giovedì
21 Agosto 2025

Fondi Pnrr, entro fine mese verranno aggiudicati i lavori per il bike park

Il punto della situazione a Ravenna. Il sindaco: «Extra costi e tempi sono questioni cruciali»

Bike Park
Il progetto del Bike Park all’ex ippodromo di Ravenna

Entro il 31 marzo è prevista l’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione di un bike park all’ex ippodromo di Ravenna (una sorta di stadio del ciclismo con diversi percorsi)  e dei lavori per l’efficientamento energetico del Pala De Andrè.

Sono le prossime imminenti scadenze di interventi nel comune capoluogo nell’ambito del Pnrr. Dai fondi europei sono previsti 2,1 milioni per il bike park e 1,4 milioni per il fotovoltaico al palazzetto.

Ed è sempre nell’ambito degli impianti sportivi anche la scadenza fissata per il 30 luglio: affidamento dei lavori per la realizzazione della piscina. In questo caso la commissione di gara sta valutando le offerte pervenute entro il termine del bando che era il 13 febbraio.

Rispettare le scadenze imposte dall’Unione europea per beneficiare dei 190 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), incluso nel programma da 750 miliardi dell’Ue noto come Next Generation Eu per la ripresa post pandemia, è una questione cruciale per gli enti pubblici che si sono aggiudicati le risorse. Entro dicembre 2026 vanno completati gli interventi. Questo chiede l’Ue. E sono già diversi i casi di enti in Italia che stanno rinunciando a fondi di cui avevano ottenuto la disponibilità.

Non rispettare i tempi – una possibilità più che plausibile per alcuni progetti – vorrebbe dire dover coprire la spesa dalle proprie casse. Cosa fare allora delle risorse che non hanno più una destinazione? «È uno dei temi nella agenda del confronto con il governo Meloni – spiega Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e presidente della Provincia –. Se ne sta parlando e le possibilità di fatto sono due. La prima: trovare nuovi progetti candidabili ma i tempi sono sempre più stretti perché la scadenza resta il 2026. Oppure la seconda che stiamo suggerendo come Anci e Upi: usare le risorse per coprire gli extracosti di altri progetti di più facile realizzazione». Per molte amministrazioni pubbliche, compreso il Comune di Ravenna, infatti il conto delle opere sta aumentando per effetto di inflazione e aumento dei materiali.

Sulla scadenza del 2026 si è aperto un dibattito sull’opportunità di spostarla più avanti per evitare che il Pnrr si trasformi da investimento a tempesta perfetta. «L’Unione delle Province lo dice da tempo – spiega De Pascale, in qualità di presidente dell’Upi – e ora anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è dello stesso avviso: in poco tempo ci ritroveremo con la coda dei lavori del Superbonus 110 e l’avvio dei cantieri Pnrr quindi un’enorme mole di lavori da eseguire ma un numero non sufficiente di imprese e questo non potrà che avere conseguenze dannose, sia sui prezzi del mercato e sia sulla tenuta delle imprese di un settore».

Per fronteggiare tutto servirebbe un ampliamento della forza lavoro con un orizzonte limitato: «Se i lavori devono essere finiti nel 2026 – riassume De Pascale –, poi vorrebbe dire che il settore si troverebbe ad affrontare una nuova crisi».

Lo scenario descritto serve anche a spiegare uno dei criteri adottati dal Comune di Ravenna per la scelta di cosa candidare al Pnrr: interventi già a buon punto di progettazione. «Avendo delle scadenze stringenti per le domande ai bandi – riassume De Pascale – era molto difcile presentare interventi a stadi di progettazione arretrati. Ravenna è uno dei pochi Comuni che ha partecipato praitcamente a tutti i bandi e siamo stati premiati perché avevamo una buona quantità di progetti pronti nei cassetti, magari non accolti in altri bandi oppure solo da definire nei dettagli».

Ma c’è anche una seconda motivazione a monte della scelta di cosa candidare: «Non abbiamo proposto progetti che non fossero nel radar della nostra azione amministrativa. Ci siamo mossi con quelle cose che consideravamo già di voler fare e quindi già inserite in un preventivo di spesa anche se a scadenza più lunga. Avremmo dovuto fare dei mutui ed è chiaro che meno ne facciamo meglio è. Ora rischiamo di doverli fare lo stesso per gli extra costi».

