sabato
16 Agosto 2025

Mai così poche auto immatricolate in provincia di Ravenna nel 2022

Nei primi nove mesi del 2022 risultati peggiori anche rispetto al 2020 del lockdown. Una su tre è ibrida o elettrica. Il marchio più venduto è Peugeot

Mercato Auto

Il 2022 in provincia di Ravenna sarà ricordato come l’anno in cui si sono vendute meno auto della storia, perlomeno dal 1990 in avanti.
A fine anno, infatti, per la terza volta negli ultimi 33 anni non si riuscirà a raggiungere la soglia delle 10mila vetture immatricolate, restando anche ampiamente sotto ai dati del primo anno Covid, con le vendite nei mesi di marzo e aprile che furono praticamente azzerate a causa del lockdown. Il 2020 chiuse con 9.653 immatricolazioni, circa duecento in più rispetto al 2014, che restava il peggiore anno dal 1990 in avanti.

Il record negativo sarà però battuto in questo 2022: nei primi 9 mesi infantti sono state immatricolate in provincia di Ravenna solo 5.928 auto nuove contro le 7.500 circa del 2021, le 6.564 del 2020 e le quasi 10mila, invece, del 2019 pre Covid. Quest’ultimo mese, al 25 ottobre, le nuove immatricolazioni erano sotto le 500 unità ed è quindi facile immaginare che a fine anno per la prima volta non si raggiungerà neppure la soglia delle 9mila auto nuove. Un risultato frutto di una serie di eventi negativi, tra cui anche la difficoltà di reperire i materiali e i ritardi nelle consegne.

Per quanto riguarda i marchi, in questi primi nove mesi il più venduto è Peugeot che con 539 vetture immatricolate supera Volkswagen (505) mentre sul terzo gradino del podio troviamo, forse non così tanto a sorpresa, Dacia, marchio molto attento al prezzo del gruppo Renault, che ha immatricolato 475 auto nei primi nove mesi in provincia di Ravenna, più anche della Fiat.

Per quanto riguarda l’alimentazione, continua il boom dell’ibrido che nel 2022 rappresenta il 30 percento di tutte le auto complessivamente immatricolate nel Ravennate, in crescita rispetto al 26 percento del 2021 e soprattutto al 10 percento del 2020. Cresce anche il mercato dell’elettrico, che rappresenta però ancora una percentuale residuale: in questi primi nove mesi del 2022 le 213 auto elettriche immatricolate sono solo il 3,6 percento del totale (nel 2021 erano il 3,4 percento, mentre nel 2020 solo un’auto su cento).

Mobilità elettrica: nel capoluogo ci sono 118 prese di ricarica

Attualmente nel comune di Ravenna ci sono 55 colonnine per ricarica di autoveicoli elettrici che corrispondono a un totale di 118 prese di ricarica a servizio di 102 stalli riservati alle auto elettriche. Di queste 8 colonnine sono già di tipo “fast”. È stato superato il target proposto dal Piano urbano mobilità sostenibile (Pums). Presto si aggiungeranno altre infrastrutture già concordate con i privati firmatari dei protocolli con l’Amministrazione arrivando a 86 infrastrutture con 180 punti (prese) per la ricarica che serviranno 164 parcheggi. A regime saranno soddisfatti i target stabiliti dalla legge 120 del 11 settembre 2020: almeno un punto di ricarica ogni mille abitanti.

Alcune postazioni di ricarica sono di proprietà comunale (con finanziamenti Regionali) e l’appalto di fornitura comprendeva anche installazione e gestione per 8 anni. Altre sono di proprietà di soggetti privati che, in base a specifici accordi, installano a loro spese infrastrutture che rimangono di loro proprietà e le gestiscono. Sul territorio sono inoltre presenti infrastrutture, installate e gestite da soggetti privati, situate in parcheggi priva- ti ad uso pubblico di centri commerciali, parcheggi privati di strutture ricettive o all’interno di stazioni di servizio.
Il Comune sta pensando alla redazione del Piano di settore della mobilità elettrica che conterrà indicazioni sulla mobilità e sulle infrastrutture di ricarica e sulla loro localizzazione.

A Lugo inaugurato il corso di laurea in Meccatronica con 28 iscritti

Nel centro ricerche Unitec un corso triennale orientato a formare figure in linea con gli indirizzi imprenditoriali delle aziende romagnole

Laurea Meccatronica Lugo

Lugo è ufficialmente una delle sedi dell’università di Bologna. Con una cerimonia di inaugurazione il 22 ottobre si è aperto il primo anno accademico del nuovo corso di laurea professionalizzante in Meccatronica nei locali del centro di ricerca Unitec, costruito dove una volta si trovava l’ex cooperativa Iter.

Le lezioni sono iniziate il 19 settembre con 28 iscritti su 30 posti disponibili, provenienti da tutta la Romagna. Il percorso di studi è specificatamente pensato per rispondere alle esigenze delle aziende del territorio. Le stesse imprese sostenitrici svolgono un ruolo chiave in più momenti del percorso.
Rispetto ai corsi di laurea tradizionali, Meccatronica prevede che buona parte dei crediti formativi siano acquisiti attraverso attività di tirocinio e attività labo- ratoriali. In particolare, dei 180 crediti complessivi previsti dal percorso, 51 sono dedicati a tirocinio e 48 ad attività di laboratorio. Il piano didattico punta a formare un profilo professionale con spiccata opera- tività in compiti di supervisione, mantenimento e miglioramento di impianti di media/alta complessità che si caratterizzano per aspetti trasversali all’ingegneria dell’automazione, elettrica, elettronica, informatica e meccanica.
Il centro ricerche di Unitec sarà poi affiancato da un centro servizi di 1800 mq, in fase di realizzazione, dove saranno presenti una mensa, palestra, una sala relax, una sala lettura e una foresteria.

Quando la street art diventa mosaico, per ridimensionare l’effimero

Musivaria e gli effetti di un riuscito connubio creativo, in mostra fino al 13 novembre allo spazio Bonobolabo di Ravenna

Musivaria Mosaici Alfano
Musivaria, ritratti di donna da Roberto Alfano

Che succede quando il mosaico con la sua nobile tradizione, antichità e lentezza esecutiva, incontra la street art, ovvero un linguaggio contemporaneo, veloce e per sua natura del tutto effimero? Gli strani effetti di questo riuscito connubio – paragonabile come idea al paradosso di Achille e la tartaruga – sono visibili nella mostra “Traduzioni urbane” a cura di Marco Miccoli, organizzata presso lo spazio Bonobolabo Temporary Art Gallery, in via degli Ariani a Ravenna.

