“Serata Stravinskij”, un dittico sulla rinascita e la forza vitale

Il Malandain Ballet Biarritz chiude la stagione al teatro Alighieri dedicata all’arte coreutica l’11 e (in pomeridiana) 12 marzo

 L'oiseau de Feux Thierry Malandain

“L’oiseau de feux”, compagnia Thierry Malandain (foto Olivier Houeix)

Ventidue danzatori impegnati a misurarsi con pagine musicali che hanno fatto la storia (e la leggenda) della danza: è questa la Serata Stravinskij che il Malandain Ballet Biarritz propone per coronare il percorso danza della Stagione 2023 del Teatro Alighieri. Sabato 11 marzo alle 20.30 e domenica 12 alle 15.30, la compagnia torna a Ravenna con L’uccello di fuoco e La sagra
della primavera, un dittico nel segno della rinascita e della forza vitale.

Il primo titolo è riletto da Thierry Malandain, fondatore e direttore artistico la cui impronta coreografica spicca il volo dalla cultura del balletto classico per posare uno sguardo moderno sulla potenza, la sensualità, la virtuosità ma anche l’umanità del corpo danzante. Stravinskij e Fokine attinsero, per L’uccello di fuoco, dalla tradizione della fiaba russa per il debutto a Parigi nel 1910 con la compagnia i Ballets Russes di Diaghilev. Malandain si è invece concentrato sul simbolismo di creature che legano cielo e terra, fino a fare della creataura mitica un “traghettatore di luce” che porta consolazione e speranza agli uomini.

Anche La Sagra della primavera secondo Martin Harriague, astro nascente della coreografia francese associato alla compagnia dal 2018, mira a conservare intatta la dimensione mitica e sacra pur tingendosi di contemporaneità. Il linguaggio spiccatamente corporale ed esplosivo restituisce tutto il furore e il mistero della natura che rinasce, della pulsione vitale che fiorisce in movimento e ritmo.

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