martedì
26 Agosto 2025

Omaggi, documentari, spettacoli, incontri: le iniziative per il Giorno della Memoria

 

Il 27 gennaio ricorre il 78° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta nel 1945. In questa giornata si celebra il Giorno della Memoria, una ricorrenza istituita per ricordare la Shoah, la deportazione e lo sterminio nei campi di concentramento di milioni di persone.

Il Comune di Ravenna, insieme ad altre istituzioni e realtà del territorio organizza una serie di iniziative tra cui mostre, presentazioni di libri e spettacoli per non dimenticare.

Venerdì 27 gennaio alle 9 avrà luogo l’omaggio alla lapide in memoria degli ebrei transitati dalla stazione ferroviaria di Ravenna con destinazione Auschwitz, alla presenza del sindaco Michele de Pascale e del presidente del Consiglio comunale Massimo Cameliani. La cerimonia, ospitata nell’atrio della stazione, sarà accompagnata da una lettura dedicata al tema della memoria a cura degli studenti del liceo artistico “Nervi-Severini”. Le celebrazioni proseguiranno quindi alle 10 con l’omaggio dell’Amministrazione comunale ai Caduti della Brigata ebraica al cimitero di guerra di Piangipane (via Piangipane 24).

Da giovedì 26 a sabato 28 gennaio la sala del Consiglio comunale (piazza del Popolo 1) ospiterà lo spettacolo teatrale di Fanny e Alexander intitolato “Se questo è Levi” (Premio Ubu speciale 2019), inserito nell’ambito del progetto teatrale e laboratoriale “Lo spazio della Memoria” a cura di E Production, con la compartecipazione dell’assessorato alla Cultura e il sostegno di Ravenna Teatro.

Da martedì 24 gennaio a sabato 4 febbraio la Manica Lunga della Biblioteca Classense (via Baccarini 3) ospiterà “Caricature di un Bauhausler nella Repubblica di Weimar”, una mostra dell’artista Jechsekiel David Kirszenbaum promossa dall’Associazione culturale Italo Tedesca in collaborazione con l’Istituzione Biblioteca Classense e il Goethe Institut. L’esposizione osserverà i seguenti orari di apertura: da martedì a venerdì dalle 16 alle 18, sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Chiuso il lunedì e festivi.

Mercoledì 25 gennaio alle 10 appuntamento alla sala Muratori della Biblioteca Classense (via Baccarini 5), con “Un quartiere ebraico a Ravenna. Tracce dimenticate di una comunità ebraica”, un’indagine storica di Osiride Guerrini e Laura Montanari promossa dall’Istituzione Biblioteca Classense e dall’associazione Amici della Biblioteca Classense, con il patrocinio del Museo nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah. Dopo i saluti dei rappresentanti dell’Istituzione Biblioteca Classense e dell’associazione Amici della Biblioteca Classense, Osiride Guerrini e Laura Montanari presenteranno i risultati della ricerca. Seguirà l’intervento del dottor Amedeo Spagnoletto, direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara su “Il periodo dei ghetti nel percorso permanente del Meis: temi, opere e strategie didattiche”. L’appuntamento si concluderà con il “Preludio e Allegro” di Fritz Kreisler, a cura del violista Pierfrancesco Venturi.

Giovedì 26 gennaio alle 16.30, sempre alla sala Muratori, dopo il saluto dell’assessora Federica Moschini è in programma la proiezione del documentario “La Risiera di San Sabba, storia di un lager italiano”, a cui farà seguito un dialogo con la docente Monica Giordani, autrice del filmato. L’iniziativa è promossa dall’Università Bosi Maramotti per la formazione degli adulti.

Alle 21 l’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia presenta al teatro Socjale di Piangipane (via Piangipane 153) la proiezione del documentario di Mary Mirka Milo “Inferno Mittelbau Dora”, l’ultimo lager costruito dai nazisti per la produzione dei missili V1 e V2 progettati da Wernher von Braun, padre del futuro programma spaziale statunitense. Interverrà l’autrice del documentario Raffaella Cortese De Bosis.