I mosaici esposti – tratti da opere di artisti italiani ed europei legati al mondo dell’arte urbana – sono stati eseguiti da due mosaiciste friulane di talento, Donatella Garabello e Silvia Angeletti, titolare e responsabile dello studio Musivaria, che hanno operato su disegni e progetti di street artist italiani e del mondo come 2501, Alberonero, Alfano, Alice, Andreco, Bartocci, Ciredz, Kerotoo, Seikon, Snik, Styleone e Martin Whatson.

È il caso di affermare che finalmente la Biennale di Ravenna ha rivolto l’attenzione all’opera di un laboratorio artistico che ha base a Udine, legato quindi alla scuola di Spilimbergo, tradizionalmente vissuta come la più fortunata fra le antagoniste della tradizione musiva ravennate. In passato, lo studio friulano (fondato nel 1999) ha lavorato qualche anno per conto terzi con la società ravennate Sicis e recentemente ha intrapreso questo progetto, poi sviluppato anche in collaborazione con Bonobolabo.
Garabello e Angeletti hanno così dato avvio a una nuova strada per il rilancio del mosaico di traduzione, ricercando un progetto inedito, sperimentale, che fosse affine ai linguaggi più contemporanei come la street art. Un linguaggio condiviso per leggerezza, colore, sperimentazione e per l’abitudine a interagire in contesti sociali e pubblici.

Presi i contatti con Londra e alcuni protagonisti della street art internazionale, Musivaria ha intrapreso le prime collaborazioni definendo nel corso del tempo un metodo di work in progress con caratteristiche che sono state poi mantenute nel lavoro più maturo. Il modo di operare ormai consolidato si basa sulla relazione continua fra autori e traduttrici, coinvolti in un dialogo alla pari che permette di confrontarsi e rispettare nella traduzione il valore e le caratteristiche della poetica degli originali. Nel processo di lavoro infatti, i contatti rimangono attivi, le varie fasi di traduzione vengono costantemente monitorate dagli autori degli originali che possono chiedere modifiche in corso d’opera. Esiste quindi una sorta di affidamento fiduciaro fra le due parti che viene conquistato grazie agli esiti – sorprendenti, a detta degli stessi autori degli originali – e a un adattamento della tecnica musiva a ogni singolo autore, in modo da evitare ogni tipo di omologazione e ottenere il maggior rispetto possibile dell’originale. Nel tempo, le sperimentazioni si sono modificate in un processo di lavoro consolidato che evidenzia i tratti condivisibili fra autori e mosaiciste: la seduzione degli aspetti sperimentali del lavoro, l’abitudine da parte degli street artisti al lavoro in partnership e al passaggio da un linguaggio all’altro, dalle bombolette alla performance, dal fumetto alla grafica o al video.

La domanda centrale del progetto è quindi una: perchè artisti giovani e abituati a un’arte effimera, veloce, mutevole, hanno sentito la necessità di vedere tradotti i propri lavori a mosaico? Una risposta possibile deve considerare come questa tecnica antica, fortemente storicizzata, rimanga comunque considerata un linguaggio di nicchia; e questo nonostante i successi e la forte presenza del mosaico nel mondo contemporaneo. Utilizzato nel’Art Nouveau e poi dai grandi muralisti messicani, tornato in auge grazie agli artisti italiani degli anni ’30 e ’80 del Novecento, rilanciato brillantemente negli ultimi 20 anni, al di fuori dei grandi centri di creazione come Ravenna o Spilimbergo il mosaico viene ancora percepito come opera elitaria e linguaggio marginale.
Da qui il tentativo riuscito della collaborazione fra Musivaria e Bonobolabo di modificare questa percezione aprendo a un mercato giovane e sperimentale che condivide in questo modo le caratteristiche dell’arte urbana. Oltre a questo, il progetto risponde anche al bisogno dei giovani street artisti di ottenere una maggiore permanenza del proprio lavoro, una maggiore aura valoriale: la permanenza e nobiltà che il mosaico riesce a garantire sono i dispositivi che ridimensionano l’effimero dei linguaggi dell’arte urbana, rispondendo al legittimo desiderio dei giovani di lasciare un forte segno autonomo sul proprio tempo.

“Traduzioni urbane”, fino al 13 novembre – Ravenna, Bonobolabo Temporary Gallery, via degli Ariani 16A Orari: giovedì 10-13, venerdì, sabato e domenica 10-13 e 15:30 -18:30.

Dal capodanno celtico al “Lughino”, gli eventi di Halloween in provincia

Per la prima volta iniziative anche in centro a Ravenna. Ecco la nostra guida ai tre giorni di paurosi divertimenti per grandi e piccoli

Halloween Ravenna Centro

Confermato il “Capodanno Celtico” a Riolo Terme, tra le novità invece una festa a tema in centro a Ravenna e a Lugo il nuovo format “Lughino Allouino”, con diversi eventi nella Rocca Estense. Ecco una panoramica sulle principali iniziative in spazi pubblici organizzate per festeggiare Halloween, e il ponte di Ognissanti, in provincia.

Ravenna. Le vie e le piazze del centro diventeranno il teatro di una festa pensata per bambini e famiglie. Lunedì 31 ottobre, dalle 16.30 alle 20, un pomeriggio di giochi e scherzi, con mostri e maschere spaventose che animeranno le vie del centro tra esibizioni e sketch grazie agli allievi dei corsi di recitazione, danza e musical della scuola lughese Centro Studi Danza. E proprio i mostri regaleranno, per tutto il pomeriggio, caramelle ai bambini offerte dai negozianti affiliati al comitato “Spasso in Ravenna”. Negli stessi punti vendita del centro storico i mostri potrebbero “nascondersi” tra le vetrine e negli spazi dei commercianti. In piazza del Popolo l’associazione Tralenuvole proporrà laboratori artistici per coinvolgere i più piccoli ed organizzerà una caccia al tesoro dal titolo “Halloween in piazza” (prenotazioni a info@associazionetralenuvole.it e 370 3083416).