Affrontare l’enorme mole di bandi e procedure richiederà uno sforzo anche agli uffici comunali. La macchina burocratica di Palazzo Merlato ha le spalle abbastanza larghe? Il sindaco non ha dubbi: «È un tema molto forte, ma i nostri uffici erano abituati a progettare a appaltare una mole significativa di interventi. Stiamo reggendo l’onda d’urto senza stress. Ovviamente bisogna darsi delle priorità: gli interventi del Pnrr hanno per forza una corsia preferenziale per essere esaminati perché altrimenti si rischia di perdere le risorse».

Giovane madre condannata per “maltrattamenti” al figlio di 5 anni

Oltre alle aggressioni subite, il bambino non era mai stato dal pediatra, né alla materna

X PAVANELEra andata in ospedale con il figlio di 5 anni in braccio riferendo di essere preoccupata perché il bimbo stava male dopo essere caduto la notte precedente cercando di arrampicarsi su un lavello.

Ma il referto dei medici aveva restituito un “sospetto maltrattamento di minore”. Ed è con questa accusa che una giovane madre di Ravenna è stata condannata a due anni e due mesi di reclusione.

Il giudice – come riportato dal Resto del Carlino – le ha anche imposto di pagare una provvisionale di 10 mila euro al figlio, parte civile attraverso i servizi sociali con l’avvocato Cristian Biserni.

Le indagini della polizia coordinate dal pm Angela Scorza, erano partite dall’accesso della donna in pronto soccorso datato 4 ottobre 2017. E, oltre alle aggressioni fisiche e verbali, hanno delineato un comportamento di totale disinteresse verso il bambino mai portato dal pediatra, mai iscritto alla materna e obbligato a restare in casa lontano dai suoi coetanei.

I pediatri dell’ospedale avevano riscontrato al piccolo diverse ecchimosi e cicatrici sparse su tutto il corpo che arrivano fino a 19 centimetri: fronte, petto, fianchi, braccia, gambe e persino dita dei piedi. Alcuni segni apparivano compatibili con graffi recenti, altri si erano cicatrizzati.

Ai medici la donna aveva parlato di pregresse cadute salvo poi in seguito tirare in ballo con la squadra Mobile sua madre a cui lasciava il piccolo quando lei era al lavoro.

Secondo la difesa – avvocato Silvia Brandolini – non c’era prova che fosse stata proprio la mamma a picchiare il figlioletto dato che spesso lo lasciava in custodia ad altri. (fonte Ansa.it)

Il live club Area Sismica apre un bagno al mare

Cambio di gestione al 340 di Milano Marittima. A curare la ristorazione Turroni del Loco Squad

Bagno 340Apre il 30 aprile con una nuova gestione il bagno 340 di Milano Marittima, ultimo sul territorio del comune di Cervia, appena prima che la spiaggia diventi “ravennate”, a Lido di Savio.

Si tratta di un cambio importante , in quanto a curare parte della programmazione dello stabilimento – ribattezzato Lupo 340 – sarà Area Sismica, club di musica dal vivo di Forlì, con un cartellone di livello internazionale e un pubblico affezionato proveniente da tutta la regione e oltre.

Anche nel nuovo stabilimento, quindi, sono attesi concerti, così come ascolti “guidati”, ma anche presentazione di libri, mostre fotografiche, degustazioni di vini naturali (in collaborazione con Drogheria Gitana).

Un’attenzione particolare sarà posta sulla ristorazione, curata da Mirco Turroni, storico ristoratore dell’Osteria Loco Squad e dallo chef Nicola Cicillo.

Torna il Dantedì: al museo di Ravenna ci si fotografa di fianco al volto del Poeta

Letture, visite guidate, laboratori: il programma del 25 e 26 marzo

Foto Lettura PerpetuaIl 25 marzo è in programma la terza edizione del Dantedì, Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri che ricorda il probabile inizio del viaggio nella Divina Commedia, da collocarsi il 25 marzo 1300, quando il Sommo Poeta si “smarrì” nella selva oscura.

Anche quest’anno a Ravenna il programma degli eventi sarà consistente. Sul sito www.vivadante.it e sulla pagina facebook Ravenna per Dante sarà possibile seguirne in streaming alcuni.

