venerdì
15 Agosto 2025

Dal porto canale di Cervia a Milano Marittima: il nuovo lungomare con il ponticello

Si può percorrere interamente la passeggiata fino alla IX Traversa. Gli ultimi lavori termineranno all’inizio del 2024

Dal porto canale di Cervia ora si può percorrere interamente la passeggiata sul nuovo lungomare di Milano Marittima fino alla IX traversa.

In funzione (con alcuni mesi di ritardo) anche il nuovo ponticello ciclopedonale sul Canalino che collega i due tratti del lungomare.

È stata completata la pista ciclabile con le parti architettoniche, gli stalli, le aree di manovra e sono stati realizzati gli arredi e le aree verdi lungo tutto il tratto.

Il percorso è interamente praticabile e fruibile al pubblico.

Proseguono anche i lavori del lungomare di Milano Marittima dalla IX alla XIX traversa che si completeranno all’inizio del 2024, il cui progetto di riqualificazione consiste in un investimento di 2.153.877 euro cofinanziato per oltre un milione e 300 mila euro dalla Regione Emilia Romagna.

Gli interventi avranno le stesse caratteristiche dei lavori già realizzati negli ultimi dieci anni (nel tratto dal Porto canale di Cervia alla Nona Traversa): è prevista la realizzazione di un percorso ciclopedonale a servizio della collettività e delle attività turistiche, oltre alla riqualificazione dell’illuminazione pubblica, delle reti tecnologiche, dell’arredo urbano e delle aree verdi.

«Ora chi dal porto canale percorre il lungomare di Milano Marittima, attraversando il ponte sul canalino e raggiunge la zona nord, vive una bella e suggestiva esperienza – commenta il sindaco Massimo Medri -. Siamo ormai in dirittura di arrivo col completamento dell’opera tanto attesa in città. Gli interventi di riqualificazione già realizzati hanno riscosso grande successo tra cittadini e turisti, che oggi possono fruire di quella zona di Milano Marittima per transitare e passeggiare in sicurezza. Inoltre il lavoro permette di completare il collegamento ciclabile tra Milano Marittima e il Comune di Ravenna. Infatti la ciclabile del Lungomare attraverso la XIX traversa si collegherà alla nuova ciclabile del viale Matteotti che arriverà a Lido di Savio. Questo percorso di mobilità leggera rappresenta un passo importante anche per la realizzazione e il completamento della Ciclovia Adriatica».

È morto a 93 anni Decimo Triossi, ex presidente della Provincia

Il 27 novembre scorso, pur in precarie condizioni di salute, volle intervenire alla cerimonia in ricordo dell’eccidio di Madonna dell’Albero

Decimo TriossiÈ scomparso all’età di 93 anni Decimo Triossi, ex presidente della Provincia di Ravenna e assessore regionale alla Sanità.

A partire dalle ore 14.30 e fino alle 18. 30 di venerdì 21 aprile, nel palazzo della Provincia di Ravenna sarà allestita la camera ardente, aperta a tutti coloro che vorranno portare l’ultimo saluto al defunto. Verrà riaperta sabato 22, dalle ore 8 alle 17. I funerali si svolgeranno sempre sabato, con partenza alle 17.20 dal palazzo della Provincia verso il cimitero di Ravenna.

Proveniente da una famiglia fortemente antifascista, Triossi ebbe modo di partecipare giovanissimo alla Resistenza. Nel dopoguerra unì l’impegno politico nel Pci a quello all’interno del movimento cooperativo, della cui Federazione fu presidente per diversi anni. Mantenne sempre con la comunità dell’antifascismo ravennate un rapporto strettissimo, impegnandosi nell’Anpi di cui fu per molti anni uno dei massimi dirigenti. Nel 1999 divenne presidente dell’Istituto Storico della Resistenza di Ravenna.

Il 27 novembre scorso, pur in precarie condizioni di salute, volle intervenire alla cerimonia in ricordo dell’eccidio di Madonna dell’Albero, nel quale peraltro rimasero vittime alcuni suoi familiari.