Halloween MarionettaTorna anche il doppio appuntamento per famiglie all’Almagià in darsena di città, nell’ambito della rassegna “Le Arti delle Marionette”. Domenica 30 ottobre alle ore 17, fantasmi innamorati e spettri danzanti saranno i protagonisti dello spettacolo PuPazzi d’amore della compagnia All’InCirco Teatro. Uno spettacolo adatto a tutta la famiglia che mescola diverse tecniche del teatro di figura. Lunedì 31 ottobre a partire dalle 17 si terrà invece la “Cena delle Streghe”: per l’occasione lo spazio dell’Almagià si trasformerà in un ristorante da incubo, dove i bambini dovranno cimentarsi in prove diverse e mettere in gioco la loro creatività. Si tratta di un gioco interattivo collettivo ispirato all’immaginario di Roald Dahl. Alla fine della festa i bambini partiranno dall’Almagià per fare “Dolcetto o scherzetto?” nel quartiere.
Un’occasione di socialità che si aggiunge come novità alla consolidata proposta di Mirabilandia, da tempo impegnata ad organizzare iniziative ad hoc su questo tema e che quest’anno nelle giornate del 29, 30 e 31 ottobre e 1 e 2 novembre presenta “Magic: the Dark Side”, uno show ideato e realizzato in esclusiva dal mago Antonio Casanova.
Restando nei dintorni del capoluogo, torna la grande festa di Borgo Montone, lunedì 31 ottobre, a partire dalle 18.30, con il caratteristico giro per le strade del paese animate per l’occasione, durante il quale sarà possibile bussare per chiedere “Dolcetto o scherzetto?”. Verrà anche organizzato un concorso a premi per gli addobbi più belli o originali. Sarà presente anche un punto ristoro. Gli organizzatori sono alla ricerca di giovani volontari per fare paura lungo le strade del borgo (si può contattare il numero 349 4252573).
Tra le altre, molteplici, iniziative nelle frazioni ravennati, da segnalare a Porto Corsini, lunedì 31 ottobre, una sfilata paurosa in pineta con partenza dal parco di via Valle Giralda alle ore 16.30.
Tra le iniziative di Halloween nel comene di Ravenna, merita una segnalazione quella del Museo NatuRa di Sant’Alberto, che organizza lunedì 31 ottobre alle ore 17 “Chi ha paura del Bosco Nero?”, una visita guidata in notturna all’interno della Pineta San Vitale dove adulti e bambini (di età superiore ai 6 anni) potranno scoprire cosa nasconde questo meraviglioso ecosistema: suoni misteriosi, animali in movimento e paesaggi nebbiosi. A fine passeggiata (lunga 3,5 km) saranno offerte bibite, caramelle, vin brulè e caldarroste cotte nel grande camino della Casa Pinetale

Cervia. Si festeggia Halloween in centro per quattro giorni. Da sabato 29 ottobre a martedì 1 novembre mercatini, giostre, laboratori, concerti, animazione. Piazza Garibaldi, piazza Pisacane e viale Roma saranno coinvolti da un intenso e ricco programma di eventi. In programma anche un’edizione speciale, domenica 30, di “A Spass par Zirvia”.

Capodanno Celtico Riolo TermeRiolo Terme. Il 30 e il 31 ottobre, come ogni anno torna il “Capodanno Celtico”, la più grande festa di Halloween organizzata nella provincia di Ravenna: per tutto il paese si troveranno ricostruzioni di antichi villaggi dei celti e dei loro riti. Il tema principale è sempre l’eterna lotta tra il bene e il male, con scontri di creature fantastiche e sfilate nelle vie del centro. Negli stand gastronomici si potranno assaggiare i cibi della tradizione e il vino locale, anche nella sua variante brulè. Saranno inoltre allestiti vari mercatini con prodotti della campagna e altri generi legati al tema celtico. Alle ore 24 circa del 31 ottobre ci sarà il suggestivo rogo del mostro nel fossato della Rocca e, per concludere la serata, i fuochi d’artificio all’interno del castello. Inoltre, alla Rocca di Riolo, il 30 e il 31 ottobre, è in programma “Maledizione”, una visita spettacolo per adulti dedicata alle antiche paure e ai riti che hanno caratterizzato le credenze popolari. I più piccoli, invece dal 30 ottobre al 1° novembre, potranno divertirsi con la “Junior Escape”, risolvendo enigmi e indovinelli per riuscire a trovare una via di fuga.

Brisighella. Lunedì 31 ottobre, dalle 18.30 alle 23.30, le strade del centro storico si movimenteranno con spettacoli, animazioni, mercatini e food truck. Dalle ore 23.30 after party con dj set all’ex con- vento dell’Osservanza.
Restando nel Faentino, da segnalare la festa alla Torre di Oriolo dei Fichi, con tanto di tensostruttura con giochi di legno e della tradizione, punto ristoro e dj-set. Dalle 21.15 visite notturne alla Torre con la Compagnia delle Ventirose che riporterà in vita i protagonisti delle fiabe Disney.
Nella vicina Casola Valsenio, dalle 18 “dolcetto o scherzetto” con tanto di mappe che verranno consegnate in piazza Oriani. Dalle 20.15 un originale gioco dal vivo ”Il malefico progetto del prof”, con iscrizioni entro la mezzanotte del 30 ottobre. Alle 22.30 gran finale attorno al fuoco (dalle 18.30 attivi i punti di ristoro).

Lugo. Arriva un nuovo format nella città di Baracca, ribattezzato “Lughino Allouino”: dalle ore 16.30 alle 23 del 31 ottobre, appuntamento alla Rocca Estense con una festa nel castello per bambini, fatta di letture animate, musica e installazioni, laboratori di disegno, pupazzi, spettacoli di burattini e visite guidate nel giardino pensile.
Nella vicina Fusignano, festa a tema Harry Potter, il 31 ottobre, già dalle 16.30 tra piazza Corelli e parco Piancastelli, con anche il celebre (per i fan) torneo 3 Maghi…
Anche Conselice e Lavezzola si preparano a festeggiare. A Conselice sabato 29 ottobre cinema da brividi con la proiezione al Kartodromo del film di Halloween per bambini; lunedì 31 ottobre festa dalle 15; stessa ora per gli eventi al parco Falcone-Borsellino di Lavezzola.