Letteratura, poesia, visite guidate alla Zona dantesca e attività laboratoriali e didattiche valorizzeranno la conoscenza di Dante e del suo lascito tra studenti, turisti, appassionati e nella comunità ravennate che dal 1321 custodisce le spoglie del poeta.

L’apertura ufficiale è alle 9 di sabato 25 marzo davanti alla tomba di Dante, con il saluto dell’assessore alla Cultura e Scuola Fabio Sbaraglia, del dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Paolo Bernardi, del prefetto Castrese De Rosa e della professoressa Rossanna Ballestrazzi (istituto comprensivo Guido Novello). Seguirà poi la lettura davanti alla Tomba del II canto dell’Inferno da parte di studenti e studentesse.

Alle 9.30 ci si sposterà nella sala Muratori della biblioteca Classense, dove si svolgeranno alcuni eventi dedicati alle scuole, con la lettura di alcuni versi della Divina Commedia in italiano e in inglese e l’esposizione degli elaborati e dei video a cura degli studenti.  La mattinata sarà intervallata da momenti musicali curati dall’istituto comprensivo statale Guido Novello che accompagnerà anche la lettura mattutina presso la tomba di Dante.

Diverse sono le iniziative aperte al pubblico che si svolgeranno nella Zona dantesca e in particolare a Casa Dante, curate dalla Fondazione RavennAntica (a ingresso libero, con prenotazioni consigliate al 320.9539916). Alle 10.30 e alle 11.30 si terranno due visite guidate: “La Ravenna di Dante, Romanticismo e contemporaneità“ ad aggregazione libera a cura di Nicola Ghinassi e Veronica Quarti, della Fondazione RavennAntica. A seguire alle 15, sempre a Casa Dante, la direttrice di RavennAntica Francesca Masi terrà una conversazione dedicata al rapporto tra Dante e Ravenna intitolata “E in terra lasciai la mia memoria”.

Alle 15.30 il laboratorio per bambini dai 5 agli 11 anni “Dantedì: un volto, tante storie“: si tratta di un’attività speciale dedicata al Sommo Poeta da realizzare con la tecnica del mosaico tradizionale sul cemento e tessere di marmo. L’attività a cura di Fondazione RavennAntica si ripeterà anche domenica 26 marzo alle 15.30 (a pagamento, con prenotazione obbligatoria allo 0544.473717).

Dalle 14 alle 17 sarà allestito al Museo Dante il set fotografico “Il volto di Dante. Vieni a farti fotografare al suo fianco!”, a cura di Tommaso Raffoni, della Fondazione RavennAntica, che permetterà ai visitatori di vivere un’esperienza di tipo immersivo facendosi ritrarre in uno degli ambienti più iconici del Museo Dante, la Sala del Volto, incentrata sul tema della descrizione fisica del poeta. La foto verrà consegnata in tempo reale ai partecipanti tramite WhatsApp, con gli hashtag da utilizzare per una eventuale condivisione sui social.

Alle 16 e alle 17 l’Istituzione Biblioteca Classense propone la “Passeggiata in Paradiso”, con cui Benedetto Gugliotta e Daniela Poggiali guideranno i visitatori alla scoperta delle connessioni esistenti tra il Sommo Poeta, i luoghi e le collezioni della biblioteca. Prenotazione obbligatoria: tel. 0544.482112.

Alle 17 l’appuntamento è nuovamente davanti alla tomba di Dante con la Lettura perpetua della Commedia dedicata al canto XX dell’Inferno.

Alle 17.30 in sala Dantesca della biblioteca Classense verrà presentato il volume “La dimensione giuridica in Dante Alighieri“ (Modena, Mucchi, 2022) del professor Giuseppe Morbidelli, con il saluto del sindaco Michele de Pascale e l’intervento di Antonio Patuelli, presidente della Cassa di Ravenna S.p.A.. Il saggio ha lo scopo di ripercorrere i filoni giuridici che si trovano nelle opere dantesche e avvalorare gli studi che hanno ravvisato in esse l’impiego accurato della concettuologia giuridica e la conoscenza di una serie di istituti propri del diritto comune.

