Dal 13 marzo fino a luglio è prevista la sistemazione dell’incrocio a quadrifoglio tra la statale 16 e via Savini. I mezzi pesanti potranno utilizzare alcune strade comunali
A partire dal 13 marzo sarà avviata una nuova fase di cantiere nell’ambito dei lavori di ampliamento della strada statale 16 Adriatica nel tratto tangenziale alla città di Ravenna.
Per consentire i lavori da lunedì 13 marzo sarà temporaneamente chiuso lo svincolo di via Savini in ingresso e in uscita per chi viaggia in direzione sud. In alternativa sarà possibile utilizzare lo svincolo precedente (via Vicoli) e quello successivo (viale Randi). Contestualmente, dal km 149,300 al km 150,240 sarà attivo il restringimento di carreggiata con transito consentito in corsia di sorpasso.
Questa fase degli interventi, attiva fino a luglio 2023, riguarda in particolare la sistemazione dello svincolo a quadrifoglio in corrispondenza dell’intersezione con la strada comunale (via Savini), con adeguamento dei raggi di curvatura delle rampe e l’inserimento di due carreggiate complanari alla statale 16 in entrambe le direzioni.
L’intervento costituisce il primo stralcio funzionale di 1,45 km, per un importo dei lavori di circa 15 milioni di euro, nell’ambito del progetto di riqualificazione della Ss16 nel tratto tangenziale alla città di Ravenna, che prevede l’allargamento della sezione stradale e l’installazione dello spartitraffico centrale di tipo Ndba (National Dynamic Barrier Anas).
Dal 13 marzo al 16 luglio sarà consentito il transito ai veicoli pesanti in alcune strade comunali. Si tratta dei veicoli con massa a pieno carico superiore alle cinque tonnellate provenienti da via Vicoli (zona Consar) e diretti alla statale 16 Adriatica verso sud, che potranno seguire il percorso costituito da: via Augusto Torre, rotonda Scozia, via Altiero Spinelli (nel tratto e nella direzione dalla rotonda Scozia a via Polentesa), via Polentesa (nel tratto e nella direzione da via Altiero Spinelli alla rotonda San Marino), via Albert Einstein (nel tratto e nella direzione dalla rotonda San Marino alla rotonda Austria), rotonda Austria e svincolo di raccordo con la statale 16 Adriatica. Per quanto invece riguarda il traffico in immissione da via Savini verso la statale 16 Adriatica in direzione sud si potrà utilizzare lo svincolo alternativo all’altezza dell’Esp.
Il direttore Menarini ha fatto il punto della situazione dopo la riorganizzazione attuata dall’1 dicembre 2022 con il passaggio da tre veicoli a due: «Quello di Cotignola ha un tempo di intervento medio sotto ai venti minuti»
I tempi di soccorso del 118 in provincia di Ravenna non sono peggiorati dopo l’1 dicembre 2022 quando si è passati da tre a due auto medicalizzate (quelle con il medico a bordo che in gergo vengono chiamate “mike” e fanno da supporto alle 14 ambulanze con infermiere). L’automedica della Bassa Romagna, in postazione a Cotignola, ha un tempo di intervento medio al di sotto dei 20 minuti dalla partenza. Lo ha comunicato il direttore del 118 Romagna, Maurizio Menarini, intervenuto il 9 marzo a Lugo nella seduta del Comitato di distretto dedicato alle politiche sociosanitarie. In quell’occasione l’Ausl Romagna ha presentato ai sindaci dell’Unione della Bassa Romagna le attuali prestazioni del sistema di soccorso preospedaliero sul territorio, alla luce delle recenti riorganizzazioni.
Per quanto riguarda il tempo di soccorso, questo per legge deve essere uguale od inferiore a 18 minuti nel 75 percento dei casi per i casi codificati come codice rosso (quelli di maggiore criticità presunta valutati da infermiere di centrale operativa): «In Romagna il tempo di soccorso è di 15 minuti – dice Menarini –, ben al di sotto dello standard richiesto, dato migliore in Italia, mantenuto in tutta l’Emilia Romagna».