L’Anpi di Ravenna lo ricorda con commozione, «con l’orgoglio di averlo avuto nelle sue fila dando un contributo di grande qualità politica e culturale alla diffusione dell’antifascismo, specie tra le giovani generazioni. Un abbraccio alla moglie Lubiana, che ne ha condiviso un lungo tratto della vita ma anche gli ideali e l’impegno politico antifascista».

Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, apprende con dolore della morte di Triossi: «Mi legava a lui un rapporto di grande affetto e profonda stima. Lo ricordo emozionato e felice lo scorso luglio in occasione della visita del presidente Mattarella per il centenario dell’assalto fascista alla Federazione delle cooperative, a cui aveva voluto partecipare nonostante i suoi problemi di salute. Decimo continuerà a rappresentare un punto di riferimento imprescindibile per la generazione degli amministratori di questo territorio, a cui ha saputo consegnare saperi e valori che ci guidano quotidianamente e ci aiutano ad affrontare le sfide contemporanee. Alla sua famiglia e ai suoi cari giungano le mie più sincere condoglianze».

Il segretario provinciale del Pd, Alessandro Barattoni: «Ci lascia uno degli ultimi testimoni della Resistenza. Con la sua passione e la sua lucidità è sempre stato per me un punto di riferimento fondamentale con cui confrontarmi sui cambiamenti politici, sull’antifascismo e sulla sinistra; le nostre conversazioni erano sempre stimolanti e costruttive. Alla sua famiglia, alla sua cara moglie Lubiana, faccio le più sincere condoglianze, mie personali e di tutto il Partito Democratico. Decimo è stato per tutti noi una guida, gli saremo eternamente grati».

Ravenna, 110 anni fa la prima partita: la passione giallorossa in mostra in piazza

Nelle vetrine della Cassa un’esposizione di cimeli: magliette, gagliardetti, sciarpe, schedine. Al Caffè Teodora il 21 aprile il ritrovo dei tifosi. Al Benelli il 23 aprile la sfilata del vivaio

Sono passati 110 anni dalla prima partita di calcio giocata dal Ravenna e le vetrine della sede storica della Cassa di Ravenna in piazza del Popolo ospitano fino al 2 maggio una mostra dedicata alla passione giallorossa: 40 magliette storiche del Ravenna, alcuni ritagli di giornali, poster e varia oggettistica inerente il calcio (schedine totocalcio di diverse annate, gadget, gagliardetti), parte di una più ampia collezione appartenente al ravennate Roberto Armari.

La mostra ospitata dalla Cassa, attraverso i pezzi e i cimeli, vuole ripercorrere le tappe salienti di una passione a tinte giallorosse e di un connubio – quello fra la città e la propria squadra di calcio – che ha permesso ad appassionati e tifosi di condividere con passione sia la serie B (per sette anni) che il campionato di Promozione. È proprio agli appassionati, ai tifosi, agli addetti ai lavori, agli ex giocatori, ai collezionisti e ai semplici curiosi che è dedicato questo contributo nel segno della nostalgia, ma anche della storia.

Ogni oggetto evoca un ricordo, un evento, un successo e pure qualche passo falso. Una maglia, un adesivo, un gagliardetto, una schedina, un poster, una cartolina, una spilla, una rivista, un calendarietto e soprattutto “il risultato”, quello del Ravenna che, per tanti anni, dalla domenica pomeriggio, campeggiava poi per tutta la settimana sulla bacheca del Bar Nazionale, proprio di fianco alle vetrine di questa mostra.

“Una partita di Foot Ball sarà giocata domani, domenica, in Piazza d’Armi alle ore 16, da alcuni giovani concittadini con la Società Foot-Ball di Forlì”. Questo stringatissimo annuncio pubblicato sul Ravennate del 19-20 aprile 1913 annunciava la prima partita ufficiale del Ravenna Calcio. Si giocò il 21 aprile 1913 e proprio domani 21 aprile al Caffè Teodora in via Ricci alle 19.30 si raduneranno i tifosi per festeggiare. 

Domenica 23 aprile invece i festeggiamenti si sposteranno allo stadio Benelli in occasione della sfida interna con il Carpi per il campionato di serie D. Per celebrare questo traguardo prima del fischio d’inizio della partita si svolgerà la sfilata di tutto il settore giovanile giallorosso [AGGIORNAMENTO: la sfilata del settore giovanile è stata rinviata a domenica 7 maggio prima del fischio d’inizio della gara ???????????????????????????? ???????? – ????????????????????????????????????????).