Le celebrazioni del Dantedì proseguono domenica 26 marzo con due visite guidate: “Il custode di Dante: una narrazione secolare e attuale, tra quotidianità e mistero”, alle 10.30 e alle 11.30, in cui Mara Dirani e Ursula Garcia Higueras, della Fondazione RavennAntica, racconteranno della tradizione che si tramanda nel tempo per la salvaguardia della tomba di Dante. Prenotazione consigliata:  tel. 320.9539916. Ingresso libero.

L’ultima iniziativa della giornata è alle 15 con la visita guidata “L’ultimo rifugio del Sommo poeta e la Zona dantesca attraverso i secoli“ di Sara Baldini, della Fondazione RavennAntica. Prenotazione consigliata: tel. 320.9539916. Ingresso libero.

Gli ucraini di Ravenna lanciano una nuova raccolta di beni per i connazionali

Ecco l’elenco del materiale da consegnare a Cittattiva

Volontarie Ucraine 8CittAttiva, il centro di cittadinanza attiva del Comune di Ravenna gestito da Villaggio Globale cooperativa sociale, e Malva, l’associazione degli ucraini di Ravenna, lanciano una nuova raccolta di materiali utili a sostegno della popolazione ucraina.

A partire da martedì 21 marzo persone, associazioni, scuole e aziende potranno contribuire alla raccolta di materiale portando donazioni degli oggetti scelti in base alle esigenze che arrivano dalla popolazione ucraina. Per questo non saranno ritirati oggetti non compresi nell’elenco. Il materiale sarà poi inviato in Ucraina e gestito da due gruppi organizzati di volontari, uno a Kiev e uno a Mykolaiv.

Si raccolgono:

  • Farmaci e materiale sanitario

Bende, bende elastiche, agenti emostatici, lacci emostatici, forbici per medicazioni, materiali per medicazioni, medicinali antivirali e antinfluenzali (medicinali per tosse, raffreddore, mal di gola), medicinali per il mal di testa e antidolorifici, traverse, siringhe. Oki, Lyrica 75 e 150 mg nell’eventualità che farmacie o medici possano donarli.

  • Generi alimentari

Tè, caffè, caffè 3 in 1, caffè solubile, zuppe di veloce preparazione e altri prodotti che possono essere cotti rapidamente (versando acqua bollente), dolci e biscotti a lungo termine, prodotti in scatola, latte in polvere (per adulti).

  • Abbigliamento nuovo

Calze, calze termiche, esclusivamente intimo (mutande, canottiere e magliette a mezza manica).

  • Prodotti per l‘igiene

Detergente intimo, saponette, shampoo (preferibilmente di misura mini-size), rasoi, schiuma da barba, bagnoschiuma, salviette umide, salviette umide multiuso.

Gli orari nei quali è possibile portare gli oggetti sono: martedì e giovedì dalle 10 alle 13; venerdì dalle 15 alle 17; domenica dalle 10 alle 12.

Per informazioni telefonare a CittAttiva, 0544 482052.

In quattrocento di corsa tra “Quercia di Dante” e foce del Bevano

Al via la stagione di Trail Romagna che proseguirà il 24 marzo con una passeggiata nel borgo San Rocco

Quattrocento persone hanno partecipato alla Corsa della Bonifica e di Dante, la manifestazione di corsa e cammino che ha aperto la stagione di Trail Romagna, a pochi giorni dal Dantedì.

Il percorso ha toccato i luoghi della bonifica costiera e di Dante, inaugurando il nuovo allestimento della zona della cosiddetta Quercia di Dante.
Apprezzata la parte naturalistica del tracciato che includeva la riserva naturale integrale della Foce del Bevano aperta eccezionalmente per l’occasione.

Il prossimo appuntamento è previsto venerdì 24 marzo con una passeggiata nel Borgo San Rocco, tra Ottocento e Novecento con l’apertura eccezionale dell’ex macello.

Info e prenotazioni su www.trailromagna.eu

A Faenza una cittadella dello sport e un nuovo palazzo degli eventi

I principali progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel comune manfredo

Palazzo Eventi Esposizioni Faenza5
Un rendering del progetto di riqualificazione del Palazzo delle Esposizioni di Faenza

Sono oltre 40 i milioni di euro che sono arrivati o arriveranno nel territorio del comune di Faenza grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, considerando anche i diversi progetti dei privati che hanno ottenuto un finanziamento (tra cui quello da 650mila euro per l’efficientemente energetico della multisala Cinedream, per esempio).