Il soccorso preospedaliero è un livello essenziale di assistenza che viene valutato tenendo in considerazione anche un altro indicatore oltre all’intervallo tra la prima risposta della centrale 118 e l’arrivo del primo mezzo di soccorso sul luogo dell’emergenza: la copertura del territorio con mezzi di soccorso avanzato (cioè ambulanze con almeno un infermiere). «Nella provincia di Ravenna è presente un mezzo di soccorso avanzato ogni 24mila abitanti: più del doppio del minimo legale richiesto dal decreto ministeriale 70/2015 che prevede un mezzo di soccorso avanzato ogni 60mila abitanti».
Maurizio Menarini, responsabile della centrale operativa 118 Romagna Soccorso a Ravenna
Le ambulanze ravennati sono così distribuite: due sono in postazione di partenza a Lugo, una a Conselice, due a Faenza, una a Riolo Terme, una ad Alfonsine, una a Russi, cinque nel Comune di Ravenna (con postazioni distribuite), una a Cervia. Il modello operativo delle ambulanze è un modello tendenzialmente statico, con ambulanze che hanno un’area predefinita di intervento in prima battuta, e un’area di backup in caso di necessità senza spostamenti intermedi. Sono presenti due automediche h24 (dal 1 dicembre 2022 una con postazione di partenza da Ravenna e una da Cotignola, che durante la giornata può rimanere anche in sosta in altre località, mentre in orario serale rientra in sede) e l’elisoccorso come integrazione alla medicalizzazione del territorio.
«La copertura con mezzi di soccorso avanzato degli interventi cosiddetti tempo-dipendenti, ossia condizioni che trovano beneficio di risposta se i tempi di intervento sanitario sono ridotti come l’arresto cardiaco, traumi gravi, ictus, infarto miocardico acuto, insufficienza respiratoria, è del 100 percento in tutta la Romagna, e quindi anche nel territorio lughese. Il primo mezzo che interviene, infatti, oltre a essere rapido, porta un infermiere che, con specifiche procedure sottoscritte dalla direzione 118, opera in modo professionale a supporto delle funzioni vitali. Solo ed esclusivamente in caso di necessità interviene il medico (con automedica o elicottero), in una fase successiva al primo soccorso».
Menarini invita a fare attenzione alla distinzione tra tempo di soccorso e tempo di medicalizzazione: «In ogni caso la rapidità del soccorso professionale è l’elemento prioritario per fornire un trattamento idoneo nei primi minuti dell’emergenza; e su questo si valuta il primo elemento di qualità della risposta del sistema 118: la medicalizzazione interviene in un quadro di manovre già avviate dall’equipaggio e dall’infermiere intervenuto, con il fattore temporale che assume una valenza diversa rispetto a quello del primo mezzo. Per quanto riguarda l’automedica della Bassa Romagna, il tempo di intervento medio è al di sotto dei 20 minuti dalla partenza, tempo assolutamente compatibile con le necessità del paziente che sia già gestito dall’infermiere».
Un operatore della centrale 118 a Ravenna
Il sindaco di Cotignola, Luca Piovaccari, è il primo cittadino referente per l’Unione per la Sanità: «La riorganizzazione delle automediche nasce da una scelta politica che era necessario fare, a fronte di una carenza di medici di emergenza. Abbiamo quindi deciso di privilegiare la presenza dei medici in pronto soccorso, poiché appunto quello delle automediche è un servizio più dinamico e quindi più semplice da riorganizzare. I dati sulla riorganizzazione delle automediche ci dicono al di sopra di ogni perplessità o timore che l’attuale sistema messo in atto dall’Ausl per quanto riguarda le automediche non ha avuto alcun effetto negativo sul servizio, che anzi si mantiene ben al di sopra degli standard nazionali».
