 18 maggio per la minaccia del fiume

IMG 9680Il Consorzio di bonifica segnala l’esondazione del canale Drittolo nella zona denominata Chiusa di San Marco, a sud ovest della città di Ravenna, e il Comune dispone in via precauzionale «l’evacuazione totale e immediata di Borgo Montone». La disposizione è delle 12 del 20 maggio.

Per chi non dispone di luoghi dove ripararsi, è stato istituito come punto di accoglienza, presidiato da apposito personale e attrezzato per offrire vitto e alloggio: il Palacosta, in piazza Caduti sul Lavoro 13.

La piccola frazione a ridosso della città, nell’area in cui sorge anche il centro commerciale Esp, è stata già in regime di evacuazione tra il 16 e il 18 maggio quando la minaccia era la possibile esondazione del fiume Montone.

Cade un elicottero impegnato nei soccorsi per l’alluvione, quattro feriti

Il mezzo è di una ditta privata ed era impegnato in un intervento per ripristinare la linea elettrica

Un elicottero impegnato nei soccorsi sulle zone alluvionate è caduto a Lugo nella tarda mattinata di oggi, 20 maggio. Secondo le informazioni già rese note dalle agenzie di stampa sarebbero rimasti feriti i quattro a bordo ma non ci sarebbero vittime. L’incidente è avvenuto nella frazione di Belricetto e il mezzo coinvolto è di un’azienda specializzata in elisoccorso impegnata in un intervento per i guasti alla linea elettrica provocati dal maltempo.

Rischio esondazione per il canale destra Reno: «Dovete lasciare tutta Lavezzola»

L’annuncio del Comune alle 12 dopo quello di tre ore prima che invitava a salire ai piani alti. Da ieri l’idrovora non funziona per mancanza di corrente elettrica e il corso artificiale è l’unico deflusso del territorio verso il mare

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La piazza di Conselice

C’è un rischio concreto di esondazione per il canale destra Reno che minaccia Lavezzola nella mattinata di oggi, 20 maggio, e il Comune di Conselice ha ordinato di evacuare l’abitato e dirigersi verso il centro di accoglienza di Argenta (Ferrara) al palazzetto dello sport in via Don Minzoni 20/A. La disposizione è delle 12 e modifica quella data tre ore prima con l’obbligo di recarsi ai piani alti degli edifici con cibo, acqua e se possibile il cellulare con carica batteria.

Chi ha difficoltà a muoversi può chiedere assistenza al Centro operativo comunale. Per emergenze i numeri da contattare sono: 334-2829709, 366-8768442, 366-876843, 339-7708607.

Ieri mattina il Comune aveva già fatto sapere che stava aumentando la quantità d’acqua tra Conselice e Lavezzola a ridosso del canale destra Reno e l’idrovora non funzionava per mancanza di corrente elettrica. La quantità di acqua che progressivamente aumenta è causata delle rotture dei fiumi e il destra Reno è l’unico deflusso che può portar via l’acqua dal territorio verso il mare. Pula aveva ordinato l’evacuazione a tutti i cittadini che abitano nella zona di campagna individuata tra le strade Gardizza, Predola, Selice e Puntiroli.

Un sito internet per offrirsi come volontari e aiutare gli alluvionati

L’Unione della Bassa Romagna, la Romagna Faentina e il Comune di Ravenna attivano piattaforme web per organizzare gli aiuti. Si raccomanda la massima cautela negli spostamenti

Moltissime persone da giorni offrono la propria disponibilità come volontari per dare una mano ai territori in questi momenti difficilissimi dell’alluvione e le amministrazioni locali stanno mettendo in campo un sistema per una migliore organizzazione dei volontari. A seconda delle zone sono previste modalità diverse.

Come aiutare gli alluvionati in Bassa Romagna e Romagna Faentina

Per la Bassa Romagna e tre comuni della Romagna Faentina (Faenza, Riolo, Castel Bolognese) è stato attivato un servizio chiamato “Volontari Sos” raggiungibile al link www.volontarisos.it dove registrarsi per fornire la propria disponibilità. Verranno chiesti i dati personali e si scegliere una password. Una volta avuto accesso al portale internet, sarà necessario scegliere il comune di riferimento. Sono attivi solo i comuni per cui sono presenti i turni; gli altri si attiveranno appena ci saranno le condizioni perché i volontari possano raggiungere i luoghi colpiti dall’alluvione e ancora senza collegamenti.