Tra quelli di rilevanza pubblica, invece, che vedevano il Comune come capofila, spiccano in particolare i due in ambito sportivo, che non hanno però solo obiettivi sportivi.

È in fase di aggiudicazione in questi giorni, infatti, il progetto che mira a trasformare in una vera e propria cittadella dello sport gli impianti, bisognosi di intervento, della cosiddetta Graziola, oggi troppo frazionata. In questo caso sono 2,5 i milioni in arrivo dal Pnrr, su 3 complessivi per un progetto che prevede – su un’area di circa 120mila metri quadrati – la riqualificazione dei campi da calcio, di quello del baseball e del rugby e la realizzazione di nuovi impianti, tra cui due campi da calcetto, nuovi spogliatoi, una struttura coperta e una club house.

Complessivamente una cittadella, appunto, per 8-9 discipline diverse, in un’area (già nei pressi di campo da golf e palasport) che verrà “armonizzata” – ci spiega l’assessora ai Lavori Pubblici Milena Barzaglia – grazie anche a un nuovo collegamento ciclopedonale da tre chilometri. I lavori – assicurano dal Comune, che deve rispettare i tempi rigorosi del piano nazionale – partiranno in estate.

Entro il 31 marzo verrà aggiudicata anche la gara per la riqualificazione dei Monti Coralli, con lavori che partiranno anche qui nei prossimi mesi e dove è già in corso un primo cantiere ad opera dei privati che ne hanno ottenuto la gestione (la società Rpm del campione di motociclismo Andrea Dovizioso) con l’obiettivo di farne un punto di riferimento nazionale per il motocross (oltre che centro tecnico federale). Con i 4 milioni di euro del Pnrr oltre al circuito sarà riqualicata anche tutta l’area verde attorno per renderla fruibile non solo durante le manifestazioni sportive e trasformare il tutto in un luogo di ritrovo per i giovani.

Proseguendo in una panoramica tra i progetti più importanti nanziati a Faenza dal Piano, sempre entro il 31 marzo dovrà essere aggiudicato l’appalto per la riqualificazione del Palazzo delle Esposizioni, con il cantiere che partirà – ci dice sempre l’assessora – entro il 31 luglio. In questo caso l’edificio di corso Mazzini cambierà volto e pure nome, diventando il Palazzo degli Eventi della città manfreda, con i 4,5 milioni di euro del Pnrr che lo dovranno trasformare in un contenitore polifunzionale, all’insegna della socialità, e in particolare una corte interna da valorizzare.

Stessa tempistica anche per la cosiddetta Cavallerizza, la palestra Badiali che verrà risistemata con nuovi spogliatoi e allo stesso tempo “collegata” con l’adiacente piazza Dante (luogo spesso al centro dei riettori a Faenza per il presunto degrado e che necessitava di una rigenerazione) dove il parco verrà arricchito e dotato di una pista ciclopedonale.

Sono invece già in corso, sempre grazie al Pnrr, i lavori di efficientemente energetico al teatro Masini e al cinema Sarti, così come sono stati finanziati dal piano (come un po’ in tutti i Comuni…) interventi nelle scuole e per la sanità (con l’Ausl che dovrà fornire nei prossimi giorni il cronoprogramma per la Casa della Salute da realizzare in fiera).

Da segnalare, tra gli altri, anche il milione di euro per nuovi alloggi popolari in via Ponte Romano, dove per consentire i lavori sono stati trasferiti in altre sedi gli attuali inquilini.

«Il piano degli investimenti, solitamente, prevedeva un decimo, forse un quinto di quello che siamo invece riusciti a portare avanti con il Pnrr – commenta Barzaglia -, grazie a un grande lavoro della macchina comunale, perché questi finanziamenti, per così dire, bisogna davvero guadagnarseli. In un periodo oltretutto dove a Faenza stiamo per dare il via ai lavori di rigenerazione urbana della stazione, anche questo un cantiere molto impegnativo».

E la notizia di questi ultimi giorni è che il Comune prenderà in mano anche il cantiere dell’ex colonia di Castel Raniero, beneficiaria di quasi 4 milioni di euro nel 2020 dal ministero della Cultura per un progetto di riqualificazione (dovrebbe diventare un centro universitario) al momento non ancora partito e che potrebbe ora rientrare anch’esso nel grande piano nazionale di ripresa e resilienza.