Halloween FamigliaAlfonsine. Qui raddoppia l’appuntamento. Domenica 30 ottobre la festa comincia nel giardino di piazza Monti alle 14.30, con attività laboratoriali gratuite e con l’esposizione di disegni e racconti spaventosi. A seguire, dalle 16, in programma lo spettacolo del ventriloquo Nicola Pesaresi, con animazione e merenda e dal tardo pomeriggio punto gastronomico. Lunedi 31 ottobre la festa si sposta in piazza Gramsci e corso Matteotti: dalle 16 i bambini potranno giocare a “Dolcetto o scherzetto?”; alle 18.30 “Camminata dei morti viventi” con partenza da corso Matteotti; dalle 19 si potranno assaggiare piatti della tradizione.
Restanzo in zona, il Labirinto Sospeso e le serre dell’Azienda Galassi (via Roma 111) diventaranno la suggestiva location per spettacoli itineranti a tema zombie, sia domenica 30 che lunedì 31 ottobre dalle ore 18 (con possibilità di cenare).
A Bagnacavallo, tra gli altri eventi, il 30 ottobre alle ore 9.30, si terrà la “Corsa dla piligrena”, una podistica non competitiva di 7 km sull’argine del fiume Lamone. L’iniziativa, aperta a tutti, sarà vivacizzata dai numerosi partecipanti in costume a tema.
A Russi, infine, Halloween sarà preceduto fino al 30 ottobre dai food truck del cibo di strada, in piazza Farini. Domenica 30, in particolare, la festa sarà a tema “dolcetto o scherzetto” con addobbi e figuranti.

Ripartono i sabati del Moog, incontri tra cultura e “vivere sociale”

Esordio il 29 ottobre, nel locale di Ravenna, con gli animatori del Cisim di Lido Adriano. In programma venti incontri fino a primavera 2023

Moder Lanfranco Vicari Cisim
Lanfranco “Moder” Vicari

Riparte la rassegna di incontri “I sabati del Moog”, a cura di Ivano Mazzani, che accompagnerà il pubblico fino alla prossima primavera toccando, con una ventina di appuntamenti, i temi più disparati, con la cultura e le politiche culturali e sociali a fare da filo conduttore.
Tutti gli incontri sono alle 18 al Moog, locale di vicolo Padenna (da via Paolo Costa) in centro a Ravenna, a ingresso libero.

Si parte sabato 29 ottobre con un approfondimento dedicato al centro sociale e culturale Cisim di Lido Adriano, ossia “la cultura che incarna creatività e il vivere sociale”. A parlarne, i fratelli Vicari, Federica Francesca, vice presidente e direttrice organizzativa del centro, e Lanfranco “Moder”, direttore artistico del Cisim e noto rapper ravennate.
Cisim è un acronimo, sta per “Centro internazionale studi e insegnamenti mosaico”. La scelta è stata quella di mantenere il nome per un luogo che oggi ha modificato il suo utilizzo, trasformandosi da laboratorio di mosaico a spazio culturale. Ora è una “Casa del Popolo per Lido Adriano”. È un edificio pubblico, molto ampio, con grandi vetrate circondato da un giardino: pini, pioppi bianchi, tamerici, olivelle crescono sul terreno sabbioso. All’inizio è la casa del “Il Lato Oscuro della Costa”, collettivo di giovani rapper che vanta una notevole produzione artistica e  varii concerti dal vivo in tutta Italia.

Federica Francesca Vicari Cisim
Federica Francesca Vicari

Da anni il collettivo ha eletto Lido Adriano a proprio territorio d’appartenenza e ispirazione, per la sua universalità di periferia globale, mosaico di etnie che mantiene il concetto circoscritto di quartiere identitario. Dal 2010 il collettivo viene trasformato in associazione culturale, successivamente modificata in associazione di promozione sociale.
Lido Adriano in fondo è una polifonia di voci e destini e sta diventando un luogo in cui approfondire le ragioni e le urgenze del nostro tempo. E allora, come ha detto una ragazzina: «Per vivere a Lido Adriano bisogna farsi stranieri fra gli stranieri».

Di seguito il calendario degli incontri del Moog  programmati fino a fine anno.
Sabato 5 novembre focus sulla libreria Longo di Ravenna con l’editore e fondatore Alfio Longo, la libraia Angela Longo, e l’intellettuale ravennate Marcello Landi; sabato 12 novembre appuntamento con il fotografo Manuel Bravi; sabato 19 novembre si parla di danza d’autore e del festival Ammutinamenti con l’associazione Cantieri Danza; sabato 26 novembre appuntamento con l’editore Ivan Simonini che presenta, con l’autore Flavio Cassani, il libro Il Partito Comunista della provincia di Ravenna Fotostoria 1921-2021 (Il Girasole Edizioni 2021); sabato 3 dicembre al Moog ci saranno Edda Plazzi, psicoterapeuta-scrittrice; Loretta Merenda, ricercatrice e poetessa, e Loretta Corbara, attrice; sabato 10 dicembre si celebrano i 30 anni della compagnia teatrale Fanny & Alexander in un incontro con Chiara Lagani e Luigi De Angelis; sabato 17 dicembre l’attore Matteo Gatta legge Baldwin.

Differenziata porta a porta: novità a Solarolo, Casola e Castel Bolognese

Dal 31 ottobre si amplia il servizio domiciliare: altre 6.500 utenze coinvolte dal nuovo sistema

PlasticaPer tre comuni della provincia di Ravenna dal 31 ottobre 2022 cambia la raccolta rifiuti con l’introduzione o l’ampliamento del porta a porta: Solarolo, Castel Bolognese e Casola Valsenio. In totale circa 6.500 utenze tra privati e aziende.

A Solarolo la differenziata porta a porta interesserà 1.297 utenze (1.215 famiglie e 82 attività) del centro storico e delle zone residenziali, andando così a completare tutto il territorio comunale.

Il sistema attivato sarà di tipo misto, che prevede la raccolta domiciliare in giorni e orari prestabiliti di indifferenziato e organico e la raccolta stradale di plastica/lattine, vetro, sfalci/verde e carta/cartone. Per le utenze domestiche l’organico verrà raccolto il martedì e sabato, l’indifferenziato il giovedì e i presidi sanitari assorbenti il lunedì (servizio su richiesta). Per le attività l’organico verrà ritirato il martedì e il sabato (anche giovedì nel periodo estivo), l’indifferenziato il giovedì e verrà attivato un servizio di raccolta selettiva del cartone dal lunedì a sabato nel centro storico, il lunedì, mercoledì e venerdì nella zona residenziale. Sempre dal 31 ottobre la raccolta della carta in centro storico e nelle zone residenziali passerà a raccolta stradale.