Da domenica 23 aprile, inoltre, al Benelli e successivamente da Timida, merchandising partner giallorosso, sarà in vendita una maglietta celebrativa creata per l’occasione proprio a onorare questi 110 anni di storia, un’altra sorpresa dedicata a questa ricorrenza e che si aggiunge ad altre iniziative che verranno annunciate nelle prossime settimane.

Ravenna-Carpi sarà la giornata giallorossa di questa stagione, nella quale non saranno valide le tessere di abbonamento stagionale ma, per coinvolgere al più possibile tutti i ravennati, i prezzi dei biglietti saranno ad un prezzo simbolico, 5 euro la Curva Nord e 10 euro tutte le Tribune con la riduzione a 1 euro per gli under 14. I biglietti sono già disponibili presso gli abituali canali di prevendita (Vivaticket, Bar Revenge, Agenzia Desiderando Viaggiare), inoltre il giorno gara i botteghini dello stadio osserveranno un’apertura straordinaria per agevolare il flusso degli spettatori.

Iacopo Gardelli presenta il suo primo romanzo al Moog

Appuntamento sabato 22 aprile alle 18, al Moog Slow bar di Ravenna. Il libro parla dei cambiamenti politici e sociali dell’Italia dagli anni Novanta in poi

Iacopo Gardelli
Iacopo Gardelli

Ventiduesimo incontro della rassegna I sabati del Moog, curata da Ivano Mazzani: sabato 22 aprile alle 18 nel locale in vicolo Padenna a Ravenna il giornalista Pier Giorgio Carloni di Ravenna Notizie dialogherà con lo scrittore ravennate Iacopo Gardelli, autore del recente romanzo L’Alsìr – Romanzo balneare, edito da Fernandel Editore.

L’Alsìr è uno stabilimento balneare della riviera romagnola. È qui che, a partire dagli anni Novanta, due famiglie di diversa estrazione sociale si ritrovano vicine d’ombrellone: da una parte i Montanari, romagnoli di origine proletaria, dall’altra i Malagola, benestanti milanesi. Il libro racconta una riviera romagnola lontana dal vitalismo stereotipato in cui spesso è descritta e un’Italia ormai avviata al fallimento politico ed economico, sempre più disorientata e accartocciata su se stessa. Uno spaesamento simile a quello dei giovani protagonisti, Guido, Elena e Alessandro, alle prese col passaggio fra adolescenza e età adulta.

Iacopo Gardelli è nato nel 1990 a Ravenna, dove vive e lavora. Dopo una laurea in filosofia a Milano si è dedicato alla scrittura, al teatro, al giornalismo e all’insegnamento. Collabora con quotidiani locali e riviste. Ha scritto articoli, spettacoli e monologhi teatrali. Nel 2018 ha vinto il premio nazionale Lettera 22 come miglior critico teatrale under 30. L’Alsìr è il suo primo romanzo.

Se il “Barbiere di Siviglia” rivive in esuberante chiave contemporanea

In scena al teatro alighieri il 21 e 23 aprile nuovo allestimento di Luigi De Angelis che chiude la stagione d’opera di Ravenna

IBarbiere Di Siviglia De Angelis
Foto Valentina Zanaga

Sipario sull’ultimo appuntamento della stagione d’opera 2023 del teatro Alighieri di Ravenna – venerdì 21 aprile alle 20.30 e domenica 23, in pomeridiana alle 15.30) con Il barbiere di Siviglia, per la regia di Luigi De Angelis dei Fanny & Alexander. Il capolavoro di Gioachino Rossini riprende vita nel nuovo allestimento che ha debuttato recentemente a Rovigo, capofila della coproduzione che, accanto all’Alighieri, include i teatri di Pisa, Jesi e Lucca.

Dopo L’isola disabitata della passata Stagione, De Angelis torna alla regia all’Alighieri, curando anche scene e luci, mentre Chiara Lagani firma drammaturgia e i costumi. Alla guida dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta c’è il giovane direttore Giulio Cilona, attualmente Kapellmeister alla Staatsoper di Hannover, e il Coro Lirico Veneto è preparato da Flavia Bernardi.