Le biblioteche dell’Istituzione Classense propongono inoltre “Per non dimenticare”, un percorso bibliografico rivolto a ragazze e ragazzi scaricabile alla pagina https://www.classense.ra.it/junior/#junior2023 oppure reperibile nelle biblioteche.

Venerdì 27 gennaio alle 18 appuntamento alla sala D’Attorre di Casa Melandri (via Ponte Marino 2) con la presentazione del volume di Antonella Salomoni “Il protocollo segreto. Il patto Molotov-Ribbentrop e la falsificazione della storia” (il Mulino, 2022) un’iniziativa promossa dal Centro relazioni culturali del Comune. Alle 20 la scuola primaria “Mordani” (via Mordani 5) propone Memoria, memorie: “Roberto Bachi, un compagno di scuola matricola n. 167973”, nel ventennale della nascita del progetto. In programma la proiezione di filmati e testimonianze di ex alunne ed alunni, insieme ai familiari di Roberto Bachi, di Giorgio Gaudenzi, di Danilo Naglia, di Sergio Squarzina e di Silvano Rosetti, ideatori nel 2003 dell’iniziativa. Interverrà il coro di voci bianche della scuola Libere Note, con la compartecipazione dei genitori delle alunne e degli alunni, accompagnati dal pianoforte di Marco Pierfederici e dal sassofono di Riccardo Tramontani.

Sabato 28 gennaio alle 10 agli Archivi del Novecento (via di Roma 167) sarà proiettato il documentario “Chi scriverà la nostra storia” di Robert Grossman, un film sul più grande archivio di testimonianze oculari di sopravvissuti ai rastrellamenti e ai ghetti polacchi, oggi riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, promosso dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e Provincia.

In occasione del Giorno della Memoria il servizio Decentramento promuoverà su tutto il territorio comunale iniziative rivolte alle scuole e alla cittadinanza; il calendario completo è consultabile al link: https://www.comune.ra.it/il-comune/decentramento/

Stamboulis: «Schlein è l’unica in grado di battere le destre al governo»

La dirigente scolastica (con un trascorso da assessora per Sel) ha preso per la prima volta la tessera del partito a sostegno della parlamentare fondatrice di Coraggiosa: «Su giustizia ambientale e sociale può mettere insieme giovani elettori ed elettrici»

Elettra Stamboulis
Elettra Stamboulis

Tra le promotrici della lista Coraggiosa in Emilia-Romagna, già vicepresidente di Stefano Bonaccini, oggi parlamentare eletta nelle file della coalizione Pd, Elly Schlein è data dai sondaggi come l’unica candidata in grado di insidiare il favorito Bonaccini.
Donna, giovane, ambientalista, extraPd, sul territorio di Ravenna è sostenuta da più comitati. In particolare si sono espressi per lei e si stanno attivando per la campagna elettorale tre nomi noti alle cronache politiche locali: l’avvocato Andrea Maestri, fuoriuscito dal partito in passato per aderire al progetto Possibile; Marisa Iannucci, già candidata nelle liste di Ravenna in Comune per Palazzo Merlato; ed Elettra Stamboulis, curatrice di mostre, scrittrice, dirigente scolastica e con un passato da assessora all’Istruzione in quota Sel nella prima giunta Matteucci. A lei, che si è iscritta al Pd per la prima volta lo scorso 27 dicembre, abbiamo chiesto il perché del suo appoggio a Schlein.

«Perché è l’unica che può vincere contro le destre. Elly Schlein riprende il tema della cittadinanza attiva. Condivido la posizione di Norma Rangeri: solo il Pd oggi può fare da coagulo e mettere insieme il meglio della società italiana per contrastare la deriva sociale, economica e culturale in atto con questo governo».

L’intenzione è forse anche quella di tentare la scalata da sinistra al Pd in un momento di forte difficoltà del partito?
«Le difficoltà non ci devono spaventare: al Pd riconosco identità plurime e credo che il suo Dna non ne verrà comunque intaccato. Si tratta di un partito nel bene e nel male riformista che si richiama ai grandi valori della democrazia e al suo interno ha avuto esponenti importanti, essendo plurimo. Bisogna accettare la casa che ci accoglie, magari migliorando se si può l’illuminazione, ma non si ricostruisce da capo».