Nella zona industriale e nel forese verrà mantenuto il porta a porta integrale già attivo, che prevede la raccolta domiciliare di tutti i rifiuti: si continueranno quindi ad utilizzare i contenitori già in dotazione ma cambieranno i giorni di raccolta, per cui è stato consegnato un nuovo calendario con le nuove istruzioni. Per le famiglie l’organico verrà raccolto il martedì e sabato, carta e cartone il sabato a settimane alterne, la plastica il giovedì a settimane alterne, il vetro il venerdì sempre a settimane alterne, l’indifferenziato il giovedì e i presidi sanitari assorbenti il lunedì (servizio su richiesta). Per le attività l’organico sarà ritirato il martedì, il sabato e il giovedì* (*nel periodo estivo), la carta il sabato, il cartone il lunedì, mercoledì e venerdì, la plastica il giovedì, il vetro il venerdì a settimane alterne e l’indifferenziato il giovedì.

 

A Castel Bolognese la raccolta porta a porta interesserà nello specifico 3.764 utenze (3.485 famiglie e 279 attività).

Nel centro storico e nelle zone residenziali del territorio comunale sarà attivato ex novo il porta a porta integrale, che riguarda tutti i tipi di rifiuti (indifferenziato, organico, carta, plastica/lattine e vetro). Per le famiglie l’organico verrà ritirato il lunedì e il giovedì, la carta/cartone il mercoledì a settimane alterne, la plastica/lattine il martedì a settimane alterne, il vetro il sabato a settimane alterne, l’indifferenziato il venerdì e i presidi sanitari assorbenti il lunedì, su richiesta. Per le attività la raccolta dell’organico si farà il lunedì e giovedì (anche sabato nel periodo estivo), la carta il mercoledì, il cartone a giorni diversificati a seconda della zona (da lunedì a sabato per il centro storico, martedì-giovedì-sabato per la zona residenziale), la plastica il martedì, il vetro il sabato a settimane alterne e l’indifferenziato il venerdì.

Nel forese e nella zona industriale, dove il sistema domiciliare integrale è già attivo, verrà mantenuto: quindi si continueranno ad utilizzare i contenitori già in dotazione ma cambieranno i giorni di raccolta, per cui è stato consegnato un nuovo calendario con le nuove istruzioni. Per le famiglie la raccolta dell’organico. I calendari di raccolta per famiglie e attività sono i medesimi del centro storico e della zona residenziale, ad eccezione della raccolta del cartone per le attività della zona forese, per le quali la raccolta è prevista il martedì e sabato.

 

A Casola parte in tutto il territorio comunale la raccolta porta a porta che interesserà nello specifico 1.546 utenze: 1.386 famiglie e 164 attività. L’attuale raccolta stradale da lunedì sarà trasformata, a seconda della zona interessata.

Nel centro storico e nelle zone residenziali del territorio comunale sarà attivato il porta a porta misto, che prevede la raccolta domiciliare in giorni e orari prestabiliti di indifferenziato e organico e la raccolta stradale di plastica/lattine, vetro, sfalci/verde e carta/cartone, Per le utenze domestiche l’organico verrà ritirato due volte a settimana (il lunedì e il venerdì) e l’indifferenziato ogni mercoledì. Per le attività le giornate di ritiro saranno le medesime, ma con l’aggiunta della raccolta del cartone selettivo (tutti i giorni per le attività del centro storico e il lunedì, mercoledì e venerdì per le attività della zona residenziale) e della terza giornata di ritiro organico per il periodo estivo. Sempre dal 31 ottobre

Nella zona industriale verrà attivato il porta a porta integrale, che riguarda tutti i tipi di rifiuti (indifferenziato, organico, carta, plastica/lattine e vetro). Per le famiglie carta, plastica/lattine e vetro verranno ritirati ogni due settimane (il martedì la carta e il mercoledì plastica/lattine e vetro), l’organico sarà raccolto il lunedì e il venerdì mentre l’indifferenziato il mercoledì. Per le attività la raccolta di carta, plastica e vetro sarà settimanale.

Nel forese sarà attivata la “Raccolta Smeraldo” che prevede la raccolta di tutte le frazioni differenziate e dell’organico con cassonetti e contenitori stradali, mentre per il rifiuto indifferenziato con un cassonetto elettronico ‘intelligente’ (Eco Smarty) che permette il controllo degli accessi. Inizialmente sarà ad apertura libera, ma successivamente si aprirà solo con la Carta Smeraldo (la tessera Hera per i servizi ambientali) utilizzabile 24 ore su 24, consegnata a tutti gli utenti del forese in fase di distribuzione o ritirabile presso gli infopoint organizzati.

 

Per tutti i tre comuni valgono casi particolari.

Le famiglie con neonati o con persone che utilizzano presidi sanitari assorbenti (da conferire nell’indifferenziato), possono fare richiesta di un servizio aggiuntivo, già compreso nella Tari, che consente di beneficiare di una giornata di raccolta aggiuntiva dedicata.

Contenitori aggiuntivi

Sarà inoltre possibile richiedere contenitori aggiuntivi per famiglie numerose (più di 4 persone) o in caso di esigenze particolari certificate (presenza di persone che utilizzano prodotti sanitari assorbenti). I contenitori, se non ancora ritirati, si potranno chiedere e ritirare alla stazione ecologica (orario annuale: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17; sabato dalle 9 alle 18 e domenica dalle 9.30 alle 12.30), dove dal 31 ottobre le famiglie che hanno un’eccedenza di rifiuto indifferenziato e organico o che, per vari motivi, non hanno potuto rispettare il calendario, potranno conferirvi tali rifiuti, purché correttamente differenziati. Inoltre, nella stazione ecologica è possibile richiedere la compostiera, che è ritirabile gratuitamente se utilizzata in alternativa alla raccolta dell’organico; tale opzione dà diritto ad uno sconto di 5 euro/anno per ogni componente del nucleo familiare (sconto 10 euro/anno per utilizzo di una concimaia).

In un anno 300 interventi di chirurgia robotica, Ravenna è il centro per la Romagna

L’avvio della tecnologia è avvenuto a cura dell’unità operativa di ortopedia e traumatologia diretta dal professor Alberto Belluati. Il 29 ottobre i cittadini potranno vedere come funziona

PHOTO 2022 10 28 12 50 57Primo anno di esperienza per la chirurgia robotica ortopedica all’ospedale di Ravenna: entro la fine del 2022 saranno 300 gli interventi realizzati, di cui circa 60 eseguiti dalle equipe ortopediche afferenti al dipartimento osteoarticolare che hanno aderito al progetto (Faenza, Forlì e Lugo).