La scaltrezza del Figaro di Alessandro Luongo dovrà aiutare il Conte di Almaviva di Matteo Roma a conquistare Rosina, ovvero Mara Gaudenzi, sottraendola alle mire del suo tutore Don Bartolo (Omar Montanari); Arturo Espinosa, Giovanna Donadini e Francesco Toso sono rispetti- vamente Don Basilio, Berta e Fiorello.

«Della musica di Rossini e del libretto di Sterbini – si legge nella cartella stampa –, Luigi De Angelis ha fatto una lente per mettere noi stessi spettatori a nudo di fronte alle nevrosi e ai tic di quella vorticosa giostra che è il nostro quotidiano. Nella ambientazione contemporanea scelta dalla regia, è la dimensione adolescenziale – con la sua “poesia disarmante” – a garantirci accesso a un’altra prospettiva: liberati dai vincoli delle convenzioni e dopo aver rifiutato le regole del consumismo e dell’omologazione, possiamo recuperare le espressioni più genuine di sentimenti ed emozioni».

Info e prevendite: 0544 249244.

Un docufilm sulla carriera di Arrigo Sacchi all’auditorium Corelli di Fusignano

Proiezione lunedì 24 aprile alle 20.45, saranno presenti l’allenatore e il regista Nevio Casadio

Docufilm Arrigo Sacchi

L’auditorium Arcangelo Corelli di Fusignano (in vicolo Belletti) ospita la proiezione di un docufilm dedicato alla carriera di Arrigo Sacchi, l’allenatore di calcio del Milan e della Nazionale. Appuntamento lunedì 24 aprile alle 20.45. Alla proiezione saranno presenti lo stesso Sacchi e il regista Nevio Casadio.

Il documentario punta a portare alla luce come un allenatore è diventato “l’allenatore”, con le testimonianze dei compaesani e le persone che lo hanno portato alla crescita personale e intellettuale.

Arrigo Sacchi è nato a Fusignano il primo aprile 1946, dopo gli inizi tra Cesena, Rimini e Parma, passa al Milan nel 1987, fortemente voluto dal presidente Silvio Berlusconi. Viene nominato Ct della nazionale italiana nel 1991: con gli Azzurri raggiunge la finale mondiale Usa ’94, persa sfortunatamente contro il Brasile ai calci di rigore.

Il docufilm è prodotto da Verdiana e Medusa Film, con il contributo della Regione Emilia-Romagna ed è attualmente disponibile sulla piattaforma Prime Video.

L’ingresso alla proiezione è libero, con prenotazione consigliata (entro le 13 di venerdì 21 aprile), contattando l’ufficio cultura allo 0545 955665, oppure l’Urp allo 0545 955668.

Miopia, uno studio di Forlini: mezzi di controllo da giovani aiutano il contrasto

I risultati di una ricerca condotta per due anni dall’ottico ravennate su 60 ragazzi tra 7 e 24 anni di età

Forlini Bucci GallonettoL’adozione di mezzi di controllo della miopia in giovani pazienti è importante per contrastarne la progressione. È il risultato di uno studio clinico condotto da Forlini Optical di Ravenna, dal titolo “Controllo della progressione miopica: evidenze cliniche”, su 60 ragazzi (24 maschi e 36 femmine) tra i 7 e i 24 anni di età.

La ricerca, portata avanti dall’ottico di Ravenna negli ultimi 24 mesi, presenta le evidenze cliniche dell’uso di specifiche lenti oftalmiche o di particolari lenti a contatto, attraverso misurazioni costanti per un periodo di almeno 12 mesi a partire dalla rilevazione della problematica visiva.

«In base ai risultati osservati – ha spiegato Gianni Forlini, ottico, optometrista e amministratore delegato di Forlini Optical –, l’adozione di questi mezzi è da considerarsi davvero molto soddisfacente, al punto da parlare non soltanto di un rallentamento della progressione miopica ma, nella stragrande maggioranza dei casi, addirittura di un possibile blocco».

