domenica
24 Agosto 2025

Il sodalizio artistico Caravita – Verlicchi in mostra a Fusignano

In esposizione fino al 29 gennaio, al museo civico San Rocco, la donazione delle opere dell’amico pittore collezionate da Vilna e Dino

Donazione Caravita Museo Fusignano
L’allestimento della donazione Caravita al Museo San Rocco di Fusignano

È aperta la pubblico fino al 29 gennaio, al museo civico San Rocco di Fusignano, la mostra “Francesco Verlicchi – La donazione Vilna e Dino Caravita”. Al centro del momento espositivo, la figura di Francesco Verlicchi, tra le figure più luminose dell’arte in Romagna del secondo Novecento e l’importante, profondo rapporto umano e culturale con il violoncellista Dino Caravita (1912-1992) e la moglie Vilna (1927-2022); la comune passione per la musica, per la pittura e per la cultura del buon vivere, hanno radicato per sempre questo sodalizio.

Vilna E Dino Caravita Dipinto Verlicchi
Un ritratto di Vilna e Dino Caravita dipinto da Verlicchi

Nel tempo, Dino e Vilna sono divenuti importanti collezionisti di opere del maestro fusignanese, alcune delle quali tra più le apprezzate dallo stesso Verlicchi, che ha anche ritratto la coppia in numerose occasioni.
La collezione è stata donata al museo fusignanese per volontà di Vilna, venuta a mancare nel 2022. In mostra figurano molti dipinti: ritratti, nature morte, paesaggi dagli anni ’30 agli anni ’90, diversi dei quali mai esposti prima. L’esposizione è impreziosita da un allestimento specifico con diverse ambientazioni originali provenienti dalla casa della coppia Caravita e la presenza di altre opere di artisti della collezione come Giuseppe Gagliardi, Giulio Ruffini, Marino Trioschi ed Ercole Pazzini.

La mostra di questo fondo artistico donata al museo civico locale è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Fusignano e da Auser Fusignano ed è a cura di Paolo Trioschi. Apertura al pubblico il sabato dalle 15 alle 18, la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; ingresso libero.

Per “Ravenna città del mosaico” 991mila euro dal Ministero del Turismo

Il finanziamento è legato ai progetti per la valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico‐culturale e dei siti Unesco

Bravura Maggio Mosaico Contemporaneo
Dialogo al Circolo Ravennate e dei Forestieri fra Marco Bravura e Luca Maggio, in occasione delle mostre e incontri sui protagonisti del mosaico contemporaneo, organizzate dalla Pallavicini 22 Art Gallery. In prima fila l’assessore comunale alla cultura Fabio Sbaraglia (foto Domenico Bressan)

Si ampliano le prospettive di promozione ed evoluzione di quella “Ravenna citta del mosaico” fra gli obiettvi fissati dalla nuova giunta De Pascale in campo artistico e del turismo culturale.
In una nota stampa il Comune annuncia un finanziamento di quasi un milione di euro (991.620,57 euro per la precisione) riconosciuto a Ravenna dal ministero del Turismo, formalizzato  recentemente con la sottoscrizione di un accordo per il progetto “Città del mosaico”.

«L’iniziativa – spiega l’amministrazione comunale – è collocata nell’ambito dell’avviso pubblico riguardante l’individuazione di proposte volte alla valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico‐culturale nei cui territori si trovano siti riconosciuti dall’Unesco patrimonio dell’umanità e dei Comuni appartenenti alla rete delle città creative dell’Unesco, da svolgersi nel corso di questo e del prossimo anno.
Con questi fondi si intende posizionare l’identità turistica di Ravenna come città del mosaico, in virtù del patrimonio storico-artistico legato ai monumenti del sito Unesco e della produzione artistica contemporanea, musealizzata e diffusa, da scoprire e sperimentare anche come occasione di shopping, collezionismo e pratica creativa».

«Una grande occasione – dichiarano gli assessori al Turismo Giacomo Costantini e alla Cultura Fabio Sbaraglia – per la nostra città, già conosciuta in tutto il mondo per il suo splendido patrimonio musivo, che grazie al finanziamento, in un momento in cui le risorse non sono molte, avrà la possibilità di creare una nuova offerta; occasioni di visita, unitamente all’immagine digitale e alla campagna di promozione e comunicazione contribuiranno alla notorietà e reputazione della città, incidendo positivamente sulle scelte di visita dei flussi turistici e culturali».