Tra queste identità plurime c’è anche Dario Franceschini, più volte ministro, da sempre tra i gli attori protagonisti del partito e di molte sue faide interne. Oggi è sostenitore di Schlein, come è possibile una vostra convivenza?
«In politica si convive con chi c’è e con chi c’è si fanno alleanze e accordi. Si tesse una tela composita insieme, con pazienza, in modo democratico e partecipativo. Sento molte critiche al Pd rispetto a questo congresso, ma è un partito che riapre una pratica di consultazione ampia per la sua dirigenza. Il fatto che Renzi e il renzismo non ci siano più apre nuove prospettive, più interessanti e moderne incarnate proprio da Elly. Mi ricorda un po’ quello che successe negli anni Settanta quando Berlinguer disse ai giovani “entrate e cambiateci”. Poi Elly ha fatto parte del movimento OccupyPd…».

Perché non può essere Bonaccini l’uomo giusto per guidare il Pd in questa fase?
«Perché non affronta le grandi istanze a livello europeo e globale, ha un atteggiamento molto pragmatico, è intento ad amministrare il presente. Il suo carisma è limitato agli aderenti al partito e a questa parte d’Italia. La nostra percezione qui è
falsata dal fatto che è presidente della Regione. Elly Schlein può parlare a un’Italia lunga e stretta, ma anche dialogare con l’Europa e i giovani europei. Incarna qualcosa di nuovo e necessario».

Elly Schlein è stata però la vice di Bonaccini e, va detto, la sua presenza nella giunta regionale non sembra aver avuto un reale peso.
«Intanto come rappresentante dei socialisti in Ue ha cambiato la carta di Dublino stabilendo maggiori garanzie per chi chiede asilo. Ha tenuto testa a Salvini sulla questione migranti. Ha difeso il reddito di cittadinanza, si è opposta alle trivelle nel mare, al consumo di suolo, ai condoni, ha parlato di cura del territorio, di congedo paritario per i padri, di «beni comuni da sottrarre alla logica del mercato», di sostegno alle piccole e medie imprese nella transizione ecologica… Chi fa politica amministrativa non fa le rivoluzioni, i cambiamenti sono carsici, chi amministra deve tenere il punto su alcune questioni, mediare, cercare di portare avanti alcune parole e concetti, tradurre in regolamenti indicazioni nazionali. Penso alla questione di genere e all’accoglienza, per esempio, nella nostra Regione sono stati fatti molti passi avanti, e non è scontato. Comunque è stata vice per neanche due anni, nei quali c’è stato il Covid. Credo che pur essendo giovane, vada osservata con un binocolo ampio, guardando a tutte le sue esperienze per capire che cosa ci possiamo aspettare. E a me piace».

Si può però senz’altro dire che, in Emilia-Romagna e forse in particolare a Ravenna, sul fronte ambientale Schlein ha deluso più di un elettore.
«Capisco l’obiezione, ecco perché è importante ora mettere al centro questa istanza fondamentale, in modo solido e senza tentennamenti. La grande sfida di cui Schlein parla continuamente è l’uguaglianza sociale e ambientale, un enorme cambiamento che non si fa in un giorno ed è anche l’unica questione che può mettere insieme i giovani elettori e elettrici perché riguarda il loro futuro prossimo. Proprio loro sono i grandi assenti del dibattito politico perché nessuno li rappresenta».

Non potrebbe essere il Movimento 5 Stelle un’opzione altrettanto interessante?
«Sicuramente. Personalmente però lo sento più lontano, mi assomiglia di meno. Il Pd non è il mio specchio, ma mi sembra che ancora metta al centro la questione dell’uguaglianza sociale che per me è una delle questioni cruciali».