Pexels Ksenia Chernaya 5752254Lo studio è stato presentato durante l’evento “Generazione miopia” nella serata di mercoledì 19 aprile, organizzata in collaborazione con il poliambulatorio pediatrico Genesia insieme a Coopervision e Hoya. L’evento, a cui ha preso parte anche l’assessore del Comune di Ravenna alla transizione digitale Igor Gallonetto, è stato anche un’occasione per iniziare a fare rete tra i professionisti del benessere visivo e di diffondere la cultura della prevenzione tra coloro che operano su pazienti in età infantile.

L’indagine condotta da Forlini ha considerato diversi fattori che concorrono a determinare questa problematica e che sono intercorrelati tra loro. «Integrando poi i risultati al protocollo Forlini Optical abbiamo ottenuto una sorta di clusterizzazione della miopia, che ci ha permesso di adottare il mezzo di contrasto più efficace per ogni paziente». Un altro apporto fondamentale è legato alla prevenzione fin dalla prima età scolare e pre-scolare.

Generazione MiopiaEvidenze interessanti, potenzialmente in grado di dare un contributo concreto alla gestione di una problematica visiva che – secondo lo studio “Global Prevalence of Myopia and High Myopia and Temporal Trends from 2000 through 2050” – interesserà il 50 percento dei ragazzi entro il 2050.

«Il recettore visivo è sicuramente il più importante organo del nostro corpo ­- ha commentato Caterina Bucci, fisioterapista, osteopata e titolare del poliambulatorio Genesia –. Fin dai primi giorni di vita il bimbo entra in relazione con la mamma, durante le poppate, attraverso lo sguardo, e successivamente grazie alla vista inizia a scoprire e conoscere il mondo. Un difetto del recettore visivo può tradursi in disturbi cognitivi e posturali ed è per questo fondamentale controllarne il suo sviluppo nei primi anni di vita e farlo in relazione a tutti i sistemi sensoriali e  motori del bambino».

Bando Coopstartup: 10 idee di cooperativa al secondo step, saranno 4 i vincitori

La commissione ha valutato diciannove proposte. Ai primi un contributo di 12mila euro e numerosi servizi gratuiti

CoopstartupSono dieci le idee di cooperativa ammesse a proseguire il percorso di valutazione all’interno della sesta edizione di Coopstartup Romagna, il bando per la nascita di nuove imprese in forma cooperativa promosso da Legacoop Romagna, Coop Alleanza 3.0 e Coopfond. Saranno solo quattro i vincitori.

La commissione si è trovata di fronte a diciannove proposte, provenienti da ogni parte della Romagna e da compagini in larga parte composte da under 40 e spaziavano su diversi ambiti economici. Fra queste, sono state scelte appunto dieci idee e coloro che le hanno proposte verranno ora coinvolti in una prima fase operativa.

Nelle prossime settimane, infatti, i gruppi finalisti potranno usufruire di un corso di formazione a distanza ed entreranno a far parte di un percorso di tutoraggio in modalità one-to-one, nel quale verranno affiancati dagli esperti di Legacoop e Federcoop Romagna per la messa a punto dei progetti di impresa e la stesura dei business plan.

Al termine di questa fase, entro fine giugno dovranno poi presentare la documentazione finale per l’accesso alla selezione del secondo step di valutazione, dal quale usciranno i quattro vincitori: ognuno dei quali avrà diritto a un contributo a fondo perduto di 12mila euro e a numerosi servizi gratuiti messi a disposizione dai promotori e dai partner, come l’accompagnamento alla costituzione in cooperativa da parte di Legacoop Romagna, l’iscrizione associativa per un anno, dodici mesi di servizi di consulenza e gestione di Federcoop Romagna, consulenze e prodotti specifici offerti da Assicoop Romagna, Bper Banca e Coopfond.

«Sottolineo con soddisfazione – afferma il responsabile di Coopstartup Romagna Emiliano Galanti – il fatto che dalle sette idee premiate lo scorso anno si sono nel frattempo già costituite quattro cooperative e altre tre sono in via di costituzione».

Un concorso di fotografia per celebrare la terza età e il ruolo degli anziani

Iniziativa dell’Auser di Lugo, sarà possibile iscriversi fino al 21 luglio. Ogni partecipante potrà inviare al massimo tre foto, a colori o in bianco e nero, scattate con la macchina fotografica oppure con lo smartphone

Concorso Fotografico Terza Età Ma Non TroppoAl via la seconda edizione del concorso fotografico Terza età ma non troppo, proposto dal circolo di Lugo dell’Auser: le iscrizioni apriranno venerdì 21 aprile e si chiuderanno il 21 luglio. La premiazione è prevista per domenica 1 ottobre, in occasione della festa nazionale dei nonni, al salone Estense di Lugo.