Nel dettaglio sono già stati definite le iniziative del progetto culturale e di promozione turistica.
«Si tratta del potenziamento dell’identità digitale di Ravenna città del mosaico – si legge sempre nella nota del Comune – grazie anche alla consultazione diretta della banca dati mosaico del Cidm, Centro internazionale di documentazione sul mosaico, oggi presente all’interno del portale regionale PatER, catalogo regionale del patrimonio culturale, nonché delle esperienze turistiche dedicate al mosaico antico e contemporaneo.
Sarà arricchito il cartellone annuale degli eventi dedicati al mosaico, già dall’autunno del 2023 con la Biennale di mosaico contemporaneo e con nuove proposte di visite guidate esperienziali alla città di Ravenna, in collaborazione con gli operatori del settore. Le proposte di visita saranno dedicate ai luoghi del mosaico di Ravenna dai monumenti Unesco ai musei, ma anche ai laboratori didattici, ispirate ad un turismo lento e consapevole.
Ravenna sarà presente anche in eventi esteri, con appuntamenti dedicati ai nostri mosaici antichi e contemporanei.
Infine è previsto l’allestimento presso lo Iat di piazza San Francesco di un Temporary Shop dedicato al mosaico, dopo la positiva sperimentazione a Casa Dante, innovativo connubio tra informazione e boutique, luogo d’incontro tra persone e saperi».

Le avventure di Pinocchio in scena con gli animatori del Teatro del Drago

Nuovo appuntamento della rassegna “Le Arti della Marionetta”, domenica 15 gennaio sul palco dell’Almagià

Pinocchio Teatro Del Drago

Torna sul palco delle Artificerie Almagià – per la rassegna “Le Arti della Marionetta”, domenica 15 gennaio alle ore 17 – Pinocchio, una delle migliori produzioni del Teatro del Drago. Messa in scena musicale per pupazzi, attori e …un burattino di legno. che nel 2022 ha superato le 1.500 repliche in quattro continenti. Spettacolo di teatro di figura in cui immagini, musica e animazione si fondono creando un’atmosfera giocosa e piena di colore qual è il grande circo di Pinocchio. La scenografia e i pupazzi sono ispirati alle immagini di Alain Letort, artista francese che ha reso omaggio al famoso burattino di legno creando 12 tavole a china, colorate in seguito dal pittore-attore ravennate Gianni Plazzi.
La trama rispecchia i personaggi dei disegni, quali ad esempio Geppetto, il Gatto e la Volpe, la Fatina, Mangiafuoco, creando “quadri e scene” indipendenti, come in un collage che voglia ripercorrere visivamente la famosa storia di Collodi. L’intero spettacolo si svolge nella parte centrale della scena, dove lo spazio teatrale ospita di volta in volta semplici elementi scenici.

Nello stesso spazio si muovono anche gli attori, accompagnatori fissi dei pupazzi, in una “animazione a vista” che è ormai parte integrante dell’espressione e della ricerca condotta negli anni dalla compagnia. Gli attori diventano così fondamento dell’azione scenica, come se in carne ed ossa fossero entrati, loro stessi, nel circo colorato della favola. La colonna sonora originale è stata eseguita e composta dal gruppo Morrigan’s Wake e da Claudio Capucci. In scena Andrea Monticelli, Mariasole Brusa, Gianluca Palma, Irene Monticelli, Roberta Colombo.

Al termine dello spettacolo tutti i bambini che lo desiderano saranno coinvolti nell’attività “Il Piccolo Giornalista”, lasciando un commento, un pensiero o un disegno su quanto hanno visto, in collaborazione con il settimanale Ravenna&Dintorni.
Il prossimo appuntamento sarà domenica 22 gennaio, sempre alle ore 17, con la compagnia Febo Teatro e lo spettacolo Peter Pan.