Una volta all’interno della piattaforma si dovrà poi indicare il turno al quale iscriversi e, cliccando sul bottone ‘+’, si avrà la possibilità di verificare il ‘posto disponibile’. Sono indicati gli appuntamenti suddivisi per giorni di intervento, fasce orarie e luoghi di ritrovo. Dopo questa procedura la presenza è automaticamente confermata nel luogo indicato dove ci si dovrà poi indirizzare.

La piattaforma Volontari Sos è stata sviluppata dal fusignanese Fabio Zaffagnini e il team di Rockin1000 (l’evento del concerto partecipato per i Foo Fighters nel 2015) per aiutare gli enti locali in queste ore drammatiche nella gestione delle tante richieste di aiuto. La piattaforma conta al momento 10mila iscritti e coinvolge oltre 10 comuni della Romagna colpiti dalla alluvione.

Come aiutare le zone alluvionate a Ravenna

Per fornire la propria disponibilità come volontari, ma anche per offrire e donare materiale, nell’emergenza alluvione è stato organizzato dal Comune di Ravenna un modulo da compilare online in cui inserire le disponibilità e il tipo di supporto che è possibile offrire. Si trova a questo link. L’indirizzo mail ‘Voglio dare una mano’ e i numeri telefonici finora deputati a questa funzione non sono più attivi. Chi aveva già segnalato la propria disponibilità non dovrà rifarlo e verrà contattato.

Equipaggiamento per i volontari tra gli alluvionati

Le persone che su base volontaria ed occasionale si rendono disponibili ad aiutare a ripulire da fango e detriti le abitazioni colpite dall’alluvione devono essere in possesso di una serie di requisiti: maggiore età, dotazione di abbigliamento adeguato: stivali alti di gomma e guanti di gomma. Dotazione di attrezzatura utile: spazzolone / badile / pala ed essere autosufficienti per acqua, cibo e alloggio.

Norme comportamentali di auto-protezione da osservare: non avventurarsi in aree in cui sono in corso lavorazioni, non praticabili o interdette: seguire le indicazioni generali del personale di protezione civile e delle forze dell’ordine; indossare abbigliamento adeguato e utilizzare attrezzatura personale sotto la propria responsabilità.

Indicazioni per la logistica: limitare al massimo gli spostamenti, i volontari dovranno operare ciascuno nella zona più vicina a quella in cui risiede, fra quelle indicate.

Ravenna: altre evacuazioni a nord, chiuso un tratto di 6 km della 309 Dir

Decisione a scopo precauzionale visto l’innalzamento dei livelli idrici del canale di scolo Canala

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Fornace Zarattini alle 10 del 20 maggio (foto di Andrea Montanari sul gruppo Quelli di Fornace Zarattini)

Sono in aumento i livelli idrici del canale Canala, lo scolo che raggiunge le valli a nord di Ravenna provenendo dalla zona di Santerno, e il Comune di Ravenna dispone a scopo precauzionale l’estensione delle evacuazioni totali e immediate alla zona extraurbana delimitata a sud dalla via Romea dir, a est dalla Romea, a nord da via Fiumetto e a ovest dalla via Reale fino a via Bagarina compresa.

Per smentire alcune voci circolate, il Comune specifica che l’avviso di evacuazione non coinvolge la zona di San Romualdo e Sant’Alberto che sono comunque chiamati a osservare tutte le precauzioni previste per l’emergenza in corso.

Vengono chiuse al traffico la Romea dir dallo svincolo con la statale 16 Adriatica fino alla rotonda degli Spedizionieri (svincolo Bassette) e la strada provinciale 1 verso Sant’Alberto dall’altezza di via Guiccioli.

ANTONIO CASE SPARSE«Si ricorda che è obbligatorio lasciare l’abitazione, fino a cessata esigenza. Passare parola», si legge nella nota del Comune. Per chi non è in grado di spostarsi autonomamente sarà disponibile un pullmino nel piazzale della chiesa di Sant’Antonio. Per chi non dispone di luoghi dove ripararsi, è stato istituito come punto di accoglienza, presidiato da apposito personale e attrezzato per offrire vitto e alloggio: il PalaCosta, in piazza Caduti sul Lavoro 13.