Con il concorso fotografico si vuole celebrare la terza età di oggi restituendo un’immagine lontana dagli stereotipi e ricordare come gli anziani siano una risorsa di grande valore, un patrimonio di esperienza e saggezza cui attingere, per promuovere una figura che vuole stare nel presente, viverne le energie, le passioni e gli stimoli.

«L’anziano – scrivono gli organizzatori – è una figura al passo coi tempi, attento alla realtà circostante in costante evoluzione, aperto all’inclusività e all’interazione con i giovani e alla tecnologia, nell’ottica di un arricchimento reciproco. Le fotografie saranno quindi lontane dalle stereotipie e dai preconcetti che vorrebbero emarginare chi è avanti con gli anni, presentando invece quei valori eterni che rendono dignitosa ogni fase della vita».

Ogni partecipante potrà inviare al massimo tre foto. I progetti fotografici inviati dovranno avere una propria unità stilistica ed essere corredati da una breve descrizione del lavoro svolto. La partecipazione è divisa in due categorie: macchina fotografica e smartphone.

Sono ammesse fotografie in bianco e nero e a colori. Le foto scattate con smartphone dovranno essere nel formato originale con insiti i metadati originali prodotti dallo smartphone stesso, cioè le info del file.

La risoluzione di ciascuna fotografia scattata con la macchina fotografica deve essere di 300 dpi, in formato jpeg (jpg) con dimensioni finali di lato maggiore di 30 cm.

Tutte le immagini non devono essere elaborate o manipolate. Ogni fotografia deve avere nel file il numero progressivo e il nome e cognome dell’autore. Le fotografie non conformi alle specifiche non verranno prese in considerazione.

Per ulteriori informazioni e per scaricare i moduli di iscrizione consultare il link https://www.auserravenna.it/2023/04/19/lugo-il-concorso-fotografico-terza-eta-ma-non-troppo/.

Sconfitta contro Vibo, la stagione della Consar termina ai quarti dei playoff

Nonostante una buona prestazione, il Porto Robur Costa perde gara 2 al tie-break e saluta il campionato

Consar Pallavolo 3Termina ai quarti di finale dei playoff del campionato A2 di pallavolo la stagione della Consar Ravenna, dopo una partita di buon livello persa al tie-break contro Vibo. Si è svolto ieri, mercoledì 19 aprile, al Pala Costa di Ravenna, l’ultimo incontro stagionale della Consar durato quasi due ore e mezza. Tanto il pubblico presente per supportare la squadra di casa.

Dopo il ko di gara 1 in Calabria, la squadra di Bonitta ha provato in tutti i modi a conquistare il successo che l’avrebbe portata a gara 3, giocando con coraggio, mettendo in difficoltà una Callipo Vibo che ha dovuto far ricorso a tutto il suo potenziale tecnico e la sua esperienza per portare a casa la vittoria.

Anche la Corte di giustizia Ue boccia la proroga delle concessioni demaniali al 2024

Dal Lussemburgo la sentenza in risposta a un quesito del Tar della Puglia: i titoli di occupazione del demanio marittimo scadono il 31 dicembre 2023 e poi bisognerà andare all’asta

1Da Lussemburgo arriva la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea sulla normativa che regola le concessioni de demanio balneare in Italia e ancora una volta viene ribadito che i titoli di occupazione delle spiagge non possono essere rinnovati automaticamente ma devono andare all’asta applicando la cosiddetta direttiva Bolkestein sulla concorrenza nel mercato europeo. Il pronunciamento dei giudici lussemburghesi è in una sentenza pregiudiziale in risposta a un quesito posto dal Tar della Puglia in merito a un ricorso diretto all’annullamento della delibera del Comune di Ginosa, in provincia di Taranto.

L’assegnazione di concessioni di occupazione del demanio marittimo deve passare da una procedura di selezione tra i candidati potenziali qualora il numero di autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato per via della scarsità delle risorse naturali. L’autorizzazione ha una durata limitata e non può prevedere la procedura di rinnovo automatico.