I biglietti sono in vendita alle Artificerie Almagià il giorno di spettacolo, dalle ore 10.30 alle ore 12.30, e a partire da un’ora prima l’inizio della rappresentazione. È possibile prenotare i biglietti chiamando il 392 6664211 (attivo dalle ore 10 alle ore 14) oppure inviando una mail a prenotazione@teatrodeldrago.it.

Marinella Melandri confermata ai vertici della Cgil ravennate

La rilezione a chiusura del congresso provinciale. Fra i temi prioritari del sindacato il rilancio della contrattazione nazionale, la sicurezza sul lavoro, le pensioni e la transizione ecologica

Marinella Melandri Segretaria Cgil
Marinella Melandri, rieletta segretaria della Camera del Lavoro di Ravenna

La Cgil ha confermato ai vertici dell’organizzazione sindacale provinciale Marinella Melandri in occasione del recente congresso tenuto a Bagnacavallo. La rielezione della segretaria della Camera del Lavoro di Ravenna è avvenuta a conclusione di due giornate di lavori che ha visto gli interventi di oltre 200 tra delegate e delegati e rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni e degli enti locali.

«Sono state due giornate intense e ricche di interventi – ha commentato Marinella Melandri al termine del congresso – che hanno dato il senso profondo della voglia di partecipazione e di voler dare un contributo all’elaborazione degli obiettivi della Cgil territoriale. Abbiamo di fronte a noi sfide contingenti e di prospettiva. È urgente individuare strumenti per combattere l’inflazione e il caro vita, con l’intervento del Governo e rilanciando la contrattazione collettiva nazionale. Sul fronte della sicurezza sul lavoro, la Cgil di Ravenna ha deciso di costituirsi parte civile in tutti i processi per eventi mortali. Lo faremo perché ogni decesso in conseguenza di lavoro o di alternanza scuola lavoro, come accaduto più volte, rappresenta una ferita insanabile per il sindacato, ma anche perché in questo modo, attraverso l’accesso agli atti processuali, è possibile acquisire informazioni utili nella contrattazione e per la prevenzione. Altre sfide fondamentali da affrontare riguardano le pensioni, con la necessità di modificare il meccanismo introdotto dalla Monti-Fornero, e la transizione ecologica, che riguarda tutti ma in particolare Ravenna che si candida a un ruolo da protagonista».

Il 2022 dell’ufficio Dogane: un’irregolarità ogni 10 verifiche su container

Fra l’altro, l’Agenzia che effettua controlli sulle banchine ha esaminato i carichi di grano di 12 navi dall’Ucraina, per accertare l’assenza di radioattività

Agenzia Dogane Controlli Porto

Ogni dieci verifiche sui container in arrivo al porto di Ravenna emerge una violazione della normativa comunitaria sulla sicurezza dei prodotti (in particolare giocattoli), sulla contraffazione o sulla tutela del Made in Italy.
È la statistica che emerge dall’attività 2022 dell’ufficio di Ravenna dell’Agenzia dogane e monopoli.

Sono state effettuate circa 850 verifiche attraverso l’uso di apparecchiature scanner che permettono l’analisi del contenuto dei container senza svuotarli. L’attività dei funzionari ha portato a 80 verbali di sequestro di merci.
Sono state inoltre effettuate verifiche straordinarie su dodici navi provenienti dai porti dell’Ucraina al fine di accertare la qualità della merce e l’assenza di radiazioni sul carico, quest’ultimo controllo reso possibile in tempo reale grazie alla presenza in campo del laboratorio mobile in dotazione alla direzione territoriale per l’Emilia-Romagna e Marche.

Nell’anno l’ufficio ha assicurato introiti per le casse dello Stato pari a un miliardo e 48 milioni di euro di tributi doganali, quasi raddoppiando gli introiti del 2021, che ammontavano a 645 milioni di euro. Per la provincia di Ravenna gli introiti accertati in ambito accise ammontano a 700 milioni di euro, di cui 680 milioni per accise sui prodotti energetici, quasi sette milioni di euro per accise sui prodotti alcolici e la restante parte introiti per accisa su energia elettrica, gas naturale e imposte di consumo su oli lubrificanti. I controlli effettuati nello specifico settore del regime delle accise hanno portato all’accertamento di maggiori diritti per un milione e 62mila euro oltre alle relative sanzioni amministrative.