Quindi, anche qualora dovesse vincere Bonaccini le primarie, resterà nel Pd?
«Non si entra in un partito solo per vincere, quindi la risposta è sì. Chiaro che deve continuare questo sguardo plurimo e che accoglie molteplici istanze. Il cambiamento richiede pazienza anche se è necessario e urgente per contrastare questo governo di destra che agisce sul piano culturale in una prospettiva di lungo periodo. Questa destra estrema non agisce tanto con i provvedimenti, ma con la demagogia, usa un linguaggio che vuole irreggimentare il dibattito pubblico. Porteranno l’Italia indietro di 30 anni. L’hanno già fatto».

“Il gesto e il segno” nella pittura di Ezio Camorani a Massa Lombarda

Alla Sala del Carmine l’antologica dell’eclettico artista allievo di De Grada, Zancanaro e Rossi. Aperta fino al 12 febbraio

Ezio Camorani OperaÈ allestita fino al 12 febbraio, alla Sala del Carmine di Massa Lombarda, la mostra antologica delle opere dell’artista originario della cittadina, Ezio Camorani dal titolo “Il gesto e il segno”. La presentazione è curata di Aldo Savini, mentre l’organizzazione e allestimento sono a firma di di Lamberto Caravita.

Ezio Camorani ha frequentato liberamente l’Accademia di Belle Arti di Ravenna seguendo in modo particolare i corsi di pittura di Raffaele De Grada e quelli di incisione tenuti da Tono Zancanaro. Significativo per la sua evoluzione è l’incontro con il pittore Ilario Rossi. La sua formazione da autodidatta si riflette nella sua opera: mistilinea, politecnica e polimorfica e, in fondo, segnata da un anarchismo intimo, quasi caratteriale.
Pittore e incisore, Camorani ha operato per cicli segnati via via da influenze di Alberto Sughi, di Mattia Moreni, del Nouveau Realisme e della Pop Art senza escludere ritorni espressionistici, gestuali, concettuali e New Dada. Nel 1975 partecipa alla Quadriennale di Roma e nel 1976 viene invitato alla Biennale di Venezia da Raffaele De Grada. Seguono mostre all’estero, in ambito italiano e soprattutto in Romagna.

La mostra è aperta venerdì, sabato, domenica 10-12 e 15-18 e il 25 gennaio (in occasione di San Paolo) 9-12 e 15-19.

Una scrittrice ravennate tra i finalisti del premio “Bancarellino”

È Linda Traversi con il suo romanzo per ragazzi pubblicato da Einaudi, dal titolo La panchina delle cose difficili

Linda Traversi
Linda Traversi

La scrittrice ravennate (d’adozione) Linda Traversi è tra i finalisti del Bancarellino, storico premio letterario dedicato alla narrativa per ragazzi promosso dalla Fondazione Città del Libro di Pontremoli.
Il suo La panchina delle cose difficili (Einaudi) è stato infatti selezionato tra i venti volumi della 66esima edizione del concorso. Si tratta di un romanzo pensato per ragazzi a partire dai 13 anni che affronta la complessa tematica dell’integrazione e dell’accettazione di sé.

I volumi in gara, inviati a termine di regolamento da oltre 30 case editrici specializzate nella letteratura per ragazzi, erano oltre cento. Ora i volumi verranno inviati alle scuole che ne hanno fatto richiesta, oltre cento, distri- buite dal Trentino alla Sicilia, dove gli alunni partecipanti al Progetto Lettura, circa 10mila, avranno modo di leggerli, analizzarli e commentarli, con l’attenta supervisione dei loro Insegnanti, nel corso dell’attività didattica durante i mesi di febbraio, marzo e aprile. Al termine del lavoro saranno chiamati ad esprime il loro giudizio sui libri letti che determinerà la proclamazione dei 5 libri vincitori il Premio Selezione Bancarellino.

“Musica miracolosa”, concerto per ricordare la Shoa al teatro Alighieri

In occasione del “Giorno della Memoria”, il 23 gennaio, recital del duo Nicolosi (piano) e Valanzuolo (voce recitante)

Stefano Valanzuolo Francesco Nicolosi
Stefano Valanzuolo e Francesco Nicolosi

La stagione musicale “Capire La Musica 2022/2023”, organizzata da Emilia Romagna Concerti, giunge al suo terzo appuntamento. Lunedì 23 gennaio, alle 21, alla Sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna, è in programma il concerto per il “Giorno della Memoria” intitolato “La musica miracolosa“, per ricordare tutti quegli uomini e quelle donne sacrificati dalle barbarie naziste del XX secolo.