Tre serate di divulgazione aperte a tutti (su prenotazione) una volta al mese al Parco delle Ginestre con esperti che daranno indicazioni e consigli. Gli strumenti da usare saranno forniti in prestito per l’occasione
Dopo alcuni mesi di pausa per maltempo e altre incombenze, a Faenza tornano le lezioni di astronomia all’aperto per imparare a osservare il cielo con un comune binocolo. Gli incontri, indicati per adulti di tutte le età e ragazzi sopra i 12 anni, sono organizzati dal Gruppo Astrofili Faenza in collaborazione con Arar (Associazione Ravennate Astrofili Rheyta), Uai (Unione Astrofili Italiani), Foto Flash e Nital. «Spesso ignorato e sottovalutato – dicono i promotori delle lezioni –, un buon binocolo può dare soddisfazioni osservando la Via Lattea, la Luna e altri oggetti celesti, e per gli appassionati di astronomia dovrebbe essere il primo strumento a cui approcciarsi, e non il telescopio, come alcuni possono pensare».
Ad ogni partecipante verrà affidato in prestito un binocolo 8×40, una torcia a luce rossa e un astrolabio. I partecipanti verranno guidati, da astrofili esperti, nell’osservazione autonoma del cielo con il binocolo, ricevendo nozioni base di astronomia, e osservando vari oggetti celesti interessanti. A fine serata verrà consegnata una dispensa.
I posti sono limitati ed è necessaria la prenotazione attraverso i contatti disponibili sul sito www.astrofaenza.it. Gli incontri della Binocular Classroom si svolgeranno per tre serate al Parco delle Ginestre in via Salita di Oriolo: venerdì 17 marzo dalle 20, giovedì 20 aprile dalle 21 e giovedì 15 giugno dalle 21.30. In caso di maltempo, l’incontro sarà rimandato alla prima data utile, che verrà comunicata a coloro che hanno prenotato. Per chi è impossibilitato a partecipare alla data di recupero si consiglia di contattare il Gruppo Astrofili Faenza che raccoglierà adesioni e preferenze per eventuali date alternative o future.
È previsto un rimborso spese (a serata, per persona) di 10 euro per le dispense e la manutenzione dei binocoli, ridotto a 8 per i minori di 16 anni e a 5 per i soci Arar e Gruppo Astrofili Faenza.
Nonostante le temperature in aumento col procedere della primavera, gli organizzatori ricordano che di notte può esserci un notevole calo termico rispetto al giorno, soprattutto in collina e in aperta campagna. Per passare una piacevole serata, senza soffrire il freddo, è consigliato vestirsi pesantemente considerando la temperatura prevista di notte, facendo particolare attenzione ai piedi (consigliate calze o calzini caldi). Inoltre si consiglia di avere con se qualcosa per coprirsi in caso di freddo, come giubbotto, guanti, berretta, sciarpa o scaldacollo. Sono raccomandate scarpe robuste o scarponcini per proteggersi da eventuale rugiada e fango.
Coccolia, Porto Fuori e San Patrizio aumentano le giornate per l’accesso del pubblico
Gli orari di apertura al pubblico di tre uffici postali della provincia di Ravenna verranno ampliati dal 13 marzo.
In via Ravegnana a Coccolia e in via Po a Porto Corsini si passa da 3 a 6 giorni di apertura con questi orari: dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.45 e il sabato fino alle 12.45.
L’ufficio di San Patrizio nel comune di Conselice sarà aperto da 2 a 3 giorni a settimana: lun-merc-ven dalle 8.20 alle 13.45.
«Gli interventi in provincia di Ravenna – si legge in una nota delle Poste – testimoniamo la volontà di Poste Italiane di garantire un sostegno concreto all’intera provincia e alla sua comunità. Si ricorda inoltre a tutti i cittadini la possibilità di utilizzare i 37 Atm Postamat della provincia di Ravenna oltre ai canali digitali come le App (Ufficio Postale, BancoPosta e Postepay) e il sito poste.it, dove sono anche indicati i nuovi orari di apertura».
Va realizzata una nuova linea dell’illuminazione dove si sta ristrutturando la strada tra via Brignani e via Gramsci
Nell’ambito dei lavori di ristrutturazione stradale di via Vespucci a Lugo si è verificato un guasto alla pubblica illuminazione. Lo rende noto il Comune di Lugo che precisa anche il cronoprogramma per la riparazione. Non sarà possibile ripristinare l’illuminazione nell’immediato in quanto è necessario eseguire una nuova linea che verrà realizzata all’interno dello stesso cantiere. Nel tratto interessato, tra via Brignani e via Gramsci, l’illuminazione stradale sarà quindi spenta per il tempo necessario ai lavori. Gli addetti cercheranno di attivarla prima di terminare la ristrutturazione (tempo totale previsto dalle sei alle otto settimane).