Il terminal crociere è stato meta di approdo di 106 navi con movimentazione di quasi 200mila passeggeri provenienti da ogni parte del mondo. I funzionari dell’ufficio doganale hanno garantito le attività istituzionali inerenti lo sbarco e l’imbarco dei passeggeri, nonché la prestazione dei servizi doganali legati all’approvvigionamento delle navi.

«Per turismo e costruzioni esaurito il rimbalzo, priorità i temi energetici»

Le valutazioni sul 2023 di Bozzi (Confindustria Romagna): «speriamo sia l’anno buono per l’eolico offshore, le rinnovabili meritano la stessa urgenza indirizzata alle fonti tradizionali»

Rimini, 23/11/2021; Assemblea Confindustria Romagna ©Riccardo Gallini/GRPhoto
Roberto Bozzi, presidente Confindustria Romagna

Come sarà il 2023 per l’economia del territorio? Ecco le valutazioni e previsiono di Roberto Bozzi, presidente di Confindustria Romagna.

In base agli ultimi aggiornamenti da vostri studi e previsioni, che numeri vi aspettate per i principali indicatori eco- nomici su base provinciale?
«Stiamo raccogliendo proprio in questi giorni i dati relativi al secondo semestre, ma aumenta il rischio di stagnazione: nonostante il prezzo del gas stia scendendo e il caro energia sia mitigato dagli interventi del Governo, ci sono i segnali di una frenata generalizzata; ci attendiamo che l’inflazione ancora alta frenerà i consumi, mentre il rialzo dei tassi si sta accentuando e peserà sui bilanci».

Quali sono gli interventi o investimenti pubblici più attesi per il 2023 che potrebbero avere maggiore ricaduta positiva sul territorio?
«Tutti quelli che riguardano il distretto energetico e portuale: il rigassificatore, il progetto dell’hub, la ripresa delle estrazioni, la captazione e stoccaggio di CO2 e tutti gli interventi previsti dal Pnrr. Il 2023 sarà il vero banco di prova per il nuovo esecutivo».

Ci sono progetti particolarmente significativi da imprese private ravennati che arriveranno a una realizzazione nel 2023?
«Purtroppo i tempi di realizzazione dei progetti privati non dipendono solo dai privati: speriamo, per citare quello più atteso, che sia l’anno decisivo per l’eolico offshore di Agnes. Occorre accelerare con decisione sulle fonti rinnovabili, innalzarle allo stesso carattere d’urgenza con cui sono state affrontate le fonti tradizionali nel decreto gas release».

Per quale settore economico si prospetta un anno più favorevole e per quale settore invece ci saranno più difficoltà?
«Gli indicatori sono al ribasso, anche riguardo la domanda; il turismo, esaurito il rimbalzo, potrebbe spingere meno in inverno, come già le costruzioni in estate. Non sarà un anno semplice per nessuno».

Quali casi o temi concreti vorreste che fossero in cima all’agenda della politica locale e nazionale per quest’anno? In altre parole, di cosa dovrebbe occuparsi con urgenza chi governa?
«A rischio di risultare monotematico: l’energia in tutte le sue forme e declinazioni. Dalle comunità energetiche alle infrastrutture necessarie, fino agli aspetti tecnologici e logistici. C’è tanta carne al fuoco, ora occorre una grande dose di concretezza e priorità cristalline per non perdersi e riuscire a scaricare a terra il tutto, perché è un tema trasversale da cui a cascata dipendono tutti gli altri».

In chiusura una rapida occhiata al passato, per avere un inquadramento di quello di partenza. Il 2022 appena concluso, come è stato per l’economia ravennate? Ci sono stati risultati inaspettati in positivo e/o in negativo?
«Ci sono state più luci che ombre: siamo abituati alla combattività del tessuto produttivo, ma visto l’inanellarsi si congiunture avverse, dalla pandemia alla guerra, la tenuta è stata sorprendente. Anche nel 2022 si è riusciti a guardare avanti, senza arroccarsi in difesa: abbiamo visto l’avvio di nuovi impianti come Orion e Alma Petroli, importanti acquisizioni come Marcegaglia e Gruppo Martini, alleanze strategiche come Rosetti Marino e Sgr, solo per citare alcuni investimenti. Il porto ha segnato un anno record. E le aziende, anche nell’emergenza, non hanno mai perso di vista l’orizzonte della sostenibilità ambientale, economica e sociale, hanno proseguito il rapporto con le scuole del territorio e il campus universitario, hanno aiutato collaboratori per fronteggiare il caro-bollette con premialità anche importanti».