Lo spettacolo racconta la storia di un pianista, Wladyslaw Szpilman, sopravvissuto all’orrore nazista anche grazie al suo amore per la musica. Dei 450mila ebrei polacchi rinchiusi nel ghetto di Varsavia dai tedeschi, solo ventimila sopravvissero, tra cui questo pianista soprannominato “Wladek”. È stato anche grazie al regista Roman Polanski e al suo film Il Pianista se oggi la figura di Szpilman, morto nel luglio del 2000, ha mantenuto la sua visibilità e la persistenza della memoria di quella tragedia.

Il concerto del 23 gennaio avrà come interpreti il pianista Francesco Nicolosi – allievo del grande Vincenzo Vitale – e la voce recitante di Stefano Valanzuolo, musicologo e giornalista di Radio 3, che presenteranno brani di Chopin, Liszt-Wagner, Debussy, Rachmaninov e dello stesso Szpilman.

Al concerto saranno presenti anche gli studenti del Liceo Classico Dante Alighieri di Ravenna che, in apertura, esporranno un documento/testo per sensibilizzare il pubblico alla serata commemorativa in onore delle vittime della Shoah.

I biglietti sono disponibili al teatro Alighieri (telefono 0544 249244), agli Iat di Ravenna e Cervia, nelle filiali de La Cassa e la sera del concerto dalle ore 20.

Gli ultras ravennati della curva Mero donano due defibrillatori

È l’esito dell’iniziativa lanciata nel 2022 in collaborazione con l’associazione di volontariato “Spazio104Insieme”

Curva Mero Ravenna Calcio DonazioneDue nuovi defibrillatori sono stati donati alla comunità ravennate grazie a una parte del ricavato del progetto un “Uovo per il Cuore” realizzato a Pasqua 2022 dagli ultras della curva “Vittorio Mero” del Ravenna calcio in collaborazione con Spazio104Insieme, associazione che si occupa di inserimento lavorativo e sociale di ragazzi con disabilità.

I defibrillatori sono stati posizionati in 2 zone frequentate della nostra città. Uno è all’esterno del Centro Ricreazioni in via Don Carlo Sala 7, dove i ragazzi di Spazio104 svolgono la loro attività al mattino nel nucleo aziendale della cooperativa sociale La Pieve, e al pomeriggio svolgono laboratori come associazione.
Il secondo defibrillatore invece è stato posizionato all’esterno del Bar Caffe dello Stadio, in via Cassino di fronte all’impianto sportivo.
«Gli ultras del Ravenna sono da sempre impegnati in progetti di solidarietà e in questi anni ne hanno messo in campo diversi. Negli ultimi anni ci hanno coinvolto, prima con una donazione all’associazione in una fase di avvio dell’attività, poi nel 2022 invece in un progetto comune rivolto a finanziare attività sociali. Ed è proprio questa attenzione nei confronti di chi ha più bisogno, di chi è più fragile, o rivolta a tutta la collettività, come nel caso dei defibrillatori, che ci è piaciuto condividere», commenta Maura Masotti presidente di Spazio104Insieme.

Ancisi (Lpr): «Al ponte Grattacoppa lavori fermi, non sarà finito a marzo»

Il consigliere comunale mostra un video aereo che riprende la situazione del cantiere sul fiume Lamone: l’ultimo contenzioso tra ditta esecutrice e Comune riguarda l’umidità trattenuta dal materiale usato per le rampe di accesso

Att12097Il transito sul fiume Lamone a Grattacoppa è impedito da marzo 2021 per rifare il ponte e, a quasi un anno di ritardo dal previsto completamento, il cantiere è in sospeso con difficoltà di previsioni per la ripresa. È la sintesi del ragionamento del consigliere comunale Alvaro Ancisi (Lpr) alla luce delle comunicazioni ricevute dal dirigente comunale competente.