La senatrice segnala che l’ufficio ha una pianta organica prevista di 89 persone ma al momento ne conta 60 e sono previsti 4-6 pensionamenti nel 2023: la mancanza di personale rischia di non consentire gli sbarchi di passeggeri
Foto da Facebook
Con una interrogazione al ministro dell’Economia e delle Finanze, la senatrice Marta Farolfi (Fratelli d’Italia) riporta in primo piano l’annoso tema della carenza di organico dell’Ufficio delle Dogane di Ravenna. La preoccupazione di Farolfi è rivolta in particolare all’imminente avvio della stagione delle crociere a Porto Corsini (primo attracco previsto per il 22 marzo: «Allo stato attuale appare impossibile garantire lo svolgimento dell’attività ordinaria, delle procedure di controllo e verifica merci e accise, unitamente all’apertura dell’orario al pubblico. La situazione segnalata rallenta e a volte, per tempistica, impedisce il normale sbarco di equipaggi nonché crocieristi che in tal modo non possono visitare la città, con relativo danno all’attività turistica e ricettiva».
Ad oggi sono in servizio nell’ufficio di Ravenna 60 addetti (di cui una parte impegnata stabilmente nei presidi di Istituto): «Sono 29 in meno rispetto al numero previsto dalla pianta organica ed entro la fine del 2023 il saldo sarà ulteriormente negativo dal momento che sono previsti da 4 a 6 pensionamenti. Da anni operatori portuali, associazioni di categoria e sindacati di settori lanciano appelli per dotare il porto di Ravenna di un Ufficio delle Dogane in linea con il forte sviluppo delle attività dello scalo. Finora ogni appello è caduto nel vuoto».
Per i servizi al terminal crociere servono da 6 a 8 persone nell’Ufficio delle Dogane. «Nel 2022 – ricorda la senatrice – sono state 106 le navi da crociera giunte al porto di Ravenna e per quest’anno si prevede un ulteriore aumento fino a toccare quota 300mila passeggeri come previsto da “Royal Caribbean”, che con un investimento di circa 27 ml di euro a breve avvierà i lavori per la nuova stazione marittima».
Farolfi chiede al ministro quali iniziative si intendono adottare per superare le criticità descritte e se sono stati pianificati interventi per rafforzare le piante organiche dell’Ufficio delle Dogane di Ravenna.
Un attore autore e un critico giornalista a confronto, l’11 marzo, in occasione dei “Sabati del Moog”, in vicolo Padenna, a Ravenna
L’attore ravennate Roberto Magnani (foto Marco Parollo)
L’arte è davvero uno strumento di emancipazione personale e collettiva? Sarà questo il tema che verrà affrontato, sotto forma di conferme ma anche di dubbi e controversie, sabato 11 marzo alle 18, al Moog Slow Bar, Vicolo Padenna 5, Ravenna, per il diciottesimo incontro della rassegna “I sabati del Moog” curata da Ivano Mazzani.
A confrontarsi, vagando fra filosofia, teatro e dadaismo, saranno due protagonisti della scena culturale locale, l’autore e attore teatrale Roberto Magnani, del Teatro delle Albe, e Iacopo Gardelli, docente, giornalista e critico teatrale. Più che esprimere convinzioni, quindi, si tratta di rispondere ai mutamenti e alle contraddizioni della contemporaneità: «in un tempo di realismo capitalista è ancora possibile il dissenso o siamo condannati a essere mercificati in nicchie spettacolari? Davanti alla crisi ambientale ed economica, cosa può fare l’estetica? La tutela delle minoranze si traduce in omologazione delle maggioranze? Una libertà totale dell’espressione è sempre pericolosa? Educare significa violentare? Provocare significa liberare?».