L’avvio della chirurgia robotica ortopedica all’Ausl Romagna è avvenuto nel febbraio 2021, a cura dell’unità operativa di ortopedia e traumatologia di Ravenna diretta dal professor Alberto Belluati. A un anno di distanza, il totale dei pazienti ricoverati che sono stati trattati con la chirurgia robotica, nell’azienda Ausl Romagna, è aumentato del 91,1 percento (aumento del 114,1 all’ospedale di Ravenna). «I numeri parlano da soli – afferma Tiziano Carradori, direttore generale dell’Ausl Romagna – e mostrano risultati importanti, molto oltre le aspettative».

Thumbnail Image2Importante per la realizzazione del progetto, oltre alle valutazioni in termini di costi, è stata anche la formazione di tutto il personale sia medico sia infermieristico, svolta con lo scopo di affinare le competenze in termini chirurgici e tecnico professionali. Inoltre, per migliorare ulteriormente la qualità di questo processo, in collaborazione con l’università di Bologna, è stato avviato lo studio Quarob attraverso la raccolta e l’analisi degli esiti funzionali e la valutazione dell’impatto dell’intervento sulla qualità della vita dei pazienti.

Si rivelano fondamentali l’ascolto e l’informazione del paziente, coinvolgendolo in tutte le fasi del percorso. Ogni due mesi sono programmati degli incontri multi professionali e multidisciplinari nei quali tutti i professionisti coinvolti nel percorso di cura, incontrano i cittadini al fine di fornire spiegazioni utili allo scopo di fornire rassicurazione. Tali incontri si sono dimostrati molto utili e apprezzati dagli utenti coinvolti, aumentando in modo rilevante il grado di soddisfazione e migliorando il livello della qualità percepita.

Thumbnail Image4Dopo l’avvio nel febbraio 2021, dal 2022 il progetto è stato esteso a livello del dipartimento Osteoarticolare: questo significa che i cittadini del territorio dell’Ausl della Romagna possono avere il medesimo accesso alle cure indipendentemente dal presidio ospedaliero a cui si rivolgono. Essendo Ravenna il centro hub dove sono poste le apparecchiature robotiche, l’intervento avviene nel blocco operatorio della città, ma i chirurghi di ambiti differenti possono eseguire gli interventi all’interno della struttura menzionata.

«L’ortopedia di Ravenna rappresenta una grande eccellenza del nostro ospedale e della rete osteoarticolare realizzata in Ausl Romagna – afferma il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale –, sia per qualità delle prestazioni sia mediche sia infermieristiche, ma anche in termini di umanizzazione del percorso di cura. Non solo la presenza capillare sul territorio è uno dei principi cardine dell’Ausl della Romagna, ma importante è anche l’ambizione di poter garantire ai cittadini di questo territorio il massimo della qualità delle cure».

Nel parcheggio dell’ospedale di Ravenna in viale Randi la mattina di sabato 29 ottobre sarà presente una struttura mobile dove i cittadini potranno accedere per assistere ad una simulazione di impiego della chirurgia robotica protesica.

Visita guidata con la pro loco a Palazzo Comunale e Palazzo del Podesta

Il 29 ottobre appuntamento per scoprire le sedi del potere civile in città

61071781Le due sedi storiche del potere civile a Faenza – Palazzo Manfredi che oggi ospita il Comune e Palazzo del Podestà riaperto al pubblico dopo i recenti restauri – sono la meta della prossima visita guidata della pro loco in programma sabato 29 ottobre alle 15. È richiesto un contributo destinato a fini culturali di 5 euro (3 per i soci pro loco): ritrovo alle 15 al Voltone Molinella, prenotazione obbligatoria allo 0546-25231 o info@prolocofaenza.it).

Entrambi gli edifici sono di origine medievale, ma più antico è il Palazzo del Podestà che, pur con le numerose ristrutturazioni e spesso anche alterazioni, costituisce ancora un prezioso esempio di architettura romanica e fra i primissimi palazzi pubblici italiani visto che il corpo di fabbrica primitivo risale al XII secolo.

Il Podestà era un magistrato con funzioni di controllo della macchina comunale, in pratica un uomo di legge ma anche d’arme visto doveva amministrare la giustizia e pacificare le varie fazioni cittadine ma a lui era affidato anche l’esercito. Proveniva sempre da fuori per ragioni ovvie (non doveva esser partecipe di rivalità interne ma neppure di simpatie), aveva mandati brevi e il suo operato era soggetto a giudizio e solo in caso che quest’ultimo fosse positivo veniva remunerato. A fianco del suo ufficio-residenza c’era il Salone dell’Arengo per le riunioni dei Maggiorenti e poi degli Anziani, una sorta di proto-Consiglio Comunale.

Dopo il 1509, con l’avvento dello Stato Pontificio, questo vastissimo ambiente (60 metri per 12!) ebbe una serie di usi impropri – gioco del pallone, teatro, magazzino, scuola, palestra – e subì diversi rifacimenti fino ai restauri del 1872-75 che produssero anch’essi parecchie manomissioni. Nel Novecento vennero aggiunti gli improbabili merli sommitali e soprattutto furono demoliti tutti gli edifici di servizio retrostanti con la creazione di quel grande vuoto che è l’odierna Piazza delle Erbe.

Resta tuttavia la potente grandiosità del Salone e il suggestivo affaccio su piazza del Popolo con la loggia settecentesca (che verrà percorsa da Pro Loco in passeggiata in entrambe le direzioni), copia speculare di quella antistante su Palazzo Manfredi.

Si passerà poi a quest’ultimo, per otto secoli sede del governo cittadino, da Palazzo del Capitano del Popolo a residenza dei Manfredi, poi dei locali amministratori pontifici fino all’attuale Comune. Si visteranno sale di rappresentanza e uffici, per apprezzare architetture spesso di notevole eleganza ma anche decorazioni e vere e proprie opere d’arte. Tutto questo poiché, come ben spiegato nella guida realizzata nel 2019 da Comune e Italia Nostra «la destinazione, l’uso e l’arredo degli ambienti sono necessariamente mutati nel corso dei secoli, tuttavia è ancora possibile seguire il filo della storia con un percorso cronologico… con l’auspicio che da questo luogo possa prender avvio qualsiasi narrazione e itinerario della città».