La compagnia di teatro cerca “attori” per uno spettacolo sul cambiamento climatico

Chiamata pubblica di ErosAntEros rivolta ai cittadini per portare in scena non professionisti

ErosAntEros Ritratti 2018 Ph Filippo Manzini (1)
Davide Sacco e Agata Tomsic della compagnia Erosanteros

La compagnia ravennate ErosAntEros lancia una chiamata pubblica per affrontare insieme alla cittadinanza il tema del cambiamento climatico con un laboratorio teatrale legato alla produzione del nuovo spettacolo Gaia, che, coprodotto da Ravenna Festival e Polis Teatro Festival, debutterà il 10 e 11 giugno al Teatro Alighieri, con il coinvolgimento appunto di non professionisti in scena.

Il laboratorio è riservato a un massimo di 20 persone, sensibili all’emergenza climatica, con le quali gli artisti condivideranno il processo creativo dello spettacolo.

Il percorso partecipativo si svilupperà tra aprile e giugno. Il primo appuntamento è previsto per martedì 4 aprile alle ore 20 al circolo Il Portoncino (via Portoncino 4, Ravenna) e sarà seguito da appuntamenti settimanali di due ore, ogni martedì alle 20 nello stesso luogo. Successivamente, i partecipanti saranno impegnati in alcune serate di prova: il 30 e il 31 maggio al Teatro Socjale di Piangipane e l’8 e il 9 giugno al Teatro Alighieri.

Il percorso terminerà con il debutto di Gaia il 10 e l’11 giugno al Teatro Alighieri nell’ambito del Ravenna Festival.

Per iscriversi è necessario compilare il form online entro il 31 marzo a questo link.

Il laboratorio è gratuito, previa adesione all’associazione Erosanteros Aps.

Per maggiori informazioni: organizzazione@erosanteros.org.

Boom di iscritti a Ragioneria. E la storica sede in centro a Ravenna non basta più

L’edificio che ospita il Ginanni in via Carducci non è sufficiente per accogliere le nuove dieci prime del prossimo anno

RagioneriaLe prime iscrizioni alle superiori post-pandemia hanno riservato una sorpresa a Ravenna: la scuola a crescere di più in termini percentuali e in numeri assoluti, pur a fronte di un calo demografico complessivo dei ragazzi oggi in terza media, è stato il Ginanni, Istituto Tecnico Economico, a tutti noto come Ragioneria, una scuola nata in città all’indomani dell’Unità d’Italia.

Dopo oltre dieci anni, nella storica sede di via Carducci le prime torneranno a essere ben dieci. E nell’edificio coevo a quello del Liceo Dante Alighieri (entrambi risalenti agli anni Trenta) lo spazio non basta davvero più.Qui oggi ogni giorno vengono accolti 824 alunni, oltre ai 104 del corso serale, e ci lavorano circa novanta insegnanti. E a settembre saranno 238 i nuovi iscritti, a fronte dei 175 del 2022.

Negli ultimi anni, complice anche la pandemia, è stato ottimizzato ogni angolo, sono state ricavate aule dalla ex sala insegnanti e dai laboratori di lingue e, in un certo senso, per rendersi conto di come sia stata sacrificato ogni spazio utile basta guardare alle ridottissime dimensione dell’ufficio della dirigente.

Fausta Labidonisia è in carica solo dallo scorso anno, impegnata a incoraggiare e gestire quella che è una vera e propria transizione e innovazione della scuola. «È vero – ci dice – qui è impossibile ricavare le nuove aule di cui avremo bisogno, ed è altrettanto vero che mancano anche gli spazi per realizzare i laboratori di cui necessita un istituto tecnico». Il sogno sarebbe quello di poter avere nuovi spazi in centro, magari proprio dall’altro lato della strada, chiedendo ospitalità alla curia.