Al PR2 una serie di autoscatti realizzati durante un esilio autoimposto di 20 mesi
Una delle foto in mostra di Nidaa Badwan
Al PR2 di Ravenna (via D’Azeglio 2) inaugura lunedì 13 marzo, alle 17, la mostra fotografica “100 giorni di solitudine” dell’artista palestinese Nidaa Badwan, che sarà presente.
La mostra è composta da una serie di autoscatti realizzati dall’artista durante un “esilio” autoimposto di 20 mesi nella propria camera da letto a Deir Al-Balah, come protesta contro le violenze subite dai miliziani di Hamas, dopo essere stata arrestata perché senza velo e in compagnia di uomini in un luogo pubblico.
Nei suoi scatti, Nidaa Badwan ricrea il suo personale universo, dove il tempo sembra sospeso, al riparo dalle tragedie del mondo esterno, ritraendo coloratissime scene di vita quotidiana.
«Credo che ogni cosa – dichiara – anche la più semplice delle cose, possa essere riformulata in maniera artistica. L’arte è la forza creatrice che ci permette di rimodellare ciò che è normale e riformularlo in maniera che diventi anormale. L’arte, mi permette di essere libera dalla mia comunità e di trovare uno spazio per la mia libertà di espressione».
La mostra sarà visibile dal 13 marzo al 2 aprile, con i seguenti orari: dal lunedì al giovedì dalle 15 alle 19, venerdì e sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 e domenica dalle 10 alle 13.
La mostra rientra tra gli eventi promossi dal Comune di Ravenna nell’ambito della Settimana contro il razzismo e le discriminazioni.
Un presidio in piazza del Popolo a Ravenna per chiedere «verità e giustizia» sulla tragedia di Cutro, in Calabria, nel cui mare il 26 febbraio è avvenuto il naufragio del barcone di migranti che ha provocato oltre 70 morti accertate.
A organizzare il presidio diverse associazioni del territorio (tra cui Anpi, Arci, Associazione Mazziniana, Cgil, Libera, Comitati in difesa della Costituzione e Libertà e Giustizia), ricevute in prefettura dove è stato consegnato un messaggio da inviare alla Presidenza del Consiglio in cui si chiede il rispetto dei diritti umani e giustizia per le persone torturate in Libia o annegate nel Mediterraneo.
Il Navetto Mare potrebbe partire già a Pasqua. Dal 29 aprile nuove tariffe sulle strisce blu: si pagherà già dal venerdì mattina
Una foto dei lavori negli stradelli di Marina di Ravenna scattata il 7 marzo
Il nuovo Parco Marittimo (ne parliamo approfonditamente qui, con anche le foto recenti dal cantiere) eliminerà quasi 2mila posti auto dalla spiaggia di Punta Marina e Marina di Ravenna a partire già da questa stagione balneare. Un dato che preoccupa i bagnini, con Maurizio Rustignoli della cooperativa Spiagge che da tempo chiede all’Amministrazione parcheggi alternativi e un aumento delle corse del bus navetta dai parcheggi scambiatori. Non solo nel fine settimana. «Da metà giugno, dopo la fine della scuola, ci aspettiamo il navetto tutti i giorni», ci dice Rustignoli al telefono.
Dal Comune sono possibilisti, ma ancora piuttosto vaghi. «All’appuntamento con la partenza della stagione balneare – ci scrivono in una nota congiunta gli assessori Baroncini e Costantini del Comune di Ravenna – arriviamo con la dotazione dei parcheggi lungomare e scambiatori già potenziati lo scorso anno (ampliamento dello scambiatore di via Trieste e nuovo parcheggio temporaneo di via delle Americhe, ndr), che ha dato prova di una buona tenuta persino durante manifestazioni importanti come le Frecce Tricolori e il Jova Beach Party. Verrà comunque costantemente monitorata l’occupazione dei parcheggi, tenendo come riserva la possibilità di un ulteriore ampliamento temporaneo».
E per quanto riguarda il bus navetta? «Stiamo lavorando per un potenziamento del servizio “navetto mare”. Seguendo anche qui l’andamento dei prossimi weekend. Stiamo valutando di iniziare a Pasqua. Certamente nel complesso amplieremo sensibilmente sia il numero di giornate, che le fasce orarie, mentre il servizio rimarrà gratuito. L’utilizzo verrà poi monitorato per ponderare tutto al meglio».