A Ravenna livelli idrici in miglioramento, resta evacuato il 16 percento del comune

Il Comune fa sapere che il monitoraggio nella notte tra il 19 e il 20 maggio mostra dati leggermente positivi. L’ordine di lasciare le case riguarda 14mila persone: in quattro notti registrati 1.200 pernottamenti in alberghi e tremila persone ai centri di accoglienza

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«Pur essendo la situazione naturalmente molto compressa, i dati appaiono attualmente in leggero miglioramento». È la comunicazione del Comune di Ravenna che fotografa alle 8 di oggi, 20 maggio, lo stato della città alle prese con gli allagamenti che da ieri hanno raggiunto la prima periferia a ovest (Fornace Zarattini) per estendersi poi verso nord. Durante la notte il Centro operativo comunale (Coc) ha continuato a monitorare i livelli idrici, sia attraverso gli strumenti di rilevazione controllati in maniera informatica da remoto che attraverso l’invio di pattuglie della polizia locale. Si provvederà ora alla redazione di un programma di lavoro per ripristinare le migliori condizioni nel più breve tempo possibile.

Schermata 2023 05 20 Alle 10.15.16Al momento è tuttora in vigore una disposizione di evacuazione per una superficie di quasi undicimila ettari, circa il 16 percento del territorio comunale (il secondo in Italia per estensione dopo Roma) per una popolazione residente di 14.220 persone (pari a circa il 9 percento del totale).

Non tutti hanno lasciato le abitazioni nell’area di evacuazione. Nelle scorse quattro notti il sistema di accoglienza messo in campo dal Comune ha fatto registrare 1.200 pernottamenti in 60 strutture alberghiere mentre per quanto riguarda i punti di protezione civile si sono avvicendate nei giorni quasi tremila persone.

Quali zone sono evacuate nel comune di Ravenna?

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(foto Les Bompart Produzioni)

Per quanto riguarda il quadro delle evacuazioni, alle 9 del 20 maggio risultano tuttora in vigore gli ordini di evacuazione per:

  • l’abitato di Serraglio, comprendente via Canalazzo (civici dall’80 al 179) e via Coda Rondine;
  • le abitazioni di via Canalazzo prima del e dopo il sottopasso di Sant’Antonio, e quelle prospicienti la vicina via Canala;
  • le ultime case di via Faentina sotto il ponte nel tratto verso Fornace Zarattini;
  • la zona del centro iperbarico;
  • Borgo Faina;
  • Piangipane e Santerno;
  • San Pietro in Trento, Pilastro, Ragone;
  • Longana, Ghibullo, Filetto e Coccolia;
  • la zona di Conventello nell’area delimitata dalla via Basilica, dai canali Fosso Vetro e Fosso Vecchio, dalla ferrovia Ferrara-Ravenna e dal canale Destra Reno;
  • San Michele, Fornace Zarattini, Villanova di Ravenna, San Marco;
  • via Pasna e via Acquarone Superiore a Bastia;
  • Fosso Ghiaia;
  • Borgo Sisa, Durazzano;
  • le case più vicine al fiume a Gambellara e a San Bartolo;
  • Roncalceci.

In quest’ultima frazione è coinvolta dagli allagamenti anche la sede del Consorzio Agrario e anche tale situazione, come le numerosissime in corso in tutta la provincia, è attenzionata al Ccs (Centro coordinamento soccorsi) istituito in prefettura e coordinato dalla stessa; la si tiene monitorata in relazione alle eventuali azioni da mettere in campo.

Anche per la giornata di oggi e per quella di domani sono chiusi le scuole di ogni ordine e grado compresi i centri di formazione professionale, gli impianti sportivi pubblici e privati, i centri di aggregazione giovanile, i centri diurni per anziani e disabili, i centri socio occupazionali e i cimiteri; oggi non si svolge il mercato di via Sighinolfi a Ravenna e domani non si svolgerà quello di Marina di Ravenna.

In provincia disposta finora evacuazione di 27mila persone e 10mila famiglie al buio

Il riepilogo della prefettura al 19 maggio, quattro giorni dopo l’ondata di maltempo che ha causato frane e rotture di argini

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Foto pubblicata da Andrea Montanari sul gruppo Facebook “Quelli di Fornace Zarattini”

In provincia di Ravenna è stata ordinata l’evacuazione di 27mila persone (i residenti sono 390mila) e ci sono diecimila utenze senza corrente elettrica. Sono due numeri che misurano la ricaduta della duplice alluvione che ha interessato il territorio nei primi venti giorni di maggio. Le informazioni sono state divulgate dalla prefettura nella serata del 19 maggio.

Attualmente sono ancora tanti i comuni che subiscono gli effetti delle inondazioni provenienti dalle rotture arginali dei vari corsi d’acqua che si riverberano a cascata sui reticoli secondari mandandoli in piena perché costruiti per gestire le acque piovane sul territorio e non le piene di fiumi esondati.