Stime economiche: Valore aggiunto in provincia in crescita solo dello 0,1%

Per le stime del Centro Studi di Unioncamere Emilia-Romagna per l’anno prossi- mo, a causa del deteriorarsi degli scenari economici, il valore aggiunto in provincia di Ravenna nel 2023 dovrebbe crescere dello 0,1 percento. Il tasso di disoccupazione si dovrebbe attestare al 4,8 percento (5,1 in Emilia-Romagna e 8,4 in Italia).

Francesca Proia e il suo “Trascorritoio” ai sabati del bar Moog

Appuntamento il 14 gennaio con l’autrice sul suo romanzo, in dialogo con Danilo Conti, nel locale di vicolo Padenna

Trascorritoio Francesca ProiaÈ la scrittrice, danzatrice e insegnante di yoga, Francesca Proia la protagonista del decimo incontro della rassegna “I sabati del Moog” curata da Ivano Mazzani, in programma sabato 14 gennaio, alle ore 18, al Moog Slow Bar di vicolo Padenna 5 a Ravenna. L’autrice presenta il suo recente romanzo Trascorritoio, in dialogo con il regista e attore Danilo Conti con cui condivide attività artistiche.

Trascorritoio racconta di Tacita, un’attrice dalla mente complessa e un burrascoso rapporto con la sorella Tundra. Una furiosa lite in famiglia la spinge lontano, al museo di Prato dove l’esperienza artistica è spirituale nel “Trascorritoio”, un allegorico corridoio, opera d’arte di un artista brasiliano, che guiderà la donna lungo un percorso fatto di muri, ombre e memoria. Passo dopo passo, Tacita cerca di sciogliere i nodi irrisolti della sua vita, intraprendendo un viaggio alla ricerca della propria luce, di una nuova forma di sé.

Francesca Proia è nata a Ravenna nel 1975. Si è laureata in conservazione dei beni musicali all’Università di Bologna, è coreografa, danzatrice, autrice, esperta e maestra della disciplina yoga. Nel 2018 ha fondato  “Vasi Comunicanti, scuola di alta formazione e ricerca yoga. Ha pubblicato Declinazioni yoga dell’immagine corporea (Titivillus, 2011), La strada collettiva (Il Vicolo, 2015), La cultura del respiro. Piccola guida yoga del signor Pranayama (Edizioni del Girasole, 2017) e la raccolta di Poesie indigene alla Terra (Il Vicolo, 2018) il romanzo Trascorritoio (Voci Parlanti, 2021), Yoga. La scomposizione delle tecniche come strumento per ritrovare una pratica di vita (Astrolabio – Ubaldini, 2022)

Danilo Conti, artista e performer ravennate, nel 1990 ha fondato il Teatro Naku insieme alla scrittrice e regista venezuelana Sonia Gonzales: il gruppo realizza performance con oggetti, pupazzi e con tecniche di teatro nero, fra cui Angelo (segnalazione speciale Premio Eti Stregagatto e Eti Scenario). Nel 1998 ha fondato il gruppo TCP Tanti Cosi Progetti, insieme all’attrice e performer Antonella Piroli.
Il gruppo, co-prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri, realizza spettacoli che segnano la storia del teatro per ragazzi in Italia, fra cui Un castello di carte (Premio Speciale Eti Stregagatto), I tre porcellini (premio speciale Eti Stregagatto) e molti altri. Con TCP lavora anche a performance e cortometraggi conseguendo premi nazionali.
Come regista ha collaborato con il Teatro degli Accettella di Roma e con la compagnia belga Taptoe di Gent. Come danzatore ha lavorato con la compagnia di Monica Francia e collabora stabilmente con la danzatrice Francesca Proia, mentre, come attore, si è esibito in numerose produzioni di teatro e cinema sotto la direzione di Maria Martinelli, Gianfranco Tondini, Gerardo La Mattina, Edo Tagliavini.