In buona sostanza la ditta Rcb (Rete Costruttori Bologna) che ha l’appalto da quasi tre milioni di euro all’inizio di dicembre ha impiegato un materiale non approvato dalla direzione lavori per la realizzazione delle rampe perché le abbondanti precipitazioni dei giorni precedenti avevano reso impraticabile il rilevato realizzato con materiale approvato. Per porre rimedio alla non conformità, l’impresa ha provveduto a rimuovere parte del materiale ma ha specificato che quello approvato risulta inadeguato per essere impiegato nella stagione in cui ci troviamo, in quanto, risente in maniera drastica dell’umidità ambientale trattenendola all’interno delle pezzature più fini, pertanto non raggiunge mai il grado di umidità ottimale per la messa in opera e relativa compattazione. Tutto ciò impedisce di proseguire con la realizzazione dei rilevati, pertanto, i mezzi del movimento terra sono stati portati via dal cantiere.

La direzione lavori il 16 dicembre ha imposto a Rcb di “formulare una proposta alternativa alla non conformità riscontrata per il corretto prosieguo dei lavori del movimento terra e non consentire ulteriori ritardo nello sviluppo dei lavori”. Il 19 dicembre Rcb ha risposto che “si rifiuta di formulare una ulteriore proposta alternativa successiva a quella già presentata in data 7 dicembre 2022 in quanto la non conformità è determinata dalle non idonee condizioni in cui le prove sono state eseguite, cioè l’umidità del materiale testato è troppo elevata”.

«In poche parole – riassume Ancisi – Rcb ha riconosciuto di aver usato materiale laterizio non regolare e si è impegnata a rimuoverlo, giustificando però di aver scartato il materiale scelto dalla direzione lavori perché trattiene l’umidità. Il Comune non ha convenuto sulla proposta alternativa presentata da Rcb il 7 dicembre e quest’ultima non ha accettato l’ordine di formularne un’altra. Dato lo stallo, il 15 dicembre Rcb ha annunciato, per i giorni successivi, l’uscita dal cantiere dei mezzi relativi al movimento terra».

La realtà della situazione attuale è quella che si vede in un video filmato il 15 gennaio con un drone pilotato da Enzo Dalmonte, consigliere territoriale di Cambiamo il Comune nell’Area di Sant’Alberto: «I lavori, ufficialmente non sospesi, restano di fatto in stand-by, senza previsione di uno sblocco. A meno che, arrivando la primavera/estate, il sole elimini il grado eccessivo di umidità che sembra impedire l’uso di un materiale inerte normalmente idoneo».

Il Comune di Ravenna non ha richiesto in nessuna data alcun fermo del cantiere, per cui, allo stato attuale, dal punto di vista della stazione appaltante l’impresa è in ritardo rispetto all’ultimazione contrattuale fissata al 26 dicembre, quindi soggetta a relative penali. Più passa il tempo, più si allontana la prospettiva che i lavori siano finiti entro il 23 marzo programmato da Rcb.

Allerta meteo per vento e piogge prorogata per tutta la giornata del 23 gennaio

Resta attivo il Centro operativo comunale di Ravenna per il monitoraggio delle situazioni critiche

8Una nuova allerta meteo della protezione civile per il territorio ravennate dalla mezzanotte di oggi, domenica 22 gennaio, alla mezzanotte di domani, lunedì 23 gennaio: arancione per criticità idraulica e idrogeologica, vento, criticità costiera e gialla per stato del mare. Di fatto si tratta di una proroga dell’allerta scattata alla mezzanotte di ieri, sabato 21 gennaio, che però era arancione per vento, stato del mare e criticità costiera e gialla per criticità idraulica e idrogeologica.

Per quanto riguarda domani sono in particolare previsti ventilazione nord-orientale con intensità di burrasca moderata (62-74 Km/h) e rinforzi di burrasca forte (75-88 Km/h) sulle aree costiere e sul mare con ventilazione in progressiva attenuazione dalle ore pomeridiane. Il mare risulterà tra molto mosso ed agitato sotto costa con altezza dell’onda fino a 4 metri con moto ondoso in attenuazione nella seconda parte della giornata. Si prevedono condizioni del mare sotto costa che potranno generare fenomeni di dissesto, erosione e/o ingressione marina.