Nella giornata del 19 maggio le inondazioni hanno riguardato soprattutto il capoluogo e Cervia, mentre resta sempre critica la situazione di Conselice a causa della rottura del Sillaro e di Lugo per la rottura del Santerno, nonché dei comuni collinari Brisighella e Casola Valsenio a causa di numerose frane.

Per altri comuni invece si sono riscontrati consistenti abbassamenti dei livelli delle acque che dovrebbero consentire quanto prima di passare alla fase due, svuotamenti e pulizia di case e strade dal fango e dai detriti.

I lavori urgenti per ripristinare le varie rotture arginali hanno consentito di poter procedere alla chiusura della rotta del Savio.

Nella giornata si è lavorato molto sul ripristino dei servizi pubblici essenziali, quali l’approvvigionamento di acqua potabile tramite autobotti nei luoghi dove si sono verificate interruzioni nell’erogazione. Analogamente è accaduto per il servizio di fornitura di energia elettrica. La situazione più pesante è a Conselice dove la luce manca in sei case su dieci. Numericamente è Faenza con il dato più alto: oltre quattromila famiglie al buio.

Il riepilogo degli ordini di evacuazione dice che questi riguardano territori nel comune di Ravenna in cui risiedono 22mila persone. Molte di queste hanno deciso di restare nelle proprie abitazioni.

L’assessora di Ravenna: «Non è vero che abbandoniamo il forese per salvare la città»

Federica Moschini smentisce alcune voci circolate nel pomeriggio del 19 maggio

Le parole di Federica Moschini, titolare della delega Decentramento nella giunta comunale di Ravenna guidata dal sindaco Michele de Pascale, per smentire alcune voci circolate nelle ore concitate della gestione dell’emergenza alluvione (video a cura di Les Bompart Produzioni).

Un 35enne di Lugo accusato di un reato contro la compagna si è suicidato in carcere

La morte dopo 12 giorni dall’entrata in cella a Ravenna, ma non era la prima carcerazione

Un uomo di 35 anni residente a Lugo si è suicidato per impiccagione in carcere a Ravenna oggi, 19 maggio. A darne notizia è il garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri: il decesso è arrivato in ospedale dove l’uomo è stato trasportato quando è stato trovato agonizzante. Il detenuto era entrato a Port’Aurea lo scorso 6 maggio, condannato per un reato contro la compagna. Non era la sua prima carcerazione, era stato collocato in isolamento per il tipo di reato commesso.

Il garante Cavalieri, sentite le autorità penitenziare e sanitarie, rileva che il detenuto non aveva propositi «autosoppressivi», nei giorni scorsi era stato visto anche dallo psicologo del carcere: «Dai primi riscontri emerge che gli operatori penitenziari in questi 12 giorni di detenzione si erano attivati nella gestione di questa persona, che non aveva palesato intenti suicidari».

Non esce più acqua dal Lamone a Reda ma non ancora riparate le rotture dell’argine

La sindaca di Russi in diretta su Facebook per un aggiornamento a fine giornata. Permane il divieto di dormire al piano terra a Russi e Godo per il rischio di nuovi allagamenti dovuto all’esondazione del Cer

IMG 9752Nella serata di oggi, 19 maggio, non sono ancora state riparate le due rotte nell’argine destro del fiume Lamone nei pressi di Reda, frazione di Faenza, da cui è fuoriuscita l’acqua che ha contribuito in maniera consistente agli allagamenti di San Pancrazio e Godo nel comune di Russi, poi Villanova e Fornace Zarattini nel comune di Ravenna. Tuttavia l’acqua nell’alveo del fiume è scesa entro il limite golenale e non esonda più. Lo rende noto Valentina Palli, sindaca di Russi, con una diretta su Facebook.

Questo ha fatto sì che il flusso di acqua andasse calando nel corso delle ore. Nel pomeriggio odierno la situazione è molto migliorata a Godo. Via Croce è tornata percorribile e via Franguelline ora è interrotta solo nei pressi dell’incrocio con via Godo. Nel frattempo il cavalcaferrovia è diventato un enorme parcheggio per chi ha scelto il posto più alto per salvare l’auto. Vetture e camper anche in doppia fila su tutto il ponte.

La riparazione delle brecce nel Lamone dovrà fare i conti con il previsto maltempo per domani, 20 maggio. Nuove piogge in quota collinare, attese di debole entità, non farebbero che aumentare la portata del fiume con la probabilità che questa fuoriesca di nuovo.