Cerviaman: raccolti 25mila euro per aiutare Azzurra, affetta dalla sindrome di Rett

La squadra gialloblù che ha partecipato all’Ironman ha presentato i traguardi raggiunti nel 2022. Nel 2023 raccolta fondi per un ragazzo affetto da tetraplegia e una collaborazione con le scuole elementari per diffondere i valori sportivi

CerviamanA settembre del 2022 la squadra Cerviaman ha partecipato per la prima volta all’Ironman di Cervia per promuovere una raccolta fondi per aiutare Azzurra, una ragazza cervese affetta dalla sindrome di Rett, e l’Airett (Associazione Italiana Rett). L’iniziativa ha permesso di raccogliere 25mila euro, anche grazie mille magliette vendute. Sono stati presentati, alla Darsena del Sale di Cervia, i risultati raggiunti nel 2022 e i nuovi progetti in programma nel 2023 per il gruppo Cerviaman, ideato da Roberto Bagnolini e Matteo Tarroni.

Silvia Giambi, mamma di Azzurra, ha spiegato come saranno destinati i 25mila euro raccolti: «Diecimila ad Airett per i progetti a favore delle cosiddette “ragazze dagli occhi belli”, cinquemila euro ad “Anffas” Cesena e i restanti diecimila euro verranno usati per l’acquisto di una nuova carrozzina per Azzurra che risponda alle sue esigenze posturali e a materiale per allestire una sorta di mini palestra in casa in modo da avere sempre la possibilità di mantenersi in allenamento».

Raggiunto questo traguardo, nel 2023 i Cerviaman hanno l’obiettivo di aiutare Filippo, un ragazzo cervese affetto da tetraplegia.

Cerviaman 2Ma i Cerviaman non si occupano solo di progetti solidali. L’obiettivo è anche quello di diffondere i valori dello sport. Per questo nel 2023 si punta ad avviare una collaborazione con le scuole elementari del territorio per sensibilizzare i più piccoli.

«Per noi, dopo cinque anni, è un traguardo che non avremmo mai pensato di raggiungere. È nato tutto per caso, e negli anni – hanno commentato gli ideatori Bagnolini e Tarroni – il gruppo è cresciuto sempre di più diventando ufficialmente una squadra, rappresentando la città di Cervia in Italia e nel mondo».

Durante la conferenza, sono intervenuti anche il sindaco di Cervia Massimo Medri, l’assessora allo Sport e alle Pari Opportunità Michela Brunelli e il presidente Polisportiva “Saline Romagna” Marco Casetti.

Giorno della Memoria: a Cotignola lo spettacolo su Gino Bartali

La rappresentazione, dal titolo “Gino Bartali eroe silenzioso”, in scena al Binario sabato 21 gennaio in doppia replica, al mattino per le scuole alle 21 per il pubblico

Una pedalata di 180 chilometri tra Firenze e Assisi, andata e ritorno, salita e discesa, per salvare la vita a centinaia di ebrei. Questa è la storia di Gino Bartali, eroe del ciclismo, che verrà portata in scena sabato 21 gennaio al teatro Binario di Cotignola (viale Vassura 18/a), in doppia replica: al mattino in esclusiva per le classi terze della scuola media di Cotignola e alla sera (ore 21) aperta a tutti.

L'attrice Alessandra Merisio Nei Panni Di Gino Bartali(1)

Lo spettacolo è organizzato nell’ambito delle iniziative dedicate al Giorno della memoria e l’anteprima dedicata agli studenti riflette la volontà dell’Amministrazione comunale di coinvolgere, attraverso il teatro, le giovani generazioni nella custodia e nella valorizzazione della memoria.

L’appuntamento è organizzato dall’associazione Cambio Binario, in collaborazione con il Comune di Cotignola e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. Lo spettacolo, prodotto dalla compagnia Luna e GNAC Teatro  vedrà in scena Alessandra Merisio nei panni di Bartali, diretta dalla regista Carmen Pellegrinelli.La sceneggiatura è tratta dal libro “La corsa giusta” di Antonio Ferrara. La visione è consigliata ad un pubblico di età minima di 11 anni.