Per quanto riguarda infine il sistema tariffario, mentre i parcheggi scambiatori resteranno sempre gratuiti, nelle strisce blu del lungomare la sosta sarà a pagamento dal venerdì alla domenica (quest’anno già dalle 9 del mattino di venerdì e non solo alla sera come in passato) a cominciare dal 29 aprile e fino al 10 settembre. Partirà anche una semplificazione delle tariffe che avranno un costo omogeneo di 1 euro all’ora (come l’anno scorso) e la possibilità di quattro pacchetti “giornalieri”: dalle 9 alle 18 per 6 euro; dalle 18 alle 2 per 6 euro; dalle 9 alle 20 per 8 euro; dalle 9 alle 2 per 10 euro.
Il Malandain Ballet Biarritz chiude la stagione al teatro Alighieri dedicata all’arte coreutica l’11 e (in pomeridiana) 12 marzo
“L’oiseau de feux”, compagnia Thierry Malandain (foto Olivier Houeix)
Ventidue danzatori impegnati a misurarsi con pagine musicali che hanno fatto la storia (e la leggenda) della danza: è questa la Serata Stravinskij che il Malandain Ballet Biarritz propone per coronare il percorso danza della Stagione 2023 del Teatro Alighieri. Sabato 11 marzo alle 20.30 e domenica 12 alle 15.30, la compagnia torna a Ravenna con L’uccello di fuoco e La sagra della primavera, un dittico nel segno della rinascita e della forza vitale.
Il primo titolo è riletto da Thierry Malandain, fondatore e direttore artistico la cui impronta coreografica spicca il volo dalla cultura del balletto classico per posare uno sguardo moderno sulla potenza, la sensualità, la virtuosità ma anche l’umanità del corpo danzante. Stravinskij e Fokine attinsero, per L’uccello di fuoco, dalla tradizione della fiaba russa per il debutto a Parigi nel 1910 con la compagnia i Ballets Russes di Diaghilev. Malandain si è invece concentrato sul simbolismo di creature che legano cielo e terra, fino a fare della creataura mitica un “traghettatore di luce” che porta consolazione e speranza agli uomini.
Anche La Sagra della primavera secondo Martin Harriague, astro nascente della coreografia francese associato alla compagnia dal 2018, mira a conservare intatta la dimensione mitica e sacra pur tingendosi di contemporaneità. Il linguaggio spiccatamente corporale ed esplosivo restituisce tutto il furore e il mistero della natura che rinasce, della pulsione vitale che fiorisce in movimento e ritmo.
Prodotti a partire da tecnopolimeri in polvere. L’inaugurazione di LabNab sabato 1 aprile
Nel pomeriggio di sabato 1 aprile, in via 4 novembre 27 a Ravenna, aprirà ufficialmente i battenti il primo negozio di LabNab: una linea di produzione di occhiali in stampa 3D, prodotti a partire da tecnopolimeri in polvere, e realizzati prevalentemente su misura per ogni singolo cliente.
Un progetto ideato e realizzato dal ravennate Luciano Morigi – l’imprenditore che ha già dato vita, negli scorsi anni, ad una realtà ormai leader del mercato dei droni come ItalDron.
«Nel dare vita a questi occhiali mi sento davvero un artigiano digitale, nella migliore tradizione del Made in Italy – dichiara Morigi -. Perché la realizzazione di ogni singolo pezzo viene decisa assieme al cliente, partendo magari anche solo da una foto, o da un modello. A quel punto io costruisco la montatura degli occhiali grazie alla stampante in 3D, un po’ come se stessi facendo un tatuaggio: ogni pezzo è unico, può anche essere firmato dall’acquirente, e si riesce a realizzare mediamente nel giro di una settimana. E le montature sono adattabili a qualunque tipo di lente».
Il negozio ravennate, negli intenti di Morigi, dovrebbe essere solo il primo: nel piano di LabNab, in futuro ne potrebbero nascere altri monomarca in varie città italiane.