Rimane attivo il Centro operativo comunale (Coc) e proseguirà anche nella notte e durante la mattinata di domani il monitoraggio lungo la costa a cura del volontariato di protezione civile.

L’unica parlamentare ravennate del Pd sta con Bonaccini: «Esprime i miei valori»

La deputata Ouidad Bakkali ha firmato il documento lanciato Benifei, capodelegazione al Parlamento europeo

Ouidad Bakkali
Ouidad Bakkali

L’unica parlamentare ravennate del Pd, la deputata Ouidad Bakkali, è fra i trecento che sostengono Stefano Bonaccini attraverso il comitato nazionale “Il Pd che vogliamo – Per una nuova sinistra”, lanciato dal capodelegazione al Parlamento europeo Brando Benifei.

«Bonaccini esprime quei valori del Pd nei quali mi riconosco – dice la 36enne ex assessora e ex presidente del consiglio comunale di Ravenna – e che nella sua guida in Regione in questi anni ha saputo tradurre in politiche pubbliche con concretezza e lungimiranza portando questo nostro territorio ad essere tra i più innovativi d’Europa e parlo di sostegno al lavoro stabile, sicuro e di qualità, la crescita sostenibile, la redistribuzione della ricchezza attraverso un fisco progressivo, i diritti sociali e civili, la sanità pubblica, universale e di qualità come base per un patto sociale con i cittadini e le cittadine, il rafforzamento della scuola e dell’università pubblica, l’accoglienza verso chi cerca un futuro migliore e che emancipa la propria condizione attraverso lo studio o il lavoro». Bakkali punta all’ampliamento del consenso, facendo del partito il perno dell’alternativa da sinistra «a questa destra che fa la destra».

Due liste civiche si fondono e nasce “Progetto civico faentino” con tre consiglieri

Unione tra “Per Faenza” e “Insieme per cambiare” che nel 2020 componevano la coalizione di centrodestra a sostegno di Cavina, ora uno degli esponenti del gruppo guidato da Zoli

WhatsApp Image 2023 01 18 At 16.24.20Cambia lo scenario degli schieramenti nel consiglio comunale di Faenza: due liste civiche di opposizione si sono fuse in un soggetto unico. Dall’unione di “Insieme per Cambiare” e “Per Faenza”, realtà che alle amministrative 2020 componeva la coalizione a sostegno di Paolo Cavina arrivando al 37 percento, è nato “Progetto civico faentino”.

In municipio i consiglieri saranno tre: Paolo Cavina, Massimiliano Penazzi (vicepresidente del consiglio) e Massimo Zoli (nuovo capogruppo). I tre consiglieri hanno deciso di fondare una nuova lista «per mettere un punto sul passato e guardare uniti al futuro della città», si legge in un comunicato stampa. La nuova lista propone di focalizzare sempre di più il proprio impegno sui progetti e sulle necessità del territorio. Con tre membri il peso di Progetto civico diventa lo stesso del gruppo Lega che rispetto alle elezioni del 2020 ha perso due eletti.

«Intendiamo impegnarci sempre di più in progetti concreti e funzionali al miglioramento della nostra città e restare fuori dalle discussioni puramente politiche, alle quali spesso si dedica troppo tempo che potrebbe essere impiegato in maniera maggiormente produttiva per la nostra città. Vorremmo dedicarci a temi come il rilancio economico di Faenza, del nostro centro storico, all’agricoltura e al miglioramento della nostra sanità locale, al pessimo stato delle nostre strade, alla sicurezza dei cittadini di Faenza, allo sport e all’associazionismo Faentino, valuteremo idee e continueremo a votarle giudicandone la qualità e non chi le ha proposte».