Il titolo dello spettacolo, “Gino Bartali eroe silenzioso”, vuole ricordare soprattutto una vicenda in particolare, quella della staffetta tra Umbria e Toscana, tenuta nascosta dal protagonista stesso fino al termine della sua vita perché «il bene lo si deve fare, ma non lo si deve dire, che se lo dici si sciupa».

A soli 24 anni, Bartali incarna il ciclismo eroico degli anni ’30. Protagonista assoluto, ha un grande sogno: vincere Giro d’Italia e Tour de France nello stesso anno. Ma la storia, dominata in quegli anni dal Fascismo, entra con prepotenza nelle vite di chiunque, cambiando per sempre anche la sua carriera. La sua vita sportiva viene piegata ai voleri e alle mire del duce, che vede in lui l’ambasciatore azzurro del fascismo nel mondo; ma Bartali non ci sta, ed è qui che inizia la pagina meno nota della vita di «Ginettaccio».

Una vita che scorre, quella di Bartali, dalle prime timide gare alle vittorie del Giro d’Italia, al dolore dato dalla morte del fratello, fino al successo al Tour de France, da un regime che lo vorrebbe come ambasciatore del Fascismo a un Paese che pare voltargli le spalle per non aver pubblicamente ringraziato il duce. Il racconto di un uomo dal linguaggio diretto, sincero e insieme capace di scelte forti, dettate da una passione che, quando la storia diviene ancora più crudele, può inaspettatamente farsi strumento a servizio degli altri. Perché la bici, straordinaria in gara, lo diviene ancora di più se utilizzata per salvare delle vite: e così Gino prende parte a una rete clandestina messa in piedi dall’arcivescovo di Firenze Elia Angelo Dalla Costa e sfreccia sulle strade di Toscana e Umbria in una staffetta di centinaia di chilometri per portare, nascosti sotto al sellino, documenti falsi per intere famiglie di ebrei. Una corsa giusta guidata dalla speranza che il mondo cambi e ritrovi il suo senso.

Ingresso intero 14 euro, ridotto 12 euro (fino ai 26 anni e over 65). Per ulteriori informazioni e prenotazioni: telefono 373 5324106, mail info@cambiobinario.it, oppure sulla pagina Facebook di Cambio Binario.

La materna “Buon Pastore” si sposta in via Pavirani, al suo posto un nuovo nido

Da aprile la scuola dell’Infanzia occuperà una parte dell’edificio della primaria “Torre” nel quartiere San Biagio. Il nuovo plesso alla Zalamella sarà finanziato dal Pnrr

Scuole InfanziaLa sede della scuola dell’infanzia “Buon Pastore” a Ravenna verrà trasferita il prossimo aprile da via Canalazzo (quartiere Zalamella) a via Pavirani (quartiere San Biagio) in alcuni locali ristrutturati all’interno dell’edificio che già ospita la scuola primaria “Torre”.

L’ingresso della primaria resta quello di via Pavirani 15, mentre la materna sfrutterà l’ingresso secondario, posto sul lato destro della scuola al civico 19, da dove attualmente escono gli alunni che frequentano il post scuola e che ha l’affaccio sul giardino.

Il trasferimento rientra nel piano per aumentare il numero di posti nido in città: la struttura che oggi accoglie la Buon Pastore verrà abbattuta per fare un nuovo asilo da cinquanta posti con fondi del Pnrr.

Dalla scuola “Buon Pastore” ricordano alle famiglie che sono aperte le iscrizioni per l’anno scolastico 2023-24 e che le domande possono essere inviate via e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica RAIC824004@istruzione.it, o consegnate in modalità cartacea alla sede della segreteria scolastica in via Cilla 8. Il modello della domanda di iscrizione è reperibile sul sito al seguente sito dell’istituto comprensivo www.icdamiano.edu.it.