Rigassificatore: sì definitivo della Conferenza dei servizi, ora il decreto finale

È arrivato il parere conclusivo all’unanimità. Entro l’8 novembre è atteso l’ultimo atto a firma del presidente della Regione e commissario Stefano Bonaccini. La Regione celebra il rispetto dei 120 giorni stabiliti

De Pascale Bonaccini Cingolani
De Pascale con Bonaccini e (al centro) il ministro Cingolani

La Conferenza dei servizi stamani, 28 ottobre, ha dato all’unanimità l’approvazione definitiva al progetto del rigassificatore di Ravenna, la nave da ormeggiare a una piattaforma a 8,5 km dalla costa di fronte a Punta Marina per ricevere metano allo stato liquido (Gnl) via nave e trasformarlo in stato gassoso da immettere nella rete nazionale di consumo.

La Conferenza dei servizi può essere definita come un incontro tra pubbliche amministrazioni su un tavolo comune per poter meglio risolvere i problemi e confrontarsi su tematiche comuni, semplificando e razionalizzando i procedimenti che prevedono il rilascio dei cosiddetti “atti di assenso” (autorizzazioni, nulla osta, pareri, ecc.) necessari, ad esempio, per la realizzazione di nuovi interventi, sia pubblici che privati.

Nel dare il parere positivo, la Conferenza ha definito alcune prescrizioni dal punto di vista ambientale, di mitigazione e compensazione (richieste dal Comune di Ravenna), altre relative al monitoraggio dell’opera.

Il prossimo passo, quello conclusivo, è previsto entro il prossimo 8 novembre, termine dei 120 giorni assegnati, e sarà la firma del Decreto da parte del Commissario straordinario per l’infrastruttura, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, con cui verrà formalizzata l’autorizzazione dell’opera. L’avvio dei lavori è previsto per il primo quadrimestre del 2023, l’entrata in esercizio per settembre 2024.

Il comunicato stampa divulgato dalla Regione celebra le tempistiche: «L’iter procedurale – si legge nella nota – sta rispettando in pieno i tempi previsti; tempi, peraltro, molto più stretti rispetto a quelli solitamente utilizzati per un’opera di questo tipo». Altri progetti di tipo energetico non hanno goduto della stessa rapidità decisionale.

Numerosi i soggetti che hanno preso parte ai lavori della Conferenza dei servizi, chiamata a pronunciarsi sul progetto Snam del rigassificatore al largo di Ravenna. Fra questi, la Presidenza del Consiglio dei ministri e i ministeri della Transizione ecologica, dello Sviluppo economico, della Difesa e delle Infrastrutture e mobilità sostenibili; Ispra (a supporto di Arpae) e Istituto superiore di sanità; il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, l’Università di Bologna, l’Enea.

Naturalmente anche la Regione, con le strutture della Presidenza e le Direzioni generali Cura del territorio e dell’ambiente (che ha la responsabilità del procedimento commissariale); Conoscenza, ricerca, lavoro, imprese; Agricoltura, caccia e pesca. Quindi Arpae, Comune, Provincia e Prefettura di Ravenna; la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio; Vigili del Fuoco; Capitaneria di Porto; Autorità portuale; Consorzio di Bonifica; Romagna Acque; Azienda sanitaria locale; Enti parco.

Ancora, Aeronautica, Marina, Esercito, Carabinieri, Agenzia delle dogane. Compresi i gestori delle principali infrastrutture nazionali come Rete ferroviaria italiana, Autostrade per l’Italia e Anas, Eni, Tim, Hera, Enea.

«Voglio ringraziare tutti i componenti la Conferenza dei servizi per il lavoro che è stato fatto – afferma Bonaccini –. Pur nei tempi stretti dettati dal Governo di fronte all’urgenza di dotare il Paese degli impianti necessari ad arrivare all’autosufficienza energetica, insieme al territorio e a tutti gli organismi coinvolti è stata fatta una valutazione approfondita del progetto. Con l’individuazione degli interventi necessari a garantire la sicurezza, il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia dell’ecosistema marino, oltre alle mitigazioni e le compensazioni che andranno previste a beneficio della comunità locale. Avanti, quindi, con una infrastruttura al servizio dell’intera comunità nazionale, che realizzeremo insieme al parco eolico e del fotovoltaico fra i più grandi in Europa, nella piena consapevolezza che il futuro è nelle energie rinnovabili».

Alleanza tra ceramica di Faenza e mosaico di Ravenna per valorizzarsi a vicenda

Azioni condivise per la promozione comune su scala nazionale e internazionale affinché le attività artistiche siano sempre più riconosciute come patrimonio e valore identitario

Accordo Mosaico CeramicaAccordo tra Ravenna e Faenza per valorizzare i linguaggi della ceramica faentina e del mosaico ravennate con azioni di scambio e condivise tra le due realtà.

L’intesa definisce svariate traiettorie operative attraverso le quali sarà possibile potenziare la valorizzazione dei linguaggi della ceramica e del mosaico negli ambiti dell’artigianato artistico, delle arti applicate e delle pratiche artistiche contemporanee, affinché queste sempre più rappresentino l’identità artistica e culturale delle due città e dell’intero territorio provinciale.

Saranno ad esempio programmate azioni condivise per la promozione della ceramica di Faenza nel territorio ravennate e del mosaico di Ravenna nel territorio faentino, ma anche iniziative comuni di promozione su scala nazionale e internazionale. Saranno poi promosse opportunità di formazione rivolte alle nuove generazioni, a integrazione e ampliamento della qualificata offerta didattica già esistente. Un’attenzione particolare sarà rivolta anche al pubblico degli appassionati d’arte e cultura, promuovendo iniziative culturali, scientifiche e divulgative, anche congiunte, affinché le attività artistiche e artigianali, ceramiche e musive siano sempre più riconosciute come patrimonio, materiale e immateriale, e valore identitario.

L’accordo è stato firmato in municipio a Ravenna dal presidente della Provincia Michele de Pascale, dall’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia, in rappresentanza del Comune di Ravenna, e dal sindaco di Faenza Massimo Isola.

«La Provincia di Ravenna ha dichiarato il presidente Michele de Pascale – darà pieno supporto a questa importante iniziativa dei due Comuni, con un ampio coinvolgimento di tutto il territorio provinciale e anche in particolare con il sostegno che diamo agli istituti di formazione, essendo l’ente locale di riferimento per i due licei artistici di Ravenna e Faenza e avendo anche un rapporto consolidato con l’Isia di Faenza, con il quale recentemente abbiamo sviluppato un ulteriore accordo sull’utilizzo di palazzo Mazzolani. In generale tutti gli aspetti che riguardano la formazione saranno il principale terreno di azione della Provincia di Ravenna nel sostegno a questo accordo».