Dunque, dopo anni in cui l’istituto sembrava aver perso quel ruolo di protagonista nella formazione cittadina, oggi la tendenza sembra invertita. E le ragioni sono da cercare, verosimilmente, innanzitutto nell’offerta formativa della scuola, in una rinnovata apertura verso il territorio dopo questi anni difficili e, ovviamente, nella capacità del team che si occupa di orientamento. «Durante le giornate di Open Day abbiamo aperto la scuola e abbiamo fatto parlare i ragazzi che la vivono – racconta la dirigente –, una scelta che ci ha premiati in termini di iscrizioni. Il momento in cui i ragazzi devono individuare la scuola superiore è fondamentale per la loro vita, durante gli incontri con i genitori ho suggerito loro di approfittarne per parlare con i figli e farlo diventare un passaggio importante del loro rapporto familiare. E in futuro vogliamo impegnarci ancora di più proprio nell’orientamento con gli studenti della terza media perché, come è emerso anche recentemente in riunioni con gli altri dirigenti scolastici, tanti non sono pienamente consapevoli di cosa li aspetta, del carico di lavoro, delle materie che richiedono più impegno, e tanti abbandoni sono dovuti proprio a questo». I numeri, dice la dirigente, non sono allarmanti, ma la dispersione scolastica è un fenomeno da arginare intervenendo da subito. Anche per questo, tra i progetti che la scuola intende finanziare con i fondi Pnrr c’è il recupero, soprattutto per i ragazzi di prima, di lacune pregresse in materie come matematica o inglese. «Stiamo pensando a momenti in cui il docente può dedicarsi a singoli studenti o piccoli gruppi, ci siamo resi conti che è una vera necessità». Una necessità che in genere viene al massimo colmata con le lezioni private, ma solo da chi può permetterselo.

Accanto a questo ci saranno progetti come il blog del corso Turismo, in sintonia e collaborazione con il Comune, e il giornale dell’indirizzo Sport Manager (i due che hanno raccolto maggior consensi tra le nuove matricole), e i progetti sul territorio come la mostra di fotografia alla galleria Pallavicini. Poi arriveranno nuovi laboratori pluridisciplinari immersivi con tanto di realtà aumentata e il laboratorio di lingue mobile, oltre a un’auspicata riorganizzazione di quelli informatici, materia di indirizzo per il corso Sia.

Il tutto mentre sono ripresi i viaggi all’estero per i ragazzi che più si dedicano alle lingue, cioè quelli di Turismo, dove si studia tedesco fin dalla prima, e Rim (indirizzo Relazioni internazionali e marketing) dove è attivo anche il corso Esabac. Non a caso sono numerosi gli studenti che partecipano alle certificazioni linguistiche e ai progetti di mobilità all’estero. Fiore all’occhiello, una studentessa che svolgerà il Ptco in un programma che la vede a New York al palazzo di vetro delle Nazioni Unite.

Intanto, nuove aziende anche del territorio hanno aperto le proprie porte per accogliere in stage i ragazzi del quarto anno. «Abbiamo deciso di mandarli per tre settimane consecutive – spiega la dirigente – invece di dividere il periodo tra più spezzoni, perché possa essere un’esperienza davvero significativa».

Insomma, il Ginanni si prepara a formare nuove generazioni di ravennati consapevoli e interessati a economia, lingue straniere, informatica, sport, storia dell’arte o logistica portuale in un’ottica di crescita, innovazione e radicamento sul territorio sul medio e lungo periodo, ma per farlo ha bisogno di poter contare anche su nuovi spazi a disposizione.

Disboscamento in pineta, il comitato cittadino: «Ci costituiremo parte civile»

A Marina Romea. «La nostra comunità è sbigottita, incredula e amareggiata»

Il comitato cittadino Lidi Nord Ravennati esprime il proprio sdegno per il disboscamento nella pineta di Marina Romea, «devastata da persone che meritano la galera», si legge in una nota inviata alla stampa.

«Ci aspettiamo piena chiarezza sui fatti – continua il comunicato -, chi sono le persone coinvolte e per quale folle motivo è stato compiuto questo scempio. Perché per mettere in atto una cosa del genere è chiaro che chi ha deturpato la nostra pineta deve avere avuto una disponibilità di uomini, mezzi e attrezzature non comuni a un semplice giardiniere».

La zona – sottolinea il comitato cittadino – «era anche habitat ideale di piante spontanee e spesso si poteva ammirare una orchidea conosciuta come “Ofride verde-bruna”, che siamo riusciti a fotografare, oltre che un acquitrino popolato da piccoli animali palustri (nella foto quello che ne rimane, ndr). Tutta la nostra comunità è sbigottita, incredula e amareggiata per quanto accaduto e per questo motivo, raccogliendo le istanze dei nostri compaesani, il consiglio direttivo del nostro comitato ha deciso di costituirsi parte civile in ogni procedimento giudiziario che verrà avviato, augurandoci che altri vogliano seguire il nostro esempio».