Il cartellone delle proiezioni di gennaio per la rassegna Cinema Palazzo Vecchio

Si parte sabato 14 e domenica 15 con “Le otto montagne”, si chiude con  “Hometown – La strada dei ricordi” in occasione del Giorno della Memoria

Cinema Palazzo Vecchio 22La rassegna Cinema Palazzo Vecchio di Bagnacavallo (piazza della Libertà, 5), gestita dal Cinecircolo Fuoriquadro per il Comune, prosegue con nuove proposte per la restante parte di gennaio.

Sabato 14 e domenica 15 è in programma “Le otto montagne”, diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch. Tratto dall’omonimo libro di Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega nel 2017.

Per la rassegna “Il Cinema Ritrovato”, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, mercoledì 18 verrà proiettato “Lost Highways – Strade Perdute” di David Lynch, restaurato in 4K.

Il film del fine settimana successivo sarà invece la commedia “Tre di troppo” di Fabio De Luigi, in programma venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 (domenica in proiezione anche alle 16).

Mercoledì 25 gennaio tornerà la rassegna “Il Cinema Ritrovato” con le pellicole del grande Buster Keaton, “One Week” (codiretto da Eddie Cline – 1920) e “Sherlock Jr.” (1924).

Si proseguirà poi, per il weekend 27-30 gennaio, con “Whitney – Una voce diventata leggenda” di Kasi Lemmons, film che racconta la vita e la carriera di Whitney Houston.

Infine, martedì 31 e in replica mercoledì 1 febbraio, in occasione del Giorno della Memoria, verrà proiettato “Hometown – La strada dei ricordi” di Mateusz Kudla e Anna Kokoszka-Romer, con Roman Polanski e Ryszard Horowitz.

Biglietti: 7 euro (intero) e 5 euro (ridotto under 14, over 60, studenti universitari, libreria Alfabeta). Le proiezioni serali hanno inizio alle ore 21.

“Il Velo di Classe” torna esposto al museo Nazionale con un nuovo allestimento

Sarà visibile dal 18 gennaio: alle 17 verranno presentati i risultati delle indagini di restauro sul manufatto altomedievale che fu custodito per secoli dai monaci di Classe

Svelare Il VeloNuovo allestimento per il Velo di Classe, manufatto tessile altomedievale di grande importanza, che torna esposto al museo Nazionale di Ravenna. Sarà visibile da mercoledì 18 gennaio: alle 17 saranno presentati i risultati delle indagini eseguite sul manufatto e poi sarà possibile vederlo. I materiali del Velo sono stati studiati dal punto di vista chimico utilizzando sofisticati strumenti analitici, quali le tecniche di imaging iperspettrale e di microscopia infrarossa.

Il Velo di Classe è formato da tre frammenti provenienti da un tessuto liturgico con ricami che raffigurano santi e vescovi veronesi. Riutilizzato per decorare un paramento sacro, fu custodito per secoli dai monaci di Classe e arrivò poi al museo Nazionale di Ravenna.

Il precedente restauro, realizzato negli anni ’90 ha garantito un buono stato di conservazione generale. Tuttavia l’allestimento precedente aveva prodotto un forte schiacciamento dei filati metallici del ricamo, con un appiattimento della lamina d’oro sulla quasi totalità della superficie.

«Abbiamo deciso, appena le risorse economiche ce lo hanno consentito – afferma la direttrice Emanuela Fiori -, di avviare un nuovo progetto conservativo ed espositivo. Il compito di verifica e riallestimento è stato affidato alle professioniste di Rt Restauro Tessile, che hanno riproposto soluzioni tecnologiche di avanguardia, già sperimentate con successo per i tessuti provenienti dalla tomba di San Giuliano».

«Nell’occasione – prosegue il dirigente Giorgio  Cozzolino – si è deciso di eseguire approfondite indagini diagnostiche, per saperne di più sulla composizione di questo straordinario manufatto. Una domanda intrigante è senz’altro quella che riguarda i materiali che lo compongono». Si sono impegnati a rispondere al quesito il laboratorio di Scienza e Tecnologia per i Beni Culturali “Cesare Gnudi” della Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna e il Laboratorio di Microchimica e Microscopia per i Beni Culturali dell’Università di Bologna, che da anni collaborano in ambito di ricerca sui Beni Culturali.

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