I tre assicurano che nel progetto saranno al centro i giovani e cercheranno di aiutarli, affrontando tra le varie tematiche quelle del grande passaggio scuola-lavoro, oltre a coinvolgerli e appassionarli sempre più alle tematiche civiche della città a loro più vicine. «Vorremmo continuare ad essere una forza in consiglio comunale fuori dai giochi della politica ma disponibile a supportare idee e progetti utili per la nostra città, qualsiasi colore portino in grembo».

Il ministro: «Confido che non ci siano più sbarchi di migranti a Ravenna né altrove»

Piantedosi (Interni) conta di limitare il fenomeno migratorio alla fonte e fa riferimento ad alcuni incontri bilaterali in Turchia, Tunisia e Libia

WhatsApp Image 2022 12 31 At 14.49.07 (1)Il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, si augura che non ci siano altri sbarchi di migranti da navi Ong a Ravenna perché auspica di limitare il fenomeno migratorio alla fonte. Il titolare del Viminale ne ha parlato ieri, 21 gennaio, a Bologna dove ha partecipato al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura. Lo scorso 31 gennaio al terminal crociere di Porto Corsini sono arrivate 113 persone (tra cui 35 minori non accompagnati) portati dalla nave Ocean Viking a cui era stato assegnata Ravenna come porto sicuro dopo il soccorso in mare nel Mediterraneo a una distanza di quattro giorni di navigazione.

Il ministro ha spiegato così la scelta di Ravenna (arrivata modificato una decisione iniziale che puntava su La Spezia): «Abbiamo preso la decisione per via della congestione della logistica in Sicilia e a Lampedusa soprattutto, preferendo ragionare su una distribuzione in tutto il territorio nazionale. Cosa che per altro già avviene, a livello di destinazioni finali».

Ocean Viking Attracco«Speriamo di non avere altri sbarchi a Ravenna – ha detto Piantedosi – ma non per preservare Ravenna in particolare. Confido di farvi ricorso il meno possibile. L’azione che il Governo farà sarà sempre tesa a limitare e circoscrivere il fenomeno alla fonte. Insieme al ministro degli Esteri abbiamo condiviso la ripresa di alcuni incontri bilaterali e personalmente me ne sono occupato sia in Turchia sia in Tunisia, paesi che hanno un qualche ruolo nell’origine e nel transito dei flussi di ingresso. E stiamo ragionando anche con la Libia, complessivamente come Governo. Ci aspettiamo quindi che il fenomeno, ma non per una visione di per sé negativa dello stesso, si limiti o si estingua addirittura, viste le ricadute nei territori e la difficoltà di gestione».

Nei giorni scorsi la prefettura di Ravenna aveva definito la logistica per gestire eventuali altri attracchi di migranti, individuando i luoghi in cui svolgere le operazioni.

Allagamenti a Marina, chiusa una via a Casalborsetti, sospeso il traghetto

Onde e alta marea hanno spinto l’acqua in via Molo Dalmazia e la protezione civile sta sistemando sacchi di sabbia, criticità nell’area del poligono militare

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Gli allagamenti di via Molo Dalmazia a Marina di Ravenna il 22 novembre 2022

Il maltempo che dalla notte tra il 21 e il 22 gennaio colpisce il territorio ravennate, come previsto dall’allerta meteo della protezione civile in vigore fino alla mezzanotte di oggi, domenica 22 gennaio, sta causando le maggiori criticità al momento nelle località costiere di Marina di Ravenna e Casalborsetti.

Per quanto riguarda Marina di Ravenna si sono verificati allagamenti per effetto di moto ondoso e alta marea lungo la via Molo Dalmazia e si è provveduto all’invio di squadre di volontari e camion con sacchi di sabbia da collocare in particolare nella rampa di accesso del traghetto, di cui è stato sospeso il servizio per motivi precauzionali.

A Casalborsetti è allagata l’area del poligono militare ed è stata chiusa via Della Cooperazione in quanto l’acqua ha invaso la sede stradale.

È attivo già dalla notte il Centro operativo comunale (Coc) che sta monitorando la situazione avvalendosi anche della polizia locale e dei volontari di protezione civile già dislocati lungo la costa fin dalle prime ore del mattino.

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