Una legge italiana del 2018 ha previsto che le concessioni in essere fossero prorogate fino al 31 dicembre 2033, al fine di disporre del tempo necessario allo svolgimento di tutte le attività essenziali per la riforma delle concessioni. Ma una sentenza del Consiglio di Stato del 2021 aveva cancellato tutto e riportato la scadenza al 31 dicembre 2023. Due mesi fa via libera delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali del Senato a una proroga di un anno delle attuali concessioni balneari. Ma un mese fa anche questo proroga è stata bocciata ancora dal Consiglio di Stato che ha stoppato la proroga senza gara decisa dal governo Meloni.

Per capire l’impatto sul territorio basta dire che i 47 km di coste dei comuni di Ravenna e Cervia, gli unici che toccano il mare in provincia, contano circa 400 stabilimenti. In totale in Emilia-Romagna – secondo il rapporto Spiagge 2021 di Legambiente – in 131 km si contano 3.824 concessioni del demanio marittimo, di cui 1.313 per stabilimenti con una percentuale di costa sabbiosa occupata pari al 69,5 percento, il dato regionale più elevato in Italia insieme alla Liguria. Dallo stesso dossier emerge il dato di Cervia con l’89 percento di occupazione di spiagge in concessione.

Cos’è la direttiva Bolkestein

La direttiva Bolkestein ha suscitato dibattiti e controversie riguardo alle concessioni balneari in Italia. Questa direttiva, emanata nel 2006, mira a garantire la libera concorrenza nel mercato comune europeo, prevedendo che le licenze per l’occupazione del demanio marittimo italiano siano assegnate attraverso una procedura di selezione tra i candidati potenziali e senza rinnovo automatico.

La Corte europea ha ribadito l’obbligo di applicare la procedura di selezione imparziale e trasparente per conferire le concessioni e ha stabilito che il divieto di rinnovo automatico sia produttivo di effetti diretti.

Secondo la UE, il rispetto della direttiva Bolkestein è fondamentale non solo per garantire la prevalenza delle norme comunitarie su quelle nazionali, ma anche per riaprire un mercato fermo che sottrae possibili nuove entrate al Paese. I canoni per le concessioni balneari richiesti dallo Stato, infatti, sono molto bassi, e a livello nazionale sono noti diversi casi di mancati pagamenti. Secondo un report di Legambiente, la cifra annuale al metro quadro va da 1,28 a 2,57 euro per l’area scoperta e tra 3,66 e 5,71 per le aree con manufatti di difficile rimozione..

Clicca qui per leggere il testo integrale della direttiva Bolkestein.

Lavori a Russi: rifacimento di parcheggi e marciapiedi in un tratto di via Garibaldi

È previsto il rifacimento della pavimentazione in pietra nel tratto dall’incrocio di via Trieste e fino all’incrocio con via IV Novembre su entrambi i lati della carreggiata

CS 69 Via GaribaldiGrazie a un finanziamento ottenuto con la legge regionale 41/1997, il Comune di Russi ha programmato una riqualificazione di parcheggi e marciapiedi di via Garibaldi e il rifacimento della pavimentazione in pietra nel tratto dall’incrocio di via Trieste e fino all’incrocio con via IV Novembre su entrambi i lati della carreggiata.

I lavori sono iniziati oggi, 20 aprile, in via Garibaldi con l’abbattimento di alcuni alberi che, a seguito di perizia di un agronomo, sono risultati malati e non recuperabili o curabili e quindi pericolosi per la sicurezza. Gli alberi rimossi saranno sostituiti prossimamente con nuove piante. I lavori proseguiranno poi con il cantiere di Hera per la manutenzione della rete idrica.

Lo stesso finanziamento consentirà nei prossimi mesi di installare nuovi elementi di arredo (dissuasori, panchine, porta-biciclette e fioriere) anche in piazza Dante e piazza Gramsci.

L’amministrazione comunale intende migliorare l’accessibilità del centro storico, in particolare la connessione dei percorsi ciclo-pedonali esterni e interni al centro, ma anche favorire l’attrattività degli esercizi commerciali.

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