«Per lo sviluppo delle arti applicate e del made in Italy – ha aggiunto il sindaco di Faenza Massimo Isola – questo particolare momento rappresenta un’occasione storica. Dobbiamo quindi farci trovare pronti, perché abbiamo due eccellenze straordinarie che insieme possono moltiplicare i risultati sia dal punto di vista della promozione che della creazione di sviluppo e maggiore produttività dei nostri territori. Il mosaico e la ceramica sanno parlare i linguaggi contemporanei ma con radici estremamente profonde. E questo è una grande forza. Faenza e Ravenna devono lavorare insieme perché la sfida si gioca sempre più su confini internazionali e la massa critica costituita da queste due realtà ci può dare strumenti in più per essere più incisivi in questo nuovo scenario».

«Le città di Ravenna e Faenza – ha concluso l’assessore Sbaraglia – già da anni sperimentano in occasione della Biennale del mosaico e di Argillà formule di collaborazione che con questo protocollo vogliamo rendere continue e sistematiche. I linguaggi del mosaico e della ceramica, per quanto peculiari, vivono tuttavia condizioni ed opportunità in tanti casi simili. La messa in rete di competenze, saperi e strategie può rappresentare un’occasione per entrambi i territori».

Tutte le proposte di visita della zona dantesca per il ponte di Ognissanti

La tomba del Poeta, il museo, Casa Dante e la basilica di San Francesco: nel cuore di Ravenna sono diverse le opportunità per il lungo ponte festivo

Casa Dante IngressoNel ponte di Ognissanti la zona dantesca di Ravenna (l’area che comprende la Tomba di Dante, il Quadrarco, il Museo e Casa Dante e la Basilica di San Francesco) offre occasioni di percorsi e di esperienze ampliate per tutti i visitatori.

L’ora che volge il disio, l’appuntamento quotidiano con la Lettura perpetua della Commedia davanti alla Tomba di Dante, cambierà orario dopo il ponte di Ognissanti. Fino all’ 1 novembre compreso la lettura si terrà alle 18, mentre dal 2 novembre l’evento si svolgerà alle 17. È sempre possibile seguire in presenza e in streaming la lettura sui canali social Ravenna per Dante, ma c’è anche l’opportunità di partecipare come lettrici e lettori in prima persona, contattando la segreteria dell’evento via telefono 328 4815973, dal lunedì al venerdì, ore 10-16 o mail leggidante@ravennantica.org.

Negli Antichi chiostri francescani è in corso la mostra Tessere. Il filo del mosaico a cura di Giovanni Gardini, con opere di 13 artisti disseminati negli ambienti all’aperto, liberamente accessibili, e nel percorso di visita del Museo Dante, comprese nel biglietto d’ingresso.

Dal mese di ottobre Casa Dante, in via Guido da Polenta 4, è il punto di accesso all’area museale dantesca con biglietteria, bookshop dantesco e infopoint a cura della Fondazione Ravennantica, inaugurati nei nuovi locali recentemente restaurati e restituiti alla fruizione. In occasione della Biennale del Mosaico una sezione del bookshop è dedicata al Mosaic Temporary shop “Racconti ravennati” a cura delle mosaiciste di CNA. Le mosaiciste coinvolte nell’esposizione Beatrice Racconta Dante – presso l’adiacente Biblioteca Oriani, ingresso dal Giardino Rinaldo da Concorezzo – presentano alcuni pezzi creati appositamente per valorizzare il contesto dantesco e fornire un’ulteriore vetrina per le imprese del settore musivo e del restauro di mobili e produzione di arredi, che hanno messo a disposizione alcuni pezzi di pregio.

I monumenti dell’area dantesca in occasione del ponte di Ognissanti, saranno aperti al pubblico con i seguenti orari:

Museo e Casa Dante: da martedì a domenica e nei festivi, 10-17.30 (ultimo ingresso un’ora prima) con apertura straordinaria lunedì 31 ottobre. Inoltre segnaliamo un cambio di orario nell’apertura della Tomba di Dante e del Quadrarco: tutti i giorni, fino all’ 1 novembre 10-19; dal 2 novembre 10-18. Per prenotazioni e informazioni tel. 0544 215676 o tramite mail museodanteravenna@ravennantica.org; biglietteria online – online tickets: www.ravennantica.it.

Nuovi primari per i reparti di Chirurgia generale, Radiologia e Pronto soccorso

Davide Cavaliere, Francesca Coppola e Gabriele Farina presentati dall’Ausl Romagna. Il dg Tiziano Carradori: «Andiamo a completare l’impegno assunto con la comunità e con l’Amministrazione»

Ospedale Faenza PrimariL’Ausl della Romagna presentazione i nuovi primari di tre reparti dell’ospedale di Faenza: si tratta di Davide Cavaliere per Chirurgia Generale, Francesca Coppola per Radiologia e Gabriele Farina per Pronto soccorso e Medicina d’urgenza.

Davide Cavaliere, nato a Savona e residente a Forlì, dopo la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998, si è specializzato nella chirurgia dell’apparato digerente e negli approcci minivasivi in chirurgia generale. Ha una consolidata esperienza nella gestione sia elettiva che in urgenza delle principali indicazioni chirurgiche addominali con predilezione per i percorsi di preabilitazione e riabilitazione precoce postchirurgica.

Francesca Coppola è nata e vive a Bologna, si è laureata in Medicina e Chirurgia nel 1999 e in seguito ha conseguito la specializzazione in Radioagnostica. Durante il suo percorso professionale si occupa in particolare, oltre all’attività assistenziale, di didattica e di ricerca in Diagnostica per Immagini, con particolare interesse gastroenterico e in Radiologia Informatica.

Gabriele Farina è nato a Milano e attualmente risiede a Bologna, dopo essersi laureato in Medicina e Chirurgia nel 2003, si è specializzato in Medicina Interna con indirizzo di Medicina d’Urgenza. Durante il suo percorso professionale si occupa dell’attività clinica assistenziale e organizzativa nelle aree critiche a maggiore e minore intensità di cura nel Pronto Soccorso e nel reparto di Medicina d’Urgenza.

I nuovi primari sono stati nominati e presentati alla stampa dalla direzione generale, diretta da Tiziano Carradori. Come riportato dal Corriere Romagna, sono queste le parole di Carradori: «Con questo step andiamo a completare l’impegno assunto con la comunità e con l’Amministrazione, un impegno che sottolinea l’importanza e la considerazione del presidio faentino. I nostri obiettivi dichiarati sono stati raggiunti e per noi sono motivo di soddisfazione».

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