Dal Comune di Lugo 50mila euro per chi organizza eventi da aprile a novembre

Un avviso pubblico per valutare le proposte: saranno finanziate al massimo per il 50 percento

Eventi LugoUn avviso pubblico, con risorse complessive pari a 50 mila euro, per proporre iniziative di intrattenimento, animazione, aggregative e culturali che contribuiscano ad arricchire il calendario degli eventi a Lugo nel periodo che va da aprile a novembre 2023.

In continuità con l’esperienza dello scorso Natale, l’Amministrazione Comunale prosegue nell’obiettivo di costruire un calendario diffuso e condiviso con le realtà del territorio. Fino al 5 aprile le associazioni, gli enti del terzo settore, i consorzi potranno quindi presentare le proprie proposte progettuali.

Il Comune chiede di potenziare ed estendere l’offerta delle iniziative previste nel periodo indicato con progettualità “orientate ad allestimenti tematici, intrattenimenti, animazioni aggregative e culturali che valorizzino le aree pubbliche, nelle frazioni e nel centro storico, valorizzando nel contempo il rapporto di rete di collaborazione con altre realtà attive sul territorio e la creazione di sinergie per la condivisione di spazi e la programmazione delle iniziative”.

Ogni soggetto che presenterà domanda potrà presentare un solo progetto ed esclusivamente in modalità on line seguendo le indicazioni pubblicate sul sito del Comune di Lugo. Il contributo concesso sarà fino a un massimo del 50 percento, delle spese sostenute e documentate per la realizzazione delle attività progettuali e comunque fino al massimo di 15.000 euro per ciascun progetto ammesso a contribuzione e con un minimo di richiesta di contributo pari a 500 euro.

I progetti saranno valutati da una Commissione tecnica e la valutazione sarà effettuata sulla base di diversi criteri come le soluzioni organizzative proposte e la capacità di valorizzare le reti territoriali. Tra i criteri, ad esempio, darà più punti proporre un progetto nelle frazioni e proporlo con un accesso gratuito. I progetti che avranno un punteggio tra i 91 e i 100 godranno di un contributo del 50 percento, quelli tra i 71 e i 90 punti del 40, quelli tra i 60 e i 70 punti del 30 pecento. I progetti dovranno essere opportunamente rendicontati e il contributo sarà erogato a iniziativa conclusa.

Street art e container per ridare vita all’ex consorzio agrario in darsena a Ravenna

Al via il festival di arte urbana. In arrivo una serie di iniziative alla scoperta dello spazio sulla riva sinistra del Candiano

Sono partiti i lavori di decorazione dei container (una quindicina) che daranno nuova vita all’ex consorzio agrario di Ravenna, sulla riva sinistra del canale Candiano (quasi di fronte alla sede storica del tiro a segno), quella finora dimenticata dalla riqualificazione della Darsena, ma con enormi potenzialità.

Lo dimostra appunto lo spazio dell’ex consorzio agrario che nell’ambito del Progetto europeo Italia-Croazia “Tempus”, realizzato da Cna Ravenna, Certimac, Unibo, in collaborazione con associazioni ed imprese del territorio.

In questa prima fase, fino al 31 marzo, a curare una sorta di festival di arte urbana sono Marco Miccoli ed Alessandra Carini. È già possibile entrare nell’area e vedere gli artisti all’opera sui container (sono stati invitati a farlo Alessandra Carloni, Alessandro Pixa, Andre The Spider, Dissenso Cognitivo, Kiki Skipi, Lisa Gelli, Margherita Paoletti, Nicola Montalbini, Virginia Verona e Yopoz; ospite speciale Biancoshock), mentre nei prossimi giorno sono in programma anche eventi per vivere appieno la nuova area (qui il calendario in aggiornamento).

Ma l’ex consorzio agrario continuerà a essere vissuto anche in futuro, con l’obiettivo di organizzare un paio di weekend speciali di aperture al mese, per un progetto ancora da definire, di cui riparleremo.

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