Per Godo e Russi rimane ancora in vigore la disposizione che vieta di dormire ai piani terra e impone l’evacuazione per chi non dispone di un piano rialzato in cui mettersi in sicurezza. La disposizione è arrivata dopo che il Consorzio di bonifica ha accertato che il Canale emiliano-romagnolo stava esondando. «Il problema sembra rientrato – dice la sindaca –. Non era possibile prevede il deflusso dell’acqua perché questa alluvione ha modificato completamente la morfologia del territorio».

In chiusura della diretta, Palli ha voluto ringraziare quelli che ha ribattezzato come “angeli del trattore” affianco agli “angeli del fango”: «Un gruppo di ragazzi con i propri mezzi e mettendo a rischio la propria incolumità ci ha dato una mano fondamentale andando su e giù per le strade allagate per soccorrere persone isolate o distribuire viveri».

Le forze dell’ordine presidiano il cantiere sul Lamone per tenere lontani i curiosi

Nel comune migliorano le situazioni nella zona artigianale, a Glorie e Traversara. Evacuazioni in corso a Villanova. Tante donazioni di abiti e prodotti per la persona da distribuire agli sfollati

Lavori Presso Argine BoncellinoIl cantiere per ripristinare la rottura dell’argine del fiume Lamone a Boncellino, nel comune di Bagnacavallo, è presidiato dalle forze dell’ordine anche per evitare l’avvicinamento di persone comuni incuriosite dai lavori in corso. Lo si apprende da una nota scritta divulgata dal Comune di Bagnacavallo nella serata di oggi, 19 maggio, per fare il punto della situazione nel territorio.

L’impresa incaricata e il Servizio Tecnico di Bacino sono al lavoro per la riparazione della breccia nell’argine nel minore tempo possibile. Come noto, nel punto a ridosso del ponte di Traversara sulla provinciale 254 l’argine si è rotto la prima volta il 3 maggio e poi di nuovo nei giorni scorsi dopo che era stato riparato.

A Bagnacavallo la situazione degli allagamenti è in miglioramento sia nella zona artigianale sia in quella di via Redino inferiore. A Glorie e Traversara la situazione è sotto controllo e continuamente monitorata.

Resta critica la situazione di Villanova, dove sono in corso le evacuazioni delle persone che non possono recarsi ai primi piani. Nella notte infatti gli allagamenti si sono ulteriormente estesi, coinvolgendo le strade della zona di viale Dante e arrivando fino a Bologna Nuova e a lambire via Superiore. Dall’altro lato di via Ungaretti l’acqua è poi arrivata fino al cimitero di guerra canadese. È stato predisposto da Comune e gruppo comunale di Protezione Civile un punto di coordinamento dei soccorsi in piazza Lieto Pezzi. Chi avesse notizie di persone in difficoltà può recarsi al punto di coordinamento.

Perdura il guasto alle linee telefoniche fisse, ci sono inoltre problemi con la Tim. Il Comune sta lavorando per individuare una soluzione. Nel frattempo questi sono i numeri attualmente disponibili per le emergenze:
0545 1816507 (numero unico del Comune di Bagnacavallo per segnalazioni e necessità dovute all’alluvione – ore 8-18)
334 2829709 (emergenze della Polizia Locale/Protezione Civile)
115 (Vigili del Fuoco)
112 (Numero unico per le emergenze).

Oggi si è svolta sotto il portico del municipio di Bagnacavallo una raccolta di abiti e beni per la cura della persona per iniziativa di una cittadina in collaborazione con l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e la Protezione civile in favore della popolazione colpita dall’alluvione. Centinaia di persone in poche ore hanno donato.

Per quanto riguarda la raccolta fondi dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna in aiuto ai territori colpiti dall’alluvione, da oggi è possibile fare donazioni anche attraverso Satispay. La donazione su Satispay è possibile semplicemente inquadrando il Qr code disponibile nei canali di divulgazione della campagna (sul sito www.labassaromagna.it, nella pagina Facebook “Unione dei Comuni della Bassa Romagna” ecc.). È stato inoltre attivato il sistema di pagamento online a cui si accede tramite il portale dei pagamenti dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (servizionline.labassaromagna.it selezionare Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Pagamento spontaneo – Raccolta Fondi Emergenza Alluvione). È sempre possibile fare una donazione anche tramite l’Iban IT66A0627013199T20990000380, scrivendo nella causale «Raccolta fondi emergenza alluvione». I fondi saranno utilizzati per fronteggiare i danni subiti dal territorio della Bassa Romagna nel mese di maggio.

Domani le scuole saranno chiuse e non si terrà il mercato del sabato a Bagnacavallo.

Anche per domani è stata emanata un’allerta rossa per criticità idraulica.

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